Anch’io ho un segreto

di Costanza Miriano

Va bene. Ve lo devo. E’ giunto il momento.

Ve lo devo per la fedeltà al blog, per la stima e l’affetto che molti di voi mi hanno dimostrato.

E’ una cosa un po’ difficile da dire, ma quando l’avrò fatto mi sarò liberata.

Ho un amante.

Ce l’ho da parecchio tempo, ma ultimamente la cosa si è aggravata, si è intensificata.

Molti di voi lo conoscono bene, anche perché è un gran seduttore.

E’ molto, molto affascinante.

E’ l’uomo più affascinante che si sia mai visto. Anzi è l’uomo per eccellenza.

Si chiama Gesù Cristo.

A dire la verità sono così leggerina di sentimenti che a volte tradisco persino lui. A volte me ne dimentico, non lo chiamo, non ci parlo, ma lui sta sempre lì, mi accoglie ogni volta che torno da lui. E non è geloso di mio marito, anzi, è lui che ci ha presentati. Mi parla sempre bene di lui, adesso che ci penso.

E’ stato il mio padre spirituale ad autorizzarmi a farmi un amante. La cosa è cominciata così: i primi anni di matrimonio ho affrontato come tutti il passaggio dalle farfalle nello stomaco alla quotidianità. Ero felice, convinta della mia scelta, ma facevo anche fatica. E siccome vanto una laurea in lamentologia applicata, con una specializzazione in brontolio sommesso, quando andavo a confessarmi invece che dire i miei, di peccati, dicevo quelli di mio marito. E’ una gran comodità rovesciare sugli altri la responsabilità della fatica, di quello che ci manca.

E così, quando mi lamentavo, padre Emidio – così si chiama il povero martire che ha immolato le sue orecchie – mi invitava a indirizzare altrove le mie lamentele. A parlarne col Signore. Tu sei sposata prima di tutto con lui, mi diceva. Con lui devi parlare se le cose non vanno come vuoi, per lui devi accettare, al suo amore immenso e smisurato devi rispondere con i tuoi (miseri, n.d.r.) atti di amore in casa. Ovviamente lui, Emidio, sapeva che la colpa della mia non piena soddisfazione era della mia immaturità e del mio egoismo, ma siccome è un fine conoscitore dell’animo umano (purtroppo è impossibile dirgli bugie, quindi nel caso di qualcosa di losco, tenetevi alla larga), invece che rilevare la mia schiappitudine mi mandava da quello che può guarirla.

Le prime volte la cosa non mi filava molto, non mi quadrava, e mi dispiaceva anche un po’. Ma come, l’amore perfetto? Il sogno? I violini?

Poi però ho cominciato a capire.

Solo il Signore colma tutte le nostre attese, tutti i nostri desideri, guarisce le paure e le infermità, delle quali non sempre possiamo costringere l’altro a farsi carico. Il Signore si prende il nostro passato ferito, o sporco, o sbagliato. Lo trasforma. Lui sì che è un maestro nell’arte del riciclo: prende i rifiuti e ne fa opere d’arte, se noi glieli consegniamo davvero.

Come l’amore divino e quello umano si intreccino e si potenzino l’uno con l’altro è davvero uno dei più grandi prodigi del creato, ai miei occhi.

Come l’uomo e la donna, tuffandosi nel piacere più sublime, si uniscono e generano il miracolo incommensurabile di una nuova persona, così unendosi nella quotidianità generano una nuova vita. La vita a due, la vita della coppia, la vita della famiglia, dove il femminile e il maschile si mescolano, si intrecciano, si avviluppano e creano qualcosa di nuovo, che prima non c’era.

A immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò. Nell’essere maschio e femmina, nel mettere i diversissimi talenti a servizio di un disegno comune abbiamo una potenza gigantesca. Poco meno degli angeli lo ha fatto. Maschio e femmina.

p.s. Visto che oggi sono in vena di annunci, è con una certa solennità che vi comunico che mio marito, quel sant’uomo, mi ha comprato un computer nuovo. Ho il tasto canc che funziona, e in più il mio meraviglioso arnese (non so manco di che marca è) non traballa, e non ho più bisogno di mettere sotto l’angolo in alto a sinistra un pezzo di albicocca. Purtroppo non è rosa.

