di Costanza Miriano
Quando ancora non avevo scritto niente, ed ero una semplice parrocchiana modello base e per di più di provincia, non sapevo niente dei movimenti, delle correnti, delle divisioni all’interno della Chiesa. Pensavo che ci fosse chi credeva in Gesù, e chi non ci credeva. Punto.
E anche fra chi non ci credeva, pensavo che molti fossero a favore della vita, perché è un’attitudine umana, istintiva, senza bisogno dell’appoggio della fede.
Adesso so molte cose in più, tante bellissime, tante per me incomprensibili. Per esempio non mi spiego come non sia a marciare per la vita ogni anno un fiume di gente, tutta la Chiesa innanzitutto, e poi tutti gli uomini di buona volontà.
Cosa mai ci potrà essere di divisivo in chi chiede che nessun bambino venga ucciso, senza giudicare le donne? La mia linea è questa: chi non è contro di noi, è per noi.
E’ per questo che cerco di essere presente ovunque mi sia possibile, senza neanche tanto chiedermi chi organizza, chi sono questi, contro chi sono eccetera, o se posso marcare il mio territorio (forse perché sono femmina, ma è un problema che non mi interessa, tanto è vero che neanche al monastero wi-fi che organizzo io grazie alle mie amiche sto al microfono).
Vi prego, venite tutti alla Marcia per la Vita. L’unione è la cosa più cara a Dio, ed il segno che è una roba sua.
Per questo sabato mattina, nonostante la sera prima sia a Scafati, sarò a via dei Fori Imperiali all’altezza del Carcere Mamertino alle 11, con gioia, anche per riabbracciare tanti amici da tutta Italia.
Chi vuole la sera prima, venerdì, dalle 19 alle 20.30 potrà fare adorazione alla chiesa di san Giovanni de’ Fiorentini, mentre la sera del sabato a villa Borghese – sempre 19-20.30 – ci sarà la Veglia di Pentecoste, aperta a tutti (che lo Spirito Santo ci spettini ben bene, a tutti).
adagio, adagio, incominciando dal divorzio (se io non sono d’accordo non mi interessa, abbiamo detto in tanti, compreso il sottoscritto), poi è arrivato l’aborto – accidenti però l’aborto – non abbiamo capito, io per primo, che era un percorso già tracciato. “loro” sono andati avanti. Noi abbiamo dormito. Dove siamo arrivati? Lo schiavismo è ritornato: donne povere “vendono” la loro intimità (non so come si chiama tecnicamente) per qualche soldo mentre il cantante miliardario organizza volti quotidiani per dare il latte della mamma alla “sua” bambina. Credete che sia finita? Assolutamente no! Adesso si va alla conquista dei bambini. E’ successo già con Hitler, specializzati i regimi comunisti, i bambini devono essere “educati” dai cinque anni in poi a decidere se sono maschi o femmine. Non è finita. Dietro c’è la confisca della libertà. La regola è: ogni desiderio è legge, ogni legge è galera! questo è il futuro. Ci va bene? evviva ang
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Oggi in un tg, non so per quale ricorrenza, è stato ricordato Pannella e le parole-testamento rivolte ai suoi sostenitori poco prima della morte, parole che suonavano più o meno così: Ricordatevi sempre che abbiamo vinto.
Bisogna riconoscere che, umanamente parlando, aveva tutto il diritto di dirlo.
Per me è un appuntamento annuale da non perdere.. da figlia non abortita, da madre che ha perso 2 figli, per difendere la vita nella sua completezza.
Purtroppo, però, questa volta dovrò saltare per un evento ancora più importante (non ne vogliano gli altri): la mia dolce figliola riceverà per la prima volta Gesù attraverso la Prima Comunione.
Siamo così emozionati!! Da sabato potrà nutrirsi del corpo di Cristo e ricevere quella linfa vitale che è Gesù!!
Sarete comunque nelle mie preghiere!!
Christina
Io ci sarò!! Saremo pochi ….non importa ….Tommaso Moro ha detto no al suo re quando tutta la Chiesa d’Inghilterra (tranne il Vescovo Fisher) si svendeva per la pagnotta. Ne avremo maggior gloria!
