Sesso, bugie e modernità

di Costanza Miriano
Mi pare che la maggior parte dei commenti sulla violenza sessuale – a parte quelli deliranti che prendono la palla al balzo per condannare tutti gli uomini in blocco, violenti fallocrati patriarcali bla bla – non parta dal presupposto vero. E cioè:
l’animo umano è un abisso.
E’ capace di male, anche del male più efferato, tutti, uomini e donne, seppure in modi diversi. Per il maschio la violenza fisica e sessuale è uno dei modi in cui il male si esprime, molto più che per le femmine.

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Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più

di Andreas Hofer

Dopo il successo di Osservazioni di una mamma qualunque, ritorna in libreria un’autrice che non ha bisogno di presentazioni per i lettori di questo blog: la regina Paola Belletti con Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più (ancora nella collana “UOMOVIVO – umorismo, vita di coppia, Dio” di Berica Editrice). Anche questo secondo libro, arricchito dalla brillante prefazione di Annalisa Sereni, non è tanto un saggio quanto un insieme di prose filosofiche, poetiche, narrative, giornalistiche attraverso cui Paola, col suo inconfondibile stile, propone una lettura in chiave femminile di quella ecologia integrale a cui papa Francesco ha consacrato una intera enciclica. Continua a leggere “Siamo donne. Oltre la differenziata c’è di più”

L’amore vintage è avanti!

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di Romana Cordova

Tendenza di questi ultimi anni, il vintage continua a risultare trendy. Piace tanto riesumare quel vecchio vestitino della mamma o quella borsetta che usava la nonna. E piace anche scovarne di simili in appositi negozi dai prezzi considerevoli che, se abbinati bene, producono quel carattere insolito che dà l’aria di staccarsi dalla massa esprimendo una personalità non uniformata. Così, per vezzo, un tocco di vanità; per sconfiggere la noia, a volte. Continua a leggere “L’amore vintage è avanti!”

Thérèse Hargot: la nuova schiavitù della rivoluzione sessuale

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di Andreas Hofer

La cosa incantevole di questa giovane scrittrice, blogger, terapeuta e insegnante, è che le domande che pone sono sempre di più delle risposte che dà. Eppure queste sono molte, spesso spiazzanti, quasi sempre controtendenza: il “segreto”, per così dire, sta forse nella formazione filosofica della Hargot, che non approccia il sesso quale quintessenza e fine della vita umana, bensì come orizzonte privilegiato in cui si manifesta il mistero della persona umana. Continua a leggere “Thérèse Hargot: la nuova schiavitù della rivoluzione sessuale”

L’uomo in rivolta contro l’ordine biologico

Marquis de Sadedi Andreas Hofer

Non credete ai distruttori delle regole che parlano in nome dell’amore. Là dove la regola è frantumata, l’amore abortisce.
(Gustave Thibon)

Dopo aver dato via libera al mariage pour tous, in Francia hanno pensato bene di sdoganare anche la recherche pour (et sur) tous dei bioetici faustiani. Oltreoceano non sono certo rimasti a guardare. Negli USA il regno dell’amore universale è già sceso sulla terra: love is love, ha sentenziato il Presidente (Obama locuta, causa soluta?). È noto che al cuore, soprattutto se è quello dell’uomo più potente d’America, non si comanda.
In Italia invece, com’è nostro costume, stiamo pensando a come scimmiottare con celerità cugini transalpini e alleati americani. Continua a leggere “L’uomo in rivolta contro l’ordine biologico”

Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (II)

di Andreas Hofer

La macchina sociale necessita d’un poco di immoralità come lubrificante.
(Nicolás Gómez Dávila)

L’età dell’amministrazione

Nulla concede Horkheimer ai facili entusiasmi e alle scintillanti promesse della liberalizzazione dei costumi, in cui vede il preludio di una nuova gabbia d’acciaio: «Nell’età amministrata e razionalistica verso cui si dirige la vita sociale, i rapporti personali che non si lasciano determinare in ogni dettaglio dal meccanismo sociale, ma anzi sarebbero in grado di contrastarlo, appariranno non solo pericolosi, ma anche assurdi. A che serve l’amicizia, se ogni momento del tempo libero e della professione, se il fine e i mezzi sono già stati indicati a priori nel modo più funzionale? Continua a leggere “Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (II)”

Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (I)

di Andreas Hofer

La liberazione totale è il processo che costruisce la prigione perfetta.
(Nicolás Gómez Dávila)

Oggi è una data storica. Il 25 luglio 1968, nel pieno della Contestazione studentesca, col suo ripudio della morale dei comandamenti, Paolo VI pubblicava infatti uno dei documenti più coraggiosi nella storia della Chiesa: l’enciclica Humanae vitae, con la quale papa Montini ribadiva il «no» del magistero petrino alla logica contraccettiva, sfidando non solo l’opinione pubblica e i poteri del «mondo» ma anche un vasto quanto inedito dissenso interno.
Il papa, pesantemente colpito, ne rimarrà segnato: non pubblicherà più alcuna enciclica nei dieci anni a venire (il famoso “decennio senza encicliche”). Continua a leggere “Humanae vitae: rigore, tenerezza e coraggio contro la tecnocrazia (I)”

Quella chiavica di chiave inchiavardata, ovvero “Dell’educazione dei fanciulli”

di Cyrano

«Ma statte zitta, ché quanno t’ho bbaciata l’artro ieri se sentiva ancora la puzza de quello sfigato der giorno prima!»

