Cardinale Eijk: “Urgente un documento magisteriale sul gender”

Il Cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, non ha dubbi: un documento del Magistero romano sul gender “è urgente”. E non perché la Chiesa non si sia pronunciata sul tema. Ma perché c’è bisogno di un documento comprensivo, dedicato al tema, per spiegare alle persone fino in fondo il punto di vista della Chiesa. Un documento che possa contrastare la pressione che arriva sul tema dalle grandi organizzazioni internazionali.

In una recente intervista Lei ha detto che ci vorrebbe una enciclica sul gender. Lo pensa ancora?

Nel mese di novembre, durante una intervista, mi è stato chiesto se non fosse utile un documento del Magistero Romano sulla teoria del genere. Ho detto subito di sì. Non direi necessariamente ci voglia una enciclica. Può essere anche un documento di altro tipo, come una istruzione da parte della Congregazione della Dottrina della Fede. È importante però che sia un documento autoritativo della Chiesa su questa teoria. Perché vediamo che le organizzazioni internazionali fanno molta pressione sulle nazioni per introdurre questa teoria, soprattutto nel mondo dell’educazione.

Lei crede che la Chiesa abbia sottovalutato il tema della teoria del gender?

La Chiesa si è espressa molte volte sulla teoria del genere. Il Santo Padre ha fatto, ad esempio, nel numero 151 dell’enciclica Laudato Si, e anche nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia. Ma non come tema centrale. È invece opportuno un documento concentrato sul tema della teoria del genere. Serve alla gente, perché sente parlare della teoria del genere da parte dei mass media, nel mondo della politica, nelle scuole, ovunque. Sopratutto la Chiesa è chiamata a dare il suo punto di vista.

Secondo Lei, quali sarebbero i temi da mettere in luce in un eventuale documento magisteriale?

Si deve far capire alla gente il perché la Chiesa non accetta la teoria del genere. Il genere è un ruolo sessuale-sociale della donna e dell’uomo. Questi ruoli sono considerati in un certo senso “cambiabili” e dipendenti dalla cultura e dalla storia. Si può discutere sul cambiamento del ruolo sociale dell’uomo e della donna. Il punto però è che la teoria del genere implica che il ruolo dell’uomo e della donna sia completamente distaccato dal sesso biologico. Questo è incompatibile con la visione dell’uomo che presenta la Chiesa, con la Sacra Scrittura alla base della dottrina.

Quale è la visione della Chiesa?

La teoria del genere è basata su una antropologia dualista, che limita la persona umana alla coscienza umana, il centro nel cervello delle attività razionali, delle scelte autonome e della capacità sociale tipicamente umana. La teoria del genere vede il corpo come qualcosa di secondario, qualcosa di estrinseco alla natura umana, che non partecipa alla dignità della persona come tale, come valore intrinseco della persona. La domanda di fondo è dunque: quale valore ha per me il corpo umano? Domanda che porta con sé l’altra domanda: quale valore ha il sesso biologico? Per la Chiesa, il sesso biologico in linea con il corpo umano è intrinseco alla natura umana. È evidente come la teoria del genere si contrapponga alla visione della Chiesa Cattolica. Una visione che si può comprendere, tra l’altro, basandosi sulla pura ragione umana, con argomenti filosofici, senza fare riferimento alla rivelazione.

La visione cattolica su quali fondamenti si basa?

Si basa in primo luogo sulla Sacra Scrittura, secondo cui il corpo umano appartiene all’uomo in maniera essenziale, partecipa anche alla dignità della persona umana. Come dice la Gaudium et Spes, noi siamo “corpore et anima unus”. Abbiamo una dimensione materiale e una dimensione spirituale, e ambedue sono essenziali per noi come esseri umani. Ecco allora in cosa non possiamo accettare la teoria del gender: se il corpo è essenziale per la persona umana, questo riguarda anche il sesso biologico.

Il distaccamento del corpo dalla persona umana è un qualcosa che si nota anche nelle rivendicazioni dei movimenti pro-aborto e pro-eutanasia. C’è stata una escalation sul tema?

Dato che la visione del mondo attuale delinea il corpo come una cosa estrinseca alla persona umana e di seguito un puro mezzo, che ha valore secondo come gli viene attribuito dalla persona umana, questo dà all’uomo il diritto di disporre del corpo in modo considerevole. Forse in modo totale. E il modo più drastico, più radicale di disporre del corpo sono l’eutanasia,il cosiddetto suicidio assistito e la terminazione di vita senza richiesta della persona coinvolta, in cui si dispone in modo radicale persino sulla vita e sulla morte.

È così urgente affrontare queste tematiche?

Questa antropologia dualista pervade su tutta la società, ha influsso su quasi tutti i campi del pensiero, inclusa l’etica medica, e cambia il modo di sentire e di percepire se stessi. Per questo è urgentissimo presentare la vera visione dell’uomo in questo mondo, altrimenti perderemo la strada.

Sembra che la Chiesa non abbia molta voce sul tema…

Non vorrei rimproverare la Chiesa o il Magistero, perché il Magistero romano ha pubblicato molti documenti, ci sono molte allocuzioni essenziali. Anche i vescovi fanno ciò che è possibile, così come i sacerdoti. Ma i mass media non prendono il punto di vista della Chiesa. Hanno piuttosto una certa tendenza a concentrarsi sullo scandalo. Le notizie negative attirano tutta l’attenzione, e la causa sta anche nella mentalità odierna dell’uomo. Appena, per esempio, un politico fa qualcosa di negativo, anche se è una piccola cosa, è considerato uno scandalo, e questo può costargli il suo seggio in Parlamento o il suo posto nel governo. Viviamo in questa situazione molto tesa, e rischia per questo di mancare l’oggettività delle notizie riportate dai mass media.

Quale è la responsabilità dei media?

I media hanno la responsabilità grandissima di informare. Sentiamo molto le notizie di scandali, poco le buone notizie. E ce ne sono. Quando noi ci facciamo guidare solo dai mass media, abbiamo l’idea di una situazione apocalittica. Non è sensato. Di molte notizie negative, il giorno dopo non si ha un seguito. Si deve essere selettivi nello scegliere le notizie. La maggior parte della società pensa di essere autonoma, ma in fin dei conti non lo è. I sociologi dicono che c’è un conformismo nel mondo che non si è mai visto nel passato.

Come può allora la Chiesa vincere la sua battaglia?

È molto importante che la Chiesa mantenga i suoi mass media. In Olanda, per esempio, i giornali cattolici sono tutti scomparsi negli anni Sessanta, non avevano piu un numero sufficiente di abbonamenti. Si devono prendere decisioni nette di supportare i media cattolici che ci sono ancora, e anche le diocesi devono avere siti web aggiornati, attrattivi. Non è facile, ma è possibile. La gente che crede ancora cerca le notizie che vengono pubblicate dalle conferenze episcopali e dalle diocesi.

