A perpetua memoria

di Cyrano

Ora dobbiamo dircelo francamente: quanti sono i luoghi che si possono seriamente preferire a un bel cimitero? Certo, cinema, ristoranti, discoteche e piste da sci sono posti fantastici ma, insomma, vuoi mettere un bel cimitero?! Capisco che uno storca il naso (per non pensare ad altro…), ma non sto parlando di quei grigi cimiteri industriali che crescono a mo’ di metastasi nelle nostre grandi città, quegli spaventosi agglormerati necropolitani dai loculi tutti uguali, bensì degli squisiti villaggetti-dormitorio (“cimitero” sta per “dormitorio”, non per “necropoli”) che uno può trovare in una piccola gita estiva, o che ha sempre a portata di passeggiata nel caso in cui viva in provincia. In questi posti crescono tra l’erba (dove si usa ancora far crescere l’erba) le ragioni e i torti di Totò e di Foscolo, perché la varietà delle lapidi attesta senza riguardi che la morte sarà pure uguale per tutti, ma la tomba certamente no – e non è mera questione di portafogli – e che la morte sia un fatto che riguarda solo i vivi è tutt’altro che dimostrato.

Ma parlare serenamente della morte è privilegio di chi può permettersi il lusso di contemplarla dal basso di pochi lustri di vita (e già l’altra notte, durante gli attacchi di coliche che quella pessima birra mi ha dato dopo solo un bicchiere, anch’io non trovavo così confortevole il pio esercizio dell’apparecchio alla morte): si sa, in fondo il grosso dei sentimenti romantici viene dalla sensibilità superficiale di chi non esperisce la cruda prosaicità degli eventi. Così, per esempio, facilmente uno crederà di trovare un’esperienza sconvolgente in un temporale furibondo, a patto di esserne spettatore da dietro al vetro di una casa asciutta e tiepida; oltre a quel “grosso”, invece, c’è il gruppetto di quelli come Francesco, che si esercitava a contemplare la “perfetta letizia” proprio nell’essere fradici, raffreddati e trascurati.

Ecco, se l’alternativa è tra produrre illeggibili e solipsistici flussi di coscienza (perlopiù torbidi come acqua di depuratore) o beccarsi una serie di acquazzoni a ripetizione finché non impariamo a contemplarvi la “perfetta letizia”, forse è il caso che lasciamo perdere l’ambito della poetica e ci dedichiamo ad attività più superficiali. Ed è qui che l’estate ci viene incontro, perché anche le cosiddette “uscite culturali” (ogni “vacanza intelligente” deve prevederne alcune) hanno la loro superficialità, e d’altro canto la superficie di un oggetto culturale ha la sua intelligenza. Prendiamo le statue, ad esempio: intendo quelle vere, che si trovano in chiese e musei, palazzi e giardini; attenzione, il gioco funziona solo con statue scolpite da maestri, e non con i pupazzi-bricolage che mestieranti senza mestiere spacciano per avanguardie. Insomma, prendiamo queste benedette statue e lasciamo stare la noiosa voce della guida di turno: avvicinandoci opportunamente potremmo sicuramente riconoscere sulla superficie (specie sulle parti ben levigate) moltissime scritte. Vi confesso che una volta, eludendo la gendarmeria vaticana (e prima di essere dalla medesima esemplarmente redarguito) ho potuto verificare che anche sulla venerea coscia di Giulia Farnese, effigiata sul monumento funerario del fratello Alessandro, in arte Paolo III P.P., si trova il nome di un certo “Antonio”, che nel millesettecentoerotti (quando lo rifaccio ricontrollo la data esatta, e pure il cognome) ha ritenuto il caso di stilare il proprio nome sulle grazie della bella Giulia, per le quali il fratello ricevette diversi significativi soprannomi… Non solo: se la spiegazione della guida non ci distrae troppo e riusciamo comunque a concentrarci, potremmo con sorpresa scoprire che “Giuseppe, Pasquale e Francesco sono stati qui” (con relativa data), che “Marco e Sabrina” si amano “per sempre” (con relativa data) e che “Angela e Gaia” sono “4eversisters”.

Ora devo mettere le mani avanti, sennò mi ritrovo qualcuno dei Beni Culturali sotto casa come l’altra volta coi pompieri: questa è una cosa molto brutta e altamente diseducativa, e non bisogna in alcun modo incentivarla col pretesto di rintracciarvi degli aspetti positivi.

Perfetto, l’ho detto: per piacere non fatelo davvero, o se vi beccano non fate il mio nome. È solo che durante le mie perlustrazioni ho notato che di questo tipo di atti vandalici (è un vero scempio, io sono contrario, non fatelo) sono oggetto perlopiù le statue “mimetiche” – mimetiche nel senso “che imitano la realtà”, non che portano la tuta militare. Per le altre (quelle di cui l’osservatore medio si chiede, spesso a buon diritto: «‘Mbè?») è più comunemente riservato il frasario che si riscontra nelle toilettes pubbliche, fatto di numeri di telefono, elementari graffiti anatomici, ampia gamma d’insulti dal grezzo spontaneo al ricercato prezioso. Non una legge matematica, per carità, ma una statistica che sui grandi numeri dà qualche dritta: confesso che sono ancora in imbarazzo sulla “papale garitta di Termini” (ma quella potrebbero benissimo averla presa davvero per un bagno pubblico) e sui busti di Villa Borghese (lì non riesco neanche a formulare opinioni).

Ciò che queste ricorrenze di lontano indicherebbero è che le penne dei vandali (l’ho già detto che è un vero schifo e che prendo vigorosamente le distanze da tutto ciò?) sembrerebbero quasi delle bacchette di rabdomante atte a distinguere i monumenti dalle statue. Voglio dire, sulle statue – letteralmente sulle “cose che stanno ritte e ferme” – si può scrivere qualunque corbelleria, e su quella superficie si può benissimo dire cosa pensiamo veramente di Tizio e di Caio, magari sperando che passino proprio di lì e leggano. Ai monumenti, invece – ossia alle “cose concepite per durare nel tempo e destare negli uomini la memoria” – di rado di rado si affida una maledizione, un insulto, un funzionale numero di telefono. Ai monumenti si affidano le persone e le cose amate, nella speranza che possano partecipare della durevolezza della pietra, eternata in una forma memorabile.

Chissà quante cose che non sapevamo avrà detto la guida nel frattempo, ma qualche volta val bene la pena di spendere qualche minuto per imparare le cose che già sappiamo: che la vera bellezza è l’unica cosa che dura, e che solo ciò che veramente dura è bello.

PS: i monumenti scarabocchiati sono, forse, tra le poche cose a tenere il confronto con i cimiteri, perché senza che “la grande consolatrice” sia molto più che la solita ombra, è sempre e solo dell’anelito all’eterno che veramente si parla. Non saremo ai livelli di quelli come Francesco, ma forse avremo pure evitato il ciclostile egoico superficiale. Grazie a delle superfici!

217 pensieri su “A perpetua memoria

  1. Fefral

    Mi chiedo di tutto questo nostro scrivere, discutere, confrontarsi qua dentro, litigare anche, rimarrà qualcosa?
    Ho una sola altra esperienza del genere e quello che è rimasto (oltre alle pagine scritte in rete che forse nessuno più legge) è davvero qualcosa di bello: dei legami veri.
    Chissà se capiterà anche qua dentro. Chissà se queste sono parole affidate alla pietra o semplici comunicazioni di servizio.
    Forse sono un po’ OT con questo commento, ma in questi giorni sto volutamente prendendo un po’ le distanze dal blog. Ma non potevo non essere prima a commentare il post di cyrano 😉

  2. Se mi volete bene, non andate a vedere il link del tg1. Sono un vero cesso, non sono stata truccata “da telecamera” ma ho provveduto da sola in macchina, ai semafori, sono arrivata all’appuntamento di corsa e con quasi quaranta gradi (era giugno) e ho sfilato la maglietta sudata per rimanere con un improponibile toppino su braccia bianchicce. Vorrei sapere che gli è venuto in mente all’admin. Lo sfido a ping pong.

    1. Non preoccuparti Costy , sei sempre bella e ti voglio ancora bene anche se ho visto il servizio, E poi l’altro non è certo meglio di te e dice pure un sacco di cretinate : parla di figli a libbre…bleah 🙁

  3. matrigna di cenerentola

    ma che strano. Ieri sera, in passeggiata (in atroce salita) post-cena da albergo a 4 stelle in un paesino della Val Badia, dopo otto ore di viaggio da bollino rosso, e nel vano tentativo di smaltire 2000 calorie di troppo, con sorpresa abbiamo trovato aperto il cancello del cimitero che sta intorno alla chiesa, e ci siamo entrati a passeggiare con incredibile felicità. Sì, perché a tutta la famiglia i cimiteri di campagna piacciono più dei musei, dei ristoranti eccetera. Mi ricordo con gioia il cimitero del paesino dei miei nonni (e adesso dei miei genitori) in Calabria. Mi ricordo Genoveffa e Anastasia (five and three) a correre tra le croci piantate per terra di un vasto cimitero in Tennessee (o in Illinois, chi si ricorda). Mi ricordo il cimiterino dei frati polacchi del Convento della Mentorella, frati che la nonna delle sorellastre circuì per anni per avere un posticino assieme a loro, con scarsa comprensione. Il mio sposo da 38 anni, alcuni anni fa, con lunghe discussioni, ha provato a farsi promettere che l’avrei portato a seppellire nel cimitero della chiesa di Col d’Isarco.
    E così ieri sera, mentre Cyrano scriveva il suo post, io leggevo nomi e date, con commozione sulle date dei bambini e quelle dei caduti in guerra, con preghiere, fantasticherie. Perché i cimiteri (almeno quelli a misura d’uomo) sono fatti per i vivi e non per i morti. Non così le statue -e i monumenti, per farle a misura di vivo bisogna scriverci sopra.

    1. Il colonnello di casa mia – la mia mammina – odia sentirmi dire, quando passiamo a dare una controllatina floreale al corpo del mio papà
      – Che bello, ma’, ma ci pensi? E’ tutto vero! Guarda quanti vivi, ascolta come ci guardano, ascolta come sussurrano “è tutto vero, non siamo morti, la morte non esiste, etc etc.” La mia amatissima mamma mi odia ma solo quando alla fine aggiungo, con tutta la botta di vita possibile passibile di non vivere quaggiù che intensissimamente

      – Mamma, non vedo l’ora di volarmene lassù anch’io!

      Si volta, mi fissa, le casca dalle labbra tutta la perfetta letizia del mondo che lei stessa m’ha inculcato.

      Ma poi sorride.
      E quando sorride lei….

    2. Cara Matrigna, leggi di nuovo il post, leggi quanto è bella questa frase:

      “in fondo il grosso dei sentimenti romantici viene dalla sensibilità superficiale di chi non esperisce la cruda prosaicità degli eventi”

      Ma quando torni???
      Genoveffina

      Allora, poiché non si dica che uso il blog come una chat personale per comunicare con la mia mamma, anche se devo dire che mi piace, dirò che è tutto vero, che amiamo i cimiteri, soprattutto quelli di paese, soprattutto se è un paese di montagna.
      Quando al fraticello coi sandali chiamava la morte sorella, ci posso pure stare, lui era santo.
      Posso pure io provare a chiamarla sorella, però, davvero, posso chiamare sorella solo la mia, di morte.
      Quella dei miei cari non la chiamo affatto, mi fa troppa paura.
      Preferisco volare basso ed esercitarmi ancora un po’ con la perfetta letizia, che non mi riesce mica tanto bene neanche quella.
      Mi sa che mi vado a dire un rosario, magari mi aiuta,
      ciao a voi.

    3. GENOVEFFA???????

      Onde NON sfatare che questo blog funziona anche come una chat, volevo chiedere vostre notizie. Stamattina vi ho pensato perchè ho visto un libretto che potrebbe andare per il tuo – piccolo – piccolo

      Pauline Oud
      Luca usa il vasino
      ed. Clavis (dai due anni)

      A proposito : come va con le plin plin ?
      🙂

    4. Paola, una vera tragedia… nè pipì nè popò, tutto addosso…
      Però in compenso stiamo bene, non mi voglio sbilanciare, ma stamattina Filippo ha stoppato tutte le medicine!!!

    5. Ma ci hai provato con i libretti?
      Comunque una buonissima notizia c’è comunque…non è che sto piccoletto sta cercando il modo per avere le stesse “cure” del fratello?
      😉

  4. Alberto Conti

    Scusate l’assenza prolungata ma la Versilia è meno coperta del Camerun; oggi sono dovuto rientrare per lavoro 🙁 (purtroppo niente di risolvibile a distanza).

