Per me Medjugorje

di Costanza Miriano

Non è la prima volta che sento su Medjugorje un’opinione simile a quella espressa dal Papa in aereo. Per la precisione, è la seconda. La prima volta l’avevo sentita da una persona che stimo moltissimo, e che è piuttosto esperta di manifestazioni del preternaturale. Lui sostiene, se ho capito bene, che ci sono state delle apparizioni, all’inizio, e che poi questo fatto ha messo in moto nei veggenti una modalità di comunicazione con il divino che poi i giovani non sono riusciti a chiudere, essendo stata per loro un’esperienza troppo dolce e bella. Non cito la fonte solo perché non certa di avere riferito esattamente, ma credo proprio che il senso complessivo fosse questo. Questo fatto, che il Papa e una persona che stimo dicano più o meno la stessa cosa sulla veridicità delle apparizioni, mi lascia molto ben disposta verso questa lettura dei fatti. Cioè: se verrà provato che le cose stanno così, non ne sarei turbata.

Detto questo, io personalmente non la penso così. Non ho nessuna competenza, come il mio caro sacerdote, né alcuna autorità, come il Papa. Però così, a pelle, io non la penso così, anche se, ripeto, non avrei problemi se venisse provato che ho torto. Mi sembra moltissimo invece che venga riconosciuto che un intervento di Dio c’è stato davvero, a Medjugorje.

La mia esperienza è stata questa. Nella mia parrocchia di Santa Lucia a Perugia venne alla fine degli anni ’80 Vicka, una delle veggenti, che era stata per il mio parroco ispirazione per una conversione nella conversione (cioè, era già un bravo sacerdote, ma le apparizioni mariane per lui hanno segnato l’inizio di una rinascita spirituale). Insieme a lei venne Suor Elvira di Saluzzo, che ha salvato dalla droga con la comunità Cenacolo non so quante decine di migliaia di ragazzi di tutto il mondo. Queste due donne mi convinsero del tutto. Una, Vicka, mi sembrava sana di mente, equilibrata, semplice, normale, umile. L’ho vista, a pochi metri da me, piegare le ginocchia, batterle a terra senza mostrare nessun dolore, e cominciare a parlare con la Madonna (o con il nulla, per chi non ci crede, nel qual caso però avrebbe diritto al premio Oscar, o a un ricovero). L’altra, suor Elvira, mi ha convinta con l’esempio della sua vita feconda, per nulla mistica, e per le parole che ha detto, a noi ragazze della parrocchia. Sono state le parole che hanno cambiato la vita di molte di noi negli anni a seguire, sulla vocazione della donna e sulla maternità biologica o spirituale. Suor Elvira è molto legata a Medjugorje, eppure è una donna concretissima, con i piedi per terra, e con un forte senso di appartenenza alla Chiesa. E con un sensus fidei fortissimo. Una volta andai a trovarla in una delle sue tante comunità, ad Acilia, in provincia di Roma (vivevo ancora a Perugia, quindi presi il treno apposta, ero una ragazzina; un’altra volta arrivai fino a Cuneo solo per ascoltarla parlare, tanto mi aveva colpita), e in quei giorni la Madonna era passata dal chiedere un giorno a settimana di digiuno a pane e acqua, a chiederne due. Suor Elvira non disse, come pensai io, “come riuscirei mai a farcela?”, ma esclamò: “chissà quali grazie ci vuole dare Dio con questa cosa che ci offre!”. Perché è evidente che non è Dio ma noi ad avere bisogno dei nostri digiuni, che sono invece lo spazio del nostro incontro con lui.

Ecco, io da Medjugorje ho ricevuto solo questo: inviti continui alla preghiera, al digiuno, all’approfondimento della Parola di Dio (la grande novità del Concilio), alla messa più frequente di quella solo festiva, alla confessione mensile. I cinque sassi contro il nemico. Cioè le armi della vita spirituale che la Chiesa ci consegna da sempre. O meglio, che dovrebbe consegnarci, e che forse in alcuni casi ha smesso di fare, o che non fa più con tanta energia. Medjugorje è il dito che indica Dio, perché Maria fa sempre così, ci porta a Dio, non certo a se stessa. Non è certo lei ad alimentare la mariolatria. Né tanto meno la curiosità morbosa sui segreti – i veggenti si rifiutano sempre di parlarne, dicono che non bisogna pensarci, ma dedicarsi solo alla propria conversione, alla trasformazione del cuore che poi potrà, dovrà diventare carità concreta (una volta una veggente ammonì dolcemente i pellegrini perché facevano a gara a sedersi, invece che a cedersi i posti a vicenda). Non è certo, infine, la Madonna ad alimentare le divisioni nella Chiesa, perché ripete che non bisogna parlare male dei sacerdoti (tanto meno del Papa!) ma pregare per loro.

Ecco, io a Medjugorje ho ricevuto solo cose buone. Una catechesi sulla vita spirituale seria, il contrario della curiosità morbosa e della emotività a buon mercato. Certo, anche io ho visto gente fuori di testa che continuava a vedere o sperare di vedere segni – la generazione stolta e perversa di cui parla il Vangelo – ho visto gente pazza che cercava di tagliare pezzi dei vestiti dei veggenti, e provo tenerezza per questo infantilismo spirituale, che comunque esprime un bisogno e una fragilità che a volte riconosco anche in me, e che non mi fa rabbia, ma che certo va corretto da chi ha il compito di farlo, come il Papa.

Per questo una volta sono tornata a Medjugorje in autostop – all’età di mio figlio, e se ci penso mi sento morire per i pericoli corsi, sono salita sul pulmino di un signore sconosciuto, a diciassette anni! – dopo esserci andata la prima volta grazie al benefattore che offrì un viaggio gratis a me e a tutti i ragazzi del gruppo di preghiera. Per questo ci sono tornata in seguito, e anche una volta con marito e figli (piuttosto scettici e riluttanti, sia all’andata che al ritorno, a onor del vero).

Io da Medjugorje ho ricevuto quello che in molti altri luoghi non ho sentito ricordarmi con tanta insistenza: la possibilità di pregare sempre, la possibilità di un cammino di fede seria, la custodia della Parola… Non tutti i miei amici sono arrivati a questa consapevolezza da quella strada. Diversi sono indifferenti alle apparizioni in terra croata. Alcuni scettici. Non importa. Altri invece sono più legati a Lourdes, a Fatima, a La Salette. Comunque le apparizioni non sono dogma di fede. Devo dire però che non ci sono in giro, nelle chiese, nelle parrocchie, nei movimenti, tantissimi cuori ardenti di amore, infiammati dalla preghiera, appassionati di eterno. E se delle apparizioni – come anche i movimenti e altri cammini – aiutano ad alleviare l’enorme, epocale crisi di fede, ben vengano. Se invece non erano veritiere, bene, ci terremo attaccati ai frutti che hanno dato, senza vacillare.

Però a me non sembra affatto strano che una mamma ripeta da anni le stesse cose. Sono diciotto anni, da quando sono mamma, che lo faccio anche io. Mi annoio da sola, ad ascoltarmi. Eppure le ripeto perché i figli continuano a fare gli stessi errori, incuranti di quello che dico. Quante volte ho chiesto che raccogliessero calzini? Decine di migliaia. Quante altre volte lo chiederò? Finché non lo faranno. Ma se ci sono figli più bravi, che non hanno bisogno che la mamma ripeta così tante volte le stesse raccomandazioni, bene, sono contenta per loro (e un po’ invidiosa delle loro mamme). C’è chi non ha bisogno di sentire le raccomandazioni della Gospa!

Aspetto quindi con serenità il pronunciamento ufficiale, pronta a rispettarlo, ma decisa a rimanere fedele alla grande ricchezza che quella esperienza – quale che sarà il giudizio su di essa – mi ha regalato, perché la ricchezza di Medjugorje è intravedere il cammino che ci porta a una relazione vera, viva, con Dio, e non fare i guardoni alla ricerca di emozioni, sorprese, segreti, rivelazioni.

 

150 pensieri su “Per me Medjugorje

  1. Fabrizio Giudici

    Lui sostiene, se ho capito bene, che ci sono state delle apparizioni, all’inizio, e […]

    In realtà non è così: è semmai quello che pare sia sostenuto dalla commissione Ruini (per essere precisi, non sosterrebbe positivamente che ci sono state apparizioni iniziali, ma che bisogna indagare ancora). Il Papa invece ritiene che non ci sono mai state. E non solo a Medjugorje: perché che la Madonna abbia dato “appuntamento” per un po’ di tempo (anche se non sempre così lungo) ai veggenti, cosa che lui non concepisce, è una caratteristica di Fatima, Lourdes e molte altre apparizioni meno famose.

  2. Antonio

    Questa è l’esperienza che ho fatto io a Medjugorje. È aggiungo che se crediamo che ogni giorno in tutte le chiese del mondo un pezzo di pane diventa Dio, e questo ci sembra una cosa normale, come può sembrarti strano che una Madonna appaia a delle persone? Ma se la Chiesa dirà che è tutto finto, rispetterò e mi fiderò. Ma so che la Chiesa, che è mia madre, non dirà mai che è finta la conversione di milioni di persone, tra cui la mia.

  3. Paolo

    Se il popolo pregasse con il vangelo capirebbe molte cose sulle promesse fatte da Gesù ed esclusivamente da lui che è la sola via e la sola porta verso Dio

    1. A Medjugorje la Madonna sin dai primi messaggi (quelli che, par di capire, la commissione ritiene meritevoli di attenzione) ha raccomandato di pregare la parola di Dio!
      Quanto al fatto di passare da Maria per arrivare a Dio, se non fosse una via ci sarebbe un sacco di “gente”, come per esempio san Giovanni Paolo II, che avrebbe preso un abbaglio!

  4. Paola D.

    Se il Papa non credesse neppure alle apparizioni di Fatima, Lourdes ecc. perchè sarebbe appena andato in pellegrinaggio a Fatima?

      1. Fabrizio Giudici

        Perché non poteva farne a meno, tutti si aspettavano che andasse.

