La ragazzina

Un fatto accaduto ad una lettrice.

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Una mattina come tante altre, istituto tecnico per geometri , una piccola città, come si dice ..di provincia”, ma che di provinciale non sembra avere più niente.
Tutto è omologato, dai jeans alle magliette con le solite marche, ogni due mesi un nuovo logo,  le solite scarpe da fighetti o da running, i braccialetti con le scritte o i cuoricini..sembrano tutti figli di una stessa madre. O meglio di uno stesso sarto e di uno stesso parrucchiere.

La prof fa l’appello, è tornata Lisa, bene temevo un altro abbandono, è pallida , la solita influenza. Inizia la lezione e tutto fila liscio nella assoluta normalità di un giorno di scuola come tanti, correzione compiti, ascolto del dialogo , introduzione della nuova unità, la classe è attenta ma troppo silenziosa. La prof guarda i volti uno per uno, impassibili, eppure qualcosa E’ SUCCESSO.
Ma gli adolescenti sono bravissimi, se non vogliono parlare sono capaci di un’assoluta, totale faccia da circostanza. Ma sarà l’esperienza, gli anni passati fra questi banchi, qualcosa non la lascia tranquilla, cosa c’è ragazzi??
Niente prof..cosa vuole che ci sia. Va bene mi arrendo, sono diventata ipersensibile, credo di percepire e invece mi faccio i film.
Suona la campanella, detto in fretta i compiti, non riesco mai a finire per tempo, la campana mi sorprende sempre.

Esco, ciao a domani ragazzi. Lisa mi rincorre in corridoio. Scusi prof, ha un minuto? Certo, dimmi.
Sa, non ho avuto l’influenza…
Un silenzio di mezzo minuto, lacrime..oddio cosa avrà…
No, è che ero incinta e ho abortito, sa quindici anni io e lui è sposato…
Groppo in gola, Lisa, una bimba!! Come è possibile, e adesso cosa le dico, come vado avanti??
Se le dico di dirmi chi è lo stronzo non lo farà eppoi il punto ora è lei, sarà distrutta..
Come stai adesso?
Ma io bene, sa non è la prima volta. Il punto è che non riesco ad essere concentrata sulle cose da fare, il torneo di pallavolo, le lezioni da recuperare…

Io, la prof, sono sconvolta, non reggo il dolore, la morsa allo stomaco, la rabbia.
Devo mantenere la calma, non posso dirle quello che sento, tutto quello che sento.
Le riesco solo a dire.. grazie a Dio hai almeno questo disagio, coltivalo perché è l’ultimo eco di umanità che ti rimane. Domani ne riparliamo e affrontiamo di nuovo la questione, ora devo andare, ho una classe che mi aspetta. Per fortuna l’aula prof è vicina. Mi rifugio lì e piango in silenzio.
Questo mio mestiere mi sta scavando l’anima.
Oggi riuscirò di nuovo a pensare, poi affronterò con lei tutto questo, non posso, proprio non posso non farmene carico.

63 pensieri su “La ragazzina

  1. Luciana Santorsola

    L’aborto una piaga sociale dalla quale non ce ne libereremo mai. Però parlarne serve a scuotere le coscienze e a far riflettere su decisioni troppo affrettate che possono creare rimorsi.

  2. Alvaro.

    Leggere certe notizie alle 06,15 del mattino ti rovina tutta la giornata e non mi sta bene. Non voglio, e non posso, giudicare nessuno tantomeno la “bambina”, ma una cosa me la sento di dire:” il maschietto” che ha compiuto un misfatto del genere, perche’ si stratta di un misfatto e non di un fatto, e’ un infame”. Non sono aduso ad usare tale parola perche’ la ritengo quanto di piu’ offensivo possa uscire dalla bocca di una persona ma in alcuni “rarissimi” casi bisogna dare a Cesare quello che e’ di Cesare. La “bambina” puo’ aver fatto qualsiasi cosa per attrarre il “maschietto” infoiato, ma io mi domando e domando:” il buon Dio un cervello, un’anima, e un cuore che ce li ha dati a fare se poi non li usiamo”? Alvaro.

