di Costanza Miriano
La celebrazione di una messa è la cosa più grande dell’Universo, altro che le galassie, ma che dico, altro che gli ammassi galattici. Quando siamo a messa assistiamo al riperpetuarsi del sacrificio di Cristo, Dio che muore per me, proprio per me, così come sono. Viene lì e prende su di sé i miei peccati, e mi dice che chi mangia di questo pane, che è il suo corpo, NON MORIRA’. Di fronte a questo, a me importa pochissimo delle galassie ma anche del conto in banca, di un figlio che mi ha risposto male, della ritenzione idrica, ti arrivo a dire. La morte è l’unico vero problema che abbiamo, la morte intesa come accesso al destino eterno, non come la fine di tutto. Per questo sono sempre stupefatta, non tanto del fatto che fuori dalla chiesa non ci sia la gente che sgomita per entrare, quanto della mia incredulità. Del fatto che non faccia colmare tutti i miei desideri da quella risposta: Dio mi ama così tanto da morire per me, per farmi vivere per sempre con lui.
E allora perché mentre questo succede sotto ai miei occhi, sto lì che penso ad altro? Non accetto più, non da me stessa, le giustificazioni solite: le distrazioni, il combattimento spirituale, le tentazioni. Sì, va bene, ci sta tutto, Marta e Maria bla bla, ma noi abbiamo il dovere di cercare di capire, se siamo persone serie. Se mi dicessero che c’è vicino a me un posto in cui a una cert’ora aprono una cassaforte e puoi prendere i gioielli gratis io cercherei di capire, di andare, di mettermi in fila per i gioielli. Avere una vita spirituale seria è una scelta intelligente, vuol dire essere furbi e stare lì quando aprono la cassaforte. Noi siamo abituati a pensare che per le cose “serie” ci si deve informare, studiare, chiedere agli amici, prendere indicazioni da chi ci è passato, come facciamo che so per comprare la casa, o per il lavoro. Nella vita spirituale pensiamo che le cose vadano da sé, basta andare a messa (e già stiamo parlando di una minoranza) e il resto che venga come capita. La mia è la famosa fede lasagna – scusate se mi ripeto – di cui parlava padre Emidio: non importa quanta pasta, quanto parmigiano o ragù, sempre lasagna è. Invece la fede vera, diceva Emidio, è un numero di telefono, se sbagli una cifra non chiami il tuo amico, ma uno sconosciuto.
Ecco, io sono fra quelli che sbaglia una cifra quando telefona a Dio, ed è per questo che – sinceramente, non sto facendo la umile – non vedo l’ora di ascoltare le catechesi del 14 ottobre a San Pietro. I sacerdoti ripercorreranno i momenti della messa, dandoci gli strumenti per viverla seriamente. È ovvio che non basta un giorno di riflessione, però sarà una predicazione importante, che potrà aiutarci a rinsaldarci nella fede.
Comincerà don Francesco Buono, un parroco di Perugia, che ci spiegherà come si entra dentro la celebrazione a cominciare dal segno della croce, che è una cosa fondamentale per starci proprio con la testa, l’anima, il cuore, lo spirito. Poi don Fabio Rosini, biblista, sacerdote diocesano, ci spiegherà perché si proclama la Parola di Dio dentro la messa. Don Gino Tedoldi, che è del cammino neocatecumenale, ci spiegherà come l’Eucaristia costruisce la Chiesa. All’Opus Dei abbiamo chiesto in prestito Don Laurent Touze che ci parlerà di come Cristo si dona perché noi impariamo a donarci, con l’espiazione. La Messa verrà celebrata dal francescano Cardinal Mauro Gambetti, il generoso padrone di casa che ormai due anni fa ci ha accolto aprendoci le porte della Basilica più importante del mondo. Durante la pausa padre Pierluca Bancale, legionario di Cristo innamorato della Madonna, guiderà il Rosario per chi decide di non uscire a mangiare. Dopo la pausa Madre Maria Emmanuel Corradini, badessa del Monastero Benedettino di san Raimondo a Piacenza, ci darà la sveglia con la sua catechesi dal titolo “Eucaristia cuore della Chiesa”. Le darà il cambio un altro monaco, padre Serafino Tognetti, della comunità dei figli di Dio, che ci spiegherà cosa significa “questo è il mio corpo”, e come è possibile la transustanziazione. Padre Maurizio Botta, dell’Oratorio di San Filippo Neri, ci spiegherà le parole “l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”- Lo so, è tanta roba, ma non è colpa nostra se la messa è così ricca. C’è un ultimo aspetto su cui vale la pena fissare l’attenzione: “questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia”, dice Gesù. Dell’escatologia ci parlerà don Vincent Nagle, della Fraternità San Carlo, CL, così come don Paolo Prosperi, a cui abbiamo chiesto di parlarci dell’adorazione eucaristica. Al termine, metteremo in pratica quello che avremo ascoltato nell’adorazione guidata e meditata da don Massimo Vacchetti.
