Una rosa per Maria

di Costanza Miriano

Credo fermamente che tutta questa vicenda del virus sia un’occasione di conversione, comunque la si pensi sulla malattia, sulla gestione, sulla pressione mediatica che non rende facile mantenere il cuore lieto e nella pace. Mi chiedo continuamente: cosa vuole dirmi il Signore, come permette che mi converta in questa circostanza, qui e adesso?

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Per me Medjugorje

di Costanza Miriano

Non è la prima volta che sento su Medjugorje un’opinione simile a quella espressa dal Papa in aereo. Per la precisione, è la seconda. La prima volta l’avevo sentita da una persona che stimo moltissimo, e che è piuttosto esperta di manifestazioni del preternaturale. Lui sostiene, se ho capito bene, che ci sono state delle apparizioni, all’inizio, e che poi questo fatto ha messo in moto nei veggenti una modalità di comunicazione con il divino che poi i giovani non sono riusciti a chiudere, essendo stata per loro un’esperienza troppo dolce e bella. Non cito la fonte solo perché non certa di avere riferito esattamente, ma credo proprio che il senso complessivo fosse questo. Questo fatto, che il Papa e una persona che stimo dicano più o meno la stessa cosa sulla veridicità delle apparizioni, mi lascia molto ben disposta verso questa lettura dei fatti. Cioè: se verrà provato che le cose stanno così, non ne sarei turbata. Continua a leggere “Per me Medjugorje”

La Madonna che a Fatima viene a dirci che trionferà

di Costanza Miriano

Il mio viaggio a Fatima, venerdì santo, è stato un po’ avventuroso, tra cambi di programma del pellegrinaggio che dovevo seguire, ritardi, inconvenienti personali non raccontabili, troupe spagnola per nulla anglofona cui era quasi impossibile spiegare qualsiasi cosa (di solito almeno la parola shooting gli operatori di qualsiasi latitudine la capiscono). Insomma, alla fine sono riuscita ad approdare alla cappella delle apparizioni, ma solo dodici ore dopo la mia partenza da casa. E quando siamo state a quattro occhi, ho chiesto qualche spiegazione alla Madonna. Visto che era una vita che desideravo di venire qui, non mi potevi dare una mano, e rendermi le cose più semplici? Magari farmi arrivare come previsto quattro ore fa, così magari ci scappava un po’ di tempo per noi due da sole? E adesso che sono qui, quello che mi devi dire, me lo puoi dire chiaramente, per favore, e anche abbastanza subito? Continua a leggere “La Madonna che a Fatima viene a dirci che trionferà”

Venerdì Santo a Fatima: un regalo dal cielo.

di Costanza Miriano

Ho ricevuto un enorme regalo dal cielo, del tutto inaspettato: quest’anno la Via Crucis del venerdì santo la percorrerò a Fatima, dove da tanto tempo desideravo andare. Avevo proposto al mio capo uno speciale sul centenario, ma non pensavo che mi dicesse di sì (propongo sempre cose sbagliate), né che mi chiedesse di seguire un gruppo di pellegrini. Tanto meno pensavo che il primo pellegrinaggio utile sarebbe stato questo, in partenza venerdì prossimo. E non importa che sabato sarò di nuovo a casa, a cucinare per il pranzo di domenica, dopo avere appena intravisto, per qualche minuto, un letto in un albergo di Lisbona (credo che alla veglia pasquale mi porteranno in barella). Non importa che dovendo lavorare non sarà esattamente una giornata di sola preghiera, io lo considero un regalo del cielo. Continua a leggere “Venerdì Santo a Fatima: un regalo dal cielo.”

La missione di essere madre

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di Costanza Miriano

Se il vero campo di battaglia in cui si gioca la questione della pace è il cuore, come ha scritto il 12 dicembre Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace che la Chiesa da cinquanta anni celebra oggi, è da Maria che dobbiamo imparare a fare la pace prima di tutto lì, nel cuore. «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore»: è questo il versetto che Francesco sceglie di illuminare con l’omelia odierna. “Lungi dal voler capire o dominare la situazione, Maria è la donna che sa conservare, cioè proteggere, custodire nel suo cuore il passaggio di Dio nella vita del suo popolo. Dal suo grembo imparò ad ascoltare il battito del cuore del suo Figlio e questo le insegnò, per tutta la sua vita, a scoprire il palpitare di Dio nella storia.

