Sesso, bugie e modernità

di Costanza Miriano
Mi pare che la maggior parte dei commenti sulla violenza sessuale – a parte quelli deliranti che prendono la palla al balzo per condannare tutti gli uomini in blocco, violenti fallocrati patriarcali bla bla – non parta dal presupposto vero. E cioè:
l’animo umano è un abisso.
E’ capace di male, anche del male più efferato, tutti, uomini e donne, seppure in modi diversi. Per il maschio la violenza fisica e sessuale è uno dei modi in cui il male si esprime, molto più che per le femmine.

Continua a leggere “Sesso, bugie e modernità”

Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più

di Andreas Hofer

Dopo il successo di Osservazioni di una mamma qualunque, ritorna in libreria un’autrice che non ha bisogno di presentazioni per i lettori di questo blog: la regina Paola Belletti con Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più (ancora nella collana “UOMOVIVO – umorismo, vita di coppia, Dio” di Berica Editrice). Anche questo secondo libro, arricchito dalla brillante prefazione di Annalisa Sereni, non è tanto un saggio quanto un insieme di prose filosofiche, poetiche, narrative, giornalistiche attraverso cui Paola, col suo inconfondibile stile, propone una lettura in chiave femminile di quella ecologia integrale a cui papa Francesco ha consacrato una intera enciclica. Continua a leggere “Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più”

Perché tornino a battere cuori di cavalieri

fellowshipofthering
di Andreas Hofer

L’uomo contemporaneo è in crisi di virilità. Roberto Marchesini in un aureo libretto traccia una preziosa mappa per permettergli di riscoprire se stesso e la grandezza della sua vocazione attraverso il difficile – e al tempo stesso esaltante – cammino delle virtù. Solo così nel petto dell’uomo del terzo millennio tornerà a battere il cuore di un cavaliere medievale. Le prime fra tutte le virtù sono, naturalmente, quelle dette “cardinali”. Continua a leggere “Perché tornino a battere cuori di cavalieri”

Realismo e mistero familiare

Enea Anchise e Ascanio

di Andreas Hofer

Più delle peggiori realtà, io odio i falsi ideali. Il reale, per me, non è ciò che si oppone all’ideale, ma ciò che si oppone alla menzogna.
(Gustave Thibon)

La crisi della civiltà europea, insegna in controtendenza Benedetto XVI, fa corpo unico con la crisi dell’istituto familiare, tanto che «l’Europa non sarebbe più Europa, se questa cellula fondamentale del suo edificio sociale scomparisse o venisse cambiata nella sua essenza» (J. Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, in M. Pera, J. Ratzinger, Senza Radici, Mondadori, Milano 2004, p. 69). La famiglia può essere rinnovata, ammonisce il Papa, non sostituita. Continua a leggere “Realismo e mistero familiare”

Pro-fanum, ovvero “c’è della spazzatura”

di Cyrano

(Questo è il secondo pannello del dittico aperto ieri col post di Daniela Bovolenta)

Può darsi, tuttavia, che la questione dello stile non sia il primo cruccio anche degli altri – dei gitani della fede Continua a leggere “Pro-fanum, ovvero “c’è della spazzatura””

In una cantina buia

di Fabio Bartoli 

Ieri mattina mi è accaduta una cosa, una di quelle cose che di solito il mondo definisce “spiacevoli incidenti”, dando così un segno quasi certo della loro origine provvidenziale: a causa di una sbadataggine sono rimasto per tre ore chiuso in una cantina buia. continua a leggere

Salvare il seme

di Giovanni  Guareschi

“Don Camillo, perché tanto pessimismo? Al­lora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?”. Continua a leggere “Salvare il seme”

Volo disperato

 

di Giovanni Fighera      La Bussola Quotidiana

Se andremo nelle librerie in queste settimane e vedremo le classifiche dei romanzi più letti scopriremo che Fabio Volo occupa da tempo il primo posto. Incuriosito, intendo scoprire quale parte dell’uomo Fabio Volo intercetti. Quando uno scrittore vende così tanto senz’altro solletica alcune corde dell’uomo. Ma quali? Mi avventuro nella lettura del suo ultimo libro Le ultime luci del mattino, non conoscendo nulla degli altri che ha scritto e che hanno riscosso notevole successo. Continua a leggere “Volo disperato”

(In)seguire le briciole

di Paolo Pugni

Sulle piccole cose verremo giudicati, sugli atti ai margini, sulla periferia della vita, su le briciole che, quasi inavvertite, lasciamo cadere e che dimentichiamo subito, quasi con irrequietezza.