Abbiamo anche un meraviglioso sacerdote pronto a scendere in campo in caso di problemi o defezioni, ma a dire il vero ce ne sono molti altri che avremmo tanto, tanto desiderato invitare: la Chiesa italiana è viva, ricchissima, piena di tesori. Santa, appunto, solo che purtroppo non era possibile ascoltare tutti. Abbiamo cercato di considerare vari elementi, tra cui – ma non solo – il desiderio di ascoltare voci anche molto diverse fra di loro, e con provenienze e storie lontane, e non si tratta di una classifica di “bravura”, quella la può fare solo Dio.
Io credo che sarà una grande grazia per tante persone, e una carità da parte nostra portare qualcuno (non esiste solo la carità materiale!), magari anche qualcuno scettico, che venga e veda di persona; tante persone si sono fermate per caso, e il loro cuore è rimasto toccato.
Per iscriversi, solo per chi non lo ha fatto, il link è questo (la volta scorsa avevo sbagliato, inizialmente, avevo messo quello del 2022): https://forms.gle/JpNcnFJf4juUgmk56
Chi invece si fosse iscritto e non potesse più partecipare, è pregato di scriverci a capitolo.monasterowifi@gmail.com
La stessa mail può essere usata per chiedere altre informazioni o aiuto finanziario (di questi tempi un viaggio in treno a Roma per molti di noi è un peso non piccol, ma desideriamo che nessuno sia impedito a venire per questa ragione), oppure per offrirlo: non è necessario pagare un biglietto, si può anche fare una piccola offerta, a forza di 5 o 10 euro si fa un biglietto o si paga un posto per dormire. A questo proposito, chi vive a Roma e ha una stanza vuota e desidera ospitare un fratello o una sorella nella fede, può scriverci, sempre a quell’indirizzo. La Madonna, che è una grande intrallazzona, potrebbe far nascere amicizie davvero inattese, di solito i regali di Dio superano la nostra generosità.
Chi vuole contribuire, sempre nella massima libertà e a seconda della disponibilità, potrà farlo o direttamente quel giorno, con i nostri ragazzi dello staff che saranno in giro, oppure versando qualcosa direttamente sull’Iban IT70C0303201400010000709065 intestato al monastero wifi: ringraziamo di cuore quelli che lo hanno già fatto. Come sempre quello che rimane viene dato in offerta. Dopo lo scorso anno abbiamo dato un contributo di 4000 euro ad Aiuto alla Chiesa che soffre.
Chi vuole inviare richieste di preghiera può scrivere a preghiere.monasterowifi@gmail.com: tutte le preghiere verranno deposte sulla tomba di san Pietro. Per le domande precise scrivete pure (sì, si può portare acqua, no, non si può mangiare, i bagni in cima a destra eccetera eccetera).
