di Costanza Miriano
Buoni propositi per le vacanze: affrontare con signorile rassegnazione la prova bikini, tentare un giorno di arrivare in spiaggia a un orario decente (e non, come al solito, all’ora in cui le madri serie mettono i figli al riparo dai raggi più dannosi), fingere almeno un po’ di entusiasmo andando sul pedalò, protestare poco per l’aria condizionata a livello 5 che mio marito mette in macchina (è per fare contento il pinguino che ha sotto il sedile). Ma soprattutto pregare di più.
Avrò più tempo per farlo, e anche se per una mamma la parola vacanza non esiste, di certo in estate l’impegno nel seguire i figli è molto meno vincolato da orari quotidiani: vuoi mettere non dover sovrintendere, armata di frusta, alla tortura dei compiti, tutti i santi giorni?
Quello della preghiera è di gran lunga il proposito decisivo, quello che cambia totalmente la qualità e l’esito della nostra vita. Perché anche se progrediamo nella vita spirituale – ma starò davvero progredendo? o girando in tondo come un criceto? – anche se le tentazioni, i pericoli che corriamo, sono magari più raffinati, meno grossolani, anche se la nostra vita sembra avere una scorza impeccabile, il nostro cuore, da cui dipende la qualità delle nostre azioni, è sempre a rischio.
Davvero, me ne rendo sempre più conto, senza lo Spirito Santo, che chiediamo e certamente otteniamo nella preghiera, «nulla è nell’uomo, nulla senza colpa» (sequenza di Pentecoste). Tutte le nostre azioni e anche le nostre parole sono a rischio, anche se viviamo apparentemente da buoni cristiani. Davvero solo la preghiera ci custodisce. Possiamo per esempio fare apostolato per vanagloria, possiamo risolvere qualche problema a qualcuno e poi andarlo a dire a tutti, possiamo avere uno spirito manageriale e non davvero caritatevole nell’affrontare i bisogni, possiamo ascoltare gli altri e poi giudicarli… Insomma quello che è nel cuore dell’uomo è proprio così, mai senza colpa, e non è con lo sforzo della volontà che ci salviamo, ma solo con la preghiera. È la preghiera che, con fedeltà e pazienza, gradualmente, progressivamente, toglie ogni volta un altro piccolo pezzo di noi, e ci mette dentro un altro po’ di Dio.
fonte: Credere
Ne avevo bisogno…grazie. Lo penso, lo penso, lo penso ma ho volte ho bisogno di sentirmelo dire per prenderlo sul serio
Grazie Costanza, sottoscrivo quello che dici sulla preghiera (e anche sugli orari di arrivo in spiaggia, purtroppo anch’io non sono fra le madri serie… )
I compiti…incubo sempre anche d’estate
Mi ostino ogni anno a cerare quel posto dove i figli possono divertirsi quasi come piace a loro e io posso riposarmi un poco, ma piu vado avanti con gli anni, e avere un 4enne a 46 anni a cui non riescono a dare un nomignolo che non sia attila, tempesta, duracell è quasi faticoso, dopo un “polvere” di 8 anni, una repubblica di San marino di 13 e due super adolescenti di 19 e 17, ma che mi lamento, sono i miei figli il mio gene, scopro con piacere che la forza il discernimento l’amore lo trovo solo nella preghiera…grazie, una bellissima conferma. Comunque lo spray che mi ha dato la fra usta per le pelli particolarmente rapivate dal sole , funziona. Anche la tachipirina per troppa aria condizionata …..
Farmacista…scusate ma l’ipad che funzione poco in piu con la correzione automatic….
Sto rileggendo: “Racconti di un pellegrino russo”. Il mio sogno è stato sempre quello di riuscire a pregare così, resterà un sogno…..
Dai Giusi, non partire “con il piede sbagliato”…
“Lo desidero con tutto il cuore e lo chiederò a Dio.” ….Vedrai che ce la fai 😉
Buona giornata.
