Indignazione a orologeria

In quanto esemplare umano di sesso femminile, per di più con l’aggravante di essere giornalista, sono in grado di emettere pareri, il più delle volte non richiesti, pressoché su qualsiasi argomento. Lo so, conosco me stessa e le mie simili, siamo fatte così.

Non ho avuto più dubbi sulla natura delle donne quando ho generato anche due esemplari della mia stessa specie (oltre a due dell’altra, quella maschile): due esserini che appena in grado di tenersi in piedi si sono messe a rilasciare consigli, con la stessa frequenza con cui i loro fratelli facevano opportune domande.

La notizia che domani a Milano apre lil Mi-Sex, la fiera della pornografia però mi lascia del tutto sguarnita di pareri.

Come se leggessi di un convegno sull’endoscopia o sull’entomologia. Che vuoi che dica? Praticamente non so neanche che sono. E sì che riesco a dire la mia sulle partite di calcio, dopo averne visti due minuti, giusto il tempo di capire in che direzione devono correre quelli che tifa mio marito; su guerre che neanche so collocare geograficamente; sulla politica energetica del paese o sulla crisi finanziaria, pur avendo giusto orecchiato qualche termine tecnico dando un’occhiata a un editoriale.

La pornografia però mi è estranea, non la capisco, non so che dire. Trovo i corpi nudi esposti eccitanti come quarti di bue, come mozzarelle di bufala. Zero. Potrei parlare per ore dell’attrazione tra un uomo e una donna, e anche tra due corpi, ma so che si tratta di un mistero. E sono d’accordo con Flaiano che dice che “la pornografia è noiosa perché fa del pettegolezzo su un mistero”.

Eppure capisco che gli uomini anche in questo sono diversi da noi, il loro modo di vivere la sessualità è molto legato alla vista, quanto quello delle donne al cervello, la nostra vera zona erogena. E’ normale, è così, e non c’è niente da scandalizzarsi. Questa è la realtà.

D’altra parte ci sono tanti ambiti in cui i maschi mi sembrano creature dal funzionamento misterioso: può ragionevolmente uno appassionarsi più al numero di valvole di un’auto che al suo colore? Può uno appassionarsi a un inutile inseguimento e poi cambiare canale proprio quando lei piange disperata per il perduto amore? Può uno trovare stimolante la risoluzione di un problema del computer? Non è meglio prendere un libro e giacere sul divano con della cioccolata in attesa che il computer torni di sua iniziativa a funzionare?

Mi sono rassegnata, non c’è niente da capire, sono fatti così e non cerco più di spiegarmeli, gli uomini.

Quello che invece vorrei spiegarmi ma proprio non ci riesco, è: perché i moralizzatori dei costumi non scendono in piazza per difendere le loro caste pupille dalla fiera del porno?

Perché la loro indignazione va a momenti?

Perché il 13 febbraio c’è stata una manifestazione in piazza e domani no?

A chi dice che non era solo contro i festini a sfondo sessuale, chiederei: perché manifestare contro chi si sarebbe guadagnato una carriera politica attraverso favori sessuali e non contro chi accede per ragioni di parentela, di lobby affaristiche, di organizzazioni più o meno trasparenti, di gruppi di potere?

La risposta è chiara, perché la manifestazione del 13 era in realtà una manifestazione politica. Legittima, ci mancherebbe. Ma forse più onesta se dichiarata.

La cosa che proprio non riesco a capire, poi, è tutta la polemica sull’uso del corpo delle donne. Ci sono donne che liberamente decidono di usare il loro corpo, di vendersi in vari modi, ma è un diritto che le donne si sono conquistate grazie alle battaglie femministe delle proprie madri o sorelle maggiori. Quelle stesse che hanno lottato perché la sessualità fosse svincolata dalla procreazione, grazie alla contraccezione e casomai all’aborto (quello sì una vera offesa al corpo della donna, oltre che del bambino).

