Appunti di un voto post-atomico

porta a porta-elezioni 2013

di Raffaella Frullone

Non avevo compreso a pieno quanto stava accadendo. Non avevo percepito che l’appuntamento elettorale italiano fosse una sorta di Armageddon per l’umanità intera. I dubbi hanno cominciato ad assalirmi lunedì pomeriggio di fronte a tre eventi apparentemente scollegati tra loro. Continua a leggere “Appunti di un voto post-atomico”

Il piccolo esercito

jr

di Costanza Miriano

Conosco una giovane donna molto speciale, un cervello che collabora con una prestigiosa università straniera mentre fa da mamma e anche da babbo ai suoi figli, da quando il marito è morto. Ieri l’ho incontrata. Aveva le lacrime agli occhi. “Mi chiedo se lo abbiamo lasciato solo. Non abbiamo pregato abbastanza per lui” – mi ha detto. Solo questo. Mi ha dato una bella lezione, perché io da quando ho sentito la Notizia con la n maiuscola ho attraversato tutti gli stati d’animo (quelli dal lato negativo della gamma, chiaramente), ma a prendermi qualche responsabilità proprio non avevo pensato. Continua a leggere “Il piccolo esercito”

L’altro trucco di Dio

orologio_praga1

di Andrea Torquato Giovanoli

Se solo.

A chi non è mai capitato di indulgere in questa forma condizionale, recriminando su eventi infausti e piccoli accidenti?

Se solo avessi fatto così anziché cosà, se solo avessi scelto questo piuttosto che quello, se solo me ne fossi accorto un istante prima…

Se solo. Continua a leggere “L’altro trucco di Dio”

Il martirio dell’equilibrio

IMG_0278

di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio”

l telegrafo a grani

telegrafo del crepuscolo

di Maria Elena Rosati  trentamenouno

Stavo pensando al telegrafo. Voi direte giustamente: perché? Non lo so , solo mi è venuto in mente questa forma di comunicazione superata ormai dalle nuove tecnologie, ma che alla fine del 1800 aveva rivoluzionato il modo di comunicare.

Antenato del telefono, di internet e di tutta la comunicazione moderna, il telegrafo funzionava secondo un sistema semplice, e quindi abbastanza difficile da spiegare (per me che non ci capisco nulla):  un trasmettitore, un impulso trasmesso via cavo, o via onde radio, e un ricevitore che spacchetta il codice del messaggio.

Continua a leggere “l telegrafo a grani”

Te Deum

IMG_0181

di Costanza Miriano

Per quanto io tenda a dismettere con una certa facilità il portamento regale – provate voi a tenere una condotta da alto lignaggio quando, per dire, una figlia divelle il tubo dello scarico in bagno facendo la lap dance e allaga la stanza e i vostri piedi muniti di collant nuovi e miracolosamente non bucati, sfoderati in via eccezionale per la riunione a scuola che dovrebbe iniziare dodici minuti fa – per quanto io dunque deponga spesso la compostezza e la pacatezza che la mia condizione comporterebbe, c’è una cosa che non posso dimenticare. Noi siamo di stirpe regale. Nostro padre è Dio. Lui è il re dei re. È re ma è padre. E non ha considerato un tesoro geloso la sua regalità, ma anzi vuole farci come lui. Continua a leggere “Te Deum”

Lasciatevi tentare

di Silvio Roggia*

Carissimi tutti,

sono in viaggio da Doula a Yaoundè sul ‘Garanti’ bus partito stamattina alle sette. Ho un bel cumulo di documenti da tradurre perchè dopodomani iniziamo a uno dei nostri meeting regionali (=Africa e Madagascar) e l’arcobaleno delle lingue è una delle meraviglie con cui fare i conti: bisogna che tutto il materiale sia espresso almeno in inglese, francese e italiano (portoghese se si riesce). Dunque ero immerso nel laptop a tradurre, perchè come al solito sono in ritardo e il tempo stringe.