Per evangelizzare è più importante diffondere la verità o compiere aiuto concreto ai poveri?

Si deve fare l’uno e non lasciare l’altro. Coloro che non sono poveri materialmente, forse possono essere molto poveri spiritualmente. E dobbiamo pensare anche a coloro che sono spiritualmente poveri, perché non hanno mai sentito la verità. Ogni uomo in questo mondo ha il diritto di sentire, di conoscere il Vangelo. Dobbiamo tentare al massimo di proclamare la fede in Cristo. È difficile oggi, perché la Chiesa ha sempre meno forze: pochi preti, pochi diaconi permanenti, meno volontari che in passato. Ma tramite i mezzi digitali ci sono anche più possibilità che in passato di raggiungere le persone.

 

fonte: ACI Stampa

82 pensieri su “Cardinale Eijk: “Urgente un documento magisteriale sul gender”

  1. E intanto i nostri cari vicini Spagnoli ci fanno sapere che esistono bambini con la vulva e bambine con il pene… (SIC!)

    “Hay niñas con pene y niños con vulva”, una campaña para concienciar sobre la transexualidad infantil

    Una campagna per far conoscere la problematica della transessualità infantile (??)
    con tanto di manifesti a tappezzare le città…

    E chi si è opposto ha già avuto i suoi problemi…

    1. vale

      @bariom

      guarda,faccio una modestissima profezia e spero di sbagliarmi.

      quando sento parlare di queste bischerate e della sessualità infantile dai sostenitori della teoria gender eda appartenenti alla galassia lgbtqxyz – e visto che alcuni ne avevano già parlato ,compreso un partito, in olanda mi pare, che l’aveva come obiettivo dichiarato- mi vien da pensare che l’obiettivo finale sia abbassare l’età per cui si possa avere rapporti sessuali con minori sempre più minori. fino ai bambini.

      insomma: lo sdoganamento della pedofilia.

      Dio non voglia.

      1. vale

        p.s incluso certi personaggi come tony anatrella ex consultore del pontificio consiglio sulla famiglia.

        ….li fulmini.

        1. Scusa, non capisco: anche lui favorevole al gender? Sono andata alla presentazione del suo libro “Il regno di narciso”, non mi sembrava… oppure o mal compreso il tuo commento? Grazie

          1. vale

            @serena

            PADRE TONY ANATRELLA SOTTO PROCESSO
            Padre Anatrella è stato consultore fino allo scorso 31 dicembre del Pontificio Consiglio per la famiglia. Le accuse di abusi sessuali provengono da “diverse vittime” violate nel corso di sedute psicoterapeutiche, uscite allo scoperto dopo l’appello del cardinale di Parigi (diocesi nella quale è incardinato Anatrella): “chi sa parli”.

            La notizia dell’apertura del procedimento dunque era attesa: da dieci anni circolavano dossier sulle “strane terapie” praticate dal personaggio. Ma i documenti sui suoi abusi non hanno impedito al sacerdote, oggi 75enne, di affermarsi nel mondo cattolico come uno “tra i massimi studiosi mondiali del ‘rischio gender’, autore di numerosi saggi sul tema”.

            LE DENUNCE PRESENTATE ALL’ARCIDIOCESI DI PARIGI
            “Nel 2006 – spiega l’arcidiocesi di Parigi sul suo sito internet – padre Tony Anatrella è stato accusato per via mediatica da suoi ex pazienti per pratiche che sarebbero state utilizzate nel quadro della sua attività professionale come psicoanalista”.

            “All’inizio dell’estate, il cardinale André Vingt-Trois – spiega ancora la diocesi di Parigi – ha istituito una commissione con il compito di raccogliere le denunce e valutare tutti gli elementi insieme. La Commissione, presieduta dal vescovo Eric de Moulins-Beaufort, vescovo ausiliare di Parigi, ha ricevuto tutti coloro che lo desideravano. Ha anche ascoltato padre Anatrella, che ha 75 anni, ed un rapporto è stato presentato all’arcivescovo alla fine dell’anno”.

            “Sulla base di tale rapporto – precisa la diocesi – il cardinale Vingt-Trois ha ritenuto necessario aprire un processo canonico. Ne ha informato le autorità romane interessate. Poiché Tony Anatrella ha collaborato in passato con il Tribunale ecclesiastico provinciale di Parigi, il cardinale Vingt-Trois ha chiesto al Tribunale della Segnatura Apostolica, istituzione della Santa Sede attualmente presieduta dal cardinale francese Dominique Mamberti, di affidare la procedura ad un altro Tribunale. Così alla fine di gennaio il dossier è approdato al Tribunale ecclesiastico inter-diocesano di Tolosa. Sul piano civile, il cardinale Vingt-Trois, alla fine del 2016, ha segnalato al procuratore di Parigi di aver aperto il processo canonico”.

            Salvatore Izzo

            http://www.agi.it

            1. vale

              oh,potrebbe essere anche un trappolone. ma visto i precedenti,dai legionari di Cristo ( maciel ) a quelli di di altri impensabili….

              1. vale

                @serena

                e concludo: quel che è peggio è che il grande lavoro di Anatrella sul rischio gender verrà oscurato dal suo- se è vero- comportamento poco ortodosso.

                poiché si sa come funziona la “macchina del fango” ( copyright saviano a proposito della campagna contro fini per la casa a montecarlo. poi tutto vero. guarda te…) anche se non c’entra nulla ( nel senso che sia innocente ) o che nulla c’entri il suo comportamento con ciò che ha scritto sul gender, sarà ampiamente sputtanato. e tutto il suo lavoro nullificato. anche se vero.

      2. Purtroppo ci sta anche quella 😦

        Quello che mi lascia allibito sono i genitori preoccupati che le “tendenze transgender” dei loro figli minori (minori di che età??) rimangano inascoltate (SIC!)

        A essere buoni viene da dire che forse le “tendenze transgender” li hanno questi adulti nel cervello più che i loro figli.

        Cmq la sostanza è sempre la stessa, non riconoscendo il male per ciò che è negativo “raddrizzare ciò che devia”…

        1. Cmq la sostanza è sempre la stessa, non riconoscendo il male per ciò che è, è negativo “raddrizzare ciò che devia”…

          Mancava un “è” e una virgola 😐

    2. Fabrizio Giudici

      E chi si è opposto ha già avuto i suoi problemi…

      Per andare nei dettagli HazteOir ha affittato un autobus con sulla fiancata lo slogan opposto (ovvero, attribuendo correttamente i genitali). L’autobus è stato sequestrato dalle forze dell’ordine per “istigazione all’odio”.

      Ora non si danno per vinti e hanno preparato un terzo autobus, con una variante:

      www . elmundo . es /madrid/2017/03/07/58be7cf746163fca308b46bd.html

      Sul sito di HazteOir c’è una petizione da firmare per sostenerli.