Infine ecco la scaletta:
14 OTTOBRE 2023
QUINTO CAPITOLO GENERALE DEL MONASTERO WIFI
Basilia di San Pietro – ROMA
L’EUCARISTIA
7.30 Apertura basilica
9,00 Lodi mattutine
9,30 Saluti e avvisi
9,40 PRIMA CATECHESI: DON FRANCESCO BUONO
10,05 SECONDA CATECHESI: DON FABIO ROSINI
10,30 TERZA CATECHESI: : DON GINO TEDOLDI
10,55 Saluto Costanza e Impegno
11,15 QUARTA CATECHESI: DON LAURENT TOUZE
11,45 Messa celebrata dal CARDINAL GAMBETTI
12,45 Pranzo e rosario (Padre PIERLUCA BANCALE)
13.40 QUINTA CATECHESI: MADRE MARIA EMMANUEL CORRADINI
14,05 SESTA CATECHESI: PADRE SERAFINO TOGNETTI
14,30 SETTIMA CATECHESI: PADRE MAURIZIO BOTTA
14,55 DON VINCENT NAGLE
15,10 OTTAVA CATECHESI: DON PAOLO PROSPERI L’adorazione
15,35 ADORAZIONE DON MASSIMO VACCHETTI
16,30 USCITA DALLA BASILICA
17,00 SALUTI IN PIAZZA
Il Monastero Wifi è una delle invenzioni, a mio modestissimo avviso, più geniali dello Spirito Santo: con una carissima amica, Alessandra, ho avuto la Grazia di poterlo vivere per la prima volta lo scorso anno al capitolo generale nella Basilica di San Pietro, ed è stato letteralmente Amore a prima vista! C’è tanta sete di Dio, talvolta inconsapevole, ed in una giornata così intensa e impregnata della Sua presenza, tramite sacerdoti, monaci e monache santi e santificatori, si può toccare con mano e vivere profondamente la tenerezza di Gesù. È un’occasione formidabile per ascoltare Parole speciali ed appasionate, come non sempre si ha la possibilità di sentire, che toccano il cuore, che accendono un Fuoco dentro, che meravigliano l’anima, che danno risposte illuminanti a tante domande e tanta sete, che donano suggerimenti e strumenti più preziosi dell’oro per vivere più intensamente e in Verità la nostra vita spirituale, che infondono coraggio e speranza in un mondo che rifiuta Dio e di Lui non ne vuole sapere. Lo scorso anno al termine della giornata siamo uscite dalla Basilica con una profonda Gioia, la Sua, nel cuore, e con la assoluta certezza che la Chiesa è viva, che il Signore non ci lascia, e che ci sono tante altre persone che condividono lo stesso nostro desiderio di Cielo e di autentica Bellezza. GRAZIE Costanza, anche tu meraviglioso strumento del suo Amore, e grazie ai nostri meravigliosi condottieri(sacerdoti, monache e monaci) che ci guideranno in questo cammino di Grazia. Al 14 ottobre, allora! Non vediamo l’ora!
Grazie Costanza, Grazie a tutti quelli che hanno preparato le amiche ‘bionde’,Grazie ai sacerdoti che ci illumineranno…a presto….
Come coordinatrice del Monastero Wi-Fi di Roma, invito a iscriversi quanto prima in particolar modo i romani, che giocano in casa e che spero possano approfittare di partecipare dal vivo a questa giornata speciale.
Avendo vissuto intensamente i Capitoli precedenti, vi assicuro che ne vale la pena!
Grazie.Anche il beato Acutiis si sorprendeva che fuori della chiesa non ci fossero folle da stadio ,vista l immensità d amore presente a Messa , per ognuno di noi.Un saluto da Chioggia
Sono stata al Capitolo lo scorso anno, quest’anno non potrò partecipare di persona perché il 17/10 è prevista la nascita della mia bambina. Sarò con voi se potrò in collegamento ma sicuramente unita in preghiera! Anche io mi rendo conto che partecipo alla Messa senza la giusta consapevolezza… grazie per i vostri sforzi!
Grazie per questa opportunità. Spesso mi trovavo a chiedermi il perché il Centro della nostra preghiera e della nostra fede sia sempre dato per scontato. Come mai, almeno una volta ogni tanto, un sacerdote non ci educa, durante la Messa, a comprendere ciò che stiamo celebrando, con le sue infinite ricchezze, attirando la nostra attenzione perché possiamo essere consapevoli e coinvolti in ogni gesto, in ogni momento della celebrazione. Vista l’importanza e la profondità della Santa Messa, mistero pressoché inesauribile per teologi, mistici e santi, ma che ci interpella tutti, capisco le difficoltà di organizzare una giornata come questa. Eppure la sento come necessaria. Forse si potrebbe immaginare un tempo – limitato – in cui far pervenire ai Sacerdoti e alla Madre che offriranno le loro lezioni e meditazioni, le nostre eventuali richieste di chiarimento o approfondimento e ricevere, sempre attraverso il blog, le loro risposte o l’indicazione di testi o documenti. Grazie ancora per questo 14 ottobre speciale. Non potrei non esserci!