64 pensieri su “Anch’io ho un segreto

    1. admin

      accidenti diavolo di scriteriato! mi hai fregato sul tempo! 😉
      ps ho perso tempo nel metterlo nella sezione Rassegna Stampa

  1. anna

    Veloce veloce….é fantastico questo post. Amo anch’io Gesù da morire!
    “Santo subito” il marito di Costanza 🙂

  2. Alessandro

    Gran bell’uomo l’ “amante” di Costanza…

    “Prima domanda, la più semplice: che tipo era questo Gesù Cristo? Che uomo era? Questo il Vangelo non lo precisa. E devo dire che un po’ mi secca, perché ho puntato la mia vita su di Lui e non so neppure di che colore fossero i suoi occhi. Era bello o era brutto? Beh, secondo me era bello.

    C’è un episodio dell’undi­cesimo capitolo del Vangelo di Luca: Gesù sta parlando alla folla. All’improvviso una donna, lanciando un grido di entu­siasmo, dice: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha nutrito». Ecco, questo è il primo panegirico di Cristo. Ed è fatto in termini molto… corporei. Tant’è vero che poi Gesù le rimprovera di trascurare la parola di Dio per soffermarsi sulla Sua bellezza: «Beati quelli che ascoltano la parola di Dio». Noi però ringraziamo questa donna sconosciuta che ci ha permesso di rispondere alla nostra domanda preliminare: Gesù era davvero un bell’uomo.

    E aveva anche due splendidi occhi. Lo sguardo di Gesù colpiva chi lo incontrava. I Vangeli, soprattutto quello di Marco, parlavano spesso del suo sguardo: penetrante su Simone, che gli viene presentato dal fratello; affettuoso sul giovane ricco, quello che poi se ne va perché lui gli dice di «lasciare tutto e seguirlo»; di simpatia su Zaccheo, il capo dei pubblicani, gli esattori delle imposte che rubavano (solo allora, per carità, non vogliono dar giudizi…), che lo guardava stando appollaiato su un albero. E, ancora, di tristezza sull’offerta dei ricchi, di sdegno su quel che avveniva nel Tempio, di dolore per chi lo tradisce…

    Insomma, il suo era uno sguardo che parlava”

    card. Giacomo Biffi

  3. Fefral

    Certo che è bello Gesù! Il più bello di tutti
    Buona giornata a tutti, io oggi latiteró un po’ (alvì non preoccuparti se non mi vedi!)

  4. Velenia

    Costanza,ti confermo che abbiamo lo Stesso Amante,non solo,il mio caso è ancora più grave,perchè io mi sono innamorata di mio marito perchè anche lui amava lo Stesso.Che perversi questi cattolici!
    Mi piace,a volte,far sussultare qualche collega che mi chiede ncome mai il mio matrimonio regga ancora (essendo noi 2 schiappe,aggiungo io):-Eh,cara abbiamo un Amante!!!-
    Come diceva un mio amico da poco scomparso:-Carissimu s’Iddu unn’agguantassi-
    (trad. Cadremmo se Lui non ci afferrasse).
    Buona giornata ,amici

  5. Sì, il concetto l’ho capito, è stato anche ripetuto altre volte, ma mi sembra come lo scritto dietro a quei brutti santini con davanti pitture anche loro brutte del sei-settecento, l’atmosfera è quella, da controriforma, il lato peggio (o i lati), insomma, della fede e della storia cristiana.

    1. DANI-COR: sì, ho letto, si dice che un terzo delle donne ricorre a antidepressivi, e ci si domanda (Costanza si domanda) perché le donne?
      Ma gli uomini? Quanti uomini prendono gli antidepressivi? Nell’articolo non è detto. Ma allora che senso ha chiedresi perché le donne

    2. Alessandro

      ha senso perché decenni di reale o presunto, e comunque decantato processo di emancipazione femminile farebbero supporre che le donne siano diventate più felici, ma così non si direbbe. E’ vero che pure tra i maschi dilaga l’impiego di psicofarmaci, ma gli ultimi decenni non sono sotto la bandiera dell’emancipazione maschile

  6. Miriam

    Costanza, è bellissimo!
    Sono cose già ascoltate e spero assimilate. Ma da come ti esprimi è come riascoltarle per la prima volta e si rinnova la freschezza e la gioia e la gratitudine.
    Il Signore ti benedica, per questa quotidana ‘dose’ di luce saporosa.