Continua a leggere “Lasciatevi tentare”

Il calcolo dell’imprevedibilità

di Maria Elena Rosati   trentamenouno

I componenti della commissione Grandi Rischi  della Protezione Civile sono stati condannati a sei anni di carcere per il terremoto in Abruzzo del 2009: non avrebbero fornito le giuste informazioni ai cittadini, minimizzando l’entità del sisma in arrivo. In pratica, non sono stati in grado di prevederlo con certezza assoluta. Continua a leggere “Il calcolo dell’imprevedibilità”

Elogio della lavatrice e fine delle vacanze

di Costanza Miriano

Mentre scrivo manca ancora un giorno di mare alla fine della vacanza vera e propria (poi si parte alla volta di Medjugorje), per cui non vorrei trarre conclusioni avventate, tirare somme in modo frettoloso, sbilanciarmi, ma arriverei a dire – sottovoce, incrociando le dita, con la testa nascosta da un cuscino per rendere irriconoscibile la mia voce – che tutti i bambini sono sopravvissuti.

Continua a leggere “Elogio della lavatrice e fine delle vacanze”

Piovono preci (replay)

di Costanza Miriano

VV MR, PN D GRZ, L SGNR CN T. Come tutti ben sanno si tratta dell’Ave Maria mormorata tra i denti senza alterare la mimica facciale quando ci si mette la matita (per labbra, ma anche occhi: bisogna stare immobili, soprattutto se lo specchietto è piccolo e fuori mano, come quello retrovisore): è la giaculatoria dell’automobilista femmina in ritardo al lavoro. Continua a leggere “Piovono preci (replay)”

La preghiera vi renderà liberi

di Costanza Miriano

Le donne che mi fanno più tenerezza in assoluto sono quelle che non riconoscono la propria fragilità, il loro bisogno di uno sguardo benevolo che si posi su di sé. Quelle che non sanno che “verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà”.

Perché siamo tutte così, tutte desideriamo che l’altro ci rimandi la nostra immagine attraverso i suoi occhi. Riconoscere la nostra fame è il primo passo per saziarla. Continua a leggere “La preghiera vi renderà liberi”

I miei eroi

di Costanza Miriano

Deve essere un po’ di stanchezza. Forse le lenti a contatto, e i fiocchi di pioppo che nevicano abbondanti qui a Roma, e magari anche un po’ di matita negli occhi, ma insomma ieri mi sono commossa. Sono entrata in una delle più antiche chiese di Roma dove dovevo incontrare il mio amico don Massimo Vacchetti, e ho visto sei sacerdoti in ginocchio che recitavano la coroncina alla Divina Misericordia. Continua a leggere “I miei eroi”

Mala, male, mali

di Paolo Pugni

C’è questa vicenda  di Filippo (*) che va letta nel modo giusto. Perché ti fa tremare. In molti modi. E ti schianta se non sai prendere la distanza e guardare l’insieme.

Che se non stai attento, se non tieni in equilibrio i piatti, se non guardi dove metti i piedi, tutto cade, non si tiene in uno scenario che strappa un lembo di Paradiso e lo porta in terra. Continua a leggere “Mala, male, mali”

Piovono preci

di Costanza Miriano

VV MR, PN D GRZ, L SGNR CN T. Come tutti ben sanno si tratta dell’Ave Maria mormorata tra i denti senza alterare la mimica facciale quando ci si mette la matita (per labbra, ma anche occhi: bisogna stare immobili, soprattutto se lo specchietto è piccolo e fuori mano, come quello retrovisore): è la giaculatoria dell’automobilista femmina in ritardo al lavoro. continua a leggere

Chi insegna ancora ai bambini le preghiere a memoria?

di Giovanni Lindo Ferretti    

Due volte l’anno cambia l’ora, lo so c’è molto di peggio ma il mio ritmo
vitale non gradisce e un diffuso malumore mi avvolge: divento intrattabile,
arrogante, sgradevole a me stesso. Poi alzo gli occhi ai monti tra squarci di
basse nuvole, la nebbia risale le valli, resto incantato dalla bellezza della
Creazione; recito le preghiere che ho imparato da bambino con la stessa
intenzione e ben altra consapevolezza; canto il Salve Regina con le Litanie, il
Te Deum e ritrovo, con fatica, il mio posto tra le Creature. Sono poche le
persone che conosco, a cui voglio bene, che insegnano, hanno insegnato, le
preghiere ai propri figli: non le conoscono proprio o hanno voluto dimenticarle come ingombranti residuali di secoli bui. continua a leggere