        E proprio per depotenziarlo. Tra l’altro, facendo dimenticare cosa diceva Benedetto XVI:

        «Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa […]»

        Si è tentato già in passato di depotenziare questo messaggio riducendo il “peccato che esiste nella Chiesa” alla pedofilia; oggi si cerca di cassare il messaggio tutto intero.

        Per dire: la notizia del giorno è che a Reggio Emilia un comitato di fedeli organizza una preghiera di riparazione per un Gay Pride che presto si terrà in città; il vescovo li attacca e impedisce loro di transitare persino sul sagrato della cattedrale (eppure è un altro di quelli che ripetono sempre “porte aperte”, “ponti non muri”, eccetera). Così quei fedeli si vedono sparare addosso non solo dalle istituzioni, ma anche dal proprio vescovo. È solo l’ennesimo episodio di una serie che dura da anni e sta per vedere il suo apice.

        1. Kosmo

          E proprio per depotenziarlo.
          Certo, perchè sia Fatima che Medjugorje contraddicono la “teologia” bergogliana e rahneriana della salvezza di tutti, “misericordia” a prezzi di saldo, ecc…
          Noto pure che i “medjugoriani” (chiamiamoli così) prima facevano finta di non sentire i “precedenti”; adesso che si è ttoccato con mano quello che può fare, se ne escono “ma come è possibile che dica così?”

        2. ola

          “Così quei fedeli si vedono sparare addosso non solo dalle istituzioni, ma anche dal proprio vescovo.”

          @Fabrizio tre riflessioni:

          1. A onor del vero pero’la Diocesi ha solo fatto sapere che l’iniziativa non parte dal Vescovo e che della manifestazione era all’oscuro, che e’vero. Non trovo traccia di un divieto – ma e’possibile vietarlo? – di transitare sul sagrato della cattedrale, e di certo non ha vietato la manifestazione, scrivere quello e’il gioco facile della solita stampa.

          2 .Inoltre, sempre in riferimento al Gay Pride, il Vescovo Camisasca e’appena stato attaccato dagli organizzatori della “sfilata” perché non ha presenziato alle veglie tenutesi contro l’omofobia.

          3. Non potrebbe essere che si voglia semplicemente veder chiaro? Anche a detta della stampa, il Comitato organizzatore non rilascia alcuna dichiarazione, e bisogna vedere come la manifestazione gli e’stata presentata. Se gliel’han venduta come organizzata da Radio Spada, al di la che sia vero o no, mi sembra normale che ci voglia veder chiaro prima di esporsi.

  5. cinzia

    Non solo non crede a Medjugorie, ma la sensazione è che creda poco anche a Fatima…. dove (e sulla quale) ha detto banalità, e nulla sul cuore del messaggio di Fatima!
    Ma d’altra parte quello che la Madonna ha chiesto a Fatima è stato ascoltato poco (o nulla) anche dai vari pontefici che si sono susseguiti in questo secolo…..

  6. Matteo

    Tra le varie profezie della Emmerick questa mi ha sempre colpito moltissimo: “Verranno tempi molto cattivi, nei quali i non cattolici svieranno molte persone. Ne risulterà una grande confusione. Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli ne abbatté file intere [di soldati nemici]. Durante la battaglia, la Madonna si trovava in piedi su una collina, e indossava un’armatura. Era una guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattenti per la giusta causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro”. (22 ottobre 1822)…..che sia proprio il Podbrdo la collina a cui si riferisce?! In tal caso si capirebbe perché tanto astio contro Medjugorje….

      1. Gentile Signora Marierose,

        veda lei sei a questo suo appunto mentale su una profezia possa aggiungere quello di San Paolo di 2000 anni fa: ….ma prima la Grande Apostasia.

        Per me e da quello che vedo, leggo e come si comportano i cristiani cattolici romani cosi’ tanto super aggiornati, ho l’evidenza che l’apostasia e’ in corso e dilaga sempre piu’ e di falsi profeti che commerciano la religione/i (Vedasi Medjugorje e boom econonico: speriamo che duri e piu’ si fa pubblicita’ e meglio per loro e turisti) ce ne sono per tutti i gusti e credenze. Sorgeranno falsi profeti e ne seduranno moltissimi.

        Cordiali saluti,

        Paul

        1. Grazie Paul per la sua risposta…..si è vero lo dice anche la Sacra scrittura sorgeranno falsi profeti….se devo dire il mio stato attuale ….sono stanca di tutte queste eresie…..buona giornata …Ave Maria..( prudenza oggi più che mai )…

  7. 61angeloextralarge

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2017/may/documents/papa-francesco_20170513_voloritorno-fatima.html

    Lui “preferisce” la “Madonna Madre… non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù”. Ma aggiunge che è una sua opinione, quindi non sta parlando da Papa. Questo mi piace molto.
    Nemmeno io credevo alle apparizioni ma sono stata toccata nel cuore ancora prima di arrivarci a Medjugorje… lungo la strada che da Spalato va al santuario. Ci credo ancora ma non me ne faccio un problema. Approvo e apprezzo quello che, carissima Costanza, hai scritto in questo post.
    Concordo con Fabrizio sulle modalità delle apparizioni di Fatima e altre.
    Che dire? Se le apparizioni sono vere come credo… Maria farà capire a Papa Francesco che Lei ed i veggenti, a Medjugorje, sono autentici. E sono certa che se accadrà questo, Papa Francesco lo dirà, nella sua spontaneità.
    D’altra parte non è peccato non credere alle apparizioni riconosciute dalla Chiesa, quindi non lo è nemmeno per quelle non riconosciute, anche se autentiche. Le false lasciamole al tempo e al Signore che le sbugiarderà come ha sempre fatto.

    1. Ma ricordiamo anche che laddove la Chiesa si è pronunciata su apparizioni, “certificandone” l’origine soprannaturale e positiva dei messaggi (non in contrasto cioè con la Fede, il Magistero e la Dottrina), pur lasciando ogni fedele libero di seguire tali messaggi e credere, rendere omaggio a tali apparizioni o meno, al fedele non è concesso mettere in dubbio quanto la Chiesa ha affermato, laddove lo ha affermato in via definitiva.

      In parole povere se la Chiesa afferma che l’apparizione tale è di origine soprannaturale (quindi voluta e disposta dalla Volontà di Dio), il fedele non può affermare che non sia di origine soprannaturale (e se lo pensa o ha dei dubbi, è meglio se lo tenga per sé…).

      Ubi maior, minor cessat 😉

  8. Alessandro

    Il Papa ha detto questo:

    “Medjugorje: è stata fatta una commissione presieduta dal Cardinale Ruini. L’ha fatta Benedetto XVI. Io, alla fine del ’13 o all’inizio del ’14, ho ricevuto dal Cardinale Ruini il risultato. Una commissione di bravi teologi, vescovi, cardinali. Bravi, bravi, bravi. Il rapporto-Ruini è molto, molto buono. Poi, c’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri del congresso, di questa “feria quarta”, tutta la documentazione, anche le cose che sembravano contro il rapporto-Ruini. Io ho ricevuto la notificazione: ricordo che era un sabato sera, in tarda serata. Non mi è sembrato giusto: era come mettere all’asta – scusatemi la parola – il rapporto-Ruini, che era molto ben fatto. E domenica mattina il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha ricevuto una lettera da me, in cui gli chiedevo di dire che invece di inviare alla “feria quarta” inviassero a me, personalmente, le opinioni.
    Queste opinioni sono state studiate, e tutte sottolineano la densità del rapporto-Ruini. Sì, principalmente si devono distinguere tre cose. Sulle prime apparizioni, quando [i “veggenti”] erano ragazzi, il rapporto più o meno dice che si deve continuare a investigare.
    Circa le presunte apparizioni attuali, il rapporto ha i suoi dubbi.
    Io personalmente sono più “cattivo”: io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. E questo lo dico come opinione personale.
    Ma chi pensa che la Madonna dica: “Venite che domani alla tale ora dirò un messaggio a quel veggente”; no. [Nel rapporto-Ruini si] distinguono le due apparizioni.
    E terzo, il nocciolo vero e proprio del rapporto-Ruini: il fatto spirituale, il fatto pastorale, gente che va lì e si converte, gente che incontra Dio, che cambia vita… Per questo non c’è una bacchetta magica, e questo fatto spirituale-pastorale non si può negare. Adesso, per vedere le cose con tutti questi dati, con le risposte che mi hanno inviato i teologi, si è nominato questo Vescovo – bravo, bravo perché ha esperienza – per vedere la parte pastorale come va. E alla fine, si dirà qualche parola.”

    https://costanzamiriano.com/2017/05/16/per-me-medjugorje/#comment-128108

    1. Alessandro

      Quanto ai dubbi del Papa (“io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù… chi pensa che la Madonna dica: “Venite che domani alla tale ora dirò un messaggio a quel veggente”; no. questa non è la mamma di Gesù”), concordo con Fabrizio: se valessero gli argomenti del Papa, sulla base dei medesimi bisognerebbe negare l’autenticità della apparizioni di Fatima e Lourdes (per dire delle più note), perché allora la Madonna diede proprio “appuntamenti” precisi.

      Inoltre, mi sfugge completamente perché – come ritiene Francesco – non sia credibile che “la Madonna Madre, nostra Madre, la mamma di Gesù” possa dare un appuntamento a un veggente per comunicargli un messaggio: che cosa vieta, logicamente e teologicamente, che la Santissima Madre di Dio e Madre nostra ammonisca, esorti i suoi figli amatissimi e si curi con materna premura della loro salute spirituale anche tramite messaggi trasmessi a veggenti da Lei avvisati che apparirà loro in un determinato giorno ad una determianta ora?

  9. Roberto

    C’è una cosa divertente, comunque. Molti sono stati allontanati da Radio Maria e hanno perso la loro rubrica perché critici nei confronti di Papa Francesco, laddove lo statuto della Radio prevede che in tal caso non si possa essere conduttori dell’emittente. Peraltro, salvo nei casi di Barra e Cavalcoli (ma quest’ultimo caso è stata un’altra storia) non avevo obiezioni alla legittima decisione di mantenere una linea editoriale, più o meno condivisibile che fosse.
    Mi risulta però che lo statuto di Radio Maria preveda che per lavorarci si debba anche essere convinti sostenitori della veridicità di Medjugorje (sbaglio?). Ma allora questo significa che se Papa Francesco avesse una rubrica su Radio Maria… (??) ;D non riesco a non ridacchiare appena ci penso.

