Un family day ancora più bello. Il video.

family

dalla pagina facebook dei Cinque Passi

Ieri chi c’era sa che numericamente era una piazza pressoché uguale al 2007. Ma senza spinta CEI (Avvenire oggi non ha dedicato all’evento nemmeno la prima pagina, ma un articoletto a pag.10) e soprattutto senza politici. Molto meglio oggi. Più ecclesialmente laico, senza piloti come ha chiesto il Papa. Solo famiglie. Dal basso. In 18 giorni. Tutti si sono pagati il loro biglietto di treno, di aereo, di autobus per venire, niente sponsor di partito, niente aiuti da lobby o patrocini vari. Prima e dopo sotto il diluvio. Durante, a parte qualche goccia sul finale, non ha piovuto. Chi crede di contare più del popolo, politico o elite culturale radical chic che sia, faccia le sue analisi. Qui i figli e i giovani c’erano davvero. Ascoltate il grido dei più piccoli.

PMB

L’intervento di Costanza è a 2:10:00 circa

pm san giovanni

82 pensieri su “Un family day ancora più bello. Il video.

  1. Alessandro

    Lascio qui il mio ringraziamento:

    – a tutti gli organizzatori (Costanza in testa), perché convocare e mettere in piedi una manifestazione del genere, in meno di tre settimane e fronteggiando l’ostilità del segretario generale della Cei, è segno che ci si crede davvero tantissimo e – permettete – che (come dicono gli allenatori di calcio) si hanno attributi non indifferenti; bravi, avete dimostrato tanto coraggio e anche una buona dose di lungimirante follia (diciamolo)!

    – ai neocatecumenali (di cui non faccio parte), che con la loro adesione gioiosa e corale hanno illustrato vividamente che significa “nuova evangelizzazione” e “scrutare i segni dei tempi”

    – a tutti i partecipanti, tutti e ciascuno, perché alle manifestazioni oggi ormai si va quasi sempre solo se il biglietto è pagato, e invece loro si sono accollati le spese (per alcuni senza dubbio ingenti) al solo scopo di difendere la famiglia e i bambini

    – a chi non ha potuto partecipare ma era idealmente in piazza: il vostro sostegno è fondamentale, il lavoro continua, piazza San Giovanni è – come dice Adinolfi – solo l’inizio…

  2. medicialberto

    Sostenere che il genere sia una scelta e non un fatto di natura e di biologia è una completa idiozia che stanno provando ad inculcarci.

    Chi? I poteri che ci controllano.

    Ma sono idioti i poteri che ci controllano? No di certo! E allora va capito come fanno a inculcarci certe idiozie e perchè lo fanno.

    Come: infilandole in discorsi più ampi e buonisti (“la tolleranza per il diverso” “l’amore non guarda in faccia a nessuno”, ecc.).

    Ma ancora più importante è capire il perchè. Perchè rientra in una strategia di attacco alla famiglia.

    E perchè la famiglia dà così fastidio? Perchè la famiglia è una comunità di crescita e difesa dell’individuo. E una massa di indifesi non cresciuti si manipola molto meglio. SVEGLIAMOCI!!!!!

  3. Voi fate bene a manifestare contro ciò che rupetate sbagliato! Ma le bugie non è giusto dirle. Gasparri e altri politici hanno fatto una conferenza stampa a favore del family day, alla manifestazione c’era Lupi. Se dici che non avete appoggi politici, dici una falsità. Siete lobby pure voi! Non c’è niente di male se i politici appoggiano la vostra causa. Ogni politico appoggia ciò che rispecchia i suoi valori.
    Scalfarotto appoggia i gay e Gasparri appoggia voi.
    Più che legittimo, ma non fare la pura e innocente che non sei.
    E comunque pure al Gaypride c’è il popolo e le famiglie e la gente e blablabla!

    Spero che un giorno ammettere di avere appoggi politici, perché la tua retorica falsa della compagna dell’agnello è triste.

    Tra l’altro ieri era la giornata internazionale per i rifugiati. Non ti ho sentito dire niente a favor loro.

