La confessione, il tema del quarto capitolo del Monastero Wi-Fi

di Costanza Miriano

Quando Gesù rimette i peccati al paralitico di Cafarnao, la gente intorno ride di lui. È una cosa troppo enorme rimettere i peccati, gli dicono. Non ci crediamo. E allora, per convincerli che lui ha il potere di fare tutto, il Signore guarisce il paralitico. Noi forse – io di sicuro – abbiamo perso lo stupore di fronte a questa cosa. Abbiamo lasciato che duemila anni lasciassero sul nostro cuore uno spesso strato di polvere anestetizzaznte, ma se davvero ci fermiamo a pensare un po’, la confessione è una cosa incredibile. Ed è stata istituita da Gesù, appena risorto, come prima azione. Cioè: Dio fatto uomo, morto, è risorto, che già è una cosa che la testa ti si incarta, e la prima cosa che ha fatto è stata quella di dare il potere di rimettere i peccati. Una cosa da far girare la testa.

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Monastero Wi-Fi, il richiamo della preghiera

di Costanza Miriano

Sabato 28 maggio sono tornata da Milano – dove si è tenuto il secondo Capitolo del Monastero milanese, in pratica una giornata di lodi, messa, rosario, adorazione, e catechesi sul tema della preghiera, aperta a tutti – con un sorriso largo e il cuore pieno di gioia: vedere tante amiche che si sono date da fare, in squadra, senza protagonismi, senza leader, solo per invitare altre persone a venire in chiesa per ascoltare roba buona e pregare insieme, per me è un segno dell’esistenza di Dio. Questo è il femminismo che mi piace. Donne che si mettono insieme, fanno lavoro di gruppo, e lo fanno bene (quando si lavora con amore le cose vengono magnificamente) per far emergere altre persone, e per permettere a tutti di ascoltarle.

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24 settembre 2022 – Quarto Capitolo Generale del Monastero Wi-Fi

di Costanza Miriano

Stavamo aspettando il momento opportuno, quello in cui avremmo potuto dare tutti i dettagli, ma siccome manca sempre un pezzo, intanto abbiamo deciso di aprire le iscrizioni per il prossimo Capitolo Generale del Monastero wi-fi, perché oggi è Santa Maria Ausiliatrice, e si sa che siamo sempre in cerca di raccomandazioni (chi meglio di quell’intrallazzona?).

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Vi aspetto a Milano il 28 maggio! #monasteroWiFi

Lucidiamo i rosari, aggiorniamo i brevarii, apriamo le orecchie, sfoderiamo le piume e i tacchi, sabato a Milano c’è il monastero Wi-Fi, capitolo generale del nord. Sono felicissima e spero di abbracciare tanti amici e di ascoltare un sacco di roba buona.
(Si è ammessi anche senza piume e tacchi, siamo monaci molto aperti di vedute: va bene anche la gente sana di mente).
Costanza

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Excusatio non petita di Avvenire sulla 194

di Costanza Miriano

Ci siamo detti che era fondamentale – per chi poteva – essere presenti alla Manifestazione per la vita, al di là dei distinguo e delle sottolineature. Insomma, prima riaffermiamo l’ovvio, restiamo uniti almeno sui fondamentali, poi ci meniamo a parte, dopo, quando sarà il momento di evidenziare le diverse sensibilità. Certo non mi aspettavo che il primo a cominciare a mettere i puntini sulle i sarebbe stato, e proprio il giorno dopo, addirittura Avvenire, il giornale dei vescovi, che nonostante le ferme parole di condanna dell’aborto da parte del Papa ha sentito il bisogno di affiancare all’articolo sulla manifestazione – diciamo non grondante entusiasmo – un boxino di spalla, come si dice in gergo, per sostenere che “il vero spirito della legge 194” era tutto sommato buono, e che l’aborto è un diritto, anche se concede che “prima di tutto è una scelta drammatica ed estrema”, bontà sua.

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ScegliAMO la Vita

di Costanza Miriano

Quando ero una semplice parrocchiana, prima che mi venisse la balzana idea di cominciare a scrivere che alla fine mi ha fatto trovare coinvolta in mille e mille relazioni e iniziative, pensavo che il mondo fosse un posto semplice dove stare, almeno da un certo punto di vista: se sei cattolico, se hai incontrato Cristo, se Cristo è la vita della tua vita (cit.), allora la pensi in un certo modo, se sei del mondo in un altro. Il compito dei cattolici è vivere all’altezza dell’incontro fatto, in modo da far capire agli altri che in questo modo si è felici. Perché se non salvi i fratelli la tua fede è morta. Insomma fare apostolato, opportune e importune. Sempre con i tuoi compagni di strada. Come ero tonta!