  2. Tafuri

    Eh già, le pressioni arrivano da tutte le parti. Ora si è aggiunto pure Andrea Camilleri, che nel suo ultimo Montalbano, andato in onda ieri sera, assegna il ruolo di colpevole di orrendi delitti contro una prostituta slava indovinate chi? Proprio quel politico, doverosamente untuoso e pomposo nel parlare, che naturalmente fa la sua comparsa nel racconto proprio mentre si rilascia dichiarazioni sull’insostituibilità della famiglia naturale, etc. etc. Mi crederete se appena l’ho visto, ho detto ‘A questo gli fanno fare l’assassino, come minimo’. Così è stato. Che delusione e che rabbia. E che misero Camilleri, ridotto così!

    1. giovi

      Tafuri, mi hai tolto le parole di bocca !
      Erano tanti anni che non vedevo Montalbano e dovevo proprio incappare in questa puntata ! Oltre ad essere noiosa, prevedibilissima , morbosa da schifo ( a partire dalla prima scena , alla faccia della violenza sulle donne: inquadrano a lungo l’agonia di una ragazza violentata, abbondando nel nudo , alla faccia della dignità delle donne, e pure in fascia protetta ), tutta centrata sul finale di cui parli.
      Questa è la tv di oggi: i gay che mettono su le famigliole comprando i bambini e i politici che difendono la famiglia
      ( peraltro ormai in via di estinzione ) dediti alle orge e agli assassini.

      1. Luigi

        Di Camilleri si può dire quello che si diceva dell’AIDS, anni fa: se lo conosci lo eviti.
        E non è che si sia ridotto così; è sempre stato così.

        Uno dei tanti “venerabili maestri” che in realtà sono i “soliti [censura]”, per citare Berselli.

        Ciao.
        Luigi

    2. Fiorella

      Nella puntata della settimana scorsa Montalbano commenta, alla fine, che l’incesto (la cosa meno truce nella trama) era pur sempre “un amore” …….nonostante abbia causato omicidi e altre nefandezze
      Montalbano perfettamente schierato

    3. Fabrizio Giudici

      “E che misero Camilleri, ridotto così!”

      Eh eh… io non ho letto nessuna anticipazione della trama, ma ci avevo scommesso (anche sulla presenza di dettagli descritti sotto da giovi). Probabilmente perché mi aveva messo sull’avviso la conclusione della puntata precedente (segnalata sotto da Fiorella).

      E così non l’ho guardata. E sono molto contento di essere tra quelli che non hanno fatto audience.

      1. Non avevo visto la prima puntata, della seconda mi ha fatto una pessima impressione la sequenza iniziale (insistita e pruriginosa) e l’intervista al sindaco mi ha fatto capire, come a tutti, dove si andava a parare. Non ho mai avuto grande stima del Camilleri scrittore. L’unica trovata (per dir così) è quella linguistica che però dopo un po’ stucca e ormai, dopo tanti “panini” sfornati ha perso qualsiasi sapore; i caratteri sono stereotipati e le trame prevedibili. Quest’ultimo – per un giallista – è IL peccato mortale. Nel caso specifico, se Camilleri avesse avuto un minimo di rispetto per il suo lavoro non lo avrebbe rovinato piazzando l’indizio decisivo a metà della storia. Ma i corifei del sistema sono fatti così.
        Chissà che ne pensa Cesare Bocci, che presumo sia discretamente “pro vita”…

        1. Luigi

          “Non avevo visto la prima puntata, della seconda mi ha fatto una pessima impressione la sequenza iniziale (insistita e pruriginosa)”

          È così da anni, Viviana.
          Ricordo una dei primissimi episodi (il 5°, a memoria) dove c’era un’inquadratura all’inizio, eterna come, l’inferno sul “lato B” di Alessia Merz, completamente nuda. A me veniva da piangere.
          E i libri sono uguali, se non peggio.

          Che poi, a dirla tutta, viene da ridere. Se proprio uno vuole la pornografia, non ha bisogno di questi mezzucci da due soldi, con Internet a disposizione.
          Giganteggia, in confronto, l’Eastwood di “American sniper”, con la porta che si chiude sulla prima notte d’amore dei protagonisti.

          Ciao.
          Luigi

          1. Luigi

            Errata: “dove c’era un’inquadratura all’inizio, eterna come, l’inferno sul “lato B” di Alessia Merz”
            Corrige: “dove c’era un’inquadratura all’inizio, eterna come l’inferno, sul “lato B” di Alessia Merz”

            Luigi

          2. A rinverdire i bei tempi in cui una dissolvenza, lasciava intatta la bellezza e l’intimità dell’ “erotico mistero”… 😉

              1. Luigi

                Sì, avevo capito 😀

                A dimostrazione della struggente ironia della vita, Alessia Merz e Chris Kyle sono nati lo stesso anno.
                E nell’anno in cui la prima accettava di “recitare” nuda in una particina da niente, il secondo si arruolava nell’US Navy.

                Ciao.
                Luigi

    4. Karmell

      Ora non massacriamo Camilleri e il suo Montalbano, per piacere.
      Nei suoi film rispecchia sempre uno spaccato della società ed è per questo che piace tanto… Per quanto riguarda il politico “pro famiglia” che si è rivelato quel che si è rivelato, se penso ai politici italiani che si spacciavano per cattolici e portatori dei nostri valori(Casini, Berlusconi), non avranno ucciso nessuno – per carità – ma per tutto il resto il buon Andrea non è andato lontano dalla realtà…

      1. Klaus B

        Montalbano è l’unico prodotto televisivo italiano di livello professionale. Ottimi attori, bellissimi paesaggi, regia di alto livello e soprattutto i meravigliosi caratteristi siciliani che sono un godimento nei ruoli minori.
        Per vedere tutto questo, bisogna sopportare il rovescio della medaglia, cioè il luogocomunismo desinistra per il quale i servizi segreti sono sempre deviati, i superiori, da vicequestore in su, sempre cretini e schierati con il potere economico, e i benpensanti sempre ipocriti che fanno il contrario di quello che dicono.
        Totali e assolute banalità, che però evidentemente appagano il desiderio di sentirsi superiori, in quanto politicamente corretti, di un’ampia fascia di spettatori e al contempo sono probabilmente pensate dal nonagenario comunista che ne l’autore come provocazioni, quasi fossimo ancora negli anni sessanta.

          1. Fabrizio Giudici

            @Klaus

            Mi associo. L’unica cosa che aggiungo è che ormai da un po’ stufa – politicamente corretto a parte -, perché è diventato una fotocopia di sé stesso. Dopo la ventesima volta che senti il dottore che sminchia a destra e a manca, Catarella che sbaglia i nomi e sbatte sulla porta, e Mimì che corre dietro ad una sottana, forse la cosa doveva finire lì.

            Il che vuol dire che la RAI non ha più neanche un prodotto decente, perché mi associo a tutto il commento di Klaus sin dalla prima frase, che i buoni Montalbano erano l’unico prodotto decente che confezionava.