Mi dispiace molto per queste donne. Quanto all’indignazione, è una funzione per la quale purtroppo non sono programmata: devo avere un blocco. Mi basta guardarmi allo specchio per farmi venire da ridere all’idea di bacchettare qualcuno. Le tracce del male le vedo in quel mistero che sono a me stessa, e se non lo metto in atto tutto, quel male, è solo perché forse Qualcuno mi tiene una mano sulla testa. L’indignazione per un modo non armonioso di vivere la sessualità, poi, chiedetela a qualcun altro, non a un cattolico. Chi è cattolico può guardare con serenità al proprio verminaio interno, e anche a quello altrui, perché sa che Dio si è fatto uomo ed è morto proprio per questo.

22 pensieri su “Indignazione a orologeria

  1. giovanni dm

    Sempre molto convincente, brava! Soprattutto è strepitoso l’uso dell’ironia con cui condisci i tuoi “sermoni” (perché a volte sono davvero quasi dei sermoni: ma che sermoni!).

    E l’idea della superiorità del cattolico, in ambito morale, non ti procurerà molti amici, ma è sacrosanta!

    1. Sono sicura che anche tu, quando dici superiorità del cattolico, intendi che noi sappiamo di essere peccatori e lo accettiamo serenamente, perché sappiamo che per quanto ci proviamo “nulla è nell’uomo, nulla senza colpa”.
      p.s. Sulla questione del celibato e della tua lettera al Foglio sono d’accordo con te. Chi parla dovrebbe non essere animato da un rammarico personale… Lo sai che anche Mancuso e Odifreddi erano in seminario?

  2. Buongiorno 🙂
    Una vocina interiore mi dice : non intervenire..che ti infili in un vespaio stamattina.però, io che obbedisco alla deformazione professionale de “I bambini ci stanno a guardare” non riesco a tacere, quindi ci provo..
    Ho appena concluso un altro percorso di educazione relazionale affettiva in due quinte elementari e DEVO dire una cosa : i bambini ci chiedono rispetto alla sessualità molto di più di quello che noi adulti pensiamo dello stesso argomento (che non è un semplice argomento ma una dimensione della persona umana).
    Con i genitori di questi bambini abbiamo discusso a lungo e con fatica del dato osservato da me in questa ultima realtà rispetto alla puntuale distinzione che questi (e non solo questi) bambini hanno fatto rispetto alla sessualità descritta da me (relazionale, come dimensione di coppia) e la prostituzione.
    In poche parole, più io spiegavo che in una coppia che si conosce, che si è innamorata, che ha fatto determinati passi e scelte, fare l’amore è un atto dimostrativo del proprio affiatamento nonchè l’unico modo per procreare (anche se oggi i bimbi sono di frequente informati sulla fecondazione assistita), più alcuni bambini precisavano che esistono anche le prostitute che lo fanno per soldi.
    Io penso che i bambini rispetto alla sessualità vadano informati, rassicurati e aiutati a capire: certo si può anche parlare di mistero, nel senso di imprevedibilità e di difficoltà di previsione, perchè l’amore arriva e ti travolge, ma anche di naturalezza perchè se no la mente infantile si fa dei castelli sbagliati anche su questo.

    Poi vorrei dire qualcosa sul fatto che alcune donne hanno scelto di…mi piacerebbe precisare che alcune donne, forse non con un qi da mostro, magari con delle storie difficili alle spalle, hanno anche creduto di non avere altre scelte da fare.
    D’altra parte, in un mondo in cui si fa la fiera della pornografia accanto a quella del giardinaggio e dopo quella del libro, la gente arriva a pensare che sia normale, che si può fare di mettersi in mostra e vendersi anche le tette.
    Su questa linea però, anche il Grande Fratello e Uomini e Donne sono pornografia, dove cioè le persone vivono e mostrano tutto, anche i “sentimenti” (che però poi si scopre che sono finti)…pensate che confusione per i poveri bambini che stanno a guardare.
    Voi non sapete quanto hanno rotto le uova nel paniere a me che sono un’educatrice Ruby, il Bunga Bunga, il trans ucciso di qualche anno fa : io ne ho già abbastanza di spiegare il miracolo della vita e invece i bambini mi tirano per la giacchetta con gli occhi sgranati chiedendomi : Ma questo che c’entra?
    Certo, dico io, che se ci fosse un confine un po’ più netto fra pubblico e privato…perchè i bambini guardano, e vedono, pure quello!

