Serendipità

di Jane

Wilhelm Roentgen, Premio Nobel per la fisica nel 1901 (quando ancora i premi Nobel non li davano facendo ambarabaciccicoccò), ha scoperto i raggi X mentre studiava i raggi catodici. Diceva sempre “Io non ho pensato. Ho sperimentato” ( anche se, detto così, non è molto rassicurante).

Alexander Fleming, Premio Nobel per la medicina nel 1945, ha scoperto la penicillina in modo del tutto casuale. A detta sua “La storia della penicillina ha qualcosa di romanzesco e aiuta a illustrare il peso della sorte, della fortuna, del fato o del destino, come lo si vuole chiamare, nella carriera di ogni persona”.

Cristoforo Colombo ha scoperto l’America mentre cercava la via più breve per raggiungere le Indie.

Un’altra fondamentale scoperta casuale che ci ha cambiato la vita (almeno la mia) fu quella della Tarte Tatin: un cuoco particolarmente distratto infornò la torta al contrario.

Queste sono solo alcune delle scoperte “casuali” che hanno cambiato il mondo.

In generale, come recita la famosa frase, la serendipità è “cercare un ago nel pagliaio e trovarci la figlia del contadino”. A me questa parola è sempre piaciuta moltissimo, bella da pronunciare e ricca di significato. Rappresenta quel tocco magico nella vita, il casuale e l’inatteso che domina la storia di ognuno. La serendipità è trovare una cosa inaspettatamente quando si stava cercando altro. Essa interviene quando siamo convinti di avere sotto controllo ogni particolare della nostra vita, quando cerchiamo di monitorare nel dettaglio gli eventi, cercando il più possibile di prevederli. E il bello della vita è proprio questo suo sfuggire al nostro controllo, perché i piani non coincidono quasi mai con quelli che ci aspettiamo.

La serendipità porta sempre qualcosa di positivo, di migliore rispetto a ciò che si cercava. Questo perché noi non sappiamo sempre che cosa cerchiamo, o meglio, lo sappiamo ma magari non è quello di cui davvero abbiamo bisogno. Tutti noi abbiamo almeno un caso nella nostra vita in cui ci è capitato qualcosa di totalmente inaspettato mentre eravamo indaffarati nel cercare altro, certi di essere sulla strada giusta. Il termine non indica solo la fortuna, però. Infatti per cogliere l’indizio che porterà alla scoperta occorre essere aperti alla ricerca e attenti a riconoscere il valore di esperienze che non corrispondono alle originarie aspettative.

Senza scomodare illustri scienziati e scopritori (vi immaginate voi se oggi qualche scienziato parlasse di scoperta casuale o inspiegabile? Peggio di una bestemmia) l’ambito in cui la serendipità cerca di insinuarsi sempre è l’amore.

Nel film Serendipity (non c’è Harrison Ford ma un più che degno sostituto, John Cusack) il protagonista si mette alla ricerca disperata della ragazza incontrata qualche anno prima. Era Natale, lui cercava dei guanti per la fidanzata, lei cercava dei guanti per il fidanzato. La serendipità stava nel fatto che entrambi avevano scelto lo stesso paio di guanti. Dopo il fatale incontro, entrambi cotti ma già rispettivamente fidanzati, decidono di lasciare nelle mani del “caso” le conseguenze di quel loro incontro. Così lei lascia scritto il suo nome e il suo numero di telefono su un libro rivenduto poi in un mercatino dell’usato di New York. Se lui l’avesse ritrovato per “caso”, voleva dire che erano destinati a stare insieme. Ma gli anni passano, e i rispettivi fidanzamenti giungono quasi all’altare.

La scena più bella arriva quando lui, dopo aver a lungo cercato in ogni dove quel libro, se lo trova tra le mani come regalo da parte della fidanzata, ignara di tutto, il giorno prima delle nozze. Lì capisce che i segni, cosiddetti del “destino”, ci sono, vanno ricercati, vanno saputi vedere e inseguiti. Una bellissima battuta del film recita “Forse anche la mancanza di segni è un segno!”.

Come dice il nostro illustre amorologo (sto parlando di Alberoni ovviamente), l’amore è un continuo domandare e una trepida attesa. Io aggiungo che quest’attesa è inconsapevole e indefinita, perché non sempre si sa davvero cosa si cerca, anzi spesso si trova proprio ciò che non si cerca.

La serendipità è quel trovare/incontrare ciò che dentro di te aspettavi ma che stavi cercando altrove, è quel continuo cercare inconsapevole ciò che da sempre attendi, senza tenere in conto che in qualunque momento, quando meno te l’aspetti, dove meno te l’aspetti, ecco la scoperta che ti scombina totalmente i piani, e ti fa assaporare il gusto dolce dell’inaspettato.

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158 pensieri su “Serendipità

  1. Speriamo allora di assaporare il gusto dolce dell’inaspettato domani!
    Comunque il dolce ci sarà di sicuro… vedremo se anche l’inaspettato si farà vivo.
    Se vi avanza qualche minutino pensatemi: tra 8 ore mi laureo.
    Al momento ho una paura fottuta (scusa admin ma altrimenti non avrei reso l’idea).
    Voi mandatemi un po’ di coraggio ok? Oh, guardate che ci conto!
    Buon notte e buona giornata a tutti!
    🙂

    1. Alessandro

      Ti faccio l’in bocca al lupo ma mi sa che a quest’ora sei già gloriosamente DOTTORESSA!

  2. Che cosa attende generalmente l’uomo? Attende la sua felicità, la sua pienezza, il suo bene (chiamo bene tutto ciò che riscalda e nutre l’anima), non attende mai il suo male. Anche quando diciamo di qualcuno che “attende la morte”, questa espressione implica una certa quale informe confidenza nella morte, e questo elemento di speranza si rivela più chiaramente se paragoniamo il termine attendere al termine attendersi: quest’ultimo ha un senso vicino a quello di prevedere, e non è la stessa cosa dire, per esempio: da quel giorno Giovanni attese la morte, o: da quel giorno, Giovanni si attese di morire…
    L’uomo attende solo ciò che spera. Ma tutto ciò che in noi è sorgente di speranza (la giovinezza, l’amore, la poesia, la preghiera…) è impregnato di mistero, ogni bene (a eccezione di un certo moralismo meccanizzato che, al limite, è un male) è anche stupefazione, abbagliamento, liberazione, ogni attesa ha qualcosa di religioso. Il bene dell’uomo è dunque ciò che l’uomo attende e non prevede.

    (Gustave Thibon, Ritorno al reale. Prime e seconde diagnosi in tema di fisiologia sociale, Effedieffe, Milano 1998, p. 271)

  3. Fefral

    Il post mi è piaciuto.
    C’è una fase della vita in cui sembra di avere ben chiari i propri obiettivi, e il modo per raggiungerli. Poi succede che proprio mentre cerchi succede qualcosa che ti sconvolge i piani: un incontro, un figlio, un problema di lavoro….
    Rimane il fatto che se manca la ricerca, se manca la disposizione a trovare e a farsi sorprendere dalla scoperta, difficilmente riconosceremo quel qualcosa che ci cambia la vita e potremmo andare avanti coi paraocchi per anni.
    È la differenza tra “non aspettarsi niente” e “aspettarsi di tutto” che ci fa cambiare completamente il modo in cui ci poniamo di fronte alla vita e alle persone.

  4. Luigi

    A volte cerchiamo con gli occhi chiusi, a volte cerchiamo nei posti sbagliati, a volte quello che cerchiamo è davanti a noi, a volte ci si inciampa addosso.
    Dopo aver tanto cercato mi sono seduto esausto e lei era lì al mio fianco.

  5. giuliana z.