    1. Fabrizio Giudici

      non riesco a non ridacchiare appena ci penso.

      Neanch’io. Aggiungo un paio di cose.

      Premetto, non che la cosa abbia importanza ai fini della discussione, ma solo per trasparenza, che mi ritrovo – come opinione personale – in quello che (pare) sostenga la commissione Ruini.

      Detto questo, trovo l’uscita di Papa Francesco indegna (vedo che più d’un giornalista cattolico l’ha scritto). Temi di questa importanza e sacralità dovrebbero essere trattati diversamente dalla “chiacchiera”: perché questo è quello che ha fatto Francesco l’altro ieri, ha chiacchierato. Se è il caso di discutere cosa sostiene in questo momento la Chiesa su Medjugorje, si pubblichi per intero la relazione Ruini (anche perché, è stato ripetuto, non è definitiva), e poi sentiremo i commenti. Invece così è, come al solito, il caos totale, del quale molto probabilmente Francesco gode. Anche perché è impossibile non far presente che la commissione Ruini ha finito il suo lavoro da molto tempo: Francesco parlò per la prima volta di Medjugorje due anni fa, sempre a livello di chiacchiera, accennando ad un pronunciamento più ufficiale “dopo l’estate”. Sono passati due anni: guarda caso ha tirato fuori l’argomento proprio al ritorto da Fatima, il cui messaggio è stato totalmente stravolto, in modo che lo scetticismo potesse essere gettato anche addosso a quell’episodio.

      Secondariamente vedo dal sito di Radio Maria che i messaggi da Medjugorje arrivano con cadenza settimanale irregolare. Bene, dunque il prossimo dovrebbe essere imminente. Non vedo come non potrà tener presente delle esternazioni papali.

      1. Alessandro

        Cascioli sulla Bussola:

        http://lanuovabq.it/it/articoli-la-bomba-del-papa-sui-pellegrini-di-medjugorje-19863.htm

        “Comunque la si pensi sulle (presunte) apparizioni, quella del Papa nella conferenza stampa in aereo sabato sera, è stata una vera e propria bomba lanciata sui milioni di pellegrini che da 35 anni si recano a Medjugorje. Ed è l’ennesima dimostrazione di quanto siano pericolose e dannose queste conferenze stampa a ruota libera, in cui Bergoglio dimentica facilmente di essere papa Francesco e la responsabilità che questo comporta. Così le opinioni personali che vengono espresse su qualsiasi materia, sebbene opinabili, diventano per chi ascolta più magistero del Magistero vero.

        Per quanto riguarda Medjugorje, ha fatto notizia il suo personale scetticismo sulle apparizioni, ma la cosa più grave è aver raccontato in poche battute il contenuto del “Rapporto Ruini”, frutto del lavoro della Commissione internazionale di studio su Medjugorje voluta da papa Benedetto XVI.
        Oltretutto integrato con opinioni personali che portano ancora più confusione laddove ci sarebbe invece bisogno di maggiore chiarezza. Da tre anni quel rapporto è chiuso in un cassetto malgrado ci si aspettasse una sua pubblicazione. Il motivo di questa segretezza appare chiaro proprio dalle parole di papa Francesco, il quale con molta disinvoltura ha spiegato che il “rapporto Ruini” separa le prime apparizioni (possibile che siano vere) da quelle attuali (su cui c’è scetticismo), ma riconoscendo che a Medjugorje ci sono molte conversioni e che quindi la situazione va seguita.

        Si tratta di affermazioni pesanti che coinvolgono decine di milioni di persone oltre che la veridicità di apparizioni e messaggi.
        Una pubblicazione di questo rapporto, proprio per le implicazioni che comporta, richiederebbe parole ben misurate, ponderate spiegazioni e risposte credibili.
        Senza considerare che – come ha ammesso lo stesso papa Francesco – lo stesso “Rapporto Ruini” è sotto esame di altri esperti e non è neanche nato per essere la parola definitiva della Chiesa sui fenomeni di Medjugorje. Comprensibile dunque che si sia deciso in Vaticano di mantenerlo – almeno per ora – un documento ad uso interno.

        Come si può pensare di raccontarlo così, per sommi capi, parlando amabilmente con i giornalisti in aereo?

        Come si vede si tratta di rispondere a domande molto delicate, che non possono essere liquidate con un “simpatico” modo di dire ai veggenti che sono dei “cazzari” e alla Madonna come dovrebbe manifestarsi.”

        Sottoscrivo

        1. Roberto

          Diciamo che non c’è niente di strano, perfettamente nel solco della persona. Se c’è una cosa che Papa Francesco ci ha insegnato è la sua totale insofferenza nei confronti della prudenza, che neppure sa dove sta di casa. Se formalmente è ovvio che il Papa possa avere come chiunque altro una propria idea su Medjugorje, dovrebbe essere altrettanto ovvio che prudenza richiederebbe da parte del Papa di misurare le parole su un fenomeno che coinvolge la vita spirituale di milioni di persone, sia cattolici che potenziali tali. Ma aspettarsi tale forma mentis da parte del Papa che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni è del tutto vano (interviste a Scalfari, Paolo VI che approva la spedizione di anticoncezionali alle suore in Africa, per tacer del resto).
          Peraltro, concordo sul fatto che le obiezioni di merito del Papa abbiano poco senso.
          La sua altrettanto personale rilettura (depotenziamento) di Fatima mi ha dato molto, molto più fastidio della sua sparata su Medjugorje, pure del tutto fuori luogo.

      2. Ecco la rispsta…

        E’ piuttosto estesa io la riporto per intero per non fare tagli e non avendo trovato link al testuale (c’è quello al solo audio, per ora…)

        PAPA FRANCESCO SU MEDJUGORJE
        col commento di Padre Livio

        DOMANDA DEL GIORNALISTA

        A Fatima abbiamo visto una grande testimonianza di fede popolare, la stessa che si riscontra anche a Medjugorje. Che cosa pensa di quelle apparizioni e del fervore religioso che hanno suscitato, visto che ha deciso di nominare un vescovo delegato per gli aspetti pastorali?

        RISPOSTA DI PAPA FRANCESCO

        «Tutte le apparizioni o le presunte apparizioni appartengono alla sfera privata, non sono parte del magistero pubblico ordinario. Per Medjugorje Benedetto XVI ha istituito una commissione presieduta dal cardinale Ruini. Io ho ricevuto il risultato, era composta di bravi teologi, vescovi e cardinali. La relazione della commissione è molto, molto buona. C’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la dottrina della fede e il dicastero ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri della Feria IV – la riunione mensile della Congregazione – tutta la documentazione, anche i pareri contrari alla relazione Ruini. Io ho ricevuto la notificazione un sabato, in tarda serata. Non mi è sembrato giusto: era come mettere “all’asta” la relazione Ruini, che è molto ben fatta. Domenica mattina il Prefetto della dottrina della fede ha ricevuto una lettera nella quale gli chiedo che invece di inviare alla Feria IV quelle opinioni contrarie, le inviino a me personalmente. Questi pareri sono stati studiati tutti – sottolineo tutti. La relazione Ruini afferma che si devono distinguere le prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi e dice che si deve continuare a investigare quelle. Sulle presunte apparizioni attuali, la relazione presenta i suoi dubbi. Io personalmente sono più cattivo, preferisco la Madonna Madre che non la Madonna capo di ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio. E queste presunte apparizioni non hanno tanto valore: questo lo dico come opinione personale. C’è chi pensa che la Madonna dica: venite, quel tal giorno alla tal ora darò un messaggio a quel veggente. Poi, terzo punto, c’è il fatto spirituale e pastorale, il nocciolo della relazione: gente che si converte, che incontra Dio, che cambia vita. E questo non grazie a una bacchetta magica. Questo fatto non si può negare. Adesso per vedere questo, ho nominato un vescovo bravo (monsignor Hoser, ndr) che ha esperienza per occuparsi della parte pastorale. Alla fine si dirà qualche parola».

        COMMENTO DI PADRE LIVIO

        Cari amici di Radio Maria
        un cordiale saluto da Medjugorje dove, come sapete, mi trovo da venerdì scorso per una settimana di esercizi spirituali. Rompo un po’ il silenzio degli esercizi con questa diretta per leggere con voi e fare un breve commento a quello che il Santo Padre, Papa Francesco, ha detto di ritorno da Fatima sull’aereo riguardo a Medjugorje.
        Intanto, a Medjugorje oggi è una bellissima giornata, c’è il cielo azzurro, anche qui il centenario di Fatima è stato celebrato con grandissima partecipazione di pellegrini da ogni parte del mondo. Durante la messa di ieri sera la grande spianata dietro la chiesa era piena come un uovo e così pure l’adorazione eucaristica di sabato sera. Ci sono pellegrini da ogni parte del mondo, ci sono anche molti italiani, però non è più come una volta quando i pellegrini italiani erano la stragrande maggioranza: adesso c’è una presenza dai paesi dell’est europeo ma anche di lingua inglese, molto elevata. Ci sono moltissimi sacerdoti… E quindi con questo bel clima di preghiera e di pace, il sorriso spontaneo sul viso, comunque si sente la presenza della Madonna.
        Allora con questi occhi di un fedele e fervoroso apostolo della Regina della Pace – speriamo di esserlo – leggo quello che ha detto il Santo Padre, con gli occhi di un apostolo di Maria. Sono uno di quei 30-40 milioni di pellegrini che sono venuti qui a Medjugorje in questi anni e che hanno sperimentato la presenza di Maria come madre nella propria vita e hanno ricevuto grazie che non si possono dimenticare, nel corso della mia lunga presenza qui a Medjugorje, e quindi che credono fermamente nelle apparizioni, al di là di qualsiasi motivazione umana, proprio per le grazie che hanno ricevuto.
        Con questi occhi io leggo quello che ha detto il Santo Padre, ma anche con gli occhi del cuore di un figlio della Chiesa, che guarda al Santo Padre come a colui cui Gesù Cristo dà la funzione pastorale, del buon pastore che guida le sue pecorelle. Dunque con questo atteggiamento leggo quanto hanno pubblicato i giornali nell’intervista fatta sull’aereo da Fatima a Roma. Vediamo la domanda del giornalista, prima leggiamo tutta la risposta del Papa e poi facciamo tutte le considerazioni ovviamente cercando di capire bene quello che ha detto il Papa.
        La domanda del giornalista è questa:

        “A Fatima abbiamo visto una grande testimonianza di fede popolare, la stessa che si riscontra a Medjugorje. Cosa pensa di quelle apparizioni e del fervore religioso che hanno suscitato, visto che ha deciso di nominare un vescovo delegato per gli aspetti pastorali?”

