Parliamo con Marcella, la “Mamma Mongolfiera”

di Andreas Hofer

«La mongolfiera lascia che [i figli] se la cavino senza telefonino almeno fino ai 14 anni, non li seppellisce da piccoli sotto strati di vestiti e da grandi di raccomandazioni…» La sfida è trovare la giusta distanza da tenere con i figli per lasciare che trovino la propria strada nel mondo e spicchino il volo. Continua a leggere “Parliamo con Marcella, la “Mamma Mongolfiera””

Le nuove lettere di Berlicche

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di Andreas Hofer

Un caro amico vicentino — Giuseppe Signorin, che assieme alla moglie Anita ha fondato la wedding band Mienmiuaif, con tanto di canale youtube e di blog di supporto — a luglio dell’anno scorso mi ha coinvolto in un nuovo progetto editoriale.
Si pensava a una nuova collana che avesse come temi principali l’umorismo, la vita di coppia, Dio. Il primo libro pubblicato, Osservazioni di una mamma qualunque della bravissima Paola Belletti, è uscito a novembre.
Ora tocca a me con Le nuove lettere di Berlicche, dove ho in parte ripreso due post ospitati su questo blog (vedi qui e qui). Continua a leggere “Le nuove lettere di Berlicche”

Scienza padrona

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La superstizione del Progresso si impone nelle classi scolastiche. Questa superstizione confonde l’avanzamento meccanico con un miglioramento morale. Il progresso nelle ‘cose’ non è necessariamente un progresso nelle ‘persone’. Gli aeroplani andranno più veloci, ma l’uomo non diventa necessariamente più felice. Il progresso in campo medico non è necessariamente un progresso in campo etico. Il tempo non funziona sempre in favore di un miglioramento umano; poiché l’uomo è malato, il tempo non lo fa necessariamente stare meglio. Fino a quando il male non viene corretto, il tempo opera in favore della malattia, del decadimento e della morte. Continua a leggere “Scienza padrona”

Le caramelle di Dio

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di Costanza Miriano

Passate le feste, qui in casa nostra è tutta una questione di rientrare in carreggiata, e la questione richiede un bel po’ di tempo. Ci vuole un po’ per ricominciare ad andare a letto a orari decenti, alzarsi senza l’argano e arrivare a scuola possibilmente in un orario approssimativamente e vagamente vicino a quello della campanella.

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Il volo dell’aquilone

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Un aquilone volteggiava felice nel cielo, tenuto stretto dalla lenza nella mano di un bambino divertito che correva sulla terra… volava in alto, così in alto che quasi spariva inghiottito nell’immenso cielo blu, poteva godere di una vista panoramica invidiabile, sentire il vento, accarezzare le nuvole, gareggiare con le rondini, bagnarsi di colore in un arcobaleno…
Ma un giorno vide un aereo acrobata, molto probabilmente un professionista, coloratissimo, molto più veloce di tanti uccelli con cui aveva gareggiato… lo vide fare delle evoluzioni da urlo, raggiungere vette inimmaginabili …

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L’Attrezzista

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di Andrea Torquato Giovanoli 

In un frangente abbastanza ampio della mia vita professionale ho avuto la grazia di poter esercitare il mestiere di artigiano, e fin dai primi giorni d’apprendistato mi risolsi a constatare come tra le varie competenze richieste dal lavoro manuale vi è non solo quella di saper usare degli attrezzi, ma soprattutto quella di saperli modificare adattandoli di volta in volta alle particolarità dell’oggetto che si sta producendo. Continua a leggere “L’Attrezzista”

Rahamìm: il grande utero

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di Gerardo Ferrara

In ebraico e in altre lingue semitiche, come l’arabo e l’aramaico, la misericordia di Dio si esprime con la radice r-h-m, da cui il termine ebraico rahamim, plurale o accrescitivo di rehem, utero, seno materno. Sempre in questa lingua, quindi, misericordia ha il significato di “uteri”, al plurale, o meglio ancora di “grande utero”, un’unione infinita di tanti seni materni.

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Le regole della casa del due

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di Andreas Hofer

Alcune virtù sono le astuzie di un vizio.
(Nicolás Gómez Dávila)

L’anima di ogni essere umano, regione della vita morale, osserva Simone Weil ne L’enracinement (trad. it. La prima radice), è sede di bisogni vitali analoghi a quelli corporei. Per quanto più elevata sia la difficoltà di riconoscerli, i bisogni della vita morale sono, come i bisogni fisici, necessità della vita terrena. Non soddisfarli presto o tardi conduce l’uomo a cadere in uno stato prossimo alla morte, più o meno analogo alla vita vegetativa. Continua a leggere “Le regole della casa del due”

La grazia scontata

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di Andrea Torquato Giovanoli

Sono sul lettone col mio bimbo di sei mesi, pigramente impegnato in uno di quei momenti di giocosa intimità domestica che da soli danno sapore e senso all’esistenza, ed osservo il mio cucciolotto abbozzare i primi seri tentativi di restare stabilmente in posizione seduta: si erge, dondola qualche secondo sorridendo soddisfatto, finché si sbilancia ricadendo pesantemente sul materasso, pronto per ritentare.