    1. Alvaro, non è che non condivida umanamente la tua reazione… penso che ho un figlia di 15 anni.
      Come reagirei? Sai del tipo “ZAC diamoci un taglio..” (indovina dove) 😐

      Ma come cristiano, non posso (magari un attimo dopo, a richiamarmi su quello che sto realmente pensando e che non mi fa migliore…) che pensare che Cristo ha versato il Suo Preziosissimo Sangue anche per quello… “stronzo” (come è stato definito).
      Già, anche dopo che ha fatto a meno di usare cervello, anima e cuore che Dio gli ha dato (e aver usato solo altri attributi…).
      Forse la sua unica speranza è proprio Gesù Cristo, come è la mia anche per non trovarmi magari ad essere io un giorno (futuro, ma poteva essere passato) a compiere lo stesso misfatto (leggasi da questo blog https://costanzamiriano.com/2013/10/27/perche-lui-e-li-e-non-io/)

      1. Giusi

        Bariom purtroppo io penso che lo “stronzo” in questione non sia un’eccezione. La più gran parte degli uomini pensa più o meno così: non dimostra certo quindici anni, è già stata con altri (cosa non probabile, ma quasi certa), è disponibile, cosa faccio di male? L’aborto poi che vuoi che sia? Una quisquilia…. E’ legge dello stato!

        1. Giusi, ahimè non me la sento di smentirti… molti di noi (guarda mi ci metto anch’io senza problema) spesso si ragiona con i genitali 😐 (in molti casi e in molte situazioni).

          Non si può neppure dire che “ti va il sangue alla testa”… o meglio si… beh lasciamo perdere che è meglio 😉

        2. sara s

          infatti giusi penso che l’aborto sia l’atto più maschilista, violento e femminicida, per dirla col vocabolario contemporaneo, che esista. Come fanno le cosiddette femministe a non accorgersene, io proprio non me lo spiego!

  3. Giusi

    Non è un caso isolato. Oggi si trovano ragazzine di 13 anni (e anche meno) che dicono: “io quello me lo faccio”. Si vive in un humus corrotto, non c’è più niente. I bambini vengono tartassati da messaggi subliminali e non, sessuali e satanici presenti negli “innocui” cartoni animati. Corrompere la gioventù fa parte di un disegno ben preciso

    Fai clic per accedere a massoneria.pdf

  4. Lasciando per un momento da parte il sangue versato, i messaggi satanici subliminali o che altro:

    1 Qull’uomo è una merda e basta.
    2 l’importanza dell’uso degli anticoncezionali.
    3 Speriamo che la professoressa ( a parte quello che sentirà di dover dire) spieghi alla ragazzina che esiste gli
    anticoncezionali e che anderebbero (magari) anche usati…

    1. perfectioconversationis

      Cioè davvero, una volto accantonato il fastidioso pensiero gravidanza, fila liscio, non ha implicazioni non solo morali, ma anche psicologiche, umane, che un adulto e una ragazzina abbiano rapporti sessuali da cui si evince una drammatica disparità nel rapporto? Va bene qualunque comportamento, pur di non essere messi di fronte alle sue conseguenze?

    2. Alèudin

      invece di aiutarla a crescere e diventare donna è meglio collaborare nel farla diventare … ?

      sei patetico.

      mi hai fatto venire in mente questo:

    3. Freya

      Beh certo…. avessero usato un qualche tipo di anticoncezionale sarebbe una storia normale mica di degrado.

      Gia’ una ragazzina che ha rapporti così presto è una cosa tristissima, che l’altro sia un adulto è ancora più triste… ma che abbia già abortito più di una volta gela proprio il sangue nelle vene.