Grazie per l’incoraggiamento ma l’hai letto: Racconti di un pellegrino russo? Ci provo ma è un po’ difficile. Una parvenza (lontana) l’ho vissuta il 17 agosto. Eravamo solo in due in un piccolo santuario delizioso di Villanova d’Asti intitolato alla Madonna delle Grazie (gli abitanti la chiamano la Madonnina). C’è un quadro bellissimo sull’altare di una Madonna che allatta. La mamma di Don Bosco portò lì Giovannino da piccolo perchè ammalato di ruffa (allora si moriva) e fu guarito istantaneamente. E’ luogo di apparizione: la viuzza d’accesso si chiama Maria Baj che è il nome della pastorella alla quale apparve la Madonna. C’è anche una fonte ma purtroppo non c’era acqua. Lì abbiamo recitato ad alta voce il Rosario e la Coroncina della Divina Misericordia. Intorno solo il viale con le edicole dedicate al Santo Rosario e il prato con il pilone votivo e la fonte, tanto silenzio, solo sole e il canto degli uccellini e nessun’altro (dovrei dire purtroppo ma egoisticamente dico per fortuna). Ci vuole silenzio per pregare e bellezza, non è facile trovarli nel quotidiano….
I “Racconti di un pellegrino russo” è un libro splendido! Anche a me piacerebbe riuscire a pregare in quel modo, come ci invita a fare anche San Paolo, e riuscire, in tutto ciò che faccio, a rendere gloria a Dio che, incarnandosi, ha santificato ogni nostra più piccola e quotidiana azione. Le rare volte in cui, mentre compio vari lavori in casa, mi viene da fare questa riflessione, sento una grande pace e una profonda gioia!
La preghiera è la nostra vita! Grazie, Costanza, di averlo ricordato!
@Giusi, si l’ho letto e l’ho avuto come “vademecum” per la formazione alla preghiera (non che sia diventato un campione, ma questo è un altro discorso…).
Hai ragione, ci vogliono silenzio e bellezza e non è facile trovarli, ma se quelli fuori di noi sono (forse) rari e si vedono con gli occhi materiali, quelli dentro di non vanno cercati lontano (aspettando i giorni di ferie ;-)).
Il silenzio dobbiamo imparare a farlo – duro esercizio zittire la mia capoccia! – e la bellezza la troviamo con gli occhi dello spirito, non tanto in quel che siamo, ma nell’Amore che Dio ha per noi… e questo personalmente lo trovo molto facilmente.
Così mettiamo in pratica la parola: Matteo 6,6: “Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto…” Quale migliore camera, segreta e chiusa (quando serve), se non quella del nosto cuore?
Il “segreto” – o il punto di arrivo – del pellegrino russo (se non ricordo male…) era quello di far coincidere un breve preghiera – una delle tante vituperate “giaculatorie” – con il respiro e con il battito del cuore. Così il cuore fisico pompa sangue e quello spirituale, preghiera.
Forse non ci riusciremo 24 ore su 24, ma dai che una ventina di minuti qua e là nella giornata ci si riesce 😉
Tanto si sa, serve a noi… non c’è una “misura” che dobbiamo colmare 😉
Giusi: ottimo libro… La pratica viene con la pratica. 😉
Vorrei consigliare, umilmente, la lettura de “Il viaggiatore incantato” di Nikolaj Leskov…
Pregando e/o raccogliendosi in se stessi:
“Oh come allor divisa
da sé la mente volò in parte ov’ebbe
l’esilio a grado, e in sé tornar le increbbe!”
[Un poeta “quietista” fiorentino del ‘600]
Le parole di Costanza e Giusi mi hanno fatto pensare all’esperienza che anche quest’anno ho vissuto in montagna e alle meraviglie che lì Dio ci dona e ci consente di contemplare. Mentre arrancavo in salita, mi guardavo intorno: monti ora maestosi, ora rotondeggianti e dolci, nevi, rocce, cieli azzurri, laghi e torrenti, cascate… Io contemplavo e dal cuore mi scaturiva spontanea, immediata la preghiera: una preghiera di sola lode e ringraziamento. Ed ero felice, come persa in quel Dio che così mi si manifestava. Poi, nel pomeriggio, andavo a Messa e magari partecipavo alla recita del Rosario, ma la mia preghiera non era più così immediata e gratuita…
Anche per questo AMO la montagna (anche quest’anno,come tutti gli anni…) 🙂 😀
Dove tutto tende “all’alto”, tutto ti invita a salire ancora, a non fermarti per trovare gli orizzonti più belli, gli spazi più incontaminati, i silenzi più ricchi di presenza… e altre vette.
Ma guarda un po’… che fatica salire !!
Sono della squadra avversa: mai provato davanti al mare? Certo non a Ferragosto. Ci andrò come ogni anno a fine agosto. Per me il mare e le ciliegie sono due tra le prove certissime dell’esistenza di Dio. Chi altri se no?
