Cristiada e “il bisogno che qualcosa accada”

Oltre a rilanciare gli assaggi de La Croce, oggi vogliamo segnalare a chi non lo sapesse che Cristiada, di Dean Wright, viene distribuito in questi mesi in Italia, e a Roma a partire dal 12 dicembre. L’elenco delle sale in cui attualmente il film è in programma si trova su www.cristiada.it, mentre le prenotazioni per le sale di Roma possono essere fatte online qui.


fusilado

di Giovanni Marcotullio (per La Croce – Quotidiano)

In Messico tra il 1926 e il 1929 sono stati uccisi 85.000 cattolici e voi non lo sapete. Nessuno lo sa. Un presidente anticlericale e massone mise fuorilegge la Chiesa, ne confiscò i beni, fece uccidere preti, donne e bambini cristiani. I cristiani combatterono in nome di Cristo Re e vinsero. La libertà di culto venne ristabilita. Questa storia è diventata un film di Hollywood ma la massoneria internazionale Continua a leggere “Cristiada e “il bisogno che qualcosa accada””

Defensor hominis

Benedetto XVI
di Andreas Hofer

Il Cristianesimo è sempre fuori di moda perché è sano, e tutte le mode sono insanità.
(G.K. Chesterton)

Le campagne d’odio contro Benedetto XVI, come quella – l’ennesima – scatenatasi in questi giorni dopo la pubblicazione del Messaggio per la XLVI Giornata Mondiale della Pace, colpiscono sempre per la malafede e l’accanimento feroce dei suoi detrattori. Di nuovo papa Ratzinger si è rivelato, come dice il vangelo, «segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori» (Lc 2, 34-35). Continua a leggere “Defensor hominis”

La leva e la croce

di Andreas Hofer

Ci si può fare un idolo persino della verità, perché la verità, scissa dalla carità, non è Dio: ne è soltanto l’immagine, un idolo che non dobbiamo né amare né adorare (e tanto meno dobbiamo amare e adorare il suo contrario, ossia la menzogna.
(Blaise Pascal)

Parole come “certezza” e “verità” non godono di buona stampa nel nostro mondo. Viviamo, è ampiamente noto, in una “civiltà ipotetica” dove ogni convinzione reca il marchio della provvisorietà e che, per contrasto, sembra nutrire una fastidiosa allergia per ogni forma di “pensiero forte”. Tanto che, come ha scritto qualcuno, la minaccia attuale in campo religioso non è certo più l’intolleranza, ma il suo calco rovesciato: un indifferentismo mascherato da “tolleranza”. Continua a leggere “La leva e la croce”

La sindrome dei capponi

di Cyrano

Giuliano c’aveva visto lungo: l’unico modo efficace e privo di effetti collaterali per sgominare quelle canaglie di cristiani era sollevarli da ogni pressione legale e lasciare che si scannassero tra di loro. Continua a leggere “La sindrome dei capponi”

Almeno vestisse Prada

di Raffaella Frullone

Almeno vestisse Prada, il diavolo, capirei come mai a volte mi ha completamente in pugno. Almeno si palesasse con un paio di Loubotin, si spiegherebbe la poca fatica che fa a farmi cascare così puntualmente e in modo così prevedibile nei tranelli che mi mette ogni giorno sulla strada.

Invece no, niente Prada, niente borse di Louis Vouitton, il nemico non ha nemmeno bisogno di arrivare alle grandi questioni di principio per farmi capitolare, gli basta un look decisamente più easy, uno stile casual e soprattutto l’accessorio chiave, il suo marchio di garanzia: conoscere perfettamente il suo pollo, ovvero la sottoscritta. Continua a leggere “Almeno vestisse Prada”

Le sante sorelle

di Raffaella Frullone   La Bussola Quotidiana

Nel 2011 è stata la Lalaloopsy, lolita con i bottoni al posto degli occhi, la minigonna e le ballerine ai piedi, la bambola più venduta. Anche se dal 1957 l’indiscussa regina dei desideri e dei giochi delle bambine è lei, la Barbie, 50 primavere alle spalle, occhi da cerbiatta, fisico mozzafiato, (oltre che del tutto inumano) 99-45-83, targa Mattel. Nel 2001 sono arrivate le Bratz, decisamente più grintose e ammiccanti, truccatissime e dall’alto del tacco 12, distribuite in Italia dalla Gig. Al povero Cicciobello non resta che rimanere solo triste sugli scaffali dei negozi, o al più nei cestoni dei giochi dimenticati, perché alle bambine piace sempre meno giocare alla “mamma” e sempre di più alla lolita, alla donne che vorrebbero diventare “da grande”. continua a leggere continua a leggere

In interiore homine

di Daniela Bovolenta        Perfectio Conversationis

“Dalla forma data alla società, consona o no alle leggi divine, dipende e s’insinua anche il bene o il male nelle anime, vale a dire, se gli uomini chiamati tutti ad essere vivificati dalla grazia di Cristo, nelle terrene contingenze del corso della vita respirino il sano e vivido alito della verità e della virtù morale o il bacillo morboso e spesso letale dell’errore della depravazione”

(Pio XII, 1941, Radiomessaggio di Pentecoste).

