Nessuna sanatoria per i bambini nati dall’utero in affitto

di Costanza Miriano

Allora, partiamo dal fatto che il solo fatto che si parli di utero in affitto come reato universale, e che le forze politiche al governo si impegnino in questo senso è una cosa grandissima, impensabile se al governo fossero saliti partiti i cui responsabili dei cosiddetti diritti civili hanno fatto ricorso a quella pratica per avere dei bambini. Quindi sono grata di questo, mi sembra un segno grandissimo, anche se ricordo che la pratica (mi rifiuto di chiamarla GPA, come non chiamerò mai l’aborto IvG) è reato nella maggior parte dei paesi del mondo.

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Ai bambini serve la verità non un certificato bugiardo

di Costanza Miriano

Volevo avvisare il collega che ha scritto del bambino registrato come figlio di due madri a Torino che io capisco l’entusiasmo, ma purtroppo con tutta la benevolenza possibile verso la vicenda non si può, assolutamente non si può scrivere che “due donne lo hanno partorito” all’estero. Mi dispiace, nel caso non sia mai stato in una sala parto glielo dobbiamo svelare noi: è proprio tecnicamente impossibile. Un bambino passa da un canale del parto. Uno solo. Si possono fare violazioni alla natura in laboratorio, come mettere un embrione dall’ovulo di una donna e dallo spermatozoo di un uomo nell’utero di un’altra, per quanto in Italia sia vietato. Ma proprio non si può partorire in due. Questo tanto per stare ai fatti.

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Favole Lgbt in piazza. Il «no» del vescovo di Pavia

 

da SIR Servizio Informazione Religiosa

“Come vescovo della comunità credente e cattolica di Pavia ma anche come cittadino italiano che risiede in questo Comune, manifesto la mia disapprovazione per la scelta di inserire l’evento ‘Un arcobaleno di fiabe’, a cura dell’associazione Arcigay Coming-Aut, in una manifestazione dedicata ai giochi. Il mio parere negativo riguarda anche il luogo scelto, ovvero piazza del Carmine. Mi dispiace che il Comune dia il suo sostegno a questo evento, concedendo l’uso della piazza e garantendo anche un patrocinio oneroso”. Continua a leggere “Favole Lgbt in piazza. Il «no» del vescovo di Pavia”

Noi reagiremo

 

(1979 - foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).

(1979 – foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).

dall’ OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II  Washington, Capitol Mall. 7 ottobre 1979

Reagiremo ogni volta che la vita umana è minacciata.

Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi reagiremo per proclamare che nessuno ha il diritto di distruggere la vita prima della nascita.

Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell’amore. Continua a leggere “Noi reagiremo”

Mandare i figli a scuola tra pillole e cetrioli

di Costanza Miriano

Vorrei chiedere al ministro Fedeli se permetterebbe che a parlare di sesso nelle scuole andasse un mio amico sacerdote, bravissimo a spiegare che il sesso fuori dal matrimonio ti fa sbagliare mira nella vita – questa è l’etimologia della parola peccato – cioè rende più impervio il tuo cammino verso la felicità. No. Non lo permetterebbe. Giusto. Perché la visione della sessualità è profondissimamente intrecciata al modo in cui vediamo la persona, quindi il nostro posto nel mondo, quindi il nostro rapporto con Dio.

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Catechismo, il problema è la fede degli adulti

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di Benedetta Frigerio

Fare catechismo ai bambini? “Sembra che oggi i preti abbiano molto altro di meglio da fare”. E’ così che padre Maurizio Botta, sacerdote della parrocchia di Santa Maria in Valicella a Roma, ha cominciato a novembre la presentazione del suo libro di catechismo “Le domande grandi dei bambini” (ed. Itaca, 127 pagine, 10 euro) a una platea di prelati e catechisti presso l’eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno. Ma proprio perché il libro è una provocazione innanzitutto alla fede degli adulti, visibilmente colpiti dall’intervento di padre Botta, e siccome dalle domande dei presenti è emerso il bisogno di punti di richiamo innanzitutto a loro, il lavoro proseguirà. Presso l’Eremo di Bienno, i catechisti e i sacerdoti si troveranno a guardare insieme i filmati ideati da Botta e Lonardo visibili sul canale youtube “Catechisti Roma”. In attesa del secondo volume di preparazione alla Cresima (in uscita l’estate prossima) e di un incontro conclusivo con il sacerdote romano.  Continua a leggere “Catechismo, il problema è la fede degli adulti”

Le domande grandi dei bambini. Ripartire dal catechismo

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di Costanza Miriano

Se avessi qualche potere nella Chiesa, ripartirei dal catechismo. Innanzitutto dal catechismo dei bambini. Metterei le menti migliori a fare quello, i meno dotati possono anche fare carriera – a gestire il potere non ci vuole molto – mentre a educare un bambino, lì sì che la questione si fa difficile. Dopo il baccalaureato, il megamultidottorato in teologia e lo studio dei padri della Chiesa, tutti a fare catechismo ai bambini piccoli, per fare il cardinale può bastare sicuramente meno talento.