Pregando e/o raccogliendosi in se stessi:
“Oh come allor divisa
da sé la mente volò in parte ov’ebbe
l’esilio a grado, e in sé tornar le increbbe!”
[Un poeta “quietista” fiorentino del ‘600]
Sarà perché ho anch’io 4 figli (la parola pesti li definisce meglio!) ma mi ritrovo moltissimo nelle parole di Costanza Miriano….è condivido in particolar modo la riflessione sulla preghiera. Quest’anno, per la prima volta in vita mia, le ferie sono state un’occasione per riscoprire il valore e il “potere” della preghiera….una vera e propria cura spirituale!!!!
Credo che il problema non sia il pregare di più….ma pregare più “intensamente”..!! Mi spiego : è vero che il ritmo frenetico delle nostre giornate non lascia spesso un tempo di raccoglimento per farlo. E’ anche vero però che si può pregare in tanti modi perfino nei normali gesti quotidiani nei quali affidiamo al Signore l’ opera che sia lavoro, volontariato o impegno civile.Sentirsi parte del creato è già una consapevolezza che ti dona la certezza di un rapporto diretto con Dio. Ecco che allora non finiamo di stupirci guardando un panorama alpino o un tramonto al mare.
La preghiera così non si riduce a semplici formule ripetitive, ma si rinnova attraverso stati d’ animo nei quali affidiamo al Signore ogni nostro gesto. Chiediamo qindi come dice Costanza più spesso nelle nostre preghiere lo Spirito Santo.
“Signore Gesù…io metto il mondo nella sua povertà spirituale sotto il trono della tua Divina Misericordia. Per la forza del mio amore e della mia fede…io ti invoco ora nel cuore di tutti i tuoi figli..SCENDI GESU’ E COLMACI CON IL TUO SPIRITO”
Carissima Costanza… ottimo articolo, come sempre. Smack! 😀
Mi permetto un appunto su “affrontare con signorile rassegnazione la prova bikini”: con un fisico come il tuo… credo che alcune donne affronterebbero con signorile esibizione la prova bikini… 😉
Io, al contrario… rigorosamente in costume intero e solo perché non ho ancora trovato il costume a righe “primi 900”. Sigh! 🙁
Personalmente ho apprezzato molto questo articolo di Mario Palmaro, “Vacanze cristiane” pubblicato da Il Timone:
http://www.partecipiamo.it/angela_magnoni/articoli/un_momento_per_lo_spirito/mario_palmaro_vacanze_cristiane.pdf
E’ vero, jafoli, è questa la preghiera, ma il problema è che la quotidianità e il correre affannoso dietro le cose da fare ti distraggono al punto che a volte hai l’illusione di essere tu da solo, col tuo affaccendarti, preoccuparti, correre, a dover badare a tutto, come se tutto fosse in mano tua e tu fossi onnipotente e autosufficiente. O, al contrario, ti vivi come schiacciato sotto un peso dal quale credi di potere e dovere uscire da solo. E così dimentichi la tua dipendenza di creatura e la gioia della certezza che fortunatamente la tua vita non la devi tenere in mano da solo, ma c’è Qualcuno che cammina insieme a te e porta i tuoi pesi con te! E dimentichi di invocare lo Spirito Santo!
Confesso che mi piace, nonostante io non sia tecnologica, questo modo di incontrare pensieri e considerazioni di altri, perché mi aiuta a richiamarmi a un atteggiamento e a una riflessione buoni per la mia vita e sono grata per questo, oltre che a Costanza, a te, a Giusi, a Bariom e ad Alessandro.
…e anche i quietisti, ovviamente, la Chiesa li mise al bando!
E giustamente, con la bolla papale “Caelestis Pastor” di Innocenzo XI, dato che. seppure partendo con i migliori propositi (siamo in tema con l’articolo…) i “quietisti” – da quiete appunto – arrivarono a negare le pratiche liturgiche tradizionali in favore di un assoluto stato di quiete interiore (che doveva portare ad una continua intima unione a Dio), sino a ragiungere di fatto una sorta di “indifferenza mistica”.
Ma il buon Alvise non è ovviamente di tale avviso e dopo aver “buttato lì” un bel versetto quietistico, arriva (subdolamente) a riproporre il suo solito triste, assioma ;-|
…subdolamente?!?
