L’eretico

di Cyrano

Allora, che effetto vi fa?

Il titolo, intendo. È che avrei bisogno di capire che corde pizzichi oggidì una parola del genere per esercitare il fascino che evidentemente esercita. Me lo chiedevo pochi giorni fa in una libreria del centro continua a leggere

L’Eco lontano

di Silvia Guidi       L’Osservatore Romano

Troppo difficile e raffinato, inaccessibile alla massa, a quel volgo profano che, da Orazio in poi, ogni intellettuale d’élite che si rispetti si vanta di odiare e tenere accuratamente a distanza? No, solo troppo noioso. Irrimediabilmente noioso. Talmente noioso da risultare illeggibile, Il cimitero di Praga. Raramente, però, compaiono sulla stampa italiana aggettivi così semplici e diretti come «noioso» e «illeggibile» quando un romanzo porta la firma di Umberto Eco; per trovarli bisogna sfogliare le rassegne stampa internazionali. continua a leggere

Di Narciso, di Eco e d’altre sciocchezze

di Cyrano

Bisogna meditare lungamente sulla triste sorte di Eco…

Fermi un istante, però: non ce l’ho col povero Umberto – ha ricevuto nei giorni scorsi i colpi che gli spettavano, e a quelli non mi va d’aggiungere un inutile sfregio. Nell’associazione di idee avrà giocato qualcosa l’omonimia, ma m’era tornata in mente, invece, la disavventura della sventurata spasimante del bel Narciso, e se Umberto ha qualcosa in comune con lei è solo il fatto che ormai il suo nome si spande in lungo e in largo “senza sostanza” continua a leggere

Il Ragazzo può fare di più

di Costanza Miriano

Siamo ogni giorno tra i due e i tremila contatti, qualche volta persino di più. Ho calcolato che se mettiamo un centesimo per uno glielo compriamo un bel catechismo per i fanciulli, a quelli di Repubblica. Basta la riduzione della Cei, quelle tipo Lasciate che i bambini vengano a me. Qualche piccolo rudimento per la prima comunione, con le figure, a colori. Barbara Spinelli secondo me potrebbe trarne gran giovamento. continua a leggere