            1. Resta il fatto che con gli ascolti che questa serie ha sempre avuto, che che sono stati ampiamente riconfermati con questi nuovi episodi, non si può affermare che la RAI non abbia un prodotto “vincente” e se non ci saranno cali drastici(ssimi), “cavallo vincente non si cambia” – che piaccia o non piaccia tal cavallo.

              1. Fabrizio Giudici

                @Bariom
                Un prodotto può benissimo essere vincente secondo le metriche dell’ascolto e allo stesso tempo essere una schifezza.

                @exdemocristianonpentito
                Il motivo per cui Basaglia chiuse i manicomi senza prevedere alternative è perché si basava sull’ideologia secondo cui tutti sono diversamente normali. Non c’è da stupirsi, dunque, se ci sono frotte di matti che oggi imperversano e governano.

                1. … per chi ritiene sia una schifezza.

                  Io per la verità ho visto schifezze ben peggiori, come “schifezze” ben più serie, quando poi non si tratta neppure di cosiddetta “fiction” (vedi cosiddette “indagini giornalistice” o programmi d’attualità che dovrebbero “educare”…)

                  1. Fabrizio Giudici

                    Il fatto che ci siano schifezze ben peggiori è perfettamente in linea con l’affermazione secondo cui Montalbano è (era) l’unico prodotto decente della RAI.

                2. exdemocristianononpentito

                  Non mi sembra affatto che Basaglia ritenesse che i malati di mente più gravi non dovessero essere curati e che non avesse indicato le alternative di cui ho parlato nella risposta a Luigi; ma, secondo il celebre psichiaytra, quei malati NON avrebbero dovuto esserre curati in un ambiente carcerario, dove l’igiene non esisteva e dove si praticava l’elettroshock. Perché, in tali condizioni, anche lo psicopatico non grave finiva inevitabilmente per aggravarsi.
                  Che tutti, in questa società qui, siano, chi più chi meno, “pazzi”, non è poi un discorso tanto campato in aria…..
                  I matti (soprattutto quelli non chiaramente riconoscibili come tali) hanno sempre imperversato nel mondo ed hanno frequentemente, nel corso della storia, avuto incarichi di governo.

                  1. Enrico Turomar

                    Guardate che tra un po’ prenderanno gestori, scrittori e gran parte dei frequentatori di questo blog e ci troveranno sofferenti di Disturbo Oppositivo Provocatorio, perché non ci adeguiamo al pensiero dominante. E se non ci sono più manicomi per noi faranno uno sforzo ed un posto per interarci salterà fuori.

                1. vale

                  @senmweb

                  adesso daranno la colpa a langone che si voleva mangiare una tagliata d’alto livello….

                  1. No, ti prego. Da qualche parte una riga bisogna pure tirarla e io la tiro sulla tagliata di cavallo (stendendo un velo di ipocrisia sullo stracotto d’asino mangiato una volta nella Bergamasca…).

                    1. ola

                      Ricordo all’asilo carne di cavallo a profusione perche’ – si diceva all’epoca – “faceva bene ai bambini”. 😀

      2. giovi

        Scusi, Karmell, invece Montalbano è andato lontanissimo dalla realtà , in modo del tutto strumentale, il modo che lei approva. Se poi mi vuole dire che fin dall’inizio, fin da quella scena disgustosa e morbosa e offensiva per le donne, non si capiva dove si andava a parare, bé, per favore. Io mi sono annoiata parecchio, tutte quelle manfrine per dimostrare una tesi precostituita, che poi Montalbano ci arriva con l’aiuto decisivo di una lettera…una banalità che non si sarebbe accettata nemmeno in un giallo di quarta categoria.

      3. Fabrizio Giudici

        “per carità – ma per tutto il resto il buon Andrea non è andato lontano dalla realtà…”

        Al momento non ci sono politici accusati di assassini efferati, e quindi neanche politici pro-family. Invece ci sono due frequentatori di circoli LGBT. La realtà è questa.

  3. Alessandro

    Benedetto XVI:

    “Il Gran Rabbino di Francia, Gilles Bernheim, in un trattato accuratamente documentato e profondamente toccante, ha mostrato che l’attentato, al quale oggi ci troviamo esposti, all’autentica forma della famiglia, costituita da padre, madre e figlio, giunge ad una dimensione ancora più profonda.

    Se finora avevamo visto come causa della crisi della famiglia un fraintendimento dell’essenza della libertà umana, ora diventa chiaro che qui è in gioco la visione dell’essere stesso, di ciò che in realtà significa l’essere uomini. Egli cita l’affermazione, diventata famosa, di Simone de Beauvoir: “Donna non si nasce, lo si diventa” (“On ne naît pas femme, on le devient”). In queste parole è dato il fondamento di ciò che oggi, sotto il lemma “gender”, viene presentato come nuova filosofia della sessualità. Il sesso, secondo tale filosofia, non è più un dato originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi.

    La profonda erroneità di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente. L’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. Nega la propria natura e decide che essa non gli è data come fatto precostituito, ma che è lui stesso a crearsela.
    Secondo il racconto biblico della creazione, appartiene all’essenza della creatura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina. Questa dualità è essenziale per l’essere umano, così come Dio l’ha dato. Proprio questa dualità come dato di partenza viene contestata. Non è più valido ciò che si legge nel racconto della creazione: “Maschio e femmina Egli li creò” (Gen 1,27). No, adesso vale che non è stato Lui a crearli maschio e femmina, ma finora è stata la società a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo. Maschio e femmina come realtà della creazione, come natura della persona umana non esistono più. L’uomo contesta la propria natura. Egli è ormai solo spirito e volontà. La manipolazione della natura, che oggi deploriamo per quanto riguarda l’ambiente, diventa qui la scelta di fondo dell’uomo nei confronti di se stesso.

    Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie per sé autonomamente qualcosa come sua natura. Maschio e femmina vengono contestati nella loro esigenza creazionale di forme della persona umana che si integrano a vicenda. Se, però, non esiste la dualità di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure più la famiglia come realtà prestabilita dalla creazione.
    Ma in tal caso anche la prole ha perso il luogo che finora le spettava e la particolare dignità che le è propria. Bernheim mostra come essa, da soggetto giuridico a sé stante, diventi ora necessariamente un oggetto, a cui si ha diritto e che, come oggetto di un diritto, ci si può procurare.
    Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene avvilito nell’essenza del suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo.
    Chi difende Dio, difende l’uomo”

    http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2012/december/documents/hf_ben-xvi_spe_20121221_auguri-curia.html

    1. Romeo

      Grazie per questa bellissima citazione di Benedetto XVI.
      Mi ha fatto pensare che forse l’affermazione di Simone de Beauvoir assumerebbe un significato più chiaro se si potesse tradurre “femme” con “femmina” piuttosto che con “donna”. Infatti così diverrebbe inequivocabile il contrasto con il racconto della creazione, e con la realtà. Voglio dire, anche in una visione cristiana, sappiamo di non poter scegliere la nostra natura, ma siamo ugualmente liberi di scegliere se seguirla o contrastarla, ma tra l’essere femmina e l’essere donna come tra l’essere maschio e l’essere uomo non esiste una differenza legata allo sviluppo fisico, alla crescita spirituale, ecc…? Cerco di spiegarmi meglio arrivando subito al punto: quante sono le persone oggigiorno che non hanno superato la “fase adolescenziale”, ovvero non pensano e non agiscono come uomini (viri) o donne (mulieres)? Questo non solo ha impatti disastrosi sulle famiglie (a partire dalla semplice possibilità che se ne formi una nuova), e sul “benessere psicologico” dei singoli individui, ma alimenta anche l’ideologia transgenderista.