    PRIMA DEL VIAGGIO (di Eugenio Montale)

    Prima del viaggio si scrutano gli orari,
    le coincidenze, le soste, le pernottazioni
    e le prenotazioni ( di camere con bagno
    o doccia, a un letto o due o addirittura un flat):
    si consultano
    le guide Hacchette e quelle dei musei,
    si cambiano valute, si dividono
    franchi da escudos, rubli da copechi:
    prima del viaggio si informa
    qualche amico o parente: si controllano
    valige e passaporti, si completa
    il corredo, si acquista un supplemento
    di lamette da barba, eventualmente
    si dá un’occhiata al testamento, pura
    scaramanzia perché i dasastri aerei
    in percentuale sono nulla:
    prima
    del viaggio si é tranquilli ma si sospetta che
    il saggio non si muova e che il piacere
    di ritornare costi uno sproposito.
    E poi si parte e tutto é O.K. e tutto
    é per il meglio e inutile.
    E ora che ne sará
    del mio viaggio?
    Troppo accuratamente l’ho studiato
    senza saperne nulla. Un imprevisto
    é la sola speranza . Ma mi dicono
    ché una stoltezza dirselo.

  6. Sono daccordo sul fatto che per trovare bisogna cercare e che per riconoscere bisogna essere aperti all’inatteso.
    Il film in questione, però, non mi è piaciuto, perché c’entra poco con l’amore che conosco, e più con l’emozione momentanea.
    A tutti capita di incontrare per caso un bello sconosciuto, col quale magari si ha la sensazione di scambiarsi sguardi carichi di significato, e per un attimo tale incontro può far pensare di essere la soluzione a una vita piena di difficoltà o solo piatta.
    Ma la sfida vera non è avere il coraggio di lasciare il proprio fidanzato, magari sull’altare, per uno sconosciuto che ci creerà ancora più problemi e ci consegnerà su un piatto d’argento una vita ancor più piatta di quello di prima, appena ci renderemo conto che lo sguardo che ci eravamo scambiati era più il frutto di una lente a contatto messa male piuttosto che del vero amore.
    La vera sfida è trasformare la vita piatta in una vita vera con la persona che abbiamo scelto dopo aver dato il DDT alle farfalle e aver compreso che Vogliamo amarlo tutti i giorni della nostra vita, anche quando riempie la casa di oggetti totalmente inutili occupando qualsiasi piano d’appoggio, lascia fazzoletti di carta usati in giro e ogni volta che beve un sorso d’acqua usa un bicchiere pulito che poi abbandona sul tavolo, e a metà pomeriggio ha già fatto fuori pure il “servizio buono” (questo è parte di ciò che mio marito rimprovera a me, non le sue mancanze, lui é praticamente un angelo!).

    1. giuliana z.

      eh, mi sa che io e te, Genny, siamo gemelle astrali…anche io spruzzo il ddt sulle farfalle e la penso nello stesso modo sui matrimoni riparatori…. sulle cose che dici tu, visto che qui la cultura cinematografica è spendibile, cito il bellissimo film di Sergio Rubini “Il viaggio della sposa”, con la giovanissima Giovanna Mezzogiorno, da non perdere!

    2. Alessandro

      “il DDT alle farfalle”: grandioso! E pure politicamente scorretto!
      Penso che se si dà retta alle farfalle si piglian solo farfalle…

    3. Alessandro

      gentili amiche, non sono mai sbarcato su FB e non so dove si trovi (e a dirla tutta non so bene nemmeno cosa sia), ma per quel che vale vi assicuro tutta la mia amicizia!
      Se qualcuno vuole avere mia mail chieda ad Admin e che Admin lo esaudisca!

    4. Alessandro

      no, fefral, non sono né su fb né su fc, e Giuliana m’intende (non aprire ora quel sito Giuliana, non farlo…)

  7. giuliana z.

    Laura, grazie! il tuo post di oggi mi è piaciuto molto, perchè mi ha ricordato che tutte le cose più belle della mia vita sono capitate quando meno me lo aspettavo, ma quando il mio cuore era lì, come nudo, alla ricerca di qualcosa che non sapeva definire, ma sapeva di cercare. L’unico appunto è sul film… mi sa che abbiamo gusti diversi, a me Serendipity non è piaciuto tanto (ma forse dipende dalla Bullok, che è espressiva come un batuffolo di cotone…). Sul tema della casualità e della scoperta, se ti piacciono i film d’amore, non puoi non vedere French kiss, con Meg Ryan e Kevin Kline, regia di L. Kasdan…. spettacolare!

    1. Bello bello bello French Kiss, e anche se non sono pazza di Meg Ryan ce ne sono altri due, almeno, sulla falsa riga di French Kiss, che trovo deliziosi: “Innamorati cronici” e naturalmente “c’é posta per te”!
      “Il viaggio della sposa” invece mi manca, Giuli, provvederò appena possibile!

      Quanto ai matrimoni riparatori già qualche tempo fa qualcuno aveva postato un pezzetto del film “Prima o poi mi sposo” con Jennifer Lopez. Ecco, in quel pezzetto secondo me è racchiuso il nocciolo di tutto.

      Federica, in bocca al lupo!!!

  8. alvise

    E’ proprio così, non si sa mai quello che si può incontrare o che ci aspetta.
    Poi dopo (purtroppo?) rientra in funzione la nostra strutturazione precedente all’evento.
    O l’evento cambia completamente le cose, fa cambiare strada fa intreprendere nuovi
    esperimenti di vita (o parentesi) o viene metabolizzato dalla struttura primaria e diventa
    un ulteriore arricchimento (o spaesamento? in tal caso temporaneo) o va perduto come vanno e saranno perdute tante esperienze che ci capitano. Non si pole mai sapere,
    questo per me è importante, si sa solo (o si crede di sapere, di vivere eccetra) quello che è ora. Il resto è vento. Il che non toglie che esistano i testamenti (anche non biologici) fatti, naturalmente, col senno di ORA.

    1. Alessandro

      il testamento è un atto con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.

      Quindi le disposizioni di un testamento non possono riguardare il tempo in cui il testatore non ha cessato di vivere.

      Pertanto qualsiasi dichiarazione in cui Tizio scriva: “nel caso in cui non sia morto ma mi trovi in queste e queste condizioni lasciatemi/fatemi morire” NON può essere un testamento, perché in questo caso palesemente le disposizioni riguarderebbero il tempo in cui Tizio non ha cessato di vivere.

      Ossia: il cosiddetto “testamento biologico” è tutto tranne che un testamento. Dire “testamento biologico” è come dire “acqua che non è acqua”: una contraddizione

    2. Alessandro

      come c’è scritto nel Vangelo: molto ti è perdonato, perché molto ami Dante

  9. alvise

    SORELLASTRA: …ma quello che dici te fa parte sempre del prevedibile, serendipità è
    la cosa INIMMAGINABILE (ammesso che possa esistere, ma ammettiamolo pure) che ti
    deraglia, ti illumina, ti oscura, ti apre nuove intuizioni, visioni (non è solo sentimentale questa cosa)
    o che pensate sempre agli omini voi donne?

  10. No, Alvise, quello che intendevo è che va bene Serendipità, ma in amore più che il caso fa la volontà, quindi il film, che invece era puntato proprio sull’amore, non mi é piaciuto.
    Altro é la scienza, anche la medicina. Io sono biologa, anche se non la faccio, e ho frequentato l’ambiente universitario a lungo, anche dopo la laurea, e mi sono resa conto di quanto, soprattutto nelle ricerche applicate, conti il caso. Lasci per sbaglio una cosa fuori posto, oppure mentre fai una cosa ne manometti un’altra, e per caso fai una scoperta importante, magari che non c’entra niente con quello che cercavi all’inizio. È per questo che devi avere la mente aperta e essere pronto a riconosere l’effetto della Serendipity, (che tradotto in linguaggo da ricercatore suona “le grandi scoperte si fanno per caso”) ma l’amore e il progetto di una vita insieme sono un’altra cosa.

