I figli non ti tolgono niente

di Costanza Miriano

Ho letto il libro di Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), perché mi era capitata sotto gli occhi una recensione di Vanity Fair, che mi aveva fatta saltare sulla sedia. In soldoni diceva che il libro racconta la storia dell’autrice, che abortisce due volte, a 18 e 20 anni, perché vuole avere tempo per la sua carriera di scrittrice, e che poi avvicinandosi ai 40 decide che è il momento di provare ad avere figli; non riesce naturalmente, ed entra nel tunnel della fecondazione artificiale, al momento senza successo.

Soprattutto la cosa che mi aveva fatto saltare sulla sedia, come dicevo, era che la morale che ne traeva il settimanale è la seguente perla di saggezza: la colpa è di chi non le ha detto di congelare gli ovuli quando era il momento.

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Chi lascia la propria vita la troverà

di Sara Nevoso

Cara Costanza,

che pasticcio.

Quando ci siamo addormentati così profondamente? Perché abbiamo ignorato le sveglie che hanno cominciato a suonare tempo fa’?

In un’epoca storica difficile (forse come tutte o forse un po’ di più), così piena di sfide e di drammatiche realtà, lo scontro è sulla bellezza della vita, sul diritto a nascere, sull’accettare che amore ed esistenza siano indissolubilmente legati tra loro, sulla certezza che, comunque sia, ne valga la pena.

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Excusatio non petita di Avvenire sulla 194

di Costanza Miriano

Ci siamo detti che era fondamentale – per chi poteva – essere presenti alla Manifestazione per la vita, al di là dei distinguo e delle sottolineature. Insomma, prima riaffermiamo l’ovvio, restiamo uniti almeno sui fondamentali, poi ci meniamo a parte, dopo, quando sarà il momento di evidenziare le diverse sensibilità. Certo non mi aspettavo che il primo a cominciare a mettere i puntini sulle i sarebbe stato, e proprio il giorno dopo, addirittura Avvenire, il giornale dei vescovi, che nonostante le ferme parole di condanna dell’aborto da parte del Papa ha sentito il bisogno di affiancare all’articolo sulla manifestazione – diciamo non grondante entusiasmo – un boxino di spalla, come si dice in gergo, per sostenere che “il vero spirito della legge 194” era tutto sommato buono, e che l’aborto è un diritto, anche se concede che “prima di tutto è una scelta drammatica ed estrema”, bontà sua.

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In scienza e coscienza

Un lettore ci scrive:

Carissima Costanza, mosso dalla lettura del tuo ultimo articolo sul blog, da medico vaccinatore e vaccinato ma non più vaccinando, desidero condividere con te il mio pensiero e la mia posizione, sperando di farti piacere e di darti qualche beneficio.
Un fraterno saluto
Roberto

Roberto ha autorizzato la pubblicazione.

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IN SCIENZA E COSCIENZA

di Roberto Festa

In due interventi precedenti, proprio all’inizio della diffusione dei vaccini anti-sars-cov-2 (gennaio 2021), ho esposto il mio punto di vista e ho manifestato le ragioni della mia scelta di allora, sia focalizzandomi sull’aspetto cruciale del materiale biologico di derivazione abortiva,  sia in termini generali  , anche condividendo la dichiarazione che ho PERSONALMENTE utilizzato per la mia vaccinazione, avvenuta tra il 6 e il 27 gennaio, quale PRESUPPOSTO DI LICEITA’ MORALE ALL’USO DI VACCINI.

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Etica e vaccini

di Costanza Miriano

È molto che medito su questo, molto tempo, ma a questo punto, dopo le ultime decisioni del Governo e quelle che sono state preannunciate, forse è giunto il momento di fare una riflessione. So che non sono competente, e non voglio davvero accusare nessuno, ma solo chiedere chiarezza.

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La demolizione del pensiero Occidentale

di Costanza Miriano

Pare che ci sia stata una “bufera social” – chissà perché si debba sempre esagerare, non bastava dire “qualche polemica”, qualche tweet, qualche titolo di giornale e soprattutto commenti frettolosi e superficiali – sul professor Barbero, reo di essersi chiesto “se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media, le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze fra i sessi”. Cioè, praticamente un’ovvietà, e per di più formulata come un’ipotesi. Ma no, non si può dire. Semplicemente non si può neppure ipotizzare che uomini e donne siano diversi.