  4. In Vaticano sono tutti impegnati in edilizia, a demolire muri e a costruire ponti. Un documento sul gender potrebbe offendere qualcuno dei valenti interlocutori e turbare il dialogo!
    Al limite…se qualcuno insiste… deposta momentaneamente la cazzuola, potrebbe pensarci monsignor Paglia!

  5. Ops… chi non conoscesse i meriti e le capacità di monsignor Paglia può cliccare su: “Basta Bugie” e leggere l’ articolo: “Marco Pannella un nuovo santone per la Chiesa?”

  6. Alessandro

    A proposito dell’infiltrazione nella Chiesa delle tesi omosessualiste e affini, già nel 1986 la Congregazione per la dottrina della Fede ammoniva:

    “Anche all’interno della Chiesa si è formata una tendenza, costituita da gruppi di pressione con diversi nomi e diversa ampiezza, che tenta di accreditarsi quale rappresentante di tutte le persone omosessuali che sono cattoliche. Di fatto i suoi seguaci sono per lo più persone che o ignorano l’insegnamento della Chiesa o cercano in qualche modo di sovvertirlo. Si tenta di raccogliere sotto l’egida del Cattolicesimo persone omosessuali che non hanno alcuna intenzione di abbandonare il loro comportamento omosessuale. Una delle tattiche usate è quella di affermare, con toni di protesta, che qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali, delle loro attività e del loro stile di vita, è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione.

    È pertanto in atto in alcune nazioni un vero e proprio tentativo di manipolare la Chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile. Il fine di tale azione è conformare questa legislazione alla concezione propria di questi gruppi di pressione, secondo cui l’omosessualità è almeno una realtà perfettamente innocua, se non totalmente buona. Benché la pratica dell’omosessualità stia minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone, i fautori di questa tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio, che vi è implicato.

    La Chiesa non può non preoccuparsi di tutto questo e pertanto mantiene ferma la sua chiara posizione al riguardo, che non può essere modificata sotto la pressione della legislazione civile o della moda del momento. Essa si preoccupa sinceramente anche dei molti che non si sentono rappresentati dai movimenti pro-omosessuali, e di quelli che potrebbero essere tentati di credere alla loro ingannevole propaganda. Essa è consapevole che l’opinione, secondo la quale l’attività omosessuale sarebbe equivalente, o almeno altrettanto accettabile, quanto l’espressione sessuale dell’amore coniugale, ha un’incidenza diretta sulla concezione che la società ha della natura e dei diritti della famiglia, e li mette seriamente in pericolo…

    questa Congregazione desidera chiedere ai Vescovi di essere particolarmente vigilanti nei confronti di quei programmi che di fatto tentano di esercitare una pressione sulla Chiesa perché essa cambi la sua dottrina, anche se a parole talvolta si nega che sia così.
    Un attento studio delle dichiarazioni pubbliche in essi contenute e delle attività che promuovono rivela una calcolata ambiguità, attraverso cui cercano di fuorviare i pastori e i fedeli. Per esempio, essi presentano talvolta l’insegnamento del Magistero, ma solo come una fonte facoltativa in ordine alla formazione della coscienza. La sua autorità peculiare non è riconosciuta. Alcuni gruppi usano perfino qualificare come « cattoliche » le loro organizzazioni o le persone a cui intendono rivolgersi, ma in realtà essi non difendono e non promuovono l’insegnamento del Magistero, anzi talvolta lo attaccano apertamente.
    Per quanto i loro membri rivendichino di voler conformare la loro vita all’insegnamento di Gesù, di fatto essi abbandonano l’insegnamento della sua Chiesa. Questo comportamento contraddittorio non può avere in nessun modo l’appoggio dei Vescovi.

    Questa Congregazione incoraggia pertanto i Vescovi a promuovere, nella loro diocesi, una pastorale verso le persone omosessuali in pieno accordo con l’insegnamento della Chiesa. Nessun programma pastorale autentico potrà includere organizzazioni, nelle quali persone omosessuali si associno tra loro, senza che sia chiaramente stabilito che l’attività omosessuale è immorale. Un atteggiamento veramente pastorale comprenderà la necessità di evitare alle persone omosessuali le occasioni prossime di peccato.

    Vanno incoraggiati quei programmi in cui questi pericoli sono evitati. Ma occorre chiarire bene che ogni allontanamento dall’insegnamento della Chiesa, o il silenzio su di esso, nella preoccupazione di offrire una cura pastorale, non è forma né di autentica attenzione né di valida pastorale. Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale. Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno bisogno e diritto.

    Un programma pastorale autentico aiuterà le persone omosessuali a tutti i livelli della loro vita spirituale, mediante i sacramenti e in particolare la frequente e sincera confessione sacramentale, mediante la preghiera, la testimonianza, il consiglio e l’aiuto individuale. In tal modo, l’intera comunità cristiana può giungere a riconoscere la sua vocazione ad assistere questi suoi fratelli e queste sue sorelle, evitando loro sia la delusione sia l’isolamento.”

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html

  7. enrico venturoli

    Secondo me c’è ormai poco da fare. Hanno tutta la cultura (si fa per dire) dalla loro parte e le voci che manifestano quanto meno dubbi, sono minoritarie e vengono messe a tacere sui media mainstream. Se poi si aggiunge che Bergoglio tace, per lo meno su questo, salvo altre affermazioni che possono sembrare irresponsabili se dette da chi dovrebbe avere, per il ruolo che svolge, profondità di pensiero e senso della misura.

    1. Enrico Turomar

      ‘Bergoglio tace, per lo meno su questo’

      Io sono andato sul più noto motore di ricerca ed ho digitato: papa Francesco gender. Le cose non stanno come dici tu. Però sono d’accordo col cardinale che un documento sarebbe opportuno.

  8. PaulBratter

    I Pediatri americani escono allo scoperto con un documento chiarissimo, rigoroso sotto il profilo scientifico e decisamente coraggioso sul GENDER. La traduzione è libera ma aderente al testo. Per gli inglesisti allego anche il testo originale.
    Ora basta indottrinare i nostri ragazzi: QUESTO DA OGGI IN POI SARA’ CONSIDERATO ABUSO SUI MINORI!
    Ecco l’octalogo, da mandare a memoria e diffondere in ogni dove!

