La via della pace

Family day 10

di Benedetto XVI

[…] Via di realizzazione del bene comune e della pace è anzitutto il rispetto per la vita umana, considerata nella molteplicità dei suoi aspetti, a cominciare dal suo concepimento, nel suo svilupparsi, e sino alla sua fine naturale. Veri operatori di pace sono, allora, coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è il vertice della pace. Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita. Continua a leggere “La via della pace”

Uno di noi

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di Costanza Miriano

Ce l’ho. Ho la soluzione a tutti i problemi europei. Politici, economici, culturali. L’ho trovata, e non è mia, ma è lo stesso, la prendo come dal frigo di casa, dove si mette tutto in comune (non so voi, ma qui è inutile nascondere riserve segrete, ogni giorno c’è la calata delle cavallette). Continua a leggere “Uno di noi”

“In notte **acida” – replay

di Cyrano

«Amo il presepe,
 questa gaudiosa rivincita del cuore sulla specularità del pensiero.

Perché, se sui crinali scoscesi della rivelazionela teologia si inerpica temerariamente,il presepe, quello popolare dell’800,non è da meno.

Anzi, la scavalca in arditezza:col bilico dei Suoi ponti,col paradosso delle Sue montagne,con l’anacronismo delle Sue città,con la trasognata semplicità dei Suoi personaggi.

Per questo amo il presepe.

Ma lo amo, soprattutto, perché mi suggerisceun’arditezza ancora più grande:che Lui, il Signore,è disposto a ricollocare la Sua culla,ancora oggi,tra le pietraie della mia anima inquieta» Continua a leggere ““In notte **acida” – replay”

Beati gli operatori di pace

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di Benedetto XVI

1.- Ogni nuovo anno porta con sé l’attesa di un mondo migliore. In tale prospettiva, prego Dio, Padre dell’umanità, di concederci la concordia e la pace, perché possano compiersi per tutti le aspirazioni di una vita felice e prospera. A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha consentito di rafforzare la missione della Chiesa nel mondo, rincuora constatare che i cristiani, quale Popolo di Dio in comunione con Lui e in cammino tra gli uomini, si impegnano nella storia condividendo gioie e speranze, tristezze ed angosce, annunciando la salvezza di Cristo e promuovendo la pace per tutti. Continua a leggere “Beati gli operatori di pace”

La sindrome dei capponi (replay)

di Cyrano

Giuliano c’aveva visto lungo: l’unico modo efficace e privo di effetti collaterali per sgominare quelle canaglie di cristiani era sollevarli da ogni pressione legale e lasciare che si scannassero tra di loro. L’imperatore sospese tutti i provvedimenti a carico di tutti gli eretici, e in un batter d’occhi – tana libera tutti! – in ogni pollaio dell’impero ci furono più galli che galline.

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Ognissanti vs Halloween? (replay)

di Claudia Mancini  

Noi cristiani, a volte, ci lasciamo scivolare addosso questioni fondamentali per la nostra fede, o restiamo indifferenti davanti a provvedimenti profondamente offensivi­ – vedi la sentenza della Corte di Cassazione che ha sdoganato la bestemmia in TV  – per poi lasciarci letteralmente risucchiare da questioni, al confronto, assolutamente secondarie. Mi riferisco a quel pullulare su web e social network, in questi ultimi giorni, di link ed iniziative “Halloween sì-Halloween no”: una semplice querelle che – in pochi giorni – ha assunto proporzioni tali da sembrare una vera battaglia ideologica che, come tutte le altre, non è mai foriera di verità. Continua a leggere “Ognissanti vs Halloween? (replay)”

È solo cenere

di Costanza Miriano

Non sono di Cl, ma ieri dopo avere letto le ultime notizie sugli esponenti di Comunione e liberazione indagati in Lombardia, e tutti gli attacchi a Cl fatti da chi non aspettava altro, per correre ho deciso di mettere la maglietta del meeting di Rimini, regalatami dalla mia amica Elisabetta. Un coraggioso gesto dimostrativo, me ne rendo conto, che deve avere sicuramente impressionato le cornacchie e le pecore che pascolavano lungo gli stradelli dell’Appia antica. Continua a leggere “È solo cenere”

Cinquanta sfumature di dubbi

di Matteo Donadoni

Dice, sono dogmatico. Per carità, io adoro il grigio, anzi, i filoconfederati come me, «preoccupati solamente di morire, di sposarsi e dell’onore della Virginia», sono perfettamente consapevoli che esistono cinquanta sfumature di grigio. E le amano tutte. A patto, però, che si ammetta, che anche nell’età del relativismo, esistono pur ancora il bianco e il nero. Belli, limpidi, solidi e stabili come sempiterni dogmi cromatici. Il bianco è bianco, lo è sempre stato e sempre lo sarà; e tale deve essere assunto, senza sporcizie mentali. Idem il nero. Continua a leggere “Cinquanta sfumature di dubbi”

Un uomo solo è al comando

di fr Filippo Maria

“Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Fausto Coppi!” Così il cronista Mario Ferretti all’apertura della radiocronaca della CuneoPinerolo, terzultima tappa del Giro d’Italia del 1949. Forte emozioni! Un uomo, uno come gli altri, ad un certo punto stacca tutti, ma proprio tutti. È lì davanti, a minuti di distanza dal secondo. Un uomo solo, cioè lui solo è capace di fare quello che sta facendo, nessun altro all’infuori di lui. Un eroe! E tutti lì a chiedersi quale possa essere il segreto di tanto successo, di tanta audacia e coraggio.