    Il desiderio dell’infinito probabilmente si può vedere anche nell’affidare il proprio nome ad un monumento che sicuramente ci sopravviverà su questa terra ma è un niente di fronte all’eternità che ci attende.

    In queste vacanze ho potuto leggere Il padrone del Mondo di Benson da cui emerge con chiarezza l’aderenza ai desideri dell’uomo del Cristianesino nel confronto con ogni filosofia/utopia che l’uomo può concepire.

    Ci rivediamo la settimana prossima

    1. giuliana z.

      ho sentito non so bene dove che il testo, non più coperto da copyright, si trova anche on-line.
      Leggete questo libro, che secondo me è uno dei migliori degli ultimi 100anni!

    2. Giuseppe

      Ritradotta da Vita e Pensero: ma IBS poltrisce e ancora non lo consegna. Mi sa che passo ad Amazon.

  5. Adriano

    Cyrano

    Interessante questa analisi di come i monumenti e le statue vengono insozzate in modo diverso… Farò maggiore attenzione nei prossimi mesi, per vedere se è proprio così.

    Posso però confermare che i cimiteri sono spesso dei bei posti da visitare: ci sono quelli sempre aperti, dove ci potresti anche fare un pic-nic e nessuno avrebbe da ridire. Ci sono quelli chiusi da inferriate, quasi a proteggere il cimitero stesso (o forse è il contrario?). Ci sono quelli con tanto spazio e quelli stra-affollati, con lapidi “a strato”.
    Ci sono quelli semplici e quelli monumentali.
    Ma molti cimiteri possono valere una visita e tutti valgono una riflessione.

    “Ma parlare serenamente della morte è privilegio di chi può permettersi il lusso di contemplarla dal basso di pochi lustri di vita”
    Non so: molti degli anziani che conosco affrontano l’argomento senza poi tanti problemi, mentre molti giovani non riescono assolutamente ad accennarne.

    “Chissà quante cose che non sapevamo avrà detto la guida nel frattempo, ma qualche volta val bene la pena di spendere qualche minuto per imparare le cose che già sappiamo: che la vera bellezza è l’unica cosa che dura, e che solo ciò che veramente dura è bello.”
    Solo ciò che dura è bello? Mah…

    1. giuliana z.

      domanda: ma tu, se incontri qualcosa di bello, ma veramente bello, non vorresti che durasse per sempre?

    2. Adriano

      giuliana z. 22 agosto 2011 a 15:06 #

      “domanda: ma tu, se incontri qualcosa di bello, ma veramente bello, non vorresti che durasse per sempre?”

      Certo. Ma il fatto che non duri non ne inficia la bellezza, secondo me.

  6. giuliana z.

    Ho cominciato a frequentare i cimiteri da piccola, a 5 anni. Nel ’80 sono morti prima mio padre e poi mio nonno. Mi ricordo ancora bene i loro volti da morti. Dai miei 100cm li guardavo nella camera ardente come Mantegna contemplava il Cristo morto, che oggi sta a Brera.
    (La morte non mi spaventa. Mi spaventa di più che possano soffrire i miei figli, i miei cari.) Chi teme anche solo parlare della morte in realtà ha paura di vivere. Noi siamo sempre coi piedi sul baratro. C’è chi ci sta con angoscia vedendo solo il vuoto e chi invece contempla stupito il paesaggio che ha di fronte. Se uno è in rapporto con l’infinito, quella vertigine non è paurosa, sarà inquietudine, ma non paura.

  7. fefral

    boh, io ho proprio paura della morte in quanto tale. Poi mi preoccupo del fastidio e del dolore che provocherò a chi resta, ma mi cago sotto al pensiero di morire.
    Voi no?

    1. No, Fefral, io ho molta più paura che muoia qualcuno a cui voglio bene,
      anche prima di avere i figli la cosa che più mi spaventava era l’idea di perderne uno,
      ora che ho sfiorato questa eventualità sono certa che se mi fosse consentito farei lo scambio, la mia vita per la sua, senza pensarci affatto.

      1. «Un vecchio una volta, tagliata della legna e postasela sulle spalle, camminava per una lunga via. Però a causa della fatica che incontrava nel cammino, messo giù il carico, invocava la Morte. Presentatasi allora questa e chiedendogli la ragione per cui la invocava, il vecchio spiegò: “Perché tu mi aiutassi a sollevare questo carico”». Il buon vecchio Esopo… 🙂

        (si capisce che le mamme fanno eccezione, Jenny…)

    2. fefral

      sì, farei a cambio anche io della mia vita per quella di un mio figlio. Ma mi fa paura lo stesso

  8. lacorsianumerosei
    22 agosto 2011 a 15:12 #
    …o della gioia, anche, a qualcuno!!!!
    ———-

    Andreotti: Quando, alcuni anni prima, alla visita di leva ero stato ritenuto adatto ai soli servizi sedentari (più tardi si chiamarono più elegantemente “di ridotta attività militare”), ero rimasto male nel vedere i colleghi di università andare al Corso allievi ufficiali (tanto più che, con poca carità, il maggiore medico che ci smistava previde per me un breve residuo di vita. Quando quindici anni dopo divenni ministro della Difesa, lo cercai, ma il poverino era deceduto).

    1. Ecco,la vendetta è un piatto che si mangia freddo….stecchito!!!!
      Per quanto riguarda la paura della morte, no, mi fa paura invece la malattia, la invalidità, marcire, puzzare (da vivo) e poi, l’ho già detto, l’imbarazzo che gli altri si debbano occupare del mio cadavere, anche se, spero, verrò cremato, ma c’è sempre tutta una trafila di maneggiamenti,preparativi, eccetra, questo mi impensierisce!!!!!

  9. “Eppure oggi che il marxismo è in un declino irreversibile, sino al punto che si rischia di essere ingiusti rispetto alla sua reale potenza filosofica, e che la rivoluzione sessuale e la combinazione marx-freudiana segnano il passo, la lotta contro il cattolicesimo avviene proprio sotto il segno dell’umanitarismo.”
    Da un commento sul libro “Il padrone del mondo”….
    Nemmeno l’ “umantarismo” va bene?
    Solo il cattolicesimo?

    1. Pesante è la vita, non la morte!!!
      Se poi a questa si aggiungono i preti, il papa, i capi di stato, i politici, le guerre, le disgrazie, i libri, i giornali, le cazzate di ogni genere che si sentono e che si dicono, allora…..

  10. Francesca Miriano

    Alvise,si sulla prima che hai detto. No su Ugo :pochi mi hanno gonfiato le palle più di lui. Forse ‘il Manzoni e gli umili’ ma è una nobile gara.

  11. Francesca Miriano

    SCRITERIATO: GRANDIOSO!!!! Non dimenticare ‘Ei fu….’ Se trovi qualcosa lancialo.Ma chi sono quei giganti del pensiero debole?

    1. Sono gli Oblivion, Francesca! 🙂 Non li conoscevi? Allora devi sentire almeno “La stazione di Bologna”. Hanno provato pure qualcosa sulla Commedia, ma lì a mio parere il passo era un po’ più lungo della gamba…

      Va’, mo’ mi sbilancio pure io: beccateve questa!

    2. giuliana z.

      Questa degli Oblivion mi mancava! è spettacolare! mi piacciono un sacco le parodie e i riassunti musicali delle grandi opere… di solito rispondono alla considerazione di Calvino, ovvero che un classico si dice tale quando non ha mai finito di dire quello che ha da dire!
      E non mi toccate Ugooooooo!

  12. Francesca Miriano

    No Cyrano ,è stata una piacevole scoperta.Noi al liceo abbiamo musicato diverse poesie soprattutto manzoniane. I miei figli anni fa mi hanno deliziato con una versione del ‘Signore degli Anelli’ fatta dagli studenti del liceo artistico di Busto Arsizio che ha girato a lungo su You Tube veramente esilarante.

    1. io avevo un compagno di banco che schiacciava in rap gli inni sacri… pensa che de “La Pentecoste” ricordo ancora il ritmo! 😀
      Di simili parodie, più o meno ufficiali, il web straripa: per gustarsele però bisogna conoscere discretamente i dialetti – per esempio Troy l’ho visto doppiato in romanaccio, in abruzzese e in emiliano… Finalmente quel film ha acquistato una sua dignità!

  13. Francesca Miriano

    Io me la cavo piuttosto bene col lumbard versione nord Milano-varesotto. A dispetto dei leghisti penso di essere ormai tra i pochi che conoscono il significato di alcuni vocaboli : per quante palle fanno non si sono accorti che il lumbard non lo sa più nessuno neppure di loro.

  14. Ieri sera mi è capitato di sentire parlare don Gallo. A parte il fatto che mi sembra che voglia fare un po’ il ganzo e il simpatico, ma la sostanza dele sue idee, a me, da esterno, non mi sembra mica peggio che di quelle altre della Chiesa Romana, come ha detto lui, paludata, e il suo richiamo al concilio e alla uscita della religione dalle chiese per andare tra la gente disgraziata non mi sembra mica da buttare via. Che cosa è successo nel frattempo, fra il Concilio e ora? Voi dite nulla, che in sostanza il Concilio vive nella Chiesa come è ora. E’ così? Don Gallo è un demente? E’ solo un buffone? Vuole farsi pubblicità?
    Vuole piacere? Quando dice che si poteva aspettare a fare santo l’ultimo Papa lo fa per rancore per invidia per polemica?

    1. giuliana z.

      Il mio primo istinto quando vedo don Gallo è di mettermi due dita in gola…
      ma voglio essere buona, oggi.
      Sul fatto che la religione debba uscire dalle chiese sono d’accordo. Finchè la fede rimarrà un fatto privato da tenere chiuso tra 4 mura, anche fossero quelle della parrocchietta, allorà rimarrà un fatto sostanzialmente irrilevante non solo per il mondo, ma per la vita di ciascuno. Ma c’è modo e modo di portare Cristo tra i disgraziati. Significa far abortire le prostitute? dare i profilattici a i giovani perchè non abbianno gravidanze indesiderate o Aids? perchè questo fa il caro don Gallo. Ah, questo sì che è coraggio! come no! il vero coraggio era quello di madre Teresa, che in India dove si forzavano gli uomini alla sterilizzazione, lei invece insegnava i metodi naturali per controllare le nascite; dove si moriva di Aids lei accoglieva e curava le piaghe. E oggi, nelle periferie delle metropoli ci sono preti che aprono i loro centri di accoglienza agli immigrati, senza pretendere nessuna conversione al cristianesimo, le donne islamiche si fanno il caffè e trovano chi le consola e le sostiene davanti a mariti violenti che entrano ed escono di galera in continuazione. Questi sono preti che obbediscono al Papa, non che lo insultano come fa lui. Lui è un volgarissimo filantrpopo , come lo sono altri che almeno hanno il coraggio di non nominare Cristo invano. Se don Gallo è ancora lì è grazie a qualcuno di certo più misericordioso di me!

    2. A me due dita in gola viene da metterle quando vedo la gente che chiacchiera e non combina niente, che gli parli e manco ti risponde, cafona e maleducata, che fa finta di non sentire. Però va in Chiesa tutti i giorni, si ammazza di Rosari, però parla solo con Dio e non ama i Suoi figli. Qualcuno molto più importante di Tutti noi l’ha chiamata Sepolcri Imbiancati.
      Invece Don Gallo è uno dei pochi che si sporca le mani e aiuta veramente , almeno ci prova. CHE FA I CONTI CON LA REALTA’.Cosa dovrebbe fare con le prostitute : accopparle? E con i giovani ? Nessuno li educa e loro sono come bestioline : li facciamo figliare con allegria ? O è meglio far accadere agli altri le cose tanto a noi non ci tocca ?
      In questi giorni quello che mi sta accadendo è troppo personale e non riguarda me direttamente per parlarne in questa sede ma so che quello che riceverei sarebbero solo condanne e il “problema” resterebbe lì, ben focalizzato, con giudizio annesso e manco una mano tesa.
      Ma fatemi il piacere

  15. admin

    31° edizione della Tendopoli a San Gabriele , Isola del Gran Sasso dal 23 al 27 agosto ( http://www.tendopoli.it). Ci sarà anche Costanza che mercoledì 24 agosto dalle 9,30 parlerà dell’importanza della preghiera in una relazione dal tema La preghiera, la dimora dell’amore e poi presenterà al pubblico il suo libro.