Su questa frase di Pio XII mi sono arenata più volte. Se proviamo a immaginare com’era l’Italia non dico nel 1941, ma fino agli inizi degli anni 1960, quale solidità avevano le famiglie, come i costumi fossero estremamente attenti al pudore, come si vivessero le feste religiose… Possiamo, credo, ammettere che il “vivido alito della verità e della virtù morale” si è un po’ perso di vista.

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Kualkosa ankora


Cyrano ieri ha postato le sue riflessioni circa i commenti scaturiti dal post Kuestione di Kuore. Eccole.

di Cyrano

Cari amici,
anzitutto grazie mille a tutti: era un po’ che cercavo di avere dei feedback organici sulla “kuestione della kappa”, e avevo anche bisogno di qualche nota storico-critica (non sapevo che l’espressione l’avesse coniata Cammilleri).
Detto questo, eccomi qui a rispondervi: m’ero riservato di rimandare ogni reazione finché non aveste terminato di commentare, onde evitare d’innescare dibattiti su singoli punti.

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Lavorare nella Luce

di Paolo Pugni

Che poi l’arte spieghi la vita, quando è arte con la A maiuscola, non quella pseudo, che confonde l’interpretazione con lo sgorbio, il pasticcio, ecco non quella lì, ma quella che interpreta il vero, lo si capisce facile. No dico, davvero: quando rinuncia alla presunzione di creare il mondo, e il bene e il male, e cerca di leggere la trama, il sottofondo, allora sì che dice con un linguaggio che non ha bisogno di parole.

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Fuoco al mondo!

di Daniela Bovolenta        Perfectio Conversationis

Fiunt non nascuntur, Christiani

(Tertulliano)

Per abitudine, evito le librerie cattoliche come la peste, sono diffidente verso l’ora di religione cattolica nelle scuole, guardinga nei confronti dei corsi di catechismo parrocchiali.

Contravvenendo alle mie idiosincrasie, qualche mattina fa sono entrata in un libreria cattolica, complici il freddo, una mezz’ora d’attesa e una collocazione dietro l’angolo rispetto al luogo del mio appuntamento. Avrei dovuto conoscermi meglio, perché è subito iniziato il travaso di bile. continua a leggere

Uno dei tanti

di Cyrano

L’altro giorno, in metropolitana, ho rivisto dopo anni Clark Kent: a dirla tutta non gli assomigliava molto (i capelli ormai sale e pepe, un pizzico di pancetta e la barba rasata con una certa approssimazione), però non mi sbagliavo, era proprio lui. continua a leggere

Like a Virgin

 

di Cyrano

Prima di tutto devo mettere le mani avanti e dire che, no, di solito non lo faccio: non compro mai Il Venerdì di Repubblica (e neanche mi faccio un dovere di leggerlo assiduamente, a dirla tutta).

Due settimane fa, però continua a leggere

2 euro anche noi

di Raffaella Frullone

Ieri mattina ho fatto una cosa per me veramente inconsueta: prendere la metropolitana. Lo so, migliaia di milanesi e pendolari di varia provenienza compiono quest’eroica attività tutti i giorni almeno due volte al giorno ( ragione per cui a loro va la mia più profonda stima e ammirazione), ma per me l’evento è talmente eccezionale che mi sono preparata tipo gita:  tacco sotto gli 8 cm, borsa con la tracolla, monetine in tasca da estrarre per il biglietto. continua a leggere

Ognissanti vs Halloween?

Cercavamo le parole per parlare di Hallowen ma non ci venivano; poi abbiamo scoperto perchè:le aveva prese tutte Claudia Mancini, compresi i punti, comprese le virgole. Quindi il minimo che potessimo fare è  riproporre il suo articolo pubblicato ieri su LAPORZIONE.it

di Claudia Mancini  LaPorzione.it

Noi cristiani, a volte, ci lasciamo scivolare addosso questioni fondamentali per la nostra fede, o restiamo indifferenti davanti a provvedimenti profondamente offensivi­ – vedi l’ultima sentenza della Corte di Cassazione che ha sdoganato la bestemmia in TV – per poi lasciarci letteralmente risucchiare da questioni, al confronto, assolutamente secondarie. Mi riferisco a quel pullulare su web e social network, in questi ultimi giorni, di link ed iniziative “Halloween sì-Halloween no”: una semplice querelle che – in pochi giorni – ha assunto proporzioni tali da sembrare una vera battaglia ideologica che, come tutte le altre, non è mai foriera di verità. continua a leggere