di Costanza Miriano
Caro Dio, quest’anno non si può dire che tu l’abbia toccata piano, ecco. Perché, che sia un male che tu hai voluto, o che tu l’abbia solo permesso – il virus e la sua gestione surreale – a questo punto cambia poco. Le nostre vite sono state tutte sconvolte. Ma quello che sicuramente ci ha accomunati tutti è che molte cose fondamentali del quotidiano, come mai prima nelle nostre vite occidentali del XXI secolo, non le abbiamo più decise noi.
Per questo ti lodo, Dio. Grazie, perché se il senso della vita è conoscerti, e vedere il tuo volto, scoprire la tua grandezza e la mia piccolezza, niente come l’obbedienza a una realtà che contraddice il mio volere poteva aiutarmi. Se il senso della vita è far vivere te nel nostro cuore, e far morire l’uomo vecchio, scoprendo anche nelle limitazioni più assurde (e a volte stupide) una sontuosa libertà, questo anno ci ha permesso di sperimentarlo. Se il senso della vita è imparare a pregare – cioè dialogare intimamente con Colui che ci ama alla follia – scoprire veramente quanto siamo precari è sicuramente una formidabile scorciatoia (precari e preghiera hanno la stessa radice), è un aiuto a mantenere un cuore unitario (quando una cosa ti serve davvero non pensi ad altro, preghi sul serio).
Ti lodo Dio perché questo anno ci ha tolto tante consolazioni, alcune anche benedette e preziose come gli abbracci degli amici, ma ci ha ricordato che il tuo è l’unico abbraccio che non ci mancherà mai.
Ti lodo perché questo anno ci ha tolto tante distrazioni, aiutandoci a cercare ciò che è essenziale, cioè te.
Ti lodo Dio perché anche se non ho mai avuto paura, mi hai ricordato che tutta la salute che ho non è scontata, che ogni respiro è una grazia immeritata.
Ti lodo perché mi hai fatto vedere quanto è povero e piccolo e ridicolo il potere mondano, quanto tutto è nelle tue mani buone e potenti.
Ti lodo perché mi è mancata la messa (nei due mesi assurdi in cui ci si poteva mettere in fila al supermercato e portare a casa il pacco di biscotti toccato da una persona contagiosa, ma era vietato stare in dieci seduti sulle panche di una chiesa vuota), eppure i tuoi pastori non mi hanno mai fatto mancare il tuo corpo e il tuo perdono nella confessione.
Ti lodo perché hai vinto la morte, e ogni giorno leggendo i bollettini per me era sempre più chiaro che tu sei l’unica speranza, perché “a coloro che hanno creduto in te hai dato il potere di diventare figli di Dio”.
Ti lodo perché questo, esattamente questo, qui, è il punto esatto dello spazio e della storia in cui posso incontrarti, tra il virus e l’inadeguatezza di chi ha il potere, in questa nuova organizzazione della vita mia e degli altri, qui tu mi aspetti. Proprio qui e non altrove.
Ti lodo perché questo non è stato un anno in cui si poteva essere distratti, con la testa altrove mentre la nostra vita andava avanti stancamente: ti lodo perché le nuove circostanze hanno chiesto a tutti di prenderla in mano e di guardarla seriamente, e questo è esattamente l’inizio della conversione. Ascolta, Israele, è il primo comandamento. Ascolta, figlia, figlio, non distrarti.
Ti lodo perché la possibilità della morte è reale e concreta, sempre, per tutti, ogni giorno – un virus, un tumore, un incidente, un infarto – ma a volte facciamo finta di no, rimuoviamo la verità fino all’ultimo, e la guardiamo solo quando inevitabile, quando è tardi: ti lodo perché quest’anno abbiamo dovuto guardare un po’ più spesso la verità.
Ti lodo Dio soprattutto perché ci hai guardato con amore, a ogni respiro che abbiamo fatto, quelli di noi che sono stati bene, chi si è ammalato (del virus e di altro) e quelli che tu hai preso: ti lodo perché sei Padre e non permetti che il male sia per la nostra rovina, ma se ci consegniamo, se decidiamo di fidarci di te, usi il male come uno scalpello per fare di noi dei capolavori (è evidente in infinite storie di cristiani che si sono consegnati, e l’ho ricordato anche in Niente di ciò che soffri andrà perduto, scritto prima che succedesse tutto questo, e poi rileggendo sono stata molto d’accordo con me!).
