L’eretico (replay)

di Cyrano

Allora, che effetto vi fa?

Il titolo, intendo. È che avrei bisogno di capire che corde pizzichi oggidì una parola del genere per esercitare il fascino che evidentemente esercita. Me lo chiedevo pochi giorni fa in una libreria del centro, quando l’occhio m’è scivolato sul bancone dei gialli mentre chiedevo alla commessa un saggio di Kant. La copertina non aveva nulla di particolare, non ne ricordo neanche il colore di fondo. Ricordo soltanto questa grossa scritta sulla sovraccoperta: “L’eretica”.

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Oltre ogni tempesta

di Paolo Pugni

S’io avessi la penna intrisa di cultura, che respirasse Rostand e Cervantes, che sapesse a memoria il Cantico dei Cantici o la Balladedes Pendus, quelli per cui le neiges d’antan sono passate così in fretta da lasciarli devorèes et purries a chiedere ai frères humains qui apres nous vivez d’intercedere pressola Madonna il perdono di Dio (e, che strani questi maledetti che poi alla fine si inchinano alla divina maestà…), s’io respirassi Cecco o Guido e Lapo (no, non quello della Ferrari mimetica) ben altre rime aspre e chiocce scriverei

S’io fossi foco, e acqua e vento e tempesta, non so proprio che farei… Continua a leggere “Oltre ogni tempesta”

Chi ha fatto il didentro… (una necessaria postilla)

di Cyrano

Bene, adesso devo chiedere scusa a tutti quanti!

Una medaglia a quelli che mi chiedono “per cosa?”, perché evidentemente non hanno letto il post di ieri… un polpettone di citazioni ribollite a fuoco lento per ore ed ore: bravi! Continua a leggere “Chi ha fatto il didentro… (una necessaria postilla)”

Chi ha fatto il didentro…

di Cyrano

Scusate, ma io faccio ancora un po’ di fatica a crederci.

Non vorrei essere cinico, ma è dalle medie che l’esperienza me lo insegna: quando senti qualcuno dire “non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace”, voltati e guarda, nove su dieci è solo il rantolo della volpe che non arriva all’uva Continua a leggere “Chi ha fatto il didentro…”

Sull’amicizia

di Fabio Bartoli

Freud diceva che essere amici significa avere un nemico comune e che due donne non sono mai amiche, possono essere complici o rivali, ma amiche mai. Da questi due indizi deduco che la sua idea di amicizia si riduceva al cameratismo. In effetti è probabile che due donne non conosceranno mai la nerboruta e virile (e un po’ puzzolente) intimità che si prova nello spogliatoio di una squadra di calcio (o di basket nel mio caso), ma ridurre l’amicizia a questo francamente mi sembra un po’ come dire… riduttivo. Continua a leggere “Sull’amicizia”

Family Channel (replay)

di Costanza Miriano

La piattaforma satellitare di casa nostra offre un bouquet di multicanalità integrata.

Il canale sportivo propone partite di calciocorridoio di durata biblica (il triplice fischio finale arriva quando la mia palletta per i Pilates regolarmente sottrattami colpisce il lampadario), sfide a due di muro altalena (quale gemella andando in altalena riesce a sfiorare il muro coi piedi), e anche rischiosi match di palla monopattino (colpire alla testa il fratello che passa in monopattino cercando di prenderlo, possibilmente senza accopparlo). Continua a leggere “Family Channel (replay)”

Sorridere al tempo

di Paolo Pugni

Poi la incontri un giorno, un po’ come la viola di Vecchioni, mentre svolti l’angolo e il vento, ma sì questa volta un po’ malinconico, ti sfiora i capelli e li spettina, quelli che ti son rimasti e si son argentati.

E ti congela più di un Grand Soleil perché ti scende pian piano dentro nel cuore, come la lama che Frodo si prese a Collevento. Che l’effetto è poi quasi quello. O invece è la causa. Continua a leggere “Sorridere al tempo”

Il piacere di grattarsi

di Fabio Bartoli
 Ci sono momenti particolarmente adatti alla riflessione teologica, uno dei più appropriati è quell’istante in cui alla fine della giornata ci si toglie le scarpe. Vi confesso che potrei quasi gridare di piacere quando i miei piedi sudati si liberano della morsa che la convenzione sociale impone. Oltre a quello, naturalmente, il getto vivido della doccia al mattino (non so chi sia il genio che ha inventato l’acqua calda, per me meriterebbe un monumento in ogni piazza: la scoperta dell’acqua calda è stata in assoluto il più grande passo verso la felicità globale del genere umano), il caffè dopo mangiato (con annessa immancabile sigaretta), eccetera. Continua a leggere “Il piacere di grattarsi”

Un corpo sano, e la mente?

di Paolo Pugni

Che questa sia una società materialistica lo dimostra il fitness. Che di per sé non è che sia da bandire o condannare.

