Cercasi domande

di Costanza Miriano

Avere la giustificazione morale per andare in giro con le dita leggermente incrostate di uovo e pangrattato è sicuramente uno dei molti vantaggi che presenta la condizione di essere madre, in particolare se lavoratrice, in particolare se la suddetta si trova a vivere l’annuale settimana di Murphy (marito in trasferta; signora delle pulizie malata, assente; sostituta della signora impossibilitata a venire per marito all’ospedale; due-compleanni-due dei figli nella stessa settimana, detta appunto di Murphy. E mentre scrivo siamo solo a lunedì. Non fiori ma opere di bene).

La maternità presenta anche molti altri vantaggi, ovviamente. Tralasciando i più ovvii (felicità a carrettate e cose simili) vorrei ricordare che una madre può dedicare diverse ore alla disamina di questioni vitali come “se sia più importante tifare il Chelsea perché piace a un fratello o il Bayern perché piace al Papa”, tralasciando di tentare di capire crisi finanziarie e veleni vaticani che certo sfuggono alla sua capacità di comprensione, e che richiederebbero alla medesima donna uno sforzo che esula dalle sue ristrette capacità. Durante la crisi subprime, per dire, io ero impegnata a guardare i Teletubbies.

Un altro enorme vantaggio sta nel fatto che ai figli si possono, anzi si devono trasmettere verità certe e salde e prive di qualsiasi parvenza di ecumenismo, correttezza politica, opportunità diplomatica. A un figlio si dice: questa è la Verità, e ci puoi scommettere tutta la vita. Poche sfumature, soprattutto fino a che sono piccoli, e tanta attenzione e cura e serietà nel tentativo di dare una risposta che colmi tutte le attese. I figli aspettano con le braccia tese che noi rispondiamo senza sconti, e bevono le nostre parole, assetati di grandezza e di Verità.

Quasi tutte le cose che dico ai miei figli scandalizzerebbero quasi tutte le persone fuori di casa nostra, perché ormai il pensiero unico addolcisce, smussa, amalgama, frulla, ammorbidisce. E, se devo essere sincera succede anche tra alcuni credenti, preoccupati soprattutto di cercare i famosi, fantomatici, inoffensivi valori che uniscono tutti.

Rispondere bene ai nostri figli, o comunque ai piccoli che ci sono affidati è fondamentale. Anzi, mi sembra chiaro che è quella la cosa più importante che si possa fare, e sapere che ci sono sacerdoti che si mettono al servizio dei nostri figli mi fa sentire più sicura e fiduciosa. Come padre Maurizio Botta, che ha uno specialissimo carisma – tra i suoi tanti – per parlare ai piccoli, e che ha promesso che risponderà a tutte le domande dei miei e dei vostri figli, fra qualche mese, quando le avremo raccolte tutte.

Vi invito quindi a mandarcele per farle avere anche a lui. È importante che siano al millimetro quelle fatte dai bambini, senza aggiustamenti. Io comincio con le mie, raccolte solo negli ultimi giorni.

Ma insomma, questo Dio è uno o sono tre? È un po’ Padre, un po’ Figlio e un po’ Spirito? E anche un po’ Santo?

Maaammaaa! Io ho paura che Dio non esiste! Ma siamo sicuri che la nostra religione è quella vera?

I miracoli esistono solo nella nostra religione?

Se penso una cosa brutta, o se mi viene in mente una parolaccia, o anche una bestemmia, faccio peccato?

Perché l’indulgenza è meglio della confessione?

Perché quelli del rosario si chiamano misteri? Sono segreti?

Ma se andiamo in cielo, dopo morti, a che serve la bara?

Se quello è il corpo di Gesù, perché non esce il sangue quando si spezza?

Le mie amiche dicono che credono nella fantasia, ma io non ci credo, io credo solo a Gesù. Giusto, mamma?

La Madonna da chi si fa vedere? Perché da Caterina Labouré sì, e da me no?

Dio sa il mio nome?

Perché andiamo alla messa lì? Perché il sacerdote è più bravo?

Mi verranno le spine sulla fronte come a santa Rita?

Se chi non crede non sarà salvato, la mia amichetta n. che crede a Babbo Natale e non a Gesù Bambino andrà all’Inferno?

Ma Gesù parla italiano?

Perché a scuola le maestre parlano sempre delle cose brutte che hanno fatto i papi?

Se non ci fosse Dio non sarebbe meglio? Non ci dovremmo preoccupare dell’Inferno…

È vero che io ero una scimmia, un tempo? Ma l’uomo non lo ha creato Dio?

Che vuol dire omosessuale?

Perché alla mia comunione il babbo di n. non ha potuto fare la comunione? n. ha detto perché è separato…

Quando il diavolo può entrare in una casa? Come si fa a tenerlo lontano?

Ovviamente tali quesiti vengono posti sempre ben oltre l’orario in cui si dovrebbe dormire, perché i quattro piccoli figli di buona donna (io) sanno bene che queste sono le domande sulle quali non tiro mai via, e basta farne una per sottrarre un sacco di minuti sottratti all’aborrito sonno. Io per rispondere ho risposto, sempre, ogni volta, a qualsiasi ora, ma se ci fosse padre Maurizio a confortarmi mi sentirei più tranquilla

112 pensieri su “Cercasi domande

  1. Bello, bello, bello!mi piace questa cosa…ho tante domande dei miei figli alle quali, da credente, rimango spiazzata.
    Sto “mangiando” il tuo libro…complimenti. Vivo tanto di quanto tu descrivi, ma tu lo dici in un modo speciale!
    Anche io ho un blog, amatorialissimo, vivo a Londra con la mia famiglia, cioe’ mio marito, i miei due figli maschi e la mia pancia di 7 mesi (maschio)…i will follow you!
    antonella

  2. Che bello, ecco una raccolta di quelle che mi ricordo in ordine, dall’asilo ad oggi…

    Al mare:
    “Mamma io guardo in giro e vedo il mare, vedo la terra e vedo te. Dio dal cielo vede il mare, vede la terra e ci vede. Perché non vedo Dio?”

    “Mamma, perché quel signore dorme sulla panchina? “
    “Perché lui non ha una casa.”
    “Mamma, la nostra casa è grande, perché non lo invitiamo a vivere da noi?”
    “Perché non risolveremo il problema, ci sono tante persone che non hanno una casa, noi aiutiamo la Chiesa che aiuta tante persone senza casa, danno del cibo, un posto al caldo, ecc.”
    “Ma mamma, all’asilo siamo in tantissimi, se ognuno di noi portasse a casa uno di questi signori, non sarebbero più sulla strada.”

    “Mamma, se solo chi riceve il battesimo può andare in cielo cosa succede con il bambino di … che è morto prima di nascere?”

    “Mamma, lo sai quando Gesù dice che bisogna amare il prossimo come te stesso?”
    “si, certo!”
    “e se uno non si ama?”