    1. Miriam

      Aggiungo qualcosa di personale.
      Quel che hai detto sul faticoso costruire, insieme ad un Tu Fedele e sempre nuovo, il ‘noi’ della coppia, potente generatore di vita nella famiglia e oltre, io l’ho scoperto tardi, dopo tante burrasche e sofferenza. Ma sono felice di aver tenuto duro, perché adesso sto raccogliendo i frutti di pace di preziosità nel quotidiano, nonostante le prove e le difficoltà non si siano attenuate.
      Sarò banale, ma è vero il proverbio “figli piccoli guai piccoli figli grandi guai grandi”. Però se non ci fossero loro non saremmo gli stessi e non ci saremmo mai messi in gioco e usciti da noi stessi nello stesso modo.
      Nella solida, a volte apparentemente sfaldata, intensità delle relazioni familiari, c’è un mondo in divenire, le cui dinamiche si espandono non sapremo mai fin dove. Mi è venuto spontaneo sostituire il termine ‘relazione’ all’usuale ‘legame’, che è giusto ma, se non diventa relazione autentica, creiamo un sacco di guai (non sto qui a sottolineare la differenza, so che mi capite). Il segreto e la fatica e la gioia e l’attesa e la speranza è tutto qui.
      C’è un fatto che posso aggiungere, che mi viene in mente ora. Quando mio figlio era piccolo, gli stavo dando delle indicazioni di comportamento con molta convinzione. Mi guarda serio serio e mi dice: “mamma, ma tu queste cose non le vivi!”. E’ stato un momento incredibile. Mi sono accorta che era vero, che la mia fede era più un vestito indossato che qualcosa di vivo. E anche da lì è nato il mio rapporto più vivo e vero col Signore. E meno male che, come dici bene, Lui è sempre lì anche quando a volte siamo meno attenti e presenti. E mi sono accorta che è qualcosa che avviene in simultanea: l’attenzione e presenza a Lui si trasforma in attenzione e presenza per gli altri e viceversa. Attenzione e presenza che, naturalmente generano una marea di altre cose, che tuttavia si possono condensare in una sola parola, davvero creatrice: Amore 🙂

  7. Pingback: È triste aver bisogno di te « Sensi, forme e colori: dalle parole alla grafica

  8. giuliana z.

    Secondo me, chcchè ne dica Alvise, la storia della Chiesa tra ‘500 e ‘700, quindi la cosiddetta “controriforma” è invece uno dei periodi più eroici della nostra storia e anche i “santini” ne sono parte, io non li schifo per nulla, sono lo specchio di quella tradizione di fede popolare e sincera, di un popolo che riconosceva di essere misero (lo era davvero, manco il pane c’era, e c’era anche le malattie, quelle brutte brutte) e chiedeva solo di essere raccomandato da quelli più grandi tra loro, cioè dai santi: Luigi, Ignazio, Filippo, Francesco Saverio, e tantissimi altri, fino a Domenico Savio. Il modo di rappresentarli è stato più volte guardato con orrore dagli stessi cattolici, ma se non fosse stato per quelle, apparentemente, sdolcinate immagini, non avremmo nemmeno un briciolo di quella antica devozione. Molto più di tanti ragionamenti ed elucubrazioni teologiche, può il seguire l’esempio della fede eroica di quei santini! (specie se dagli studi teologici viene fuori gente come Mancuso….)

    1. Velenia

      Comunque la storiografia odierna non la chiama più controriforma ma riforma cattolica,se non erro è ciò che ha dato vita allo splendore del barocco.(Giuli devi assolutamente venire a vedere la chiesa di Casa Professa,trionfo di colori).
      I santi poi non sono altro che amici in Paradiso,amici come noi.

