Cardinale Eijk: “Urgente un documento magisteriale sul gender”

Il Cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, non ha dubbi: un documento del Magistero romano sul gender “è urgente”. E non perché la Chiesa non si sia pronunciata sul tema. Ma perché c’è bisogno di un documento comprensivo, dedicato al tema, per spiegare alle persone fino in fondo il punto di vista della Chiesa. Un documento che possa contrastare la pressione che arriva sul tema dalle grandi organizzazioni internazionali.

In una recente intervista Lei ha detto che ci vorrebbe una enciclica sul gender. Lo pensa ancora?

Nel mese di novembre, durante una intervista, mi è stato chiesto se non fosse utile un documento del Magistero Romano sulla teoria del genere. Ho detto subito di sì. Non direi necessariamente ci voglia una enciclica. Può essere anche un documento di altro tipo, come una istruzione da parte della Congregazione della Dottrina della Fede. È importante però che sia un documento autoritativo della Chiesa su questa teoria. Perché vediamo che le organizzazioni internazionali fanno molta pressione sulle nazioni per introdurre questa teoria, soprattutto nel mondo dell’educazione. Continua a leggere “Cardinale Eijk: “Urgente un documento magisteriale sul gender””

«L’epoca dell’aborto sta passando». Intervista con Thérèse Hargot

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ARTICOLO TRATTO DAL LA CROCE 

intervista di Giovanni Marcotullio

 Thérèse, ho letto sulla stampa francese che quella di una decina di giorni fa potrebbe essere l’ultima Marcia per la Vita che abbia avuto luogo in Francia. Nel tuo libro hai definito l’aborto “Servizio clienti della contraccezione”. Non pensi che Una gioventù sessualmente liberata (o quasi) possa presto finire all’Indice?

No, non ho avuto proteste particolari, per il mio capitolo sull’aborto. I media hanno parlato molto poco di questo capitolo, è passato liscio come l’olio perché non ho mai scritto “sono contro l’aborto”. Ho scelto di non pronunciarmi “pro o contro” perché ho 32 anni e sono nata con il diritto all’aborto.

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Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)

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di Costanza Miriano

Biondissima bellissima occhi celestissimi e fisico mozzafiato, poco più che trentenne, tre figli, Thérèse Hargot sembra fatta apposta per spernacchiare tutti i luoghi comuni sul sesso. Questa giovane belga trapiantata a Parigi ma con lunghi trascorsi newyorkesi, infatti, da sessuologa laureata in filosofia, master alla Sorbona, si interroga sui danni della liberazione sessuale e dell’aborto, sostiene l’intelligenza e la ragionevolezza dei metodi naturali, avversa fieramente la pillola e l’eccessiva libertà sessuale dei ragazzi, e ritiene che parlare loro di sesso a scuola come si fa oggi sia estremamente dannoso.

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Quello che le donne non dicono

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di Costanza Miriano

Qualche tempo fa mi ha chiamato fra Pasqualino. Non mi ricordo bene di lui, ma mi conquista subito, perché la telefonata esordisce con “prego spesso la tua preghiera…” Mi inorgoglisco. Finalmente qualcuno scopre e valorizza le mie doti di mistica (il fatto che appena mi metto nel mio angoletto a pregare mi addormenti, la sera, non le inficia assolutamente, quella è estasi, non sonno). “Ah, e quale sarebbe la mia preghiera”. “Signore, ti chiedo la pace nel mondo e delle cosce toniche”. Ecco, io non ricordavo di averla mai formulata, ma comunque sono d’accordo con me: mi sembrano due richieste essenziali. Continua a leggere “Quello che le donne non dicono”

Spiegare ai bambini ciò che sesso non è

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di Susanna Tamaro per il “Corriere della Sera

In questi ultimi giorni si è aperto a Trieste un acceso dibattito tra genitori e istituzioni per l’introduzione negli asili del «Gioco del Rispetto», un laboratorio didattico «volto all’abbattimento di quegli stereotipi sociali che imprigionano maschi e femmine in ruoli che nulla hanno a che vedere con la loro natura». Continua a leggere “Spiegare ai bambini ciò che sesso non è”