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Le rovine di Gerusalemme

di Gerardo Ferrara   lacapannadellozioblog

Nipoti carissimi (se io sono lo Zio Blog e questa la mia capanna, lasciate che pensi a voi come dei nipoti che vengono a trovarmi ogni tanto per un thè e quattro chiacchiere), forse pensate che questo articolo sia dedicato a Gerusalemme, Gaza, israeliani, palestinesi e guerre ma, in realtà, non è così, o, almeno, non del tutto. Certo, chi mi conosce sa quanto io sia appassionato alla questione israelo-palestinese e vi abbia dedicato anni della mia vita, ma non ritengo questo sia il posto giusto per parlarne.

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Dio ama giocare

 di don Fabio Bartoli

Chiunque sia abituato alla pratica della preghiera quotidiana lo sa: Dio ama giocare. Chi prega impara presto a vedere la Sua mano dietro i piccoli e grandi accadimenti di ogni giorno e in poco tempo comincia ad apprezzare l’umorismo con cui la Provvidenza guida la storia verso “il bene di coloro che amano Dio” (Cfr. Rom. 8,28). Continua a leggere “Dio ama giocare”

La teologia del fungo

di Sara Sardelli

A me dispiace proprio tanto che insigni menti come quella dell’Aquinate o di Sant’Anselmo si siano spremute tanto e tanto abbiano prodotto per dimostrare l’esistenza di Dio; così come mi duole enormemente che anime inquiete come quella di Cartesio o di Nietzsche, invece di ritirarsi in un convento a ritemprarsi con il buon vino e le buone preghiere dei monaci, si siano dannati e strappati i capelli per dimostrare che Dio, ammesso che esista, è quanto di più inutile ci sia. Continua a leggere “La teologia del fungo”

Cercasi domande

di Costanza Miriano

Avere la giustificazione morale per andare in giro con le dita leggermente incrostate di uovo e pangrattato è sicuramente uno dei molti vantaggi che presenta la condizione di essere madre, in particolare se lavoratrice, in particolare se la suddetta si trova a vivere l’annuale settimana di Murphy (marito in trasferta; signora delle pulizie malata, assente; sostituta della signora impossibilitata a venire per marito all’ospedale; due-compleanni-due dei figli nella stessa settimana, detta appunto di Murphy. E mentre scrivo siamo solo a lunedì. Non fiori ma opere di bene). Continua a leggere “Cercasi domande”

Il piacere di grattarsi

di Fabio Bartoli
 Ci sono momenti particolarmente adatti alla riflessione teologica, uno dei più appropriati è quell’istante in cui alla fine della giornata ci si toglie le scarpe. Vi confesso che potrei quasi gridare di piacere quando i miei piedi sudati si liberano della morsa che la convenzione sociale impone. Oltre a quello, naturalmente, il getto vivido della doccia al mattino (non so chi sia il genio che ha inventato l’acqua calda, per me meriterebbe un monumento in ogni piazza: la scoperta dell’acqua calda è stata in assoluto il più grande passo verso la felicità globale del genere umano), il caffè dopo mangiato (con annessa immancabile sigaretta), eccetera. Continua a leggere “Il piacere di grattarsi”

Dal crinale

di  Giovanni Lindo Ferretti
Avvemire  – 6 novembre 2011

Una giornata di pioggia è consolante dopo una lunga stagione arida. Mi dedico ai lavori di casa, di buon umore; lampi, tuoni, scrosci d’acqua mi hanno cullato nel sonno. Pioggia battente, raffiche di vento; il canale si ingrossa. Il cielo spazza e lava la terra pulendo ogni residuo della villeggiatura estiva, striglia i boschi per farli poi risplendere nei colori d’autunno. – Sì, ci voleva –. Cappello impermeabile stivali, scansati nel perdurare del secco, tornano al loro posto. continua a leggere

Nero Fo

di Jane

Dopo il “Rosso Valentino” ecco che dovremo aggiornare i nostri armadi con il “Nero Fo”. Nel giorno in cui noi cristiani riportiamo la mente e il cuore ai nostri defunti (ieri 2 novembre), esce il cofanetto del monologo di Dario Fo “Dio è nero!”. Proprio così, con quel punto esclamativo che sembra volerci dire “Mondo svegliati, ho capito una cosa sensazionale!”. continua a leggere