        Il Papa ha risposto:

        “Tutte le apparizioni, o le presunte apparizioni, appartengono alla sfera privata, non sono parte del magistero pubblico ordinario. Per Medjugorje, Benedetto XVI ha istituito una commissione presieduta dal card. Ruini. Io ho ricevuto il risultato. Era composta, la commissione, di bravi teologi, vescovi e cardinali. La relazione della commissione è molto, molto buona. C’erano alcuni dubbi nella Congregazione per la Dottrina della Fede e il dicastero ha giudicato opportuno inviare a ognuno dei membri della feria IV [si chiama feria IV una riunione mensile che fa la Congregazione per la Dottrina della Fede] tutta la documentazione, anche i pareri contrari alla relazione Ruini”

        Diciamo così che la relazione Ruini è stata distribuita a tutti i membri della Congregazione per la riunione mensile, anche con tutti i pareri contrari alla relazione Ruini.

        “Io – dice il Papa – ho ricevuto la notificazione un sabato in tarda serata. Non mi è sembrato giusto, era come mettere all’asta la relazione Ruini che è molto ben fatta. La domenica mattina il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha ricevuto una lettera [scritta dal Papa] nella quale gli chiedo che, invece di inviare alla feria IV le opinioni contrarie, le inviino a me personalmente”.

        Come vedete, il Papa ha avocato a sé tutti i pareri sulla relazione Ruini, in quanto riteneva questa relazione molto molto buona e non voleva che fosse messa all’asta di questo o di quello. Però il Papa sottolinea che anche tutti i pareri contrari sono arrivati a lui e questi pareri sono stati studiati tutti, sottolineo tutti. E prosegue il Papa:

        “La relazione Ruini afferma che si devono distinguere le prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi e si dice che si deve continuare a investigare quelle. Sulle presunte apparizioni attuali, la relazione presenta i suoi dubbi. Io personalmente – dice il Papa – sono più cattivo. Preferisco la Madonna madre, che non la Madonna capo di un ufficio telegrafico che ogni giorno invia un messaggio. E queste presunte apparizioni [cioè, quelle della seconda fase] non hanno tanto valore. Questo lo dico come opinione personale. C’è chi pensa che la Madonna dica: venite qui, il tal giorno alla tale ora darò un messaggio a quel veggente”. Poi, terzo punto, c’è il fatto spirituale e pastorale, cioè il nocciolo della relazione: “gente che si converte, incontra Dio, che cambia vita, e questo non grazie a una bacchetta magica. Questo fatto [cioè della gente che si converte] non si può negare. Adesso per vedere questo, ho nominato un vescovo bravo, mons. Hoser, che ha esperienza per occuparsi della parte spirituale e pastorale. Alla fine ci dirà qualche parola”.

        Dunque, come vedete, il Papa ha dato una risposta molto articolata che va esaminata con molta attenzione. Teniamo presente che il Papa comunque ha letto la relazione Ruini, l’ha letta e riletta e lui già aveva detto in altre occasioni che era molto molto buona e lo ha ripetuto. Quindi lui, in fondo segue la relazione Ruini, con qualche sua accentuazione particolare che vedremo. Allora questa lunga dichiarazione del Santo Padre ha due affermazioni certe, mentre altre due sono problematiche. Vediamo le due affermazioni certe. La prima è all’inizio, dove il Papa dice:

        “Tutte le apparizioni o le presunte apparizioni appartengono alla sfera privata, non sono parte del magistero pubblico ordinario”.
        Questa è un’affermazione certa dal punto di vista teologico, cioè, in poche parole, la rivelazione pubblica, quindi la rivelazione divina, per quanto riguarda le verità della fede, si è conclusa con l’ultimo apostolo, come si suol dire, e quindi questa rivelazione è contenuta nella Sacra Scrittura e nella viva tradizione della Chiesa. La viva tradizione della Chiesa è la lettura che fa la Chiesa della Sacra Scrittura nel corso del tempo. Questo è il deposito della divina rivelazione, che può essere approfondita, ma che non può essere accresciuta nel tempo. Questa divina rivelazione è il deposito della fede che la Chiesa conserva gelosamente e che trasmette fedelmente. Questa divina rivelazione è ciò di cui si occupa il magistero pubblico ordinario – o anche straordinario quando definisce delle verità particolari, come per esempio, l’ultima, quella del dogma dell’Assunzione, che sicuramente è un’affermazione del magistero straordinario.
        Quindi le apparizioni private non appartengono alla rivelazione divina ma potremmo dire, sono ausiliarie, nel senso che aiutano ad approfondirla, a viverla, a realizzarla nella vita cristiana. È per questo che il magistero ordinario si occupa anche delle apparizioni, o presunte apparizioni, per verificare se questi eventi, questi fenomeni, diciamo fanno crescere nella fede, dal punto di vista proprio del vivere le verità della fede nella vita cristiana, oppure magari se ci sono delle deviazioni, allora la Chiesa interviene per mettere in guardia i fedeli. Nel caso invece che facciano crescere nella fede e diano dei frutti, la Chiesa in genere permette il culto. Difatti, nella storia della Chiesa, gran parte dei santuari mariani sono frutto di rivelazioni private, che non hanno avuto un riconoscimento da parte della Chiesa come una dichiarazione dell’origine soprannaturale delle apparizioni, ma nel senso che la Chiesa, avendo visto i frutti buoni, ne permette il culto. Quindi raramente la Chiesa, ha affermato l’origine soprannaturale di un’apparizione. Secondo dei mariologi, quella che – diciamo così – più in regola, sarebbe quella de La Salette che ha ricevuto proprio un’approvazione formale da parte della Chiesa. Nella stessa apparizione della Madonna a Fatima, il Papa Pio XI ha permesso l’erezione del santuario, ha favorito il culto ma non è che Pio XI abbia riconosciuto l’origine soprannaturale delle apparizioni di Fatima. Tant’è vero che quando è stato detto a Pio XI che la volontà della Madonna era quella di consacrare la Russia al suo Cuore immacolato, lui ha risposto: “Perché non lo dice a me, visto che sono il vicario di Suo Figlio?”. Quindi, come vedete, l’atteggiamento della Chiesa, in genere, è quello di vegliare su questi eventi delle apparizioni private o presunte tali, di verificare che facciano crescere nella fede e ne permette il culto. Il caso ultimo che abbiamo sotto i nostri occhi è quello di Roma alle Tre Fontane, dove è stata permessa l’erezione di un santuario, ma la Chiesa non si è pronunciata sull’origine soprannaturale di quella apparizione. Questa è un’affermazione teologica importantissima, quindi non stiamo parlando di una verità di fede, ma semplicemente di un evento al quale si può credere, se non ci sono deviazioni, se non ci sono messe in guardia da parte della Chiesa, ma anche se la Chiesa approvasse il culto o addirittura riconoscesse l’origine soprannaturale, non farebbe parte delle verità della fede che sono necessarie per la salvezza. Uno può anche non credere a La Salette o a Fatima o a Lourdes, senza peccare contro la fede. Questa prima affermazione teologica è importante, anche per sdrammatizzare le cose altrimenti sembra che qui ci sia in ballo la fede.
        La seconda affermazione, molto importante, è alla fine dove il Papa citando la relazione Ruini e condividendola, dice che l’altro fatto che non si può negare è il fatto spirituale e pastorale. Questo è il nocciolo della relazione e anche il nocciolo del problema, cioè che interessa alla Chiesa. Sempre e ovunque, quando ci sono questi eventi, cioè apparizioni o comunque fenomeni soprannaturali, quello che interessa alla Chiesa è il fatto spirituale e pastorale, e cioè – il Papa spiega – “gente che si converte e incontra Dio e cambia vita. E questo non grazie a una bacchetta magica”. Questo fatto non si può negare. Allora qui, attenzione, cari amici, non si è messo abbastanza in luce quello che il Papa ha detto citando la relazione Ruini, e cioè che questo è il “nocciolo” della relazione, cioè quello che è primario nelle preoccupazioni della Chiesa, questo è primario! Viene al primo posto nelle preoccupazioni della Chiesa, nella scala dei valori. Questo è al primo posto. Le conversioni. Ma il Papa specifica cosa sono le conversioni di cui parla la relazione Ruini, non sono conversioni farlocche, per così dire, cioè conversioni “da pasticceria”, diremmo con una battuta. Sono conversioni vere, cioè conversioni che non avvengono con un tocco di bacchetta magica, ma che sono un cambiamento profondo, interiore. Il Papa dice: “gente che si converte, che incontra Dio e cambia vita”, questo fatto non si può negare. Qui il Papa, citando la relazione Ruini ammette ciò che è sicuramente il cuore di Medjugorje e che è comunque il fattore decisivo per cui la Chiesa, diciamo così, dà il suo via libera ai fedeli, e cioè le conversioni sincere. Noi potremmo completare quello che ha detto il Papa con quello che ha detto mons. Hoser a Medjugorje: “Qui a Medjugorje, le conversioni si vedono”: si vedono nelle file ai confessionali, si vedono nella partecipazione all’Eucaristia. Mons Hoser ha anche detto che la spiritualità di Medjugorje è cristocentrica, cioè qui l’esperienza dei fedeli li porta ai sacramenti, della confessione e dell’eucaristia, alla via crucis, all’adorazione della croce, all’adorazione dell’eucaristia, e quindi si tratta di qualcosa di pulito, di cristologico, di santo. Questo, dice il Papa, è il nocciolo della relazione, è il nocciolo del problema. Questa è la grandezza di Medjugorje. Il Papa però dice anche una parola, che deve essere capita bene: “questo fatto non si può negare”. Quindi, il fatto delle conversioni – che sono un elemento che comunque ormai riguarda non qualche centinaio, o qualche migliaio, riguarda milioni di persone che venendo a Medjugorje fanno un’esperienza che comunque è generalizzata, l’esperienza della presenza di Maria come Madre nella loro vita e che li induce magari dopo 30, 40, 50 anni a confessarsi e a cambiare vita. Allora questi sono i due punti di cui parla il Santo Padre come certi: prima la verità teologica che le apparizioni o presunte tali non sono parte del magistero pubblico ordinario, ma appartengono alla sfera privata; secondo punto, sono le conversioni autentiche. Attenzione, qui io mi permetto di fare una piccola riflessione teologica, cioè, le conversioni umanamente non si possono spiegare. Non è grazie a una bacchetta magica, non è perché ci sia qualche santone o qualche… no, le conversioni vere non sono umanamente spiegabili. Le conversioni vere non hanno mai una causa umana, come causa principale della conversione, poi ci sono cause strumentali, non la causa efficiente.
        Permettetemi di parlare in termini teologici: la causa efficiente della conversione, cioè quello che fa sì che una persona si converta è solo la grazia. Ovviamente poi c’è anche la corrispondenza alla grazia, ma è solo la grazia che muove il cuore; laddove ci sono delle persone che si convertono veramente e quindi cambiano vita, si confessano, vanno all’eucaristia, queste persone sono state toccate dalla grazia. Quindi, questa è una affermazione teologica indiscutibile perché è una verità di fede: laddove ci sono delle conversioni, là c’è il dito di Dio, là c’è il dito di Dio, come ha detto Gesù: “nessuno viene a me se il Padre non lo attira” (Gv 6,44). Per cui, di fronte a questo fatto innegabile, dice il Papa, “ho nominato un vescovo, un bravo vescovo che ha esperienza per occuparsi della parte pastorale”, che non è di poco conto, cari amici, perché comunque dobbiamo dire che da quando la Santa Sede a suo tempo, è stato Papa Benedetto, ha sottolineato che i pellegrinaggi devono avere l’accompagnamento sacerdotale, da allora la situazione di Medjugorje è diventata molto migliore, perché sennò prima per le persone che volevano confessarsi dovevano sobbarcarsi tutto i frati poveretti, e poi ci sono persone di tutto il mondo, parlano lingue diverse, era necessario che ci fosse questo accompagnamento sacerdotale. E comunque, prendendo sul serio questo evento di grazia per tutta la Chiesa che sono le conversioni, il Papa intende impegnare anche la sua autorità per far sì che ci sia sempre un ulteriore miglioramento della parte pastorale.
        Quelli sono due punti certi, due affermazioni indiscutibili. Poi c’è la parte centrale dove, da una parte il Papa pare che abbia detto “io ho letto la relazione Ruini, è fatta bene e ho provveduto ad avocare a me tutta documentazione, tutti i pareri positivi o negativi per poter io stesso – dice il Papa – rendermi conto”. Insomma, ha preso in mano lui il pallino, non lo ha lasciato in mano alla Congregazione per la dottrina della fede, questo mi è sembrato di capire. Il Papa poi dice che la relazione Ruini divide le prime apparizioni dalle successive apparizioni. Io non ho letto la relazione Ruini, però mi par di capire quale sia la linea che divide le prime apparizioni, la prima fase delle apparizioni dalla seconda fase delle apparizioni. Questa linea la traccia la Madonna stessa quando dice nel 1984 che passa alla seconda fase della sua presenza. Lì la Madonna, quando dice, appunto, che la prima fase è conclusa e che passa alla seconda fase, ha detto di aver eletto una parrocchia per condurla lei personalmente e dare i messaggi ogni giovedì, poi ogni 25 del mese. Questa sarebbe la seconda fase delle apparizioni. Quindi la prima fase delle apparizioni, praticamente dal 24 giugno 1981 fino a quando la Madonna ha iniziato a dare i messaggi alla parrocchia fino alla Quaresima del 1984. Questa sarebbe la prima fase delle apparizioni, infatti i messaggi – lo vedete anche sul sito internet di Radio Maria – vengono distinti: quelli della prima fase delle apparizioni e quelli della seconda fase. Infatti io sto facendo uno studio proprio sui primi anni delle apparizioni che sono particolarmente interessanti.
        Stabilite quindi, ipoteticamente, dico io – le due fasi, la prima che va dal 1981 al 1984, la seconda con i messaggi alla parrocchia fino ad oggi – il Papa, seguendo la relazione Ruini, esprime due giudizi diversi: un giudizio diciamo così più positivo verso la prima parte delle apparizioni, riguardo alla quale il Papa non parla di dubbi. Dice appunto: la relazione Ruini afferma che si devono distinguere le prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi, e si dice che si deve continuare a investigare su quelle. Il Papa parla di prime “apparizioni”, non di prime “presunte apparizioni” e non parla di dubbi. Dice che su quella parte occorre continuare a investigare. Io non so su quali aspetti, perché comunque non avendo in mano niente non posso neanche dire… Però, lì è chiaro, comunque lo si sa da indiscrezioni giornalistiche, che la relazione Ruini, per quanto riguarda le prime apparizioni – noi abbiamo detto i primi tre anni – c’è un atteggiamento positivo, anche se bisogna fare approfondimenti. Sulle presunte apparizioni attuali, cioè quelle che incominciano con i messaggi alla parrocchia, fino ad oggi, il Papa dice che la relazione Ruini presenta i suoi dubbi. Il Papa qui specifica che lui, personalmente, è più “cattivo”, cioè dice: “preferisco la Madonna madre che non la Madonna capo di un ufficio telegrafico, che ogni giorno invia un messaggio”. Attenzione, perché il Papa dice così? Sai, noi italiani, quando si parla di poste, ci mettiamo le mani nei capelli perché sappiamo che le poste italiane funzionano male, no? Però cerchiamo di capire il concetto che esprime il Santo Padre, cioè che effettivamente la Madonna ha detto “io scelgo questa parrocchia per guidarla e vi darò un messaggio ogni giovedì”, poi successivamente ha detto: “d’ora in poi i messaggi li darò ogni 25 del mese”. Allora, al Papa personalmente questo fatto, questo modo di manifestarsi del soprannaturale, invitando il giorno del messaggio, diciamo così a lui non piace.
        Cito un’espressione che ha detto il card. Ruini in un’intervista al Tg1: il Papa non è molto convinto del fatto che venga indicato un giorno per dare il messaggio. Al riguardo c’è da dire che le manifestazioni del soprannaturale sono molto varie, non c’è un’apparizione che somigli all’altra. Qui si tratta di un fatto unico al mondo perché non ci sono state da nessuna parte apparizioni per così lungo tempo e con così tanti messaggi, a parte quelle del Laus che, come ha detto il vescovo di Gap, è durata 53 anni con messaggi pubblici. Comunque sia, al Papa non piace molto, non è molto convinto del fatto che la Madonna indichi un giorno per dare un messaggio e quindi dice: io, come opinione personale, ritengo che questo tipo di apparizioni, della seconda fase, non abbiano tanto valore. Però, detto questo, rimane il fatto che sulla prima parte delle apparizioni, dei primi anni, c’è un atteggiamento positivo; per quanto riguarda la seconda parte il Papa dice che la relazione Ruini presenta dei dubbi. Anche lui, personalmente, ha dei dubbi ancora maggiori. Dice che queste apparizioni secondo lui, queste presunte apparizioni della seconda parte non hanno tanto valore, però dice: questa è un’opinione personale. Allora noi dobbiamo esaminare questa espressione: “questo lo dico come opinione personale”. Che valore ha questa affermazione? Questa affermazione, intanto, ovviamente è l’opinione personale del Papa, quindi, ha un valore particolare, però, scusate, le opinioni personali possono anche cambiare in base a nuove conoscenze, a nuovi dati, a nuovi eventi. Quindi, uno ha un’opinione personale in base alle conoscenze attuali, ma non è affatto escluso che quello che per oggi è un’opinione personale diciamo così negativa, un domani magari possa cambiare.
        Perché dico questo? Perché, attenzione, i dieci segreti fanno parte della prima fase delle apparizioni, cioè quella fase sulla quale la Chiesa è più positiva. Infatti i dieci segreti sono stati comunicati alla veggente Mirjana fin dal dicembre del 1982. Quindi appartengono alla prima parte. Allora, siccome i dieci segreti hanno una data in cui si manifesteranno, dove appunto si dirà che cosa accadrà, quando accadrà, dove accadrà, è chiaro che nel momento in cui i dieci segreti vengono manifestati e si realizzano allora intervengono eventi e fatti nuovi grazie ai quali si può anche cambiare opinione. Facciamo un esempio: siccome i dieci segreti non saranno fra un secolo, hanno una data, Mirjana sa la data di tutti i segreti, lei ha cinquant’anni, non credo che camperà fino a duecento anni come Matusalemme, allora il giorno in cui – facciamo un esempio – viene annunciato due giorni prima che sulla montagna Dio lascerà un segno visibile, indistruttibile, che viene dal Signore, che conferma le apparizioni – Dio dà questo segno per confermare le apparizioni – è chiaro che nel momento in cui questo avvenisse, i dubbi sulla verità delle apparizioni si scioglierebbero. E se invece questo non avvenisse, è chiaro che sarebbe tutto un falso.
        Allora, cosa concludere? È molto semplice: che al momento attuale, la relazione Ruini ha dei dubbi sulla seconda fase delle apparizioni, il Papa accentua questi dubbi, nel medesimo tempo però dice “è un’opinione personale”, cioè rimane aperta questa prospettiva, per cui mi viene in mente quello che disse un vaticanista affidabilissimo come Andrea Tornielli in un dibattito televisivo: alla fin fine ci sarà la prova del nove. Che cos’è la prova del nove? È il momento in cui, ovviamente, all’appuntamento dei segreti, si vedrà se è tutto un bluff o è tutto vero, perché diversamente dai segreti di Fatima, i segreti di Medjugorje vengono rivelati tre giorni prima, lo si dirà al mondo – e non si può impedire che vengano rivelati perché ovviamente sarebbe un rischio grosso in quanto si tratta di segreti salvifici, segreti che manifestano la Divina Misericordia che vuol salvare il mondo. Quindi sicuramente arriverà questo momento, è il momento della prova del nove, in cui si vedrà se i segreti non si realizzano, e allora si vedrà che comunque questa seconda parte delle apparizioni non era vera, però attenzione: i segreti appartengono alla prima parte delle apparizioni. Mirjana li ha avuti già tutti nel 1982. Si vedrà dove sta la verità. Ma sarà una verità salvifica, perché poi nello svolgimento dei segreti, cari amici, ovviamente ognuno dovrà prendere la sua decisione, se credere o non credere, con tutte le conseguenze del caso. Ecco perché, cari amici, con grande prudenza Papa Francesco ha detto: “questo lo dico come opinione personale”, cioè un’opinione che io, in base a queste conoscenze che ho, in base alle valutazioni che ho fatto della relazione Ruini, in base magari anche ad altre cose, perché il Papa sa tante cose che noi non sappiamo, ho dei dubbi sulla seconda fase delle apparizioni, però nel medesimo tempo, tengo a dire che lo dico questo come opinione personale.
        L’opinione personale, per sua natura, può essere aperta anche ai cambiamenti, in base a eventi che avverranno, quindi, mi pare di poter concludere allora a questo punto, che la Chiesa intende partire dalle certezze. Le certezze sono le conversioni sincere, questa è una certezza. Per quanto riguarda la problematica sull’origine soprannaturale delle apparizioni, la Chiesa la mette avanti, la spinge più in là, continua a vedere, valutare, osservare, cercare, seguire. Quindi io penso che questa problematica che comunque è all’ordine del giorno da quando ci sono le apparizioni a Medjugorje, riguardo il riconoscimento da parte della Chiesa, è una problematica per la quale non ci sono ancora elementi per dare una parola definitiva, per cui, diciamo la Chiesa parte da una certezza: i frutti. Su questo punto la Chiesa non ha dubbi. I frutti ci sono, ce li godiamo, ringraziamo Dio per questi frutti, i frutti sono sempre e comunque opera della grazia, poi che questa grazia si manifesti attraverso le apparizioni o in altro modo, è un’altra questione. Per quanto riguarda la problematica delle apparizioni c’è un atteggiamento positivo per quanto riguarda, io dico, i primi tre anni – in cui sono inclusi anche i segreti – e invece un atteggiamento più problematico per quanto riguarda tutta la fase successiva, la quale però ha dato tantissimi frutti, perché la fase successiva è la fase delle conversioni. Cioè, nella prima fase la Madonna ha scaldato i motori, ma nella seconda fase è incominciata la diffusione dei messaggi in tutto il mondo e quindi anche in questa seconda fase delle apparizioni i frutti sono enormi perché le conversioni avvengono anche oggi, non soltanto nei primi tempi, anzi oggi più ancora dei primi tempi.
        Per cui, andando alla conclusione, cari amici, cosa dobbiamo dire? Dobbiamo dire questo: intanto che noi siamo figli della Chiesa, che noi dobbiamo obbedire alle disposizioni che la Chiesa dà. La Chiesa non impedisce di credere alle apparizioni, non insinua dubbi, dice che la ricerca mette insieme tanti pareri, sappiamo che ci sono tantissime Eminenze, Eccellenze e Reverendi che credono alle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Allora com’è la situazione? Per ora, cari amici, rimangono le disposizioni che la Chiesa ha dato in questi anni. Le disposizioni che la Chiesa ha dato in questi anni sono riassunte dal card. Bertone, allora segretario di Stato, nel libro “L’ultima veggente di Fatima”, libro con la prefazione personale di Sua Santità Benedetto XVI. Il card. Bertone ha riassunto le disposizioni ufficiali della Chiesa riguardo a Medjugorje che sono tuttora quelle che regolano Medjugorje, e sono queste:
        – primo, le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un’opinione personale, non sono un giudizio definitivo ufficiale della Chiesa;
        – secondo, tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugoslavia del 10 aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica delle apparizioni deve andare avanti;
        – terzo, nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi con accompagnamento pastorale dei fedeli;
        – quarto, infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano, dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali.