  11. Tu non ricordi la casa dei doganieri
    sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
    desolata t’attende dalla sera
    in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
    e vi sostò irrequieto.
    Libeccio sferza da anni le vecchie mura
    e il suono del tuo riso non è più lieto:
    la bussola va impazzita all’avventura
    e il calcolo dei dadi più non torna.
    Tu non ricordi; altro tempo frastorna
    la tua memoria; un filo s’addipana.
    Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
    la casa e in cima al tetto la banderuola
    affumicata gira senza pietà.
    Ne tengo un capo; ma tu resti sola
    né qui respiri nell’oscurità.
    Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
    rara la luce della petroliera!
    Il varco è qui? (Ripullula il frangente
    ancora sulla balza che scoscende…)
    Tu non ricordi la casa di questa
    mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

    Tu non ricordi; altro tempo frastorna

    1. Alessandro

      Alvi’, i riferimenti!

      “La casa dei doganieri”, di Eugenio Montale, in “Le occasioni” (1939)

  12. Velenia

    @ Alvì io preferisco quell’altra”il giallo dei limoni,le trombe d’oro della solarità”.
    Giusto ieri ho fatto un giro per i vicoletti del centro storico con mio marito e la mia Banda Bassotti,e mi sono imbattuta in un giardino segreto,inaspettato, con il giallo dei limoni e le ringhiere panciute.Tutta la mia vita è stata così,vicoletti e poi: l’imprevisto…
    A più tardi, amici miei

  13. anna

    uno dei film più belli visti: serendipity. grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee e buona giornata!

  14. annarita

    a proposito di serendiptità, io ho trovato la fede quando ho fatto intervenire un mio amico fattosi sacerdote ad un colloquio con un altro amico fattosi testimone di Geova. Beh, mentre l’amico sacerdote parlava, per far capire all’amico testimone di Geova, che era entrato in una setta, io mi convertivo. Il finale è che da comunista sfegatata mi sono ritrovata per Grazia di Dio cattolica, mentre il mio amico testimone di G. è uscito dalla setta, ma è rimasto ateo.

  15. fefral

    “l’amore e il progetto di una vita insieme sono un’altra cosa”.
    Vero sorellastra. Io sono quella che dice che le farfalle nella pancia non sono amore e anche se non ci sono un matrimonio può essere felice, ma vero anche che se si mantiene quella predisposizione alla scoperta e alla sorpresa anche un progetto di vita insieme può rivelarsi tutt’altro rispetto a quanto programmato.
    Credo che la volontà sia importante ma sempre che sia accompagnata dalla capacità di stupirsi di fronte all’inatteso. Andare avanti solo con la volontà è un modo, ma si rischia di perdersi un bel po’ di felicità per strada.
    A volte le farfalle rendono la vita, la mia, quella che ho scelto io e che voglio portare avanti fedelmente, molto più colorata.

  16. Bel post Laura!!!

    L’eterna domanda che ci assilla “ner” Blog della Costy: i sentimenti o la ragione, l’intuito o la metodologia o, per dirla in mirianese le farfalle o il DDT…
    Io vedo una grande schiera di gente dalla parte del DDT, cosa a me molto simpatica perché controcorrente e politicamente scorretto! Ma credo che LGT quando affianca la ricerca di qualcosa con la casualità, con l’inatteso ci aiuta a comprendere il quanto l’illusione del controllo sia sbagliata.
    Non fraintendetemi, io sono per il DDT quando uno ha già fatto la sua scelta di stato, non c’è via di scampo, devi costruire la tua vita con chi hai deciso di sposare, per quelli che hanno fatto la scelta del matrimonio. Ma attenzione, ho già visto gente profondamente convinta della propria forza di volontà scaturita dalle proprie idee crollare di fronte all’inatteso, gente che non ne voleva sapere delle farfalle venire abbagliati da esse. Magari perché a monte non aveva dato il giusto peso ai sentimenti, magari perché si erano accontentati, accomodati. Avevano già un piano in testa ed erano andato avanti con i paraocchi.
    Ricordiamoci che Laura, Cyrano e Raffaela sono giovanissimi, noi siamo un tantino più maturi. I ragazzi DEVONO ASSOLUTAMENTE, secondo me, dare ascolto alle passioni, ma ordinandole secondo la ragione. Lo dobbiamo fare anche noi! Fuoco e acqua come diceva l’altro ieri Cyrano. E’ l’equilibrio che va cercato!!!! L’innamoramento fa parte della nostra natura, i ferormoni, gli ormoni, il batticuore, tutto parte dell’essere umano e del creato. Ma anche la ragione, in senso di preservazione, la capacità di programmare di progettare e non solo di vivere la giornata.
    Giovanni Paolo secondo era uno che amava l’uomo e amava Dio. Lui amava l’amore di cui l’uomo è capace. Lui ha fatto delle bellissime catechesi sul tema, dove ci ha ammoniti dalla visione sessantottina che rende l’uomo schiavo dei sensi, del corpo, che svuota l’amore. Ma ci ha anche liberati da quella visione di amore propedeutica solamente alla procreazione, una visione che portata all’estremo portava anche, in certi ambienti, a ritenere che se uno non faceva un figlio all’anno non poteva essere un buon cattolico. L’amore vero per l’uomo è dono TOTALE, che culmina con il dono fisico. L’unione dell’anima e del corpo, nella carne. L’amore tra marito e moglie è il primo punto, in seconda battuta è fecondo per natura. La ricerca del piacere dei sensi non è sbagliata se ordinata.
    Il buono, il bello e il giusto, ricordate!
    La nostra religione è meravigliosa perché carnale! Non per niente l’arte migliore, il cibo migliore, l’ambiente costruito migliore e il vino migliore provengano dalla civiltà cattolica instauratasi nel medioevo e che abbiamo come base della cultura occidentale. Guardate che parlo non solo delle grandi architetture o dei banchetti dei re, parlo proprio da quel cercare di vivere bene, di mangiare bene, di avere delle belle case che, in Italia, ha raggiunto livelli eccezionali in ogni piccolo paese.
    No ragazze, non ci si accontenta, neanche di andare avanti in un matrimonio. Non basta il DDT, è necessario fare qualcosa perché il tuo giardino sia così bello che i tuoi fiori siano così belli che non vengano disturbati dalle farfalle che arrivino, ma che le faccia andare oltre per non essere offuscate.
    (Ma a mali estremi, d’accordissimo con gli estremi rimedi: DDT a go-go)

    1. fefral

      MI PIACE 🙂
      Tutto il commento, in particolare il riferimento a GPII che è il papa della nostra generazione e che ha insegnato a “noi giovani” ad amare.
      Eppure se le farfalle arrivano quando uno ha già fatto la sua scelta non sempre il DDT lo userei subito. A volte si può lasciare che le farfalle svolazzino, e osservarle un po’, senza andarci dietro. Rimanendo fedeli alle proprie scelte, fermi al proprio posto, ma cercando un attimo di capire da dove arrivano quelle farfalle e dove possono portarci.
      Esplicito (tanto d’amore stiamo parlando): se capita di prendere una sbandata quando già si è impegnati e contenti della propria scelta usare il ddt va bene, nel senso che troncare subito è senz’altro prudente. Eppure interrogarsi sul perchè di quella sbandata, cerare di capire come possa essere successo… può accendere a volte delle luci su noi stessi, sul nostro cuore, su quello che ci manca e su come potremmo arricchire la nostra vita senza rinnegare gli impegni che abbiamo preso e a cui vogliamo essere fedeli

    2. giuliana z.

      d’accordissimo!!!! d’altra parte le farfalle fanno parte della vita…. hanno un senso perchè sono l’inizio di un progetto che va poi costruito quotidianamente, con la perseveranza, come dici tu.

    3. Già, mi sa che sulle farfalle e il DDT potremo presto raccogliere una bella antologia di post e commenti! 😀
      Grazie a voi, invece, per quello che ci date in questo blog…

  17. Era quello che volevo dire con “è necessario fare qualcosa perché il tuo giardino sia così bello che i tuoi fiori siano così belli che non vengano disturbati dalle farfalle che arrivino”.
    Ma non sempre abbiamo il giardino in ordine e allora farle svolazzare può essere pericolosissimo!!!
    Nel dubbio sulle proprie forze, DDT!