Non riuscirò ad essere presente ma preghero’ con tutto il cuore che con la vostra testimonianza il Signore tocchi il cuore delle persone e doni a voi gioia e pace
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Non mi sono mai piaciute le adunate, la folla, la gente. Nella piccola Chiesa del mio collegio trovavo intimità, silenzio, luce soffusa e tutta la pace per poter parlare a Lui. E anche quando la domenica servivo la Messa di mezzogiorno, sempre frequentata da buona parte dei notabili della città, non perdevo mai la concentrazione. Persino quando mi toccava la lettura del Passio. Ma è durata poco. Gli anni del ginnasio e del liceo, poi siamo andati altrove e poi è iniziato il lavoro e la vita da nomade che non è cambiata anche quando si è chiusa la parentesi lavorativa e finalmente potevo mettermi alla ricerca di un posto dove rifugiarmi. Non sono stato fortunato. Ho trovato qualche angolino, talora in posti sperduti, ma mai un luogo dove sentirmi a mio agio. Poi le gambe, e qualche altra cosa, hanno smesso di funzionare e adesso la ricerca è solo virtuale. E vivendo in una grande città è difficile avere un medico e un sacerdote che ti vengano a visitare. Per la verità, grazie alla pandemia, il medico si è fatto vivo qualche giorno fa, ma del parroco non ho notizia alcuna. Una volta c’era la benedizione delle case e ci si vedeva, ma adesso anche a voler tentare un blitz nei ristretti orari di apertura della Chiesa non è facile trovarlo. L’ultima volta che mi sono potuto confessare è stato mentre ero in vacanza in un Santuario dove all’alba è possibile arrivare con l’auto fino al sagrato. Ti invidio, cara Costanza, e non per la forza che hai a correre a destra e sinistra, ma per la capacità di concentrarti in tutte queste attività. E ti ammiro per questa tua forza d’animo nel riuscire a mantenerti ferma e coerente nel guazzabuglio delle correnti di pensiero e nell’inquinamento della ragione che assedia la Chiesa di oggi. Anni fa seguivo in tv un servizio delle Iene sulla morte non chiara del dirigente del Montepaschi e ad un certo punto fu intervistato Gotti Tedeschi. Il discorso cadde sulla sua esperienza allo IOR e lui non ebbe difficoltà ad ammettere che non era stato facile far conciliare la sua fede con quel che gli era occorso di vedere e, dicendolo, fece un riferimento al maligno che girava per quelle stanze che mi impressionò moltissimo. Papa Francesco non ci chiede di pregare per lui per un puro vezzo, ma perché è un uomo solo, completamente solo a governare una moltitudine di altri uomini disseminata su tutto il pianeta e a difenderli da un nemico che si cela sotto mille spoglie e che gli stà sempre al fianco. E che spesso sfonda il fronte e sembra vincere, ma in realtà si impantana nelle sabbie mobili della verità. Vale sempre la lezione di Giovannino Guareschi che nei suoi Don Camillo, alla fine, se ne usciva che non si può buttare tutto in politica. Quando sei a Villa Borghese, la fai un preghierina per me che di quel luogo ho un carissimo e dolcissimo ricordo?
Cara Costanza, ti seguo da diverso tempo e pur essendo lontana vi penserò in questa importante marcia per difendere il diritto sacro alla Vita. Non molto tempo fa avevo letto un tuo articolo su un libro in prossima uscita di un medico (americano mi pare) che per lunghi anni aveva praticato l’aborto, salvo poi rendersi conto di cosa aveva fatto e iniziare una campagna per cercare di dissuadere le madri dal compiere un gesto da cui si sarebbero poi pentite. Purtroppo ho setacciato tutto il tuo blog alla ricerca del titolo, ma …niente! Puoi illuminarmi su quale esso fosse o perlomeno sulla casa editrice?
Grazie e continua così, sei un esempio di donna forte e coraggiosa!!!
Caro Restifar.. Pregherò per te. Ricorda che la Speranza è una Virtù Teologale non perderla. Invoca San Giuseppe che ha servito Gesù pur non vedendo nulla della Sua Divinità. PER ELE.. il libro è LA MANO DI DIO DI BERNARD NATASON EDITRICE TAU.. c’ è un articolo oggi sulla Nuova Bussola Quotidiana. Il Signore ci benedica tutiti. Sono in viaggio per Roma.
Grazie mille. Caro Restifar, forse proprio questo libro potrebbe fare anche al caso tuo per capire che la vita è un dono SEMPRE. Buona marcia per la vita!
Buongiorno, mi farebbe piacere partecipare con la mia famiglia alla veglia di Pentecoste a Villa Borghese, ma dove si farà?
Grazie Francesca