5º Capitolo Generale del Monastero Wi-Fi, 14 ottobre 2023

di Costanza Miriano

Se la gente sapesse, ma dico sapere veramente, che cosa succede davvero alla messa, ci sarebbe la ressa fuori dalle chiese. Non ricordo se lo dicesse padre Pio o santa Teresina, in ogni caso lo dico anche io. E lo penso spesso quando arrivo trafelata, sempre in ritardo (tranne la domenica, ma solo perché vado con mio marito, il quale mi fa arrivare puntuale a suon di esortazioni non tutte ripetibili qui), alla messa quotidiana. Insomma, tra la gente che non sa, ci sono anche io. Se ci credessi davvero non me ne perderei un secondo, come mi disse una volta padre Emidio (“quando devi andare dal notaio per comprare la casa arrivi puntuale? Pensi che quello che succede alla messa sia da meno?”).

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Giovani che crescono con il fango

Tanti amici mi stanno dicendo che i giovani e giovanissimi romagnoli si sono messi a lavorare in ogni modo possibile per dare una mano, e hanno fatto davvero la differenza. E col sorriso in faccia, anche.
Nella tragedia, enorme, che non voglio sminuire, penso che sia una grazia per dei giovani potersi occupare di qualcosa di serio, farsi carico, deviare il corso – è proprio il caso di dirlo – delle cose, in meglio. Staccati dai telefoni, immersi nel mondo reale, realissimo, a volte immersi letteralmente fino al collo, sicuramente molti di loro in questi giorni stanno diventando uomini e donne adulti.
Perché la tragedia dei giovani, oggi, non è tanto che nessuno si occupi di loro, ma che nessuno chieda loro di occuparsi di qualcosa.
I giovani non vanno distratti e intrattenuti: devono avere la possibilità di mettersi alla prova, senza di noi che sbarriamo il passo o mettiamo il telo di sicurezza.
C.M.

Humanae Vitae: vite vissute

di Costanza Miriano

“Ho cominciato a prendere la pillola a quindici anni, come tutte le mie amiche. Senza pormi il problema. Quando mi sono sposata e i figli non sono arrivati subito, mi sono chiesta tante volte se il bombardamento ormonale abbia influenzato la mia fertilità”.

“Ho preso la pillola tanti anni, prima e dopo il matrimonio. Tutte le mie amiche lo facevano. Poi quando gli effetti collaterali hanno cominciato a farsi sentire, ho messo la spirale. Poi la spirale mi è penetrata nell’intestino, e mi sono dovuta operare. A quel punto ho chiuso le tube”.

“Abbiamo cominciato a vivere il fidanzamento come si vive nel mondo, cioè senza neanche porci il problema della sessualità. Poi abbiamo scoperto la bellezza di vivere una sessualità ordinata, casti fino al matrimonio e casti anche dopo, perché castità è stare nel disegno di Dio, con una sessualità aperta alla vita”.

Altro che convegno di teologi, altro che polemiche ecclesiali: al Congresso organizzato dalla cattedra di Bioetica di Jérome Lejeune (con tanti partners) su Humanae Vitae del 19 e 20 maggio ha parlato la carne, la vita delle persone.

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La profezia di Humanae Vitae

di Costanza Miriano

Avrei voluto dare un attacco scioccante a questo pezzo, scrivendo che i preti non considerano più la contraccezione un peccato, e se la menzioni in confessionale, fanno spallucce. Poi però ieri un’amica mi ha scritto che addirittura è stato il suo parroco a suggerirle di prendere la pillola, e mi è caduta la penna, insomma la mano sul computer.

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E di nuovo verrà nella Gloria

di Costanza Miriano

Parlare di ultimi tempi, di giudizio divino, di vita ultraterrena non è chic: se lo fai fuori, nel mondo, sei considerato un mentecatto, ma anche se lo fai dentro la Chiesa, tendenzialmente non fai una gran figura. Sei un po’ uno dalla fede semplice, popolare. Poi c’è chi non si cura di tutto questo, e ha il coraggio di affrontare le domande ultime, le più importanti, quelle che alla fine prima o poi ci riguarderanno tutti. Tipo Cristiano Ceresani, che nella vita oltre al marito e al padre fa anche il Consigliere parlamentare della Camera dei Deputati, e ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali nel Governo. Non proprio uno sprovveduto, dunque.