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La sindrome dei capponi

di Cyrano

Giuliano c’aveva visto lungo: l’unico modo efficace e privo di effetti collaterali per sgominare quelle canaglie di cristiani era sollevarli da ogni pressione legale e lasciare che si scannassero tra di loro. Continua a leggere “La sindrome dei capponi”

Almeno vestisse Prada

di Raffaella Frullone

Almeno vestisse Prada, il diavolo, capirei come mai a volte mi ha completamente in pugno. Almeno si palesasse con un paio di Loubotin, si spiegherebbe la poca fatica che fa a farmi cascare così puntualmente e in modo così prevedibile nei tranelli che mi mette ogni giorno sulla strada.

Invece no, niente Prada, niente borse di Louis Vouitton, il nemico non ha nemmeno bisogno di arrivare alle grandi questioni di principio per farmi capitolare, gli basta un look decisamente più easy, uno stile casual e soprattutto l’accessorio chiave, il suo marchio di garanzia: conoscere perfettamente il suo pollo, ovvero la sottoscritta. Continua a leggere “Almeno vestisse Prada”

Le sante sorelle

di Raffaella Frullone   La Bussola Quotidiana

Nel 2011 è stata la Lalaloopsy, lolita con i bottoni al posto degli occhi, la minigonna e le ballerine ai piedi, la bambola più venduta. Anche se dal 1957 l’indiscussa regina dei desideri e dei giochi delle bambine è lei, la Barbie, 50 primavere alle spalle, occhi da cerbiatta, fisico mozzafiato, (oltre che del tutto inumano) 99-45-83, targa Mattel. Nel 2001 sono arrivate le Bratz, decisamente più grintose e ammiccanti, truccatissime e dall’alto del tacco 12, distribuite in Italia dalla Gig. Al povero Cicciobello non resta che rimanere solo triste sugli scaffali dei negozi, o al più nei cestoni dei giochi dimenticati, perché alle bambine piace sempre meno giocare alla “mamma” e sempre di più alla lolita, alla donne che vorrebbero diventare “da grande”. continua a leggere continua a leggere

Kualkosa ankora


Cyrano ieri ha postato le sue riflessioni circa i commenti scaturiti dal post Kuestione di Kuore. Eccole.

di Cyrano

Cari amici,
anzitutto grazie mille a tutti: era un po’ che cercavo di avere dei feedback organici sulla “kuestione della kappa”, e avevo anche bisogno di qualche nota storico-critica (non sapevo che l’espressione l’avesse coniata Cammilleri).
Detto questo, eccomi qui a rispondervi: m’ero riservato di rimandare ogni reazione finché non aveste terminato di commentare, onde evitare d’innescare dibattiti su singoli punti.

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Fuoco al mondo!

di Daniela Bovolenta        Perfectio Conversationis

Fiunt non nascuntur, Christiani

(Tertulliano)

Per abitudine, evito le librerie cattoliche come la peste, sono diffidente verso l’ora di religione cattolica nelle scuole, guardinga nei confronti dei corsi di catechismo parrocchiali.

Contravvenendo alle mie idiosincrasie, qualche mattina fa sono entrata in un libreria cattolica, complici il freddo, una mezz’ora d’attesa e una collocazione dietro l’angolo rispetto al luogo del mio appuntamento. Avrei dovuto conoscermi meglio, perché è subito iniziato il travaso di bile. continua a leggere

Attacco e difesa

di Costanza Miriano

Solo la metà dei bambini che nascono a Roma riceve il battesimo. Diminuiscono i matrimoni in chiesa. Alla messa ci va il 10% delle persone, i seminari sono vuoti. Ho letto questi dati su un quotidiano locale, e per prima cosa ovviamente mi sono estremamente preoccupata per Corrado Augias. No, dico, se continuiamo di questo passo finiremo per togliergli l’argomento principe – “quanto fa schifo, quanto ci schiavizza, e quanto è falsa la Chiesa cattolica” – di cui nutre la sua prestigiosa e multiforme attività intellettuale, che si produce poi nella sua trasmissione televisiva, nella rubrica delle lettere su Repubblica, nei libri, copiosi e abbondanti. Porca Svizzera, la gente, a giudicare da quei dati, sembra dare retta in massa a lui e alla sua lobby. E poi, quando avrà convinto tutti, che ne sarà di lui?

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CattoPride

 

di Costanza Miriano

A volte lo Spirito Santo arriva con rombo di tuono, a volte ci sussurra piccole rivelazioni tra le pieghe di gesti insignificanti, ripetendole anche più volte per quelli (quelle) particolarmente lenti di comprendonio. Nell’attesa della Pentecoste di domenica prossima, ieri mattina secondo me lo Spirito ha tentato per l’ennesima volta di spiegarmi una cosa, mentre bevevo il mio latte con la pelle (la panna che si raggruma sul latte intero scaldato, secondo mio figlio Bernardo).

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