    “Mamma, due uomini si possono sposare?”
    “No, non è un matrimonio”
    …il giorno dopo…
    “Mamma, il fratello di … mi ha detto che non è vero che due uomini non possono sposarsi, due uomini che si sposano si chiamano gay”

    “Mamma, vero che non esiste la magia?”

    “Mamma, vero che esistono uomini che volano? C’erano dei Santi che volavano, vero?”

    “Ma come “la purificazione di Maria”? Perché doveva essere purificata?”

  3. Simpaticissimo post, la settimana di Murphy e le domande acute e spiazzanti dei figli. Io anche rispondo pane al pane e vino al vino memore delle risposte senza via di scampo che mi dava mia madre e che da tuttora. Addirittura qualche prete se aveva dubbi dottrinali chiedeva il parere a mia mamma che in quanto a risposte ne sa una più del diavolo. Mio padre diacono aveva il bignami con la gonna, se non fosse stato per lei lui poteva al massimo fare il chierichetto.
    @Antonella – Mi interessa sapere come vive una famiglia cattolica a Londra. L’impressione di uno che passa per pochi giorni in mezzo a questa moltitudine è di smarrimento, non trovo le coordinate per posizionare la vita di una famiglia in quella città. Ad esempio, i nonni dove vivono? Come vengono raggiunti dai nipoti? Si riesce a riprodurre una vita di paese?

  4. Stefano milanesi

    Dei bambini che hanno una mamma cosi, sono i bambini piu’ felici del mondo.
    Ascoltare i bambini rende migliori gli uomini e le donne.
    Con stima.

  5. Marta

    se l’uomo è stato creato da Dio, e io, mamma, ci credo davvero, perché c’è stato anche l’australopiteco??

  6. Marta

    mamma, la mia compagna…mi ha detto che lei è nata prima che i suoi genitori si sposassero e io le ho risposto che è impossibile, i bambini non possono nascere prima che mamma e papà si sposano…

  7. Mario G.

    E’ un piacere leggerti. Una gioia soave del cuore e della mente.
    Grazie Costanza. Non vedo l’ora di leggere il tuo secondo libro (quando è prevista l’uscita nelle librerie?).

    Stammi bene, e riposati se puoi.

    Mario G.

  8. – Mamma, come mai a scuola ci sono bambini che non credono alle cose che crediamo noi?
    Hanno genitori cattivi?
    – No, nessuno è cattivo, è solo che sbagliano, tutti possono sbagliare, solo noi non si sbaglia!

    1. Sid

      Bella! Di chi stai parlando nel dialogo, di una famiglia di ebrei tedeschi o di diocesani di Von Galen degli anni Trenta? Forse non è così assurdo che a volte qualcuno abbia ragione, e altri (anche molti) no…

    2. nonpuoiessereserio

      -Mamma, com’è che i nonnetti toscani un stanno un po’ zitti e un vanno a giocà coi muretti?-
      -Figliolo, questa l’è un po’ difficile però, abbi pazienza, un so mica.-

        1. Quanto ai muretti, la crisi economica si sta facendo sentire anche qua, specie senza un posto fisso, due ce n’è categorie de persone, col posto fisso e col posto non fisso, a parte che potrebbe anche essere non fisso quello fisso, nun se pole mai sape’, ma intanto chi ci ha ancora il posto fisso sta un po’ tranquillo, e chi fa i muretti, si riposa….

        2. nonpuoiessereserio

          No mamma, piuttosto che se li piija quell’altro preferisco ascoltà le so cazzate pure in paradiso

    3. Alessandro

      – Mamma, come mai a scuola ci sono bambini che non credono alle cose che crediamo noi?
      Hanno genitori cattivi?

      – No, sono bambini cattivi 😉

  9. Marina

    “Mamma, senti, l’Homo Sapiens Sapiens di sicuro aveva l’anima. E l’uomo di Neandertal, che veniva prima, ce l’aveva? E le altre scimme antropomorfe?”

  10. zippy

    Sul Paradiso (sono vere, ve lo assicuro):
    C’è il mare?
    C’è l’altalena?
    Si mangia il gelato?
    Siamo vestiti o siamo in mutande come Gesù?

    1. nonpuoiessereserio

      @zippy – mitiche anche queste

      @Paolo – Una volta nel paradiso terrestre tifavano tutti juve, poi sono arrivate le mele marce.

      1. Alessandro

        “@Paolo – Una volta nel paradiso terrestre tifavano tutti juve, poi sono arrivate le mele marce” 😀

  11. Per quando saranno più grandicelli:
    “Io ho comunicato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo”

    1. Orazio Pecci

      Garantito al limone. Qualche mese fa ho partecipato alla sperimentazione di un prototipo di gioco di ruolo ideato da due educatrici e destinato a bambini della scuola elementare (oops, primaria) con lo scopo di avvicinarli alle tematiche dei rischi ambientali e di come affrontarli. In pratica dovevi fare il bambino che vedeva certi strani segnali nell’ambiente e andava a chiedere lumi a diverse figure di adulti: il sindaco che ti diceva di stare tranquillo perché tutto era sotto controllo, il vecchio pastore che ti raccontava cosa gli aveva detto suo nonno, il prete che ti diceva di pregare perché che altro vuoi fare…
      Indottrinamento puro…

  12. E’ evidente che queste domande devono trovare una risposta certa e salda.

    Anni fa al catechismo “La mia mamma dice che Dio è dappertutto e per pregarlo non serve andare a Messa la domenica”.

    Chiara

  13. perfectioconversationis

    -11 anni: “Se esistono molte religioni nel mondo, come facciamo ad essere sicuri che la nostra è quella vera?” (A questa veramente ha già risposto il fratello decenne, dicendo “Siamo sicuri perché Gesù è risorto e ci sono i testimoni”: l’ho adorato!).

    – 6 anni: “Dopo il giudizio universale è vero che i nostri corpi saranno come quello di Gesù dopo la resurrezione e potremo spostarci dove vorremo in pochi secondi e passare dalle porta chiuse?” (ho dovuto documentarmi)

    – 8 anni: “Io sono cattivo se mi vengono in mente pensieri cattivi e parolacce, ormai non posso più essere buono”

    – 11 anni: “Perché a scuola parlano sempre male dei cristiani?” (dopo aver visto nell’ora di Insegnamento della Religione Cattolica un filmato sugli ebrei che parlava di ghetti, persecuzioni, ecc…).

    – 10 anni: “Perché nessuno si inginocchia al Canone?”, “Perché non posso prendere la Comunione in ginocchio anche nella nostra parrocchia?” (è il mio tradi-ultra-fondamentalista, il mio orgoglio di mamma 😉 ).

