Voglio solo affermare la Verità che la Chiesa propone al cuore dell’uomo

di Costanza Miriano

Scopro dalla come sempre informatissima Repubblica di essere “ultra cattolica, anti Lgbtq, e nella destra più a destra della Meloni” che scrive in questi termini dei partecipanti al Convegno di Assisi (sabato e domenica prossimi). Ora, io capisco che “la lingua parla dalla pienezza del cuore”, e che quindi chi vede il mondo solo sotto la lente delle baruffe partitiche non possa vedere altro di diverso nelle Tavole di Assisi, ma ci tengo a precisare una cosa. A me interessa aiutare ad affermare la Verità che la Chiesa propone al cuore dell’uomo, perché so che lì è la unica possibilità di felicità piena per gli uomini, tutti, credenti e non. E cerco di farlo in tutti i modi che le circostanze mi propongono.

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Sull’importanza della Messa feriale

di Chiara Bertoglio

Non è la prima volta che mi trovo a scrivere su questi argomenti, che mi stanno terribilmente a cuore e sui quali mi sembra che sia necessario, da donna, da laica e da teologa, dire alcune parole.

Sto notando, infatti, in diversi sacerdoti con cui parlo (e dei quali ho peraltro grande stima, come uomini e come preti) un pesante calo di motivazione riguardo alla celebrazione delle S. Messe feriali. Le giustificazioni che vengono addotte sono, per esempio che “la” Messa per antonomasia è quella domenicale, che quelle feriali sarebbero delle “devozioni”, che nei giorni feriali non si può radunare tutta la comunità eccetera.

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Tornare consapevoli dell’essenzialità di Cristo

Girolamo Muziano, Ascensione di Cristo, Chiesa di Santa Maria in Vallicella

di Costanza Miriano

Più vado avanti più mi convinco che l’unica risposta alla crisi della Chiesa è che un popolo – non importa quanto grande – anche un piccolo popolo di persone che pregano abbia un rapporto vero, vivo, viscerale con Cristo. Persone che dipendono da lui, in ogni respiro, che lo fanno regnare sul loro cuore, sui sentimenti, le idee, le scelte concrete. A partire da questi cuori consegnati si potrà incendiare il mondo.

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La demolizione del pensiero Occidentale

di Costanza Miriano

Pare che ci sia stata una “bufera social” – chissà perché si debba sempre esagerare, non bastava dire “qualche polemica”, qualche tweet, qualche titolo di giornale e soprattutto commenti frettolosi e superficiali – sul professor Barbero, reo di essersi chiesto “se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze fra i sessi”. Cioè, praticamente un’ovvietà, e per di più formulata come un’ipotesi. Ma no, non si può dire. Semplicemente non si può neppure ipotizzare che uomini e donne siano diversi.

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L’epidemia di disforia di genere tra i ragazzi – trailer di un’inchiesta –

La disforia di genere era rarissima fino a una decina di anni fa ma poi nei paesi occidentali c’è stato un aumento esponenziale (in UK ci sono state 77 diagnosi nel 2009 e 2590 nel 2018, negli USA in pochi anni si è passati da una prevalenza dello 0,002% tra le ragazze al 2%. ), quasi esclusivamente tra adolescenti e con una percentuale di ragazze che si aggira sul 75%.

Questo aumento non ha nulla di fisiologico ma è dovuto a un “contagio sociale” ovvero a un lavaggio di cervello perpetuato da insegnanti, attivisti, influencer, attori, cantanti, scrittori, genitori, operatori sanitari etc etc.

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Mi hanno rubato la festa della mamma

Riceviamo da una lettrice del blog

Mi chiamo Martina, ho 31 anni , sono mamma di 2 bambini e vivo in Austria. Da quando sono diventata mamma ho scelto di dedicarmi alla famiglia e di mettere da parte la carriera, nonostante i miei studi, per occuparmi principalmente dei miei figli, ho scelto di esserci e di godermeli fin quando lo vorranno.

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Con la forza dello Spirito Santo affrontiamo ogni cosa con coraggio, fiducia e saggezza

Omelia di inizo anno 2021 di don Alessio Geretti

Ancora una volta, fratelli e sorelle amatissimi, volgiamo gli occhi ad un nuovo anno.
Noi giustamente lo iniziamo cantando al Dio Altissimo, invocando la sua luce e la sua forza con il Veni Creator Spiritus. E con quell’inno antico, che intreccia a una melodia elegante parole di raffinata sapienza, noi cristiani educhiamo il nostro sguardo a vedere anzitutto il lato spirituale della realtà.

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Per questo ti lodo, Dio. Grazie

di Costanza Miriano

Caro Dio, quest’anno non si può dire che tu l’abbia toccata piano, ecco. Perché, che sia un male che tu hai voluto, o che tu l’abbia solo permesso – il virus e la sua gestione surreale – a questo punto cambia poco. Le nostre vite sono state tutte sconvolte. Ma quello che sicuramente ci ha accomunati tutti è che molte cose fondamentali del quotidiano, come mai prima nelle nostre vite occidentali del XXI secolo, non le abbiamo più decise noi.

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In Italia le famiglie sono lasciate troppo sole

di Costanza Miriano
La Commissione Affari Sociali  della Camera dei Deputati, mi ha invitata a un’audizione sul ddl del ministro Bonetti, il cosiddetto family Act.
Ecco cosa ho cercato di dire (in sette minuti…).