(a proposito, non è il “Pellegrino russo” su posizioni quietiste?)
…e dico i quietisti, perché essi sono molto vicini al pellegrino russo….
Alvise non è assolutamente così! Lo so che odi i link ma ho sonno, non ho voglia di riassumere. Qui è spiegata la profonda differenza fra esichia e quietismo:
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/insegnamenti/esychia.htm
Giusi sarei pronto a scommettere che Alvise conosce bene la differenza, ma questo è il suo modo di agire.
Ecco perché l’ho definito “subdolo”… e qui vengo a spiegarlo anche a te Alvise direttamente.
Tu non pubblichi come commento tre versetti di Vincenzo Filicaia tanto per fare, ti reputo proppo intelligente (che sia un “quietista” è poi da dimostrare, mantre alcuni suoi sonetti si, sono definiti di “tipo quietista” – che è altra cosa…).
Tu li pubblichi, butti l’amo per vedere le reazioni (magari qualcuno abbocca…), per poi arrivare a sostenere che anche il “Pellegrino Russo” era “su posizioni quietiste” e dulcis in fundo che la Chiesa mise al bandoi quietisti appunto.
Il tutto centellinando i tuoi commenti per vedere se qualcuno si “incarta” da solo… cosa possibilissima perché non è detto che tutti abbiano la tua “fine cultura” e sappiano chi sono i quietisti, ecc, ecc.
L’atteggiamento è subdolo, come quello degli scribi e dei farisei che portavano a Cristo un domanda, ma non per comprendere… solo per porre un tranello.
Diverso sarebbe l’atteggiamento di chi, correttamnte, pone una domanda o un dubbio o un diverso punto di vista, come: “Mi risulta che “Racconti di un pelllegrino russo” sia su posizioni “quietiste”.…(cito) “e anche i quietisti, ovviamente, la Chiesa li mise al bando!”il tuo “ovviamente” già disvela il preconcetto del tuo pensiero…)”
I tre versetti di cui sopra poi inseriscili prima o dopo o dove più ti piace.
Il primo, a differenza del secondo, è per me un agire subdolo.. ed molto, molto spesso, il tuo modus operandi qui.
Ci sono differenze e ci sono rassomiglianze. Per fare prima, ma il discorso storico filosofico religioso sarebbe infinito, metterei tutti questi movimenti quietismo esocismo accetra dentro la cornice più ampia del misticismo, fatte le debite differenze, il che sarebbe un lavoro interminabile. Poi se voi lo avete già terminato con il link di Giusy, questo è un altro discorso.
Si Alvise, salta pure il nocciolo del discorso… non ti faccio così stupido da non averlo afferrato (o devo pensare tu lo sia?)
…sono stupido e subdolo!
Ah beh, allora abbiamo risolto…
Siccome però non lo credo (ho parlato di “atteggiamento” subdolo…), quel che ne deriva è che con il tuo atteggiamento dai dello stupido a me (e agli altri) e poi pretendi rispetto :-|).
…non subdolamente ho sempre detto che voi pretendete di pronunciarvi su tutto facendovi forti della vostra supposta, da voi, fede e e del magistero della chiesa. Io invece penso che tutti viviamo bene o male allostesso e non possiamo pretendere di fare la morale a nessun altro. E cerco di mostravi le vostre contraddizioni sul vostro stesso terreno dei testi sacri e, casomai, del semplice buon senso medio umano. Che ho mai citato Thibon, io? Che ho mai citato dei testi filosofici o altri dove è detto dice che le cose divine in quanto divine sono imperscrutabili e quindi occorre arrangiarsi da noi?
“.. Io invece penso che tutti viviamo bene o male allo stesso e non possiamo pretendere di fare la morale a nessun altro.”
E perché con i tuoi discorsi non cerchi tu continuamente di fare la – tua – morale a noi?
“…e cerco di mostravi le vostre contraddizioni sul vostro stesso terreno dei testi sacri e, casomai, del semplice buon senso medio umano…” (di cui noi siamo ovviamente del tutto privi)
Beh Alvise… AUGURI !!
Ma la domanda di fondo è: CHI TE LO FA FARE? (!)
Noi potremmo anche invocare una “spinta che ci viene dall’alto”, una missione insita nel nostro credo… (a cui puoi non credere) ma tu?
Hai proprio del buon tempo da perdere… 😉 (oltre che una gran fiducia nei tuoi – supposti validi – ragionamenti).