    – 18 anni “Se non si dice il Credo di domenica la Messa è valida?” “E se il Vangelo è letto da un laico? Se l’omelia è fatta da un laico? Se il sacerdote sbaglia le parole del Canone?…” Con lei ho espresso il concetto del supplet Ecclesia, ma a volte temo che sia più una speranza che una certezza.

    1. Erika

      Non ho capito la domanda “perché a scuola parlano sempre male dei cristiani?”….
      Cosa c’entra con i ghetti ebrei?!

      1. perfectioconversationis

        Il filmato in questione, che non ho visto quindi riporto solo l’impressione di mia figlia, parlava degli ebrei e, facendone forse una storia (?) come popolo, praticamente lasciava intendere che i cristiani avessero oppresso per secoli tale popolo, discriminandolo, rinchiudendolo in ghetti, perseguitandolo, e dunque il nazismo, in quest’ottica, diverrebbe una specie di coronamento dell’opera (e non un’ideologia rivoluzionaria e profondamente anti-cristiana). Ora la questione è delicata e non voglio dire che i cristiani siano sempre, assolutamente e individualmente privi di colpe, ma siamo certi che si possa fare un pastone simile, da somministrare a bambini di prima media, senza passare il messaggio che i cristiani siano perfidi e razzisti?

        1. Erika

          No, questa è certamente un’ottica sbagliata.
          Far nascere l’idea che il nazismo sia nato da una specie di ideologia cristiana è talmente fuorviante che io non avevo capito il nesso della domanda…

        2. Alessandro

          “Si fa perciò doveroso esaminare l’attendibilità di quanto comunemente si dice e si scrive sulla Chiesa. La verità va appurata, salvata dalle alterazioni, proclamata, onorata, comunque ci si presenti e quale che sia la fonte cui l’attingiamo. Reciprocamente va anche detto che le falsità, le manipolazioni, gli errori vanno smascherati e condannati, da chiunque siano proposti e per quanto vasta sia la loro diffusione. Orbene, bisognerà che ci decidiamo a renderci conto […] del cumulo di giudizi arbitrari, di sostanziali deformazioni, di vere e proprie bugie, che incombe su tutto ciò che è storicamente attinente alla Chiesa. Siamo letteralmente assediati dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono… Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l’uomo ogni via di salvezza.”

          (Giacomo Biffi, prefazione a “Pensare la storia” di V. Messori)

      2. JoeTurner

        12 anni in una moschea durante un viaggio in una paese mussulmano:
        ma perché mi sembra che i mussulmani ci credano più di noi?

        @Erika: a Roma ad esempio il ghetto è stato istituito nel 1500 con bolla papale

    2. Roberto

      Questo post e relativi commenti è-troppo-bello 😀 😀 😀

      Non si riesce neppure a mettere giù un ginocchio nella vostra parrocchia per prendere la Comunione? O il prete ha messo gli spunzoni in terra a scopo dissuasivo? 🙂

      1. perfectioconversationis

        No, non si riesce. Ci ho provato una volta io e mi hanno intimato di rialzarmi dicendo che sono un’esibizionista. Mio figlio (NON dietro mia indicazione, ma perché frequentiamo spesso la forma straordinaria del Rito Romano) aveva chiesto di inginocchiarsi per prendere la prima comunione e gli hanno risposto “non si è mai visto”. Per inciso, sempre durante la Messa di prima Comunione, i bambini erano una trentina, tutti insieme davanti, e mio figlio è stato l’unico ad inginocchiarsi al canone. Le catechiste erano chiaramente scocciate, perché disturbava l'”uniformità”.

        1. Alessandro

          «la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate» (cit. nella Lettera This Congregation della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del 1° luglio 2002: EV 21, n. 666).

          In continuità con l’insegnamento del suo Predecessore, a partire dalla solennità del Corpus Domini del 2008, il Santo Padre Benedetto XVI ha iniziato a distribuire ai fedeli il Corpo del Signore, direttamente sulla lingua e stando inginocchiati.

          http://www.vatican.va/news_services/liturgy/details/ns_lit_doc_20091117_comunione_it.html

          1. perfectioconversationis

            Alessandro, sul computer ho un file che riporta:

            1. Dall’Ordinamento Generale del Messale Romano (secondo la terza edizione tipica, promulgata il 20 aprile 2000), capitolo 4, n.160: “I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza Episcopale. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme.”

            2. Risposta prot. N.2372/00/L della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti: “- La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ai nn° 160-162, 244 e altri dell’Institutio Generalis Missalis Romani, intende dichiarare che nessuno possa piú genuflettere o inchinarsi in segno di riverenza di fronte al SS. Sacramento immediatamente prima di ricevere la santa Comunione?
            Risposta: negativo”.

            3. «Istruzione Redemptionis sacramentum su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia», della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, del 25 marzo 2004, numero 91, :
            “Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che «i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli».[177] Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.”

            Eppure, se davvero si vogliono far valere le norme, in alcuni casi bisogna essere pronti a venire a uno scontro talmente duro, che onestamente mi chiedo se sia proficuo. Mi sono chiesta e ho chiesto a persone di cui mi fido qual è il limite tra una cristiana sopportazione e un’offesa alla dignità di Nostro Signore. La risposta che sono andata elaborando è che sia giusto sopportare fino a quando non diventa davvero intollerabile (ad esempio, se imponessero la comunione sulla mano, o di non inginocchiarsi al canone, ecc…). Ove possibile, ovvio che il meglio sarebbe parlare con i sacerdoti e portare loro validi argomenti: ma non possiamo escludere (e di fatto è facile trovare) sacerdoti ideologizzati che non hanno nessuna intenzione di dialogare, perché davanti a Nostro Signore non ci si inginocchia, ma alla loro volontà di ducetti tutti devono piegarsi. In questo caso, si rischia solo di abbandonarci e indurre altri all’ira, con effetti assolutamente nulli.

            Rm 8, 32: “…non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi…”. In un certo senso, se Dio ci ha dato il Figlio sotto le specie indifese del pane e del vino, forse vuol dire che continua ad offrirlo, a non tenerlo solo per sé, pur correndo il rischio dei mille oltraggi ed offese che ne possono derivare.

            1. lidia

              Cavolo, mi spiace di queste traversie….io in tutta la mia vita mi sono sentita dire solo in Germania, a Dresda, da un sacerdote vecchietto, che volevano prendessi la comunione sulla mano, e mi sono un po’ scocciata, ma poi ho pensato, vabbè, amen, prendiamola come gli pare a lui, sperando di avere le mani decentemente pulite. Però in Italia ho sempre fatto come mi pareva, e non mi hanno mai rimproverato. Devo dire però che io se c’è l’inginocchiatoio mi inginocchio, altrimenti prendo la Comunione in bocca ma in piedi. Durante il canone mi inginocchio sempre e non ho mai visto nessuno essere rimproverato…anzi, quelli in piedi sono pochissimi rispetto a quelli in ginocchio, almeno nelle parrocchie che frequento io…sarà che siamo a Roma..
              In Lituania, Polonia e Bielorussia non esiste prendere la comunione in piedi, tutti ci inginocchiavamo per terra (e vi assicuro che con – 20 fuori fa freddino sul pavimento, infatti le donne si inginocchiano sui guanti, io mi ricordo di certe gelate a Vilnius…) e il sacerdote passa lui a dare la comunione rigorosamente in bocca.
              In Germania ho visto di tutto e di più, ma anche bei casi di bella liturgia, dipende un po’ dove sei e chi è il parroco.