Perché la carità, quella dell’inno paolino, risplende di più quando la consapevolezza è assopita, quando è il pilota automatico ad essere inserito: perché è lì che parla il cuore della sua pienezza, è lì che si vede quanto i profondità è scesa la fede, se è diventata atto agito oltre la razionalità, quasi istinto. continua a leggere

Ho fame

di Andrea Gagliarducci      korazym.org

Cosa succederebbe se a un certo punto tutti decidessero che la tua vita è solo quella di un vegetale, e che è meglio che smettano di darti da mangiare, così almeno non vivi più quella che tutti definiscono una non vita? Benjamin Lorenzo, un giovane regista spagnolo di 30 anni, se lo è chiesto quando ha pensato alla storia di Eluana Englaro.

continua a leggere

Non guardarmi non ti sento

di Jane

Come dice il grande Atticus Finch ne Il buio oltre la siepe, non si può davvero capire una persona fino a che non si cerca di vedere le cose dal suo punto di vista, fino a che non ci si mette nei suoi panni.

Mettersi nei panni altrui può essere importante per diversi motivi. Per esempio, per comprendere meglio il perché delle scelte dell’altro, per riconoscere e rispettare di più le sue idee.

continua a leggere

Il mio bivio

Qualche giorno fa  una nostra lettrice, Sara S,  ha postato come commento questa interessante testimonianza.

Ultimo anno di liceo classico. In filosofia affrontiamo Nietzsche, poetico e affascinante filosofo, perfetto per le vanitose e sceniche orazioni della mia prof.

Apro una parentesi: i miei prof, purtroppo, erano spesso frustrati, superficiali e ignoranti, sebbene insegnassero in un rinomato liceo milanese, e con un ‘umanità a dir poco squallida. Ho imparato molte cose sui loro appuntamenti erotici veri o presunti e in compenso nulla su Tommaso d’Aquino e compagnia. Dante era un “fascistello” e Leopardi era meglio non leggerlo a dei diciottenni, perchè troppo “tristanzuolo”. Le virgolette sono citazioni. E mi fermo qui. continua a leggere

La bellezza nel limite

di Costanza Miriano

Nonostante ai miei amici piaccia fare ironia a buon mercato sul fatto che io porti la priVa di reggiseno, e nonostante uno dei miei figli tra una gravidanza e l’altra una volta mi abbia detto: “coraggio, fra poco la pancia non sporgerà più tanto; ancora uno sforzo e sarai completamente piatta”, nonostante questi seri campanelli d’allarme, dico la verità, l’idea di una protesi al seno non mi ha mai sfiorata.
continua a leggere

Imperfetto, voce del verbo essere

di Costanza Miriano

E’ segreta come la formula della Cherry Coke. Come la ricetta della Eight Hour di Elizabeth Arden. Non renderò nota per nessun motivo al mondo la mia lista dei buoni propositi per l’anno 2012 – che credo prenda il nome dal tacco 12 al quale è intitolato, per ricordare a tutte le donne dell’assoluta necessità di indossare scarpe che ne siano dotate, almeno quattro ore e un quarto ogni settimana – perché già so che riuscirò a realizzarne circa la quindicesima parte, ma solo a patto che elimini quel fastidioso problemuccio di dover ogni tanto appoggiare la testa su una qualsivoglia superficie, e chiudere gli occhi per due ore. continua a leggere

Il grande vuoto

di Costanza Miriano

Conosco molte meravigliose teorie sul fatto che la lettura deve essere un piacere, e come ogni piacere deve essere libero e scelto. Le conosco ma mi guardo bene dall’applicarle. Io personalmente con i miei figli adotto piuttosto subdole forme di persuasione occulta, e posso anche arrivare a vigliacche minacce terroristiche (“se non provi a leggere due capitoli, alla xbox stanotte potrebbe anche capitare un incidente, per dire…”), convinta come sono che il piacere della lettura non è immediato come quello che viene dai videogiochi, ma alla fine attraente lo stesso o di più anche per un ragazzino. continua a leggere