  18. Miriam

    Ho sperimentato e sperimento continuamente la Serendipità. Joung parla anche di “coincidenze significative”: segni e circostanze che in qualche modo ti svelano qualcosa che è lì che accade o che desideri o che attendi o che temi.
    Mi è capitato di scrivere un saggio, molto interpellata dall’argomento che in quel periodo mi si proponeva all’attenzione. Ebbene, finché non l’ho finito, se aprivo a caso (semplicemente sfogliando, perché non ho quest’abitudine che ha del ‘divinatorio’ e per questo non mi piace) libri o riviste che consultavo o cercavo di acquistare, trovavo pari pari la risposta ad una mia domanda o la conferma di una mia riflessione.
    E, tuttavia, da credente, e nella vita spirituale, riconosco la stessa legge: in realtà trovi quello che cerchi o, meglio, Chi cerchi si fa trovare. E ciò avviene in molte inaspettate, incredibili, insondabili, magnifiche, splendide, meravigliose circostanze e modi e incontri e fatti e pensieri e ispirazioni e scelte che alla fine, sono il frutto della preghiera che è un rapporto moooolto stretto.
    Noto che quel che dico non fa molta presa su di voi. Non sono ancora entrata nella conoscenza più stretta che suscita confidenze e battute e ho un certo pudore a parlare dei ‘fatti’ miei in un contesto nel quale mi sento in sintonia per molte cose, ma che sembra respingermi (è una mia impressione, chiedo scusa se sbaglio), soprattutto da parte di chi ama più i fatti che le riflessioni. C’è chi in un post mi diceva che non siamo sinceri perché portiamo delle ‘maschere’.
    Ebbene ho risposto che dipende dal contesto e dalla maturità spirituale e psicologica (mai definitive, ma comunque in qualche modo presenti o meno) e non c’è stata replica.
    Vi dico sinceramente che non mi interessa impiegare il mio tempo per esprimermi in un contesto come questo mostrandomi per quello che non sono: sarebbe una perdita di tempo e di energia da spendere in altri modi.
    Se dico certe cose è perché o l’articolo o chi scrive me le suscitano dentro e il fatto di esprimerle mi aiuta a pescarle e ordinarle dentro di me, nella speranza che il condividere possa essere utile agli altri com’è utile e significativo e a volte anche prezioso per me il pensiero e gli input di ognuno di voi a partire da Costanza.
    Quindi, ben vengano i fatti, quando la confidenza e quel briciolo di pudore te li tirano fuori, ma non credo che i pensieri siano meno importanti, quando vengono dal cuore e non servono né a metterti in mostra né a voler convincere di qualcosa, ma semplicemente ad esprimerti.
    Avevo una mia testimonianza a proposito dell’aborto, non avendo voluto abortire in circostanze che normalmente ti ci spingono. Ma non sono riuscita a parlarne, per quella sorta di ‘muro’ o di non so cosa. Magari è un problema mio e forse mi farà bene scoprirlo.
    Scusate, l’ho fatta lunga; ma ho voluto dare il mio feedback nella speranza che possa essere utile.
    Buona serendipità a tutti e grazie a chi ha proposto l’argomento.

    1. Luigi

      Miriam, sono d’accordissimo con te sui limiti di questo blog o dei blog in generale. Si va molto a simpatie, a clan, ecc. le solite cose. E’ un peccato perché uno a volte si confessa quasi o si svela intimamente e sembra non suscitare nulla, dico sembra perché non se ne hanno le prove. Magari un frequentatore interiorizza. Ti sono solidale, anche a me è capitato di di struggermi in confidenze o in commenti con intenti consolatori e non ricevere neppure un ok, non dico un grazie, magari invece di consolare si fa peggio ma almeno premiare il tentativo. Ci sono anche dei limiti tecnici, certi commenti rimangono indietro o si perdono in mezzo agli altri, poi manca questo benedetto tasto Mi Piace. Comunque Miriam io cerco di leggere tutti, a volte quelli tropo lunghi se non ho tempo li salto anche se forse sono quelli più pensati.

    2. fefral

      mi associo a Luigi. Miriam continua a non mostrarti per quella che non sei, e non pensare che i tuoi interventi cadano nel vuoto, non è così.
      Ci si conosce e ci si lascia conoscere ognuno coi propri tempi e modi, chi con battute, chi a volte con i silenzi, chi raccontando fatti, chi riportando pensieri.
      “non credo che i pensieri siano meno importanti, quando vengono dal cuore e non servono né a metterti in mostra né a voler convincere di qualcosa, ma semplicemente ad esprimerti.”
      mi piace 🙂
      (manca il tasto? e allora lo scrivo per esteso! Se ci parlassimo guardandoci negli occhi non ce ne sarebbe bisogno: a volte uno sguardo silenzioso è molto più eloquente di tante parole. Ma qua purtroppo gli sguardi non ci sono)

    3. Luigi

      Miriam, scusami, ora ho visto che non ho replicato ma tu mi hai risposto due giorni dopo, molto difficilmente, praticamente quasi mai torno sui post dei giorni prima e non ho attivato nessun allame replica ai miei post, non so neppure se sia possibile.

    4. Luigi

      Miriam, ora ti rispondo. La frase che avevo riportato era di Oscar Wilde.
      Effettivamente secondo me c’è molto di vero e l’ho capito dopo anni di frequentazioni di chat, forum, social network.
      I nickname e le tastiere sono dei parafulmini. L’ uso maturo di questi strumenti è auspicabile.
      A me capita a volte di conoscermi meglio qui che non con degli “amici” in carne ed ossa. Molte cose che sapete voi non le sanno persone a me più vicine fisicamente.

  19. paola

    scusate ma oggi sto post proprio non mi riesce mi mandarlo giù..serendipità????
    no no non mi piacciono i termini italianizzati…proprio non li reggo…ok ci siamo con il contenuto,assento,ma non so…mi sembra tutto così filosofico e poco pratico:cara Laura,raccontaci di te,del film sinceramente non me ne può fregare di meno…scusa è:le esperienze vissute contano un po’ di più di un film..a te è mai capitata sta serendipità????

    1. Miriam

      Paola cara, siamo al solito “raccontaci di te”.
      Laura ci ha dato molto di sé in quello che ha scritto.
      Se sei la Paola che ricordo dagli altri post, la tua testimonianza è stata struggente. Mi ha fatto pregare, mi ha confermato che siamo tutti un ‘mondo’ da scoprire da amare e da consentirgli di rivelarsi amando e dando fiducia. Penso però è stato il contesto che sentivi amico a promuoverla e anche la confidenza che certamente hai con chi scrive qui.
      Non sottovalutare la bellezza e la genuinità dei “mondi interiori” che anche i pensieri e le idee rivelano. Pensieri e idee che, nel confronto e nello scambio e nell’ascolto reciproco, possono anche modificarsi in quello che c’è di umano e, quindi mutevole.
      Quel che non muta è il Fondamento del rapporto col Signore (ne parlo così perché so di parlare a dei credenti), che si evolve in profondità, ma non muta nell’essenziale.
      Per esempio io ho raccontato di me, un po’ sulle generali, ma erano esperienze di vita in “rosa dentro”. Ma evidentemente non ho suscitato interesse o, come dice Luigi, il ‘messaggio in bottiglia’ si è perso in un mare molto vasto…
      Quanto a Laura è qui, sulla scia di Costanza e degli altri, per farci pensare e approfondire e scoprire la Bellezza e il ‘sapore’ delle cose e della vita con quel quid della marcia in più che si ritrova chi ha il dono di essere credente.
      Ancora non le perdono il mollettone delle cameriere, ma apprezzo molto quello che dice, che mostra anche quello che è e molto giustamente nasconde a chi non la conosce meglio. ;a siamo tutti un mistero anche a noi stessi e, come diceva qualcuno più su, stiamo ancora “attendendoci”, guardando dove sappiamo guardare e siamo “guardati” con amore immenso…
      Non svalutiamo l’esperienza a scapito del pensiero e nemmeno viceversa.