      Gli anticoncezionali, poi, secondo me, sono la classica “cura peggiore del male”… come se avessimo un figlio che a 12 anni ci comunica che vuole andare a scuola in macchina da solo, la risposta non puo’ essere “sai bene che non sei ancora abbastanza grande per prenderti questa responsabilità” salvo poi aggiungere “se proprio devi però ricordati di allacciare sempre la cintura di sicurezza, almeno sei protetto in caso di incidente”

    4. …ho detto “che l’unico problema sia quello di dare l’anticoncezionale”?
      …ho detto “va bene qualunque comportamento, pur di non essere messi di fronte alle sue conseguenze”?

      1. Alèudin

        direi proprio di sì, rileggi il tuo intervento, l’unico consiglio che hai dato, 2 volte, è di usare gli anticoncezionali.

      2. No, non l’hai detto ma su due punti su tre (il primo è un giudizio morale) ribadisci questo concetto e in particola re al punto 3 e perfettamente calzante la metafora proposta da Freya e l’uso dell’auto…

        Che ha dirla tutta è più facile un ragazzino a 12/15 anni, sappia portare un’auto che gestire una gravidanza (le femmine forse, i maschi la vedo proprio dura…)

  5. E 15 anni non è statisticamente l’età media più bassa in cui i ragazzini iniziano ad avere rapporti sessuali (che sia tra coetanei è moralmente meno disdicevole, ma la sostanza poco cambia… :-|)

    1. Giusi

      Li hanno già a 11-12 anni! E alla stessa età bevono e si impasticcano! E non è colpa loro perchè sono stati cresciuti come le capre! Ma di qualcuno è colpa e quel qualcuno pagherà, oh se pagherà!

      Matteo 18

      1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
      5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
      6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
      8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
      10 Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

  6. Giusi

    Comunque siamo a un tale livello di corruzione (è stata persino sdoganata la pedofilia, è solo un orientamento sessuale: sic e sigh ce li metto tutti e due!) che gli uomini di buona volontà non possono porre un freno. Altro che Sodoma e Gomorra! Quelle erano due città! Qui è marcio il mondo intero! Solo un intevento dall’alto può rimettere le cose a posto. Anzi io mi chiedo come faccia il Signore a pazientare ancora. Cos’altro deve succedere?

  7. Pascal

    Scusate, ma se ben capisco qui stiamo parlando di un adulto (per di più sposato) che ha rapporti sessuali con una minorenne, e che probabilmente ha fatto grosse pressioni su di lei per farla abortire.
    Credo che, persino nell’Italia della legge 194, questo sia ancora un reato… eppure nessuno pensa che quest’ “uomo” (faccio un po’ fatica a chiamarlo così) debba essere denunciato ed andare in galera. Tutti sono d’accordo sul fatto che, per non turbare troppo la sua vittima, per non perdere la sua fiducia, questo personaggio debba essere lasciato in condizione di colpire ancora e stuprarne altre (per me, ma credo anche per la legge, il rapporto sessuale di un adulto con una minorenne è sempre uno stupro).
    La professoressa non cerca (per il momento; spero possa farlo in seguito) di convincere la ragazza a denunciare il suo aguzzino, e nessuno eccepisce su questo… addirittura c’è chi suggerisce l’uso di anticoncezionali… io suggerirei invece una segnalazione ai carabinieri.
    Ho il sospetto che, se ci fosse di mezzo un prete, anziché un uomo sposato (a proposito, ma non era a causa del celibato che i preti diventavano pedofili?), tutti sarebbero d’accordo che questi debba pagare il suo debito alla giustizia.

      1. Pascal

        Sono senza parole.
        Con tutto il can-can che c’era stato attorno al “caso Ruby” mi ero illuso che esistesse qualche tutela per queste povere ragazze. Invece vedo che, per la legge, i “lupi affamati” devono potersi saziare senza problemi. Non che questo sia un problema, eh. Il vero problema è che manca la legge sull’omofobia…

  8. SilviaB

    Un giorno una madre, che voleva far abortire la figlia sedicenne, disse ad un sacerdote “è troppo piccola per diventare madre”, lui rispose: “tantomeno per diventare l’assassina di suo figlio”. Eppure la fecero ugualmente abortire.