              Belle le domande!

            2. Alessandro

              “Mi soffermo un istante su un gesto tipico e centrale dell’adorazione che oggi rischia di sparire, quale il mettersi in ginocchio, rifacendomi a un testo del cardinale Ratzinger: “Noi sappiamo che il Signore ha pregato stando in ginocchio (Lc 22, 41), che Stefano (At 7, 60), Pietro (At 9, 40) e Paolo (At 20, 36) hanno pregato in ginocchio. L’inno cristologico della Lettera ai Filippesi (2, 6-11) presenta la liturgia del cosmo come un inginocchiarsi di fronte al nome di Gesù (2, 10) e vede in ciò adempiuta la profezia isaiana (Is 45, 23) sulla signoria sul mondo del Dio d’Israele. Piegando il ginocchio nel nome di Gesù, la Chiesa compie la verità; essa si inserisce nel gesto del cosmo che rende omaggio al vincitore e così si pone dalla parte del vincitore poiché un tale inginocchiarsi è una rappresentazione e assunzione imitativa dell’atteggiamento di Colui che «era uguale a Dio» ed «ha umiliato se stesso fino alla morte»” (Rivista Communio, 35/1977).

              E’ anche per questo che è da ritenersi del tutto appropriata la pratica di inginocchiarsi per ricevere la santa Comunione. A ulteriore conferma ascoltiamo il Santo Padre in un passaggio di Sacramentum caritatis: “Già Agostino aveva detto: «Nessuno mangia questa carne senza prima adorarla; peccheremmo se non la adorassimo». Nell’Eucaristia, infatti, il Figlio di Dio ci viene incontro e desidera unirsi a noi; l’adorazione eucaristica non è che l’ovvio sviluppo della celebrazione eucaristica, la quale è in se stessa il più grande atto d’adorazione della Chiesa. Ricevere l’Eucaristia significa porsi in atteggiamento di adorazione verso Colui che riceviamo. Proprio così e soltanto così diventiamo una cosa sola con Lui e pregustiamo in anticipo, in qualche modo, la bellezza della liturgia celeste” (n. 66). Si può parlare al riguardo di una contraddizione rispetto all’incedere processionalmente, quale segno di un popolo che di dirige verso il suo Signore? La Chiesa che, nel segno esteriore, si dirige in processione verso il Signore è la stessa Chiesa che, sempre nel segno esteriore, alla sua presenza, si inginocchia e adora.

              Ancora una volta si tratta di complementarietà in vista di una ricchezza più grande e non di esclusione. Anche alla luce di questo brano si capisce il motivo per cui il Santo Padre Benedetto XVI, in occasione della solennità del Corpus Domini del 2008, ha iniziato a distribuire la santa Comunione ai fedeli in ginocchio.”

              http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-celebrare-con-arte-il-mistero-di-dio-177.htm

              1. perfectioconversationis

                Ma tu, Alessandro, che faresti in pratica? Ti porteresti stralci di magistero a ogni messa, pronto a discuterne con il sacerdote (ho un caro amico che praticamente lo fa)? Non ti verrebbe il sangue amaro?

                1. Alessandro

                  Se possibile, sceglierei la S. Messa cui partecipare in base alla disponibilità del celebrante ad osservare le direttive della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

                  Quando ciò non fosse possibile, eviterei di portare con me stralci di magistero per discuterne col sacerdote, e non mi comunicherei se fossi costretto a farlo alla mano.

                  Comunque penso che la CEI dovrebbero subito impegnarsi a richiamare tutti i parroci all’osservanza dei punti chiave dell’Istruzione che hai citato: di fronte a un richiamo esplicito e fermo dei vescovi, sarebbe più difficile “disobbedire”, e sarebbe più facile per il fedele esercitare i propri diritti (“l’ha appena ribadito la CEI, non lo sa?”)

        2. Roberto

          *rotfl*
          Questo mi consola xD L’anno scorso il prete mi interruppe mentre stavo recitando la coroncina della Divina Misericordia nel giorno prescritto, solo per invitarmi a “non inginocchiarmi più perché se no poi pareva che mi inginocchiassi davanti a lui e quello non andava bene.”
          E’ chiaro che da quel giorno non ho mai mancato neppure una volta di farlo 🙂 Ma lì sono stato bravo, prima colsi l’occasione per … “chiedergli il permesso”, per non sembrare che lo stessi sfidando tanto-per.

    3. Maxwell

      …………………..“Perché non posso prendere la Comunione in ginocchio anche nella nostra parrocchia?”………………………

      poso adottarlo per (almeno) qualche giorno all’anno?

  14. Alessandro

    Domande rivolte al Papa:

    – “Prima del giorno della mia Prima Comunione mi sono confessata. Mi sono poi confessata altre volte. Ma volevo chiederti: devo confessarmi tutte le volte che faccio la Comunione? Anche quando ho fatto gli stessi peccati? Perché mi accorgo che sono sempre quelli”

    – “La mia catechista, preparandomi al giorno della mia Prima Comunione, mi ha detto che Gesù è presente nell’Eucaristia. Ma come? Io non lo vedo!”

    – “A cosa serve andare alla Santa Messa e ricevere la Comunione per la vita di tutti i giorni?”

    – “Santo Padre, ci hanno detto che oggi faremo l’Adorazione Eucaristica? Che cosa è? Come si fa? Ce lo puoi spiegare? Grazie”

    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/october/documents/hf_ben_xvi_spe_20051015_meeting-children_it.html

  15. Velenia

    Domenica di Pasqua di due anni fa,decidiamo di vedere tutti insieme “state buoni, se potete” Famoso classico sulla vita di S.Filippo Neri con Jonny Dorelli.Oltre a San Filippo vengono rappresentati altri santi di quel tempo Presumibilmente suoi amici:Ignazio di Loyola,Teresa d’Avila.Giovanni della Croce,viene rappresentata anche la Chiesa molto corrotta,visibilmente imbarazzata dico ai miei figli:-Sapete,quella era un’epoca di grandi peccatori dentro la Chiesa-,Secondo Figlio (allora novenne) imperturbabile:-Mamma,è per questo che c’erano anche tutti quei santi,mica Dio poteva lasciare soli i cristiani-
    Glom,mi sono sentita piccola,piccola,com’è che io non ci avevo mai pensato?.