  20. Miriam,
    credo che sia capitato a tutti di sentirsi “esclusi”, anche a me all’inizio.
    Poi ho capito che gli occhi che ci leggono sono ben più numerosi delle mani che scrivono, infatti mi sono data una regolata perché tendevo a percepire la cosa come un salottino protetto invece che come un palco con tanti spettatori.
    Mi resi conto anche del peso che ha la parola scritta e dell’eco che può avere, per questo è importante stare attenti a quello che posti.
    A me risulta difficile, essendo molto aderente allo stile del personaggio che ho scelto (vero Alvise 😉 )…
    Io cerco di leggere tutto, ma avere tempo per rispondere a tutti è impossibile. A volte c’è soltanto il tempo per una battuta inutile al gruppetto degli scalmanati.
    Per esempio, di te percepisco la dolcezza e amo il nome. E’ un nome che non avevo mai valutato me che vedendo qui accanto a quello che scrivi mi ha fatto pensare l’altro giorno che se mai mi arrivasse la figlia femmina che tanto vorrei, Miriam sarebbe un bel nome.
    Ti dico poi un’ultima cosa: vedi che Costanza non interviene molto, anche perché per non fare torto a nessuno dovrebbe farlo a tempo pieno. Una volta sono andata a vedere la presentazione del suo libro a Bergamo, lei è stata carinissima!!! Abbiamo parlato pochissimo purtroppo. Li ho percepito come quello che scrivi viene letto, anche se non si hanno le conferme che vorremo per il nostro ego. Quando mio figlio si è presentato lei ha detto “lo so chi sei, tua mamma scrive su di te nel blog”, e lui “ma scrivi solo su di me?”, Costanza rispose “no, anche su Sant’Ignazio, sul Brasile…”

    P.S.:
    Il risultato è che mio figlio mi ha vietato di scrivere su di lui…

  21. Velenia

    Ciao a tutti,sono in pausa pranzo,innanzitutto:
    1)Auguri alla neo-dottoressa!
    2)A Miriam vorrei dire che questo blog è un luogo veramente particolare,in nessuno degli altri blog che frequento si è creato un clima così fra i commentatori,in genere o i commenti sono scarni o si viene a creare una gazzarra tra chi sostiene posizioni diverse che costringe,prima o poi ,il titolare del blog a disabilitare i commenti.Ti consiglio di stare qui un altro pò,io ci ho messo mesi a raccontare la mia storia,ma avevo chiesto varie volte preghiere e sapevo di essere stata ascoltata e voglio ancora una volta ringraziare tutti,in particolare Genny che in un momento in cui era lei ad aver bisogno di tutti noi siè ricordata anche di me.

  22. giuliana z.

    Ciao Miriam!!!!! volevo dirti che io leggo gli interventi di tutti, magari quando si è già fatto tardi e sono in un orario troppo indecente per i miei neuroni. Comunque non tutti vogliono mettere in piazza i fatti propri, io sono un caso disperato perchè sono un colabrodo e a volte esagero (vero Admin?)… dovrei imparare da chi è più riservato…. è solo che come carattere sono pragmatica e mi piace sentire le storie delle persone, senza nulla togliere alla bellezza della riflessione!

    Alessandroooo: tu, proprio tu, nient’altro che tu… mi spingi verso FC, io casco nella trappola e mi trovo a rispondere ad un insulso questionario, secondo me suscitato dalle lettere di protesta che io come altri abbiamo scritto. Finito il test, vado a “sfogliare” il sito, di una banalità disarmante, senza approfondimenti seri e edificanti per un cattolico che non releghi la sua religiosità altro che ai limiti della parrocchietta…. insomma, non riesco proprio a salvare nulla…. a proposito, ti sei visto l’articolo su Scola? vomitevole….

    1. Alessandro

      allora lo dico. sarò bigotto, ditemelo pure, non mi offendo, ma a me non sta bene che sul sito di fc si pubblicizzi il cosmetico “senoalto”… (con l’invito a “sostenerci su fb” e a diventare “tester” del prodotto)

      Te lo vedi “senoalto” pubblicizzato su Avvenire?
      Le cose stonate son stonate!

    2. giuliana z.

      ho notato anche io la pubblicità fuoriluogo…. ma la cosa che mi dà più fastidio non è solo che stona su FC come rivista cattolica, quanto il fatto che essendo le lettrici cattoliche spesso e volentieri madri e che volentieri hanno allattato al seno i loro figli, non avranno un seno florido e turgido come prima (anzi, spesso si esce dal quella meravigliosa esperienza con 2 tette che sembrano le sportine dell’esselunga vuote….), e il fatto di mettere in home page 2 belle coppette taglia B che stanno su contro le leggi di gravità è veramente crudele….!

  23. Velenia

    Sul post di oggi,vorrei dire che era qualcosa del genere che volevo esprimere quando ho parlato di figlio-grande.Quando lui è arrivato io e mio marito avevamo già una vita impostata e meravigliosi progetti sul futuro.Quel bimbo bellissimo che si attaccava come un leoncino al mio seno è stata la famosa rimescolata di carte di cui parla tempo fa Genny.E’ difficile esprimere il cambaamento, in positivo ,che ha portato nella nostra vita non nonostante le ovvie difficoltà,ma dentro le difficoltà.Io non sarei quello che sono oggi,io e mio marito,probabilmente non ci saremmo aperti alla vita generando altri tre figli,non saremmo diventati genitori così come oggi lo siamo,non avremmo capito,se non in maniera intellettuale che un figlio è un dono e,a volte penso,forse ci saremmo anche persi come coppia.Le nostre farfalle erano i sogni di carriera,nostro figlio le ha uccise ad una ad una.Cosa abbiamo avuto in cambio? Tantissimo,la nostra vita così come è adesso:io ho veramente sviluppato la maternità e attraverso di essa la mia femminilità,le amicizie hanno subito un processo di selezione naturale,abbiamo perso per strada tanti amici,ne abbiamo trovati di nuovi.Nuovi visi,nuovi rapporti,un nuovo lavoro per me,non era quello che sognavo da bambina,ok,ma ce l’ ho e mi dà la possibilità di non far morire di fame i miei figli e di seguirli.In pratica mi ha fatto andare di più all’essenziale.Con questo non dicoche debbano per forza accadere sfracelli perchè uno capisca le cose.Ma questa è la mia storia,mio figlio è stato l’imprevisto di cui parla Montale.Cavoli non avrei gustato neanche una giornata come quella di ieri,in giro per i vicoletti del centro storico con tutta la famiglia,perchè sarei stata al lavoro.Per questo mente ogni giorno prego Dio per la guarigione di mio figlio contemporeamente lo ringrazio per avermelo mandato,così com’è.

    1. Sottoscrivo in pieno tutto, Velenia. Anche noi non avremmo i progetto di un terzo figlio, se i primi due non avessero passato quello che hanno passato (per il grande ancora in corso).
      Un bacio e una preghiera.

    2. fefral

      ragazze, vi ammiro.
      Io di tre figli che ho non avrei avuto il coraggio di farne neppure uno per scelta!

    1. Miriam

      Dani grazie. Sei stata un’aquila col pelo di volpe 😉
      Effettivamente intendevo dire: non sopravvalutiamo l’esperienza a scapito del pensiero e viceversa.
      E forse è stato un lapsus freudiano. perché so che a me capita. Ma sto facendo di tutto per correggermi.

      Comunque per replicarti ho dovute reinserire il post precdente, che occasione ho corretto.

      E quindi giro la domanda ad Admin: in alcune discussioni, mi capita di voler replicare e mi ricompare il post scritto precedentemente e l’unica opzione che ho è quella di “cancella la risposta” o ripostare.
      Questa volta ho ripostato con la correzione. E ora sono riuscita a inserire la replica.