    1. admin

      Non siamo noi a mentire ma lei, le sue sono illazioni dettate solo dall’incapacità di concepire quanto di incredibile è successo. Questa manifestazione è stata organizzata senza NESSUN APPOGGIO POLITICO, né della CEI né di tanti movimenti cattolici.
      Sul palco solo due personaggi dal sapore vagamente politico, due ex parlamentari uno del PD Adinolfi (ora giornalista, direttore de La Croce), e uno del centro-destra, Mantovano in rappresentanza di uno dei pochi movimenti presenti (Alleanza Cattolica) e che è tornato a fare il magistrato.
      E’ stata una manifestazione pensata, organizzata e partecipata dal basso.
      In piazza c’erano politici? Forse, esattamente come c’erano meccanici, insegnanti, preti, operai, impiegati, fornai, manager, giornalisti, autisti, pompieri, medici e avvocati, tutti a rappresentare solo se stessi e le proprie famiglie.
      Costanza era nel comitato organizzativo e nessuno meglio di lei ti può assicurare che non si è visto nessun politico, prima, ma ora sì, sarebbe il caso che la politica faccia i conti con questa straordinaria piazza.

      PS Le buffonate ONU delle giornate mondiali se le tenga pure lei, la Chiesa è piena di gente santa che ai rifugiati pensa tutti i santi giorni.

      1. Anonimo69

        @ Admin

        scusi, non se n’abbia a male, ma io alle TV, ho visto la presenza di Giovanardi, Quagliariello, Buttiglione, P.F. Casini. Come si può negare che costoro, non abbiano dato una valenza politica alla loro partecipazione? La gente avrà senz’altro partecipato per motivi ideali e di fede, ma un politico non può fare a meno di valutare gli effetti e le eventuali finalità, sul piano (appunto) politico di ogni evento A69

        1. admin

          Erano sul palco? Erano nel comitato organizzatore? Sono venuti di loro spontanea volontà e hanno il diritto di partecipare a una manifestazione, è quello che si fa quando si va in piazza, esattamente come hanno fatto Mario, Alessandro, Daniela, Andreas, padre Maurizio e tutti quelli che conosco e che erano in a san Giovanni.
          Lo so che vi disturba questa piazza così poco incasellabile nei vostri stereotipi mentali ma fatevene una ragione.

          PS Mi dispiace molto caro anonimo69 ti avevo inserito tra i provocatori intelligenti tra quelli che a volte riescono a offrire spunti interessanti, con questo commento è sceso vertiginosamente nella categoria dei provocatori da bar.

          1. Anonimo69

            @ Admin

            me ne dispiace assai, ma il fatto è che quando vedo i politici far qualcosa di “visibile” ai media, penso sempre che lo facciano per uno scopo politico.
            Non ho detto poi che erano sul palco, ho detto solo che erano presenti……….
            Non dubito inoltre che non facessero parte del comitato organizzatore (non sarebbe stato opportuno).
            Speriamo di risalire nella categoria superiore (“e il sol MONTAVA IN SU’ con quelle stelle ch’eran con lui, quando l’amor divino, mosse di prima quelle cose belle.”). A69
            .

            1. Anonimo69

              Chiarimento: “non sarebbe stato opportuno” nel senso che sarebbe stato in contraddizione (mettere i politici nel Com. organizz.) con l’impostazione a-partitica data alla manifestazione. A69

            2. Beh, l’unica sarebbe stata vietare ai politici la partecipazione in quanto politici…
              La mentalità di oggi è sempre categorizzare tutti: i politici, i gay, gli omofobi, gli etero… Per fortuna qualcuno sa ancora vedere “la persona”.

              1. Anonimo69

                Eh, ma l’essere politici non è una divisa che si possa mettere e levare. Quando uno è un politico, si tende quasi “meccanicamente”, ad attribuire un significato “politico” a tutto ciò che fa in pubblico.
                Non è colpa nostra se la gente oggi categorizza tutto e tutti (ma siamo poi sicuri che, nei tempi passati, non si tendesse ugualmente a categorizzare le persone?). A69

                1. Che i politici mostrino apertamente i valori in cui credono è un bene perché è questo il fulcro ideale della politica in primis: “io credo in A e lo dico bene a tutti, così se anche voi credete in A mi potete votare e potrò far sì che A venga rispettato e tutelato per quanto è in mio potere.” Non c’è nulla di male in questo, anzi.
                  Ben diverso sarebbe il caso in cui uno dicesse A senza credervi per accaparrare voti e quindi potere ma:
                  1) non è possibile saperlo senza fare un processo alle intenzioni;
                  2) mostrarsi di difendere valori “assai poco mainstream” non pare una gran mossa per un opportunista.
                  Pertanto non ho capito tanto l’obiezione mossa, sinceramente.

                    1. Giusi

                      Mi pare che, più o meno, con tutti i loro limiti, i politici presenti hanno sempre mostrato di pensarla in maniera politicamente scorretta sulla famiglia. Non è che oggi ti diano una medaglia se vai al family day anzi! Quindi di che opportunismo stiamo parlando?