    Compassione e tante preghiere per questa ragazzina… perché davvero coltivi questo disagio, perché solo rendendosi conto di quello che ha fatto potrà attraversare il dolore e con l’aiuto di Cristo, un giorno, potrà perdonarsi.
    Seppellire tutto in una sorta di cinismo per non soffrire ora, le scaverebbe un vuoto tremendo nell’anima che porterà sofferenze maggiori per tutta la vita.

    La mia rabbia è per chi banalizza l’aborto, per chi lo ritiene un diritto, per chi esorta, incoraggia, spinge ad abortire donne e ragazzine, senza curarsi minimamente della ferita indelebile che questo porterà nella loro esistenza.

    @Alvise, vorrei dirle che dovremmo “educare” i nostri ragazzi a non essere bestioline in balia dei propri istinti…

  9. 1 quello che volevo dire, prima di tutto, era che questo uomo di merda sarebbe stato meglio avesse (almeno) usato il preservativo (sarebbe stato meno di merda).
    2 salvae tamen tutte le considerazioni che voi fate sarebbe stato meglio il preservativo (o che altro)
    3 denunciare no, casomai bastonare! (Gesù non parla di denunciare, ma di tagliare, casomai di tagliare l’uccello, come anche dice Bariom)
    4 a educare ci siete già VOI che ci pensate a aducare, (siete un miliardo e duecentomilioni e rotti!!!)!!!
    5 non siete voi che dite che non bisogna scaricare le colpe sulla Società (che poi la Società siamo TUTTI, VOI compresi)?.

    1. Va da sè che la soluzione del taglio non è quella che cristianamente propugno 😉

      Taglio netto con il peccato certo (o se volessimo applicare alla lettera “se la tua mano ti è di scandalo…” è comunque un “taglio” auto-inflitto che presuppone una profonda conversione ;-)), gli altri tagli “fisici” a poco servono.
      Le denuncie (affermazione impopolare…) anche. E’ sempre una forma di “taglio”… “estirpiamo quest’erba cattiva dal nostro campo”. La conversione cambia veramente il cuore dell’Uomo. L’incontro con Cristo!

      Se uno veramente si converte, sarà lui stesso a chiedere di pagare i suoi debiti con la giustizia, anche quella umana (vedi Zaccheo…)

    2. Giusi

      Magari se l’era messo e si è rotto o magari prima di metterselo…… Il preservativo non solo non risolve niente ma anzi diffondendo una mentalità della serie tutto si può accentua il problema. La distribuzione massiccia non ha diminuito la diffusione dell’AIDS anzi….

      Matthew Hanley, ricercatore in Sanità Pubblica alla Emory University di Atlanta (USA) ed esperto in bioetica, con diretta esperienza sul campo in diversi paesi africani, ha recentemente pubblicato per l’American Public Health una relazione intitolata “The Catholic Church and the Global AIDS Crisis”, in cui quantifica il numero di infezioni che avrebbero potuto essere evitate in Africa se si fossero attuate politiche per promuovere l’astinenza e la fedeltà, piuttosto che attuare politiche per la distribuzione di massa di preservativi. Poiché la malattia è stata identificata nella metà degli anni Ottanta, si stima che abbia ucciso 25 milioni di persone in tutto il mondo, e oggi ci sono 65 milioni di portatori del virus.

      «Non nascondiamolo: le politiche di distribuzione del condom non sono riuscite a invertire il segno delle epidemie più gravi in ​​Africa, quello che è servito è stato cambiare i comportamenti», ha detto Hanley. «I funzionari della sanità pubblica dovrebbero riconoscere questo. Ma la maggior parte di essi rifiutano gli approcci basati sul comportamento e prediligono soluzioni tecniche, come il preservativo». Eppure, tra il 1991 e il 2001 l’Uganda è riuscita a ridurre del 10% il numero di persone infette, seguendo un programma basato su “fedeltà” e “castita” e senza alcuna distribuzione del condom. Tuttavia, quando le agenzie mediche hanno insistito sul fatto i fondi sarebbero dovuti essere applicati per la distribuzione di preservativi, il numero di casi è aumentato di nuovo (cfr. Religion En Libertad) . La Chiesa rimane il più grande fornitore unico di assistenza sanitaria e sostegno per coloro che soffrono di malattie correlate all’AIDS in tutto il mondo.

