di Costanza Miriano
Io ero in piazza il 16 luglio a Montecitorio. Stavo nella piazza autorizzata per manifestare contro la legge bavaglio, e ho visto diversi ragazzini aggirarsi tra la folla, ne ho visti due lasciare un fumogeno che ha sprigionato un fumo acre e nero, facendo piangere i bambini, e respirare con difficoltà noi grandi già provati dal caldo. Ne ho visti altri due esibire un cartello offensivo verso Gesù. Era pieno di polizia e secondo un Senatore, che li conosce, anche di agenti della Digos in borghese. Nessuno ha alzato il dito contro nessuno, neanche contro i due che hanno buttato il fumogeno con la canottierina corta e stretta con scritto Equality. Solo, a un certo punto, ho visto uno che stava ai margini della piazza dire “andatevene, qui non ci dovete stare” a quelli con il cartello blasfemo.
Ora, sarà una cosa non consigliata dal manuale di condotta delle Orsoline (ma neppure il cartello lo era!), però NON E’ OMOFOBIA. Sono semplicemente le regole della piazza, o meglio delle aggregazioni.
Se vai a gridare Boia chi molla al corteo del 25 aprile non credo che ti prendi solo un “ma vedi d’annattene”. Se sei di destra e vai a titolo personale al corteo, nessuno ti dice niente, ma se esibisci simboli o slogan, non sei al tuo posto. Se sei laziale e vuoi vedere il derby dalla curva sud (quella dei romanisti), nessun problema. Ma se vai in curva sud e sventoli la bandiera della Lazio al derby, minimo te la fanno mettere via (credo che ti andrebbe un po’ peggio, forse). Sono le regole dei “territori”, è semplicemente una forma di rispetto e di civiltà non andare a provocare.
Nel mondo esistono diverse sensibilità. Puoi andare per strada a baciare chi vuoi, maschi, femmine, triplette, ma se vai a una manifestazione contro una legge che vuole impedire alle persone di dire la propria opinione sull’omosessualità, io non ci credo che ti venga proprio in quel momento un impulso di affetto incontenibile, tanto che devi baciare assolutamente la tua compagna (dello stesso sesso, o dell’altro). Stai in piazza a una manifestazione, con 30 gradi, nell’afa romana: se baci qualcuno lo fai per mandare un segnale e se mandi un segnale per provocare ci sta che qualcuno ti dica magari in modo energico che non è opportuno.
Sono le regole della convivenza civile.
Solo che tutti i giornali sono stati pronti a gridare all’omofobia (ma una verifica? Era pieno di Polizia, se qualcuno mi avesse sputato minimo sarei andata dai poliziotti), ma tra i manifestanti c’erano molti omosessuali dichiarati, che ovviamente sono nostri amici, e che ancora più ovviamente nessuno ha maltrattato (a meno che i baci sulle guance sudate in estate non siano considerati maltrattamenti).
Quando sono andata in Israele ho portato con me la Bibbia, il rosario, tutto quello che ho voluto, e nessuno ovviamente me lo ha impedito nonostante i controlli delle valigie da parte del personale della compagnia di bandiera israeliana e della polizia a Tel Aviv. Sono andata a messa tutti i giorni, verificando che fosse una messa cattolica (la Terra Santa è santa per tutte le confessioni religiose), rispettando simboli e tempi. Ma quando sono andata al Monte santo, o Spianata delle Moschee, mi è stato chiesto di non esibire simboli religiosi cattolici per rispetto di un luogo sacro ad altre confessioni. L’ho trovato rispettoso e ragionevole, quello che conta è che il mio cuore resti cattolico. Ero ospite e ho rispettato le regole. Quel giorno il Papa è andato da Netayahu, io ero invitata con altri colleghi. Non mi sono sentita perseguitata per non aver potuto esibire la croce davanti al tempio o nella moschea, semplicemente ho dovuto rispettare delle regole.
È così, il mondo è fatto di persone che hanno visioni del mondo oggettivamente inconciliabili. Il mondo Imagine alla John Lennon e George Soros non esiste e non esisterà mai, nonostante gli investimenti copiosi, perché il cuore dell’uomo è fatto per amare alcune cose e odiarne altre (la Cirinnà ama i gay ma odia Dio Patria e Famiglia, anche lei non ama tutti, ed è nel suo pieno diritto). Solo che non si può imporre una visione del mondo per legge. Si può imporre il rispetto delle persone, e questo la legge italiana già lo fa, non si possono imporre le idee.