«Sfigato ce sarai te, che comunque c’avevi addosso er profumo de quella cessa de ‘a terza bbi sortanto ieri, datte ‘na regolata!» Continua a leggere “Quella chiavica di chiave inchiavardata, ovvero “Dell’educazione dei fanciulli””

«…e se non amate nulla…»

di Cyrano

«Pensavo che l’America fosse un Paese libero!»

Aridàje, eccone n’artra… Poi, però, uno le dà un’occhiata e pensa che Loni Bouchard, la ventenne che ha circuito e “violentato” (scusate, mi viene da ridere, un po’ come a Tenco…) un ragazzino quattordicenne affidatole, sia un po’ la summa dei sogni erotici degli adolescenti che uno può frequentare nelle nostre città. continua a leggere

Eros redento

Don Fabio ci ha regalato questo post tutto per noi.

di Fabio Bartoli     Uscite, popolo mio, da Babilonia

Ormai l’ho capito, in questo blog non si parla di sesso. Il che, consentitemelo, in un blog sul matrimonio è quantomeno bizzarro. Al massimo si parla ogni tanto del sesso che NON si fa, come quando abbiam parlato dell’omosessualità, ma nessuno mi sembra ha mai detto qui quanto sia bello, profondo, spirituale e perfino mistico il darsi e riceversi dell’uomo e della donna. continua a leggere

Vanilla sex

Abbiamo ricevuto da Francesco Natale questo articolo che pubblichiamo volentieri.

di Francesco Natale

Cari confratelli eterosessuali, mettiamoci pure il cuore in pace: forse non ne eravate ancora a giorno ma la nostra attitudine determinata dal modo in cui Dio e natura ci hanno scritto è stata degradata al rango di semplice “scelta”. E pure una scelta tutt’altro che esaltante o, comunque, nobilitante: siamo, difatti, tutti ascritti obtorto collo alla categoria di coloro che prediligono il cosiddetto vanilla sex, espressione che nel nuovo gergo telematico indica, per l’appunto, gli eterosessuali. continua a leggere

Sesso amici e libertà

 

di Maria Elena Rosati    trentamenouno

“Friends with benefits”  (FWB) vuol dire amici con benefici. Non serve essere inglesi madrelingua per capirlo. La domanda però sorge spontanea: che tipo di benefici? Una spalla su cui piangere? Un abbraccio? Un orecchio che ascolta pazientemente? Qualcuno che ti presta un ombrello quando piove a dirotto, o ti telefona per sentire come stai? Una voce che sei stai  sbagliando palesemente, te lo dice, anche a costo di farti stare male? Tutto questo, ma non solo. I benefici di cui si parla qui sono principalmente legati…al sesso. continua a leggere

Capita

di Paolo Pugni

Capita.

Come si dice: nelle migliori famiglie. Alle ragazze perbene, quelle che dici “non succederà mai”. Quelle col faccino pulito, acqua e sapone, il curriculum di catechista, chierichetto, lettrice, educatrice, oratorio estivo, chealtrovuoi. Quelle che vorresti come figlia. O nuora. continua a leggere

La carica dei supereroi

Maria Elena di trentamenouno  ha scritto un post pensato appositamente  per noi.

di Maria Elena Rosati    

Il mondo della pubblicità è pieno di sorprese. Nel tempo di uno spot si possono concentrare mille messaggi, basta una frase ad effetto, un’immagine ben piazzata, uno slogan efficace e il gioco è fatto. Le pubblicità dei prodotti “femminili” sono fantastiche in questo senso: dalle riviste patinate, fino agli assorbenti e ai medicinali, sono capaci di smontare nel giro di 30 secondi l’immagine minimamente dignitosa una donna, anche la più normale, dipinta nella maggior parte dei casi come una che ha tra gli argomenti di conversazione ricorrenti i pruriti, gli odori, i fastidi intimi e via dicendo. continua a leggere

Stringent Trans-mission

di Cyrano

Non è vero che non ci piace girare per compere, a noi uomini. È che accompagnare le Rossane (non le caramelle) per negozi è un temibile esame mascherato da pomeriggio distensivo: «Davvero ti piace questo colore? … E queste scarpe?! … Cioè, fammi capire, tu mi vedi così?!». Alla meglio ce la caviamo con un’assoluzione con condizionale: «Vabbe’, però in fondo tu mi devi perdonare le ripartenze in seconda e la frizione grattuggiata…». continua a leggere

Il rimario della novità

di Costanza Miriano

Domenica scorsa in prima pagina Repubblica annunciava la recensione della settimana: Michela Murgia ci spiega gli uomini. Porca Svizzera, stavolta compro, apro e vado a vedere, magari ci rivela come funzionano, fosse la volta buona che trovo dove sta il misterioso tasto che attiva la funzione b459 (coordina-raccolta-quote-regalo-festicciola-compagna-asilo). Prima che frughiate sotto le ascelle dei vostri mariti ve lo dico: il tasto non esiste (e meno male). continua a leggere

La vera religione

di Cyrano

Ci sono cose che s’imparano solo nelle profumerie, e certo non nelle biblioteche. Ce ne sono poi altre che non s’imparano neanche in profumeria (figuriamoci nelle biblioteche!): per esempio, tutti quelli che annusano cartine e si spruzzano infiniti campioni su infiniti punti di due soli semplici polsi stanno veramente capendo che profumo acquistano, in quella sarabanda olfattiva? E poi, se una commessa di uno di quei posti trovasse, tornando a casa, una fuga di gas, riuscirebbe ad accorgersene? continua a leggere