    1. giuliana z.

      scusa Alvise, ma non ce la posso fare! quando si parla di don Gallo non riesco proprio a trattenermi! è che gli manca del tutto la virtù fondamentale di un religioso, di un consacrato, che è l’obbedienza.
      Per me, invece, altri 7 anni di purgatorio!
      ora mi elcisso, che è meglio….

  16. Adriano

    Don Gallo contro l’obbedienza? Dipende a cosa. Alla Chiesa o al Vangelo? E a quale è meglio obbedire, in caso di contrasto tra i due?

  17. azzurra

    giuliana, pensavo che la virtù fondamentale per un ecclesiastico, che prima di tutto è un cristiano, fosse la carità. e don gallo, per rispondere al commento di adriano, obbedisce al vangelo prima che alla chiesa. non è forse il vangelo il nostro libretto di istruzioni, come lo chiama costanza?

  18. Alessandro

    Ritorno furtivamente prima di eclissarmi per qualche tempo ancora.

    Saldo alcuni arretrati quanto a genetliaci: auguri dolcissimi alle fulgenti principesse di Costanza e del nostro Guido, un abbraccio al primogenito della nostra Giuliana. Mi scuso con quanti dimentico (credete che non s’è fatto apposta).
    Un pensiero intenso anche al carissimo Filippo e a Jenny, di cui vieppiù apprezzo i commenti profondi e intrisi di fede schietta.

    Cyrano, grazie per avermi evocato (con il generoso immeritato appellativo di “documentatissimo apologeta-filosofo”), sta’ in guardia contro la birra guasta! 🙂

    Un abbraccio all’iridescente DanielaY, serica e granitica, fervida e fragile. Ogni tanto qualche commentatore la tratta male (come se fosse una mezza invasata), ma non le si confà. Se le volete bene ne sono contento.

    Giuliana, il tuo commento su don Gallo è leggendario, sottoscrivo parola per parola. Non cedere, che a sentir difendere (e magari da cattolici) ‘sto prete vanesio (ossimoro) genuflesso al mondo mi viene l’orticaria…

    Un saluto di cuore a tutte/i

    p.s.: bentornato Maxwell, della morte del grande padre Busa s’era parlato qualche post fa in qualche commento

    1. “Un abbraccio all’iridescente DanielaY, serica e granitica, fervida e fragile. Ogni tanto qualche commentatore la tratta male (come se fosse una mezza invasata), ma non le si confà. Se le volete bene ne sono contento.”

      Uno non se la può immaginare la smorfia che mi viene a rimaner di stucco dinanzi a robe così – e nessuno manco lo crederebbe, poi, che ci godo da impassire a rimanere senza uno straccio di parola di dire.
      Tipo adesso.
      – Ale, Ale.
      Ale…
      Si, un abbraccio, anch’io, e dalle mille braccia.
      Ti voglio bene.
      Lo sai.

    2. Barbara Favi

      Secondo me l’ossimoro, piu’ che “prete vanitoso”, e’ “volgare filantropo”. Non riesco a trovare volgare una persona che si mette al servizio degli altri, va contro i miei principi

  19. azzurra
    23 agosto 2011 a 12:46 #
    giuliana, pensavo che la virtù fondamentale per un ecclesiastico, che prima di tutto è un cristiano, fosse la carità. e don gallo, per rispondere al commento di adriano, obbedisce al vangelo prima che alla chiesa. non è forse il vangelo il nostro libretto di istruzioni, come lo chiama costanza?
    ——–
    L’impostazione ‘Vangelo sì, Chiesa no’, altrimenti detta ‘sola Scriptura’, è un’idea NON cattolica, bensì protestante. Una volta, molto, molto tempo fa, si chiamava ERESIA.
    😀

    1. Ahahha!, Paola! 🙂
      Un esorcismo collettivo di massa a tutte le banane, però solo da esorcisti allla Santa Madre (Chiesa) ubbidienti – se no probabile che non funonzia.

    2. Paolaaaaa
      questo è un colpo basso! BUCK è il nostro IDOLO!!!
      Ti devo far vedere il filmato in cui il mio Filippo completamente senza capelli dice le tre regole di Buck, stupendo!!!
      PS: che ti succede? Quali problemi ti attanagliano? Mi spiace sapere che pensi di non poter contare su di noi, che schifezza di gruppo siamo se uno pensa che sia meglio tenersi le cose che gli accadono per sè, altrimenti viene giudicato? Cmq, la mia mail, ce l’hai!
      jenny

    3. Puranchio ti ho risposto e ho perso tutto! 🙁
      Magari veramente ti scrivo sul tuo indirizzo per raccontarti cosa mi è accaduto : è un tema che talvolta anche qui viene toccato e che, accadendomi, mi ha provato ancora una volta che la teoria a nulla vale specialmente se non anima il comportamento dei protagonisti dell’azione.
      Comunque voglio dire che non penso questo gruppo sia una schifezza. E’ un gruppo di testoni, un filettin monocordi, assolutamente parziali, poco inclini all’azione umanitaria ma con le dovute eccezioni, fra molto colti e simpatici. L’unica vera nota dolente per me è che io, purtroppo, non ne faccio parte.
      Un altro Buck per Filippotto (oggi mi ha preso con l’Era Glaciale!)

  20. Adriano

    Scriteriato

    “L’impostazione ‘Vangelo sì, Chiesa no’, altrimenti detta ‘sola Scriptura’, è un’idea NON cattolica, bensì protestante. Una volta, molto, molto tempo fa, si chiamava ERESIA. :-D”

    mmm… A parte che, da quello che mi risulta, pure i protestanti hanno un ‘corpo centrale’ che dà pure delle indicazioni (es. il testamento biologico in Germania, a cui ha anche aderito la Conferenza Episcopale Tedesca)… E quando il Vangelo dice qualcosa e la Chiesa ne dice un’altra? Quale delle due idee seguire?

    1. La Chiesa NON può dire una cosa diversa dal Vangelo. Siccome tot capita tot sententia, del Vangelo sono possibili molte interpretazioni, difatti ci sono centomila confessioni protestanti che, pur partendo tutte dal Vangelo, vi vedono ciascuna una cosa diversa.
      Santa Romana Chiesa ci dà, fra le interpretazioni possibili, l’UNICA giusta, cui perviene grazie al Magistero, all’assistenza dello Spirito Santo, a molti Ordini religiosi che hanno si fanno una capoccia così sui libri, a teologi coi controfiocchi come Ratzinger, ed a quella meravigliosa istituzione che pure gode della peggior fama al mondo: la Congregazione per la Dottrina della Fede, per gli amici Sant’Uffizio.

    2. Adriano

      Daniela Yeshua
      Scriteriato

      Affermate che tra Chiesa e Scritture non ci sono discrepanze…

      Ma la Chiesa ha modificato la propria interpretazione delle Scritture nel tempo; per esempio, la propria posizione verso gli omosessuali (un tempo esclusi dalla Chiesa, ora non necessariamente). Altro esempio: Galileo Galilei era stato condannato dal Sant’Uffizio per poi essere riabilitato cinque secoli dopo.

      Allora, in questi casi qual è l’interpretazione giusta? Quella di allora o quella attuale? E ha ancora senso parlare di UNICA interpretazione? Se qualcuno non si fosse conformato all’interpretazione data allora dalla Chiesa ma a quella attuale, era lui a essere eretico oppure lo era chi lo condannava?

      Insomma, a dire il vero ‘sta questione non mi sembra poi così semplice…

      1. non lo è, ma risponde adeguatamente alla superficiale pedanteria della tua provocazione, perché anche tra i vangeli e nello stesso testo di un unico vangelo ci sono talvolta forti “discrepanze”. Hanno ragione Daniela e Scriteriato, nel senso che la Chiesa non è un orpello aggiuntivo o peggio alternativo all’autorità del Vangelo, ma precisamente il suo fondamento (perché è la Chiesa che testimonia il Risorto, e in forza della cui testimonianza il Vangelo è Spirito vivificante e non lettera mortifera), e pertanto essa è l’unica che, con tutti i limiti di ogni caso storico, è per se stessa autorevole nell’interpretare i testi evangelici. L’unicità della Chiesa è quella che c’interessa, ben più di quella delle interpretazioni, perché il Cattolicesimo s’è saputo mostrare maestro di mediazione e di accoglienza della molteplicità.

    3. Adriano

      Cyrano

      Accidenti, ogni intervento che faccio viene sempre etichettato da te come provocazione… Cyrano, ce l’hai con me? 😉 😉

      Quello che mi lascia perplesso non è la questione dell’unicità della Chiesa, né che essa testimoni Cristo, ma aspetti molto pratici, come i limiti di ogni (tanti?) caso storico di cui parli e proprio le varie interpretazioni (che metti pure tu al plurale) che la Chiesa ha dato nella storia, giudicando in modo completamente diverso situazioni simili, o addirittura la stessa situazione a distanza di tempo. Penso che buona parte dei credenti veda proprio tali questioni pratiche e non tanto i concetti teologici…

      Quanto alle discrepanze di cui parli nelle Scritture, ne ho trovate nelle lettere, tra cui quelle di San Paolo, ma non me ne vengono in mente per quanto riguarda i Vangeli… Non è che potresti fare qualche esempio?

      Grazie e buon pomeriggio!

      1. prova a pensare ai racconti della Resurrezione e dell’Ascensione (aspetti non del tutto marginali del messaggio cristiano, in fondo), a quelli dell’infanzia… pullulano di divergenze sui tempi e sui luoghi. Le beatitudini sono state dichiarate su un monte (Matteo) o in una prateria (Luca)? Dalle piccole alle grandi cose i Vangeli mostrano di essere stati scritti da veri autori, che hanno amalgamato dati comuni e propri in una formula personalissima e irriducibile a una banale sinossi. La dogmatica è armonia delle verità, e non confondiamo i piani del magistero (di fede e morale) con quelli della politica e dell’etica personale: anche Alessandro VI scrisse uno splendido documento sull’Immacolata (1502: ben prima di Pio IX), e non era uno stinco di santo.
        Non credo di avercela con te, ma francamente molti dei tuoi interventi (non ribatto a tutto) mi sembrano gratuitamente provocatori, e spesso anche pedanti. Non mi pare di avvertire lo stesso con tutti… ci sarà un motivo.

    4. Adriano

      Cyrano
      Mi spiace che i miei interventi ti sembrino provocatori. Cerco solo di porre le domande che mi vengono: mi trovassi d’accordo su tutto, non ne farei alcuna! 😉

      Quanto alla pedanteria, beh, se non trovo risposte tendo a riproporre le domande…

      Buona serata!

    1. Che spettacolo!!
      Grazie, Paole’, da 38 gradi di febbre stanno ormai glaciantemente discendendo di brutto e grazie a te.
      Torno tra meno fesche lenzuola a sollazzarmi nel calduccio esterno e interno – a momenti evaporo – e non solo per la febbre – 🙂
      Un bacio a tutti, o ventosissimi.

    1. – Niente da fare.
      Risalita copiosamente la temperatura corporea. Ma ti ringrazio lo stesso, Scri ( la classica mi febbricita ogni singolo globulo rosso nelle vene ).
      Questi ultimi secondi di autonomia in bilico nella posizione da seduta ve li porgo furiosamente così.
      ( …Ecco, si. Questo a seguire mi snebbia anche la febbre. Dribbla sulla fronte ma poi dappertutto mi possiede fuori e dentro di me, placando l’arsura – solo esteriore, qui dentro è un circo di febbri).

  21. Adriano
    23 agosto 2011 a 14:39 #
    Galileo Galilei era stato condannato dal Sant’Uffizio per poi essere riabilitato cinque secoli dopo.
    —-
    E Giordano Bruno? Vogliamo dimenticare quest’altro grande eroe del libero pensiero?

  22. azzurra

    scriteriato dice: L’impostazione ‘Vangelo sì, Chiesa no’, altrimenti detta ‘sola Scriptura’, è un’idea NON cattolica, bensì protestante. Una volta, molto, molto tempo fa, si chiamava ERESIA.

    non penso, semplicisticamente “vangelo sì, chiesa no”. quanti sono i sacerdoti che non condividono le posizioni della chiesa ufficiale? sono tutti eretici? secondo te, agli occhi di dio, il papa don gallo e l’ultimo dei disperati non sono tutti uguali?