I cattolici ritengono che le condotte omosessuali siano intrinsecamente disordinate, non si può trovare un’altra mediazione che non sia l’accoglienza della persona, mantenendo il giudizio sulla condotta. Nessuno di noi ha mai alzato un dito contro una persona perché omosessuale, mai lo farà, mai giustificherà qualcuno che lo faccia. Ma un “vedi d’annattene” ci sta. È sicuramente molto meno di quello che succederebbe a chi fa il saluto romano in una piazza del 25 aprile.
I ragazzini adolescenti che sono venuti a provocarci possono anche non saperlo o non accettarlo (ho a che fare con gli adolescenti e lo capisco). Ma i grandi che ci speculano o sono in mala fede, o sono degli eterni immaturi, che vogliono dare la colpa agli altri della loro sofferenza profonda.
Pensieri che non fanno una grinza… Brava. Chapeau!
desidero cancellare la mia iscrizione al blog. ho provato in automatico ma non funziona
Gentile Eli, le è stato già risposto esaurientemente in proposito: non è che manda questo messaggio in automatico ? 🙂
Bravissima
Eli cliccando dove c’è scritto “gestisci iscrizioni” o “annulla iscrizione” wordpress fornisce tutte le istruzioni (è wordpress che gestisce la mailing list io non posso fare niente), se proprio non riesce può benissimo bloccare la mail degli avvisi del blog o segnalarla come spam.
Saluti
Che io sappia, non esiste la possibilità di iscriversi al blog… quindi neppure la necessità di cancellarsi. Basta non leggere gli articoli.
sì infatti l’iscrizione è per ricevere la mail di notifica dei nuovi articoli. Basta ignorarla.
Che io sappia, non esiste la possibilità di iscriversi al blog, tanto meno la necessità di cancellarsi. È sufficiente non leggere gli articoli.
Troppo buonsenso per questi nostri giorni! 😛
Mi era proprio sfuggita la Cirinna’ con quel cartello in mano: è sconsolante ma emblematico al tempo stesso che colei che ha promosso e di fatto istituito le unioni civili, stigmatizzi Dio, patria e famiglia. È proprio vero che quando mancano valori fondamentali sia tutto lecito. Però, non posso non rilevare che un certo tipo di vita, come sciorinato da quel cartello, dovrebbe riguardare maggiormente chi dell’ano ne faccia un uso improprio.
Tutto ciò, almeno in parte, è colpa nostra. Provate a pubblicare qualcosa che sia considerato offensivo dalla comunità giudaica, sarete citati in giudizio oppure provate a pubblicare qualcosa considerato offensivo dalla comunità islamica. Invece i cattolici non reagiscono, vero che si deve porgere l’altra guancia ma è anche vero che le guance sono due. Credo che avesse ragione Vittorio Messori con lasua proposta di creare un organismo di autotutela legale.
Equality?
ma cosa vogliono, dunque, questi pasdaran dell’egalitarismo a tutti i costi?
Qual’è il loro obiettivo strategico?
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Prima di buttarsi a capofitto nel futuro, è bene studiare attentamente la lezione del passato.
Pensiamo alle donne : hanno preteso l’uguaglianza, e l’hanno ottenuta, ma adesso in quanto donne non contano più nulla, la loro specificità sessuale si è atrofizzata e ora non vale più niente.
Infatti, a prescindere dal fatto che siano diventate più o meno necessarie al bilancio famigliare, qual’è oggi il valore di una donna presa in quanto tale, a prescindere dal suo stipendio, dalla sua occupazione e dalla sua carriera?
Se lo scopo del cosiddetto “movimento di emancipazione femminile” era quello di rilanciare la crescita economica vendendo il doppio delle automobili e quintuplicando il costo degli immobili, allora si capisce perfettamente a cosa sia servito.
Ma se si afferma che questi “movimenti egalitari” abbiano il fine di migliorare la qualità della vita delle persone … ebbene questo non solo non si è mai verificato, ma è successo l’esatto contrario : la qualità della vita è drammaticamente peggiorata.
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Se si pone l’uguaglianza tra individui a fondamento del vivere civile (come se il comportamento civile dipendesse solo dal principio di eguaglianza), le differenze tra individui non hanno più valore : la personalità svanisce e l’essere conta solo in quanto produttore e consumatore di “beni”.
L’individuo ha dignità solo in quanto “lavoratore” : “senza lavoro non c’è dignità”, quante volte abbiamo letto questa frase sui giornali?
La società della Cirinnà abbandona i vecchi principi di “Dio, patria e famiglia”, ma li sostituisce con i nuovi “produci, consuma, crepa”.