        Il Papa termina la sua dichiarazione sull’aereo dicendo: “alla fine si dirà qualche parola”, cioè in poche parole, il Papa ha letto la relazione Ruini, ha letto i pareri riguardo la relazione Ruini, sentito il parere del suo inviato per gli aspetti pastorali, mons. Hoser, il Papa dice che alla fine si dirà qualche parola. Allora, quando ci sarà un’ulteriore dichiarazione ufficiale da parte della Chiesa, noi ci atterremo alle disposizioni da parte della Chiesa, cosa che noi qui, come Radio Maria, abbiamo sempre fatto. Io qui a Radio Maria, come sapete, ho usato una linea credo di grande prudenza pastorale, ma di apertura. Prudenza pastorale, perché io ho vietato a tutti i conduttori di Radio Maria di parlare di Medjugorje. Da sempre l’ho fatto, lasciando invece ai fedeli che telefonano di testimoniare la loro conversione, perché questo è un fatto edificante. Nel medesimo tempo, io come studioso di Medjugorje – ho scritto venti libri, comunque ho seguito dall’inizio le apparizioni di Medjugorje – mi sono riservato anche come direttore della radio di informare su Medjugorje, ma l’ho sempre fatto nell’ambito di quella libertà che la Chiesa concede e nell’ambito delle disposizioni della Chiesa, perché ho sempre messo in guardia dicendo: attenzione, io parlo a titolo personale, ma la Chiesa non ha ancora riconosciuto le apparizioni. Quindi noi siamo stati sempre ligi a questa impostazione, nessuno ovviamente può rimproverarmi di essere un seguace fervoroso e fedele della Regina della Pace, perché ci sono personaggi molto più importanti di me che ci credono fervorosamente, li conoscete anche voi, anche fra le Eminenze. Quindi c’è questa libertà, però in questa libertà ci si deve attenere alle disposizioni ufficiali della Chiesa. In fondo è quello che mi ha detto il vescovo, il primo vescovo di Medjugorje, mons. Zanic che io andai a trovare la prima volta che andai a Medjugorje. Lo andai a trovare ed ebbi un colloquio con lui cordialissimo di ben 45 minuti. Lui parlava benissimo in italiano ed era felicissimo che un prete finalmente era andato a trovare lui prima di andare a interessarsi dei veggenti, e mi disse, mi ricorderò sempre questa frase: “Padre Livio, la Chiesa lascia liberi di credere o di non credere, però lei come sacerdote deve attenersi alle disposizioni che verranno” e questo è l’atteggiamento giusto da parte di tutti noi, cari amici. Dagli email che arrivano vedo che ci sono molte persone addolorate… No, non dimentichiamo, lo dico a quelli che hanno risposto alla chiamata della Madonna, non dimentichiamo quello che la Madonna ha detto nel suo ultimo messaggio a Mirjana: “io vi sto accanto e vi aiuterò”. Stiamo tranquilli, cari amici, che tutte le apparizioni anche importanti hanno avuto un iter molto travagliato, hanno avuto anche delle contrarietà incredibili, però questo non deve assolutamente spaventare. Il punto, cari amici, quello che il Papa chiama il “nocciolo”, al quale io vi richiamo è questo: approfittiamo del tempo di grazia per convertirci. Stiamo preparati, siamo – come dice la Madonna – testimoni della fede, portatori della pace, apostoli dell’amore, mani gioiosamente tese, perché alla fin fine la Chiesa guarda i frutti, non dimentichiamolo.

        1. Kosmo

          Padre Livio non si rassegnerà fin quando non verrà un chiaro NO alle apparizioni, poi cambierà (come al suo solito) idea

          1. E’ chiaro che non si rassegni per quanto è personalmente convinto.

            Se cambierà idea di fronte ad una chiaro no non lo so …più correttamente (e me lo auguro) starà in obbedienza, com’è giusto.

            1. Kosmo

              chiedo scusa, non mi sono spiegato bene, intendevo “cambierà atteggiamento sul papa”, non che cambierà idea su Medjugorje.

            2. Ho appena letto tutto…..e credo che sia giusto stare da parte della prudenza……anch’io sono stata per 3 volte a Medjugorje..è stato un momento bello, in preghiere, in compagnia …..altro non posso dire….il tempo lo dirà…..

        2. Fabrizio Giudici

          Maria Santissima… ma Padre Livio è così devastantemente verboso anche quando parla alla radio?

          Comunque mi pare che Padre Livio si sia fatto di nuovo spiazzare: “l’affidabilissimo Tornielli” ha scritto che sono solo le prime sette apparizioni, del 1981, sono “indagabili”; e quindi i segreti sarebbero tagliati fuori (Socci ha commentato così).

          Quanto alla “prova del nove”: grazie tante! Questo è proprio capire al contrario le intenzioni della Madonna, ovvero interpretarle come banali profezie sul futuro, così uno risolve “aspettiamo e vediamo”.