    1. Giuseppe

      No sbagli: il libro intervista di Messori e all’allora Panzercardinal J.Ratzinger ora Benedetto XVI sul punto è chiarissiomo. I Vangeli furono prima orali, cioè tradizionali, poi verso il secolo ??? (non si sa quale metti una cifra che ti piace ma inferiore a VI) furono messi per iscritto. Quindi, chiunque invoca la sola scriptura invoca, de facto, la tradizio che ha consegnato agli amanuensi i Vangeli fin allora orali . Mi spaice di non citarti passi e pagine, ma sono in vacanza e non ho il testo con me.

    1. E’ evidente che non lo possono essere. Dicono l’uno l’opposto dell’altro, quindi uno dei due si sbaglia.
      Ma non dirò per quale dei due io faccia il tifo! 🙂

  23. Francesca Miriano

    Vorrei campare cent’anni solo per vedere chi vince voi o Don Gallo, Ratzi o Paolo VI, Martini o Scola,e avanti così.Solo la Storia potrà giudicare come diceva quell’ex gran figo di Fidel. Comunque pax vobiscum ( si dice così?)parto per l’Italia a 40° speaking english at all.

  24. azzurra

    ciao miriano! indovai con questo caldo a parlare inglese? (della serie mi faccio sempre i cavoli miei). buon viaggio!

  25. Carissima Dott.ssa Miriano2, con tutto il dovuto rispetto per la CUGGGGGGINA DER GENIO COSMICO, mi pare un post un po’ così:
    a) Ratzi fu nominato cardinale proprio da Montinus, si vede che tanto antipatico nun je stava
    b) L’ex gran figo di Fidel ha studiato dai Gesuiti: do You sapev?
    c) l’importante, alla fine, è che vinca il Padre Eterno, ma questo già sappiamulus perché non praevalebbbbbbbbunt

  26. anna

    Anch’io ho più parenti al cimitero che dove vivo!
    x il 1° di FEFRAL…io non ho proprio il tempo per essere assidua quì, anche se mi piacerebbe tanto, ma ho trovato qualcuno con cui sfogarmi, qualcuno che quando ero giù mi ha sollevata (“dal vivo” sarebbe una vera amica)
    COSTANZA: ti ho vistaaaaa!!! fantastica altroche! sei da sposareeee!!!

  27. giuliana z.

    sarà anche un gruppo di testoni, cara Paola. Ma tu non puoi giudicare a distanza quello che ognuno di noi fa o non fa per altri nella sua vita. Io non posso aiutarti nei tuoi problemi, perchè oggettivamente c’è una distanza fisica che me lo impedisce. Da qui cosa posso fare per un amico distante? posso assicurargli la mia preghiera.
    La mia amica qui vicino, che è completamente agnostica, ma le voglio un bene dell’anima, la aiuto fisicamente se mi chiede una mano, per esempio, se deve andare in ospedale e ha bisogno di qualcuno che stia col figlio. Fra 3 giorni se ne va in Inghilterra, per sempre. Sto male al solo pensiero, ma continuerò ad amarla. E se avrà bisogno di me ci sarò.
    Qui io do giudizi su fatti e opinioni oggetti di commento. Non è, il blog, un luogo di soccorso per casi di emergenza personali. Almeno non nella forma che forse qualcuno si aspetta.

    1. Sulla carta hai ragionissima, Giuliana e pensieri e preghiere sono atti splendidi. Eppure da questo gran parlare di fatti altissimi e di principi non traspare niente di quello che ciascuno fa di valido per se o per altri nella propria vita. Anzi si coglie violentemente la volontà di rifugiarsi nella preghiera per non affrontare i problemi veri, tangibili; condannando cose che accadono tutti i giorni a priori illudendosi che, lanciando anatemi a destra e a manca, nessuno di noi o dei nostri cari o figli abbia o abbia mai avuto a che fare col dubbio di fede, con l’Aids, con le prostitute, coi preti fantasiosi, con gli omosessuali, coi pedofili, con gli atei, coi preservativi.
      Niente di tutto questo ha a che fare con le aspettative personali di aiuto che mi si continuano ad attribuire e che sortiscono solo l’effetto di farmi stare ai margini. Grande esempio di amor cristiano.
      Mi dispiace ma tutto quanto dico si coglie con nettezza.

    2. Il problema non è quello che mi aspetto da un blog o da questo blog ma cosa mi aspetto da un cristiano : cura, attenzione, gioia, apertura.
      Ed è proprio questo che da queste parti non vedo.

    3. giuliana z.

      mah…. forse non avrò a che fare con casi ai limiti della disperazione o della vita più dolorosa. Ma ti posso garantire che nel mio piccolo le mani con la realtà me le sporco eccome! a ciascuno è data una particolare situazione. Non ce n’è una migliore dell’altra. Come non c’è un cristiano migliore dell’altro. Però ho la certezza, stando nel cuore della chiesa, di essere dalla parte di Cristo. Perchè sento che Lui sta dalla mia parte, dalla parte della mia umanità. Che poi io abbia un temperamento rissoso, o poco incline all’umanitarismo, come dici tu, è probabilmente vero. Prego altresì di cambiare questo mio atteggiamento. Ma se per aiutare un amico gli battessi solo una pacca sulla spalla, secondo me servirebbe a poco. Quando nella mia vita sono stata in seria difficoltà (anche io sai, ho avuto dubbi…) i miei amici non si sono limitati a una pacca benevola. Mi hanno anche detto “ma che ca…o stai facendo???”. Com-passione e correzione. Per me questa è l’amicizia.

    4. Beh io non sono tua amica e non posso permettermi tanto, di dirti cioè ma che ca… fai, o di dirlo a chiunque qui dentro, o tramite un blog.
      Mi sono limitata a decifrare i toni generali di tutti questi discorsi per me molto lontani dalla realtà : secondo me una persona va amata non perchè lo dice il Papa; allo stesso modo il Papa non ci può dire chi amare o chi no. E’ bello stare dalla parte di un Dio, o avere un Dio dalla propria : parafrasando un detto moderno, sicuramente è vincente. Se è però quel Dio che ho conosciuto anche io, Gesù diceva di amare tutti, di guardare alle proprie pagliuzze prima che agli altrui cammelli.
      Io non so se tu sei rissosa, ma sono convinta che un rissoso può essere molto in gamba ad aiutare gli altri, può difenderli con nerbo ed onestà. Proprio come stai facendo tu con chi o con cose che non ne hanno bisogno : se Ratzi sta dove sta vuoi che gli faccia paura il diavolo? E le idee e i valori di cui tutti parliamo qua dentro sono sopravvissute ai secoli, noi siamo formiche in confronto.

      Io credo che dovremmo darci tutti subito la mano invece di chiederci prima : te la dò se…
      non sei una prostituta
      non sei Don Gallo
      non sei Augias
      non sei Moretti
      non sei omosessuale
      non usi il preservativo (ma saranno ca..miei?)
      non sei per l’aborto..

      ecc ecc. ecc. 🙁

    5. giuliana z.

      mai, proprio mai detto che non aiuterei qualcuno giudicandolo prima se è degno o no!
      il fatto che io dica che è conto natura l’omosessualità, non vuol dire che non possa avere un amico omosessuale, come ne ho, per altro.

  28. Pensare che quello che mi affascina nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana è proprio la coerenza nei secoli e secoli. Amen.
    Dopo un’adolescenza tra le parrocchie francescane imbevute di teologia della liberazione, piena di libero pensiero vecchio come il mondo (o almeno quanto il peccato originale, ricordate, quello del l’Albero della conoscenza del bene e del male, più libero pensiero di così?)…
    Nel mio piccolo, credo che ci siano state orde di persone, armate delle loro migliori buone intenzioni, che abbiano voluto creare il paradiso in terra (o un mondo nuovo, o l’uomo nuovo, o il nuovo ordine, chiamate pure come volete) con le proprie mani.
    Gli stessi apostoli,  che si aspettavano il Messia con la spada per rovesciare “il sistema corrotto e oppressore” si sono, ad un certo punto stufati e hanno sottilmente criticato Gesù… Insomma cosa sei venuto a fare??? Non facciamo una bella rivoluzione contro ‘sti romani che ci opprimono? La Via indicata tuttavia era un’altra, era la via della rivoluzione “interiora homini”, quella dei quaranta giorni nel deserto a pregare e vegliare, quella del tradimento, del calvario e della croce. Solo così avremo l’Uomo Nuovo, Risorto.

    Già, molto più facile costruirci gli idoli, le idee, le ideologie a misura dei nostro ego. Già, se la Chiesa è peccatrice e fallibile, io si sono una roccia immacolata… E poi meglio soli che nella stessa barca di Pietro, Paolo and Co…

    Ognuno con la propria barchetta… 

    “E voi, chi dite che io sono?”. Ce lo chiede ancora il Re.

    Vi lascio, il tramonto sulla laguna al suono di musica brasiliana alla fine di una corsa/Rosario non me lo rovinerà nessun ognunista al mondo.

    1. Ho più stima di te e della tua buona fede che di tutte le chiese del mondo messe insieme!!! Che se ne fa una come te, con la fede che hai te, della chiesa? Lacia che le chiese seppeliscano le loro chiese e vai tranquilla da sola, DANICOOOOOR!!!!!

    2. Giuseppe

      (il vuoto cuol dirti che non trovo le parole per esprimerti la mia gratitudine per quel che hai detto).
      PS Se ti va mi spiegi un pò sta teologia della liberazione dal basso?

  29. fefral

    “agli occhi di dio, il papa don gallo e l’ultimo dei disperati non sono tutti uguali?”
    Agli occhi di Dio non credo proprio che don gallo sia uguale al papa. Come io non sarò mai uguale a te. E questo pensiero mi consola molto, perchè a me non verrà mai chiesto di essere come il papa, ma solo di essere fefral….. e a don gallo di essere don gallo (preferisco non pronunciarmi invece su quello che penso di lui, di quello che fa ecc… )
    Paola, mi dispiace leggere nelle tue parole un giudizio spietato e credo anche ingiusto, o comunque imprudente. Cosa puoi sapere tu di cosa ognuna delle persone che scrive qua dentro faccia nella sua vita per gli altri?
    Non sappia la tua mano destra cosa fa la sinistra. Personalmente ho spesso trovato che le persone che meno si vantano di fare il bene sono quelle che ne fanno di più. Su un blog che altro aiuto puoi dare a una persona se non parole di conforto e preghiere? Io qua dentro di parole di conforto ne leggo tante, di preghiere anche troppe (a volte sinceramente mi infastidisce anche questo continuo chiedere e dare esplicitamente preghiere, ma come ho già detto una volta sono io che ho dei problemi se mi irrito nei confronti di chi è migliore di me). Cosa dovrebbero fare ancora le persone del blog? Una raccolta di soldi?
    Io do per scontato che ognuno di quelli che scrive qua dentro si faccia il culo per aiutare gli altri prima di venire qua a parlare di Dio. Se poi non è così non ho gli elementi per pensarlo.

    1. Cosa puoi sapere tu di cosa ognuna delle persone che scrive qua dentro faccia nella sua vita per gli altri?

      Infatti non lo so perchè da quello che leggo e traspare da qui non si vede : sono sicurissima che ciascuno nel suo privato sia una gran persona, ci mancherebbe. E’ che da qui emerge solo la gran paura de sto famigerato peccato che fa mettere condizioni all’amore di Cristo che io so, e credo, essere incondizionato.
      E non sono imprudente perchè leggo tutto e tutti i giorni e non sono sommaria. Casomai sono io che vengo offesa perchè ritenuta convinta che un blog sia un luogo di soccorso per casi di emergenza personali. Come se il caso pietoso fossi io. Caso mai lo siamo tutti.
      E sono anche molto attenta perchè non voglio offendere la padrona di casa a cui ho motivo di essere affezionata personalmente.
      Però ho sto difetto che quando di cretinate ne sento troppo, mi saltano le cervella.

    2. Se solo tu sapessi cosa ho dovuto affrontare in questi giorni, altro che notti dell’innominato e non sarà facile venirne fuori anzi è impossibile venirne fuori integri ma sono croci minime rispetto a quelle di Nostro Signore.

    3. Ma Luigi, figurati se io non ho rispetto per le tue sofferenze o per quelle di altri : scrivimi che ne parliamo molto volentieri!!!
      Ma qui non è mica una gara a chi sta peggio!! D’altra parte se tutto finisce nel caso umano che non sa cosa è un blog, che non ha di meglio, che porta i dolori dove non deve ed è soggetta a perdizione perchè non crede solo in Cristo, poi ci ritroviamo così a tirarci addosso ciascuno le proprie croci o le proprie prestazioni.
      Ripeto : da chi si professa cristiano io mi aspetto molto meglio e molto di più.
      Sicuramente ho sbagliato io, chiedo scusa ma quando è troppo è troppo

  30. Fefral

    Quando sento cretinate saltano le cervella anche a me, ed è uno dei motivi per cui ultimamente cerco silenzio e solitudine. Davanti alle cretinate degli apostoli Cristo si fermava a spiegare, parlare con loro, senza mandarli a cagare. Io non ne sono capace quindi mi eclisso.
    Per il resto, Paola di cosa hai bisogno? Io non ho mica capito a cosa ti stai riferendo?