      1. Caro Alvise, sono ignorante e non capisco cosa c’entri con la controriforma o la riforma cattolica ammettere che i nostro cuore è inquieto, e che solo Gesù Cisto colma tutte le attese. Che non possiamo pretendere dal marito o dalla moglie che sia per noi tutto. Né dobbiamo cercare quella pienezza in altre esperienze, passioni, interessi. Per noi cattolici Dio risponde a tutte le attese, e una volta ricolmi di grazia, possiamo vivere in pienezza ogni cosa umana, l’amore carnale, l’amore dei sentimenti, le passioni, gli interessi, la cultura (perché no, la corsa, nostra comune passione, anche se, va be’, sei più forte di me) dando a ogni cosa il posto giusto. Nell’armonia. Chi ama Dio ama tutto quello che Lui ha creato, ci si tuffa, ci si sporca le mani senza paura. Niente a che vedere con i santini (anche se anche la religiosità popolare è preziosissima).

    2. E’ vero, lo stile figurativo di quel periodo lo trovo anche io “affacsinantissimo” mi sono sempre piaciute le epoche della
      decadenza con le loro invenzioni immaginative, spesso manieristiche, ma proprio per questo ancora più suggestive. Non così del pensiero delle preghiere dietro ai santini, le spose di Cristo, e poi, il cuore sanguinante di Gesù, i goccioloni di sangue dappertutto, anche in rilievo. Un’altra cosa, avete notato? Le donne seono spesso chiamate e si proclamano spose, amanti di Cristo, ma gli uomini mai SPOSI di Maria, o non è strano questo?

    3. Alessandro

      ma che strano e strano!
      Il nesso logico è Chiesa = sposa di Cristo e corpo di Cristo, quindi più la donna persevera nella purezza battesimale che l’ha incorporata nella Chiesa e l’ha così congiunta a Cristo (capo del Corpo che è la Chiesa), più perfeziona il legame nuziale con Cristo, poiché di Cristo la Chiesa è Sposa.

      I riferimenti biblici sono la costanziana lettera di Paolo agli Efesini (Ef 5, 21-33), ma aqnche 2Cor 11, 2: “Provo per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo”.
      Inoltre: le parabole evangeliche del Regno insistono su Cristo sposo (Mt 22, 2ss; 25, 1ss).

      Nelle scritture invece Maria è solo sposa di Giuseppe

    4. Von Kardinal

      Condivido quello che dici, quando l’uomo si è sentito superuomo ha prodotto macerie e milioni di morti con le ideologie o il deserto pieno di tecnologia dell’uomo contemporaneo senza un futuro oltre la morte se pensa che tutto finisce con la morte e con un po’ di badilate di terra sulla bara per dirla con Pascal

  9. guido

    “perché no, la corsa, nostra comune passione, anche se, va be’, sei più forte di me”

    non potete capire cosa vuol dire per Costanza ammettere pubblicamente che uno è più forte di lei nella corsa! a mia memoria l’aveva fatto solo con Franca Fiacconi (vincitrice della NYC Marathon 1998, non so se mi spiego….)

    1. Luigi

      Fiacconi non da proprio l’idea di una podista. Posso pensare che Costanza ti corresse dietro con una pietanza da lei cucinata.

  10. ALESSANDRO-FEFRAL: anche a me fa piacere pensare e mi immagino Cristo bellissimo,
    come un cantante Rock Country degli anni 60, capelli lunghi, barba, viso allungato, occhi
    scintillanti ma placidi, da figlio dei fiori, tutti ci si immagina fosse così, ormai la iconografia di Cristo si è cristallizzata in quella figura.Ma dalle parole di Luca questo non risulta (è inutile che tu cerchi di convincermi anche questa volta: NON RISULTA,!!!)Cristo non rimprovera la donna perché si è soffermata sulla sua bellezza. “Ma egli disse: “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di dio e la mettono in PRATICA!”
    Cioè vuole dire non beata sua madre che lo ha portato in seno etc. ma….
    Nessun riferimento alla bellezza, se non immaginario. O si dice, di solito, beata tua madre che ti ha portato, solo a chi è bello, ed è sempre e solo così?

    1. Alessandro

      uno punta il dita verso la Luna e Alvise guarda il dito.

      “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!”. Ecco quello che devi fare: “ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica!”, non attardarti a leggere questo detto di gesù per capire se da lì si può capire o meno se Gesù era bello alto magro atletico con gli scintillanti ecc.