          1. E’ appunto la trascrizione di un intervento verbale, per cui la verbosità è quasi inevitabile, specialmente se l’intervento dura diversi minuti… 😉

              1. Fabrizio Giudici

                La verbosità si misura abbastanza obiettivamente come il rapporto della lunghezza e della sostanza delle cose che vengono dette…

                1. Kosmo

                  vabbè però dai… è un intervento alla radio non è qualcosa di scritto, o un trattato sociologico, ci si indugia a cercare le parole, a esprimere un concetto, magari cercando in mente parole migliori…

  10. Vito

    Io non caspico una cosa: come è possibile distinguere che le stesse persone abbiano avuto in un primo momento davvero delle apparizioni e successivamente abbiano semplicemente e inconsciamente messo in pratica una modalità di comunicazione col divino (preghiera) che non sono riusciti a chiudere? E’ più logico credere che persone che hanno visto davvero la Madonna abbiano iniziato a mentire ad un certo punto o dicano tutt’ora la verità? Nel primo caso l’unica possibilità è che sia tutto a livello inconscio, ma non si capisce perchè Dio dovrebbe consenstire una cosa del genere che non avrebbe precedenti (escludo che mentano di proposito delle persone che hanno davvero visto la Madonna). Credo che un uso corretto della ragione che arriva ad affermare la veridicità delle prime apparizioni, debba andare fino in fondo ed accettare anche le successive.

    1. Fabrizio Giudici

      @Vito
      Non c’è nessun impiccio alla ragione nel sostenere che persone che hanno avuto una visione vera da un certo punto in poi inizino a mentire, e non solo con una spiegazione “buonista” come quella del sacerdote amico di Costanza: essere veggenti, specialmente nel secolo delle comunicazioni globali, espone a grandissime tentazioni legate alla mancanza di umiltà. In queste cose il cornutazzo ci sguazza. Non si può non notare il diverso atteggiamento dei veggenti di Medjugorje, che girano il mondo con l’autista, tengono acclamate conferenze ovunque, e i veggenti di tutte le altre apparizioni precedenti, che fecero vita grama. Aggiungo: diverso atteggiamento anche nei confronti proprio degli inizi di Medjugorje, quando i veggenti erano perseguitati con grave rischio anche per la propria vita.

      @eranuova
      Cerchiamo di essere un po’ più solidi nelle fondamenta del nostro credo. Non è certo un singolo video che può essere una “prova inconfutabile” di un evento soprannaturale.

      1. Vito

        @Fabrizio Giudici
        Non parlo di impiccio della ragione, dico solo che il percorso della ragione a più bassa resistenza è quello per cui se le prime apparizioni erano veriterie lo sono anche le seconde…tutto qui. A questa tesi sono di conforto OGGI (oltre che ieri) le tante testimonianze (leggi il meraviglioso articolo di Benedetta Frigerio su http://www.lanuovabq.it/it/articoli-quello-che-mi-accadde-a-medjugorje-la-guarigione-e-la-salvezza-dal-moralismo-intimista-19852.htm), i tanti fatti difficilmente spiegabili, le conversioni ecc.

    2. Vanni

      Bah, io la penso come Vito: o è vero tutto o non è vero nulla.

      Circa i segreti, i veggenti fanno i restii, ma non potevano evitare di parlarne se non ne possono dire nulla?

    3. Luigi igiul

      @Vito
      Un paragone con la Sacra Scrittura per smentire la sua impostazione di pensiero.
      Il re Salomone, figlio di Davide, ebbe un’esperienza fortissima di Dio, al punto che gli fu concesso il dono della saggezza come nessun altro mai. E divenne leggendario per questo. Il guaio è che sul finire della sua vita cedette alle insistenze delle sue mogli ed eresse nel territorio altari ad altre divinità pagane. Alla faccia della saggezza infusa!
      Questo ci fa capire perché la chiesa è così prudente con i fenomeni mistici. Se dovesse giudicare in base al metro di misura descritto in qualcuno degli interventi che ho appena letto (per esempio il video postato da @eranuova), probabilmente, avrebbe rischiato nel tempo di approvare vere e proprie manifestazioni diaboliche. Il pensiero va ora a Santa Teresa di Gesù (d’Avila) che nell’autobiografia parlò di una monaca famosa in Spagna (credo una certa Maddalena de la Cruz, ma non sono sicuro) per le manifestazioni soprannaturali che le accadevano. Era molto ricercata per i consigli spirituali, ma alla fine si scoprì essere in combutta col demonio. Episodio simile lessi nella biografia di San Giovanni della Croce (vado a memoria perché parlo di una lettura di 13 anni fa): fu chiamato a discernere il caso di una monaca creduta santa per le molte manifestazioni soprannaturali, ma il suo verdetto fu implacabile: fu l’unico a capire che si trattava di possessione diabolica.

      Chiudo con un riferimento ai “frutti” di ciò che è spirituale: attenzione, in ogni caso a non giudicare con faciloneria tutto ciò che ci sembra venire da Dio. Penso al caso di p. Marciel Macial Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, istituto religioso clericale. I frutti sono considerati buoni, eppure, si è scoperto alla sua morte che aveva almeno un’amante e diversi figli.
      Attenzione quindi a non essere troppo superficiali, ché quando si parla di eventi sovrannaturali e/o mistici, è facile prendere fischi per fiaschi. Teresa d’Avila e Giovanni della Croce hanno scritto parecchio in merito (non per niente sono Dottori della Chiesa). Leggerli ogni tanto non farebbe male.

      1. Fabrizio Giudici

        @Luigi igiul

        Esempi perfetti. L’esempio di Salomone è purtroppo emblematico della possibilità che ha l’uomo di rifiutare anche valanghe di Grazia, pur dopo una buona partenza.

        PS È da ieri sera che non so se ricordare un altro episodio della tradizione miracolistica/devozionale cristiana, che c’entra, ma un po’ alla lontana. Comunque, lo scrivo. La tradizione dice che la Santa Casa approdò a Loreto solo come terza destinazione. Le prime due si rivelarono inopportune, nel senso di infruttuose. Dunque gli angeli si sbagliarono? No: offrirono la possibilità a due comunità, che furono messe alla prova, e non la passarono.

  11. eranuova

    che le apparizioni a Mirjana attualmente in corso siano vere ne è prova inconfutabile questo video, con buona pace di tutte le commissioni del mondo e di tutti i papi dalla fede ‘piccolina’:

    1. @eranuova,

      io non ho nulla contro Medjugorje (anzi ci sono stato con colei che fu mia sposa malata), ma per favore lasciamo perdere simili “prove inconfutabili”.

    2. Rosanna

      @ eranuova. Lascia perdere il filmato perche’ rischi di ottenere l’effetto contrario.
      Penso che se queste “presunte o vere” apparizioni hanno portato a convertirsi anche uno solo uomo e continueranno a farlo questo è’ il vero miracolo.

    3. MenteLibera65

      @eranuova
      Direi che più che una prova a favore è una prova al contrario………..
      Vorrei sapere sìa possibile criticare chi nutre dei dubbi, quando chi sostiene certezze mostra certe immagini come se fossero prove inconfutabili…

    1. Ciao Costanza !!!….l’esperienza di Benedetta Frigerio, è sicuramente vera ne ho sentito altri come lei….credo che ogni esperienza è personale, …Tutto grazia ha chi crede nel suo cuore che Maria intercede per i suoi figli….su questo non ho dubbio… Gesù e Maria sano quando toccare il nostro cuore, e cambiare vita.

  12. ma se il CAPO ha detto “dai frutti riconoscerete l’albero” ed il Papa ha confermato che ci sono frutti di conversione ecc.. non capisco di cosa stiamo parlando….io credo che il popolo (specie se ha il rosario in mano) arrivi a “capire” prima di molti altri……

  13. andrea

    a sembre sempre più che questo Papa ce l’abbia con i cattolici. Parla di misericordia, ma sembra solo per lontani e anticlericali, i Cattolici (o bigotti)
    sono esclusi. scusate tanto ma spesso mi torna in mente la profezia fatta 2 papati fea su questo Papa

  14. PaulBratter

    Pare che ultimamente Bergoglio si lamenti con i suoi collaboratori del calo di presenze dei fedeli alle udienze, all’angelus domenicale e molti altri eventi che sono inesorabilmente sempre meno “di massa” . Trattare in maniera così superficiale e con sarcasmo un fenomeno come quello di Medjugorje non lo aiuterà.

    1. Alessandro

      “Trattare in maniera così superficiale e con sarcasmo un fenomeno come quello di Medjugorje non lo aiuterà”

      Concordo.

    2. Navigare necesse est

      La quantità ha una sua rilevanza, ma non è mai il parametro decisivo (anche se l’epoca in cui viviamo ne è più che mai il regno).

  15. Corrado

    Sarà una mia fissazione, ma ho la convinzione che non si sia compreso che senza la presenza quotidiana nel mondo del soprannaturale forse sarebbe stato difficile per il popolo di Dio, ridotto ormai ad un piccolo gregge, conservare la fede in Gesù Cristo; la società occidentale rifiuta il cristianesimo, lo considera roba da medioevo, una cosa ormai vecchia e superata, da cancellare in ogni ambito della vita pubblica; il clero sta subendo questo attacco infernale , ma la soluzione non è nel politicamente corretto: o sta con medjugorie o sta col mondo…
    Per me Maria è con noi ogni giorno per sostenere, risvegliare e far rifiorire la nostra fede contro il dilagare del male che cerca in tutti i modi di spegnere le nostre coscienze; con la Sua presenza ci ricorda che Dio esiste sul serio! Penso che La presenza di Maria sarà necessaria sino a quando satana sarà libero di agire nel mondo e speriamo ancora per poco.

  16. Buongiorno a voi …io ci sono stata a MEdjugorje più volte….non ho sentito nulla….ho solo pianto….e pregato….io penso che l’esperienza la devi fare tu….non so cosa dire è vero ?? falso ?? non lo so……so solo che sono stata bene e mi sono riposata.
    Non so dove l’ho letto ma sembra che le apparizione non ci sono più da tanto tempo……che i messaggi sono solo una copia e trasformati secondo il loro piacere……non so se è vero ?? mah !!!…..cmq rimango sulle mie.
    Oggi troppa gente parla a vanvera…..