    1. Cristo era Cristo : qui c’è qualcuno in grado di imitarlo?
      Per quanto riguarda i miei “bisogni” : contrariamente a quanto si pensa, io non deposito i miei “bisogni” qui.
      Certo amo l’apertura e l’accoglienza. E qui , mi dispiace, non la trovo : non è apertura parlare di diavolo a ogni piè sospinto. Quella è fifa.

    2. Laura C.

      @Paola: Beh, io qualche volta, per grazia di Dio, ho imitato Gesù Cristo: sono “cristiana”, di Cristo, chi altri dovrei scegliere come maestro? L’ho fatto quando sono stata accusata ingiustamente e ho perdonato; quando, nel mio matrimonio, non mi sono fatta giustizia con le mie mani ma ho supplicato Dio che mi ha donato comunione e amore per mio marito; quando non ho dubitato dell’amore di Dio quando mio figlio se n’è andato in Cielo…
      E in ogni caso “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”…
      Pace e bene a tutti!

    3. Brava Fefral, mi piace che te vuoi essere te!
      Ma quando fai tutte queste cose che ti hanno detto di fare, sei sempre tu che sei te? E poi pensi che la bontà sia data dal digiuno o dal mancato uso del preservativo?
      Penultima cosa : non sono solo io a non essere stata accolta. Manco voialtri vi accogliete, basta che vi discostiate di un minimo dalla strada comune. Pronti ad azzannare.
      Ultima cosa e poi veramente DIMENTICATEVI CHE ESISTO : e adesso io come faccio che sono stronza anche se ho fede?
      Buon proseguimento

    4. Adriano

      Paola dice: “non è apertura parlare di diavolo a ogni piè sospinto. Quella è fifa.”
      Concordo.

  31. azzurra

    vedi fefral, quello che a me invece irrita è che chi fa domande o cerca risposte viene tacciato di essere provocatore o pedante, di essere in mala fede o, semplicemente, di dire cretinate, mentre voi, gli eterodossi, sembrate essere i depositari della verità rivelata solo perché protetti dall’ombrello di santa madre chiesa. scendete dal piedistallo e imparate a confrontarvi.
    costanza scusa il tono, ma qui si esagera.

    1. Grande Azzurra 🙂 grazie!
      Mi dispiace di trascendere ma, purtroppo, anche per deformazione professionale, sono intollerante alle risposte preconfezionate. La fede è una scelta : lavoro con talmente tanta gente diversa, e di varia età, che non posso permettermi di credere solo a quello a cui credo io altrimenti chiuderei i battenti.

    2. Invece il tono è tutto, e te lo dico senza alcun rialzo di piedistallo: se siamo a tavola insieme e tu batti il bicchiere sul tavolo guardandomi storto, io non ho nulla contro la tua sete, ma non ti darò un goccio d’acqua prima di farti notare che c’è qualcosa nel tuo “come”, non nel tuo “cosa”, che proprio non va.
      Adriano non mi pare pedante perché fa domande ragionate, ma perché mi pare (a me, certamente, è una faccenda largamente soggettiva ma imprescindibile, come per lui e per tutti) che le sue osservazioni siano mosse sempre dall’ansia di aggiungere o di togliere mezza parola agli altri, dimenticando forzosamente (non posso pensare diversamente) testi e contesti. Alvise si pone in contrasto molto più spesso di lui, e molto più radicalmente (scusa, Alvin, ché t’ho tirato in mezzo), eppure chi è mai risultato infastidito dal suo modo di porsi?

    3. Fefral

      Ho scritto un sacco di volte che non mi sento rappresentata in quel “voi”
      E mi rompe questa distinzione tra voi e noi.
      Io non sono un noi, sono una fefral qualunque che crede in Dio, crede (essì) anche che esista il demonio.
      Il peccato mi fa paura sì, soprattutto peccare contro la carità, perché Dio è amore, quindi la carità è la “materia” (signori teologi è una licenza poetica) di Dio.
      Sono una credente “ortodossa” , di quelli vecchio stampo, che vanno a messa la domenica, rispettano l’ora di digiuno prima di fare la comunione e pensano che non si debba usare il preservativo.
      Sono buona? No.
      Se lo fossi, ora non sarei incazzata
      Paola qual è l’accoglienza che non hai trovato? Aiutami ad essere più buona. Io sono nata stronza. Forse per questo ho avuto il dono della fede. Senza sarei davvero cattiva.
      Buonanotte a tutti.
      Anna mi fa piacere vederti un po’ di più.

    4. Mia amata…
      Mia meravigliosa Fefral.

      Sei bellissima. Ti incaxxi e sei bellissima.
      Io uomo dovevo nascere, questa è la verità.

      Ah, le donne, le donne. Mi fanno impazzire le donne schiette e pulsanti d’amore.

      ‘Notte, va’.
      Smuakkini a tutti.

  32. anna

    Che lavoro fai Paola? mi son persa. Certe volte non riesco a seguirvi,,,ma mica vi arrabbiate?

    1. No! Io sono solo un po’ scocciatiella…faccio la psicopedagogista cioè sono un consulente educativo per famiglie, genitori, bambini e adolescenti, scuole…

  33. azzurra

    ehm, ho scritto eterodossi, ma volevo dire ortodossi (lapsus?)

    felice notte a tutti!

    1. un lapsus felice, Azzurra 🙂
      perlomeno da quando lo sforzo dell’ortodossia (in moltissimo paragonabile all’ascesi di un funambolo) è diventato un capo d’accusa. La nostra colpa è quella di cercare un equilibrio diverso, che abbiamo quasi solo intuito esserci: non abbiamo visto tutta la verità, ma abbiamo visto che c’è una verità tutta intera, e non vogliamo prestare orecchio a chi dice il contrario.
      Perché sembriamo arroganti noi, e non chi sembra contraddirci per partito preso? Perché sembriamo fissati noi, e non chi semplicemente non fa la vita che vorrebbe ma vuole che noi glie la approviamo? Noi stiamo cercando la nostra via, e confidiamo di averne imbroccata la direzione, dopo ricerca e raccoglimento, dopo grazia e illuminazione… Perché dovremmo barattare tutto questo con uno scialbo “Rispetto la tua opinione quanto la mia”? No, non do alle cose su cui non è colato il mio sudore lo stesso onore che do a quelle su cui è colato, ma se tu mi racconti del tuo sudore sarà difficile che io non lo stimi prezioso quanto il mio. La tua opinione non può arricchirmi semplicemente “perché è un’altra” (anzi, forse se fosse la stessa ci arricchiremmo all’ennesima potenza, e questa è la Chiesa), ma “perché è la tua”, se tu sei un ricercatore che vuole condividerla con un compagno di strada.
      Se invece sei una che ama il mare e che vuole darmi dell’intollerante perché io amo i monti e non amo il mare… non è questione di ortodossia e di eterodossia… e non è neanche questione che m’interessi.

  34. anna

    Bel lavoro, complimenti! sicuro ne vedi di tutti i colori.
    Purtroppo non posso dirti niente per consolarti perché ogni tanto mi perdo…nel senso che leggo i post e non molto i commenti (soprattutto quelli lunghi: mea culpa) e poi, forse per questo, mi sento a volte un pò “emarginata” quindi evito di parlare però mi piace un sacco questo posto.
    un abbraccio a te..non essere scocciatiella 🙂
    sto per crollare, sono stanchissima
    ciaoooooooooooo

  35. Maxwell

    …………. La fede è una scelta ………………….

    la fede è un dono……….( se vuoi chiedo scusa x la risposta preconfezionata………….)
    la ricerca della fede è un’altra cosa!!!!!!!! è uno sforzo NOTEVOLE al quale non tutti sono disposti ad assoggetarvisi.

    ………….mentre voi, gli eterodossi…………
    forse ortodossi….o. talebani cristiani………. o che ci hanno fatto un c… così da piccoli……………………… questo intendevi?

  36. Maxwell

    …………….depositari della verità rivelata solo perché protetti dall’ombrello di santa madre chiesa……………………..

    eresie dei primi secoli arianesimo montanismo giansenismo manicheismo catarismo (posso continuare con un’altra trentina) fino ad arrivare al comunismo reale , al modernismo all’ateismo.
    2.000 anni di persecuzioni, solo nel XX secolo oltre 70 milioni di morti………………
    E un bel po’ di Santi che hanno lasciato scritto parecchio………..
    A, pure un bel po’ di concili!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Laura C.

      No, tosta proprio no… Direi piuttosto che vorrei essere un pò più innamorata di Cristo, invece sono tiepida tiepida e ancora conto sulle dita le volte in cui mi sono buttata, ho avuto fede in Dio e non sono rimasta delusa….

  37. Maxwell

    ……………..scendete dal piedistallo e imparate a confrontarvi……………….

    AHAHAAHAHAHAHAAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    ROTFL ROTFL ROTFL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Rolling On The FLoor!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    sto spanciandomi sul ridere battendo i pugni sul pavimento e piangendo dalle risate!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  38. anna

    Maxwell, ma quanti puntini di sospensioni metti???…………………….:-) 🙂 🙂 …………………………….

    1. Boh ? Secondo me sostituiscono gli insulti che vorrebbe propinarci.
      Ho proprio sbagliato a voler salire su questo piedistallo, non sono disposta ad essere così arrogante.
      Chiedo scusa a Costanza, mi ritiro.

  39. Paola
    23 agosto 2011 a 22:50 #
    Boh ? Secondo me sostituiscono gli insulti che vorrebbe propinarci.
    —–
    Questo è processo alle intenzioni, però!

  40. Maxwell

    …………Boh ? Secondo me sostituiscono gli insulti che vorrebbe propinarci………………….

    è solo per staccare le vostre frasi e rispondervi.
    Mi stupisce che una pedagogista del tuo valore mi voglia mettere in bocca frasi che non ho mai proferito nè pensato. Stai forse usando il metodo Goebbels ( ministro della propaganda del III Reich) ?? ” calunniate, calunniate……..qualcosa resterà attaccato.”

    …………………non sono disposta ad essere così arrogante………………..

    dalla frase precedente non mi sembra proprio.

    1. Laura C.

      @Paola: Hai “esternato” molte cose questa sera, alcune discutibili o solo ingenue, nella forma e nei contenuti… Maxwell, evidentemente, non la pensa come te, ma almeno non è in cerca di consensi…

    2. Laura, è ingenuo pensare che io cerchi consensi perchè, se ne volessi, non mi esprimerei qui. Il campo è sbagliato per me e sono io la prima a saperlo. Cerco solo di esprimere la mia idea e sono io che sbaglio quando ci provo perchè lo so, come ho già detto più volte, che ci prendo solo tortorate.
      Colpa mia.

  41. Paola
    23 agosto 2011 a 23:22 #
    Se avessi gli occhi foderati di prosciutto, avrei bisogno di ricorrere al processo alle intenzioni.
    ————-
    mi spiace se si sia sentita urtata da qualche mia affermazione

    1. Simpaticissima citazione ma non mi riconosco nè in Kevin Kline nè nell’altro a testa in giù. 🙂

      Trovo molto scorretto portare la professione (seria ) di una persona a supporto di una sua mancanza 🙁

  42. Maxwell

    ………..Però ho sto difetto che quando di cretinate ne sento troppo, mi saltano le cervella………..

    …………Ripeto : da chi si professa cristiano io mi aspetto molto meglio e molto di più………………

    …………Sicuramente ho sbagliato io, chiedo scusa ma quando è troppo è troppo…………

    …………mo l’apertura e l’accoglienza. E qui , mi dispiace, non la trovo : non è apertura parlare di diavolo a ogni piè sospinto. Quella è fifa………………………………

    ……………sono intollerante alle risposte preconfezionate……………..

    …………….No! Io sono solo un po’ scocciatiella………………..

    ……………………….Spero che qualcuno si renda conto di chi sta offendendo chi……………….