    2. Alessandro

      “anche a me fa piacere pensare e mi immagino Cristo bellissimo,
      come un cantante Rock Country degli anni 60, capelli lunghi, barba, viso allungato, occhi scintillanti ma placidi, da figlio dei fiori”

      “anche a me”? SOLO a te (spero) farà piacere pensarlo un cantante Rock Country degli anni 60 figlio dei fiori (e magari strafatto), a me no di certo!

  11. anna

    Comunque a proposito di bellezza di Gesù…secondo l’originale greco il nostro “buon pastore” è in realtà “bel pastore” (bellezza dell’essere – bellezza fisica). Fantastico, non è vero??? ah quanto siamo fortunate ad avere questo amante 🙂 !!!!

  12. azzurra

    anche io ho una comunicazione da farti. non sei affatto leggerina di sentimenti.
    in quel poco tempo che abbiamo passato insieme quella sera mi sono sentita in armonia con le persone e le cose intorno. sei una persona che emana una luce intorno a sé (l’immagine sarà anche un po’ inflazionata, ma tant’è), come di qualcuno di cui ci si può fidare (non mi capita mai con gli sconosciuti).
    e non dipende dal fatto che fossi brilla, primo, perché abbiamo pasteggiato ad acqua, secondo, perché david ha provato il mio stesso sentimento ::)

    1. Che bello, grazie azzurra! O dovrei dire avvocato? (bravissima!)
      Spero di sì, che ci si possa fidare di noi. Di noi cristiani, dico, che ci proviamo, in buona fede…
      Certo non potrai mai fidarti di me se devi:
      ricordare dove hai parcheggiato la macchina;
      fornire fibre di origine vegetale agli under 5, e a ogni pasto;
      ricordare titoli di film nei quali lui e lei non si sposano, o almeno si amano perdutamente;
      fare una spesa che abbia un senso;
      rispettare un orario;
      trovare una strada, e molte moltissime altre cose!

    2. Alessandro

      azzurra, sei diventata avvocato? (O preferisci avvocatA? non so se sei suscettibile riguardo queste cose). Gli scoop si sprecano in questi giorni… Complimenti!

  13. Luigi

    L’estasi dell’Eucaristia, l’estasi di appartenere a Lui. Questo è uno stato di grazia non indifferente e chi riesce a sperimentare questo stato durante l’arco della giornata è sul cammino di santità. Io non credo di essere ancora arrivato qui se non in alcuni momenti. Però capisco il significato e lo ritengo una sorta di paradiso interiore.

  14. Luigi

    Alvise, mio papà (mi ha da poco consegnato un fascicoletto con la sua vita) prima di conoscere mia madre non conosceva la fede e conduceva una vita diciamo alla giornata. A sua discolpa il fatto di essere stato abbandonato dai suoi sin da piccolo, di essere cresciuto prima con gli zii e poi in collegio. Il ricordo più dolce della sua infanzia è ancora una patata calda tenuta in tasca avuta da un suo compagno di collegio che gli era stata data dalla sua mamma furtivamente durante una processione della Festa dell’Immacolata a dicembre, aveva i calzoni corti. Ha dodici anni è fuggito per cercar lavoro prima a Varese e poi a Torino come cameriere. Le prime notti le ha passate all’addiaccio su una barca, il figlio di un macellaio che gli era diventato amico e gli portava di nascosto una salsiccia ogni sera. Pian piano è diventato un bravo cameriere, fino ad diventare l’addetto al tavolo dove Gianni Agnelli andava ogni giorno a mangiare. E da qui mance, soldi, ecc. Tagliando corto, dopo aver conosciuto mia madre è andato a confessarsi da un frate capuccino che si scandalizzava ad alta voce ad ogni peccato confessato. Mio padre è uscito dal confessionale coprendosi il viso perché tutti lo guardavano, però appena fuori si è sentito innamorato di Gesù.
    Tutto questo per dirti Alvise di andare a confessarti.

    1. Luigi

      Che ne so io, tu inizia a raccontare quello che hai fatto e di cui sei pentito, poi ti fai dare l’assoluzione e poi ci riferisci il tuo stato d’animo.