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HUMANAE VITAE, l’audacia di un’enciclica sulla sessualità e la procreazione

 

di Costanza Miriano

Soprattutto adesso che in Italia la pillola anticoncezionale e quella del giorno dopo e dei cinque giorni dopo sono fornite gratuitamente (leggi: a spese nostre) a tutte le donne e ragazze e anche alle poco più che bambine, adesso che ormai da un pezzo in tutto il mondo ha dilagato, pacificamente, la mentalità contraccettiva – “il sesso è per il piacere, sono io a decidere quando e se accogliere una vita” – credo sia il momento giusto per la Chiesa di far sentire coraggiosamente la sua voce. Fuori moda, impopolare, rivoluzionaria, controcorrente. La Chiesa intesa come popolo di Dio, la Chiesa come comunità di persone che hanno incontrato Cristo, e che da questo incontro lasciano che ogni cosa venga giudicata.

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I figli non ti tolgono niente

di Costanza Miriano

Ho letto il libro di Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), perché mi era capitata sotto gli occhi una recensione di Vanity Fair, che mi aveva fatta saltare sulla sedia. In soldoni diceva che il libro racconta la storia dell’autrice, che abortisce due volte, a 18 e 20 anni, perché vuole avere tempo per la sua carriera di scrittrice, e che poi avvicinandosi ai 40 decide che è il momento di provare ad avere figli; non riesce naturalmente, ed entra nel tunnel della fecondazione artificiale, al momento senza successo.

Soprattutto la cosa che mi aveva fatto saltare sulla sedia, come dicevo, era che la morale che ne traeva il settimanale è la seguente perla di saggezza: la colpa è di chi non le ha detto di congelare gli ovuli quando era il momento.

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Vivere da separati fedeli

N. rimane fedele a sua moglie che l’ha lasciato per un uomo più giovane. Dice che per i loro quattro figli sarebbe fonte di grande confusione vedere anche la nuova compagna del papà, oltre al nuovo compagno della mamma. Lui è rimasto. Al suo posto. A fare da padre. ad accompagnare i figli nelle necessità pratiche ed economiche, ma soprattutto a testimoniare che nella vita si può rimanere fedeli a una parola data, che si può abbracciare seriamente la propria vocazione, qualunque prezzo ci sia da pagare. testimonia con la vita che per Dio vale la pena tutto, nonostante non gli siano mancate le occasioni.
B. oltre a tirare su i figli che ha avuto con suo marito, gli dà una mano anche con i figli che lui ha avuto dall’altra, come da copione più giovane, e ovviamente assente: una donna che porta via alla moglie il padre dei (cinque) figli è difficile che sia una madre molto presente, evidentemente è di quelle che pensano che più di tutto conta che i genitori “siano felici”. 
E’ possibile vivere così. Ma è possibile solo se lasci al Signore il tuo cuore strappato, e lasci che sia lui a riempirlo. e hai bisogno di compagnia in questa impresa eroica: servono fratelli di trincea. Per questo accolgo volentieri la testimonianza di uno di loro, e l’invito a partecipare all’incontro ad agosto

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Profetica, coraggiosa, monumentale e sempre attuale: Humanae Vitae

di Costanza Miriano

Vedo oggi che i giornali si strappano i capelli per la drammatica denatalità italiana: ci stiamo allegramente e baldanzosamente estinguendo ed è abbastanza divertente leggere le ricette che vengono proposte per invertire la tendenza.