  43. Fefral

    Anche io sono stronza con fede. Se non ne avessi sarei peggio.
    Il digiuno … la chiesa mi indica una cosa. Io sono me quando decido se seguirla o meno. Sono me se mi ribello o se obbedisco a una cosa piccola come l’ora di digiuno prima della comunione. Che poi scopro che quella piccola attenzione di non prendere il caffè un attimo prima della messa mi aiuta a non dare per scontato Gesù.
    Il preservativo? Quello non c’entra la chiesa sai? Ci sono arrivata da sola a scoprire che col preservativo non si fa l’amore ma si fa sesso.
    Sull’accoglienza hai proprio ragione sai?
    Per questo ti ho chiesto aiuto.
    Ora dormo davvero peró

  44. fefral

    Ieri sera ero davvero stanca (sì dopo due settimane e mezzo di ferie madre di tre figli che non è abituata a fare la mamma a tempo pieno è quasi più stanca di quando va al lavoro)
    Ho riletto un po’ la sequenza di commenti. Noto un’intolleranza di solito più frequente tra i cattolici ortodossi e che invece viene espressa in questo blog molto più spesso da chi è meno ortodosso o anche ateo.
    “scendete dal piedistallo e imparate a confrontarvi” Azzurra, ma che stiamo facendo da tutti questi mesi?
    E’ vero, l’accoglienza non è il nostro maggior pregio, ma con questo “nostro” voglio comprendere tutti quelli che scrivono in questo blog, a partire dagli autori fino ad arrivare a ogni singolo commentatore, ortodosso o diversamente credente, ateo o agnostico….Azzurra e Paola comprese, ci metto dentro anche Alvise, Cyrano, LGT, me stessa, Giuli… ho fatto nomi a casaccio, metteteci dentro tutti e non sbagliate…
    Io non vedo molta differenza tra il modo in cui reagisce ognuno di noi. Paola in particolare nella discussione di ieri mi è sembrata cadere nei limiti che critica. Ieri l’ho notato in Paola, in altre occasioni l’ho notato da parte di altri, indipendentemente dalla “fazione” di appartenenza.
    Io stessa so di farlo spesso, per questo ogni tanto mi isolo (mi eclisso): quando sento montare l’irritazione preferisco starmene da parte e cercarne la ragione profonda, poi magari provare a intervenire. A volte però non ci riesco e rispondo di istinto. Ieri Paola mi ha proprio fatta incazzare, lo ammetto. Ho percepito saccenza, giudizio, intolleranza, poca comprensione, egocentrismo.

    Il fatto che abbia percepito tutte queste cose non vuol dire assolutamente che lei sia così.

    La cosa più probabile è che io fossi ipersensibile su queste cose e i toni di Paola mi hanno fatta saltare. Esiste anche la remota possibilità che paola sia effettivamente così, ma io non lo so, non la conosco, so di lei solo quello che scrive nel blog. Non conosco la sua vita, i suoi problemi, le sue sofferenze e le sue gioie. Lei d’altra parte non conosce me, non conosce la maggioranza degli altri. Non sa se dietro il nick di fefral ci sia per esempio una donna piena di problemi familiari, di salute, di soldi, ecc (no tranquilli, sto benissimo, solo non volevo tirare in ballo nessun altro). Non sa se ad avere bisogno di aiuto sia proprio la persona che lei accusa di non essere accogliente.
    Questo intendevo per giudizio imprudente, nulla di più.
    Come per me sarebbe imprudente giudicare Paola perché i suoi toni mi sembrano saccenti, pieni di giudizio, intolleranti, poco comprensivi. In altri casi la stessa percezione l’ho ricevuta da altri, cattolici ortodossi come me.
    Un’ultima precisazione. Quando scrivo che non mi identifico con nessun “noi” non parlo della chiesa, di cui sono orgogliosa di essere figlia. Semplicemente voglio evidenziare che ognuno risponde individualmente e responsabilmente del suo operato, del suo far bene o far male. L’appartenenza alla chiesa, la fede, non è, non può essere, un rifugio, un modo per deresponsabilizzarsi. Così come credere che il demonio esista non significa scrollarsi di dosso la responsabilità che il male che facciamo lo facciamo noi, liberamente noi.
    Buona giornata.

    1. Buongiorno Fefral, buongiorno a tutti.
      Stamattina la penso esattamente come te : sul blog condivido ogni tua parola anche se da un punto di vista diverso. E anche io ho fatto la tua stessa scelta di allontanarmi quando non condivido. Mi dispiace di averti fatto inca…are: non era nella mia volontà. Piuttosto volevo ragionare tutti insieme ma sono stata toccata sulla mia professione e questo non si fa.
      Però ogni tanto ci ricado in quanto mi chiedo : ma come fa tutta sta gente simpatica, colta, intelligente ad avere tutti sti paraocchi.
      Anche io credo di poter amare Dio solo che non sono rigida. Più che altro non posso come lo fai tu e molti qui : per motivi di salute non posso digiunare prima della Comunione nè posso schifare i preservativi. A 32 anni mi è stato imposto di non fare più figli se volevo tirare su i miei due. Eppure non è arrivato nessun Dio a dirmi : allora adesso no, tu no, tu non puoi più avere fede.
      Mi dispiace che tu dica di non conoscere la mia vita, perchè nei commenti passati ne ho parlato (e sono stata richiamata anche per questo).
      Non so se sono saccente, giudicante e tutte le cose brutte che hai percepito di me : certo non mi fa piacere. Chi mi conosce mi dice che sono una gran chiacchierona, affettuosa e umana, che si ricorda sempre di tutto e tutti.

      Le mie conclusioni di stamattina è che me la sono voluta, che non mi ci devo mettere, che questo non è un posto per me. Che ho equivocato fin dall’inizio ad entrare nel blog : siccome voglio bene a Costanza e Guido , dovevo trovarmi bene per forza, dovevo essere d’accordo su tutto, come quando a Natale vado a trovarli e mi fanno trovare i bambini scalzi e la pasta con le olive e i pinoli (mi sembra, ma sbaglio sempre ricetta!).
      E invece no, pazienza.

      Mi piace l’idea , Fefral, che mi chiedevi aiuto : personalmente sono una che si ritiene sempre poco degna, non mi sognerei mai di dire (ma è solo un esempio!!!) che ho Dio dalla mia. Dio lo sento più come uno che mi sta accanto e mi dice : stai attenta..non fare i soliti errori..e poi mi soffia il naso quando ho combinato l’ennesimo pasticcio…insomma non so se ti ho aiutato a capire, ma mi piacerebbe un sacco. Ma proprio non ho altro nelle mie tasche delle mie condizioni di essere umano povero e debole.

      Buona ma proprio buona giornata a tutti…co sto caldo !!

  45. Fefral

    Io non mi allontano dal blog quando non condivido ma quando perdo la serenità e la pace di fronte a un certo tipo di interventi. Quasi mai è il contenuto a crearmi problemi (e in questo mi ha fatto riflettere cyrano: alvise che la pensa quasi in tutto in maniera diametralmente opposta alla mia non mi irrita, qualcun’altro di cui invece condivido gran parte delle posizioni a volte mi fa saltare i nervi. Mi allontano per recuperare oggettività, per provare a evitare di scrutare nell’occhio del fratello per cercare una pagliuzza inesistente mentre ho un palo della luce nel mio. Peraltro non sempre riesco ad allontanarmi (sono un’istintiva, nata cattiva, con pochissimi talenti da giocarmi per cercare di diventare perfetta come viene chiesto a tutti)
    Torno su un punto, un errore in cui spesso cadiamo tutti, e su cui finiamo per accanirci e accapigliarci. Un punto su cui varrebbe la pena scrivere un post, e lo suggerisco agli autori. La strada per la santità non è fatta di banali regolette “digiuno sí, preservativo no” (Paola a proposito il digiuno per motivi di salute mi risulta essere assolutamente dispensabile). Non esiste il libretto di istruzioni per essere santi. Le regolette non servono a molto senza la disposizione interiore di voler lasciare tutto e seguire Gesù. Non serve a nulla non usare il preservativo se quando si fa l’amore con la moglie si pensa alle tette della propria segretaria, o peggio se quando si torna in ufficio il giorno dopo si mortifica la segretaria umiliandola davanti agli altri dandole dell’imbecille per aver scritto è con l’accento sbagliato.
    Paola non conosco la tua vita, anche se ce l’hai raccontata. Ma sì ti chiedo aiuto perché sono convinta che ognuno di noi sia in grado di mettersi al servizio del prossimo dando la propria vita per i propri amici. Ognuno la sua di vita. Dare la vita può non essere necessariamente morire fisicamente, ma dare di sé la parte più autentica, più profonda. Il proprio cuore, anche se spesso si tratta di un cuore ferito, non sempre limpido, pieno di peccati. Ma che sia autentico, e che sia il proprio.
    Questo intendo quando mi dissocio dal “noi”. Io non mi sento “degna” così come te di insegnare niente a nessuno. Nessuna verità di cui sono depositaria, per quello c’è la chiesa di cui io mi fido, per quanto ne veda i limiti. Solo posso condividere qualcosa di me, il modo in cui ho interiorizzato le verità di fede o come invece a volte faccio fatica a vivere le virtù. Io non mi sento su un nessun piedistallo, l’unico su cui un giorno vorrei diventar degna di salire è la croce di Cristo. Ma per quella devo sperare di diventare santa. Non usare il preservativo non basta per meritare la croce di Cristo

  46. David

    Questo blog delle volte è proprio come certi pianerottoli o certi ascensori. Ci sono tante persone che si ammantano della loro onestà e fede, ma in realtà non sono capaci di guardare al di là del proprio nasino, forse troppo immerso nelle consolanti letture del dopo cena. Sembra strano, visto che uno dei personaggi principali di questo blog (e cioè Gesù Cristo) è stato il più grande rivoluzionario della storia, capace di spiattellare di fronte agli uomini di potere la dignità della povertà e della miseria, accompagnatore e ascoltatore di miseri, poveri, derelitti, puttane, peccatori della peggior natura. Non sembra più strano se si pensa che di quel messaggio la chiesa ne ha perso gran parte, impegnata com’è a stare al caldo, sul lato illuminato della strada, arroccata e brontolona.
    Uno può scegliere se essere cristiano comodo o cristiano scomodo. Se andare a ciacciare nella coscienza degli altri o avere il coraggoi di accettare la propria.

    Non leggerò le risposte a questo strano post, che è in fondo quello che alcuni fanno qua.

  47. Che belle parole che hai scritto Fefral (ma come capperino ti chiami? 😉 )! Mi hanno commosso e, non ci crederai, intimamente tranquillizzato.
    Il problema di questo blog è che si pone talmente l’accento sulle regolette, come le chiami tu, che qualcuno (come me probabilmente) è indotto a pensare che solo seguendole, ci si può sentire “a posto”. Sono davvero d’accordo con ogni singola parola che dici : non è che siamo scattate l’una contro l’altra semplicemente perchè ci sentiamo imperfette?
    Il bello di un blog, secondo me, e di una qualsiasi comunità è poter avere qualcosa da dare, comunque. E accettare che anche questo signore qua sotto, David, non ha torto marcio….

    Ma che vor dì ne me quitte pas?
    Non è che Scriteriato mi ha insultato e nessuno me lo dice ?

    E no eh? Che poi mi devo difendere !

    1. Ma comme cce penZi!
      Se sei amica de visu (non bloggarola) di Genio Cosmico, devi avere stoffa, poi qualche post fa avevi scritto di amare molto il latino.
      Due OTTIMI motivi perché non abbandoni er blogghe, ecco il filmato della Piaf, che va letto ne NOUS quitte pas, come avevo scritto sopra, non annattene via.
      Ahò, se vedemo. Forza Roma

    2. “Il problema di questo blog è che si pone talmente l’accento sulle regolette” said Paola.
      Io non penso che uno che voglia veramente diventare cattolico possa permettersi l’ognunistico lusso di snobbare il vero senso delle “regolette”.
      E non mi importa un bischero di passare per una farisea/moralista/buonista soltanto perchè a chi tenta un cammino integrale alla sequela di Cristo è bastato – prima del dono della fede – il buon senso, per far propria la “regoletta” ( …’na volta tanto che per Grazia io sarei riuscita ad osservarne una almeno soltanto, ecco, io festeggerei, piuttosto).

      Questo blog ha un’ imprescindibile impronta cattolica.
      Anche attento alle “regolette”?
      – Fiuuu. Menomale.

      Siamo dunque coerenti con l’impronta che portiamo dentro. Ai cattolici non piacciono le regolette fatte proprie per moralismo, e buonismo e fariseismo.
      Ma ci sono anche quelle. E non certo per amor di umana disciplina.