      Approfitto per ringraziare tutti. Ho imparato molto. Procederò a piccoli passi.

  24. Non credo di sbagliarmi affermando che quasi ogni bambino è spesso assalito dal pensiero di uccidersi, molte volte ci prova anche, ma alla fine o non lo fa o non ci riesce. Questo è molto forte nei bambini; è come un’ondata, più o meno fra i sette e i dodici anni, poi si placa, allora ci si irrobustisce un po’, e poi si sperimenta nuovamente una fase estremamente sensibile, fra i diciotto e i ventiquattro anni; chi riesce a superarla, arriva fino ai cinquanta, si sposa, cammina a testa alta e nel normale flusso della vita. Intorno ai cinquant’anni poi la gente ricomincia a riflettere. Nel frattempo i matrimoni sono falliti, i figli sono diventati orrendi, e il mondo ha mostrato la sua ingratitudine. Fino a oggi ho sempre sentito il desiderio di uccidermi, in ogni istante della mia vita, ma dato che non l’ho fatto, significa che la vita per me vale più di ogni altra cosa. Quindi non so. La mia malattia non è come una sclerosi multipla che scompare e poi torna di nuovo, credo che con essa non sia possibile andare d’accordo. E difficile dirlo, ma forse uno si sbaglia e vive fino a ottant’anni, non si può certo sapere, né stabilire chiaramente. Non serve a niente starsene in carrozza e battere il cavallo, se questo è cadavere da un bel pezzo. Posso dire di essere sempre vicino alla fine.

    1. Miriam

      Paola cara, siamo al solito “raccontaci di te”.
      Laura ci ha dato molto di sé in quello che ha scritto.
      Se sei la Paola che ricordo dagli altri post, la tua testimonianza è stata struggente. Mi ha fatto pregare, mi ha confermato che siamo tutti un ‘mondo’ da scoprire da amare e da consentirgli di rivelarsi amando e dando fiducia. Penso però è stato il contesto che sentivi amico a promuoverla e anche la confidenza che certamente hai con chi scrive qui.
      Non sottovalutare la bellezza e la genuinità dei “mondi interiori” che anche i pensieri e le idee rivelano. Pensieri e idee che, nel confronto e nello scambio e nell’ascolto reciproco, possono anche modificarsi in quello che c’è di umano e, quindi mutevole.
      Quel che non muta è il Fondamento del rapporto col Signore (ne parlo così perché so di parlare a dei credenti), che si evolve in profondità, ma non muta nell’essenziale.
      Per esempio io ho raccontato di me, un po’ sulle generali, ma erano esperienze di vita in “rosa dentro”. Ma evidentemente non ho suscitato interesse o, come dice Luigi, il ‘messaggio in bottiglia’ si è perso in un mare molto vasto…
      Quanto a Laura è qui, sulla scia di Costanza e degli altri, per farci pensare e approfondire e scoprire la Bellezza e il ‘sapore’ delle cose e della vita con quel quid della marcia in più che si ritrova chi ha il dono di essere credente.
      Ancora non le perdono il mollettone delle cameriere, ma apprezzo molto quello che dice, che mostra anche quello che è e molto giustamente nasconde a chi non la conosce meglio. ;a siamo tutti un mistero anche a noi stessi e, come diceva qualcuno più su, stiamo ancora “attendendoci”, guardando dove sappiamo guardare e siamo “guardati” con amore immenso…
      Non sopravalutiamo l’esperienza a scapito del pensiero e nemmeno viceversa.

  25. A proposito del firmare fogli…
    Gli uomini prima parlano/poi quando firmano tacciono/e a me mi paice questo/e io voglio quello/e io non voglio nulla e io non dico nulla/e tu vieni qua e tu vai là/gli uomini firmano/non sempre con le mani/ma anche con gli acchi con la bocca con le orecchie/con il petto con la pancia con i genitali con le gambe/una condanna alla vita/una condanna alla morte/io ti servo io non ti servo/tu dammi questo io ti darò quello/per un ora per un giorno/ una settimana un mese/per un anno per sempre fino a quando vorrai/perché è vero (ed era vero) 7 perché è vero (e non era vero)/perché tu hai i soldi e io non lo ho/perché non li ho ma te li darò/perchè ho rabbia/perché ho amore/perché ti salvo perché ti ammazzo/per il tuo dormire per il mio pranzare/per il tuo non fare/per il mio per il tuo per il tuo per il mio/per il mio per il tuo/gli uomini firmano/firmano e la carta bianca la carta pulita/li accetta gratis/ li pulisce gratis/non dice mai di no.
    ErnestoCalzavara (1907)

  26. SERENDIPITY: a me mi succede, alle volte, leggo delle cose e mi colpiscono mi si attaccano alla mente (al cuore, ma ce l’ho io il cuore, la pompa del cuore, che pompa, o non pompa?)brani, discorsi, pezzi, libri, capitoli, citazioni, poesie, cazzate qualunque, musiche, terre bruciate, il deserto, per esempio, chi è stato nel deserto lo sa, chi non ci è stao ancora meglio, per lui!!!!

    1. Alessandro

      caro “scriteriato”, mi associo ai rallegramenti, ma c’ho un sassolino… Parlo o non parlo? Hai tirato in ballo la faccenda, e allora non mi trattengo e parlo.

      Cito dal Corriere: “Quattro uomini del Vaticano nel consiglio di ammministrazione della Fondazione San Raffaele Monte Tabor, che governa il gruppo ospedaliero fondato negli anni Settanta dal prete manager don Luigi Verzè. Sono il presidente dell’ospedale Bambino Gesù di Roma Giuseppe Profiti, il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, l’imprendiore Vittorio Malacalza e il giurista e politico Giovanni Maria Flick”.

      Insomma, il Vaticano va in aiuto al San Raffaele che è in un mare di debiti:
      “Il riassetto ai vertici della struttura, a cui ha lavorato nelle ultime settimane il segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, non è l’unica novità prevista. Il piano a cui sta lavorando il Vaticano […] prevede un intervento da circa 350-400 milioni, di cui 150 milioni da parte delle banche (in prima fila Intesa Sanpaolo e Unicredit) e 200 milioni garantiti dallo Ior. La parola passa ora al consiglio di venerdì che potrebbe già fornire delle prime indicazioni sul piano di salvataggio” (fonte: Tgcom)

      ORA MI DOMANDO: ma don Verzé non è quello che a più riprese ha criticato il papa?

      http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=TPQ7H

      Avrà almeno la cortesia di ringraziare pubblicamente il Papa, adesso?

  27. di Crescenzo Marzano

    Quello che amore non è …

    E’ un sottovuoto da bere , che non prevede rimborsi …
    e non disseta i clienti …
    E’ quel fugace piacere,
    da condividere a morsi …
    per poi pulirsi i denti …

    E’ quella fatua allegria … è quel dissimulare
    per imbrogliare la gente …
    è come un bacio rubato …
    per esigenza d’ amore
    ma che non porta a niente …

    E’ quel bisogno del bruco, che già si vede farfalla …
    ma poi non mette le ali …
    E’ come il sogno del fuco,
    con la regina più bella,
    che non arriva a domani …

    E’ come un lento sfiorire, di chi non sa più donarsi
    e si disegna il confine …
    E’ quell’ingenua apatia –
    un triste accontentarsi –
    prima che arrivi la fine …

    L’Amore,
    quello vero,
    è l’altra faccia del cuore
    che non si presta all’eclissi …

  28. Alessandro

    devo dire una fesseria (“un’altra”, penserete voi) che mi frulla da qualche ora, tanto prima o poi la dico meglio dirla subito e non pensarci più. E’ off topic, puro gossip intrablogghesco, ma la faccio breve, non mi bannate.

    Allora: secondo me la Rossana di Cyrano è la neodottoressa Federica.