      1. Peraltro è stato già ampiamente discusso (se non dimostrato) come l’ipotetica garanzia data dall’uso del condom, non ha fatto altro che diminuire il timore di eventuali infezioni e di fatto non porre alcun freno ai rapporti promisqui a rischio.

        Ipotetica garanzia, fortemente ipotetica in quanto mi risulta, che a livello di micron, il condom ha una “porosita” (nessun elemento elastico e perfettamente compatto e denso al 100%) che crea “passaggi” di diametro superiore a quelle dello stesso virus dell’AIDS (perdonerete i termini poco tecnici)… insomma trattenere l’acqua (ma se volete facciamo anche la panna – più densa…) con un… colino 😐

    3. Alèudin

      Alvise, non ce la fai a capire che se quell’uomo si è comportato da stronzo è perchè il meglio che abbiamo da dire è “usa il goldone!” invece di dirgli che l’amore (che comprende la sessualità) prevede responsabilità, relazione e rispetto?

      come già detto da Sara, smetti di arrampicarti sugli specchi.

    4. SilviaB

      Punto 5: quando dico che dovremmo educare, intendo NOI genitori.
      Non voglio certo scaricare le colpe sulla società, anzi!
      L’educazione dei ragazzi, anche sessuale, è dovere (e diritto) dei genitori.
      Sapesse che guerre si scatenano a scuola quando diciamo che non vogliamo far partecipare i figli ai vari corsi di educazione sentimentale, affettiva, sessuale perché è un compito nostro e non dell’insegnante di turno!!!

  10. Sara

    Questo post è terribilmente bellissimo!
    Da insegnante vorrei esprimere la mia vicinanza all’autrice: capisco perfettamente cosa intenda dire con “questo mio mestiere mi sta scavando l’anima” e capisco che senta di non poter non farsi carico di questa drammatica vicenda. Pregherò intensamente per questa giovanissima vittima della barbara anticultura dei nostri tempi e, se riuscirò, anche per il suo aguzzino. Una preghiera col cuore, poi, per tutti gli adolescenti e gli insegnanti veri che mettono cuore, anima e corpo a servizio della loro crescita. Continuiamo a seminare, anche nel deserto: al Signore lasciamo di far fiorire a tempo opportuno!

    Pascal, Freya e Alèudin: sottoscrivo i vostri commenti.

      1. Sara

        Io mi riferivo a quella tipica dei nostri tempi, che non distingue più tra bene e male e per cui tutto è lecito, basta “sentirlo” e averne voglia. Questo è un fatto che, pur essendo sempre esistito il male, caratterizza questo tempo in particolare.

  11. vale

    per le baby mamme:
    LA BAMBINA HA 11 ANNI, IL PADRE 17, LA NONNA 24
    http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/famolo-subito-la-famiglia-delle-baby-mamme-vive-in-salento-lei-resta-incinta-ad-65820.htm

    per il diritto all’aborto:
    Una grande offesa a Dio e alla comunità di credenti in Cristo che ha lasciato impronte dolorose con aggressioni e maltrattamenti a diverse persone e la distruzione del patrimonio artistico e religioso del principale tempio del Paese». Così l’arcivescovo di Santiago del Cile monsignor Ricardo Ezzati ha commentato l’assalto subito la sera di giovedì scorso dalla cattedrale della città. Le immagini del video mostrano l’assalto di un gruppo di manifestanti abortisti che per chiedere la legalizzazione dell’aborto ha fatto irruzione in chiesa interrompendo l’omelia del sacerdote, profanando la cattedrale e malmenando i fedeli.
    http://gloria.tv/?media=521318
    in http://apostatisidiventa.blogspot.it/2013/11/i-commenti-santamartini-1-beh-non-e-una.html#more
    sulla pedofilia sdoganata citata da giusi

