Alberi e bambini, et et

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di Costanza Miriano

Non credo nella raccolta differenziata non perché non ne apprezzi la validità. Non ci vuole una laurea in biochimica per intuire che certe cose si possono riutilizzare, che in natura nulla si distrugge eccetera, e che i rifiuti se li bruci puzzano e inquinano, se li riusi è meglio per tutti (avevo ottimo a educazione tecnica). La trovo una cosa ammirevole e infatti la faccio. La faccio fare ai miei figli, e per dare loro il buon esempio un paio di volte ho anche rischiato di essere investita per andare a recuperare una cartaccia che era sfuggita a qualcuno di loro in mezzo alla strada, per non parlare delle mie borse sempre piene dei loro rifiuti, perché trovare un cestino non strabordante nella nostra bellissima Roma è un evento epocale, che si presenta però solo quando non hai niente da buttarci dentro. (Quando i miei figli mi consegnano lattine vuote e carte unte di pizza la mia risposta standard è “ti sembro tonda con un buco sopra? Sono forse un cestino?”, ma loro da anni non fingono neanche più di ridere).

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Cosa chiediamo ai bambini

 

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di Emanuele Fant

Con molle sufficienti sotto ai piedi, avrei fatto un salto in Cielo per chiedere consiglio alla venerabile Nennolina, che a sei anni ha offerto la sua gambina col tumore a nostro Signore, e a sette la vita tutta intera. Già che c’ero, mi sarei fatto indicare pure la scranna di Lucia, già pastorella di Fatima, che prima delle medie aveva visitato l’inferno dal vero, indossava il cilicio, e faceva digiuno con la sicurezza che il pranzo che non prendeva si poteva scambiare con un bel colpo da dietro a una qualche stortura. Continua a leggere “Cosa chiediamo ai bambini”

Spiegare ai bambini ciò che sesso non è

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di Susanna Tamaro per il “Corriere della Sera

In questi ultimi giorni si è aperto a Trieste un acceso dibattito tra genitori e istituzioni per l’introduzione negli asili del «Gioco del Rispetto», un laboratorio didattico «volto all’abbattimento di quegli stereotipi sociali che imprigionano maschi e femmine in ruoli che nulla hanno a che vedere con la loro natura». Continua a leggere “Spiegare ai bambini ciò che sesso non è”

Mamma Elisa

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di Costanza Miriano

Carissimi Chiara, Francesco, Maria e Maddalena Elisa, come tutte le mamme che vi conoscono, o che sentono parlare della vostra famiglia (la vostra storia sta facendo il giro del mondo), ho il cuore stretto per voi. Non faccio che pensare a voi in questi giorni. Anche al vostro babbo, certo, ma lui è grande e forte, e poi io sono una mamma, non posso fare a meno di preferire i più piccoli. Vorrei correre da voi ad abbracciarvi e baciarvi, ma so che non servirebbe a niente, perché non sono i baci di una mamma qualsiasi quelli di cui avete nostalgia. Vorrei venire a cucinarvi una torta, ma immagino che ci sia chi lo fa per voi, e poi la vostra mamma era una cuoca bravissima, mentre io sono una schiappa. Vorrei prendermi il dolore al posto vostro, ma purtroppo neanche questo adesso è possibile. Vorrei fare qualcosa per voi, ma che, mi chiedo. L’unica cosa che so un po’ fare è scrivere (niente di che, per carità, ma sempre meglio di come sono capace di cucire, cucinare, cantare e un sacco di altre cose). Allora questo, volentieri, posso provare a farlo per voi. Continua a leggere “Mamma Elisa”

Al servizio del cittadino

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di Paola Belletti

“Dunque signora, per prima cosa mi deve portare il certificato del pediatra fatto sul sistema Inps”.

Vado.

Pediatra un po’ nervoso (ha ragione anche lui però! Hanno una montagna di burocrazia da sbrigare) mi compila questo certificato incalzando la segretaria ad ogni bivio imposto dalle tendine che si aprono  e dalle diverse spunte possibili. E ogni tanto chiede a me. “Qui cosa metto?”