  16. “Perchè Gesù vuole che Lo mangiamo?”
    “Chi è Dio?”,
    “In Paradiso quindi non si litiga più?Posso dare il latte con il biberon ai leoncini?”
    “Mamma, come facciamo ad andare in Paradiso?”
    “Perchè Gesù vuole portarci tutti in Paradiso?Io ho paura!”
    “Siamo intrappolati sul pianeta Terra?”
    “Non voglio che mettano anche le mie ossa in una scatola (dopo visita al cimitero)!Ho paura di morire!”
    “Quando muoio io mamma tu mi vieni a prendere?”
    e poi ne una mia…..Perchè prima del peccato eravamo in un Giardino – Eden e alla fine dei tempi saremo in una Città – Gerusalemme celeste? è importante questa differenza di immagini?

  17. Carissimi. Seguo il vostro blog da un po’. Mi piaceva leggere idee simili alle mie dette da chi crede in maniera diversa da me. Vedere che i principi morali sono qualche volta davvero universali. Stamattina leggo davanti al caffè’ questo post. Mi ci immedesimo (ho 7 figli) e poi rimango ferita. Davanti alla frase di un bambino che dice che non avrebbe voluto nascere ebreo. Perche’ io sono ebrea. E mi dispiacerebbe sapere che qualcuno mi odia prima di avermi conosciuta.
    Ho un blog in inglese. Mi piacerebbe servisse per fare conoscere un po’ da vicino questi ebrei cosi’ simili a tutti e cosi’ temuti…
    http://www.39motherofthebride.com
    Gheula (che in ebraico vuol dire liberta’)

    1. admin

      @gheula:
      credo sia scorretto da parte tua dire che un bambino ti odia perché afferma che non avrebbe voluto nascere ebreo per il semplice fatto che è contento di riconoscere Gesù Cristo come figlio di Dio.

      PS in ogni caso la frase è stata levata prima del tuo intervento proprio perché ci è stato suggerito che qualcuno avrebbe potuto leggerci ciò che in realtà non c’è. Effettivamente così è stato.

  18. angelina

    Ho anch’io ricevuto qualche domanda, alcune erano veri macigni per me.
    ‘Se un giorno ci sarà il Big crash, o l’annientamento nucleare, allora vorrebbe dire che Dio ha scherzato con l’umanità?’ 6 anni
    ‘Ma che andate a fare a tutti questi incontri per le famiglie se poi litigate?’ 8 anni
    ‘Se Dio è buono, perché non ha dato un’altra possibilità a tutti quelli del diluvio universale?’ 3 anni

    Sono stata “cresciuta” come genitore da figli molto esigenti….. non sono sicura di aver strappato almeno la sufficienza………

  19. ehm…. i miei figli sono piuttosto piccoli, quindi non li chiamerei dubbi teologici…
    il grande mi ha chiesto dove si trovava prima di nascere, se lo avevo nella pancia o se era in cielo come gli angeli.
    Il piccolo invece una volta mi ha chiesto se Gesu sta nel tabernacolo come fa a mettersi le scarpe…..

  20. Caro Admin,
    uso il blogo per una comunicazione di servizio:

    CARE MAMME, STANATEVI!
    Come sapete Milano si prepara all’arrivo del Santo Padre, con una festa meravigliosa e una serie di eventi importanti ed interessanti.
    Siccome il congresso è pensato per le famiglie, è previsto un congresso specialmente per i ragazzi, per permettere ai genitori di accedere agli eventi.
    Insomma, un’occasione per noi e per loro!!!
    Quanti eventi importanti lasciamo passare perché non sappiamo a chi affidare i nostri figli?
    Io ci sarò con il mio Ale che avrà un’altro miglione di domende da farmi!

    https://www.facebook.com/events/205054402948624/

  21. Bianca

    Ecco alcune domande delle mie figlie tra i 3 e i 6 anni:

    “Mamma ma secondo me i preti e le suore quando muoiono e vanno in cielo si accorgono che Gesù non è esistito veramente e le storie su di lui venivano dal mondo della fantasia mentre esiste solo Dio” (al che ho pensato: almeno l’ateismo sfrenato è escluso!)

    “Ma i preti come fanno a far venire Gesù nell’ostia? Sono un po’ dei maghi?”

    “Mamma, ma io in cielo non vedo nessuno.”

    “In cielo avremo i vestiti?” (domanda della mia bimba più vanitosa cui ho risposto che avremo dei bellissimi vestiti fatti di luce e lei mia ha detto che allora vuole andarci subito! )

    “Quando si muore la nostra anima va in cielo, ma cos’è l’anima?”

    “Ma Gesù come fa a sentirmi quando gli parlo se il cielo è lontanissimo?”

    “Ma quando si muore come fa l’anima ad arrivare in cielo se c’è il soffitto?”

    “Mamma ma è possibile che prima sei sposato e poi non sei più sposato?”

    “Ma perchè Gesù manda i bambini nella pancia anche se non sei sposato?”

    “Ma se Gesù è figlio di Dio san Giuseppe chi è?”

    “Ma anche i ladri (per loro massima espressione della cattiveria umana) li ha fatti Dio?”

    “Mamma ma esistono preti cattivi?”

      1. perfectioconversationis

        Io però dico adottivo: putativo è un pelino desueto (cioè, era certamente un termine attuale all’epoca delle nostra nonne, non oggi).

  22. Costanza Miriano

    cara Gheula, mio figlio non ti odia assolutamente (in particolare quello che ha fatto la domanda sembra incapace di odiare, tanto che se possibile la cosa quasi mi preoccupa): ha detto semplicemente che è contento di non essere ebreo, perché stava studiando la vostra storia a scuola, come è contento di non essere musulmano, di non essere buddista, di non essere ateo. Credo che anche tu sia contenta di essere ebrea e non cattolica, ma non credo che ci odi per questo. Essere innamorati della propria fede non significa disprezzare le altre. Tu ami tuo marito e non il mio, non significa che giudichi il mio un cretino.
    In particolare lui è nella fase della paura della morte (fase che personalmente ritengo imperitura) e pensare alla risurrezione di Gesù Cristo lo rende sereno. Non ci trovo niente di offensivo.

