Essere come Mosè, da salvati diventare salvatori

di Costanza Miriano

Qualche giorno fa ho ascoltato una catechesi a cui continuo a pensare. Anzi, adesso che me ne rendo conto, è una settimana che l’ho ascoltata, ed evidentemente ancora la devo capire bene. Padre Emidio parlava di Mosè, che dalla corte del faraone a un certo punto, dopo che ha ucciso,  la storia la sapete tutti, scappa nella terra di Madian e si mette a fare il pecoraro. E’ in quel momento della vita, quello  in cui ti accorgi di fare un lavoro del cavolo e ti sembra che la tua vita sia immersa in un grigiore e una pesantezza che non avresti mai scelto.

Continua a leggere “Essere come Mosè, da salvati diventare salvatori”

Laudato si’ mi’ Signore per la mia pochezza

FullSizeRender

di Costanza Miriano

Sabato scorso sono stata invitata a parlare a San Damiano, alla festa del Cantico, e a commentare la Laudato si’, l’enciclica del Papa sulla cura dell’ambiente. Sono temi che non frequento spesso, e non è che me ne vanti, ma preferisco ammetterlo. L’avevo letta, ovviamente, mi ero preparata, ma comunque alla fine dell’incontro, che mi aveva costretta a richiamare urgentemente tutti i neuroni a testuggine, ero un po’ stanca. Così quando padre Giulio mi ha chiesto se poteva farmi l’ultima domanda ho temuto il peggio. Se mi interroga sul riscaldamento globale (anche perché ho qualche idea non proprio in linea, temo) faccio la famosa inversione a U detta la manovra del terzo liceo, quella che ti consente di dire “ma mi permetta di fare un passo indietro tornando sulla figura del Leopardi” qualunque sia il tema dell’interrogazione. Continua a leggere “Laudato si’ mi’ Signore per la mia pochezza”

Una lunga catena di uomini

BXVI

di Costanza Miriano

Come mamma credo di essere valutata tollerabile dai miei figli, persino simpatica a tratti, vecchia ma non decrepita, e passabilmente poco racchia, in confronto alla media delle vecchie. Purtroppo però ho l’insanabile difetto di essere femmina, e quindi vengo estromessa da tutte una serie di attività valutate maschili: posso accompagnare a una partita ma non assistervi; invitare amici dei figli, ma non parlarci per più di quindici secondi, nel timore che venga colta da un attacco di “io-ti-conosco-da quando-eri-piccolo-così”; fornire informazioni, sapendo però che verranno sottoposte al vaglio della verifica (se lo dice anche il babbo, allora è proprio vero). Continua a leggere “Una lunga catena di uomini”

La vita è difficile (replay)

di Costanza Miriano

Il giorno dei santi – ero in ritardissimo uscendo dal lavoro, dovevo dare il cambio coi bambini a mio marito (festa, niente scuola, niente tata) – mi sono fiondata carica delle mie solite otto borse (bene essere pronte in caso di rapimento alieno) alparcheggione della Rai. Tutta sudata l’ho percorso in lungo e in largo due o tre volte con le chiavi del catorcio in mano, centocinquantotto pulsazioni al minuto, chiedendomi affranta chi mai avesse potuto rubare la mia macchina da senza tetto, impresentabile e piena di avanzi, prima di ricordarmi che per un rarissimo colpo di fortuna avevo trovato invece posto nel parcheggio più vicino, quello davanti al cancello (credo che ci sia gente che ci dorme per non abbandonare la piazzola).

Continua a leggere “La vita è difficile (replay)”

Anche io ho un segreto (replay)

di Costanza Miriano

Va bene. Ve lo devo. E’ giunto il momento.

Ve lo devo per la fedeltà al blog, per la stima e l’affetto che molti di voi mi hanno dimostrato.

E’ una cosa un po’ difficile da dire, ma quando l’avrò fatto mi sarò liberata.

Ho un amante.

Ce l’ho da parecchio tempo, ma ultimamente la cosa si è aggravata, si è intensificata.

Continua a leggere “Anche io ho un segreto (replay)”

Tutto sotto controllo

di Costanza Miriano

Sono indecisa se stirare tre camicie, cercare i titoli ai capitoli del mio nuovo libro, scrivere questo post o dedicarmi al riordino del mobiletto delle spezie. Sarebbe tutto normale, se non fosse che sono le 2 e 48 di notte. Il fatto è che mi sembra che le partenze – andiamo a Parigi per una settimana – mi costringano a un severo bilancio della mia vita in tutti i settori, dalla spiritualità (ho fatto il tagliando da padre Emidio) all’economia domestica.