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Il rispetto delle piazze

di Costanza Miriano

Io ero in piazza il 16 luglio a Montecitorio. Stavo nella piazza autorizzata per manifestare contro la legge bavaglio, e ho visto diversi ragazzini aggirarsi tra la folla, ne ho visti due lasciare un fumogeno che ha sprigionato un fumo acre e nero, facendo piangere i bambini, e respirare con difficoltà noi grandi già provati dal caldo. Ne ho visti altri due esibire un cartello offensivo verso Gesù. Era pieno di polizia e secondo un Senatore, che li conosce, anche di agenti della Digos in borghese. Nessuno ha alzato il dito contro nessuno, neanche contro i due che hanno buttato il fumogeno con la canottierina corta e stretta con scritto Equality. Solo, a un certo punto, ho visto uno che stava ai margini della piazza dire “andatevene, qui non ci dovete stare” a quelli con il cartello blasfemo.

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Libertà in gabbia?

Questo è il testo del mio intervento al convegno “Libertà in gabbia?” organizzato dall’associazione Nonni 2.0 a Milano.

C’è effettivamente una sorta di egemonia del pensiero unico, grazie alla saldatura  tra le classi dirigenti, politiche, intellettuali e mediatiche. Anche negli esiti delle ultime elezioni, per esempio la Brexit, c’è stato uno schieramento totale dei media. Anche lo schieramento mediatico contro Trump, che ha avuto un esito, come sappiamo, opposto, ci dimostra che la cooptazione del pensiero non è ancora compiuta. Non voglio dire che siano giuste né le elezioni di Trump né la Brexit, non è il luogo per esporre il mio pensiero in merito, ma che comunque c’è ancora la libertà di pensare, secondo me,  nonostante questo tentativo di indottrinarci continuo, anzi forse c’è una reazione a esso.

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Matzneff, il peccato non estinto

di Costanza Miriano

Trovo davvero allucinante e totalmente inaccettabile il dottissimo pezzo con cui sul Foglio del fine settimana Giuliano Ferrara difende ancora una volta il suo amico Gabriel Matzneff dall’accusa di pedofilia, e ripercorre le radici culturali della condanna di quel tipo di condotta. Non mi interessano le radici culturali, conosco la delicatezza e la debolezza di un piccolo uomo e di una piccola donna che si affacciano alla vita, affermo con certezza che sono e devono restare inviolabili, e il sangue mi ribolle nelle vene, a leggere certi distinguo.

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Provare a parlare di vita reale

courtesy Piergiorgio Marini

di Costanza Miriano

Ho letto su Dagospia che Mughini sostiene che le presentazioni di libri non hanno più senso, che le persone che ci vanno sono sempre di meno, che di recente una sua è stata praticamente disertata, che “Non esiste più un linguaggio comune, immediatamente percepibile ai più. Se vai al di fuori del seminato _ ossia che Salvini è un mostro oppure un salvatore del Paese _ il pubblico medio non capisce, non ti segue, non gli interessa, non è preso nemmeno un po’. Figurati poi un libro, quell’assieme di pagine senza figure e che non danno alcun brivido”.

Volevo dire che credo che non sia per tutti così. Tanto per fare alcuni nomi che conosco, Don Fabio Rosini, padre Maurizio Botta, don Luigi Maria Epicoco riempiono sempre saloni sterminati, e nessuno di loro nomina mai di striscio Salvini, e neanche il tango della signora Ronaldo.

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L’obbedienza alla realtà è la cosa che ci salva

di Costanza Miriano

Lunedì 20 gennaio era il blue monday, festività fondamentale della liturgia occidentale del nulla, che ricorda come, passata la spinta propulsiva delle vacanze, svanito l’effetto delle feste natalizie, non rimarrebbe che lo squallido grigiore feriale, nel quale si dovrà tenere duro fino alla prossima pausa. La cosa, secondo gli studi, precipiterebbe una grande quantità di gente in una sorta di tristezza, quando non di depressione.

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Non voglio essere creativa, voglio essere obbediente

di Costanza Miriano

Sarà che alla giornata del Timone di Milano, sabato, devo parlare insieme al Cardinal Muller, che oltre a essere tedesco è stato anche Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede (interrogherà? Se prende volontari mando Giampaolo Barra o Vittorio Messori al posto mio, i secchioni di solito si sacrificano per il bene dei compagni), ma sono giorni che cerco qualcosa di intelligente da dire sul tema.

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Quello che le donne vorrebbero dire

di Costanza Miriano

Volgarità, violenza, visibilità sarebbero dunque per Lilli Gruber le tre v maschili, che “devono essere sostituite da empatia, diplomazia, pazienza”, dice la collega in un’intervista a Io donna. Ovviamente l’affermazione è basata sull’assunto – affermato con certezza – che i maschi sono tutti cattivi, e vanno rieducati, usa proprio questa parola, affinché diventino più femminili. Bene, non so quali uomini frequenti Lilli Gruber, io però incontro moltissime donne ogni settimana, e posso dire che non parla a nome loro. Si ripete il problema evidente, e che pare confermato da molti dati comprese le ultime tornate elettorali, che chi tiene le redini dell’informazione e dell’industria delle idee, del potere, ha perso ogni contatto con la realtà.

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Perché le élites odiano la famiglia?

di Costanza Miriano

La violenta, irrazionale, unanime levata di scudi contro il World Congress Family è stata davvero inspiegabile. Si può non condividere una manifestazione, ma basta non andarci. È facile. A me non è mai venuto in mente di farmi venire una crisi isterica per i gay pride, e neanche perché la presidente della Camera, un ministro o un senatore donna gli accordassero la loro compiacente benedizione.

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La famiglia non è di destra

di Costanza Miriano

Venerdì sera tornando a casa da una festa con l’unico marito di cui dispongo attualmente (e di cui abbia mai disposto), abbiamo scoperto di essere fascisti. Su un muro nel quartiere del Pigneto infatti mi sono imbattuta nella scritta Monogamy is the new fascism.

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