    1. Paola, ma perché i bambini vedono queste cose? Perché le mamme non tengono la televisione spenta? Mio figlio legge i giornali, e già è pornografia, ma la televisione è SEMPRE spenta.

  3. maria joana

    Purtroppo, secondo me, il caso di Berlusconi con queste ragazzine ,e’ una amostra di quello che ,sfortunadamente, sta succedendo non solo in Italia ma nel mondo. Questa ricerca,irracionale , di una felicita momentanea e chi possa portare qualche secondi di, adrenalina( como dicono)!.Con la pornagrafia,con ragazzine piu giovene, se cerca da per tutto….
    Se existe una Fiera, per la pronografia, voi dire che existe un mercato, e non picolo.
    E’ triste, si molto….che le famiglie vengono distrute , per qualcosa cosi povera, ma che ha un potere su chi la usa ,enorme.

    Finisco con una passagio dell nostro manuale:

    corinzi 6:18,19- Fuggite l’mpudicizia! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, sta fuori del corpo; ma chi commette impudicizia pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo e’ santuario dello Spirito Santo ,che e’ in voi stessi? Siete stati comprati a prezzo! Groficate dunque Dio nel vostro corpo!

    Unaltra volta, BRAVA COSTANZA ( non Francesca)

  4. “Eppure capisco che gli uomini anche in questo sono diversi da noi, il loro modo di vivere la sessualità è molto legato alla vista, quanto quello delle donne al cervello, la nostra vera zona erogena. E’ normale, è così, e non c’è niente da scandalizzarsi. Questa è la realtà.”

    Grazie per questa nota.

    L’anno scorso uscì una ricerca secondo cui un uomo di fronte a una bella donna ha un calo delle capacità intellettuali mediamente per 7 minuti. Quei 7 minuti sono – secondo me – ciò che di più umano possa esserci, che ci differenzia dagli animali, 7 minuti che hanno ispirato i poeti nel corso della storia.

    “Tanto gentil e tanto onesta pare
    la donna mia quand’ella altrui saluta,
    ch’ogne lingua deven tremando muta,
    e li occhi no l’ardiscon di guardare.”

    Come non rammentare questi versi immortali del Poeta.

    Certamente, questo ha degli effetti collaterali negativi, quali la pornografia, ma d’altra parte è bene rammentare che anche la sessualità più cerebrale delle donne non è esente da controindicazioni, come l’attitudine a costruirsi castelli in aria, ovvero spettegolare… 🙂

    Chi è senza peccato…

  5. Grande! Ho apprezzato tutto del tuo articolo, ma soprattutto l’affermazione: “Perché il 13 febbraio c’è stata una manifestazione in piazza e domani no?”.

    Anch’io non sono stata particolarmente ispirata da quella manifestazione, che hanno cercato in tutti i modi di farmi passare per “non politica”: ma non ho abboccato 😉

  6. Ciao Co!
    Ho intitolato il progetto che conduco nelle scuole “I discorsi intorno a noi”, proprio perchè tutti gli argomenti girano nell’aria, nell’ambiente intorno a bambini e a ragazzi.
    Non è tutta colpa della televisione, anzi; però c’è anche da dire che in molti casi la tv è più efficace di un bravo educatore, di un buon modello.
    Non sottovalutiamo poi il ruolo dei pari, specialmente dalla preadolescenza in poi (9 anni), quando i ragazzini chiedono molto meno in casa. Se gli argomenti riguardanti la sessualità circolano fra amici e un ragazzino non sa esattamente di cosa gli altri stiano parlando, prima di tutto dirà che ne sa anche di più di loro (per essere, appunto, alla “pari”, e sentirsi adeguato) e poi si informerà come può…e non ti dico che mix ne vengono più.
    Insomma, purtroppo, le occasioni per venire a sapere e anche a vedere cose che non dovrebbero non mancano.
    Siamo noi che dobbiamo essere sereni e ribattere la stessa linea: che la sessualità esiste, che è bella, che è un modo per volersi molto bene e che addirittura dona la vita!