    Ecco, l’ho detta.

    1. fefral

      mhhh…. può essere sai? Oggi sono spariti insieme, cyrano ha fatto solo una puntatina veloce nel blog! saranno insieme a festeggiare?
      che scoop!!!!

    2. Alessandro

      no, è una mia idea magari sbagliatissima.
      Oggi Federica s’è laureta e chi non le ha fatto gli auguri qui sul blog? proprio il galantissimo Cyrano. Dimenticanza? Possibilissimo (mica tutti leggiamo per filo e per segno i commenti di tutti, può essergli sfuggito). Oppure non gli pareva fine fare gli auguri alla sua Rossana senza farci sapere che è la sua Rossana.
      Insomma, io sto cercando di scoprire tutta la verità, se voi avete ipotesi migliori fatevi avanti (finché Cyrano non ci diffida all’Admin… 🙂 )

    3. fefral

      luigi, se sai parla! Non ci sono nè lei nè lui per adesso…. approfittiamone. Senza inciucio che salotto è?
      Giuli dai porta i biscottini, qua ci sono notizie gustose da condividere!

    4. Luigi

      Tranquilli non so nulla, non sto bleuffando, ma scusate, l’estate è appena iniziata e volete subito rovinare il giochino? Cmq so solo che non è la nuova dottoressa Federica. Firmato Luigi Corona.

    5. Alessandro

      sono stato solo l’Hastings di Hercule, ma ad Hastings Hercule voleva bene, in fondo 🙂

  29. ALESSANDRO: ho letto l’articolo, mi sembra non dica nulla di nuovo da quello che tanti pensano. Ora però, te, dici, non si sputa nel piatto dove si mangia. Ma allora i soldi dello IOR dovrebbero andare solo a chi non critica? Io non conosco i meandri delle economie vaticane del S.Raffaele eccetra, non mi interessa, ma non fanno tutti parte della stessa parrocchia?

    1. Alessandro

      “Ora però, te, dici, non si sputa nel piatto dove si mangia”. Sì, la mia idea è questa. Tu poi fai considerazioni giuste, ma il mio era un semplicissimo invito di buon senso, a dire almeno grazie a chi di dovere, e magari a pensarci due volte prima di sputare nel piatto….

  30. LUIGI: quella poesia che ho immesso nel blog di Calzavara è scritta in venete puro, incomprensibile ai più, credo, allora l’ho tradotta io, male, ma te puoi raffigurartela in veneto!!!!!

      1. Splendido, Paul! 😀 Anche lei ne è convinta, specie quando litighiamo, ma quello che hai scritto mostra he hai capito come sono io, più che altro… 😉

    1. fefral

      santa? Beh, che Fedefil fosse una ragazza in gamba ok, ma non è un po’ troppo viva per essere santa?

    2. Alessandro

      bene, siete reticenti? Volete lasciarci sulle spine? E allora butto lì un altro possibile indizio.

      “Cyrano (a fefral) 7 luglio 2011 a 00:58

      E chi lo sa? Magari qualche volta sarà pure intervenuta… mica deve chiamarsi “Rossana” per scrivere, e non è neanche detto che una su un blog debba usare sempre lo stesso nick…”

      Scherzava? depistava? Comunqnue cerchiamo una sua circa coetanea che sia intervenuta nel blog con due nick diversi. Lui ha meno di tent’anni, quindi ipotizziamo che Rossana sia 25enne circa.

      Federica ha 26 anni ed ha usato due nick: prima Federica e poi federicafil

      E adesso la parola alla difesa…

  31. al momento l’unica cosa che ha preso corpo è una sbronza di un certo livello… Dalle 2 del pomeriggio continuo a fare brindisi ogni due per tre. Comunque ringrazio tutti per gli auguri! Domani vi racconto meglio. Comunque si è conclusa con un bel 110 (senza lode, che il presidente stava girato di balle…). Politiche strambe dell’università politecnica delle marche. Ma io sono strafelice comunque. Ora torno al mio 300esimo brindisi. E non gossippate!!!
    PS: smentisco, anche se il signor Cyrano devo ammettere che ha il suo fascino…
    A proposito: Cyrano, mancano solo i tuoi di auguri!!!! 😀

    1. fefral

      e no fede…così ci smonti tutto l’inciucio!
      AUGURIIIIII

      110 senza lode è un bellissimo voto: a me ha portato fortuna!

    1. Alessandro

      cioè, mentre io facevo Perry Mason, andavo a leggere tra le righe di un post di ieri l’altro, irrompe Federica e mi manda all’aria una giornata di congetture….Pazienza.

      Congratulazioni, Federica, auguroniiii!
      110 con o senza la lode cambia nulla (detto in tutta franchezza)

      Comunque non mi darò pace finché non scoprirò chi è Rossana… stanotte non ci dormo

  32. anna

    Bellissimissimo il post e il resto. da leggere domani con calma perché sono stanchissima. finalmente la mia giornata è finita. Notte..e serendipità a tutti!

  33. giuliana z.

    Sinceramente, cari amici, devo dire che secondo me, uno che ha avuto trascorsi accademici dai gesuiti, ha una Rossana di un certo livello….ma è solo un’intuizione

    1. giuliana z.

      mi spiace, ma ti tocca cercare ancora! hai presente il giochino acqua, fuochino, fuoco!!!

    2. fefral

      rossane di livello: allora a parte federicafil che si è appena laureata benissimo, abbiamo le altre due coautrici del blog…. ma già una delle due (non ricordo chi) aveva smentito…
      Le altre che intervengono sono tutte un po’ grandi per lui
      o pensavi a una rossana più grande???

      1. Fefral, non so come tu mi trascini a queste confidenze da osteria (“un cavalier qual io mi vanto!”), ma sono sempre stato attratto dalle donne più grandi di me, e gli psicologi in lettura possono divertirsi a risalire a me partendo da mia madre, se vogliono… 😉
        A parte il fatto che anche Rossana è più grande di me, una sola volta, a mia memoria, ho frequentato una ragazza più piccola (e appena di qualche mese)… Confidenza per confidenza, come siete messi tu e l’Ingegnere Rotondo? 😀

    3. Fefral

      Io e l’IR in questo momento siamo messi proprio male!
      Distrutti entrambi…sarà l’età 😉

  34. fefral

    allora…. a me federica non convince del tutto…
    arriva giusto per smentire e dirci come è andata… però scrive:
    “anche se il signor Cyrano devo ammettere che ha il suo fascino…
    A proposito: Cyrano, mancano solo i tuoi di auguri!!!! ”
    lo chiama “signor cyrano” e dice che ha fascino, ma poi con quale confidenza si rivolge a lui?
    poi maliziosamente aggiunge
    “e chi lo sa… anzi, qualcuno di sicuro lo sa! ”
    dice che torna a bere, invece è qua che controlla sul blog cosa scriviamo. E intanto cyrano non risponde. A me ‘sta storia non convince!

    1. Alessandro

      guarda fefral, io ero talmente convinto di averci imbroccato che i tuoi risorgenti dubbi sono ossigeno per me… la partita è aperta, fino alla smentita definitiva di Cyrano… e quando testimonierà dovrà ricordarsi che è andato a scuola dai preti (se gli ricordiamo che erano gesuiti però siamo fottuti…)

    2. Alessandro

      fefral, parlo a te che puoi capire il mio delirio e che sai cos’è fb (io sinceramente quasi per nulla)

      Orbene, se uno va su fb del libro di Costanza nota che accanto ai post di Cyrano, dove c’è scritto “piace a” c’è scritto sempre “federica” con tanto di cognome. Ma poche volte federica compare nel “mi piace” di altri post

      Sto delirando? Devo andare a dormire? Dimmelo, fefral…

      1. Intrigante, ma se ogni donna che mette “mi piace” sulla mia bacheca avesse una tresca con me dovrei rivedere rapidamente le mie convizioni sulla monogamia per far quadrare il tutto! 😀

  35. Luigi

    Dottore, dottore, dottore del buso del cul. Congratulazioni Federica, tranquilla io ho brindato anche stasera. Se non hai preso la lode è solo per colpa degli espliciti “auguri” di Dani.