Ti lodo perché tutto quello che non serve appesantisce, come diceva Madre Teresa, e tutto quello di cui abbiamo fatto a meno ci ha permesso di salire uno scalino in più, più spediti a te, con un cuore più leggero.
Ti lodo perché appunto ho visto tanto bene intorno a me, tanti fratelli soccorrere i fratelli: ho visto famiglie togliersi i regali di Natale per pagare le bollette di altre famiglie; ho visto persone risparmiare un euro dopo l’altro per comprare i libri di scuola ai figli degli altri; ho visto fare collette per salvare dallo sfratto, ho visto distribuire vestiti e cibo e medicine (al monastero wi-fi sono arrivate offerte di non so più quanti soldi: abbiamo deviato direttamente sui conti dei bisognosi, e così abbiamo visto persone attingere ai risparmi – e in questo momento incerto ci vuole coaggio – per dare a chi aveva perso il lavoro).
Certo, ho visto tanto dolore e disperazione, anche, ma ti ho pregato non solo perché tu ce ne liberassi, bensì perché il dolore ci portasse sempre ad alzare lo sguardo a te, diventando così una benedizione.
Ti lodo, infine e soprattutto, perché siamo figli amati, nelle nostre vene scorre il tuo sangue, e possiamo andare a testa alta, sicuri, qualunque cosa ci succeda, perché alla peggio possiamo morire, ma tu hai vinto la morte per i tuoi figli.
“Ascolta, figliA, figliO, non distrarti”. Capisco il disastroso 2020, ma non mi usare il linguaggio inclusivo pure tu, Costanza! ahah Splendida chiosa del 2020, come tuo costume! Buon 2021!
A me ha fatto pensare al Salmo 44 “Ascolta figlia, guarda, porgi l’orecchio” e all’incipit della Regola di San Benedetto: “Ascolta, figlio, i precetti del Maestro”. Grazie a Costanza e a tutti voi del Blog. Si può essere a volte di pareri diversi ma traspare qui la gioia di condividere la fede in Cristo, anche attraverso le tante possibilità che Costanza ci offre per riflettere, pregare, seguire le Orme di Cristo. Ho saltato tutti gli appuntamenti della Novena di Natale ma ora ho la possibilità di recuperare, fuori tempo massimo e ascoltare santi sacerdoti… anche questo è Grazia. Buon anno di Fede, Speranza, Carità e grazie a Costanza. Preghiamo incessantemente!
No non è per essere inclusiva, è che io sono femmina, e penso che Dio mi chiami figlia, non figlio, quando parla a me direttamente! in italiano quando si parla in generale si usa il maschile, e non mi fa nessun problema, ma quando si parla a una sola donna bisogna usare il femminile, se no diventiamo gender fluid!
Salve
sono arrivato sul vostro sito su suggerimento di un caro amico che come voi ha una fede sincera.
Io non sono un credente. O meglio sono un aspirante credente. Fermo restando che ognuno è libero di credere in ciò che vuole, sono convinto che se uno vive la sua fede con convinzione e con piena apertura verso il prossimo mi vedrà sempre dalla sua parte.
Tuttavia io non trovo motivi di conforto dal pensiero che Dio abbia mandato o permesso questa pandemia a scopi terapeutici per gli uomini, per farci apprezzare quanto invece disprezziamo normalmente. Il suo ragionamento non mi aiuta a credere. Tutto ciò che lei dice relativamente al fatto che la pandemia ci ha costretto a rivedere parecchie cose sarebbe vero anche in assenza di Dio. In sostanza per aiutare il prossimo, unirsi gli uni agli altri essere dalla parte degli ultimi non c’è bisogno di DIo. E’ giusto e basta.
Inoltre credo che il Covid19 non sia l’unico problema che affligge l’umanità. Ci sono problemi e situazioni ancora più terribili che in realtà non hanno scosso le nostre coscienze. Penso a tutti i morti in mare, alle guerre che continuano a fare milioni di morti ogni anno con orrori che noi non riusciamo ad immaginare. Anche queste cose sono mandate da Dio? A che scopo?