Nei Vangeli Maria appare come donna di poche parole, senza grandi discorsi né protagonismi ma con uno sguardo attento che sa custodire la vita e la missione del suo Figlio e, perciò, di tutto quello che Lui ama. Ha saputo custodire gli albori della prima comunità cristiana, e così ha imparato ad essere madre di una moltitudine. Si è avvicinata alle situazioni più diverse per seminare speranza. Ha accompagnato le croci caricate nel silenzio del cuore dei suoi figli. Tante devozioni, tanti santuari e cappelle nei luoghi più reconditi, tante immagini sparse per le case ci ricordano questa grande verità. Maria ci ha dato il calore materno, quello che ci avvolge in mezzo alle difficoltà; il calore materno che permette che niente e nessuno spenga in seno alla Chiesa la rivoluzione della tenerezza inaugurata dal suo Figlio. Dove c’è una madre, c’è tenerezza. Continua a leggere “La missione di essere madre”

La mia litania

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di Emanuele Fant

Maria “Vergine madre” da parafrasare, eretta con le terzine di Dante Alighieri; Maria immediata e trasparente, fatta di plastica stampata, sul comodino di mia nonna tornata ieri da Lourdes.

Maria ausiliatrice che mi hai sempre messo in soggezione perché indossi la corona. Però sei pure umana, col Bambino che vuole scendere per fare le capriole tra i suoi simili, nei cortili dei salesiani. Continua a leggere “La mia litania”

Testamento spirituale di Santa Bernardetta Soubirous

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“Per l’indigenza di mamma e papà per la rovina del mulino, per il vino della stanchezza, per le pecore rognose : grazie, mio Dio! Bocca di troppo da sfamare che ero; per i bambini accuditi, per le pecore custodite, grazie! Grazie o mio Dio, per il Procuratore, per il Commissario, per i Gendarmi, per le dure parole di Peyremale. Per i giorni in cui siete venuta, Vergine Maria, per quelli in cui non siete venuta, non vi saprò rendere grazie altro che in Paradiso. Ma per lo schiaffo ricevuto, per le beffe, per gli oltraggi, per coloro che mi hanno presa per pazza, per coloro che mi hanno presa per bugiarda, per coloro che mi hanno presa per interessata. GRAZIE, MADONNA ! Continua a leggere “Testamento spirituale di Santa Bernardetta Soubirous”

In Lei, il sole di Dio non fa ombra

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“In Lei, il sole di Dio non fa ombra”, dice Bérulle parlando della Vergine. Ci sono due specie di grandezza per l’uomo: l’una consiste nel lasciar passare Dio, l’altra nel respingerlo. Grandezza di trasparenza e grandezza di opacità. Bisogna sempre chiedersi, di fronte a un essere eccezionale, se la sua superiorità procede dalla luce che trasmette o dall’ombra che proietta. Ai due estremi, Maria e Satana. Le altre grandezze sono una mescolanza, dalle proporzioni variabili, dell’una e dell’altra.

 

Gustave Thibon, L’uomo maschera di Dio, trad. it. SEI, Torino 1971, p. 136

Regina del mio paesino

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di Emanuele Fant

Al mio paese benediciamo anche i trattori, che probabilmente, tra i pistoni, cullano l’illusione di essere ammessi un domani anche loro alla risurrezione (esiste un mondo perfetto senza campi da coltivare?). Al mio paese c’è una chiesa sola, scomodo ma educativo: la messa è un appuntamento preciso con una Persona, se fai tardi non puoi rimediare. Al mio paese il campus estivo in piscina non ha ancora avuto la meglio sull’oratorio.