    Ti mando un bacione smaccone e grazie per aver commentato il mio post

  7. Cara Costanza,
    personalmente anche a me “La notizia che domani a Milano apre…la fiera della pornografia…lascia del tutto sguarnito di pareri” né peraltro ritengo sia un grosso problema non parlarne nella convinzione che anche i pochi lettori del mio blog se ne faranno una ragione mentre ad una mia eventuale domanda del tipo: “che volete che vi dica?” mi aspetterei una risposta del tipo “Nulla, grazie!”.
    Detto questo e detto che anche a me la pornografia risulta alquanto estranea noto come un malcelato senso di superiorità quando dici che gli uomini sono “diversi”…le donne (intellettuali) sono interessate al cervello, e gli uomini (animali) sono interessati alle forme e alla quantità. Ne comprendo e ne condivido abbastanza l’idea di fondo ma, detta così, mi sa proprio un po’ di detta quasi con disprezzo mascherato da frasi del tipo “non è colpa loro, sono fatti così…”.
    Poi, perdonami, sono un uomo e lasciami difendere la categoria! Non è questo il punto, dovevo dirtelo, ma andiamo avanti. 🙂

    Non che abbia la pretesa di riportarti le motivazioni delle donne che hanno organizzato la manifestazione del 13 febbraio, però vorrei provare a darti la mia impressione.
    Vedi, tu ti chiedi perché “…i moralizzatori dei costumi non scendono in piazza per difendere le loro caste pupille dalla fiera del porno?”, “Perché la loro indignazione va a momenti?”, “Perché il 13 febbraio c’è stata una manifestazione in piazza e domani no?”…

    Semplice: la manifestazione del 13 non era una manifestazione sulla “moralizzazione di costumi”; perlomeno non solo e comunque non nelle premesse.

    Più in generale non la definirei una manifestazione “contro” quanto piuttosto una manifestazione “a favore”: a favore della dignità e dei diritti degli individui (uomini o donne, ognuno con le proprie caratteristiche) senza distinzione tra “festini a sfondo sessuale”, carriera pro favori sessuali, clientelismo, lobby e così via… D’altra parte mi pare che chi tanto si distingue per favori a sfondo sessuale non tascuri gli altri, altrettanto esecrabili, meccanismi di favore che premiano appunto “…ragioni di parentela, lobby affaristiche, organizzazioni più o meno trasparenti e gruppi di potere”.

    In sostanza però, più che politica la definirei una manifestazione “democratica” (che teoricamente dovrebbe essere alla base della politica…): ovvero per una volta la gente ha voluto esprimere le loro idee senza associazioni partitiche…non mi risulta infatti, ma potrei sbagliarmi, che si siano viste bandiere di partito alla manifestazione…

    Certamente poi ci saranno stati dei fanatici (ce ne sono da ogni parte) ma la sensazione generale era di aria positiva, non “contro”. Per il resto mi sembra davvero di un’evidenza clamorosa che ci sia un problema di “questione morale”, se tu non lo vedi buon per te; ritieniti davvero fortunata.

    Circa l’indignazione mi pare che tu la confonda con il bacchettare, quasi come se sentissi più forte di te il desiderio di giudicare. Io credo che l’indignazione sia un qualcosa di molto personale e la manifestazione è un qualcosa che nasce come spinta più per dire “io vorrei che fosse diverso, migliore” più che per dire “è squallido quello che è”…era una manifestazione “oltre” non “contro”.