La risposta che mi sono dato è che non si può dare una spiegazione al problema della sofferenza. I credenti cercano una giustificazione come lei ha fatto, ma a mio parere è un arrampicarsi sugli specchi. Per me che guardo le cose da un’altra prospettiva tutto ciò non ha senso.
Al momento mi sento di concludere che Dio non esiste. Se anche dovesse esistere non credo sia onnipotente. In ogni caso l’uomo è solo. Ciò però non ci esime di mettere gli ultimi al centro, di vivere la vita con gioia e in pienezza con la massima apertura verso chi ci sta attorno perché questo ci realizza in pieno. Quando sarà il momento di ammainare le vele lo potremo fare con la convinzione di avere speso bene la nostra esistenza.
Io sono comunque aperto a qualunque sollecitazione e se qualcuno vorrà condividere la sua esperienza sarò lieto di prenderla in considerazione. Al momento non sento cantare i canti convinti che vorrei sentire. Vi ringrazio dello spazio e vi auguro un 2021 migliore del 2020.
Salve Fabio, la Fede dei cattolici si fonda su un fatto: Gesù Cristo, che è nato, ha vissuto in mezzo a noi, ha sofferto ingiustamente ed è stato ucciso, ma, soprattutto, è risuscitato dai morti!!!
La Fede non si basa su un ragionamento, ma sull’accettazione di un dono, che è la Fede stessa.
Gesù ci indica la via da seguire per la vita eterna: è questa la nostra Speranza.
Gesù ci rivela il volto del Padre e ci invia lo Spirito Santo.
Gesù ci rivela che l’amore di Dio arriva fino a dare la vita per noi, ci propone di amare Dio e il prossimo come Lui stesso ha amato noi, fino a dare la vita: questa è la Carità.
La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra angolare: Cristo è stato scartato dagli uomini, ma reso pietra angolare da Dio, e su di Lui poggia tutta la Chiesa.
Dio può tutto, perché tutto è creato da Lui, ma la nostra libertà limita la Sua azione, perché Dio ama e vuole che impariamo ad amare, e si può amare davvero solo quando si è totalmente liberi, anche di sbagliare.
Il peccato ha portato nel mondo tutto ciò che lo deturpa: violenza, egoismo, superbia, ma anche il dolore, la povertà, la solitudine, le malattie e la morte. Gesù ha affrontato la morte e l’ha vinta, ma a modo Suo, non come avremmo desiderato noi uomini: si è messo accanto a ciascuno di noi per aiutarci a portare fino in fondo la nostra croce, e così arrivare alla vita eterna.
Questo nella Chiesa ha dato origine a riflessioni molto profonde sul valore della sofferenza, della debolezza, della povertà: tutte cose che gli uomini rifiutano, ma attraverso le quali possiamo trovare Dio che ci parla e ci illumina il cammino.
Neanche a me piacciono il dolore, la sofferenza, la povertà, la debolezza, ma ho imparato che Dio usa queste cose per riverlarsi agli uomini, per rivelarsi a me, per farmi capire che siamo povera cosa in confronto a Lui, ma pur sempre tanto preziosi da valere la vita del Figlio Suo.
“Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.” (San Paolo, 1ª lettera ai Corinzi 1, 27-30)
Siamo piccoli e abbiamo bisogno di Dio, e forse quest’anno può farci capire meglio quel “se non ritornerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli”: di fronte a Dio siamo dei bambini, che spesso fanno le bizze, ma abbiamo bisogno più che mai della tenerezza del Padre che ci insegna a camminare e ci rialza in piedi e ci consola quando cadiamo o smarriamo la strada.
Grazie, Costanza, per questa bella e profonda riflessione dove metti in evidenza le cose positive che comunque ci sono state anche in quest’anno difficile; difficile soprattutto perché troppi hanno posto l’accento su quello che è “mancato”, che ci è stato “tolto”, come se fosse un diritto divino avere tutto e subito.
Tante persone, milioni di persone, molti milioni in tutto il mondo, già da molto prima del Covid vivono da cristiani in contesti sociali terribili, ma tuttavia continuano a ringraziare Dio dei doni ricevuti, lottano per la loro Fede, troppo spesso fino alla morte, perché è molto di più quello che ricevono da Dio anche se perseguitati di quello che riceverebbero dal mondo mai sazio di beni e disperato di amore.