    1. vale

      x gheula: non mi preoccuperei per ciò che hai inteso. frequentando anche siti a te vicini,talvolta mi tocca leggere enormità sulla chiesa ed i cristiani. eppure non me ne scandalizzo. so ,per esperienza, che taluni commenti o risposte sono al di là delle nostre opinioni-non voglio ricorrere al pavloviano riflesso- ma così,ex abrupto.o sull’onda di un’emozione.

      anche se non sono un minorenne(anagraficamente. mentalmente non saprei…) a padre M.Botta gli giriamo anche questa per sapere se si deve ricorrere: a) esorcismo. b) collare di Sarsina. c) riderci sopra e lasciar perdere…

      21 Maggio 2012
      “Il sisma che ha colpito il Nord Italia era stato previsto dai Maya”
      Il critico musicale, che abita a 10 km dall’epicentro, ha raccontato di aver appreso che il sisma era stato previsto dalla popolazione nota per la profezia sulla fine del mondo il 20 maggio 2012 tramite Twitter. Dopo le prime scosse, Red Ronnie ha spiegato che per cercare notizie si è collegato al social network dei cinguettii ed è lì che ha appreso la ragione della catastrofe. Così, ha deciso di diffondere la verità suprema ritwittando un articolo inviatogli “direttamente” dal Sudamerica – ipse dixit – in cui si leggeva: “Il 20 maggio si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. Contemporaneamente, si verificherà una eclissi di Sole, la stessa che avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzà, eretta in onore di quel dio venerato dal popolo misterioso che ne attendeva il ritorno per questo 2012. I Maya aspettavano Kukulkan, portatore di pace e serenità”. La spiegazione del terremoto, insomma, secondo il noto presentatore che si avventurava a parlare di “complessi fattori astrali” – pur ammettendo di non essere un esperto in materia – sarebbe tutta qui. Una roba da Apocalypse Now.

      (da “L’Occidentale”)

      1. Fisioterapia cerebrale da effettuare previa confisca di pc e iphone e mediante svolgimento di ricerche sui maya in biblioteche provviste solo di schedario cartaceo e Treccani prima edizione?

        Seriamente parlando, per motivi professionali, ho passato la domenica a fare la spigolatrice di social network in tema sismico. I temi più ricorrenti tra i nativi digitali erano 1) il gatto/cane di casa ha presentito o no la scossa; 2) gli americani/google ha dato la notizia subito mentre l’italico ingv ancora non dice nulla, vergogna!; 3) ci sarà un nesso con l’eclissi di luna/la profezia dei maya/il mal di testa che avevo da stamattina? (garantisco, tutto vero).

            1. Ho letto, su alcune agenzie, che questo sisma, stando alla potenza rilevata, ha prodotto molto meno danni di quello che sarebbe stato logico aspettarsi, e questo gli esperti non sanno spiegarselo. Suggerisco l’intervento del Santo Protettore.

                1. Vabbe’, le agenzie … In realtà il terremoto di danni ne ha prodotti e parecchi; quel che non ha prodotto sono molte VITTIME.
                  Ora, posto che 1) l’edilizia residenziale recente ha resistito piuttosto bene e 2) l’edilizia monumentale (palazzi pubblici, scuole, chiese) e industriale, probabilmente le vittime sono state poche proprio perché l’evento maggiore è avvenuto di notte quando i più erano in casa a dormire. Se fosse capitato di giorno, con fabbriche, scuole e comuni pieni…

                  1. Errata corrige: «e 2) l’edilizia monumentale (palazzi pubblici, scuole, chiese) e industriale HA SUBITO SERI DANNI, probabilmente etc.»
                    Mi si incrociano gli occhi. Non so se ce la faccio ad aspettare mezzanotte per celebrare il milionesimo contatto ma vi lascio una compagnia migliore della mia

  23. Velenia

    Comunque Gheula ha fatto bene ad intervenire,se aveva dei dubbi,a me personalmente che,verso gli ebrei provo un fascino particolare,farebbe veramente tanto piacere se continuasse a stare con noi,credo che proprio in questo momento storico il dialogo tra ebrei e cristiani sia fondamentale,

    1. vale

      beh,giustappunto non era stato un Papa a dire che “…siamo spiritualmente semiti..?”(PioXI ,se non erro)

      1. E fratelli minori (Giovanni Paolo II). Anche se ho letto da qualche parte che questa espressione potrebbe essere considerata poco cortese in ambito ebraico, per questioni bibliche. Che ne dice, Gheula?

        1. In realtà è stato detto che gli Ebrei sono i nostri (dei cristiani) fratelli maggiori, ma questa è una affermazione che per un ebreo potrebbe giustamente suonare non scortese, ma fuori luogo e inesatta. Forse i Cristiani si possono considerare fratelli minori (se vogliono) ma non possono volere che gli ebrei si considerino loro fratelli maggiori.
          Anche, secondo me, l’espressione “verso gli Ebrei provo un fascino particolare” è infelice.

          1. admin

            Vorrei ricordare che sono gradite le domande dei bambini. L’ argomento ebrei eventualmente lo trattiamo un’altra volta. Geazie.

          2. Come lei giustamente dice, ho invertito l’ordine degli addendi: intendevo ricordare la famosa definizione degli ebrei come fratelli maggiori dei cristiani, dovuta se non erro (a questo punto meglio mettere le mani avanti 😉 ) del beato Giovanni Paolo II. Il resto della mia ingarbugliata nota ( andavo di fretta per questioni di 730) voleva riferirsi al mio aver letto di qualcuno da parte ebraica che si era offeso di questa espressione del papa perché nella Bibbia i fratelli maggiori sono quelli che in genere se la prendono in tasca, per dirla in parole povere (senza offesa 🙂 per nessuno, spero ).

            1. Alessandro

              “Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori.”

              Giovanni Paolo II, Visita alla Sinagoga di Roma, 13 aprile 1986

          3. Scusi lei e scusi Admin, è solo per chiarire che io intendevo completare la frase di Vale sul nostro essere spiritualmente semiti, ricordando che siamo anche fratelli minori (se li consideriamo – con Giovanni Paolo II – fratelli maggiori, noi siamo minori, no?). Tutto il resto che dice – mi perdoni – è una delle sue solite sparate a sale grosso :-).

            1. No, non è la stessa cosa dire che noi siamo fratelli minori, e dire che loro sono fratelli maggiori, è ben diverso.
              Non per nulla lo storico Carlo Ginsburg ha parlato di lapsus (freudiano) e anche di scivolone a proposito di questa dichiarazione papale.

      2. Alessandro

        «L’antisemitismo non è ammissibile. Spiritualmente noi siamo semiti»
        Pio XI, 6 settembre1938

  24. Federico 5 anni:
    – mamma, ma quando andremo in cielo saremo come bambini o come grandi?
    – quando andrai in cielo, mi proteggerai da lassu’?
    – che cos’e’ l’infinito?
    – dov’ero quando tu eri piccola?

    1. maria elena

      Raffaele, 4 anni:
      Mamma cos’è il Paradiso? E quando ci andiamo non torniamo più qui a casa? a me piace di più la mia casa perchè ci sono tutti i miei giochi, lì ci sono giochi?

  25. Avevo mandato il commento dal Blackberry e il sistema mi diceva di non essere riuscito a inviarlo. invece ora vi ho bombardato per due volte:) perdonatemi!
    Se mi accogliete, io rimango con voi con grande gioia. Uno degli scopi della mia vita, dopo che ho lasciato (sigh) la docenza in Bocconi è di fare conoscere l’ebraismo e i suoi valori in diretta, senza intermediari faziosi né interpreti non interpellati…

  26. Lalla

    Vi seguo sempre. Sono contentissima della tua presenza, Gheula. Intervieni spesso, se puoi!