…e a voi chi ve lo fare di fare sempre “WOW” l’un l’altro o “quando leggo queste cose mi viene da vomitare”?
Siccome sono anche io un partecipante al blog mi piacerebbe ci fosse più serietà!
Il tuo problema è che mentre sei uno e uno solo (e ti sembra di essere l’unico serio…), per te TUTTI gli altri rispondono ad una sola voce.
Adesso dimmi Alvise dove il sottoscritto ha mai scritto “WOW” o “quando leggo queste cose mi viene da vomitare”?
Dimmi dove…
E anche fosse, il tuo chiodo fisso che siamo tutti uguali (gli uomini intendo) arriva a pretendere che dovremmo tutti scrivere (serio SIC!) come scrivi tu?
Ma fammi il piacere !!!
Che ti devo linkare un trattato? E’ evidentemente questione che è già stata sviscerata dal momento che il pellegrino russo è testo consigliato anche dai cattolici più tradizionalisti. Se poi vuoi banalizzare allora sono quietiste anche le suore di clausura o il grande San Charbel e tutti i santi maroniti. Si vede che non conosci il valore della preghiera. Non c’è cesura tra la preghiera e l’azione.
Cara Costanza -non c’entra nulla con l’argomento-ma qualora tu non l’avessi ancora ),c’è un film intitolato Fireproof di Eric Wilson (o La sfida dell’amore, titolo del libro) edito da eun.ch, diffuso in Italia solo in edizione home video, ma che ha avuto un successo strepitoso negli Stati Uniti. I suoi effetti sono stati prodigiosi visto che molte coppie in procinto di separarsi ci hanno ripensato dopo aver visto il film.Non ti racconto nulla ma ti invito a farlo come testimonianza successiva,se vuoi, tu che ne hai le capacità. E’ “La prova del fuoco” per i matrimoni.Grazie e scusa per l’intrusione. Valerio e Annalisa
…una precisazione: “fireproff” vuole dire “a prova di fuoco”, non come sembra avere inteso Valerio “la prova del fuoco”,
Sicuramente lui stava solo facendo un gioco di parole…
“i suoi effetti sono stati prodigiosi visto che molte coppie in procinto di separarsi ci hanno ripensato dopo aver visto il film”
…eventualmente, se ancora in crisi, se lo potranno riguardare, o aspettare un altro film egualmente psicotropo!
…come qualcheduno (come tanti hanno fatto) potrebbe domandarsi: era Alessandro Manzoni su posizioni gianseniste?
La domanda avrebbe un milione di risposte diverse e/o con sfumature diverse…
…cosa ne pensate voi di questi discorsi che fanno i giornali aulla illuminazione mistica di Ratzinger?
Io penso che, in realtà, si dovrebbe parlare, più giustamente, della maturazione interiore di un uomo che si è sempre arrovellato, credo, mi auguro, intorno al maggior senso della vita cristiana. Escluderei l’intervento divino.
Che se poi qui per te c’è poca serietà… vai a cercarla altrove (di sicuro la trovi…), sennò rassegnati. 😐
In base a che, di grazia la escluderesti?
Non potrebbero poi le due cose andare assieme?
…forse, magari, anche io, nel mio piccolo, allora, come tutti, una volta data per scontata l’esistenza (se così fosse giusto definirla) di Dio, anche io, dico, potrei essere nelle cose della mia mente, guidato dalla grazia divina, perché non è dato sapere per quali vie e dove opera la grazia, o no?
Certamente si. ;-), ma come si suol dire: “l’albero si riconosce dai frutti”…
“potrei essere nelle cose della mia mente, guidato dalla grazia divina, perché non è dato sapere per quali vie e dove opera la grazia, o no?”
1) Non è che non è dato sapere per quali vie opera la Grazia (ad esempio è certissimo che la Grazia opera nel Sacramenti): non è SEMPRE dato sapere per quali vie opera la Grazia, questo sì. Dove opera la Grazia è dato saperlo: opera in tutti. Ciò non significa che tutti si lascino guidare dalla Grazia: dalla resistenza/rifiuto (con tutte le gradazioni) rispetto alla Grazia discende la commissione dei peccati (più o meno gravi)
2) quindi è fuor di dubbio che la Grazia stia operando in te, ma ciò che importa è se tu ti lasci guidare dalla Grazia. Altrimenti pecchi.