    lo sdoganamento della pedofilia. Provate a guardare (prima dei pasti, per non vomitare) questo video: http://vimeo.com/72341504 , così presentato: “Un uomo e un bambino danno vita a un duetto di corpi. Il primo ha già percorso un lungo cammino; il secondo vuole crescere il più in fretta possibile. Il risultato è una prova di potere giocata con armi impari. A fronteggiarsi sono la grandezza e l’onestà, la forza e l’innocenza, che in fondo non desiderano altro che incontrarsi a metà strada”.
    in http://www.riscossacristiana.it/il-silenzio-della-chiesa-mentre-litalia-muore-di-paolo-deotto/

    senza parole….

      1. vale

        già. siccome a bologna non sapevano cosa fare durante il festival gay-lesbico che dura fino all’8 novembre, l’hanno pure presentato- il video- come “evento culturale”.
        non dubito che verrà utilizzato anche nelle scuole. prima o poi. ma penso prima , visto l’andazzo….

  12. Alvaro.

    Caro Barion, tutto giusto quello che dici nel post che mi riguarda, figurarsi se come un cattolico che ama definirsi “bambino” come il sottoscritto non si auguri che malgrado tutto il “maschietto” si penta e venga “perdonato”.
    Ti chiedo scusa ma debbo interrompere ripromettendomi di finire il mio commento piu’ tardi. Alvaro,

  13. Andrea Mondinelli

    Carissimi,
    “la vita che potrebbe scaturire dall’incontro sessuale diventa il nemico da evitare assolutamente e l’aborto l’unica possibile risposta risolutiva di fronte ad una contraccezione fallita” n.13 di Evangelium vitae. Ed è verissimo:

    “L’aborto non è in concorrenza con la contraccezione, ma serve quando quest’ultima fallisce” tratto da “10 NOVEMBER 1967 SCIENCE, VOL. 158”

    «La nazione Scandinava: un’elevata diffusione della contraccezione (72% delle donne in età fertile), più aborti (20 ogni mille donne). L’Italia è agli antipodi, con il suo 39% di utilizzo di metodi contraccettivi, un ricorso all’aborto che interessa 9,5 donne su mille» tratto da Centro Studi FeM (Fertilità e Maternità)

    Nel 1998 i laburisti lanciarono il programma “Teenage Pregnancy Strategy” con l’obiettivo di dimezzare entro il 2010 le gravidanze tra le adolescenti, basato soprattutto sulla propaganda massiccia all’uso della contraccezione. Costo: 360 milioni di euro.
    In Inghilterra, tra le ragazze di 16-19 anni il tasso di abortività è aumentato nel periodo 1996-2007 del 37,5% nonostante nello stesso periodo il tasso di gravidanze si sia ridotto nelle ragazze con meno di 20 anni del 2,7%. Il fenomeno è legato all’incremento della probabilità di interrompere la gravidanza (dal 36,2% al 42,6%)

    Francia (periodo 1980-1997) netta riduzione delle gravidanze (-45,7%) tra le ragazze minorenni,
    nessuna riduzione del tasso di abortività (stabile a 9 ogni 1.000 ragazze) per il netto incremento della percentuale di gravidanze interrotte (+84,4%).

    Popolazione giovanile spagnola nel periodo 1997-2005: incremento di copertura contraccettiva (+278,9%) Incremento di aborti (+228,2%) per incremento sia del tasso di gravidanze (+184,5%) che della probabilità di interrompere la gravidanza (+23,8%).

    1. vera

      Ecco, GRAZIE. Di solito leggo i commenti di filosofiazzero con un certo interesse, ma stavolta mi veniva da piangere per la rabbia. Per sapere, o meglio, per capire che i contraccettivi annullano la percezione del rischio e quindi lo aumentano si può essere pure atei o credere negli extraterrestri.