    2. PaulBratter

      “Devo correggere un’affermazione di Massimo: non è vero che non sono autorità qui, oggi. Perché la costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, è il popolo l’autorità, e il popolo è qui in piazza, qui oggi!!!”

      Gianfranco Amato ieri dal palco di san Giovanni

    3. Sara

      La solita ricetta: concedere ma insieme attaccare, criticare, svilire e, da ultimo, aggiungere un pizzico di benaltrismo.
      Ma neanche un’argomentazione valida.
      Direi che il pasticcio è pronto.
      Se c’è chi se ne sazia, buon appetito!

  4. Chiara

    Cara Costanza,
    Ieri a Roma c’eravamo anche noi con due dei nostri quattro figli (di 4 e 6 anni) che nonostante l’acquazzone e tutti gli imprevisti si sono divertiti così tanto da esclamare: Mamma, Roma e’ bellissima!!
    Grazie davvero per tutto l’amore che tu e gli altri membri del comitato avete dato per organizzare questo evento. Che Dio ve lo ripaghi come solo Lui sa fare!
    E’ stato bello soprattutto avere la consapevolezza di non essere soli ( difficile, se ne eravamo più di un milione!)
    e il poter donare la nostra presenza anche per quelli che per qualche motivo non potevano esserci.
    Continuate così, siamo con voi!
    Chiara (del Cammino)

  5. Contenti e fieri di aver partecipato a quell’immensa adunata (i 4 figli a casa cercando quasi invano di seguirci “in diretta” (TV sat 2000 dove sei ? Quoque tu Brute ! ,… se ci sei batti un colpo);
    temprati dall’acquazzone che ci ha accolti in piazza sopportato con stoica, anzi cristiana rassegnazione;
    riconoscenti e grati alla Provvidenza che ci ha regalato il sole, ridonandoci il calore necessario a resistere;
    entusiasti di ascoltare tutti gli interventi impregnati di VERITA’ della REALTA’: 2+2=4; “Le foglie sono verdi d’estate !”
    “Ogni figlio ha DIRITTO a UN Padre e UNA Madre e NON… CHIUNQUE ha DIRITTO al figlio” (con buona pace di Elton !);
    delusi quasi Indignati per l’ultimo intervento (45 interminabili minuti 4 volte più di tutti gli altri) farcito di “Repetita… (che più che Juvant… Stufant !) interrotto “provvidenzialmente” da un altro annunciato e quindi evitabile acquazzone che ci ha riportato con i piedi ri-fradici per terra: stavamo quasi toccando il cielo con un dito !
    Così Ho Inveito Con Ostentazione
    Argomentando Risentito, Grondante, Umido, Eufemisticamente Logorato: LOGORROICO OSTREGA !

  6. “… l’avvocato Gianfranco Amato presidenze dei Giuristi per la Vita ha affermato che l’Italia sta affrontando “uno dei tornanti più pericolosi della storia democratica del nostro Paese”. Secondo lui infatti ci stiamo avviando “verso una nuova forma di dittatura” con “leggi liberticide” che renderanno l’Italia come la Germania nazista. Lo ha affermato in una lettera al giornale Aleteia e lo ha ribadito con forza nel suo intervento alla manifestazione.”

    [Dia Logica, 20 Giugno 2015]

  7. Ringrazio tutti, da quella scricciola di appena 2 mesi in treno al nonno di 80 anni sotto il diluvio, ai tanti giovani (menomale) abbracciati sotto il sole. Ringrazio tutti di cuore, che bello avervi conosciuto!
    Ed è solo l iniziò!

  8. Il commento di uno che c’era mi sembra degno di citazione:

    «C’è stato un momento in cui le parole di un imam di Roma erano le stesse del rabbino capo e del Papa. Una piazza a maggioranza ultracattolica lo ha applaudito. Solo per quello valeva la pena andarci.»

  9. saras

    Vorrei porre una domanda che mi ronza nel cervello da un po’ e spero tanto che qualcuno mi possa rispondere.
    Credo che sia abbastanza condivisa l’idea che l’ultimo intervento sia stato troppo lungo sia in relazione ai poveretti in piedi da ore e ore, sia in relazione al tempo dedicato ai relatori precedenti. Inoltre accorciando Kiko magari ci sarebbe stato più spazio per altre testimonianze di famiglie, insegnanti ecc.