Oggi è un dato di fatto talmente evidente da apparire addirittura ovvio : l’egalitarismo è un individualismo esasperato che riduce l’individuo a numero di matricola su un libro paga.
Che effetto avrebbe fatto se qualcuno, dietro quella famosa foto della Cirinnà, avesse inalberato un cartello con su scritto : “produci, consuma, crepa”?
Si tratta di fare una precisa scelta di campo, comprendendo che i valori del passato non sono stati buttati lì da qualche sadico-masochista, ma hanno un significato preciso che nei prossimi anni risulterà sempre più evidente, perché ci si rende conto veramente di ciò che si è perso, solo dopo averlo perduto per sempre.
Un istante e lo sguardo della Cirinnà mi ha ricordato il passaggio evangelico che parla dello sguardo come specchio dell’anima…guardatela bene e vedrete la sua anima…
Quello che racconta è emblematico di quello che potrebbe a breve succederci…. Niente di meno libero di questi superdemocratici….
Proprio così! Pienamente d’accordo!
Non condivido l’idea (dei cattolici) secondo cui le condotte omosessuali siano intrinsecamente disordinate, ma condivido il contenuto dell’articolo.
@Marco 29
Veramente, è il Vangelo che lo dice. Non è un’idea (?) dei cattolici.
Credo che tutte le religioni condannino l’omosessualità…chissà perché!
Credo anche con ben motivate analisi sulla sessualità dell’Uomo che troviamo nella Dottrina, nella Patristica, nelle Catechesi, nei Documenti della Chiesa.
Poi se uno vuol far orecchie da mercante o non applicare la logica (perché non si tratta solo di questione fideistica), scelta sua…
Il Vangelo bisogna saperlo leggere. E per fortuna una frase così brutta (esteticamente) nel Vangelo non c’è. Ci sono altre frasi piuttosto scioccanti ma il Vangelo bisogna saperlo leggere.
“Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.”
“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.”
Il cuore della Legge è l’amore, non la condanna di questo o quel comportamento.
Servono a poco i comandamenti/precetti/giudizi; Cristo non è un moralista. I Comandamenti e la Legge condannano l’uomo, solo l’amore comunionale di Dio (Padre/Figlio/Spirito Santo) salva l’uomo. Solo l’uomo che si apre al perdono di Dio è salvo. Solo l’uomo che non condanna, non sarà condannato. Siamo tutti peccatori, per questo abbiamo bisogno di Cristo. Per questo abbiamo bisogno di accogliere Cristo. Il sabato è fatto per l’uomo ma l’uomo non è fatto per il sabato. I comandamenti sono fatti per l’uomo, non l’uomo per i comandamenti. Io penso che un cristianesimo senza amore non sia cristianesimo . E l’amore non si esprime con le condanne .
@Marco 29
dopo attenta lettura (e rilettura) di ciò che hai scritto, delle due l’una :
1) io sono un idiota, perché non riesco ad afferrare il senso di ciò che hai scritto.
2) tu hai le idee straordinariamente confuse.
Meno male che ha detto che il Vangelo bisogna saperlo leggere…francamente, credo che nemmeno lui abbia compreso appieno ciò che volesse significare.
Ma quello che ha scritto, dovrebbe giustificare l’omosessualità? Vorrei ricordare che gli apostoli al seguito del Cristo, pur essendo quasi tutti sposati, osservavano la castità sull’esempio del Maestro.
Direi la seconda….
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell’ultimo giorno.
GV 12,47
@Marco 29, mi lasciano sempre piuttosto perplesso coloro che vorrebbero insegnare ad altri “come” si legge il Vangelo facendosi esegeti ed esulando da ciò che la Chiesa insegna (perché è la Chiesa, che ci dà la giusta chiave di lettura).
Quanto al “giudizio” o alla non condanna di questo o di quel comportamento, se andiamo anche al solo NT troviamo:
Romani 1,32
E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.
Romani 2,2
Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose.
Quali cose? Certamente tante e non solo nella sfera della sessualità, ma è certo che in questa sfera per i comportamenti comportamenti tante sono le distinzioni. Certo l’adulterio, la non castità, le disordinate passioni, gli atti immorali e contro natura, rietrano nella condanna di “tali cose”.
Come ben leggiamo ne capitolo precedente Romani 1, 24-32
«Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.»
Sebbene il giudizio ultimo soprattutto sulle Persone sta a Dio, il NON giudizio sui comportamenti e la condanna quando questa è richiamo alla Verità, sono atteggiamenti riprovevoli e pericolosi, per sé e per gli altri, giacché il tempo del Giudizio e del castigo divino è certo.