  15. azzurra
    8 luglio 2011 a 13:13 #
    sei una persona che emana una luce intorno a sé
    ——-
    MI PIACE, e sottoscrivo totissimo corde
    (dev’essere utile per leggere di sera risparmiando la corrente :-D)

  16. Fefral

    Gesù è l’amico più bello che ho. Per me il legame che meglio rappresenta il mio rapporto con Cristo e attraverso di Lui con la Trinità è il legame d’amicizia.
    Non sono mai riuscita a vedere gesu come amante, o come sposo. E non credo che sia necessario, penso che sia qualcosa di molto personale. Ogni tipo d’amore è immagine dell’amore trinitario, non solo l’amore sponsale ma anche quello filiale e quello d’amicizia. E quest’ultimo è quello che mi è più congeniale. Cristo è sposo della chiesa, non delle singole cattoliche. Anche a me fa strano pensarmi sposa di Cristo e quindi non lo faccio…per la mia sensibilità è qualcosa di piu vicino alla vocazione religiosa, vocazione che io non ho. L’unico sposo e amante è mio marito. Gesù è il mio migliore amico

  17. Finchè si scherza si scherza….
    Ma per quale ragione, sentiamo, Gesù avrebbe dovuto essere bello?
    (premettiamo intanto che questa cosa della bellezza di Gesù non si trova da nessuna parte nè vangeli ne atti nè s:paolo,, da nessuna parte)) Per essere più gradito alle folle, per affascinare di più le persone, (avrebbe avuto bisogno di questo?)perchè essendo il figlio di Dio… Ma Dio è bello? Se noi siamo fatti a immagine e somiglianza Sua allora ce n’è anche di parecchio brutti (io esempio classico di scimmione peloso con tanta robustienza ,ma poca bellùria)
    Mettiamo anche pure questa faccenda di sposo amante (ma mi convince di più amico).
    Oppure si va nel mistico più profondo della immedesimazione e annullamnto/inveramento addirittura di se stessi in DIO Padre Figlio e spirito. ma la bellezza? Non oveva mica fare cinema Gesù, o la pubblicità a un dopo barba, o a Dolce&gabbana!!!!

    1. “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo”

      Non mi toccate l’Amato -e la Sua indiscutibile bellezza anche assolutamente estetica- o vi spezzo le gambine e ci gioco a Shanghai.
      OOOkkkeeey?

      “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo” : sta
      scritto proprio nella Bibbia.
      Mmmhhhh..ma quant’è bello l’amore mioooo …

      –>

      “Liete parole mi sgorgano dal cuore:
      io proclamo al re il mio poema,
      la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

      Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
      sulle tue labbra è diffusa la grazia,
      perciò Dio ti ha benedetto per sempre.

      O prode, cingiti al fianco la spada,
      tua gloria e tuo vanto,
      e avanza trionfante.

      Cavalca per la causa della verità,
      della mitezza e della giustizia.
      La tua destra ti mostri prodigi.

      Le tue frecce sono acute –
      sotto dite cadono i popoli-,
      colpiscono al cuore i nemici del re.

      Il tuo trono, o Dio, dura per sempre;
      scettro di rettitudine è il tuo scettro regale.

      Ami la giustizia e la malvagità detesti:
      Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
      con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.

      Di mirra, àloe e cassia
      profumano tutte le tue vesti;
      da palazzi d’avorio ti rallegri
      il suono di strumenti a corda.

      Figlie di re fra le tue predilette;
      alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

      Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
      dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

      il re è invaghito della tua bellezza.
      È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

      Gli abitanti di Tiro portano doni,
      i più ricchi del popolo cercano il tuo favore.

      Entra la figlia del re: è tutta splendore,
      tessuto d’oro è il suo vestito.

      È condotta al re in broccati preziosi;
      dietro a lei le vergini, sue compagne,
      a te sono presentate;

      condotte in gioia ed esultanza,
      sono presentate nel palazzo del re.

      Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
      li farai principi di tutta la terra.

      Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni;
      così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.”
      [Salmo 44 (45) Le nozze del Re]

      -Finito copia/incolla. Buona giornata!
      …Ah ma…Cyrano…ma sei già sposato, vero?…
      Perchè io, invece, un amante ancora non ce l’ho.
      E mi piaceva avere un amante dal nome immenso come quello che ti sei scelto te.
      -Già sposato, eh?
      Uff: che fatica, oggi, trovarare un amante serio.

