Nel mondo 200 milioni di cristiani sono perseguitati a causa della loro fede. Hanno bisogno del tuo aiuto ma anche delle tue preghiere.
acs-italia.org
Continua a leggere “E tu? Credi nella forza della preghiera?”
Nel mondo 200 milioni di cristiani sono perseguitati a causa della loro fede. Hanno bisogno del tuo aiuto ma anche delle tue preghiere.
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Siamo alla stretta finale, questa settimana si saprà come e se il ddl Cirinnà paserà al Senato, intanto è stata stralciata la stepchild adoption ma non basta. Noi non abbiamo mezzi di comunicazione, non abbiamo VIP che firmano appelli, e, a parte pochissimi di noi, non sediamo in Parlamento. Abbiamo riempito una piazza impressionante ma sembra non bastare, però abbiamo un’arma potentissima: la preghiera. Dobbiamo chiedere, chiedere, chiedere con tutte le forze a Lui che intervenga. Dio è troppo rispettoso della libertà dell’uomo per intromettersi nelle sue faccende. Lo fa solo se noi gli chiediamo di farlo.
Dobbiamo farlo fino a spolmonarci, appoggiandoci alle parole di Gesù: chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete. Dobbiamo chiederlo con fede cieca. Continua a leggere “Niente VIP solo santi in paradiso. Un’ora di guardia”
Le preghiere ci hanno aiutato tanto il Family Day sta prendendo forma ma la strada è ancora lunga , servono altre preghiere, non molliamo adesso: chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete. Dobbiamo chiedere con fede cieca.
QUESTO SITO creato da amici ha trovato il modo di organizzare un calendario di preghiera ininterrotta. Riempiamo tutte le caselle di questa griglia di “pregatori” aggiungiamo ore alle ore, contro la legge Cirinnà. Pregare è l’arma più potente che abbiamo, e soprattutto è quella che gli altri non hanno.
Aggiungerei che abbiamo un’altra arma infallibile: il digiuno. Si può fare in molti modi, secondo la tradizione della Chiesa e anche facendo dire messe. Continua a leggere “Servono altre ore di guardia!”
Siamo alla battaglia finale sulla legge Cirinnà. Nonostante una piazza che ha espresso chiarissima la volontà di un impressionante numero di cittadini di voler difendere l’istituto naturale del matrimonio, nonostante nel paese anche grazie al nostro lavoro si è diffusa la consapevolezza della grave ingiustizia che la legge legittimerebbe – usare corpi umani come merce, sottrarre ai bambini i loro veri genitori, impedire ai bambini di sapere da dove vengono – quasi tutti i politici con incredibile arroganza e superficialità si riempiono la bocca con parole svuotate di senso come “diritti civili” e cercano di aggirare lo scempio che si preparano a fare cambiando il nome alle cose (“stepchild adoption”, “affido rinforzato”).
La legge salterà la fase della commissione e andrà in aula. Dopo mesi di offensiva su tutti i mezzi di comunicazione cercheranno di ignorare ciò che pensa ancora la maggioranza del paese, cioè che i bambini hanno diritto a un padre e a una madre.
di Costanza Miriano
Buoni propositi per il nuovo anno, elencati assolutamente alla rinfusa, in ordine di venuta in mente alle 4 e 19 di notte, al termine di una giornata faticosa e di una notte passata a scrivere sotto i fumi della Coca light e del taleggio. Allora, si diceva dunque propositi per il nuovo anno:
Uscirne indenne.
Uscire dalla dipendenza da sostanze non sane quali il taleggio, le arance disidratate, il Nespresso Arpeggio con la panna.
Uscire prima la mattina per portare le piccole a scuola (non ci riesco mai) e cercare così di risalire nella scala sociale delle madri che arrivano sul piazzale della scuola un quarto d’ora prima della campanella già truccate e aggiornate sulla ricerca di storia, e poi arrivare anche in tempo a messa, invece che essere una paria delle genitrici, sempre per ultima (se arrivo), con la tuta sopra la sottoveste da notte, e sempre in ritardo alla ..ssa (l’inizio lo manco sempre).
Uscire (amo le anafore) più spesso con uomini approvati dalla Chiesa cattolica (mio marito) per andare al cinema o in altri posti strambi quali il fast food srilankese a mangiare lenticchie alla salsa di cocco abbuffandoci con sette euro a testa. Continua a leggere “Buoni propositi per il nuovo anno, elencati alla rinfusa”
Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria. Continua a leggere “Preghiera di san Bernardo per il nome di Maria”
di Andrea Piccolo
Gabriele ha quattro anni. Come a tutti i bambini dell’asilo, in occasione delle feste importanti come Pasqua e Natale, ma anche per la recita di fine anno, gli insegnano delle simpatiche filastrocche che lui impara a memoria con solerte diligenza e anche un po’ di divertimento, almeno a giudicare dall’entusiasmo e concentrazione che mette nel declamarle.