  14. Quello che semplicemente volevo dire è che l'”efferatezza” di questa vicenda avrebbe potuto essere meno “efferata”
    senza l’aborto, e che l’aborto non avrebbe avuto luogo (a parte la logorrea moralistica) se non avesse avuto luogo il concepimento, e che il concepimento sarebbe stato molto meno probabile facendo ricorso a qualche anticoncezionale.
    Viene da piangere per questo?
    Ovviamente non sarebbe avvenuto nulla senza esserci stato un rapporto sessuale. Ma essendoci stata l’intenzione (almeno da parte dell’uomo) di consumare questo rapporto era meglio prendere qualche precauzione.
    O no?

  15. Buongiorno a tutti, vorrei sottolineare che l’evento aborto uccide uno di noi; ma non solo. Uccide la parte felice della donna, uccide il senso di paternità dell’ uomo. E’ una tragedia che colpisce tutti noi. Come psicologa studio gli effetti dell’aborto da tantissimi anni e la sindrome da stress posst-aborto e la sindrome del sopravvissuto sono tanto gravi quanto diffuse. Il problema vero non è contaccezione si/no, ma responsabilità verso la vita propria e altrui. E’ la cultura della vita che va riscoperta…

  16. giuly

    Come direbbe mia nonna, ormai la frittata è fatta. Non si può più dire che prevenire è meglio che curare. E non c’è neanche nulla da curare. Certe ferite le puoi tamponare ma non si rimarginano più. Come si è aperta una ferita nel cuore di quella insegnante che ha raccolto la confidenza. Personalmente non vorrei mai essere al suo posto…. allora mi chiedo una cosa: come facciamo a trarre un bene da questo male? C’è o non c’è un bene nascosto? Che cosa salva tutto questo dolore? Non riesco a confezionare giudizi e risposte come alcuni hanno provato a fare, profilattico si no, adulto da galera,ragazzina disinvolta, genitori assenti……no, non si può esaurire tutto così. Le cose anche più brutte accadono, possiamo metterci la pezza ma deve deve deve rimanere aperta una domanda.

  17. Andrea Mondinelli

    “Un pensiero speciale vorrei riservare a voi, donne che avete fatto ricorso all’aborto. La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non s’è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Vi accorgerete che nulla è perduto e potrete chiedere perdono anche al vostro bambino, che ora vive nel Signore. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature ed esercitato con l’accoglienza e l’attenzione verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo modo di guardare alla vita dell’uomo”. Evangelium vitae n.99

  18. Alvaro.

    Caro Barion, chiedo scusa e cerco di completare il mio pensiero. Come dicevo nessun dubbio, che il “maschietto” un giorno possa essere perdonato, meglio sarebbe se si pentisse velocemente per l’atrocita’ commessa, ma il perdono non sposta di una virgola il problema “sesso” di questa societa’ in cui certi valori sono sempre piu’ assenti.
    Qualcuno ha scritto di “aborto”, perfetto, ma se a monte non ci fosse stato il nostro “eroe”, sic, di aborto non si sarebbe parlato ho sbaglio?
    Qualcuno ha parlato di “contraccettivo”, sbaglio o se non ci fosse stato in nostro “play boy” nessuno ne avrebbe parlato?
    Giuly parla anche di adulto da galera, mi parrebbe il minimo, di famiglia assente, purtroppo e’ vero, di ragazzina disinvolta e anche occhieggiante, aggiungo io, ma che differenza c’e’ allora fra un uomo e un animale se uno non riesce in una occasione cosi’ pesante a ragionare se non con il cervello almeno con il cuore, se non con il cervello almeno con l’anima?
    Sarei curioso anche di sapere se il “signorino” ha una figlia/figlio e con che occhi li guarda se si, e con che occhi guarda la moglie e cosa sia capace di dirle nei giusti momenti di intimita’.
    No, caro Barion, in questo caso non mi va di essere un politicamente corretto, questo uomo e’ andato ben oltre del limite consentito a noi tutti.
    Alvaro.