Peccato che quei giornali siano gli stessi che da decenni attaccano sistematicamente e ferocemente il luogo dove la vita nasce e può essere custodita fino all’indipendenza, la famiglia, e con quella attaccano una sessualità integrale (cioè non solo genitale) e fondata sulle relazioni profonde e vere, attaccano la responsabilità, l’identità sessuata come caratteristica ricevuta alla nascita e non autodeterminata (non decidi tu di che sesso sei), il maschile in generale, promuovendo una femminilità aggressiva e snaturata; gli stessi che si sforzano con ogni mezzo di convincere le donne a non farsi fregare dalla maternità, a rimandarla più possibile, a pretendere asili nido sempre e comunque, e possibilmente dal terzo mese (quando i neonati prendono solo il latte della mamma), salvo poi raccontare con toni melensi e struggenti l’impegno delle donne che non riescono ad avere figli perché ci pensano tardi, e peccato se nei tentativi vengono uccise tante vite, gli stessi giornali che blaterano di diritto all’aborto messo in pericolo, come se esistesse in Italia una sola donna che dal ’78 a oggi sia stata privata di questo “diritto”, per non contare le ragazzine che grazie a Speranza possono andare in farmacia dopo un rapporto sessuale a prendersi una bomba di veleno e uccidere il loro figlio senza la prescrizione richiesta invece per l’antibiotico, e senza che i genitori neppure sappiano che un loro nipotino sta morendo.

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Via Crucis a San Bonaventura al Palatino #MonasteroWiFi

di Costanza Miriano

Il cuore della nostra fede è la passione e risurrezione di Gesù, ma mentre la risurrezione la celebriamo ogni domenica, la Chiesa propone alla meditazione dei fedeli la passione solo una volta all’anno. Padre Emidio se ne crucciava spesso. Eppure è decisivo capire che la nostra felicità ha radici a forma di croce – una cosa difficilissima da interiorizzare davvero, e che cerchiamo continuamente di rimuovere, inventandoci un dio pagano che ci manda tutte le cose secondo il verso che abbiamo deciso noi, che realizza tutti i nostri desideri (la famosa divinità pagana dei fioretti dell’ultimo minuto che ben conoscono i miei figli, e che invocano soprattutto per i compiti in classe).

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Non è il soffitto di cristallo

di Costanza Miriano

Titola così Dagospia, concludendo però la notizia con una domanda sbagliata, o almeno con una illazione del tutto arbitraria. Perché una donna che lascia il lavoro all’apice della carriera dovrebbe farlo perché “non regge la pressione”? Come spiega la Wojcicki, che è stata ai vertici di Google ed è dal 2014 a Youtube, quindi all’apice che più apice non si può al mondo, semplicemente vuole “iniziare un nuovo capitolo incentrato sulla mia famiglia, sulla salute e sui progetti personali che mi appassionano”. Cioè non sta rinunciando, dimessa e stremata, non si sta arrendendo con la coda fra le gambe. Si sta andando a prendere la parte migliore della vita.

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La Confessione, esce il libro con le catechesi del Monastero Wi-Fi

L’ultimo libro pubblicato dal Timone raccoglie le le catechesi del “Quarto Capitolo del Monastero Wi-Fi” che si è svolto a Roma nel settembre del 2022. Il viaggio inizia con l’oratoriano padre Maurizio Botta,  prosegue con padre Serafino Tognetti della Comunità dei Figli di Dio, poi ancora don Alessio Gerettidella Diocesi di Udine, don Giulio Masperodell’Opus Dei. Il libro contiene l’omelia della Messa presieduta dal cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, poi ci sono gli interventi di don Vincent Naglemissionario della Fraternità San Carlodon Luigi Maria Epicocodella Diocesi dell’Aquiladon Massimo Vacchettivicario per la Pastorale dello sport, turismo e tempo libero della Diocesi di Bologna e infine don Francesco Buono della Diocesi di Perugia.