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Si parla di donne e medici nell’aborto. E il bambino?

di Benedetta Frigerio

Anche se nessuno la guarda, ancora una volta la realtà si impone mostrando l’ipocrisia delle argomentazioni con cui si è rimessa in discussione l’obiezione di coscienza, dopo che l’Europa ha condannato l’Italia perché non garantirebbe un adeguato accesso all’aborto. Al di là del fatto che i numeri del governo dimostrano l’opposto, la sentenza europea parla di violazione in nome del “diritto di salute della donna”. Mentre invece, come ha scritto settimana scorsa su Salon la femminista abortista Camille Paglia, accusando la stessa sinistra di mistificare la realtà nascondendosi dietro a un presunto “attacco alla salute delle donne”, bisognerebbe chiedersi: “Chi è la vera vittima qui?”. Continua a leggere “Si parla di donne e medici nell’aborto. E il bambino?”

Imparare insegnando ai propri bambini

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di Samantha Fabiani, mamma e maestra

Guardo il calendario e scopro che è già passato un anno da quando mi sono resa conto che a Staggia Senese la scuola di Alleanza Parentale si sarebbe aperta davvero! C’erano finalmente quattro iscritti, quattro bambini per la prima elementare (poi sono diventati otto), per la MIA prima elementare e allora tutto quello che mi era sembrato fino a quel momento un bellissimo progetto, cominciava a prendere forma, ad avere un nome… anzi quattro nomi (e quattro cognomi).

C’erano quattro bambini, una maestra, una stanza… un bambino in più del minimo per partire, mi sentivo fortunata. Quattro creaturine affidate ad Alleanza Parentale, ma nello specifico alle mie mani, alle mie cure, alle cure della maestra Samantha. Avevo parlato personalmente con ognuno di quei genitori, e avevo letto nei loro occhi l’urgenza di una scuola come noi la stavamo sognando; parlavamo la stessa lingua, volevamo le stesse cose, e ci rendevamo conto che non eravamo compresi. Molte altre persone, a volte i nostri stessi familiari non ci comprendevano. Classi piccole (massimo dieci alunni), maestra unica, pochissimi compiti a casa, collaborazione costante con i genitori. Un nuovo modo di vedere la scuola, che in realtà è un modo antico, a misura di bambino. Per questo pochi lo hanno compreso. Continua a leggere “Imparare insegnando ai propri bambini”

Il vero diritto negato: l’assistenza al più debole

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Cara Costanza,

ti racconto un po’ di Giovanni.

Giovanni ha 4 anni ed è il secondo dei figli di mio fratello, insieme al fratello più grande, Domenico che di anni ne ha 7, sono i doni più belli che il buon Dio ci ha dato. Alla loro nascita, nel condividere la notizia con alcuni amici, l’unica espressione possibile per descrivere quel momento è stata “ questo è un vero miracolo d’amore”. Questo è per me la vita!

E la vita di Giovanni – affetto da una rara quanto invalidante malattia genetica la SMA (atrofia muscolare spinale) che non gli consente di camminare né di svolgere autonomamente le più elementari funzioni vitali – un miracolo lo è davvero.

Si, perché Giovanni è il bambino più allegro e pieno di vita che io abbia mai visto, nonostante tutti i limiti e le difficoltà con cui si deve scontrare. Guardandolo mi trovo a pensare che è come se il sapere di dipendere da un altro in tutto e per tutto gli consentisse di affidarsi totalmente a lui e quindi di non aver paura di nulla. Continua a leggere “Il vero diritto negato: l’assistenza al più debole”

Corpo dato per amore

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di Costanza Miriano

Quando è morta Elisa aveva 37 anni, quattro figli, un marito e centinaia di amici in tutto il mondo. Era il 28 febbraio 2015, ed Elisa stava partorendo Maddalena, che in questi giorni compie un anno. Una complicanza rarissima e imprevedibile del parto, tecnicamente una “coagulazione intravascolare disseminata” l’ha uccisa in poche ore, mentre il marito infermiere e i medici dell’ospedale di Orvieto ce la mettevano tutta per salvarla, e mentre in pochissime ore una rete di amici si era attivata nella preghiera da mezzo mondo. Io, ricordo, stavo andando a vedere Villa d’Este con marito e figli, e mi era arrivato un sms dalla Toscana. Poi avevo aperto la mail, e avevo trovato un messaggio analogo proveniente da Parigi. Tornata a casa mi ero sintonizzata su Mistero Grande, e ho scoperto che stavano pregando da Verona. Già questo può dare una piccola idea di chi fosse Elisa, di quanto bene avesse sparso e costruito nella sua vita da quel luogo piccolo e così poco metropolitano in cui viveva, Orvieto. Continua a leggere “Corpo dato per amore”