Osservazioni al limite dell’omofobia sulla “mappa dell’odio omofobico” pubblicata dall’Espresso

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Il Correttore di Bozze   Tempi.it

Essendo ormai unanimemente additato come omofobo (e non abbisognando neanche di apposita legge per meritare cotale appellativo), il Correttore di bozze può modestamente permettersi di saltare senza scrupoli gli usuali preamboli politicamente corretti per concludere direttamente che la “mappa dell’odio omofobico” dell’Europa pubblicata ieri dal sito dell’Espresso è una ciofeca che non sta né in cielo né in terra. Continua a leggere “Osservazioni al limite dell’omofobia sulla “mappa dell’odio omofobico” pubblicata dall’Espresso”

La fatalità del corpo

Pubblicato in: La lettre de l’enfance et de l’adolescence – Revue du GRAPE (Groupe de Recherche et d’Action pour l’Enfance), n°58 : « L’enfant et son corps », décembre 2004, p. 7-12. Grazie a Andrea Piccolo per la segnalazione e la traduzione.

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di Olivier Rey

 «Piccina mia, se sapessi quanto è facile non essere un oggetto sessuale.»
Pronunciò la frase dolcemente, ma con una tristezza così sincera da farla risuonare a lungo nella stanza.
Milan Kundera, Il libro del riso e dell’oblio, VII,4
 

La diversità dei corpi

L’adolescente. Il corpo. L’adolescente e il suo corpo. Ma quale adolescente? Quale corpo? Un adolescente nella media, con un corpo nella media? Un adolescente platonico, con un corpo platonico? Oppure adolescenti molto differenti, con corpi molto differenti, e esperienze che si somigliano come il diritto somiglia al rovescio, il giorno alla notte? Continua a leggere “La fatalità del corpo”

Gli adulti hanno paura di educare

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Intervista di Pietro Vernizzi a Costanza Miriano  per Il Sussidiario

“All’origine della proposta inglese di abbassare ai 15 anni l’age of consent, cioè l’età a partire dalla quale un adolescente è considerato pienamente consenziente nei confronti di qualsiasi attività sessuale, c’è la volontà di sgravare i genitori dal problema dell’educazione”. Lo afferma Costanza Miriano, giornalista e autrice dei libri “Sposati e sii sottomessa” e “Sposala e muori per lei”. L’obiettivo della proposta inglese è ridurre dai 16 ai 15 anni l’età a partire dalla quale un teenager può ricevere informazioni sulla contraccezione e sull’aborto. Di fatto però il limite dei 16 anni finora, almeno sul piano teorico, aveva scoraggiato il coinvolgimento sessuale dei minorenni al di sotto di questa età. L’idea è partita da un’intervista del professor John Ashton, preside della facoltà di Salute Pubblica, e per ora il premier David Cameron si è detto contrario.

La proposta di abbassare l’età al di sotto della quale gli atti sessuali sono ritenuti normali, parte da un cambiamento già in atto nella società o mira a provocarlo? Continua a leggere “Gli adulti hanno paura di educare”

La ragazzina

Un fatto accaduto ad una lettrice.

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Una mattina come tante altre, istituto tecnico per geometri , una piccola città, come si dice ..di provincia”, ma che di provinciale non sembra avere più niente.
Tutto è omologato, dai jeans alle magliette con le solite marche, ogni due mesi un nuovo logo,  le solite scarpe da fighetti o da running, i braccialetti con le scritte o i cuoricini..sembrano tutti figli di una stessa madre. O meglio di uno stesso sarto e di uno stesso parrucchiere. Continua a leggere “La ragazzina”

Né nuda né muta: miss Mondo 2013

"Mipcom" al Palais des Festivals di Cannesdi Leone Grotti   Tempi.it

Il Senato delle Filippine ha addirittura votato una risoluzione per sottolineare che la nuova Miss Mondo, la connazionale Megan Lynne Young, «facendo vincere al nostro paese questo titolo per la prima volta esemplifica un simbolo brillante di pace e ispira una generazione di giovani donne a fare tesoro dei valori fondamentali dell’umanità». Continua a leggere “Né nuda né muta: miss Mondo 2013”