Gentile Agostino
Voglio innanzitutto ringraziarla per la sua risposta pacata e sincera. Buon per lei se è riuscito a farsi una ragione della sofferenza del mondo. Sarà a causa della mia formazione io non riesco più ad accogliere quello che lei giustamente indica come l’elemento fondante del Cristianesimo: “Gesù Cristo, che è nato, ha vissuto in mezzo a noi, ha sofferto ingiustamente ed è stato ucciso, ma, soprattutto, è risuscitato dai morti!!!”. La vicenda di Gesù di Nazareth potrebbe essere inquadrata in una visione diversa: Gesù ha detto delle cose meravigliose, ma molto scomode ed è stato fatto fuori, come è successo a tanti altri.
Vengo da una lunga militanza in movimenti cattolici nei quali ho incontrato tante persone buone che erano veramente convinte di quello che dice lei. Anche io in passato ho condiviso la sua speranza. Quando mi sono reso conto che alcune cose del Cristianesimo non mi convincevano più ne ho preso le distanze. Non si può parlare di Dio o di Gesù se non si è pienamente convinti.
Quando ho visto morire i miei genitori (molti anni fa) non ho tratto nessun giovamento dal sapere che tornavano alla casa del Padre. Ho maledetto la malattia e la sofferenza. Il mio cammino non è stato illuminato da nulla. Ho avuto solo altri problemi. Quindi non capisco.
In questo momento ci sono persone di tutte le razze e di tutte le religioni che soffrono molto più di me e il loro dolore sarà vano. Il pensare che questo dolore sia stato permesso da Dio per un bene più grande (che al momento non si vede) non addolcisce la pillola e non mi conforta. Il dolore è casuale e si deve solo sperare di essere fortunati dal mio punto di vista.
Sicuramente il dolore ci indica di vivere con pienezza i nostri giorni su questo pezzo di roccia che è la terra alla periferia di una delle tante galassie dell’universo. Si può essere felici ed essere dalla parte del bene anche senza credere in Gesù Cristo.
Credo inoltre che le mie perplessità sull’impostazione del Cristianesimo siano condivise da molte più persone di quanto si pensi. Mettersi in discussione non è semplice e nemmeno forse necessario. Le chiese sono comunque sempre più vuote (anche senza il Covid). Prima o poi tutti passano per la terra di nessuno.
Sono tuttavia fermamente convinto che ci sono tanti come lei che invece sono appagate e serene. Buon per voi. Io non vi biasimo come fanno invece altri, anzi un pò vi invidio.
L’importante è essere dalla stessa parte del campo di battaglia, anche se con visioni e sensibilità diverse.
Grazie ancora
Fabio
Grazie Costanza perchè con le tue parole esprimi quello che abbiamo nel cuore dora
Grazie Costanza, un nome un programma! Dopo la bella novena eccoti con il… discorso di capodanno, battuti tutti i vip del caso.
In punta dei piedi mi permetto un’osservazione. Certo, tutto ciò che succede viene ricapitolato nel Disegno di DIO, attraverso l’intervento sempre dedicato e fantasioso dello Spirito paraclito. Ma – proprio perché siamo creature libere ed amate – la nostra libertà può andare contro la Volontà divina. Il male non è mai frutto della volontà di Dio di farci soffrire, dobbiamo avere ben chiaro chi è il nemico che semina cattiveria e male nel mondo, altrimenti rischiamo di incolpare Dio al posto del Maligno. Sbaglieremmo bersaglio, facendoci ulteriormente del male.
Un caro saluto e un augurio di buon anno nuovo.
Grazie Costanza , anche il tuo organizzare la novena, cercare sacerdoti e sostituti dell’ultimo momento, inventare soluzioni per pregare insieme ed essere davvero vicini tra fratelli, questo è segno dell’amore di Dio perché solo l’amore può ispirare idee, far trovare soluzioni alternative, avere illuminazioni sante ( io le chiamo così e nn so quante volte per i figli, per il mio matrimonio, per i fratelli nella fede ,il Signore me ne ha mandate di ottime!!!!) ….il tutto con un pizzico di follia e il tuo sorriso che apriva ogni sera il collegamento della novena e mi faceva sentire aspettata,cercata, amata, desiderata cose che so che Dio prova per me e che non fa mai male ricordare grazie alle carezze di una sorella.