    A parte questo, io avevo capito che l’incontro sarebbe stato interconfessionale (da qui la scelta giustissima di non portare sigle in piazza), e in effetti c’era la presenza di altre religioni e/o associazioni e persone lontane dal nostro mondo cattolico.
    Ecco, io credo che sia stato bello poter dire chi siamo, dove affondano le nostre convinzioni, parlare dell’origine reale di questa lotta, ecc.
    Però forse sarebbe stato bene avere un pochino più d’attenzione per queste realtà presenti con noi, anche se minoritarie.
    Non eliminando il discorso su Dio, ma rendendoli partecipi e coinvolgendoli, cioè valorizzando il fatto tutt’altro che scontato che fossero lì con noi.
    Dire chi siamo accogliendo l’altro.
    Io credo proprio che personalmente questo si sia fatto, ma forse il discorso pubblico era manchevole su questo.
    IO non c’ero e tra l’altro tra l’audio che saltava e i bambini cui dar retta nn ho seguito per filo e per segno, Dico solo un ‘impressione che ho avuto.
    Credo sia utile anche perchè se si rifaranno cose del genere serve mettere a fuoco le cose più traballanti per aggiustare il tiro. La perplessità che ho, comunque, è un dettaglio (non secondario) su un evento positivo e di grande successo! Grazie!

    1. shoesen

      Sottoscrivo tutto soprattutto il non bilanciamento degli interventi in termini di tempo a disposizione: ho fatto una gran fatica ad arrivare fino in fondo all’intervento di Kiko che ho trovato interessante all’inizio ma poi, per un fatto naturale il livello di attenzione è scemato drasticamente e vorrei sottolineare che ero comodamente seduta e seguivo da remoto!

  10. vale

    cirinnà:”quella piazza lì oltre a un’omofobia latente dietro il mio nome nasconde una gran voglia di discriminare.

    così può continuare a vivere dei privilegi di cui godono i genitori eterosessuali sposati! ( il giornale pag. 10 di oggi)

    ecco, adesso sia chiaro: chi la rivota, incluso il partito che la candida, sappia che si tafazzizza volontariamente….

    1. Il riferimento della On. Cirinnà ai “privilegi di cui godono i genitori eterosessuali sposati” mi ha fatto ricordare due cose:
      1) 40 e passa anni fa mio padre (medico, monoreddito, moglie e 4 figli minorenni a carico) pagava più tasse di un collega parigrado con moglie titolare di stipendio suo e senza figli;
      2) l’anno scorso e quest’anno un signore di Venezia monoreddito con 9 figli a carico, raccontava e racconta così a Tempi la sua situazione fiscale
      http://www.tempi.it/mi-chiamo-luca-abito-a-venezia-ho-9-figli-monoreddito-e-ho-scoperto-che-sono-ricco
      http://www.tempi.it/bolli-sempre-bolli-fortissimamente-bolli-disavventure-burocatico-fiscali-di-un-padre-di-famiglia-numerosa

      E mi chiedo: forse che l’On. Cirinnà vive in un’Italia alternativa, diversa da quella dove vivo io?
      O se vive nella stessa Italia, non sarebbe forse opportuno e financo salutare che l’On. in questione e molti altri della sua categoria prendessero esempio dal califfo Harun al Rashid delle Mille e una notte, ossia si travestissero da comuni mortali e si facessero ogni tanto una gitarella nel mondo reale ?

    2. Thelonious

      @vale: è vero ciò che dici, e purtroppo è triste sentire queste cose dai parlamentari.
      Certamente vivono un mondo alternativo (loro sì sono privilegiati), e inoltre le sciocchezze dette dalla Cirinnà, da Scalfarotto e simili sono solo i singulti isterici di qualcuno che si trova improvvisamente costretto a fare i conti con la realtà.

  11. Marco Lorenzetti

    Anch’io c’ero alla manifestazione del 20 con tre dei miei 5 figli (I più grandi naturalmente). Sottoscrivo quasi tutto quanto detto qui sopra da ‘saras’:

    – Kiko Arguello è stato troppo lungo e aggiungo anche che ha fatto interventi a mio parere fuori tema e che ha, purtroppo, smorzato di molto il bel ritmo che avevate dato alla manifestazione.

    – bravissimi i relatori, tra cui anche Costanza. Hanno dato l’impronta giusta. Infatti, non bisogna essere cattolici, tanto meno credenti, ma solo laici dotati di buonsenso per capire che contrastare quest’aberrante ideologia sia cosa buona e giusta. Si sarebbe dovuto tentare di trovare anche qualche testimonianza non appartenente al mondo dei credenti.

    – sentendo i miei figli, senza imboccar loro nulla, la manifestazione è stata un’esperienza molto bella (A parte Arguello che li hanno fatti letteralmente sbadigliare: 2 ragazze 18 e 16 anni + ragazzino da 12). Ne sono felice! Sbadigli a parte^^!