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Caro ministro Speranza vada a vedere Unplanned

di Costanza Miriano

Caro ministro Speranza, visto che lei ha deciso in modo molto invasivo del tempo degli italiani negli ultimi sedici mesi, cioè centinaia di giorni, cioè migliaia di ore, io e moltissimi miei amici le chiediamo in cambio di concedere due ore, due, del suo tempo non a noi, ma al film che ha sconvolto l’America: Unplanned. Visto che lei ha deciso di estendere il periodo di utilizzo della RU486 fino a nove settimane di gestazione e ha deciso che per la pillola dei cinque giorni dopo non serve la ricetta, cosa che non è consentita neppure per un antinfiammatorio, vorrei che lei capisse qualcosa di più del cuore delle donne, e di cosa sia veramente l’aborto. Non gliene faccio una colpa, è laureato in scienze politiche e non sa di medicina, non sa cosa succede davvero quando un bambino viene risucchiato dall’utero materno e fatto in poltiglia, ma davvero lo dico senza polemica: non lo sa nessuno, perché su questo argomento c’è una cortina di silenzio incredibile.

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Cuori Spezzati

di Costanza Miriano

Questo è un libro davvero necessario, quello che mancava, una piccola chiave preziosa per cercare di aprire il cuore, di sfondare quella barriera che sembra inesorabilmente dividere quando si parla di aborto, di comunicare nel modo giusto con le donne che sono tentate dal dire no alla vita, ma soprattutto con quelle che hanno già fatto quel passo.

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Quell’urlo silenzioso che sconvolse il medico abortista

di Costanza Miriano

Questo è un libro esplosivo e prezioso, con un titolo sbagliatissimo. Già, perché quando mi è arrivato a casa La mano di Dio, di Bernard Nathanson, il famoso medico abortista che cambiò opinione, immaginavo di leggere una riflessione sull’aborto dal punto di vista di un credente, che ritiene che la vita, provenendo da Dio, non è a disposizione delle scelte umane. Niente di più falso, rispetto a questo libro. (E la colpa questa volta non è dei traduttori italiani, che di solito deturpano tutti i titoli, soprattutto dei film: in questo caso anche il titolo originale suona così).

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Marcia per la Vita 2021

di Costanza Miriano
Quando ancora non avevo scritto niente, ed ero una semplice parrocchiana modello base e per di più di provincia, non sapevo niente dei movimenti, delle correnti, delle divisioni all’interno della Chiesa. Pensavo che ci fosse chi credeva in Gesù, e chi non ci credeva. Punto.

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Parlare di aborto ai liceali ma farlo veramente

di Costanza Miriano

Per stare ai fatti, al Liceo Giulio Cesare di Roma alcuni studenti hanno proposto di organizzare, tra i corsi per la settimana dello studente, uno di “informazioni sull’interruzione di gravidanza”, scegliendo come relatrice una dottoressa impegnata nella lotta contro l’obiezione di coscienza. La Preside ha invitato a riformulare questa e altre due proposte. Apriti cielo, non sia mai detto! Titoloni di Repubblica e di tutti gli altri giornali, scudi levati, le penne del femminismo, sempre pronte a correre in soccorso del vincitore, sguainate, accuse di censura.

Questi più o meno i fatti.

Allora. Cerchiamo di ragionare con onestà intellettuale prima di arrivare a giudicare la preside, prontamente linciata mediaticamente.

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I santi mai nati

foto VaticanNews

di Marco Negri

I santi li ho visti con i miei occhi perché li avevo in casa fino a qualche tempo fa: i miei genitori e mia nonna. La certezza l’ho avuta nell’ultimo anno in cui ho avuto la fortuna di avere fino a 99 anni mia mamma. Ho già avuto modo di raccontare di lei nel tuo blog, ne “La torta di mele “. Chiarissimamente mi ha fatto vedere tra tante distrazioni e un mare di superficialità chi è Dio e chi siamo noi per Lui. L’ho capito anche se non ne ha mai parlato, senza quella modalità, cioè, con la quale spesso si manipola la realtà. Sono santi proprio perché non sapevano di esserlo e si sono fatti condurre nella loro vita, perdutamente innamorati dalle cose che era giusto fare, anche se costose, dolorose, dimenticandosi anche di riposare. Santi perché nella lotta perenne tra bene e il male in questa vita, loro non hanno mai avuto dubbi da che parte stare.