    1. La sessualità umana è oggettivamente binaria: xx=femmina, XY= maschio
    2. Nessuno è nato con un genere, tutti sono nati con un sesso
    3. Se una persona crede di essere ciò che NON è, questo è da considerare quantomeno come uno stato di confusione
    4. La pubertà non è una malattia e gli ormoni che la bloccano possono essere pericolosi
    5. il 98% dei ragazzini e l’88% delle ragazzine che hanno problemi di identità di genere durante la pubertà li superano riconoscendosi nel proprio sesso dopo la pubertà
    6. l’uso di ormoni per impersonare l’altro sesso può causare sterilità, malattie cardiache, ictus, diabete e cancro
    7. il tasso di suicidi tra i transessuali è 20 volte quello medio, anche nella Svezia che è il paese più gay friendly del mondo
    8. è da considerarsi abuso sui minori convincere i bambini che sia normale impersonare l’altro sesso mediante ormoni o interventi chirurgici

    https://www.acpeds.org/the-college-speaks/position-statements/gender-ideology-harms-children

    1. Beatrice

      Anch’io ti volevo ringraziare Paul! La notizia che riporti dà molto di che sperare! È bello vedere che c’è ancora gente seria in America che non si lascia influenzare dalle ideologie mainstream!

    2. Enrico Turomar

      Purtroppo c’è anche l’American Academy of Pediatrics e la pensa in maniera opposta, ma almeno non c’è il pensiero unico come tra gli psichiatri.

  9. Fabrizio Giudici

    Il cardinale ha ragione: peraltro sarebbero urgenti documenti magisteriali anche su altri campi. Solo che io ora non insisterei un gran che: perché corriamo il rischio che li facciano veramente, e in questo momento, diciamo così, non verrebbero fuori un gran che bene.

    PS La cosa che dà i nervi, tenendo presente il documento citato da Alessandro, è che esso risale al 1986. Più di trent’anni fa. In trent’anni la Chiesa – noi inclusi – non è stata in grado di reagire, anzi, si è fatta infettare al suo interno.

    1. exdemocristianononpentito

      Quella dei pediatri non la sapevo! Interessante, l’associazione che rappresenta la maggioranza dei pediatri americani contro l’omologa associazione rappresentativa degli psichiatri! Sarebbe come se l’ordine dei medici di Milano fosse contro quello di Roma.
      Comunque l’episodio spagnolo deve farci riflettere: la Spagna ebbe (fino al 75) il governo che i cattolici di destra avrebbero voluto, ma questo non ha impedito che la secolarizzazione e la scristianizzazione avanzassero anche lì recuperando velocemente il tempo perduto.
      L’Europa è ormai “terra di missione”. Il processo cominciato nel 700 è giunto a compimento.

      1. Luigi

        “Sarebbe come se l’ordine dei medici di Milano fosse contro quello di Roma.”

        Ma anche no!
        Come noto, la psichiatria è una branca della medicina con non poche zone d’ombra. Basti dire che anche Basaglia era psichiatra…

        Ciao.
        Luigi

        1. exdemocristianononpentito

          A me piacerebbe saper qual’è la branca della medicina che NON ha zone d’ombra, anche se, effettivamente, la psichiatria ce n’ha parecchie.

          In quanto a Basaglia, mi dispiace ma, come al solito, io e te caro Luigi, non siamo d’accordo.
          Io ritengo, infatti, che sia stato giusto chiudere i manicomi i quali erano dei veri lager ed in cui era anche “troppo facile” finirci dentro. Il fatto è che, una volta chiusi i manicomi si doveva porre in essere delle efficaci strutture sul territorio per assistere malati e famiglie, ma ciò non è stato fatto.
          Non era sbagliato chiudere i manicomi (non giudiziari) ma è stato sbagliato il COME è stato fatto.
          E questa, lo riconosco, è una responsabilità anche del mio ex partito che, errori (come tutti nella storia) ne ha fatti tanti.
          Però fra quegli errori non c’è stato quello di fare alleanze politiche-strategiche folli e scriteriate.

          1. exdemocristianononpentito

            E invero il Basaglia aveva indicato la necessità di quelle strutture sul territorio e, se ricordo bene, la stessa legge ne prescriveva l’istituzione.

              1. exdemocristianononpentito

                Quello che Lei dice, signora, è purtroppo vero, ma è pure vero che la via la quale conduceva ai manicomi era sicuramente la via dell’inferno per i malcapitati che erano costretti a percorrerla.

                1. Fabrizio Giudici

                  ma è pure vero che la via la quale conduceva ai manicomi era sicuramente la via dell’inferno per i malcapitati che erano costretti a percorrerla.

                  Questo non lo ha mai negato nessuno. Ma non era mica obbligatoria l’alternativa: o i manicomi com’erano, oppure tutti normali e per la strada.

              2. Luigi

                “E invero di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno.”

                Figurarsi quando poi le intenzioni non sono nemmeno buone!

                La legge 180/78 è una cosa, l’ideologia di Basaglia un’altra.
                La legge non è stata attuata perché era l’ideologia – ben differente – che doveva trovare applicazione.
                La prima serviva solo a mascherare la seconda, nonché a dar modo ai democristianisti del tempo di presentarsi con la foglia di fico della strenua resistenza alla sovversione.

                Lo stesso è accaduto con la legge che prende il nome da Monica Cirinnà, il cui unico obiettivo è stato quello di permettere ai democristianisti di oggi di presentarsi sofferenti ed estenuati per la lunga battaglia in difesa della loro sedia, lo sguardo idiota e il ceffo lombrosiano sotto il cerone.
                Tanto poi era stato detto a chiare lettere dalla stessa ideatrice, che a trovare applicazione non sarebbe stata la legge – comunque già abominevole – ma l’ideologia.

                Come infatti è stato.

                Del resto, la saggezza dei padri raccomandava di usare un cucchiaio mooooolto lungo, se proprio si voleva sedere a mangiare col diavolo.
                I democristianisti pensavano e pensano di potersela cavare con uno stuzzicadenti…

                Ciao.
                Luigi

                1. exdemocristianononpentito

                  Dunque:

                  a Fabrizio Giudici e a Luigi: la 3a alternativa c’era, (eccome se c’era!): assistere i malati sul territorio con i farmaci, l’ascolto, le case-famiglia (in caso di bisogno) ed eventualmente, nei casi più gravi, i TSO.