Romani 2,5
Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,
2Pietro 2,4
Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio;
2Pietro 2,9
Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio,
2Pietro 3,7
Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.
Visto che Cristo sarà accanto al Padre nel Giudizio (pur esercitato con tutta la Misericordia che è di Dio) e che non può Egli essere in disaccordo con il Padre e neppure con le Scritture, io mi guarderei bene dal credere di “saper leggere il Vangelo” come “vangelo dell’ammmmore che tutto ama e nulla giudica”, perché l’Amore di Dio per l’Uomo è altra cosa ed esige un precisa risposta dall’Uomo, perlomeno dall’Uomo che dice di conoscere Dio, in Cristo, nello Spirito Santo e aggiungerei nella Sua Parola.
Nell’ignoranza verosimilmente prevarrà la Misericordia, ma l’ignoranza gerera tanti mali e per questo siamo tenuti, come Cristiani, a combatterla e ad annunciare ad ogni Uomo il Vangelo (ma quello Unico e Vero, non quello che ci siamo letto e interpretato alla nostra maniera).
@Marco 29
Bariom et al. hanno gia’detto (e molto meglio) tutto quello che c’era da rispondere, ma ti lascio fraternamente ancora un pensiero per la via:
Se e’vero che il Vangelo “bisogna saperlo leggere”, e se e’vero – da come mi sembra di capire dalla tua risposta – che non ti vuoi fidare per esempio del Catechismo e della Chiesa, chi ce lo insegna allora come si legge?
Chi puo’essere assolutamente sicuro di avere l’autorita’e l’ispirazione necessarie a questo scopo? Io? Tu?
Sei sicuramente a conoscenza dei danni enormi che diversi personaggi – magari anche animati da buone intenzioni e in risposta a problemi talvolta non immaginari ma realmente esistenti – hanno provocato a se stessi e a molti altri nel corso dei secoli, sviluppando questo punto di partenza?
Un saluto fraterno
Veramente anche 1miliardo e mezzo di musulmani la pensano allo stesso modo.
E con termini meno eufemistici.
Pingback: Il rispetto delle piazze – l'ovvio e l'evidente
La sinistra in tutte le sue declinazioni, dal comunismo al liberal-progressimo, non ha mai avuto rispetto per le idee diverse dalle proprie, e quindi non lo ha nemmeno per le piazze. Loro non si confrontano con persone che legittimamente hanno idee diverse dalle loro, ma con fascisti-razzisti-omofobi-misogini-sessisti da ridurre al silenzio o all’irrilevanza in nome delle magnifiche sorti e progressive.Provocare alle manifestazioni avverse, sperando di suscitare la reazione da sbandierare è una cosa che fanno da sempre, tipico come il vittimismo strumentale delle lobby gay, sapientemente pompato dai media mainstream. Purtroppo è ormai abituale anche il silenzio o le flebilissime reazioni delle gerarchie ecclesiastiche di fronte ad un’aggressività anticattolica che alza sempre più il tiro.
Ho una brutta sensazione, che questa battaglia non sia a favore dei gay o lgbt, ma che sia cosi sostenuta, perchè fa da testa d’Ariete per inserire nella legge italiana un principio che lede la libertà di pensiero e oggi è a favore di qualcuno, ma una volta inserito, potra essere modificato e si potra accusare anche chi si espone per un partito ecc.
E’ storicamente dimostrato che chi non ha autorevolezza diventa autoritario non appena gli si prospetta un’opportunità. E’ altrettanto vero che chi non ha una sua identità farà sempre tutto il possibile per negare l’esistenza di chi ne ha una. Questa è le triste storia di una Sinistra che è stata sconfitta a più riprese dai fatti e che mantiene come baluardi solo le dittature più anacronistiche che si siano mai conosciute ( la Repubblica popolare cinese, Cuba, il Venezuela…) dove democrazia e pluralismo culturale non hanno diritto ad esistere.
Anche in Italia le cose vanno così…il decreto Zan-Scalfarotto ne è l’ultima prova. Ma dipende solo da chi ama la libertà (come dono distintivo dell’essere umano) lottare e non arrendersi davanti ad un’aggressione che è solo una manifestazione di un vuoto culturale e di una disperazione affettiva.
grazie, Costanza, per il bellissimo articolo, leggendolo ho avuto la sensazione di essere in piazza con voi. Condivido tutto quello che è stato scritto, e per parlare del finale anch’io ho la sensazione che alcune persone siano eterni bambini, eterni adolescenti, ma hanno la voce e le sembianze di adulti e questo porta un certo smarrimento in chi li guarda….