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Venerdi 13 maggio il giro delle Sette Chiese nella notte

Il 13 maggio alle 19 ci si ritrova per partire per il giro notturno delle Sette Chiese, appuntamento a Chiesa Nuova, verranno date le istruzioni, distribuite le cuffiette (credo che l’offerta sia di 5 euro) e si partirà, per attraversare Roma di notte, pregando e cantando e ascoltando le catechesi di padre Maurizio Botta

Il percorso è di circa 25 km, bisogna portare qualcosa da mangiare e per coprirsi L’arrivo è tra le 7 e le 8 a santa Maria Maggiore

Per chi non avesse idea di cosa si tratta riproponiamo il racconto di Costanza di qualche anno fa…

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Qualcuno che crede in te cambia la vita

di Costanza Miriano

Bene, vado subito al sodo perché mi preme che passi questo concetto, poi casomai se avete voglia leggete tutta la sbobba qui sotto, altrimenti vi fermate qui. Quando paghiamo le tasse, c’è una piccolissima parte sulla quale possiamo decidere noi: il 13 per mille. Cioè 13 euro ogni 1000, tra quelli che siamo costretti a pagare. 8 possiamo destinarli a una confessione religiosa, altrimenti vanno allo Stato. Altri 5 possiamo destinarli a enti che fanno attività di interesse sociale. Se non li destiniamo, andranno anche questi allo Stato, magari anche a finanziare attività che noi non vorremmo mai pagare di tasca nostra (per esempio i medici che fanno gli aborti, nel mio caso). Se non diciamo nulla, lo Stato se li prende, e li amministra a modo suo. I due terzi delle persone che pagano le tasse, si dimentica (non vuole?) destinare il suo 5 per mille a nessuno. Forse a qualcuno non è chiaro che questa cosa non gli costerà un centesimo, e andrà a fare cose che scegliamo noi, invece che l’amministrazione pubblica.

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Il segreto dell’educazione è non avere il problema dell’educazione

QUI lo streaming

di Costanza Miriano

Quando Franco ha suonato a casa mia, come fa ogni tanto (troppo poco, comunque, nonostante non mi dia mai il lungo preavviso che mi servirebbe a mettere a posto, rendermi presentabile, e allestire una cena di sedici portate come vorrei), per mettersi a raccontare di un’immagine che aveva visto e di un libro che ne stava nascendo, pensavo avesse scritto di pittura. Nota: Per fortuna l’entusiasmo per quell’affresco di cui voleva raccontarmi e un bicchiere di Macallan lo hanno completamente distratto dal disordine e dal mio trucco sfatto (non è vero, è un maschio e comunque non avrebbe notato nulla).

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Pollyanna vacilla

di Costanza Miriano per  IL TIMONE

Pollyanna vacilla. Il mio alter ego incaricato di trovare il bene in tutto quello che succede sembra non sapere cosa inventarsi adesso. Mentre andiamo in stampa, infatti, soffiano forti dall’est venti di guerra. In realtà soffiavano anche prima, da sud est e dal sud, da più parti insomma, dallo Yemen, dalla Siria, dal Mali… Ma è innegabile e anche un po’ inevitabile che l’impressione che suscita una guerra sia sempre direttamente proporzionale alla sua vicinanza, e alla possibilità che ci riguardi da vicino. Continua a leggere “Pollyanna vacilla”

Torna il pellegrinaggio delle Sette chiese di notte

Finalmente torna il pellegrinaggio delle Sette chiese di notte!

Il 13 maggio alle 19 ci si ritrova per partire per il giro notturno delle Sette Chiese, appuntamento a Chiesa Nuova già messati e bagnati (cioè andati in bagno), perché per evitare assembramenti eccessivi al chiuso la messa delle 19 non verrà celebrata, e i bagni sono meno agevoli per via dei lavori (tanto per quanto mi riguarda ci posso andare anche un secondo prima di partire, ma dopo due minuti dalla partenza dovrò tornare in bagno di nuovo).

Ci si riunirà, verranno date le istruzioni, distribuite le cuffiette (credo che l’offerta sia di 5 euro) e si partirà, per attraversare Roma di notte, pregando e cantando e ascoltando le catechesi di padre Maurizio Botta. La data è quella della Madonna di Fatima, quindi io direi che è un pellegrinaggio al cubo.

Ricordiamo che il percorso è di circa 25 km, quindi sono sconsigliate le Loboutin, che bisogna portare qualcosa da mangiare e per coprirsi, anche qualcosa di impermeabile (se non lo portate, piove, se lo portate sarà secco, secondo la legge di Murphy), una torcia, un rosario, un marito o moglie o amico possibilmente grasso su cui dormire alle catechesi delle 4 di notte. (No, scherzo, padre Maurizio, le tue catechesi sono bellissime).

L’arrivo è tra le 7 e le 8 a santa Maria Maggiore, chi può parcheggi nei pressi. Lo scriviamo ora perché ci si possa organizzare in tempo.

leggi anche Le Sette Chiese nella notte, un pellegrinaggio che apre il cuore

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Invece continuano le attività dei “monasteri” locali: il primo lunedì del mese a Lecce, Roma e Milano.