    Purtroppo questa espressione è stata usata anche da alcuni politici di sinistra che, e questo è il vero problema, hanno strumentalizzato la manifestazione, e che davvero non vorrei più vedere nemmeno io…

    Per il resto non so se il termine indignarsi sia quello più corretto però non riesco proprio a rimanere indifferente ad espressioni del tipo “handicappata del cazzo” (chiedo perdono per la citazione testuale ma riterrei ipocrita ometterla) soprattutto se pronunciata da chi ci dovrebbe rappresentare.

    E’ una frase che farei già molta fatica a sopportare se detta in una curva in uno stadio durante un derby…ma, appunto, mi piacerebbe si uscisse dal concetto di derby e di tifoserie e si potesse discutere un po’ di più di quello che, credo, sia il vero problema: noi e i nostri figli.

    …e non credo che spegnere la televisione sia determinante; sa più di “mettere la testa sotto la sabbia”.

    Perdonami per la lunghezza ma non ho avuto il tempo di essere più breve. A presto, Marco

    1. Anche io adesso purtroppo non ho tempo, per rispondere sulla manifestazione del 13. Quanto al fatto che gli uomini si eccitino attraverso la vista, non ci trovo assolutamente niente di strano, è un datto di fatto incontrovertibile, non certo un motivo per ritenermi superiore ai maschi. Non lo penso davvero, e ho scritto un libro per dirlo. Mi sottometteri a uno che ritengo inferiore?

      1. Il fatto di aver messo la “faccina” era un modo per ammettere che quello che dici in fondo è vero; fa parte della natura e di come siamo “programmati”…né più ne meno di come il gatto è programmato per inseguire il topo. Lasciami solo difendere la categoria!
        Il libro l’ho letto, lo sai…

  8. Alessio Pesaro

    Mi piace molto il finale del post di oggi perchè mi ricorda una delle frasi che più mi ha colpito nella vita. E’ una frase nel libro “E’ mezzanotte dottor Schweitzer” di Cesbron in cui uno dei personaggi dice (+ o -) che Dio non fa tante distinzioni, quando vuole prendere qualcuno x sè, è come il fuoco che fa ardere il tronco insieme ai vermi che lo divorano.

    P.S. Non sapevo che fosse in media 7 minuti il mio calo intellettuale (non ho mai avuto la prontezza di misurarlo), ma sapevo bene che basta che una qualsiasi ragazza carina mi sorrida e mi faccia gli occhi dolci e io smetto di connettere per un certo lasso di tempo.

  9. Non posso esimermi dal riportare il tuo pezzo (o almeno le parti più significative) nel mio blog, citandoti come Dio comanda. Brava.

  10. Gabriele Amadei

    Veramente i miei complimenti per come riesce ad esprimere bene la differenza fra uomini e donne! La differenza di apprezzamento maschile per le valvole contro la preferenza femminile per il colore dell’auto è una sintesi stupenda.

    Se posso darle un piccolo suggerimento: il suo prossimo libro è in pratica già scritto. Raccolga queste sue considerazione insieme ai post (magari quelli più significativi), e il libro è pronto. Io intanto aspetto quello di suo marito… :-)))

  11. giovanni dm

    Non sapevo di Odifreddi! Quanto a Mancuso, forse ha addirittura lo stesso persorso di (don) Gennari, ma più breve. Tristezza…

  12. ELISA

    Non è che questa fiera sulla pornografia mi stupisca molto; in fondo le persone pur di avere un pò di felicità si buttano anche in queste cose. Quello che penso è che io ho potere di migliorare SOLO la mia vita e non quella del mondo circostante, perciò posso agire solo sul mio piccolo circondario perciò cosa faccio? non dò peso a questo evento e cerco di far capire ai miei figli l’importanza del sesso in un contesto di fedeltà, di unione e di apertura alla vita. Sò perfettamente che non è facile perchè siamo bombardati costantemente da messaggi erotici, ma come dice Costanza TV SPENTA!

  13. è divertente aprire il computer, installare un hard disk da sole, aggiungere la ram, formattarlo quando è intasato. Ho insegnato a qualche amica disperata a farlo da sole e sono molto felici della loro autonomia.

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