    – Peccato che costanza abbia poi tagliato il suo intervento…

    Ciao
    Marco

  12. Annamaria

    Da Torino, direttamente dalla Basilica di Maria Ausiliatrice: io e mio marito avremmo voluto essere a Roma con i nostri due figli, ma l’ impegno come volontari in occasione dei 200 anni della nascita di don Bosco e della visita del Papa ci ha trattenuti in città. Tante Ave Maria sono state recitate davanti la statua di Maria aiuto dei Cristiani, davanti a Colei che sa bene cosa vuol dire Famiglia. Un abbraccio forte all’ ombra delle Due Colonne

  13. Anonimo69

    Indubbiamente, dal mio punto di vista (che detesto la confusione e ODIO addirittura il caldo e l’estate), la partecipazione ad una manifestazione del genere può ben dirsi “eroica”.
    Complimenti ai partecipanti per la loro resistenza, io personalmente, avrei finito con l’infilarmi in un bar munito di aria condizionata. A69

    1. Andrea

      A proposito di bar, ce n’era uno vicino al Colosseo che esponeva la lavagna “No Famiy Day” sulla soglia del quale ho sentito ripetere ai passanti “ci dispiace siamo chiusi” ma giustamente nessuno ha voluto polemizzare o creare un caso per la discriminazione dei respinti: quando si è sinceramente benintenzionati queste cose non si fanno ed infatti ho visto semplicemente, silenziosamente (e gaiamente) rispettare anche questo rifiuto, come la pioggia insistente.

        1. saras

          già, quelle che col segno di poi erano soltanto premonizioni , l’inizio di una terribile tragedia in atto, che nessuno poteva prevedere così devastante…

    2. @A69, ma dai non faceva poi così caldo… e alla fine acqua fresca dal cielo in abbondanza per tutti!!

      ( Signore, anche un po’ meno bastava…:-) 😀 )

  14. Luigi

    Peró non é possibile che una persona che guida un movimento cattolico tanto importante possa scadere di umiltá come ha fatto Kiko al minuto 3:03:45. Addirittura il suo libro (best seller) “ha convertito tante persone”… Dai un minimo di sana umiltá Cristiana….

    1. Marco Lorenzetti

      Si, Luigi, sono d’accordo. Anche perché come ho detto sopra, a ben vedere, il suo intervento, a tratti parecchio fuori tema e ‘infinito’ ha smorzato di molto l’attenzione e fatto scadere il bel ritmo che la manifestazione aveva assunto.

    2. Affermazioni peraltro per nulla lontane dal vero (quelle di Kiko Arguello)…
      Sarebbe lo stesso che puntare il dito contro Costanza se parla dei suoi libri e dice che a molti/e ha cambiato la vita (ipotizzo non so se mai lo ha detto e se lo ha fatto lo ha fatto certo nel suo “stile” e in ultima analisi avrebe detto il vero), o contro Padre Livio perché continuaete pubblicizza i suoi libri e dice che Radio Maria ha convertito molti (ma anche P. Livio va mica bene a tutti…).

      Insomma il classico caso della pagliuzza e della trave, ma essendo personaggi molto in vista, la pagliuzza sembra ancora più grande (della nostra trave…) 😉

      1. Luigi

        Bariom perdonami ma non ho mai sentito affermare da Costanza che lei abbia “convertito tanta gente”. Le parole hanno un senso ed un peso. Che un libro, una storia, un’azione possa fare del bene è una cosa, che possa essere strumento per la conversione pure, ma è solo Dio che converte. E non ditemi che Kiko si sia potuto esprimere cosí per questione di lingua, perchè non ha certo di questo problemi.
        Ciao

        1. Giulio M.

          Dio converte ma si serve sempre di qualcuno. Probabilmente c’è qualcuno che Dio “usa” più spesso.

          1. Luigi

            Giulio il tuo discorso cozza con l’espressione di Kiko. Una cosa è dire “sono tanto felice che il mio libro abbia aiutato tante persone nel loro cammino verso Cristo” altra é affermare “il mio libro best seller ha convertito…”.

            1. Vale quanto detto sopra e qui chiudo… augurandoti di non incespicare mai tu nelle parole p che ti venga perciò chiesto conto.

              Noi processiamo ciò che sentiamo (o crediamo di sentire e di fatto riproponi frase errata), ciò che vediamo o crediamo di aver visto… Dio vede nei cuori, per fortuna. 😉

        2. Luigi perdonami tu, visto che citi persino ora e minuti, le parole esatte sono “…che tanta gente si è convertita” che già suona diverso e ben si comprende che l’italiano non è del tutto corretto.