  27. Valeria

    7anni: se uno non crede in Dio ma e’ buono, buono…non va in Paradiso?
    12anni: mamma, penso di avere un’eta per cui queste cose e’ giusto che non mi interessino, magari piu’ avanti (e’ femmina aiuto!)

      1. angelina

        Cavoli! Ieri sera ho letto 996.972 e mi stavo giusto chiedendo quanto ci sarebbe voluto ad arrivare al MILIONE.

        Ma braviiiiii!

  28. Mio figlio piccolo (3 anni e mezzo) fino a un paio di mesi fa era oserei dire ossessionato dalla morte di Gesù: voleva in continuazione entrare in chiesa per vedere i crocifissi, parlava del dolore dei chiodi, diceva che Gesù era nato e poi era morto, e noi, tutti, dai a parlare di risurrezione, o a raccontare la vita di Gesù prima della morte, lui sempre lì andava a parare. Chiedeva perchè l’hanno messo in croce, e se ha sofferto, e poi dove l’hanno portato, e se erano cattivi… E a nulla valevano le risposte, non si dava pace!
    Ora che mi ha visto crescere la pancia in maniera smisurata è visibilmente preoccupato per la mia gravidanza, non fa che parlare col fratello che nascerà, e qualche giorno fa mi ha chiesto:
    – mamma ma quando nella tua pancia c’ero io, Giovannino dov’era? –
    Io gli ho risposto – nella mente di Dio – e lui – e la mente cos’è? –

    Il grande (tra poco 6 anni) invece mi chiede sempre come saremo quando andremo in paradiso, e come saremo dopo la resurrezione della carne, lui dice che sarà il più bello di tutti, e non posso che dargli ragione…

      1. Non lo so, Alvise, ma ero abbastanza preoccupata, anche perchè risposte brevi, comprensibili e adatte all’età mi sembra difficile trovarne… qualcuno mi ha consigliato di levare tutti i crocifissi da casa, ma sarebbe stato lavoro troppo gravoso 😉 e quindi non l’ho fatto, ora sembra che gli sia passata, è troppo preso dal pancione!

  29. Alessandro

    Domande (e risposte) tratte da I Simpson

    Lisa: e il mio gatto Palla di Neve può venire in Paradiso?
    Maestra: mi dispiace ve, ma la risposta è no!

    Milhouse: ci saranno gli uomini delle caverne?
    Maestra: assolutamente no!

    Bart: ah maestra, diciamo che sei una persona molto buona ma vieni coinvolto in una rissa terribile e la tua gamba va in cancrena e devono amputarla, andrà in paradiso ad aspettarti?
    Maestra: per l’ultima volta Bart, sì!

    Maestra: ma te l’ho detto, il ventriloquo va in paradiso, ma il pupazzo no, non può!

    Bart: che succede a un robot con il cervello umano?
    Maestra: non lo so, tutte queste domande…è troppo chiedere di non essere ciechi, di avere un po’ di fede?

  30. angelina

    Dedicato ad Admin. Devo accompagnare la piccola a letto, a mezzanotte non ci sarò.

  31. Vi racconto una frase detta da mia figlia ( la sesta e ha 6 anni) ieri. All’uscita del dentista, forse grazie all’effetto dell’anestesia, e’ riuscita a esprimere uno dei principi base dell’ebraismo.
    ” mami, tu sai che io amo Hashem (D-o in ebraico)’
    “lo ami come ami me?” le domando
    “no, e’molto diverso!” e si mette a ridere. ” io non ho molta paura di te. Mentre a Lui proprio lo temo”
    E cosi’ in attesa che il semaforo di via Mario Pagano diventasse verde, mia figlia ha capito che l’amore e il timore per D-o sono alla base della fede. E io sono riuscita a capire perche’ le preghiere dei bambini arrivino direttamente davanti al Trono Celeste.
    P.s la cosa che mi ha fatto male in quella frase del bimbo e’ che dice che se fosse nato ebreo lui non lo sarebbe poi stato. Io cerco di insegnare ai miei figli ogni giorno il rispetto per qualsiasi fede e credo. Perche’ D-o attribuisce a ognuno una funzione in questo mondo. E cosi’ come nasci, devi essere capace di assolverla….

    1. Velenia

      Cara Gheula,colui che mia ha introdotto alla fede è stato Don Giussani,di cui è in corso la causa di beatificazione, e che per me è pressappoco quello che per un chassidim è il suo rebbe,Don Giuss diceva sempre che ognuno deve innanzitutto approfondire la tradizione religiosa in cui è nato,a meno che,aggiungeva poi,un incontro non illumini la sua vita.Quando è morto mi è capitato di leggere la testimonianza di una signora che.figlia di ebrei non osservanti,grazie all’incontro con lui aveva compreso di dover approfondire la sua fede, tanto da divenire poi osservante,sposare un israeliano e trasferirsi in Israele.
      Io sono stata educata a questa forma di rispetto per i nostri fratelli maggiori,che non nasconde o oblitera la differenze (sarebbe stupido,io non sono te e tu non sei me),ma parte dal desiderio del cuore .

  32. Patrizia

    Non ho figli, ma per anni, prima di passare a insegnare alle scuole medie, ho insegnato in una scuola dell’infanzia. Con la consapevolezza che fosse “politicamente scorretto” ma altrettanto giusto e onesto, quando era Natale e Pasqua non parlavo loro di Babbo Natale, delle renne o delle farfalline di Primavera, ma andavo dritta al cuore di queste feste.
    Quello che invio di seguito è la fedele trascrizione del racconto-rielaborazione della storia degli eventi pasquali, fatta dai miei ex alunni di 3-6 anni. Non sono domande -come richiesto- ma credo che offra comunque spunti di riflessione interessanti…

    “Dal Vangelo secondo i bimbi di Poggio”

    Trascrizione fedele del racconto degli eventi pasquali (e relativi “dibattiti teologici”!) effettuato dai bambini della scuola dell’infanzia di Poggio S.Vicino (MC). Pasqua 2008

    L’ENTRATA A GERUSALEMME

    − Gesù entra dentro la città, con un asinello e tutti fanno festa per Lui, invece certi non sono contenti, perché sono cattivi e non ce lo vogliono dentro la città, perché lui è troppo importante e loro non sono tanto importanti.
    − Sono i re di quella città, invece il Re vero è Gesù.
    − Altri prendono i rami. Invece di fare con le mani, fanno con i rami.
    − Sono tutti gli uomini che vedono Gesù che sta su un asinello e prendevano i rami delle palme e le muovevano, perché erano felici.
    − Sì, perché era arrivato Gesù.