    1. Oh mamma!!! Mi ero dimenticata che qui non si fanno gli auguri (e poi siamo noi in Brasile i superstiziosi)…
      Adesso mi sento in colpa!

  36. Luigi

    Secondo me non è ancora intervenuta nel blog Rossana, ed ora, dopo stasera avrà ancora più soggezione o ritrosia.

    1. Alessandro

      ma che soggezione… sai che divertente giocare a non farsi riconoscere… per me sarebbe uno spasso

    1. Alessandro

      ma no, non spiegarmi cos’è FB, dimmi solo perché F. dovrebbe smentire meglio…

  37. Alessandro

    Va bene, buonanotte a tutti, rimango coi miei sospetti, sono recidivo… domani è un latro giorno, si vedrà

  38. ‎Lu scrive:

    “Credo al tuo odore, e al modo in cui mi fai sentire…”

    e una Federica delle marche è l’unica che schiaccia il famoso tasto “mi piace”

    1. giuliana z.

      ma è mica un verso di Ligabue???? magari a Federica piace il Liga come a Cyrano e sono solo amici! secondo me voi correte troppo con la fantasia…. l’unico che secondo me ci è andato vicino è PaulBratter….

  39. Luigi

    Dani, troppo semplice, che Federica giovane e single possa apprezzare quella sortita è comprensibile ma è ancora poco, troppo poco. Alessandro, arrenditi e iscriviti su Db. A meno che tu non sia Rossana.

  40. Alessandro

    Va bene, buonanotte, vado a letto rinfrancato. No, cara dottoressa, queste smentite non tornano…

  41. Fefral

    Alessa’ come si fa a spiegare Fb? Fb è un’esperienza! Buonanotte a tutti. Intanto Cyrano non si è visto….mhhh

  42. Alessandro

    Scettici e negazionisti,
    mi spiace, ma la notte ha portato consiglio, e nessuno mi toglierà dalla testa che Rossana è la neodottoressa. Punto e a capo

    1) il galantissimo Cyrano non le fa gli auguri per la laurea
    2) Cyrano scompare e non smentisce il gossip
    3) la di lei smentita alcolica non convince (come l’esegesi fefraliana ha puntualmente evidenziato)
    4) FB (qualunque cosa esso sia) ci indirizza da lei, sia a partire dalla pagina su “Sposati e sii…” (come notava il sottoscritto) sia a partire dal profilo di Cyrano (grazie al tenente Dani per l’indagine minuziosa)

    4 indizi = 1 prova. Questo è quanto

    1. Avete aperto la stagione dei gossip?
      Bene, bene…
      Vi lascio navigare tra le vostre congetture. Resta il fatto che Cyrano non s’è fatto vivo con gli auguri.
      Chissà sotto quale balcone avrà passato la giornata ieri…

      1. Oh, Federica, sapessi che balcone! Degli amici mi hanno portato a scoprire la taverna di Dominot, in centro: musica francese, alle pareti locandine teatrali, atmosfera avvolgente… Chiedo venia per l’omissione: se la mia colpa fosse scusabile racconterei i contrattempi della giornata di ieri (problemi tecnici a parte), ma non lo è, quindi restiamo così, soltanto accogli le mie sentite congratulazioni. Tra l’altro, ho letto che hai bevuto… ti sei ripresa? 😀 Grazie anche dell’apprezzamento, ma sono sicuro che il tuo ragazzo non ti dà motivo di sospirare appresso a sconosciuti col naso lungo 😉

    2. Alessandro

      La stagione del gossip è aperta tutto l’anno, e noi ancora si è in attesa del resoconto dettagliato dei festeggiamenti di ieri. Dettagliato e veritiero (accomodamenti fantasiosi e reticenze li fiutiamo a 10 migliaia di distanza, noi) 🙂

    3. Alessandro, sei un mito! Non credevo che Hegel e Severino lasciassero tanta materia grigia libera di sfogarsi altrimenti! 😀
      Nella fattispecie, lasciatemi dire che trovo incredibile che uno non possa avere il computer fuori uso un paio di giorni senza trovarsi accerchiato da un laccio di congetture! 😉 Purtroppo non mi son potuto far prestare un pc fino a ora, ma a dire il vero vi ho letti anche ieri, dal cellulare, e da lì non potevo rispondere… beh, forse sì, diciamo pure che di certo non sapevo farlo.
      Verissimo, come insegna la Regina del Giallo, che quattro indizi sono una prova (anzi, lei diceva tre, se non ricordo male), ma forse si tratta di indizi tarlati, e un tavolino dai piedi così malridotti fatica a stare in piedi… 🙂
      In ogni caso sono lusingato dal fatto che riesco a farvi compagnia, a modo VOSTRO, anche quando non posso connettermi: purtroppo temo che durerà almeno fino a domenica, ma confido che continuerete a evocarmi! 😀 Danicor, Fefral, Luigi e tutti, grazie della simpatia!

    4. Alessandro

      ma che gusto ci sarebbe a vivere senza un dolce laccio di congetture avvolgente non meno dell’atmosfera della taverna? 🙂

    5. Oh, torno tra voi.
      Grazie davvero per gli auguri! Perdonate il ritardo ma ci sono stati un paio di giorni di fuoco. Tre feste di laurea oltre la mia… un tantino faticoso restare lucidi!
      Che meraviglia: 48 ore di festeggiamenti!
      Amici (veri), vino (tantissimo), musica (quella che piace a me): insomma una giornata perfetta!
      Ora sto cercando di fare ordine in quella che un tempo fu una casa ma che ora sembra più che altro un cantiere. E domani poi si torna a casa (quella dei miei) dopo circa due mesi di assenza.
      Finalmente un po’ di mare (il colore “geco” della mia pelle non è proprio il massimo)!
      Comunque volevo ringraziarvi di cuore per la “vicinanza morale”. Ho passato mesi a lavorare al pc e la pagina del blog era sempre aperta. Diciamo che avete partecipato anche voi al mio lavoro.
      Siete diventati preziosissimi per me per una infinità di ragioni.
      Questa compagnia bislacca è davvero forte…Un saluto bella gente! 😉

  43. Pingback: Quando meno te lo aspetti – Serendipità « Glory11's Story

  44. federica l' omonima di rodolfo! :)

    Dx Dq > h/2
    Ecco in termini analitici la serendipità!
    Un pomeriggio ero alle prese con libri di fisica e pensai che, sfruttando il genio di Heisenberg, avrei potuto formulare una bella teoria sull’ amore e chissà…magari avrei risolto il più grande problema che da millenni affligge l’ intera umanità!
    Il celeberrimo principio di indeterminazione, oltre a costituire una teoria scientifica, sancisce una sorta di indeterminismo intrinseco alla natura stessa.
    Fissate le condizioni al contorno, il non poter conoscere l’ esito di un evento avvalora l’ ipotesi che l’ inconoscibile è essenza stessa della vita.
    L’ inconoscibile, il mistero e la magia che in esso risiede è amore;
    dunque l’ amore è serendipità!
    E’ conoscere qualcuno quando non si vuole conoscere nessuno,
    è scoprire quando non si sta cercando,
    è raggiungere est dirigendosi ad ovest,
    è dire “mai” e capire che non bisogna mai dirlo!
    Penso che la serendipità sia come la firma di un garante per un investimento sul quale nessuno punterebbe un centesimo!
    Quella firma che dà senso ad una follia;
    la conferma che i colpi di fulmine possono essere l’ inizio di un amore eterno, e gli incontri casuali …la svolta di una vita!
    Voi scegliete la persona da amare o attendete il segno dell’ amore?
    ” si dice che una volta nella tua vita arriva qualcuno con cui si deve assolutamente stare”!!!!

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