Anzi. E’ indice di un corpo sano. Solo che spesso la mente sana si è persa. Dissolta. Dentro la fisicità. Che è tutt’altro dal corpore sano di proverbiale memoria. Continua a leggere “Un corpo sano, e la mente?”

Un Pulitzer per Geremia (replay)

Ho constatato nei giorni scorsi che la ripubblicazione di un post dell’anno scorso ha stabilito il record assoluto di contatti; questo mi ha fatto pensare che molti dei lettori del blog di oggi solo un anno fa non conoscevano Costanza e alcuni suoi post non li hanno mai letti. Trovandomi anche con un improvviso “buco”, ho pensato anche oggi di riproporre un vecchio/nuovo post.

di Costanza Miriano

Ieri mattina alcune parole della prima lettura, stranamente, sono giunte al mio orecchio, durante la messa. Si sono fatte largo tra i pensieri alti che albergano nella mia mente appena sveglia quando cerco di elevare il mio spirito alle sacre scritture: dove avrò parcheggiato la macchina; richiamare Marina; oggi pomeriggio devo andare da qualche parte ma non mi ricordo dove. Continua a leggere “Un Pulitzer per Geremia (replay)”

Attimo dopo attimo, punto dopo punto

di Paolo Pugni

La vita  è difficile. Lo sappiamo. E molto ostacoli ce li creiamo noi, con le nostre idee sbagliate. Anche questo lo sappiamo. Magari non riusciamo ad ammetterlo, ma lo sappiamo bene. Perché certe volte c’è questa bestia dentro, che rugge, che graffia, che si difende. Che la chiamiamo orgoglio o vanità poco importa, è un nemico che custodiamo in seno senza nemmeno saperlo riconoscere, che il più delle volte è camuffato. Continua a leggere “Attimo dopo attimo, punto dopo punto”

(In)seguire le briciole

di Paolo Pugni

Sulle piccole cose verremo giudicati, sugli atti ai margini, sulla periferia della vita, su le briciole che, quasi inavvertite, lasciamo cadere e che dimentichiamo subito, quasi con irrequietezza.

Perché la carità, quella dell’inno paolino, risplende di più quando la consapevolezza è assopita, quando è il pilota automatico ad essere inserito: perché è lì che parla il cuore della sua pienezza, è lì che si vede quanto i profondità è scesa la fede, se è diventata atto agito oltre la razionalità, quasi istinto. continua a leggere

«…e se non amate nulla…»

di Cyrano

«Pensavo che l’America fosse un Paese libero!»

Aridàje, eccone n’artra… Poi, però, uno le dà un’occhiata e pensa che Loni Bouchard, la ventenne che ha circuito e “violentato” (scusate, mi viene da ridere, un po’ come a Tenco…) un ragazzino quattordicenne affidatole, sia un po’ la summa dei sogni erotici degli adolescenti che uno può frequentare nelle nostre città. continua a leggere

Uno dei tanti

di Cyrano

L’altro giorno, in metropolitana, ho rivisto dopo anni Clark Kent: a dirla tutta non gli assomigliava molto (i capelli ormai sale e pepe, un pizzico di pancetta e la barba rasata con una certa approssimazione), però non mi sbagliavo, era proprio lui. continua a leggere

Accendete le luci

di Cyrano

Il mio parroco lo dice ogni anno, più o meno in questo periodo, che il vero difetto del Natale è che è il tempo liturgico più breve dell’anno. Inutile che si stia lì a precisare che probabilmente sta intendendo piuttosto l’arco che va dalla prima domenica di Avvento al Battesimo del Signore: queste sciocchezze libresche le sa come e meglio di me; quello di cui parla lui, invece, è la magia che c’è nell’aria, negli odori, nei colori, perfino nel freddo. È una cosa che diversi amici visibilmente indifferenti a Dio dicono di sentire “allo stesso modo” (vabbè…) continua a leggere