      1. Eh, già, non ci sono più gli amanti di un tempo!
        «Dove sono andati i tempi di una volta – per Giunone! –
        quando ci voleva, per fare il mestiere, anche un po’ di vocazione?!» 😀
        Buona giornata.

  18. ALESSANDRO: te dici che quello che dice Costanza nell’articolo “ha senso perché decenni di reale o presunto, e comunque decantato processo di emancipazione femminile farebbero supporre che le donne siano diventate più felici, ma così non si direbbe”
    Ma, ammesso che le donne e (e gli uomini) siano emancipati (da che?) cosa c’entra questo con la “felicità”? Emancipato laureato, diplomato, equiparato, incorporato, vuol dire felice? O sarebbe quello che le donne, (e gli omini) hanno creduto, mentre invece,
    non era vero? O non è lì la vera felicità? Ma allora è tutto un altro discorso. Forse prima le donne non pigliavano gli antidepressivi non perché erano felici, ma perchè non erano così emancipate per pigliarli (altra ipotesi invece del riduzionismo mirianiano) [questa forse piacerà, speriamo, a scriteriato!]

  19. Forse il Gesù più bello e più “vero” della storia del cinema è quello di Pasolini.
    Peccato per l’ORRENDO doppiaggio di Enrico Maria Salerno
    Ma che altro si poteva fare?

    1. paulbratter

      lo volevo scrivere anch’io prima! ma non solo la faccia di Gesù ma anche quelle degli apostoli sono bellissime (bruttissime cioè vere)

    1. Alessandro

      Alvi’, Fefral ce l’ha detto che oggi sarebbe stata latitante, Cyrano ha scritto ieri che fino a domenica starà lontano dal pc, Velenia se la chiami urlando non compare, ormai dovresti saperlo!

  20. Alessandro

    ALVISE: “Ma Dio è bello? Se noi siamo fatti a immagine e somiglianza Sua allora ce n’è anche di parecchio brutti (io esempio classico di scimmione peloso con tanta robustienza ,ma poca bellùria)”

    ma che ragionamento è mai codesto, noi siamo infatti a immagine e somiglianza di Dio eppure siamo peccatori (pure tu), forse che allora Dio è peccatore? Se io son brutto peloso senza belluria né robustienza robustità e se son fatto a immagine e somiglianza di Dio allora significa che Dio è brutto macilento?

  21. fefral

    sono distrutta! Adesso sono un pezzo solo col divano e mi sono letta il blog, ma vedo che ci sono un sacco di assenti.
    Gesù era bello di sicuro. Perchè doveva essere bello? Perchè la bellezza è una delle caratteristiche di Dio. E Gesù è Dio. E poi è perfetto uomo. Ora è vero che un uomo può piacere anche se non è bello, mica si è tutti belli, però un uomo perfetto è bello senz’altro!

  22. fefral

    Comunque, tornando a Gesù, è bello, con gli occhi belli, che ti guardano e ti trapassano dentro, è pure simpatico, se no mica aveva tutti quegli amici, non me lo vedo musone, sai quant’era bello quando sorrideva?

    1. Alessandro

      Ma certo che sorrideva, addirittura esultava:

      “In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto” (Lc 10, 21)

      Pure sua madre esultava: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore…”

  23. Fefral

    Solo il Signore colma tutte le nostre attese, tutti i nostri desideri,

    Mi viene in mente una canzone, ma non riesco dal telefono a copiare il link da youtube
    Quindi riporto il testo