Il nulla e la fecondazione eterologa

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di Sergio Mandelli

Quando è morto mio padre avevo dodici anni, ed stato un fatto tragico che ha condizionato pesantemente la mia vita.
Ciò che mi è mancata è stata soprattutto la possibilità di avere qualcuno che mi guidasse con sicurezza nel mondo. Avevo mia madre, per carità, che mi ha voluto bene, e altre donne sue amiche mi sono state vicine. Ma a me mancava mio padre.
Ho cercato a lungo di colmare questo vuoto nella ricerca delle mie radici. Continua a leggere “Il nulla e la fecondazione eterologa”

Noi reagiremo

(1979 - foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).
(1979 – foto Periodici San Paolo/G. Giuliani).

dall’ OMELIA DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II  Washington, Capitol Mall. 7 ottobre 1979

Reagiremo ogni volta che la vita umana è minacciata.

Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi reagiremo per proclamare che nessuno ha il diritto di distruggere la vita prima della nascita.

Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell’amore.

Quando l’istituzione del matrimonio è abbandonata all’egoismo umano e ridotta ad un accordo temporaneo e condizionale che si può rescindere facilmente, noi reagiremo affermando l’indissolubilità del vincolo matrimoniale.

Quando il valore della famiglia è minacciato da pressioni sociali ed economiche, noi reagiremo riaffermando che la famiglia è necessaria non solo per il bene privato di ogni persona, ma anche per il bene comune di ogni società, nazione e stato. Continua a leggere “Noi reagiremo”

«Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». #UnMilioneDiBimbi

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Un milione di bambini che recitano insieme il Rosario per l’unità e la pace. È l’invito che il 18 ottobre, ormai da dieci anni, Aiuto alla Chiesa che Soffre rivolge ai bambini di tutto il mondo.

L’iniziativa, chiamata “Un milione di Bambini in Preghiera”, è nata nel 2005 a Caracas in Venezuela. Mentre un gruppo di bambini pregava, alcune donne presenti hanno avvertito la presenza della Vergine. Una di loro si è ricordata allora della promessa di Padre Pio: «Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». Continua a leggere “«Se un milione di bambini pregheranno insieme il Rosario, il mondo cambierà». #UnMilioneDiBimbi”

Corniglio for Africa

tiro alla fune

di Flavio Salvadori

Corniglio for Africa all’inizio era solo un nome, ambizioso ed irriverente. Il nome di una giornata evento, per celebrare il rientro di Padre Carlo dopo un lungo periodo di assenza dall’Italia. Tre anni di missione in Camerun.

Successivamente abbiamo scoperto, assieme all’associazione culturale Corniglio chiAma che ha sposato da subito con entusiasmo l’iniziativa, che Corniglio for Africa ha creato molta attesa nel paese, ed anche qualche paura. Tanto che il vice sindaco di Corniglio, incantevole località della Val Parma, è stato avvicinato da qualche cornigliese che ha manifestato preoccupazione per il possibile prossimo arrivo di profughi dall’Africa… Continua a leggere “Corniglio for Africa”

A che cosa servono i social

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di Paolo Pugni

Noto sempre più spesso che sui social media si discuta, con toni appassionati che talvolta diventano accessi fino all’esagerazione, di vicende d’attualità. Ad esempio in questi giorni si dibatte sul neonato delle “mamma dell’acido” sottrattole appena nato, senza neanche permettere un abbraccio materno. E noto che ci si accapiglia sulla vicenda. Continua a leggere “A che cosa servono i social”

Per me, la natura

IMG_0526di Emanuele Fant

Collezionare foglie di diversi colori, allevare tartarughine, tenere una lucertola in mano finché non sacrifica la coda per scappare. Alle scuole elementari la natura mi serviva per le prime, ingenue, prove di verifica: ero Dio o un semplice bambino? Potevo controllare la vita brulicante che mi circondava?

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Una scuola parentale, perché no?

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di Gabro Sartori

Esci dalla tua terra e va dove io ti indicherò…E’ iniziato tutto così, dopo la mia conversione ad Assisi, dopo aver fatto i corsi propostomi; vocazionale, fidanzati…il percorso con il mio padre spirituale, l’illuminato e paziente frà Massimo, ho detto il mio sì al Signore, sono uscito dalla mia terra e Lui non ha mancato di indicarmi la strada da seguire. In testa avevo tanti progetti che avrei potuto realizzare e soprattutto dopo il matrimonio, con mia moglie, cercavamo di capire dove il Signore ci chiedeva di andare…poi sono arrivati i figli, i nostri due meravigliosi bambini, ma non vedevamo ancora bene quale fosse la meta…anche se negli anni abbiamo fatto tante esperienze con gruppi, famiglie, movimenti, parrocchia ma ancora tutto ci risultava annebbiato.

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