                  Ma per realizzare capillarmente e sistematicametne tali occorenze, ci volevano molti soldi e oltretutto non c’era l’organizzazione di base che, quindi, si sarebbre dovuta, a sua volta, creare.
                  Queste difficoltà economiche e orgazzanitive hanno impedito che la legge Basaglia venisse appieno realizzata.
                  E questa come ho riconosciuto è una responsabilità ANCHE del mio ex partito. Io vedo le ragioni e i torti dell’una e dell’altra parte, NON ho lo sguardo “unidirezionale”.
                  Le classi politiche sono molto più limitate di quello che si crede, non si muovono (se non rarissimamente) sulla base di motivazioni astratte, ideologiche (ed INDIMOSTRATE). ma quasi sempre per motivazioni contingenti: i furono semplicemente probelmi immediati di natura economica (non c’erano soldi disponibili) ed organizzativa.
                  Le fantasie sulle foglie di fico, sui ceffi lombrosiani, sui democristainisti,sui complotti gnosticomassonicc le lascio a chi si diletta di simili fantasie e che non può dimostrarle se non linkando siti improbabili (e, a dir poco, “schiairti”), che sventolano documenti di cui nessuno sa nulla in quanto alla provenienza ed alla veridicità.

                  a semwebmrs: ricordo che tanti anni fa sentii una vecchia intgervista di Tobino, il quale rispondendo ad una giornalista che gli parlava di Basaglia e di “nuove psichiatrie”, così replicava (grosso modo): “Mi dispiace ma io sono veccbio, ho idee vecchie e non vi seguo su questa strada”..

                  1. exdemocristianononpentito

                    Mi correggo e completo: “furono semplicemente probelmi immediati di natura economica (non c’erano soldi disponibili) ed organizzativa.AD IMPEDIRE L’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 180”

                  2. Luigi

                    “Le fantasie sulle foglie di fico, sui ceffi lombrosiani, sui democristainisti,sui complotti gnosticomassonicc le lascio a chi si diletta di simili fantasie e che non può dimostrarle se non linkando siti improbabili (e, a dir poco, “schiairti”), che sventolano documenti di cui nessuno sa nulla in quanto alla provenienza ed alla veridicità”

                    Urticante, vero, il contatto con la realtà?

                    Te li sei già dimenticati i Lupi e gli Alfano, proclamare la grandissima vittoria dello stralcio, dalla legge Cirinnà, della “stepchild adoption”?
                    Intanto che la medesima Cirinnà invitava alla tranquillità, perché tanto avrebbero provveduto i tribunali?

                    E così è sempre stato. Il contentino da sventolare, in ogni legge sovversiva, è sempre stato previsto. Tanto chi di dovere avrebbe capito.

                    Quanto al democomplottogiudeomassonico, questo è uno straw man argument. Rispedito al mittente.
                    (Per altro, nessun complotto: tutto alla luce del sole. Solo gli ingenui e quelli in malafede non se ne accorgono)

                    A proposito, infine, di documenti.
                    Ti consiglio la lettura di “Colonia Italia”, di Fasanella e Cereghino.
                    Scopriresti – documenti dei TNA e NARA alla mano – che l’avversione di Pio XII nei confronti di de Gasperi era molto più profonda di quanto perfino io ritenessi.

                    Ciao.
                    Luigi

                    1. Luigi

                      In ogni caso, ti sei meritato la citazione di Piero Vassallo (“arghhh!”):

                      “L’orrore destato dai feroci e assurdi delitti compiuti da conclamati psicopatici, dimessi dopo l’ascolto di sermoni freudiani e la prescrizione di tranquillanti pasticche, induce il profano ad una sospettosa considerazione intorno alla serena convivenza di normalità e follia. Tale ardita coabitazione, a tempo debito (correvano i tumultuosi, fosforescenti anni Sessanta) fu progettata e gridata da Franco Basaglia, illuminato psicopompo & direttore del manicomio demo-buonista di Gorizia.
                      Autorevoli psichiatri, attivi nell’area della scienza illuminata dalla misericordia cristiana, avevano sollevato ragionevoli e tempestivi dubbi intorno alla imprudente e rischiosa dimissione dei malati di mente, proposta dagli esponenti di psichiatria democratica.
                      Nelle pagine di Renovatio, la rivista del cardinale Giuseppe Siri, un illustre psichiatra, il prof. Bruno Orsini, aveva contestato e puntualmente confutato la teoria a monte della liberazione basagliana.
                      Se non che il progressismo è fallocrate e, come il fallo del proverbio, non vuole pensieri. L’urlo falloso della scienza progressiva, infatti, tacitò i critici di Basaglia e li respinse nella oscura e maladetta cajenna dei reazionari.
                      In nome della Bontà, il parlamento, teatro di scientifiche flessioni e di acrobatiche giravolte democristiane, votò la legge, che metteva in libertà il delirio.
                      Approvata la legge fatale, il sole scientifico spuntò sul mattino della libera immaginazione. La festa intitolata alla liberazione della malattia mentale, fu celebrata da tuffi nel vuoto, corse incontro alle porte a vetri e da massacri in famiglia e in strada.”

                      Buona domenica.
                      Luigi

                    2. Fabrizio Giudici

                      Per altro, nessun complotto: tutto alla luce del sole. Solo gli ingenui e quelli in malafede non se ne accorgono

                      Esatto.

                    3. exdemocristianononpentito

                      Dicendo “urticante, vero, il contattko con la realtà?” NOn si è ancora dimostrato la veridicità delle proprie affermazioni. La sicumera non è una prova.

                      La legge Cirinnà esula dalla nostra questione ( che è la “Basaglia”).dovremmo discuterne a parte ed approfondire,ma mi sembra che abbiamo già approffittato fin troppo della pazienza dell’admin e degli altri commentatori.
                      Dicendo che “tutto è alla luce del sole” non significa precisare CHE COSA esattamente è alla luce del sole e tantomeno dimostrare che QUELLO che si va affermando sia effettivaemnte alla “luce del sole”. Se ti riferivi ai tuoi asserti del post del 10 c.m. ore 9:05, essi hanno bisogno di parecchie lampadine, altro che luce del sole………………..

                      L’avvesione di Pio XII per De Gasperi c’era di sicuto (arrivò a rifiutarsi di riceverlo, MA tale avversione NON si tramutò in azioni concrete, come il “dirigere” il voto verso la destra DC e l’MSI.
                      Cosa quest’ultima, che avrebbe potutto benissimo fare, in quanto, allora, le parrochie erano, di fatto, l’organizzazione sul territorio delle DC medesima, inoltre i parroci facevano propaganga polticia molto più di ora, e c’erano ancora i comitati civici e preti e frati “volanti”.

                      Ma se Papa Pacelli non passò ai fatti, voleva dire che non credeva,nemmeno lui, che ci fossero alternative alla poltica degasperiana. In buona sostanza: se io vedo che il mio avvocato non difende con la dovuta decisione e perizia la mia causa,io gli tolgo il mandato ed il fascicolo e li passo ad altro legale. Se non lo faccio vuol dire che, alla fin fine non voglio perchè ho capito che non ci sono alternative.

                      Le storture consguenti alla Legge Basaglia furono causate dalla mancata applicazione, nella sua interezza, di essa; non ai sui principi informatori, come ho argomentato nei post precedenti.

