Parliamo con Marcella, la “Mamma Mongolfiera”

di Andreas Hofer

«La mongolfiera lascia che [i figli] se la cavino senza telefonino almeno fino ai 14 anni, non li seppellisce da piccoli sotto strati di vestiti e da grandi di raccomandazioni…» La sfida è trovare la giusta distanza da tenere con i figli per lasciare che trovino la propria strada nel mondo e spicchino il volo. Continua a leggere “Parliamo con Marcella, la “Mamma Mongolfiera””

Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più

di Andreas Hofer

Dopo il successo di Osservazioni di una mamma qualunque, ritorna in libreria un’autrice che non ha bisogno di presentazioni per i lettori di questo blog: la regina Paola Belletti con Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più (ancora nella collana “UOMOVIVO – umorismo, vita di coppia, Dio” di Berica Editrice). Anche questo secondo libro, arricchito dalla brillante prefazione di Annalisa Sereni, non è tanto un saggio quanto un insieme di prose filosofiche, poetiche, narrative, giornalistiche attraverso cui Paola, col suo inconfondibile stile, propone una lettura in chiave femminile di quella ecologia integrale a cui papa Francesco ha consacrato una intera enciclica. Continua a leggere “Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più”

Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (II)

di Andreas Hofer

La macchina sociale necessita d’un poco di immoralità come lubrificante.
(Nicolás Gómez Dávila)

L’età dell’amministrazione

Nulla concede Horkheimer ai facili entusiasmi e alle scintillanti promesse della liberalizzazione dei costumi, in cui vede il preludio di una nuova gabbia d’acciaio: «Nell’età amministrata e razionalistica verso cui si dirige la vita sociale, i rapporti personali che non si lasciano determinare in ogni dettaglio dal meccanismo sociale, ma anzi sarebbero in grado di contrastarlo, appariranno non solo pericolosi, ma anche assurdi. A che serve l’amicizia, se ogni momento del tempo libero e della professione, se il fine e i mezzi sono già stati indicati a priori nel modo più funzionale? Continua a leggere “Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (II)”

Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (I)

di Andreas Hofer

La liberazione totale è il processo che costruisce la prigione perfetta.
(Nicolás Gómez Dávila)

Oggi è una data storica. Il 25 luglio 1968, nel pieno della Contestazione studentesca, col suo ripudio della morale dei comandamenti, Paolo VI pubblicava infatti uno dei documenti più coraggiosi nella storia della Chiesa: l’enciclica Humanae vitae, con la quale papa Montini ribadiva il «no» del magistero petrino alla logica contraccettiva, sfidando non solo l’opinione pubblica e i poteri del «mondo» ma anche un vasto quanto inedito dissenso interno.
Il papa, pesantemente colpito, ne rimarrà segnato: non pubblicherà più alcuna enciclica nei dieci anni a venire (il famoso “decennio senza encicliche”). Continua a leggere “Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (I)”

Le radici profonde non gelano mai

di Paolo Pugni

E poi scopri che quell’essere orfano ti pesa più di quando pensassi. Ti guardi dietro, e vedi il vuoto. Scopri che la radice è stata recisa, appena sotto di te e che ormai sei tu che tieni il peso, che reggi l’albero. Sei radice.

Radice di che?

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Lo chiamavano priorità

di Jane 

Visto che siamo a Natale, e Natale vuol dire “nascita”, e “nascita” vuol dire nuova vita che si affaccia alla bellezza e alla complessità del mondo, non si può non pensare anche alla famiglia. In essa la nuova vita trova accoglienza, riparo, certezza, fiducia, sicurezza, radici. Se si pensa ad una nuova vita, si pensa all’amore di una madre e di un padre, che guardano al frutto della loro unione con stupore, meraviglia, gioia. Una nuova nascita significa anche l’emergere di uno spontaneo senso di responsabilità da parte del padre, di una naturale predisposizione alla cura e all’accoglienza da parte della madre.

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La solitudine dei numeri pari

di Raffaella Frullone

Dicembre è un mese particolarmente caro alla mia memoria, ripenso a quando ero bambina. Non soltanto per la magia ed il calore del Natale, ma perché nella mia Bergamo, come in altre città italiane, si festeggia Santa Lucia.

Secondo la tradizione nella notte tra il 12 e il 13 dicembre la vergine siracusana dagli occhi splendenti illumina l’oscurità con la sua grazia e dona un regalo speciale a tutti i bimbi buoni. continua a leggere

Bellissima

Abbiamo ricevuto da un nosto amico questo post che volentieri pubblichiamo. Buona festa dell’Immacolata.

di  fr.  Filippo Maria

Se per assurdo si potesse fare un concorso di bellezza tra le donne della terra, di tutti i tempi e di tutti i luoghi, dalle origini dell’umanità ad oggi… beh, quel concorso lo vincerebbe sicuramente lei.