Noi a Roma ci vedremo al Battistero di San Giovanni in Laterano il 4 aprile alle 20.30, avremo la catechesi di don Paolo Prosperi, un sacerdote della Fraternità San Carlo davvero super super, sul tema della preghiera. Vi prego di non mancare, e di aiutarmi a spargere la voce

A Milano l’appuntamento è alle 20.45 all’Opera Don Orione, e dalle 19.15 si può cenare (monasterowifimilano@gmail.com), mentre a Lecce don Flavio vi aspetta al Duomo alle 19.30.

 

Via Crucis -Il dono più prezioso

di Costanza Miriano

Il mio, il nostro caro padre Emidio, diceva spesso che, sebbene la passione di Cristo sia il centro della nostra fede, sia strano che la Chiesa ce la proponga solamente la domenica delle Palme, e il venerdì santo. Mano a mano che mi affeziono alla Via Crucis, capisco cosa intendesse. Ovviamente il problema non è della Chiesa, che ogni giorno nel sacrificio eucaristico ci ricorda la morte e la risurrezione di Gesù. Il problema è della nostra fede.

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Chi prega tiene le proprie mani sul timone della storia

di Costanza Miriano
Ho cominciato a scrivere queste poche righe ormai una decina di volte. Abbiamo una sensibilità così accesa dopo questi due anni di prova, una stanchezza così radicata, che ormai – non so se pare anche a voi – mi sembra non ci sia quasi argomento sul quale si riesca a non dividersi.
Ma siccome il segno di riconoscimento che Gesù ha stabilito per i suoi è l’unità, vorrei scrivere il meno possibile sui fatti che stanno avvenendo intorno a noi.

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Chiediamo che finisca l’epidemia dell’odio

di Costanza Miriano

Qualche giorno fa ho fatto un’intervista al parroco di Santa Maria in Portico in Campitelli, e ho scoperto un’altra delle meraviglie sconosciute di Roma. Mea culpa. Ci passo spesso davanti correndo quando faccio “il giro del centro”, ma sono sempre impresentabile, sudata, ben che vada (spesso in pantaloncini e canottiera) e poi non ci si ferma mai correndo, se non in caso di decesso, proprio o altrui (una volta ho rialzato una vecchietta caduta, una volta un motociclista, ma appena arrivato qualcun altro mi sono volatilizzata).

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Etica e vaccini, post scriptum

di Costanza Miriano
Molte persone che si occupano di bioetica mi hanno corretto più o meno (soprattutto meno) fraternamente su come l’utilizzo degli embrioni umani venga coinvolto nella produzione di vaccini. Tutti a puntualizzare che il coinvolgimento è remotissimo issimo (ma allora perché secondo il Papa solleva problemi di coscienza?) e che comunque avviene per tutta la produzione farmaceutica e oltre. Sicuramente io non so nulla di questo, e neanche sono entrata nel merito della sicurezza ed efficacia dei vaccini. Io ho però riportato l’appello della Chiesa a trovare vie di produzione dei vaccini che non sollevino problemi di coscienza. Questo appello c’è, ed è rimasto inascoltato, a quanto ne so, ma se adesso arriva l’obbligo per tutti i lavoratori la domanda non è più eludibile (e già molti sono stati obbligati).

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Etica e vaccini

di Costanza Miriano

È molto che medito su questo, molto tempo, ma a questo punto, dopo le ultime decisioni del Governo e quelle che sono state preannunciate, forse è giunto il momento di fare una riflessione. So che non sono competente, e non voglio davvero accusare nessuno, ma solo chiedere chiarezza.

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La fede ha sempre vinto nella sfida contro l’ideologia

Non bisogna perdere il tempo, non bisogna inventarsi cose che non abbiano il rigore e la chiarezza dell’Annuncio cristiano, non bisogna farsi “sballottare dalle onde e portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, non bisogna arretrare pavidi di fronte al potere, non bisogna rassegnarsi alla “inevitabile sconfitta”, non bisogna essere complici della congiura del silenzio, non bisogna assecondare con l’omissione il tentativo di introdurre un’antropologia contraria alla natura umana, non bisogna tacere di fronte all’apparente trionfo della Menzogna. È questo, invece, il tempo in cui con coraggio occorre sfidare a viso aperto il volto totalitario della nuova “dittatura del pensiero unico”, nella certezza che ci è stata dimostrata dalla storia, anche recente, dell’umanità: la fede ha sempre vinto nella sfida contro l’ideologia.
Mons. Luigi Negri

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A un certo punto…

A un certo punto preciso Dio si è fatto uomo. È l’anno zero della storia, perché da quel momento ogni cosa è illuminata. Ogni persona può entrare in una relazione vera con Dio e può essere salvata. Ma non in teoria.

In un punto preciso dello spazio e del tempo, nella sua storia, con la sua famiglia, le sue caratteristiche, le sue fatiche. Qui e ora è il solo momento in cui possiamo diventare veramente figli di Dio, e la nostra storia è pensata esattamente per questo, anche quando ci sembra incomprensibile. Praticamente Natale è la festa dello “stacce” (non dello zenzero, come sostiene Elio).