    1. Caro Alvaro, per me personalmente il “politicamente corretto” qui non centra nulla…

      “questo uomo e’ andato ben oltre del limite consentito a noi tutti.”

      Vero… e non vero, perché stando anche a quanto qui detto, verosimilmente non sarà perseguibile in termini di legge.
      Moralmente è un altro discorso, ma moralmente anche tanti di noi spesso vanno “oltre il limite” (Cristo se si stesse alla legge, l’ha abbassata di molto l’asticella del “limite”…), quindi qual è il passo successivo? Qual è il giudizio, la condanna e il castigo?
      (Lasciando a Dio ciò che spetta a Dio…)

      Avrai compreso che le mie sono domande in qualche modo “provocatorie”… 😉

  19. Alvaro.

    Caro Barion , il mio “politicamente corretto” in questo caso non si riferiva alla politica vera e propria, anche se forse un accostamento si potrebbe anche fare, ma al non prendere posizione “chiaramente” di alcuni di noi cattolici in merito a problemi seri, molto seri, di cui non mi pare il caso di parlare almeno in questo momento.
    Per quanto riguarda il carcere fisico, sembra che il “mandrillo” non corra rischi, ma io spero che possa conoscere il carcere psicologico che ha gia’ conosciuto la “bambina” e che possa capire e pentirsi di quello che ha fatto.
    Si anche noi, io per primo, abbiamo qualche volta superato l’asticella ma in una eventuale competizione di salto in alto questo “personaggio” ha saltato l’asticella posta molto in alto, forse oltre il record di 2,42 cm, che ne dici?
    Ogni peccato e’ grave, ma c’e’ qualche peccato che e’ piu’ peccato, io credo, perche’ i “bambini” non si toccano mai.
    Alvaro.
    P.S. Ammesso, e non concesso, che esistesse una legge in merito di condanna tu pensi che il “giannizzero” sarebbe stato condannato in tempi rapidi tanto da non destar sospetti rispetto a…….e qui smetto perche’ non mi va di parlarne.

  20. Silvana

    Sento una grande tristezza per quella ragazzina (magari la incontro per strada e neppure immagino il suo dramma) e per quei suoi compagni di scuola, così muti, a disagio…

  21. fortebraccio

    Scrivo due righe per aggiungere una cosa – che molte, che condivido (tante ma non tutte), l’avete già dette voi.

    Fossi quell’insegnate, dopo essermi sentito scosso, profondamente scosso, proverei anche, nell’ordine:
    un filo d’orgoglio; un’accresciuta responsabilità; infine un lieve imbarazzo.
    Mi spiego. Nell’ordine:
    orgoglio: come educatore sono stato fatto parte di un “segreto”, evidentemente. Altrettanto evidente è la fiducia che mi è stata concessa, che non può altro che essere riflesso della stima che in qualche modo il mio (buon) lavoro ha seminato. Bene, qualcosa è germogliato.
    responsabilità: certo, se la stima di cui sopra fosse intervenuta prima della “frittata” sarebbe stato meglio… Ho sempre pensato che il vero compito di un’insegnante fosse trasmettere il senso di responsabilità. Facendo studiare con profitto (è la prima responsabilità di uno scolaro), quindi favorendo l’estensione del “concetto” a tutti i vari aspetti della vita: responsabilità verso gli altri, sé stessi eccetera. E responsabilità chiama rispetto: per gli altri, sé stessi… Ecco, come educatore (non solo insegnante) mi sentirei in dovere di intensificare gli sforzi in questo senso.
    imbarazzo: in fine, si pone una tragica domanda: quando e come comunicare la cosa ai distratti genitori (ammesso che lo siano, distratti, ma credo proprio di si)? Perché una cosa così non può restare un segreto, no?

    Ultima nota: leggere questo post subito dopo quello di Costanza e Paolo lascia uno strano sapore in bocca: proprio vero che la sfida educativa sia la più aspra, irta di tutte!

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