Che sia davvero un anno nuovo nel Signore, nella fede, nella speranza e nella carità , che possa portare pace per vivere dove siamo senza scappare, per stare dove Lui ci mette, per amare la Sua volontà .
Grazie e buon anno a tutti!
Gabriella
Grazie, Gabriella. Condivido in pieno quello che hai scritto e , se me lo permetti, userò le frasi finali del tuo testo per fare gli auguri ad alcune care amiche. Buon anno anche a te. Antonella
Ti lodo, Signore, perché, nella tua infinita fantasia e misericordia, hai creato Costanza e, per starci accanto, ti servi anche (e spesso) di lei che è capace di dire (e fare) cose profonde che giungono al cuore, proprio laddove c’è più bisogno e nel momento esatto in cui c’è bisogno. Grazie Costanza, per il tuo sapere essere sempre in vigile ascolto, di Lui e di chi ti conosce o anche solo ti segue.
Buon anno!
Grazie Costanza, grazie a tutti! Che l’anno nuovo ci trovi migliori di sempre, anche se provati e stanchi, ammaccati, doloranti… e se non ci trova così… ci porti ad esserlo, per Grazia e Misericordia. Il Padre ci ama e permette che ci uniamo alla Croce del Figlio, abbracciati dall’Amore dell’Eterno Spirito!
Smack!
Il covid mi ha tolto mio marito dopo 26 anni di matrimonio. Chiedo a tutti di pregare per me. Sono distrutta. Lo amavo. Abbiamo sette figli. Grazie a chi preghera’.
Cinzia
Non ti conosco ma sono sinceramente addolorata per questa tragedia che ti ha colpito. Ti assicuro che pregherò intensamente per te e per i tuoi figli.
Ti abbraccio nelle fede.
Ci sono e non sono sola! Coraggio!
Carissima Cinzia…. Il Signore ti dia consolazione!!!
Io ho mio marito con me e spesso non apprezzo questo dono…. Signore perdonaci….
Carissima, quest’anno è morto anche mio padre, in tarda età: aveva perso il babbo da giovane e aveva sei fratelli più piccoli; ha posto sempre la sua fiducia nel Signore, ha pregato tanto e ha lavorato tanto; ha sempre ringraziato Dio per tutto quello che ha ricevuto dalle Sue mani e il Signore ha donato prosperità alla nostra famiglia.
Non mancherà una preghiera per la tua famiglia, perché Dio rafforzi la vostra Speranza, vi doni Fortezza e fiducia nella Sua Provvidenza per affrontare le avversità della vita, e l’aiuto del Signore non mancherà.
Un abbraccio.
Ma certo Antonella!!! Ancora auguri!
Grazie Costanza, per essere strumento di lode! <3
Grazie Signore per le strade che ci sehai condotto e vicino cin la tua voce che urla dentro di noi..Pace in noi e x noi Signore
Cara Cinzia, ho perso anch’io mio marito da 13 anni e conosco la grande sofferenza ed il vuoto di presenza e amore! Prego con tutto il cuore per te ed i tuoi figli e non esitare a chiedere aiuto! Che il Signore e Maria vi proteggano sempre! Grazie Costanza per la tua presenza ed aiuto così prezioso!
Ci vuole veramente il Buon Dio e sono necessarie persone come Voi per sopportare attraverso la meditazione e la preghiera questi governanti ed i loro provvedimenti. Grazie.
Grazie Costanza, esempio vivo e concreto della Presenza del Signore. Grazie.
Pingback: Te Deum per il 2020 – Le cose minime
Non capisco l’abitudine, tipica del nostro tempo,di commentare le preghiere.Che cosa c’è da commentare riguardo a un inno come il Te Deum?Dice già tutto, perché è una preghiera della Chiesa.
L’anno appena trascorso non è stato l’anno”orribile”.Ciascuno di noi può avere avuto il suo personale “anno orribile “per qualsiasi ragione e può non essere stato per forza il 2020.Il Signore ci chiama a cercare di vivere la sua volontà in ogni momento della nostra vita,con la sua grazia.San Giuseppe Marello diceva che bisogna essere straordinari nelle cose ordinarie.