3) per non indorarti la pillola, faccio presente ad esempio la tua pubblica professione di ateismo è senza dubbio un peccato, e in nessun modo è frutto dell’azione della Grazia. La Grazia di Dio non può infatti essere ispiratrice e promotrice di ateismo, perché altrimenti Dio opererebbe contro sé stesso (come potrebbe la Grazia di Dio muovere alla negazione di Dio?).
Quanto alla peccaminosità dell’ateismo, così il Catechismo:
“2125 Per il fatto che respinge o rifiuta l’esistenza di Dio, l’ateismo è un peccato contro la virtù della religione [Cf Rm 1,18 ]. L’imputabilità di questa colpa può essere fortemente attenuata dalle intenzioni e dalle circostanze.”
4) Ovviamente non dico questo per farti in conti in casa tua (anch’io certissimamente pecco), ma solo per evitare malintesi sull’azione della Grazia. Poiché la Grazia divina è tenace e indomita, il suo lavoro nei tuoi confronti continua e continuerà incessantemente fino alla fine (così come accade con ciascuno di noi, seppure in maniera inconfondibile: la Grazia è per tutti ma non agisce con un software standard uguale per tutti: Dio sa contare solo fino a uno), sebbene sia evidente e innegabile che, almeno sul versante dell’ateismo, finora sei stato riottoso all’iniziativa della Grazia.
…riottoso!
In altre (poche) parole: un albero si riconosce dai frutti… (come sopra ;-))
Sull’ateismo vale la pena ricordare cosa dice il C.C.C tra le altre cose:
2125 Per il fatto che respinge o rifiuta l’esistenza di Dio, l’ateismo è un peccato contro la virtù della religione.78 L’imputabilità di questa colpa può essere fortemente attenuata dalle intenzioni e dalle circostanze. Alla genesi e alla diffusione dell’ateismo «possono contribuire non poco i credenti, in quanto per aver trascurato di educare la propria fede, o per una presentazione fallace della dottrina, o anche per i difetti della propria vita religiosa, morale e sociale, si deve dire piuttosto che nascondono e non che manifestano il genuino volto di Dio e della religione»
E qui, come dire, il buon Alvise si sente “invitato a nozze” 😉
Io nn ho figli ma fino a qualche mese fa lavoravo stando 11 ore fuori casa. Arrivavo alla sera stanca e distrutta, nervosa perche nn avevo mai tempo per me, per cucinare in maniera decente… oggi sono a casa definitivamente ( esubero di personale), ho recuperato il tempo della vita, cucino con piu voglia, ho recuperato la salute ( tendini delle spalle logorati e tunnel carpale operato).. Io sn felice di stare a casa, mi sono creata un blog, sono appasdionata di borse, le creo e le realizxo e spero diventi il mio lavoro del domani: bisogna crederci, credere nelle proprie capacita’….
marypoppins1968:
…sì, hai ragione, in bocca al lupo!!!
…ma te, per esempio, che frutti dai?
E’ una bella domanda… ma tu chiedi alla pianta; che frutti dai? Li prendi e li assaggi (sperando non siano velenosi ;-)).
Poi sai, io sono ancora una “pianta sevatica”, che il Signore a potato, concimato e credo abbia fatto anche qualche innesto… da questo lavoro qualche frutto buono può essere uscito, ma bisognerebbe chiedere appunto a chi li colse…
Ma la domanda secondo logica, doveva essere un’altra. 😉
…anche da me, allora, qualcheduno, senza il paraocchi (come dici te che io ho) potrebbe cogliere buoni frutti.
Allora che stiamo a parlare a fare?
Quale dovrebbe essere la domanda, secondo logica?
Eh, già, te sei una pianta ancora selvatica, el sior Tòdaro brontolon, non come noi piantine di serra…
…anche da me, allora, qualcheduno, senza il paraocchi (come dici te che io ho) potrebbe cogliere buoni frutti.
Certamente, non ho il minimo dubbio (compreso il sottoscritto)
Allora che stiamo a parlare a fare?
Ah non lo so… dimmelo tu. Se vuoi smettiamo subito 😉
…proprio così!
ciao Costanza, molto bello quello che hai scritto, credo che è utilissimo ricordarsi l’importanza della preghiera, aggungerei la costanza che ci mettiamo , poi logico, non possiamo pretendere di avere dei ritmi di preghiera come i monaci, proporrei il motto: poco ma con fede all’impegno con la preghiera .