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Me tapina!

di Raffaella Frullone

Insieme al freddo e alla nebbia, l’inverno porta con sé una serie di patologie a dir poco fastidiose: raffreddore, tosse, sinusite, influenza, dolori articolari, mal di gola, bronchite, mal di testa. Spesso, come al supermercato, c’è una sorta di offerta speciale, paghi due prendi tre, perché la tosse non può certo viaggiare senza mal di gola, e l’influenza non può stare senza i dolori articolari. continua a leggere

La formula

di Jane

Riuscire a conciliare famiglia e lavoro rende più soddisfatti e, soprattutto, più produttivi sul lavoro. Sembra essere questa la formula vincente proposta dalla Regione Lombardia insieme ad Altis (Alta Scuola Impresa e Società) per risolvere l’eterno dilemma che coinvolge uomini e donne che lavorano, ma che riguarda in particolare le donne. Molti ne sono convinti, e ritengono che quella formula sia una soluzione realizzabile. O almeno, che sia un tentativo che aziende, società e altri luoghi professionali di un certo livello dovrebbero porsi tra le principali iniziative. continua a leggere

Figlia del tuo figlio

di Paolo Pugni

La sua estrema forza è la sua più grande debolezza, perché questo è l’amore di Dio per l’uomo: mettersi in suo potere (come ha fatto fin dall’inizio nella Sua vita terrena) e permettere che ognuna delle sue azioni e dei doni che ci fa possa essere inquinata dalla voce del maligno che sussurra: ma daì, non vedi che è costruito tutto ad arte per fregarti? Perché vuole incastrarti? Non fece forse così fin dall’inizio, da quando apparve per confondere AdamoedEva (tutto attaccato perché erano una cosa sola, maschio e femmina LO creò)? continua a leggere

Wondermamme

di Raffaella Frullone

Mi ha colpito il post riparatorio proposto ieri da Paolo sul tema del cambiamento del ruolo degli uomini e dei padri sul quale incide in maniera non irrilevante «la presenza di Wondermamme che impediscono ai padri di fare il padre, che costruiscono barriere intorno ai figli, che confinano i loro mariti lontano da casa, lontano dal cuore, lontano dalla famiglia». continua a leggere

Io mammeta e tu

di Raffaella Frullone

La nuova frontiera dell’emancipazione arriva dalla Francia ma, come tutte le trovate geniali, si sta diffondendo anche nel nostro paese: convivere a casa di mammà.

Come funziona? Ce lo spiega un articolo de Il Giornale di ieri «Hanno fra 17 e 24 anni. Vanno a scuola, seguono i corsi all’università, in qualche caso lavorano. Come qualunque altro ragazzo della loro età. Eppure, in fatto di vita affettiva, ne sanno molto più dei loro coetanei. Perché, malgrado la giovane età, già convivono. Ma sotto il tetto di mamma e papà, che provvedono a riempire il frigo, stirare le camicie e pagare le bollette. In Francia le chiamano bebe couples, in Italia baby conviventi». continua a leggere

Ci vuole il fisico

di Costanza Miriano 

A parte che le mamme-nonne sono ormai praticamente la norma in Italia, visto che quasi tutte le donne che vanno a partorire il primo bambino, nel paese meno prolifico del mondo, sulla cartella clinica si trovano scritto “primipare tardive”. A parte che a causa di questo innaturale ritardo la gravidanza finisce per essere una strazio di analisi e accertamenti che illudono di controllare il rischio (tanto c’è l’aborto in caso di “problemi”). A parte che la fertilità si dimezza dopo i trentacinque anni, mentre qui da noi chi si azzarda a fare un bambino prima dei trentotto è considerata una coraggiosa. continua a leggere

Come Maria

Pubblichiamo questo post proposto da  Salvatore Di Fazio (special guest)
di Salvatore Di Fazio

Questo post vuole essere una introduzione a quella che potrà essere una contemplazione della figura di Maria come sposa e madre.

L’interesse per Maria quale sposa e madre è nato a Medjugorje, dove ho avuto la grazia di poterLa conoscere (in parte ovviamente) e, in questo periodo di ferie, aiutato dal Trattato della vera devozione a Maria di Luigi-Maria Grignion De Montfort, cresce di giorno di giorno. continua a leggere

Ad ogni costo


di Jane

Quando ho letto che una donna a 58 anni ha voluto un figlio «ad ogni costo», ho pensato in modo fintamente ingenuo: che meraviglia, una donna rimasta miracolosamente incinta a quell’età, viste le complicazioni che una parto in età avanzata comporta, avrà sacrificato la propria vita affinché il bambino nascesse, ad ogni costo.

Non è andata così. Per carità, la santità non si pretende da nessuno. continua a leggere

Il nostro caro angelo

di Costanza Miriano

A proposito di parole e fatti, di blog e vita.

Quando Gesù lo ha invitato a seguirlo, Pietro prima aveva ascoltato una delle predicazioni del Maestro, che, per parlare a tutti quelli che stavano sulle rive del lago, si era messo su una barca di quel gruppetto di pescatori. Il Vangelo non lo dice, ma è lecito pensare che il pratico e non giovanissimo pescatore non sia rimasto particolarmente colpito dalle parole del Signore. Gli presta la sua barca, ma rimane in disparte. continua a leggere

Tornando a casa

Dalla trasferta di Sulmona ritorno arricchita di alcune importanti considerazioni: il salame abruzzese non presenta immediate e risolutive proprietà dimagranti come speravo; gli abruzzesi sono incredibilmente ospitali, almeno quelli che ho conosciuto io (grazie Antonella e Fabio!); esistono anche scuole pubbliche, come il liceo scientifico Enrico Fermi, tenute meglio di casa mia, lucide e pulite, e organizzate come un orologio (svizzero, così rendiamo giustizia alla nazione da me arbitrariamente insultata). Si parlava di educazione, e di come famiglia e scuola debbano lavorare insieme. E ci mancherebbe. Però io ho esordito dicendo che quando, a un quarto di secolo dalla mia prima elementare mi sono trovata tra le mani i libri di scuola dei miei figli ho pensato: “bene, questi sono i libri con i giochini per il pomeriggio, ma quelli per studiare?”.

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