Continua a leggere “Tutto sotto controllo”

Chi non crede in Dio crede a tutto

di Costanza Miriano

Come mamma credo di essere valutata tollerabile dai miei figli, persino simpatica a tratti, vecchia ma non decrepita, e passabilmente poco racchia, in confronto alla media delle vecchie. Purtroppo però ho l’insanabile difetto di essere femmina, e quindi vengo estromessa da tutte una serie di attività valutate maschili: posso accompagnare a una partita ma non assistervi; invitare amici dei figli, ma non parlarci per più di quindici secondi, nel timore che venga colta da un attacco di “io-ti-conosco-da quando-eri-piccolo-così”; fornire informazioni, sapendo però che verranno sottoposte al vaglio della verifica (se lo dice anche il babbo, allora è proprio vero). Continua a leggere “Chi non crede in Dio crede a tutto”

Trame segrete al gusto cioccolato

di Costanza Miriano

Ho un serio problema con le trame. Non le capisco. Non è che io sia nobile, e voli alto, e riesca per questo a tenermene fuori. È che proprio non le capisco. Quando in redazione mi riferiscono di cordate, allineamenti e schieramenti e strategie, l’unico pensiero che riesco a elaborare, mentre mi fisso la punta delle scarpe, è: quando finirà di parlare, in modo che io possa andare alla macchinetta a prendere una bevanda al gusto di cioccolato(che nome minaccioso)? A volte produco anche pensieri più elaborati, generalmente sulle scarpe, tipo: ma guarda che disastro, è ora che faccia il cambio di stagione. Continua a leggere “Trame segrete al gusto cioccolato”

La vita è difficile

di Costanza Miriano

Il giorno dei santi – ero in ritardissimo uscendo dal lavoro, dovevo dare il cambio coi bambini a mio marito (festa, niente scuola, niente tata) – mi sono fiondata carica delle mie solite otto borse (bene essere pronte in caso di rapimento alieno) al parcheggione della Rai. Tutta sudata l’ho percorso in lungo e in largo due o tre volte con le chiavi del catorcio in mano, centocinquantotto pulsazioni al minuto, chiedendomi affranta chi mai avesse potuto rubare la mia macchina da senza tetto, impresentabile e piena di avanzi, prima di ricordarmi che per un rarissimo colpo di fortuna avevo trovato invece posto nel parcheggio più vicino, quello davanti al cancello (credo che ci sia gente che ci dorme per non abbandonare la piazzola). continua a leggere

Il Ragazzo può fare di più

di Costanza Miriano

Siamo ogni giorno tra i due e i tremila contatti, qualche volta persino di più. Ho calcolato che se mettiamo un centesimo per uno glielo compriamo un bel catechismo per i fanciulli, a quelli di Repubblica. Basta la riduzione della Cei, quelle tipo Lasciate che i bambini vengano a me. Qualche piccolo rudimento per la prima comunione, con le figure, a colori. Barbara Spinelli secondo me potrebbe trarne gran giovamento. continua a leggere

Anch’io ho un segreto

di Costanza Miriano

Va bene. Ve lo devo. E’ giunto il momento.

Ve lo devo per la fedeltà al blog, per la stima e l’affetto che molti di voi mi hanno dimostrato.

E’ una cosa un po’ difficile da dire, ma quando l’avrò fatto mi sarò liberata.

Ho un amante.

Ce l’ho da parecchio tempo, ma ultimamente la cosa si è aggravata, si è intensificata.

continua a leggere

Combatti il drago

di Costanza Miriano

C’è una strana sensazione che mi perseguita da giorni, da mesi. E non sapevo darle un nome. Strano perché di solito mi analizzo anche troppo, e mi diagnostico da sola varie turbe delle quali di solito mi dimentico entro poche ore, quando il buon senso sussulta e mi richiama all’ordine, invitandomi a occuparmi di chi mi circonda, soprattutto se appartenente alla mia prole.