      Tornerei a crogiolarmi nella febbre, adesso.
      ( Fantastico il gatto massaggiatore, Paola: è il video seguente e incorporato in quello postato da te: ne voglio 44 adesso, perfavore, in linea con i gradi della febbre, e in fila per due, thanks)

    3. Daniela, anche io ho visto quelli dopo, sono straordinari, li ho visti insieme alla mia bimba di 13 anni.
      Mi dispiace che hai la febbre : ti auguro una pronta guarigione.
      Apprezzo anche il tuo commento che trovo equilibrato ed equilibrante : non è che la febbre ti giova ? 😀

  48. Hahahahhahahahhahhahah!!!
    Ai vojà se me c’hanno mandato ! Qui nel blog praticamente tutti, pure Fefralla me c’ha mannato!!
    Solo Alvisuccio nostro resiste : se me ce manna pure lui sò fritta davero!

  49. Maxwell

    …ma sono stata toccata sulla mia professione e questo non si fa……..

    Allora…….parliamo di fatti :
    1) Paola : Boh ? Secondo me sostituiscono gli insulti che vorrebbe propinarci.
    2) Scriteriato :Questo è processo alle intenzioni, però!
    3) Maxwell :Mi stupisce che una pedagogista del tuo valore mi voglia mettere in bocca frasi che non ho mai proferito nè pensato.
    4) Paola :Ripeto : da chi si professa cristiano io mi aspetto molto meglio e molto di più…

    DA UNA PEDAGOGISTA ( mica da un avvocato o un architetto) PRETENDO molto di più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    5) Paola : ma come fa tutta sta gente simpatica, colta, intelligente ad avere tutti sti paraocchi.

    Allora quando lo fai tu va tutto bene? e Maxwell al punto 3 è un idiota intollerante?

    6) Paola : Anche io CREDO di poter amare Dio solo che non sono rigida.

    no comment!!!

    7) Paola :A 32 anni mi è stato imposto di non fare più figli se volevo tirare su i miei due.

    io a 40 anni per le mie idee religiose non posso più SCOPARE causa separazione ( e ti lascio il fianco per la classica battuta: visto che scopare serve?)

    8) Paola : Le mie conclusioni di stamattina è che me la sono voluta, che non mi ci devo mettere, che questo non è un posto per me. Che ho equivocato fin dall’inizio ad entrare nel blog : siccome voglio bene a Costanza e Guido , dovevo trovarmi bene per forza, dovevo essere d’accordo su tutto,

    Mi sembri una bambina viziata e capricciosa che si è stancata del giocattolino nuovo, ne vuole un altro e si mette a piangere

    @ David

    ———————————————-……………………………………………………——————–**************************************************************************************************************

    1. Caro Maxwell : onestamente un po’ mi spiazzi. Non ci vedo chiaro nelle tue parole e la mia priorità non è quella di offenderti come fai tu con me. Se mi avessi detto che sono il diavolo perchè la penso diversamente da te avrei sorriso ; ma se tocchi la mia professione, che è onore e fatica, capisco che stai esagerando e con te non ci discuto più. Se sai esattamente cosa fa un pedagogista, possiamo discutere su cosa ti aspetti da lui.
      Mi sembra che tu voglia un cattolico professante, poi può fare tutti i mestieri che vuole.
      Mi impressiona molto la tua uscita sul tuo matrimonio : mi sembra molto ardita, sia nel contenuto che nel linguaggio. Colgo che sei ferito e , se me lo permetti, ti rispetto.
      Infine dice che ti sembro una bambina (magari! mi sa che sono più grande di te…) viziata e capricciosa..e alè : accomodati pure, cosa posso fare? Fefral mi ha detto che sono saccente, giudicante e altro..si vede che non è la mia giornata. Sicuramente ho sbagliato, l’ho detto più e più volte.
      Però con lei mi sembra di aver chiarito…e con te?

  50. Fefral

    Paola in questo blog mi chiamo fefral. Magari ci incontreremo in altri luoghi e mi conoscerai con altri nomi.
    Maxwell ….coraggio. Dio non si lascia battere in generosità. Il cento per uno e la vita eterna per chi lascia tutto e lo segue.
    Peró non incazzarti, l’ira offusca la vista

    1. Allora spero di conoscerti davvero : tu però dammi una strigliata per farti riconoscere 🙂
      Ti mando un sincero abbraccio, spero tu lo accetti, nonostante il caldo!

    1. Ma ppperchè non lo si vuol capire che so’ sensibuluccia alla bellezza e che guardare queste stelle animate mi accalora la temperatura?
      Ma ppperchè tanta spietataggine?
      E vabbbene che non so’ tipetto che si autocommisera il mercoledi, però diamine, un filino di pietà, ecco.

      (Come vorrei rivedere anche una sola scena di quel film – durante la febbre della settimana scorsa ho addirittura guardato la tivvu’, e non so… – strabilioso.. non l’ho trovato su You tube, poi; …si chiamava …aspe’, com’era.. ah si:

      “LA SPOSA DELL’IMPERATORE”..
      Che spettacolo, raga’….
      tanto lo so che non c’è n rete.
      UFFA’.

  51. Maxwell

    …………..Non ci vedo chiaro nelle tue parole e la mia priorità non è quella di offenderti come fai tu con me……………………………………………..

    Guarda che quella str………..(aordinaria ) della ex è stata un’ottima insegnante!!!! Tu non puoi competere con lei.
    Smettila di mettermi in bocca cose che non dico.

    ………..ma se tocchi la mia professione, che è onore e fatica, capisco che stai esagerando e con te non ci discuto più……………..

    Pedagogista :
    …….in epoca medioevale il pedagogo era il servo del re che si occupava dell’istruzione dei giovani principi e cortigiani, e che limitava l’aspetto educativo alla trasmissione di contenuti primari come “leggere e scrivere”. In seguito il termine “pedagogo” ha assunto il significato di “precettore”………..
    ..la pedagogia è scienza in quanto costituita da un organico sistema di saperi. Il destinatario dei prodotti teorici e pratici della pedagogia è l’Uomo, che è il soggetto agente e, nel contempo, anche l’oggetto primario delle pratiche educative. Egli è il destinatario di questa scienza e, pertanto, il fine di tutta la ricerca pedagogica………….
    ………….Il suo fine ultimo, secondo il Pellerey[4] non è quello di creare teorie generali dell’educazione (a quello servirebbero, in questa interpretazione, le altre scienze dell’educazione e della formazione), ma di costituire modelli di intervento educativo spendibili nella pratica educativa immediata…………………..

    1) come al punto sopra……….smettila di mettermi in bocca cose che non dico.
    2) PRETENDO molto di più da una laureata in queste scienze che non da un povero essere umano che si dichiara cattolico. Cattolico, ripeto, NON UN PERFETTO!!!!!!!!!!!
    3) Non conosco la pedagogista………..ma la donna che scrive qua dentro mi sembra una bambina capricciosa e viziata. Dimostrami il contrario….!!!!!

    1. Ma scusami tanto Maxwell perchè continuo a non capire da quale pianeta provieni…Se ti sembro una bambina capricciosa come donna e non parli alla pedagogista allora non tirare in ballo la mia professione!
      Due raccomandazioni, sempre se mi permetti : se sei arrabbiato con tua moglie (e ne avrai sicuramente tutte le ragioni), non prendertela con me.
      Se vuoi una consulenza educativa, vai sul sito dove collaboro (ci arrivi tramite l’iconcina) e ponimi un quesito adeguato senza fare copia incolla che da Pellerey di acqua ne è passata.

      Ora non ti arrabbiare se non ti rispondo subito perchè sto portando i miei figli in piscina e ho appena finito di fare l’insalata di riso.
      Abbi pazienza

  52. “Apprezzo anche il tuo commento che trovo equilibrato ed equilibrante : non è che la febbre ti giova ?” (wrote Paola to Turris)

    Tutto è grazia (sgnignazzava Turris :-D)

    ( Che belli ‘sti videoo! Grazie Paola!!)

    1. “Riguardati !!”

      Grazie, Paola, di cuore.
      Ma tranquilla: io mi riguardo quanto un gattino davanti a uno specchio assente.
      Sarei una psicologa più fuori di superman – ma va? –
      e più trascurata sulla propria salute fisica che uno un’ idea non ce la fa a farsela
      🙂

      Ma grazie di cuore, mia madre, soprattutto lei, ti ringrazia, e arde che ascolti almeno te 🙂 ( insalatina di riso a mmmmeeee! Mangio come un il bue di superman anche con 40 di febbre; poi dici a che serve fare sport)

    2. Se non avessi la febbre ti inviterei in piscina con i miei ragazzi!
      …ma capisco bene? Siamo quasi colleghe? Sei psicologa?

    3. “Se non avessi la febbre ti inviterei in piscina con i miei ragazzi!
      …ma capisco bene? Siamo quasi colleghe? Sei psicologa?”

      -magari, Pa’, grazie…, sarei anche completamente sbronzata viso pallido ormai.
      Psicologa, si…ma non s’ha da dire, e per poliedrici/multietnici motivi 😀
      Comunque nun la fo la psicologa. Niente studio in centro e manco in periferia.
      Me mi garbano i perversi omicidi.
      ( Mi son quinquennalmente laureeeè in psicologia clinica dopo quadriennali studi alle Lettere mudernissime e unicamente per approdare poi a Criminologia clinica e Psicopatologia furensissima poi. ‘Na cosetta parecchio finalizzata. Iter tosto ma assai Accompagnato.
      Quella cosetta criminologica la fo e con piacere – sadicum/maximum.)
      La Psicologia NO, PROPRIO NO. Se non ammanettare con uno straccio di indizio per profiler)

      – Caldoooooooooooo!!! Faaaameeeeeee!!! Risoooooooooooo!!!
      Urget horizontal posiscion.

  53. Maxwell

    continui a mettermi in bocca cose che non dico…….
    presumi che io sia arrabbiato e che voglio sfogarmi con te…….
    tu giudichi tutto e tutti ma non vuoi che ti si facciano le pulci (come tu le fai agli altri)……..
    continui a offendere aprendo sempre fronti nuovi e non rispondendo mai a quelli vecchi…….
    continui a giudicare i cattolici perchè non sono tolleranti ( a tuo personalissimo modo di vedere le cose) ma se ti chiedo tolleranza per un cattolico che non ha la tua laurea ti diverti a fare la prima della classe……….

    Buona piscina e, se puoi…………affogaci la tua superbia e la tua presunzione.

    1. Onestamente non capisco perchè ce l’hai tanto con me se qualcuno qui mi aiuta a capire, lo gradirei parecchio.
      Io, se dovessi andare tu in piscina, non saprei bene cosa augurarti perchè non ti ho capito : sicuramente di farti un bagno così ti dai una calmata.

    2. Vorrei aggiungere che faccio difficilmente il bagno perchè ho un erogatore elettronico di farmaco salvavita costantemente attaccato addosso che non è permeabile ma non lo dico perchè se no tu dici che sposto e che faccio la prima della classe.
      Eh! I primi della classe …qualcuno deve pur esserlo!

      Non è che hai preso un granchio ma sei talmente arrabbiato da non accorgertene ?

  54. Daniela Yeshua
    24 agosto 2011 a 11:16 #
    (Come vorrei rivedere anche una sola scena di quel film – durante la febbre della settimana scorsa ho addirittura guardato la tivvu’, e non so… – strabilioso.. non l’ho trovato su You tube, poi; …si chiamava …aspe’, com’era.. ah si:

    “LA SPOSA DELL’IMPERATORE”..
    Che spettacolo, raga’….
    tanto lo so che non c’è n rete.
    UFFA’.

    In inglese c’è. Tu spikki l’inglish?

  55. Maxwell

    si si ….la mia bambina viziata……………
    vuoi la caramellina?
    a te l’onore dell’ultimo post…..con le tue battutine ………parlare con te non è inutile…….. è solamente stupido.

    1. Mi dispia le caramelline non me le posso mangiare causa problemi di salute già accennati sopra.
      Per me continui a prendere cantonate, comunque ti lascio con un grande sereno BOH!

  56. Luigi

    Quello che scrivono Paola e Azzurra ha me fa cadere le palle, scusatemi se ve lo dico tondo tondo. O siete sulla strada giusta voi e io non ho capito nulla o viceversa. Chi vivrà vedrà. Quello che scrivete intendo, non voi. Anzi umanamente mi sembrate anche brave persone. E a me quando cadono le palle o mi incazzo o abdico.