          Se poi affermi anche che non c’è per Kiko problema di lingua si vede hai ascoltato poco o male (o poche volte) perché nello steso incontro “strafalcioni” ne ha detti e mezze parole se ne è “mangiate”.

          Poi padrone di intenderla come ti pare, ognuno ha orecchi per intendere a volte solo ciò che preferisce intendere.
          Vai a leggere la Stampa e verrai a sapere che Kiko giustifica il femminicidio con la colpa delle donne che non amano più gli uomini… vedi un po’ tu.

          1. Luigi

            Bariom tu sei libero di dirmi che io vedo ed intendo solo ciò che piú mi aggrada, puoi dirmi anche che vedo solo io (ma ti assicuro che non é così) la pagliuzza di Kiko e non la trave trasversale che ho nel cuore (vietato fare battute 🙂 ), ma quella frase comunque la si voglia “sentire” non cambia senso. Ma forse Kiko per qualcuno è troppo super partes per poter vagliare qualcosa che é uscito dalla sua bocca.

            1. In realtà per me il problema qui è l’esatto contrario… ma fa lo stesso.

              Rimane il fatto che non hai riportato le parole esatte (e visto che tu stesso dici le parole “hanno un peso ed un valore”…).

              Ti abbraccio.

              1. Luigi

                Comunque giusto per dovere di cronaca, riporto la frase esatta (riascoltata piú volte): “Sapete che io ho scritto un libro che si chiama Kerigma, che ha avuto un grandissimo successo in tutto il mondo, un best seller eccetera, E TANTA GENTE SI È CONVERTITA! “.
                Insomma sto best seller converte o no? Forse dovrei farmelo regalare e provare…chissá che finalmente anch’io inizi a vivere da fedele adulto e non da fedele bamboccione…

                  1. Gli “ex qualcosa” poi sono sempre i più attendibili… 😉

                    Forse e mi pare per il lungo periodo di 2 anni giusto, non so neppure se ci si possa definire come appartenenti a un qualche cosa… magari chiamiamolo un “esperimento” (che ci sta anche).

                1. Dovresti chiederlo a chi si è convertito leggendolo… non è il caso mio.

                  Ma come qualcuno ti ha già fatto osservare, Dio forse non può servirsi di un best seller o persino di un’idiozia?

                  Almeno un passo avanti si è fatto… la frase esatta (è già qualcosa) 😉

          2. e poi è noto che Kiko parla in “itagnolo”… va bene, sarò di parte… ma vorrei anche aggiungere che il suo essersi dilungato troppo è l’ulteriore conferma dell’importantissima e irrinunciabile complementarietà di maschile e femminile… gli è mancata Carmen a zittirlo!!!

    3. Bruna

      Ma scusate: ha parlato 3 ore di Gesù Cristo, parla sempre e solo di Gesù Cristo (non parliamo dei frutti, che confermano in pieno che agisce secondo Dio), pure quando sembra che non c’entra niente, perché è evidente che per lui Gesù c’entra dappertutto e rischia volentieri la gogna mediatica per questo(mica è stupido, lo sa benissimo a che critiche va incontro, quando si comporta così!). Ha speso e spende tutta la vita per portare a tutti Gesù Cristo, scalpita come un cavallo furioso, ma se la chiesa lo richiama si ferma come un bambino ripreso dal padre! Certo, è anche lui un peccatore, ma voi ci vedete un uomo orgoglioso (cioè pieno di sé, che porta se stesso e ha in mente solo la gloria personale) o uno umile (cioè pieno di un Altro, povero e cosciente della sua povertà e che fa tutto per la gloria dell’Altro)?

      1. saras

        io non direi proprio che sia il caso di discutere dell’anima di Kiko Arguello! Direi piuttosto di notare se e dove ci sono state sbavature in una manifestazione che rimane comunque un grande evento, con l’intento semplice di migliorare il migliorabile e renderla ancora più adeguata. Non deve interessarci mettere al centro Kiko ma che il messaggio sia comunicato il meglio possibile!

        1. @Saras sottoscrivo in toto… si finisce per infilarsi (come spesso capita) in un budello che nulla porta di buono, tranne spostare il “centro”.

          E cmq anche la “critica costruttiva”, sia concreta nel sapere che si tratta di un evento per molti versi “all’improntra” e che quanto si dica e faccia, la prossima volta altre “sbavature” (perché di questo si sta parlando e spesso con giuduzio soggettivo…) ci saranno… e per fortuna!

          Che si veda che siamo “comuni mortali” e che il tutto non lo porta avanti la nostra “capacità organizzativa” o presunta perfezione!