Pubblichiamo un estratto della prefazione

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Un popolo di cercatori di Dio

di Costanza Miriano

Nonostante le statistiche desolanti io ne sono certa, c’è in Italia un popolo di cercatori di Dio, non so quanto numeroso ma sicuramente molto vivo. Un popolo che cammina seriamente, dal cuore della Sicilia alle rive del lago d’Iseo, dalle pendici del Gran Sasso, in parrocchie di montagna, al reticolo dei vicoli genovesi. Ne incontro una piccola parte da ormai oltre dieci anni – io come tanti altri che hanno amici, relazioni, occasioni di conoscere – e il pensiero della comunione di intenti e di linguaggio con questo popolo, la comunione dei santi, mi rincuora quando invece leggendo e ascoltando i media sembra che venga raccontato un mondo lontanissimo dal mio.

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Dentro al mondo con capacità di giudizio

di Costanza Miriano

Nei giorni in cui Papa Benedetto moriva, nei giorni del fiume di gente venuta a salutarlo, e nel giorno del suo funerale, stavo leggendo “La crisi dell’Occidente”, del monaco benedettino Santiago Cantera Montenegro (Cantagalli). L’ho trovata una felice coincidenza. Il libro è una storia del pensiero mondiale, dalla filosofia greca al pensiero contemporaneo, passando per il medioevo, il rinascimento, l’illuminismo: una carrellata, necessariamente semplificata, ma che permette uno sguardo di insieme molto utile soprattutto per i non specialisti (come me che a filosofia ero una pippa, e rimango tenacemente fedele a questo titolo accademico faticosamente conseguito).

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Quella proposta pazza e irragionevole per il mondo

di Costanza Miriano

Mi chiedo da un po’ che senso abbiano le spallate che la Pontificia Accademia per la Vita sta dando sul tema della contraccezione a Humanæ Vitæ con il volume Etica teologica della vita, pubblicato dall’Accademia ma contestato da diversi suoi membri. Recentemente con delle affermazioni pubbliche Monsignor Paglia ha adombrato la possibilità di un nuovo documento che potrebbe attenuare il divieto della Chiesa sulla contraccezione artificiale. Mi chiedo che senso abbia tutto ciò, dicevo, dal momento che la questione è purtroppo ampiamente superata nella prassi della stragrande maggioranza dei cattolici, con l’avallo di un gran numero di pastori.

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IL SITO DEL MONASTERO WI-FI

 

https://www.monasterowi-fi.it/

 

di Costanza Miriano

L’Avvento è la venuta, ma è anche l’attesa. Ieri è iniziato un nuovo anno, comincia con l’attesa e la venuta di Gesù. Che è sempre nuovo, attuale, presente. Il tempo che comincia oggi non è la commemorazione della venuta di Gesù, ma è davvero una nuova venuta e insieme una nuova attesa, della comunione completa con lui, oggi, adesso, nel mio cuore; e della parusia.

La candela della corona che accendiamo oggi è la luce di Gesù che illumina il nostro cuore, ma anche il riaccendersi dell’attesa. E l’attesa si alimenta, come dice Gesù proprio nell’ultimo Vangelo dell’anno, quello di ieri, “vegliando in ogni momento e pregando”.

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Il solo sguardo dal quale dobbiamo dipendere

di Costanza Miriano

Non posso smettere di preoccuparmi per le ragazzine della ginnastica che hanno denunciato abusi e pressioni psicologiche fortissime, perché fossero magre in modo innaturale, avessero orrore di un corpo normale; prese in giro, insultate, esposte al ludibrio delle altre se avevano mezzo chilo sopra le ossa; definite maialina, ippopotamo perché osavano mangiare una pennetta in più dopo otto ore di allenamento (i miei figli scuoiano il cinghiale dopo otto ore seduti). Tesorine, vorrei abbracciarle strette!

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Il sacramento della Confessione oggi

di Costanza Miriano

Ogni tanto mi fermo, cerco di rialzare la testa dall’affanno quotidiano che è tutto un inseguire le urgenze: faccio sempre più fatica a mettere priorità. Pensavo che invecchiando sarei diventata capace di dire i sì e i no giusti, pensavo fosse questione di allenamento. Invece no. Non ho imparato niente.

Ma nei rari momenti di lucidità, quando appunto cerco di guardare alla mia vita tenendo uno sguardo di insieme, mi appare ogni volta più chiaro quello che già so, e che tendo a dimenticare.

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