Una spada per la vita – Alla riscoperta della virilità cristiana

Pubblichiamo un estratto di Una spada per la vita – Alla riscoperta della virilità cristiana (Chorabooks, 2017), l’ultimo libro di Emiliano Fumaneri alias Andreas Hofer, uno dei collaboratori “storici” del blog. Continua a leggere “Una spada per la vita – Alla riscoperta della virilità cristiana”

Quei cristiani “più buoni di Gesù” che lo ostacolano

libro solovievdi Andreas Hofer

C’era da aspettarselo. In tempi come i nostri, carichi di strisciante antipolitica, sono tornati di moda facili slogan tesi a contrapporre l’impegno politico – o prepolitico – alla testimonianza personale. Opporsi alle leggi ingiuste non soltanto è inutile, si dice: è anche antievangelico. Bisogna prima curarsi della salute dell’anima. Solo così, testimoniando la bellezza della fede, potremo persuadere gli increduli. La battaglia culturale, quando non è dannosa, è inutile. Anzi, l’idea stessa che si debba battagliare è una contraffazione del genuino spirito cristiano. Continua a leggere “Quei cristiani “più buoni di Gesù” che lo ostacolano”

Ritornare al padre per ritrovare il centro

loveisloveisisdi Andreas Hofer

Lo psicologo Massimo Recalcati si interroga, su “Repubblica”, sulla perdita del centro psichico invalsa nel nostro tempo. L’«esasperazione del carattere liquido dell’identità», dice citando Bauman, l’ha resa un concetto vacillante, barcollante, sempre più mobile e borderline. Todo cambia, come diceva una famosa canzone di Mercedes Sosa: cambia lo superficial, cambia también lo profundo (…) cambia todo en este mundo. Oggi possiamo cambiare sesso, pelle, razza, religione, partito, immagine (e, aggiungiamo noi, anche marito, moglie, figli, famiglia, tra non molto anche il corpo). Continua a leggere “Ritornare al padre per ritrovare il centro”

La fabbrica dell’autoassoluzione

hypochondriac

di Andreas Hofer

Si narra che a Leonia, una della Città invisibili di Italo Calvino, abbia preso piede una curiosa devozione popolare: il culto dello spazzaturaio angelicato.
Pare effettivamente che gli spazzaturai si aggirino per le strade di Leonia avvolti da un’aura di sacralità, tanto da venire «accolti come angeli». Si capisce in fretta come i leoniani vedano negli spazzini ben altro che semplici “operatori ecologici” e li considerino, piuttosto, alla stregua di liberatori. Perciò la loro attività, un compito «circondato da un rispettoso silenzio», sembra avere qualcosa di religioso. Continua a leggere “La fabbrica dell’autoassoluzione”

Realismo e mistero familiare

Enea Anchise e Ascanio

di Andreas Hofer

Più delle peggiori realtà, io odio i falsi ideali. Il reale, per me, non è ciò che si oppone all’ideale, ma ciò che si oppone alla menzogna.
(Gustave Thibon)

La crisi della civiltà europea, insegna in controtendenza Benedetto XVI, fa corpo unico con la crisi dell’istituto familiare, tanto che «l’Europa non sarebbe più Europa, se questa cellula fondamentale del suo edificio sociale scomparisse o venisse cambiata nella sua essenza» (J. Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, in M. Pera, J. Ratzinger, Senza Radici, Mondadori, Milano 2004, p. 69). La famiglia può essere rinnovata, ammonisce il Papa, non sostituita. Continua a leggere “Realismo e mistero familiare”

La leva e la croce

di Andreas Hofer

Ci si può fare un idolo persino della verità, perché la verità, scissa dalla carità, non è Dio: ne è soltanto l’immagine, un idolo che non dobbiamo né amare né adorare (e tanto meno dobbiamo amare e adorare il suo contrario, ossia la menzogna.
(Blaise Pascal)

Parole come “certezza” e “verità” non godono di buona stampa nel nostro mondo. Viviamo, è ampiamente noto, in una “civiltà ipotetica” dove ogni convinzione reca il marchio della provvisorietà e che, per contrasto, sembra nutrire una fastidiosa allergia per ogni forma di “pensiero forte”. Tanto che, come ha scritto qualcuno, la minaccia attuale in campo religioso non è certo più l’intolleranza, ma il suo calco rovesciato: un indifferentismo mascherato da “tolleranza”. Continua a leggere “La leva e la croce”

Figli di nessuno

di Paolo Pugni 

Abbiamo strappato via il nostro cognome dalla faccia e lo abbiamo gettato al vento, perché lo sentivamo come una gabbia.

Mi chiedo se non ci sia la medesima ribellione nella proliferazione dei nickname, e mentre lo scrivo vedo già la vostra faccia che s’impenna e ostenta sofferenza. Continua a leggere “Figli di nessuno”