        2. Bruna

          Non era per discutere dell’anima di Kiko. Ma mi dispiace sempre quando per una impressione del momento (giusta o sbagliata conta poco) viene data un’immagine completamente stravolta di una persona. Che si tratti di Kiko o di chiunque altro. Tanto più che penso che ai fini del miglioramento della manifestazione non abbia alcun significato sottolineare la presunta mancanza di umiltà di una persona perché e per come ha citato il proprio libro. Mi dispiace per il malcapitato Luigi che con il suo legittimo commento ha acceso il mio senso di giustizia (anche se sui concetti rimango della mia posizione).
          P.S. C’ero anch’io, è stato bellissimo! Bellissimi tutti gli interventi! provvidenziale anche la pioggia che ci ha mandato a casa quando era stato detto tutto quello che era da dire :=)

      2. Marco Lorenzetti

        Ciao Bruna,

        personalmente, quello del riferimento al libro è solo un di più. Come dice saras occorre pensare al modo miglio di veicolare il messaggio e posso assicurarti che quel riferimento al libro, fatto in quello modo, ha fatto storcere la bocca a molti (miei figli compresi). Ma non è questo quello che importa. Quello che importa è che l’intervento è stato troppo lungo e troppe volte troppo fuori tema, tanto che i miei figli mi si giravano più volte a chiedermi ‘Ma questo che c’entra?’.
        Intendiamoci, a me va benissimo che si parli di Cristo e personalmente, sono dell’opinione che non se ne parla mai abbastanza, ma è anche opportuno farlo nel modo giusto, rapportandolo al tema di cui si sta discutendo, altrimenti, come è successo a moltissimi, l’attenzione viene meno e il ritmo scade.

        1. Infatti la cosa importante in simili manifestazioni è giusto il “ritmo”, vero?
          E che altro?

          Ma per piacere…

          Fate come per la tv, non vi piace il programma, diventa palloso (ovviamente è SEMPRE un fatto soggetivo), cambiate canale. Fate due chiacchiere sinché finisce…
          Oppure dato che l’intervento si è allungato come ultimo dell’evento, andata a casa prima (che vi evitavate anche la doccia finale). Tanti l’hanno fatto. Dove sta il probelma?

          Io non sto difendendo l’intervento a priori… potrei dire la mia sua altri e dire “Mah…”, mi pare però di una sterilità unica star qui a fare la punta sulle parole (o sparare giudizi ammantati da sagaci massime @Sara) o sui tempi lunghi o brevi di qualcosa che conteneva BEN ALTRO.

          Saluti.

          1. Sara

            Caro Bariom, mi sono accorta di non avere la tua stima, ma non c’è bisogno di “ammantare” di pungente (?) ironia le tue risposte. Ho solo usato un banale detto popolare per esprimere, come molti hanno fatto, la mia opinione (come diresti tu: non si può più dire la propria?) sulla opportunità di autocelebrarsi attraverso il richiamo a propri scritti: a me sembra una mancanza di stile, di tatto e di eleganza, oltre che un riferimento che, di per sé, rischia di scivolare nell’orgoglio e nella vanagloria. Ed essendo fatto da un fratello mi stona e dispiace ancora di più.
            Sono d’accordo che l’essenziale è stato ben altro e credo che su questo punto siano d’accordo anche tutti gli altri. Ma questo non toglie che non si possa parlare anche di aspetti secondari; altri interventi, come quello di Costanza, sono stati improntati a ben altro stile e mi sono sembrati più adatti alla circostanza. Inoltre non è certo la prima volta, né sarà l’ultima che spendiamo un po’ di commenti su questioni di scarso rilievo: non ci succede mica niente!
            Io ho commentato in tranquillità e con il sorriso (con il quale ho richiamato anche il detto popolare, ma forse non si è capito perché non so fare le faccine); non mi risentirei in maniera così forte ed eviterei, proprio come suggerisci tu, di “fare la punta” a commenti dalla “sterilità unica”…
            Un abbraccio.

            1. Cara Sara, stima o non stima a parte (non credo neppure io di guadagnarmela qui, e se questo fosse lo scopo staremmo freschi…), io potrei usare esattamente le tue parole: un giudizio o una semplice boutade (il cui scopo mi sfugge) che comunque credo abbiano un peso “… essendo fatto da un fratello mi stona e dispiace ancora di più…”

              Triste anche perché mostrano un Chiesa “piccina picciò” ;-), che finisce per usare gli stessi argomenti di cui è invasa la stampa altrui (La Stampa, Radio24, Avvenire pure, ma stendiamo un velo pietoso…), anzi ancor meno di sostanza, che sono “pennellate di grigio” – fatte però con un sorriso – che servono solo a chi legge disinformato o superficiale (o pensi che qui a leggere siamo solo noi partecipi?) a pensare: “Opperò, senti ‘sto tipo… eggià è vero! Mi pareva a me…” e via discorrendo.