    Non riuscire a stare fermi un’istante
    saltare da un pensiero all’altro
    da un desiderio all’altro in continuazione,
    è una maledizione
    cercare un posto lontanissimo
    senza più legami
    con questo caos di eterni pendolari,
    di paradisi artificiali, palloni pubblicitari
    e dentro il cuore, nel silenzio e ovunque altrove
    fra le rovine del Partenone
    non trovare…che rumore
    e ancora insoddisfazione…insoddisfazione!
    Fuggire dal mondo e da se stessi,
    nella finzione nel sesso disperato,
    nei videogames subire il fascino del sacro
    nei reparti di un supermercato
    sentirsi pieni di poetico abbandono
    di un senso alto del tragico e del buono
    e scoprire che per gli altri sei solo in posa
    per l’avanspettacolo e la cronaca rosa
    e nonostante tutto avere dell’amore
    un’idea talmente splendente e sublime
    e un bel niente, un bel niente da spartire
    con queste vite mediocri e meschine
    la pace sia con te, e con il tuo spirito
    la pace sia con te, e con il tuo spirito
    essere come una città sotto vetro
    quasi sempre in stato d’assedio
    circondati da nemici spietati,
    o peggio ancora dal tedio e dai suoi derivati
    avere voglia di salire sul tetto
    e poi, di mettersi ad urlare
    che magari arriva un disco volante
    e ci viene a salvare
    che se uno deve, per forza emigrare
    allora è meglio un altro sistema solare
    siamo noi quei misteriosi via vai dei pinguini
    sulle distese che non hanno comunque confini
    la pace sia con te, e con il tuo spirito
    la pace sia con te, e con il tuo spirito
    e nonostante tutto avere dell’amore
    un’idea talmente splendente e sublime
    e sapere bene di essere in bilico, in bilico.
    La pace sia con te, e con il tuo spirito
    la pace sia con te, e con il tuo spirito

  24. DaniCor

    Leggevo ora sulla Bussola Quotidiana un articolo Che parla di Claude Lorrain e del pensatore brasiliano Plinio Correa di Oliveira, al quale sono affezionata.
    L’articolo dice
    «I quadri di Claude Lorrain dicono relazione al fatto che, tra le bellezze della natura, ve ne sono alcune che sono proporzionate all’ordine naturale in cui viviamo, ma altre sono così magnifiche da avere qualche cosa di sproporzionato rispetto a quest’ordine. Sono così splendide che ci fanno pensare a un altro universo, a un mondo che può presentarsi a noi come irreale, come inesistente, ma verso il quale la nostra anima s’inclina in modo irresistibile».”
    Ecco, così immagino Gesù: così splendido che ci fa pensare ad un altro universo!

    http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-lorrain-il-pittore-che-ispir-corra-de-oliveira-2406.htm

  25. “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo”

    Non mi toccate l’Amato -e la Sua indiscutibile bellezza anche assolutamente estetica- o vi spezzo le gambine e ci gioco a Shanghai.
    OOOkkkeeey?

    “Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo” : sta
    scritto proprio nella Bibbia.
    Mmmhhhh..ma quant’è bello l’amore mioooo …

    –>

    “Liete parole mi sgorgano dal cuore:
    io proclamo al re il mio poema,
    la mia lingua è come stilo di scriba veloce.

    Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
    sulle tue labbra è diffusa la grazia,
    perciò Dio ti ha benedetto per sempre.

    O prode, cingiti al fianco la spada,
    tua gloria e tuo vanto,
    e avanza trionfante.

    Cavalca per la causa della verità,
    della mitezza e della giustizia.
    La tua destra ti mostri prodigi.

    Le tue frecce sono acute –
    sotto dite cadono i popoli-,
    colpiscono al cuore i nemici del re.

    Il tuo trono, o Dio, dura per sempre;
    scettro di rettitudine è il tuo scettro regale.

    Ami la giustizia e la malvagità detesti:
    Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato
    con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.

    Di mirra, àloe e cassia
    profumano tutte le tue vesti;
    da palazzi d’avorio ti rallegri
    il suono di strumenti a corda.

    Figlie di re fra le tue predilette;
    alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

    Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
    dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;

    il re è invaghito della tua bellezza.
    È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

    Gli abitanti di Tiro portano doni,
    i più ricchi del popolo cercano il tuo favore.

    Entra la figlia del re: è tutta splendore,
    tessuto d’oro è il suo vestito.

    È condotta al re in broccati preziosi;
    dietro a lei le vergini, sue compagne,
    a te sono presentate;

    condotte in gioia ed esultanza,
    sono presentate nel palazzo del re.

    Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
    li farai principi di tutta la terra.

    Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni;
    così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.”
    [Salmo 44 (45) Le nozze del Re]

    -Finito copia/incolla. Buona giornata!
    …Ah ma…Cyrano…ma sei già sposato, vero?…
    Perchè io, invece, un amante ancora non ce l’ho.
    E mi piaceva avere un amante dal nome immenso come quello che ti sei scelto te.
    -Già sposato, eh?
    Uff: che fatica, oggi, trovare un amante serio.

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