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Quanto possiamo

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di Emanuele Fant

Non è un film catastrofico, ma cronaca dell’altroieri: settembre 2013. I protagonisti sono reali. Il presidente americano, segnato dalla tensione, annuncia al mondo che ormai è inevitabile intervenire. L’orgoglioso leader della nazione rivale (la Siria) ribatte che non è un problema, che sono pronti a portarsi dietro l’intera coalizione, nei buchi senza uscita delle granate già affacciate agli oblò degli aeroplani. L’universo privo di confini attende un nuovo solletico nel suo pianeta centrale: la Terza guerra mondiale. L’essere umano trova che l’autodistruzione sia un’idea intelligente per farsi finalmente notare dai genitori. Il Padre non è convinto che siano tanto cattivi: Lui li ha visti bambini, e anche prima. La Madre suggerisce una soluzione.   Continua a leggere “Quanto possiamo”

Cronaca di una visita

SINDONE

di Andrea Torquato Giovanoli

Tre minuti: questo è il tempo concesso per sostare di fronte alla Sindone.

Ci pensi mentre percorri la coda che ti porterà a contemplare la tanto discussa reliquia, mentre ti immagini quali saranno i sentimenti, magari le emozioni, che attraverseranno il tuo cuore quando sarai davanti al lenzuolo; quello stesso lenzuolo che hai già veduto tante volte in fotografie più o meno dettagliate, ma che ora potrai finalmente osservare dal vivo. Basteranno tre soli minuti per farsi un’idea definitiva di che cosa è in realtà quel pezzo di lino? Sono sufficienti tre minuti per far sbocciare la fede nel cuore di chi non crede? Sono abbastanza tre minuti per soddisfare il desiderio di venerazione per coloro che riconoscono il volto di Dio nell’immagine impressa sulla tela?

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Offrire, soffrire

di Anonimo

Oggi è la festa della Presentazione di Gesù al tempio, la Candelora, ed io come da un po’ di anni a questa parte non ho nessuna voglia di andare alla Messa solenne. Mi sceglierò una Chiesetta nascosta, con una cerimonia semplice, dove nessuna donna in attesa o madre gioiosa voglia portare i propri pargoletti per la benedizione di rito. La mia carne si ribella a tanta festante umanità ed il Dio in cui credo che si è fatto carne, corpo e sangue, mi nutrirà nel nascondimento di una Messa di tutti i giorni. Continua a leggere “Offrire, soffrire”

Preghiera di san Bernardo per il nome di Maria

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Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria. Continua a leggere “Preghiera di san Bernardo per il nome di Maria”

Adottiamo un’immagine di Maria per le strade delle nostre città

Condivido la proposta di Camillo Langone. Io porterò lumini all’edicola davanti a Villa Scipioni, a Porta Latina a Roma. Adottiamo tutti un’immagine di Maria per le strade delle nostre città, per la festa dell’Immacolata.  C.M.

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PREGHIERA DI CAMILLO LANGONE, IL FOGLIO
6 dicembre 2014

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L’obbedienza di Adelaide

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di Raffaella Frullone  – La nuova Bussola Quotidiana

Appena saputo della morte di Adelaide Roncalli, mi è balzato alla mente il titolo dell’ultimo libro di Costanza Miriano, Obbedire è meglio, solo che con una piccolissima postilla: il punto interrogativo. Ma obbedire è davvero meglio? Se anche tra molti cattolici il nome di Adelaide Roncalli è sconosciuto, è perché questa donna, ha vissuto così come è morta: nell’obbedienza più totale alla Chiesa, e saldamente ancorata alla verità che quella stessa Chiesa ancora oggi non riconosce. Com’è stato possibile? Continua a leggere “L’obbedienza di Adelaide”

4 – Diario dalla Terra Santa. Nazareth, sulle orme della Famiglia

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di Costanza Miriano         

Apprendimento numero uno della visita in Israele: il cibo orientale che si mangia a Roma non ha niente a che vedere con questo. Magari è pure buono, ma è un’altra cosa. Questo qui – falafel, humus, pita, verdure coloratissime – ha un altro profumo, un altro sapore, un altro tutto (come la pizza londinese, d’altra parte: una delle peggiori esperienze gastronomiche della mia vita, se escludiamo quelle che ho preparato io). Basta sorvolare sulle condizioni igieniche, almeno apparenti, delle mani dei ragazzi che ci servono. D’altra parte io ho anticorpi grossi come conigli. Continua a leggere “4 – Diario dalla Terra Santa. Nazareth, sulle orme della Famiglia”

Il martirio dell’equilibrio (replay)

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di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio (replay)”