Invece in questo indecifrabile stato d’animo mi dibatto da mesi. Precisamente da quando sono cominciate a uscire le recensioni al mio libro, e ho ricevuto messaggi e apprezzamenti fin troppo lusinghieri.

conrinua a leggere

L’uomo del sesto piano

C’è un nuovo negozio in città: un negozio di mariti!
Un cartello all’ingresso spiega: “Potete visitare il nostro negozio
UNA SOLA VOLTA. Ci sono sei piani, e la qualità della merce migliora a ogni piano. Le clienti possono entrare al piano e scegliere qualsiasi prodotto, oppure salire a visitare il piano successivo, ma non possono tornare ai piani inferiori”.   Una donna entra nel negozio. Al primo piano il cartello sulla porta recita:

continua a leggere

Sì lo voglio!

Dice Douglas Coupland: “Ma poi mi viene in mente questo: alle cene di famiglia, mamma e papà raccontavano spesso del loro primo incontro. Un giorno mamma, per andare in biblioteca, aveva preso una strada diversa da quella consueta, e aveva visto papà. Si erano scambiati un sorriso, e avevano rotto il ghiaccio. E’ una storia molto commovente, e non ci stancavamo mai di sentircela ripetere e ripetere, assaporando i dettagli del loro personale mito della creazione: che vestito indossava la mamma quel giorno, quali libri avevano sottobraccio, la prima bibita insieme. Nostro padre firmava sempre l’epilogo dicendo: “Provate a pensarci, ragazzi. Se quel giorno vostra madre fosse andata in biblioteca per la sua solita strada, oggi non sareste qui!”.

Ho riflettuto molte volte su questa dichiarazione di mio padre, e più ci penso più mi sembra assurda. So per istinto che in un modo o nell’altro io sarei qui comunque; per qualche motivo inspiegabile, ho la sensazione che non mi sarei perso la mia nascita per niente al mondo. Per cui deve esserci un tornaconto in questa esperienza”.

continua a leggere

Non si può vivere solo un po’

Nel giorno della via crucis, giorno in cui è bene non dire parole che non servono, vorrei solo condividere brevemente con voi un pensiero che mi ha regalato il confessore, ieri. La via della croce. Ogni volta che gli chiedo un consiglio mi invita a prendere quella. Qualsiasi dubbio, qualsiasi lamentela. Chi passa per la via della croce non sbaglia mai strada, da qualunque parte sia diretto. Davanti a noi, dice il mio confessore, e per dire la verità lo diceva anche la Didachè, il primo catechismo apostolico, ci sono due vie e solo due: una porta alla vita, una alla morte. Non si può vivere solo un po’, vuol dire che si sta morendo.

continua a leggere

Io sono emozione

Una lettrice del blog mi ha segnalato la recensione di Repubblica al libro Io sono emozione, e siccome avevo appena fatto una meravigliosa corsa sotto il sole tra le catacombe dell’Appia antica ho pensato che potevo anche ammorbarmi un po’ con l’articolo (tanto per tenere basso l’umore ed evitare l’invidia degli dei). Di Eve Ensler ho dovuto per motivi lavorativi leggiucchiare I monologhi della vagina, per tradurre e montare un’intervista fatta da una collega, ma credo di avere prontamente rimosso fino all’ultima sillaba del suo credo,

continua a leggere

Un Pulitzer per Geremia

Siccome il blog è piccolo e la gente mormora, non vorrei che si spargesse la voce che vado in giro a raccogliere felini di chiunque. Sono la persona meno ecologista e animalista che ci sia. Massimo rispetto, ma ognuno al proprio posto, e possibilmente a casa propria.

Succede adesso che la mia cara amica vada a vivere con un uomo sul quale io ho serie mire espansionistiche. Per lei, è ovvio. Ho un progettino, su quei due.

continua a leggere

Tante volte per caso mi fossi montata un po’ la testa

Sto raggiungendo dei livelli di autostima allarmanti, dei picchi mai sfiorati prima. (Per i pochi a cui ancora non ho telefonato a casa: è uscito il mio libro e ho ricevuto recensioni, che già di per sé mi sembra una notizia; e per di più alcune lusinghiere). Neanche quando ho vinto il prestigioso titolo di più carina della III E, categoria sdentate; neanche quando la maestra ha portato il mio pensierino “cosa farò da grande” al preside per mostrargli quanto fosse bello, se uno chiudeva un occhio sulla frase, geograficamente non impeccabile, “vivrò sulle alte montagne dell’Olanda”.

continua a leggere