              Hai presente in venticelli di cui parla Papa Francesco e di cui sono piene le nostre parrocchiette (piccine picciò)?

              Ma tu sei convinta che uno smile, cancelli tutto… bon, beata te.

              A me non frega nulla di fare il difensore del sig. Arguello che si saprà difendere da sé (e conoscendo il “tipo” la sua difesa la rimette a Dio…), mi rode (e certo sbaglio) quanto ho appena esposto, perché se ci sarà una prossima volta – e probabilmente ci sarà – ci saranno anche tanti che diranno: “Ma quel tipo, coso lì… quello che fa quei pistolotti (e guarda che potremmo parlare di chiunque…), c’è anche lui? No, no… io me ne sto a casa!”

              Tu dici no? Vabbè…

              Cmq se il sig. Kiko Arguello fosse andato in cerca di gloria per sé, aveva poco da fare circonvoluzioni in itagnolo su beste seller o altro… Bastava esordire con un bel: “Alzi la mano qui che è del Cammino….” e voilà, il gioco era fatto. Pensaci.

              Poi tutti ci piacciamo o tutti ci stimiamo? Sarebbe ipocrisia, ma anche qui, qui in questo scambio penso a te come ad una Sorella in Cristo.
              Ciao.

        2. Bruna

          Ciao Marco,
          ma sì, certamente non si può negare che Kiko sia stato lungo, che sia andato spesso fuori tema, insomma che abbia oltrepassato i confini della manifestazione, che tra l’altro era aconfessionale. Non intendevo biasimare chi si è legittimamente spazientito per questo. Però, ecco, volevo solo (forse fuori tema anch’io) esprimere il mio dispiacere quando si attribuisce frettolosamente a qualcuno uno spirito totalmente diverso da quello che effettivamente lo muove. Non era una cosa contro qualcuno, ma in empatia con Kiko, se così si può dire….(passatemi la parola, che non è la più adatta). E’ un uomo che ammiro molto, nonostante io sia generalmente attratta dai carismi più “morbidi”. In lui vedo una grande, bella e genuina passione per il Signore.
          Mi dirai/direte: ma che c’entra con la conversazione?
          Niente, avete ragione. E’ stata una digressione.

  15. vale

    dal foglio di oggi: miriano intervistata da langone :domanda: Arguello sul palco ha strabordato…..
    risposta: …quanto a Kiko non direi si atteggi a sacerdote: lui è un uomo innamorato di Cristo.Per Kiko il fatto oggettivo della resurrezione di Gesù è l’evento che cambia tutta la storia del mondo,e la sua personale. Su quella certezza ha scommesso tutta la sua vita e ha voglia di annunciarla a tutti…..se credi veramente che da una parte c’è la vita,dall’altra la morte, non hai pace finché non lo dici a tutti.
    Io non sono neocatecumenale ma credo che Kiko sia un santo…..a me il suo dilingarsi non ha dato fastidio perché l’ho sentito spinto da quest’urgenza sincera di amore per l’uomo…..

    1. In una parola è mosso dal “Caritas Christi urget nos”…

      E io la cosa che apprezzo di più in assoluto di Costanza è la sua “purezza di sguardo spiritule”, non perché giudichi santo questo o quest’altro, ma perché sa arrivare al cuore profondo delle cose e al “cuore buono”, anche quando a molti viene da storcere il naso.
      Questa sua capacità di mettere veramente in pratica il “et-et”, di fare comunione, capacità che credo sia tipicamente femminile oltre che spiccatamente cristiana.

      (E grazie a Dio anche il maschile ha la capacità di avere, a volte, una sensibilità femminile…) 😉

      1. Aspita Alvi, che profonda capacità di analisi psicologica!! Sono esterrefatto…

        Qualcuno dica a Costanza che ha preso una cantonata 😐

    2. Davide

      Vale, grazie per la segnalazione. 😉
      Ho letto l’intervista è un piccolo capolavoro.

      Come sempre Costanza mi colpisce oltre che per i contenuti, anche per la dolcezza. Brava!

  16. Ho letto l’intervista di Costanza a Langone ed è un capolavoro di chiarezza, simpatia e delicatezza. Sono veramente colpita, bravissima. E’ questa la presenza che ci vuole, carica di valore umano ed esplicita nei temi e nei modi.

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