L’uomo in rivolta contro l’ordine biologico

Marquis de Sadedi Andreas Hofer

Non credete ai distruttori delle regole che parlano in nome dell’amore. Là dove la regola è frantumata, l’amore abortisce.
(Gustave Thibon)

Dopo aver dato via libera al mariage pour tous, in Francia hanno pensato bene di sdoganare anche la recherche pour (et sur) tous dei bioetici faustiani. Oltreoceano non sono certo rimasti a guardare. Negli USA il regno dell’amore universale è già sceso sulla terra: love is love, ha sentenziato il Presidente (Obama locuta, causa soluta?). È noto che al cuore, soprattutto se è quello dell’uomo più potente d’America, non si comanda.
In Italia invece, com’è nostro costume, stiamo pensando a come scimmiottare con celerità cugini transalpini e alleati americani. Continua a leggere “L’uomo in rivolta contro l’ordine biologico”

La fine di chi?

di Costanza Miriano

“Le venti-trentenni per la prima volta sono molto più avanti dei coetanei sulla strada della realizzazione. Più che la pillola o l’aborto, ciò che ha reso possibile il cambiamento è la loro capacità di posticipare il matrimonio o di avere relazioni temporanee che non ostacolano istruzione o carriera.” L’altro giorno (sì, lo confesso, ero seduta e leggevo il giornale, ma solo perché mi trovavo in treno, non è colpa mia), ho dovuto leggere due volte. Non ci credevo che Hanna Rosin scriva davvero così, oggi, nel 2012, nel suo The End of men, la fine degli uomini, il saggio americano che sta facendo discutere nel mondo, o almeno pare (dubito sempre dei successi proclamati dai giornali, che spesso si parlano sopra, l’uno sull’altro, ma se incontro due signore nella metro che discutono di The end of men sono pronta a ricredermi). Continua a leggere “La fine di chi?”

Vanilla sex

Abbiamo ricevuto da Francesco Natale questo articolo che pubblichiamo volentieri.

di Francesco Natale

Cari confratelli eterosessuali, mettiamoci pure il cuore in pace: forse non ne eravate ancora a giorno ma la nostra attitudine determinata dal modo in cui Dio e natura ci hanno scritto è stata degradata al rango di semplice “scelta”. E pure una scelta tutt’altro che esaltante o, comunque, nobilitante: siamo, difatti, tutti ascritti obtorto collo alla categoria di coloro che prediligono il cosiddetto vanilla sex, espressione che nel nuovo gergo telematico indica, per l’appunto, gli eterosessuali. continua a leggere

Shame on me

di Jane

Posso capire lo scendere in piazza per urlare contro l’approvazione di una legge che lede i diritti dell’uomo. Posso capire una manifestazione per opporsi ad una riforma universitaria a sfavore degli studenti che studiano. Posso capire un raduno di protesta per i diritti dei lavoratori che lavorano (le tautologie sono d’obbligo). Insomma, posso capire una protesta che abbia un contenuto forte e un fine concreto, che rappresenti l’unica possibilità per esprimere il proprio disagio verso delle iniziative (politiche) che sembrano non tener conto dei diretti interessati.

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Indignazione a orologeria

In quanto esemplare umano di sesso femminile, per di più con l’aggravante di essere giornalista, sono in grado di emettere pareri, il più delle volte non richiesti, pressoché su qualsiasi argomento. Lo so, conosco me stessa e le mie simili, siamo fatte così.

Non ho avuto più dubbi sulla natura delle donne quando ho generato anche due esemplari della mia stessa specie (oltre a due dell’altra, quella maschile): due esserini che appena in grado di tenersi in piedi si sono messe a rilasciare consigli, con la stessa frequenza con cui i loro fratelli facevano opportune domande.

La notizia che domani a Milano apre lil Mi-Sex, la fiera della pornografia però mi lascia del tutto sguarnita di pareri.

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