    L’ULTIMA CENA

    − Poi fanno una cena gli apostoli di Gesù e Gesù. E c’è anche un cattivo. E dopo c’è Dio che prende il pane e dice che è il suo corpo e dopo prende il vino e dice che è il suo sangue.
    − Prende il salice!
    − No, il salice! Il calice!
    − Il calice..
    − Poi dice che per tradirlo era chi intingerà il pane dentro la ciotola..
    − Ma di chi? La ciotola di Gesù.
    − E dopo uno prende un pezzo di pane e lo intinge dentro la ciotola di Gesù.
    − È stato Barabba! Quello cattivo!
    − No, non era Barabba…era uno che voleva tradire Gesù con un bacio. Si chiamava Giuda!

    L’ORTO DEGLI ULIVI E LA CATTURA DI GESU’

    − Dopo, Gesù andava in un prato con tutti gli amici. Tutti dormivano, meno che Gesù. Ci sono tutti gli altri che dormono e Gesù stava a dire a suo Padre che non ce la faceva a morire.
    − Chiede al suo Padre di liberarlo dalla morte.
    − Gesù prega… e i suoi amici stanno dormendo.
    − La luna è triste. Tutti sono tristi perché Gesù muore.
    − Poi arriva i soldati e gli vuole fare male.
    − Giuda lo tradisce con un bacio e Lui dice “mi tradisci con un bacio?”

    − Dopo il re, su un palazzo giallo, dice: “Oggi c’ho solo il potere di liberare una persona”. Ah, no! È il governatore… Vogliono tutti Barabba libero, quello che moriva nello stesso tempo di Gesù. Ma Barabba non muore perché lo libera.
    − Allora gli mettono la corona di spine. È un filo che qualcuno ha raccolto le spine e ce le ha infilate…
    − No! È un ramo con le spine!
    − E come fa ad essere tutto rotondo?
    − Perché si piega e dopo si lega e …track! è una corona! Non è un filo…
    − È tutto un ramo dritto, poi lo piegano e tagliano le spine.
    − Ma che dite! Gli tagliano solo due spine dietro, sennò come fanno a legarlo? Dopo se spezzano, apposta gliele hanno tagliate…
    − Ma solo due

    LA CROCIFISSIONE

    − Dopo gli caricano la Croce sulle spalle e la portò in un monte e le braccia gliele hanno attaccate sulla Croce con dei chiodi…
    − Anche i piedi e la testa…
    − No, la testa no! La testa c’è la corona di spine.
    − Prima i soldati con quelle cose che avevano in mano l’hanno battuto tanto sulla schiena e l’hanno ferito.
    − La mamma e il suo amico piangevano. E tutti gli altri piangevano, da lontano però.
    − Meno che Barabba che ride.
    − Certo perché lui è libero!
    − Quando Gesù muore, il tempo diventò tutto nero…
    − Diventa tutto nero, fino alle tre del pomeriggio…
    − E si spaccò la terra a metà, perché erano tristi…
    − E le pietre si rompevano.
    − Ma le pietre sono la stessa cosa.
    − E un soldato disse: “Ma è vero che quello lì era Dio!”
    − No, Lui era il ‘Figlio’ di Dio, non ‘Dio’! Dio era il papà e era morto…
    − No. Quello era un altro! Quello era Giuseppe.
    − No, il papà di Gesù si chiama Dio. Giuseppe è l’amico.
    − Non è vero! L’amico si chiamava Giovanni…
    − E Gesù era il ‘Figlio’ di Dio… invece tu dici che ‘è’ Dio!
    − Gesù è Dio!
    − E invece no! È il ‘Figlio’ di Dio!
    − Noooo! Lui ‘è’ Dio.
    − No! Dio e Gesù sono due diverse cose!
    − Gesù è il Figlio, però è sempre Dio! Si chiama in due modi: si chiama Gesù e si chiama Dio!

    LA RESURREZIONE

    − Dopo che è morto, lo mettono dentro la tomba. Dentro la tomba ci sono i lenzuoli dei morti…
    − La tomba era un triangolo con un quadrato che era tutto nero. Davanti c’era una pietra rotonda che la faceva chiudere dentro ….dove c’era il nero, la faceva chiudere!
    − No, dove stava il buco la faceva chiudere e dentro era tutto nero…
    − C’erano pure i sassolini, ma una roccia era grande grande per impedire che le persone uscivano…
    − No, era per non farle entrare le persone! Mica escono i morti!
    − Quel giorno tre amiche di Dio venivano a vederlo nella tomba…E invece lo sai che ci trova? Solo il lenzuolo, perché Gesù è rinascitato!
    − ‘Resuscitato’ si dice!
    − Due angeli che scendono dal cielo gli dicono che Gesù è risuscitato.
    − Poi gli dicono di andare a dire gli altri amici che Gesù è ‘rinascito’….
    − ‘Rinascito’?!?
    − Ehmm… ‘Rinascitato’!
    − No! ‘Risuscitato’! Risuscitato, vuol dire che è ricomparso. Prima stava dentro la tomba. Prima è vivo, poi è morto e poi è vivo.
    − Gesù è rinato!
    − No, è risuscitato! Rinato vuol dire che diventato un’altra volta piccolo…come sulla recita di Natale!
    − Risuscitato è ancora grande e è ancora vivo. Però è invisibile.
    − Da quella volta Dio sta dappertutto, …anche dentro le scarpe!
    − Sta dappertutto! Lui si può dividere.
    − Si divide in due, tre, quattro e cinque
    − Anche in due milioni e cinque milioni
    − E sta dentro le case, dentro le scatole, …e anche dentro le casseforti!
    − Qualche volta può stare anche dentro di noi..
    − No!… ‘Tutte’ le volte ci sta!

      1. luisalanari

        Per un bambino di 8 anni è una bella domanda, in effetti… Dal tono malinconico con cui me lo ha chiesto, direi che interiormente è molto profondo e riflessivo.
        Poi il discorso è passato sull’ “Ama il prossimo tuo come te stesso” (lo aveva affrontato all’ora di religione) e poi è tornato bambino (per fortuna 🙂 ), chiedendomi: “Mamma, ma tu a chi vuoi più bene (credo riferendosi al fratellino e al padre)?” Voleva stilare una classifica… Non so se ho fatto bene, ma gli ho risposto che sia l’amore Dio che quello della mamma è unico e diverso per ciascuno e che io gli voglio un bene immenso…

  33. Grazie Admin!
    Allora aggiungo:
    “quanti sono gli angeli in cielo?” (8 anni)

    “Mamma, ma la nonna ha detto che Carlo è andato in cielo, ma come si fa a saperlo? Se lui è stato buono è andato in cielo, come possiamo essere sicuri?” (aveva 5 anni, la perdita delllo zio Carlo è stata il primo contatto con la morte, per l’occasione ci sono state moltissime chiacchierate e tantissime domande)

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