                      Poi, mi citi “Piero Vassallo”…..ma……. schierziamo!?………………..ma ti pare che “io” “in data odierna e a quest’ora del pomeriggio” possa dare un qualche credito alle parole di Piero Vassallo….?!?,

  10. Da John Monney malefico inventore (altro che passione per la scienza lo fece per denaro: il vero scienziato è colui che fa la scoperta e la documenta con esperimenti perfettamente riproducibili anche su misure differenti) della manipolazione genetista esercitata da quel falso scienziato su David-Brenda (un autentico fallimento che la vera scienza verificò con 20 anni di ritardo, purtroppo, e che verrà ridefinita Gender in seguito), poi suicidatosi ( o costretto a farlo?)… fino alla forma dell’antropologismo di questi giorni che assomiglia all’orrore dei 50 milioni di bambini uccisi ogni anno dalla macchina dell’aborto (confronta il sito di Annalisa Colzi – Il Tisbita- di oggi) che in Italia iniziò ufficialmente nel 1978 con la legge 194 e la cui fautrice principale fu, allora, la radicale satanica Bonino Emma e il suo luciferino compagno di merende Marco Pannella. E il peggio deve ancora venire, se la fabbricazione dei bambini strappati da uteri in affitto per 15 anni – uteri di donne (che partoriscono ogni 9 mesi) affittati dai parenti a causa della povertà e della miseria che esiste in grandissima parte del mondo- e che nessun giornale riporta come informazione dato che sono abili sfruttatori di donne e affaristi senza scrupoli con scandalosi sistemi adottati per nascondere in mezzo alla jungla grandi edifici-incubatrici che sfornano centinaia di bambini da vendere ogni anno ai potenti più ricchi che ne fanno richiesta limitata (limitata ora ma fino a quando?). In quali paesi? Nigeria, India, Bangla-Desh, e altri dove la miseria è più pesante con una costante: in ogni situazione in cui da spalla hanno gruppi terroristici in azione con atti che vanno dallo stupro tribale (e successivo allontanamento della donna stuprata dal villaggio e della quale subito si appropria la lobby delle nascite forzate), alla schiavitù sessuale, rivendute alle lobbies della procreazione forzata quindicinnale. E sempre la donna sfruttata dagli uomini nel lavoro dei campi senza la quale alla rivalsa territoriale di esproprio per monoculture intensive che danneggiano irrimediabilmente il territorio per secoli) d’accordo con il governante locale si sostituisce il potere idolatrico del denaro corruttivo: logico che se la donna non viene difesa nemmeno la terra può essere protetta. La tendenza ad indebolire le società tradizionali familiari è preambolo allo sfruttamento delle masse e fa aumentare la povertà da una parte e la ricchezza si addensa in mani di 50 fino a 250 persone detentori del sistema finanziario presente nel 90 % del mondo, che muove verso lo sterminio, il genocidio culturale. Un mondo assuefatto al male che narcotizzato non reagisce nemmeno per il bene comune. La Madonna ha ragione di dire che Satana vi distrugge con tutto quello che vi offre (…); e che siete sempre pronti a gettarvi nelle sue grinfie senza riflettere un attimo. Preoccupante come il Maligno interpreti la Genesi a suo vantaggio ( edie suoi ricconi addetti ai lavori violenti), o neo antropologia manipolata postmoderna, in una parola il modernismo come follia collettiva di cui il prossimo non si rende conto del più vicino a lui e gli volta sempre le spalle dopo averlo guardato con freddo disprezzo e gelido odio, nonostante la richiesta di aiuto.

  11. Enrico Turomar

    In un convegno di Farmindustria si è parlato della medicina di genere e di come per alcuni farmaci siano previsti dosaggi differenti tra uomo e donna e di come possano esserci effetti collaterali differenti.
    Sono rimasti indietro, bastava che andassero su Facebook ed avrebbero saputo che i gender sono 56 e pertanto parlare solo di uomo e donna è riduttivo. 🙂
    Ma secondo voi un medico che abbia un paziente che si ritiene gender fluid in caso di prescrizione di farmaci dovrà raccomandargli di cambiare il dosaggio in base a come si sente? 🙂

  12. Vorrei farvi notare un piccola cosa a margine della notizia che avevo postato come primo commento su in alto…

    alla pagina https://actualidad.rt.com/actualidad/228884-transexualidad-prejuicios-vulva-ninas-pene
    una delle tante che riporta la notizia, subito sotto l’immagine a didascalia (di per sé piuttosto neutra), troviamo l’immancabile “a chi piace in Facceunbook”…

    Bene, vi faccio notare due cose dalla schermata che ho realizzato:

    1) sono (SAREBBERO) 3,6 milioni di persone a cui piace l’articolo!! No, dico 3.600.000 persone! Uno sproposito comunque, perché vorrebbe dire che quella pagina ha avuto quanti? Più di 4 milioni di lettori??

    2) Il primo profilo che compare e che avrebbe dato il “mi piace”, è tra le mie conoscenze (che ho mascherato x questioni di privacy… vi dovete fidare della mia parola) e considerate che io NON ho un profilo FB. Bene, SONO CERTO, NON ha mai dato il suo “mi piace” a questo o altri articoli del genere!! (o del trans-genere…)

    Della serie come Facceunbook, può manipolare (cassare o esaltare) ciò che vuole o ciò che più fa comodo, fregandosene anche solo del più banale rispetto delle opinioni dei suoi utenti…

    Meditate gente… meditate.

    1. Enrico Turomar

      Bariom,
      nel tuo caso non potrebbe essere un omonimo del tuo conoscente?
      Avevo già notato che FB barava. Qualcuno pubblica su FB la notizia un evento: mi arriva l’invito a partecipare con l’informazione che tra i partecipanti all’evento ci sarebbe stata anche mia moglie. Peccato che lei non avesse ancora preso nessuna decisione in proposito! Nel nostro caso ci siamo parlati e abbiamo scoperto l’inghippo. Tra amici non lo scopri: a te fanno vedere che Tizio ci va, a lui fanno vedere che tu ci vai, aderite entrambi e difficilmente scoprirete che vi hanno ingannato.

      1. @Enrico, sarò rimbambito o mal pensante, ma oltre ad omonimia (di un cognome che ti assicuro piuttosto particolare) anche il “facciotto” – che ben conosco – uguale!?

        Non mi risulta che abbia un fratello gemello… 😛

  13. roberto

    buttate la televisione nel” cassonetto”, come ho fatto io 10 anni fa, non sarete più contaminati dalle nefandezze e vivrete più felici.

    1. exdemocristianononpentito

      Volevo correggere il tiro in merito a quello che ho detto a senm-web: dopo aver scritto la risposta nel post di oggi, ore 16:47, ho trovato un sito in un alievo di Tobino testimonia che il suo maestro non contestava i principi alla base della L. 180, ma la sua attuazione. E su tale critica sono d’accordo anch’io (come ho già detto).
      Posso linkare il sito.
      Se la mia risposta delle 16:47 può essere sembrata irriverente alla signora senm_web, me ne scuso.

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