Con due settimane buone di anticipo rispetto all’evento che si sta preparando, durante la cena, quando la famiglia è riunita, senza alcun preavviso Gabriele si alza in piedi sulla sedia e, ottenuto il silenzio e l’attenzione di tutti, comincia a recitare la sua poesia; talmente senza preavviso che a volte siamo costretti ad interromperlo per imporgli di trangugiare prima di proseguire, se non per zelo educativo almeno per capire cosa dice.
I cristiani non solo discriminati, ma vessati, puniti con il carcere, minacciati e costretti all’esilio, uccisi. Il fenomeno non è nuovo, ma certo negli ultimi anni, anzi mesi sembra essersi drammaticamente intensificato. Alle violenze in Egitto, Siria, Nigeria, ai casi di Asia Bibi in Pakistan e di Meriam in Sudan – questi sono solo la punta di un iceberg ben più esteso – si è aggiunto il precipitare della situazione in Iraq, con la comunità cristiana già provata da un decennio di sangue che si è ritrovata di nuovo in un incubo. Continua a leggere “ن In preghiera per i cristiani perseguitati”
di Andrea Damiani
L’altro giorno, nella mia preghiera mattutina, ho chiesto al Signore una sola cosa: fammi una carezza. Perché alla fine il problema è sempre lo stesso: abbiamo bisogno di gesti e di segni.
E che ormai siamo abituati a tutto, viviamo in una società che non ha più sorprese e nulla ci scalfisce più. Viviamo accumulando giorni su giorni, in piena frenesia completamente lanciati verso un futuro che ci spaventa e ancorati ad una passato che ci ha fatto soffrire. Perdendo così l’unico momento nel quale possiamo incontrare il Signore: Adesso.
di Costanza Miriano
Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio (replay)”
di Costanza Miriano
Io credo, per carità, non c’è che dire. Anzi, il Credo è una delle mie preghiere preferite, in chiesa mi spolmono a proclamarlo, e presto diventerò una di quelle vecchiette che rimangono indietro di vari secondi, e vanno per conto loro sempre a voce un po’ troppo alta. Ma la mia fede fieramente declamata reggerebbe a qualsiasi colpo? Continua a leggere “Perché credono”
di Costanza Miriano
Buoni propositi per le vacanze: affrontare con signorile rassegnazione la prova bikini, tentare un giorno di arrivare in spiaggia a un orario decente (e non, come al solito, all’ora in cui le madri serie mettono i figli al riparo dai raggi più dannosi), fingere almeno un po’ di entusiasmo andando sul pedalò, protestare poco per l’aria condizionata a livello 5 che mio marito mette in macchina (è per fare contento il pinguino che ha sotto il sedile). Ma soprattutto pregare di più.
di Costanza Miriano
Sera, preghiera prima di dormire. Ultimi tentativi da parte delle bambine di trattenere la mamma in camera.
– Mamma, ma perché quando preghiamo teniamo le mani unite?
(Si sa che le questioni teologiche si mostrano in tutta la loro urgenza solo oltre l’ora del coprifuoco). La mamma, con la testa ciondolante dal sonno, cerca di reperire una risposta che non le faccia perdere quel pur minimo prestigio che ancora conserva in casa. Non le viene in mente nulla. Già, perché? – si chiede.
Interviene a salvarla la sorellina:
– Celto, scusa, è pelché dai la mano a Gesù. Una mano è la tua, una è la sua, e lui te la tiene. Ti eli dimenticata? Continua a leggere “Come bambini”
Caro amico omosessuale,
ho letto il tuo post sulla bacheca di Costanza Miriano e già mi pento di avertelo detto perché penserai di sapere già dove andrò a parare – e forse hai ragione, però vorrei raccontarti lo stesso la mia storia, che è molto molto simile alla tua. Non sono omosessuale ma sono nata con una grave e complessa malformazione che, oltre a darmi considerevoli problemi di salute, mi fa convivere con quello che io ho sempre considerato il mio terribile segreto: sono incontinente.
Il programma Striscia la notizia si è occupato più volte ultimamente delle apparizioni di Medjugorje (a suo modo ovviamente). La polemica che ne è seguita ci interessa poco ma ci fa piacere ripubblicare questo post dello scorso agosto.
di Costanza Miriano
In questi giorni di ritorno da Medjugorje ho avuto anche io un’apparizione. Mi è apparso chiaramente il mio infantilismo, quello che a volte mi spinge a cercare segni, emozioni, misteri, miracoli, e a non vedere il miracolo che è la mia, la nostra vita. Continua a leggere “Ritorno a Medjugorje”
di Costanza Miriano
Se avessi una pur minima speranza di deviare il corso della storia ci proverei. Che so, andrei davanti al Quirinale, pronta anche a stendermi per terra sul manto stradale di via Nazionale, magari con le braccia tutte ricoperte di Bonnie Bracelets Club Monaco (mio ultimo oggetto dei desideri) in modo che mi si veda anche di notte se passa una macchina, sempre che abbia i fari accesi: rischiare la pelle sì, ma con stile. Farei qualsiasi cosa, se potessi, pur di sventare il pericolo che Emma Bonino diventi Presidente della Repubblica. Continua a leggere “Cristo è morto per Emma Bonino”