Comunque lo ottengo, questo benedetto certificato, in duplice copia. In busta chiusa. Continua a leggere “Al servizio del cittadino”

Osanna Yeah

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di Paola Belletti

Se guardando le vetrate istoriate-astratte (istoriastratte?) color verde mare e arancio di una chiesa moderna Isabella urla a favore di tutti i fedeli presenti “guarda mamma ci sono le Winx”. Se al “Santo o-o-o-o-o-o Santo- Osa-a-a-a-nnnnnnnna, Osanna eh! Osanna eh!” Margherita si lancia in una coreografia un po’ rock un po’pop nel corridoio e chiude il canto con “Osanna nell’arco dei cieli” e la mossa che usa Violetta nei finali di performance.

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Succede oggi. Natale

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di Sara Nevoso

Succede oggi che Natale è davvero dietro l’angolo e il conto alla rovescia che io e miei tre bimbetti facciamo ogni sera dal “-10” è sempre più corto e gioioso.

Allora è il momento di pensare al pranzo, di correre al supermercato e accorgersi che salmone non ce n’è più, di sistemare il centrotavola con candela, ma rassegnarsi a non accenderla perché al piccino piace troppo soffiarci sopra! Continua a leggere “Succede oggi. Natale”

Sembra proprio un angelo

Immagine“«Sembra proprio un angelo» dissero gli Orfanelli uscendo dalla cattedrale con le loro vivaci mantelline rosse e i lindi grembiulini bianchi. 

«Che ne sapete voi?» disse il Maestro di Matematica, «non l’avete mai visto, un angelo.»

«Ah! ma sì, invece, in sogno» risposero i bambini…”

(da “Il Principe Felice” di Oscar Wilde).

 

di Mario e Marta Grossi

L’angelo: essere di natura superiore all’umana, puramente spirituale, è rappresentato dall’Arte in forma corporea (più o meno corpulenta) di giovanile bellezza, con ali e tra raggi di luce. Molti artisti non hanno resistito al desiderio di esprimere la loro visione di questi protettori alati. Come non ricordare gli angioletti di Raffaello, tanto di moda qualche hanno fa’? Continua a leggere “Sembra proprio un angelo”

Succede oggi. Vacanze

 

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di Sara Nevoso

Succede oggi che anche io sono stata in vacanza, con tutta la tribù. E’ stata una settimana impegnativa, ma incantevole. I tre protagonisti sono stati i bimbi, e il Vangelo ci ha messo lo zampino. Siamo stati a Prato Nevoso, in un albergo “children – friendly”, grandi spazi e un sacco di giochi, anche perché i proprietari di figli ne hanno quattro.

Una mattina abbiamo deciso di visitare un paese poco lontano (il numero uno detesta viaggiare in macchina e allora cerchiamo di non affrontare grandi distanze). Continua a leggere “Succede oggi. Vacanze”

Cose da bambini

 

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di Andrea Piccolo

Gabriele ha quattro anni. Come a tutti i bambini dell’asilo, in occasione delle feste importanti come Pasqua e Natale, ma anche per la recita di fine anno, gli insegnano delle simpatiche filastrocche che lui impara a memoria con solerte diligenza e anche un po’ di divertimento, almeno a giudicare dall’entusiasmo e concentrazione che mette nel declamarle.
Con due settimane buone di anticipo rispetto all’evento che si sta preparando, durante la cena, quando la famiglia è riunita, senza alcun preavviso Gabriele si alza in piedi sulla sedia e, ottenuto il silenzio e l’attenzione di tutti, comincia a recitare la sua poesia; talmente senza preavviso che a volte siamo costretti ad interromperlo per imporgli di trangugiare prima di proseguire, se non per zelo educativo almeno per capire cosa dice.

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Tre tre, giù giù

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di admin

L’ultima frontiera è sparita, l’ultimo muro finalmente abbattuto: la giostra di ovuli venduti, uteri affittati e spermatozoi in comodato d’uso ha sancito la fine del romano principio per cui Mater semper certa est, e ora le donne si ritrovano a condividere l’amletico destino del pater autem incertus. La perfetta parità tra uomo e donna è raggiunta, segno X dunque, non vince nessuno, perde solo il buonsenso, ma tanto era già moribondo. E quasi per un gioco del destino è proprio un caso romano, quello dell’ospedale Pertini, ad aver sbattuto in prima pagina e in faccia agli italiani questa nuova fantastica realtà.