    1. NOOOOOOOO! Non lo fare per causa mia !!!!!!!!!
      Hai fatto tre bimbi bellissimi : riattaccate ste palle!!! Per carità!!
      Io su questo blog faccio cadere le palle, l’ho capito e ne prendo atto, guarda lo accetto, così è contento pure Maxwell.
      Per parte mia, però, Luì, riattaccatele !

  57. Maxwell

    solo perchè l’ho visto dopo
    ……………Vorrei aggiungere che faccio difficilmente il bagno perchè ho un erogatore elettronico di farmaco salvavita costantemente attaccato addosso che non è permeabile ma non lo dico perchè se no tu dici che sposto e che faccio la prima della classe.

    SMETTILA DI FARE LA PIANGINA!!!!! ognuno ha le proprie croci.
    Hai 2 occhi 2 mani 2 gambe ……….2 figli…………
    puoi muoverti liberamente……..pensa a quelli senza i reni costantemente in dialisi o a quelli perennemente a letto…………o a quelle che sono sterili e che per un figlio solo ….non 2 farebbero ( e a volte fanno) carte false…………….

  58. Fefral

    Amore! È amore.
    Tra Paola e Maxwell è scoccata la scintilla
    No, queste non sono farfalle svolazzanti. Questo è amore vero.
    Tuffatevi insieme in questa piscina, non temete di amarvi fino in fondo!
    Noi siamo qui tutti a fare il tifo per voi!

    1. Fefral sei già le seconda persona che mi dice sta cosa..però io proprio non mi sono innamorata..se faccio il bagno con lui mi metto la tuta d’amianto !
      😀

    2. Mi hai tolto le parole di bocca, anzi, la digitaz dalle dita…
      Per piacere, basta, veramente, basta, qua Admin ci chiude il blog, o quantomeno elimina la possibilità di scrivere commenti, e non va bene così.

      Torno al post:
      Cyrano scriveva (anche se dopo tutto questo l’argomento del post chi se lo ricorda più?):
      “la vera bellezza è l’unica cosa che dura, e che solo ciò che veramente dura è bello”
      ma allora perché le vostre litigate durano così a lungo? E perché rischiamo di non far durare più una cosa veramente bella come questo blog?
      Ognuno di noi si è più o meno esposto, e molto spesso quello che si scrive passa inosservato. Ma nella vita è sempre così, allora perché qui non ci va giù? E non diciamo che è perché qui ci professiamo cattolici e quindi dovremmo avere interesse per i problemi degli altri.
      L’unica cosa che è richiesta al cattolico è che AMI gli altri, (come se stesso, in più) ma no, non ci siamo proprio!!!

  59. Maxwell

    io invece devo mettermi le attrezzature per scalare l’Everest in Novembre………

    BRRRRRRRRRRRRR CHE GELO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Finalmente d’accordo su qualcosa 😉
      Vedi? Ti ho mollato un attimo e ti ha rapito Daniela : tutto è bene quel che finisce bene

  60. Adriano

    Dopo una lunga lettura di quanto è stato scritto stamattina mi viene solo da scrivere:

    – Non so come qualcuno possa capire in un testo scritto il tono di una persona (cosa tipica al linguaggio orale). Ma vabbé.

    – Personalmente sono alla ricerca di risposte. Se le trovo qui bene. Altrimenti va bene lo stesso.

    – Per questo non contraddico per partito preso, come qualcuno ha scritto. Semplicemente, visto che ho un punto di vista diverso, cerco di capire su quali basi poggia l’opinione differente che altri hanno. Certo, in alcuni momenti sfido questa opinione con argomentazioni che mi paiono contraddirla; ma questo non dovrebbe mettere in crisi l’altro.

    – Se ti piacciono i monti e a me piace il mare, mi va bene. Se mi spieghi perché ti piacciono i monti, allora forse inizieranno a piacere anche a me. Sicuramente conoscerò un punto di vista diverso dal mio.

    – Mi trovo d’accordo con Paola (23 agosto 2011 a 23:53) quando rigetta l'”accusa” di essere qui a cercare consensi. Come lei, anch’io se cercassi consensi, scriverei altrove.

    – Avere opinioni diverse arricchisce all’ennesima potenza? Non credo sia così, per i motivi qui sopra…

    Per tornare sull’argomento del post: “che solo ciò che veramente dura è bello.” Non trovo esempi che confermino la tesi qui sopra; ne trovo invece di quelli che la confutano. Le discussioni qui sono durate molto e non tutte erano belle. E spesso quello che è bello dura troppo poco, proprio perché vorremmo durassero di più…

  61. Maxwell

    @ Adriano

    Secondo me il problema non è mare o montagna. Quando senti frasi del tipo :

    mentre voi, gli eterodossi, sembrate essere i depositari della verità rivelata solo perché protetti dall’ombrello di santa madre chiesa.

    scendete dal piedistallo e imparate a confrontarvi.

    costanza scusa il tono, ma qui si esagera.

    oppure
    sono intollerante alle risposte preconfezionate.
    La fede è una scelta

    sono frasi di un’intolleranza strepitosa o di eresie sesquipedali

    1. Adriano

      Maxwell

      Nota: questo commento è stato scritto ed è da leggere con un tono pacato! 😉

      Certo, queste frasi possono non essere simpatiche, come non lo sono commenti come “Risparmiati di ribattere” (sembra ) o il fatto di dare dell’equino a chi non la pensa in modo diverso, ma anche accusare qualcuno di aver capito male un commento che, per come formulato, era interpretabile in un solo modo (l’ho riletto più volte).

      E, perdonami, ma anche accusare qualcuno di superbia e presunzione o di piagnucolare non credo che faccia bene al dialogo…

      Detto questo, credo si possano superare commenti di questo tipo, evitando di dare fuoco alle polveri. Io almeno ci provo, cercando il meglio anche nelle critiche che ricevo (e magari rispondendo alle stesse).

      Certo, bisognerebbe capire se questo blog vuole essere un punto d’incontro anche per persone che hanno opinioni diverse oppure un semplice luogo virtuale dove darsi delle pacche sulle spalle, farsi complimenti a vicenda perché la si pensa tutti allo stesso modo.

      Io la vedo come nel primo punto… Ma sono gli amministratori del sito stesso a dover decidere, amministratori che ringrazio per aver lasciato i commenti liberi.

  62. E’ quasi ora di pappa/il colonnello è tornato/ -Danie’/ -Vengo/ Che si mangia?/ – Pappa buona/ Daniè, chiudi quel coso e vieni a mangiare/ – Vengo/ Io vorrei Maxwell a pranzo. Senza semini ma vorrei Maxwell almeno per anguria.
    -Vengo.

    1. Maxwell

      Se mi dovesse capitare di tornare in un luogo meraviglioso chiamato Paestum posso passare a salutarti?
      P.S. L’anguria la porto io!

  63. Maxwell

    @ Adriano

    Il punto fondamentale è che in questo sito si “scontrano” varie anime del cattolicesimo.
    Io posso capire che solo Alvise (corsiasei) per raggiunti limiti di età non si scocci
    (….. e niente……Socci!!! LoL) a stare con noi.
    Il problema è che poi ci accomuna la fede ( dal latino Fides, fiducia).
    Chi non crede alla fine non capisce che noi parliamo di carità e loro di filantropia. Oppure che noi abbiamo messo in discussione la nostra fede e la nostra vita migliaia di volte, non 3 o 4 in una trentina d’anni.
    Come disse una volta Cyrano ad Alvise , noi mettiamo in discussione la tranquillità altrui………ti alzi , lavori, cinema , scopatina, serate con gli amici…….( io l’ho sintetizzata poco e male.Cyrano è molto più bravo di me.).

    Posso capire che in tanti non ci capiscano,però ESIGO RISPETTO. con calma e pacatezza……8) 🙂

  64. paulbratter

    @Adriano
    “Certo, bisognerebbe capire se questo blog vuole essere un punto d’incontro anche per persone che hanno opinioni diverse oppure un semplice luogo virtuale dove darsi delle pacche sulle spalle, farsi complimenti a vicenda perché la si pensa tutti allo stesso modo”

    Il blog secondo me sono i post, Credo che il ruolo dei commenti sia molto sopravvalutato da alcuni di voi perchè non credo che un luogo virtuale sia il luogo adatto per ricercare risposte a problemi esistenziali o di fede.

    1. fefral

      ogni luogo è adatto se c’è l’onesta interiore di cercare la verità. Perchè snobbare un luogo virtuale?
      Che il blog siano i post e non i commenti concordo.
      Ma quanta vita avrebbe questo blog se i post non venissero così tanto letti e commentati? mi pare che Admin&soci si facciano anche i loro conticini ogni tanto (e ogni tanto li condividono con noi)

  65. “Se mi dovesse capitare di tornare in un luogo meraviglioso chiamato Paestum posso passare a salutarti?
    P.S. L’anguria la porto io!” (era Maxwell, oh oui)

    te SEI l’anguria: te DEVI passare.
    e lo so che hai capito cosa ti aspiravo piano, prima, e anche adesso, mentre ti chiedo “parla ancora e vieni e resta in codesto blog, e sputacchiando via, per Grazia accolta che tu ben conosci, tutti quei “semini” anguriosi
    =
    quell’acredine che ti pulsa dentro, forte uomo che sei, rimasto forte anche per troppa lotta di austere battaglie ancora di sangue fresco gocciolanti or ora dal tuo cuore bello e saldo in Cristo Re.
    Oh, te non lo sai quanto ti immergo, tra poche ore, e per le mani di Chi Soavissima, nel Sangue di chi so io, per ungerti pace dentro e attorno al furore che hai in cuore, fratello amato mio.

    [- e poi mi tremano i polsi sottomessi a sentir ‘n homo che punta le retine qua dentro dicendo – quando fermamente e pacatamente – “esigo rispetto”.
    Mmhh.
    (Uff: Cyrano m’ha imposto niente effetti speciali, ‘naggia, peccato, peccatissimo
    🙂 ]

    Ahinoi, tutti i separati + fighi de mondo ti sto offrendo, mio Signore.
    (Scherza scherza, ma non si calibra mai abbastanza quanto sia atroce e gloriosa la croce di chi non fa fichi fichi – senza parlare del resto)

    ° finitalasfilzadiparentesi ° pisolinoangurioso, ohyes, co’ Paoletta cui arrivo a momenti ma solo per coccolarmela un pochetto °

  66. Adriano

    Maxwell

    Penso che tutti esigano rispetto qui. Con calma e pacatezza! 🙂

    Paulbratter
    “non credo che un luogo virtuale sia il luogo adatto per ricercare risposte a problemi esistenziali o di fede.”
    Forse… Ma così si può dialogare con gli autori dei post o con altre persone. E se non si ottengono risposte, si possono almeno avere spunti.

  67. Maxwell

    @ Daniela

    Una dichiarazione così bella non me l’aveva mai fatta nessuno……GRAZIE!
    P.S. i tuoi siti sono stati nei “preferiti” in 3 PC diversi da 6-7 anni!!!

    P.P.S. Perchè ti definisci ” incapace di pose, e sono assolutamente incapace di fotogenicità -. E pazienza.” ????????

    1. “Una dichiarazione così bella non me l’aveva mai fatta nessuno……GRAZIE!”

      Caspita se è stata una dichiarazione, Max!
      Erano le 19 e 15 in punto quando mio padre accanto a me in Chiesa ha ricevuto il primo di 5 consecutivi fatali arresti cardiaci.
      In meno di poche ore seguenti ero nell’alba di un finestrone d’ospedale a salutarne l’anima svolazzante verso il Nostro Amato.
      E tutto senza il minimo “preavviso” ( il ragassuolo era infatti il fighetto della famiglia, quanto a salute).
      Credi davvero che io – ancora più antiesticamente di prima della trasferta in Cielo di papàmmio – ometterò il dire, e SUBITO, a ciascun mio fratello, quanto m’è caro e/o quanto gli voglia bene non appena ne ‘cchiappo l’occasione?
      Io non posso esimermi dal dichiararmi subito, su questa Terra. Io non ne ho propria voglia, di tacerglielo – a qualsiasi dei miei fratelli – quanto tutti speciali, tutti questi miei fratelli…
      Io non ho che un giorno alla volta, amato Franz, un attimo soltanto alla volta, per dirglielo, per dirtelo.
      E non ho nessuna intenzione di perdere quell’attimo.
      – Anche per questo ho potuto salutare l’anima bella di mio padre nell’alba, senza turbamento alcuno di aver “dimenticato” di dirgli qualcosa, quando c’era ancora il tempo terreno per farlo. Ma anche questa è una Grazia. Niente pappa mia.

      Ti voglio bene, Max.

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