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L’aborto e la memoria

di Costanza Miriano

42 milioni e 400mila bambini in UN ANNO sono stati uccisi con un bisturi nel grembo della loro mamma, e non sappiamo quanti ne sono stati espulsi con i veleni delle pillole. Succede nel 2020. Uno dei primi atti ufficiali di Biden, osannato all’unisono da tutta la stampa mondiale e da tutti ma proprio tutti quelli che contano, è stato finanziare le cliniche abortiste con fondi pubblici. Insomma, nel sentire comune l’aborto è indubitabilmente considerato una conquista, istericamente difeso senza condizioni, addirittura fino alla nascita del bambino.

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“Ragioni di Sicurezza”

Riceviamo da una Volontaria Per La Vita

Su Avvenire del 27 agosto 2020, Angelo Moretti, dirigente del consorzio “Sale della Terra” collegato alla Caritas diocesana di Benevento, dice – non contraddetto – che la legge 194 “non è una legge contro la vita e può essere accettata dai cattolici”, e poi che “la 194 non mette in discussione la dignità ontologicamente intrinseca di un embrione”.

Senza chiamare in causa Giovanni Palolo II e la dottrina sociale della Chiesa, è più che sufficiente dare un’occhiata veloce all’esperienza delle persone che ci stanno intorno per mostrare la falsità di queste proposizioni.

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Il punto della situazione wi-fi e l’omelia di don Antonello Iapicca

Reduce dall’incontro di Milano, con tanta gratitudine e la consapevolezza di avere ricevuto moltissimo, mentre sto ancora riordinando le idee, volevo innanzitutto fare il punto della situazione.

Il senso di tutta questa strana avventura è ricordarci di trovare uno spazio e un tempo nelle nostre giornate per la vita spirituale, perché la sete che sentiamo trovi ristoro. Questo è stato il tema del primo capitolo generale di Roma, il 19 gennaio scorso, e della versione milanese, il 1 giugno. Come trovare spazi dentro le giornate, come organizzare questi spazi, e come cercare le tracce dell’opera di Dio nella nostra vita. Di questo hanno parlato padre Maurizio Botta, suor Fulvia Sieni, don Fabio Rosini, padre Emidio Alessandrini, don Pierangelo Pedretti, don Vincent Nagle, don Antonello Iapicca, padre Giuseppe Barzaghi, don Luca Civardi, don Armando Bosani. Il tema del prossimo capitolo generale, in programma a Roma per il prossimo 19 ottobre sarà il primo dei cinque pilastri della vita sprituale, cioè la Parola di Dio.

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Aborto, la vera scelta

Abbiamo ricevuto da una volontaria per la vita

Laura Boldrini ha definito “mostruosa” la riproduzione in gomma di un feto di poche settimane. Poi ha parlato con vivo sdegno della mancaza di rispetto che, mostrando quell’immagine, gli antiabortisi militanti avrebbero avuto verso “le donne costrette ad interrompere la gravidanza”.

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Flora Gualdani, alle sorgenti della vita

di Costanza Miriano

Sabato sera ho avuto un regalo. Ho incontrato una santa in azione; l’ho vista dal vivo (era a Chiesa Nuova con noi), ma anche raccontata in uno splendido documentario prodotto da Oratorium (presentato in anteprima agli amici e da oggi visibile a tutti).

Scritto e diretto da Francesco Teresi, che come molti di noi si è innamorato di questa piccola ostetrica aretina, 81 anni spesi per aiutare la vita, è davvero un capolavoro, nato da un incontro tenuto a Roma da Flora per le coppie. Francesco, che era a quell’incontro, ha avuto la reazione che hanno tutti quelli che la incrociano: il mondo deve conoscerla! Vedi Flora e ti viene da telefonare a tutti quelli che conosci, da scriverne, da fare volantinaggio. Solo che Francesco fa lo sceneggiatore, e allora quello che ne è venuto fuori è un film pieno di poesia, umorismo, energia, intelligenza, che ti tiene incollato, e ti fa venire voglia di prendere appunti, segnarti le cose, rimboccarti le maniche e cominciare a vivere come ha fatto lei.

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Gianna Jessen: “Siamo fatti per un amore epico”

di Giacomo Bertoni

«Io sono stata fatta per un amore epico, non per un amore mediocre». E basterebbe fare propria questa ferma convinzione per cambiare il mondo. Per trovare la voce e il coraggio di dire basta di fronte all’orrore, per tornare a rispettare il nostro corpo e il nostro povero cuore, per liberare la nostra intelligenza da così tante menzogne, per guarire le nostre ferite più profonde che, come calamite feroci, attirano il nostro sguardo a terra.

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