Ma l’ingegneria genetica è già pronta ad offrirci nuovi piccoli passi che diventeranno balzi da gigante per l’inumanità; Continua a leggere “Tre tre, giù giù”

Di antichissime suorine e del Marchio di Caino

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di Francesco Natale

 Ne ricordo ancora i nomi. Nulla di strano, in fondo: ci passai dieci anni tondi tondi in quella gigantesca villa arroccata in cima a Salita Speroni in quel di Recco. Asilo, elementari, medie: giornate fitte e, oggi lo so meglio di allora, meravigliose, trascorse fra i banchi e i giardini delle Suore Maestre Pie. Ne ricordo ancora i nomi: Suor Leonilde, Suor Fortunata, Suor Augusta, Suor Anselma, Suor Costanza, Suor Rosalia, Suor Carla, Suor Edwige, Suor Laura, Suor Lucina. Da decenni, ormai, quella scuola non esiste più, destino che accomuna purtroppo molti “istituti parificati” come oggi, secondo il gelido burocratese, bisogna chiamarli. Continua a leggere “Di antichissime suorine e del Marchio di Caino”

Succede Oggi. La TV

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di Sara Nevoso

Succede oggi che non esista più la fascia oraria dedicata ai cartoni animati, ma che in ogni momento mamma tv può sostituirsi a noi, può essere la tata che, senza fatica, fantasia, amore, ipnotizza i nostri bimbi per intere ore.

Sembra incantato, non si sente volare nemmeno una mosca”, quante volte ho sentito questa frase! Continua a leggere “Succede Oggi. La TV”

Il male che c’è

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di Costanza Miriano  

-Ehi! Dove vai con un top luccicante, tutta sola, di sera? Senza neanche un figlio per mano, un passeggino?

-Veramente è un pezzo che non vado in giro con il passeggino. E sono sola perché siamo in partenza per il mare domattina presto, i ragazzi dormono… il top luccicante, be’ quello è perché dentro di me abita una signora cafona che aggiunge sempre uno strato brilluccicoso, un accessorio di troppo, uno strass grosso come un’oliva. Ha accoppato quella voce da sciura che le diceva di vestirsi,  andare allo specchio e togliere qualcosa, quella piccola cosa di troppo, cacchiate tipo less is more. Less is less. Quanto all’essere qui in realtà è perché torno adesso dalle Sentinelle in piedi.

-Le Sentinelle di che?

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La Francia abbandona il progetto gender nelle scuole.

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di Mauro Zanon   Il Foglio

Parigi. Dovranno farsene una ragione le fanciulle di Osez le féminisme! e del Collectif éducation contre les LGBTphobies, che giovedì dalle pagine del Monde hanno chiesto al ministro dell’Educazione nazionale, Benoît Hamon, di ufficializzare quanto prima la generalizzazione del movimento “Abcd de l’égalité”. Perché il programma scolastico pro gender – promosso dall’ex ministro Vincent Peillon e dall’attuale ministro per i diritti delle Donne, Najat Vallaud-Belkacem, con il pretesto di decostruire gli stereotipi sessuali e di lottare contre le disuguaglianze tra maschi e femmine – non andrà oltre lo stadio della sperimentazione (attualmente sono 275 le scuole coinvolte). Continua a leggere “La Francia abbandona il progetto gender nelle scuole.”

Una carezza

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 di Andrea Damiani

L’altro giorno, nella mia preghiera mattutina, ho chiesto al Signore una sola cosa: fammi una carezza. Perché alla fine il problema è sempre lo stesso: abbiamo bisogno di gesti e di segni.

E che ormai siamo abituati a tutto, viviamo in una società che non ha più sorprese e nulla ci scalfisce più. Viviamo  accumulando giorni su giorni, in piena frenesia completamente lanciati verso un futuro che ci spaventa e ancorati ad una passato che ci ha fatto soffrire. Perdendo così l’unico momento nel quale possiamo incontrare il Signore: Adesso.

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Prime comunioni – 7, 8, 9, 10

 Eravamo rimasti un po’ indietro con i video, eccone quattro tutti insieme. Approfittiamo  anche per segnalare che sul sito  vallicella.org  dal 26 maggio (festa di san Filippo Neri)  sono disponibili  i files audio delle Catechesi dei cinque passi 2013-2014 di padre Maurizio Botta. 

PRIME COMUNIONI 8 – Educare alla preghiera: il Padre nostro e l’Ave Maria

PRIME COMUNIONI 9 – Entrare nella celebrazione eucaristica (parte I)

PRIME COMUNIONI 10 – Entrare nella celebrazione eucaristica (parte II)

 

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