    1. exdemocristianononpentito

      Beh…alla fin fine il papa e la curia non hanno ancora detto in modo definitivo che Megjiugorie è vero o è falso.
      Siamo sempre in una fase “interlocutoria”. E io che sono un garantista, quando si tratta di muovere accuse precise ad una persona, concedo sempre il “beneficio d’inventario”: e se non lo concediamo al papa, quel beneficio, a chi dobbiamo concederlo,?
      Aspettiamo dunque, e quando sarà data una risposta chiaramente affermativa o negativa, ne trarremo le conclusioni.
      Nell’attesa, del resto, i credenti possono tranquillamente recarsi a Megiugorie, senza problemi e senza incorrere in censure. Quindi, signori, un po’ di pazienza e attendiamo con fiducia

  17. Fabrizio Giudici

    Padre Livio non si rassegnerà fin quando non verrà un chiaro NO alle apparizioni, poi cambierà (come al suo solito) idea

    Ah, be’, ma da questo punto di vista sa che può stare tranquillo, se non altro finché i segreti, veri o presunti, non verranno rivelati. Finché si rimane nel vago nessuno si esprimerà con “constat” o “non constat”: dopotutto nella neo-chiesa dove i luterani possono stare al fianco dei lefevbriani vuoi che non si possano tenere insieme credenti o scettici in Medjugorje?

    PS Ci sono varie imprecisioni in quello che Padre Livio ha scritto. Le visioni di Benoîte Rencurel a Notre-Dame du Laus sono effettivamente durate mezzo secolo, ma mi risulta fossero di carattere locale (sebbene, ovviamente, facessero riferimento a questioni universali, come il pentimento e la penitenza); così come le centinaia di apparizioni della Madonna in varie parti del mondo, a cui si riferisce Padre Livio, che sono state origine di culti pur non essendo ufficialmente riconosciute. Ben diverso è il caso di Medjugorje, se non altro anche per la presenza dei segreti.

    1. Kosmo

      Siccome i “segreti” devono essere confidati ad un ordinato, la neochiesa ORDINERA’ di tacere (come hanno fatto con Fatima), per questo stavolta i veggenti non hanno preso i voti.

      1. ” …per questo stavolta i veggenti non hanno preso i voti.”

        Lo dici appoggiandoti a qualche dichiarazione pubblica dei “veggenti”?

        Partecipi a loro intime confidenze?

        Semplice illazione?

    2. A Laus ci sono stata……prima di andare alla Salette che ho vissuto camminando tutto la salita pregando…posso dire che ho un bel ricordo….il resto lo Fa Dio per la mia conversione…sono tutte cose non a caso…..per quanto mi è possibile cerco di capire…..tutto sarà a Dio Piacente e non da me…sono incapace…..tropo limitata a confronto del disegno di Dio su di me…..

      Buona giornata a tutti voi…

  18. Andrea

    Al di là dei contenuti della relazione Ruini ( che in ogni caso andavano esposti e trattati in altro modo ed in altro contesto) ritengo che il parlare a braccio e con termini del tutto inappropriati per il ruolo che si ricopre (ma neppure adatto per un semplice capo di stato) sia l’ennesimo autogol. Anche un papa può e deve avere opinioni personali però non sempre si possono esplicitare come si espliciterebbero tra amici o al bar e specialmente se l’argomento è assai delicato. A mio parere (che conta come il due di picche) non è più un discorso di linguaggio non avvezzo, ma qualcosa di più e cioè una approssimazione che si è evidenziata in plurime occasioni ormai è che personalmente mi ferisce assai. Una cosa sola mi pare di poter dire: che la confusione aumenta a dispetto del confermare nella fede.

  19. Giusy

    Condivido quanto dici anche io ho ricevuto molto da Medjugorje una nuova vita spirituale una rinascita sia fisica che spirituale un cataclisma che sconvolto e guarito la mia vita e non importa se il Papa ritiene che la Madonna non possa fare la postina io e come me molte persone che hanno vissuto sulla propria pelle i miracoli di Medjugorje sanno che li c’è la Madre di Cristo che ci Salva e ci dona speranza e pace li in Erzegovina ho sentito Dio vicino più di Roma dove ho trovato superbia e arroganza
    Pace e speranza a tutti

  20. Cristina

    Ci sono persone così livorose nei confronti del Papa che non perdono occasione per attaccarlo e addebitargli tutti i mali delle Chiesa. Anche in questa situazione, in cui è del tutto fuori luogo. Ricordiamoci che la commissione Ruini l’ha istituita Benedetto XVI, ed è la commissione ad aver espresso forti dubbi sulla veridicità delle apparizioni che sono seguite alle prime 7, pur ritenendo autentiche le prime 7. Addirittura la Congregazione per la dottrina della fede è ancora più scettica, avendo espresso parere negativo anche relativamente alle prime 7 apparizioni, criticando le conclusioni della commissione su questo punto. Papa Francesco finora è stato prudente, mantenendo il silenzio sul rapporto della commissione e inviando un altro vescovo a Medjugorje. L’esito dell’indagine della commissione non è certo una responsabilità del Papa!
    E con questo non intendo dire che abbia ragione la commissione o la congregazione, perché non lo so. Dico solo che non se ne può più di tutto questo manifesto disprezzo nei confronti del Papa, spesso fatto in modo del tutto strumentale (ovviamente non mi riferisco a Costanza, ma ad alcuni commentatori).

    1. Andrea

      La commissione ha lavorato su incarico di Benedetto XVI e Papa Francesco non può essere accusato di nulla. Ha recepito e in questo non ha colpe. Il problema è come e in che ambito e contesto parlarne (oltre che con quale linguaggio perché si ricopre un ruolo di altissimo livello). Le sue parole in aereo mi sono parse del tutto fuori luogo per tono, vocaboli e tempistica. Anche perché sapere l’esito di una relazione (di certo ben più complessa) come quella di Ruini su medjugorie da quattro parole in un viaggio aereo non è cosa buona. La stessa relazione ad oggi non è stata resa pubblica e questo non fa che incrementare la confusione.
      In questo senso io parlo di approssimazione in relazione al Pontefice attuale perché non è la prima volta che si creano di questi equivoci e si sono creati non pochi problemi. Sul resto ho le mie posizioni, ma non mi interessa esprimerle qui.

  21. PaulBratter

    Io però non ho capito una cosa: la relazione Ruini è stata resa nota oppure no?
    Un lavoro di anni, con centinaia di testimoni, affidato da un Papa (Benedetto XVI) a un importante cardinale mi auguro non venga liquidata con un articoletto di indiscrezioni affidate a Tornielli.

    1. Alessandro

      “Io però non ho capito una cosa: la relazione Ruini è stata resa nota oppure no?”

      No, non è stata resa nota.
      Ne sappiamo quello che ha detto il Papa in aereo e Tornielli oggi.

    2. Fabrizio Giudici

      Io però non ho capito una cosa: la relazione Ruini è stata resa nota oppure no?
      Un lavoro di anni, con centinaia di testimoni, affidato da un Papa (Benedetto XVI) a un importante cardinale mi auguro non venga liquidata con un articoletto di indiscrezioni affidate a Tornielli.

      Tu la vedi pubblicata da qualche parte? Io ho di nuovo verificato Avvenire e l’Osservatore Romano, e ancora non la vedo pubblicata. D’altronde la Chiesa appare “cosa sua”: silenzia congregazioni, ordini religiosi, stati sovrani, scavalca i nunzi apostolici, per le interpretazioni della Amoris Laetitia non risponde, ma delega a persone di sua fiducia che però non hanno un ruolo formale… è ormai una specie di totale privatizzazione della Chiesa.

      1. PaulBratter

        Sull’aereo papa Francesco ha detto che non voleva “mettere all’asta” la relazione Ruini ma a me sembra che sia stata “messa all’asta” proprio da Tornielli e da chi gliel’ha fornita.

  22. Fabrizio Giudici

    1. A onor del vero pero’la Diocesi ha solo fatto sapere che l’iniziativa non parte dal Vescovo e che della manifestazione era all’oscuro, che e’vero.

    Qualcuno non diceva che non dobbiamo pendere dalle labbra dei “vescovi pilota”?

    Non trovo traccia di un divieto – ma e’possibile vietarlo? – di transitare sul sagrato della cattedrale, e di certo non ha vietato la manifestazione, scrivere quello e’il gioco facile della solita stampa.

    Dunque:

    La Redazione [di Reggio Online] ha contattato la Diocesi per un commento da parte del Vescovo S.E. Massimo Camiscasca. A replicare il suo portavoce Edoardo Tincani che ha dichiarato: “La Diocesi prende le distanze dell’iniziativa del Comitato Beata Giovanna Scopelli, di cui peraltro non si conoscono i nomi dei referenti”. “La Diocesi era all’oscuro dell’iniziativa -prosegue Tincani -. Non è stata chiesta alcuna autorizzazione alla manifestazione né alla Diocesi, nè alla parrocchia del Duomo per l’utilizzo del sagrato”, luogo di ritrovo indicato nella locandina diffusa dal Comitato Beata Giovanna Scopelli.

    Dichiarazioni rilasciate il 15 maggio. Su Radio Spada l’iniziativa è stata rilanciata il 13 maggio (ma è di due giorni prima): del comitato ci sono gli estremi di Facebook ed un indirizzo di email. Quando il portavoce della diocesi dice che “non conosce i nomi dei referenti”, cosa intende dire:

    1. che in due/tre giorni non sono stati capaci di trovare l’email;
    2. che hanno scritto chiedendo informazioni e dal comitato sono rifiutati di darle;
    3. oppure che non ha neanche provato a contattarli?

    Conoscendo l’ambiguità del clericalese, scommetto per la terza ipotesi: se non altro perché se fosse vera la seconda, l’avrebbero detto esplicitamente.

    Come vedi il “divieto” non è un’invenzione giornalistica.

    Inoltre, sempre in riferimento al Gay Pride, il Vescovo Camisasca e’appena stato attaccato dagli organizzatori della “sfilata” perché non ha presenziato alle veglie tenutesi contro l’omofobia.

    Ci ha mandato un rappresentante, il che è lo stesso, salvo che uno ragioni con compromessi da ex democristiano, ed è già grave che non abbia vietato l’iniziativa, che è una “preghiera” per intenzioni blasfeme (perché tra i sostenitori ci sono “cattolici LGBT” che sostengono la non peccaminosità degli atti omosessuali) e strumentali (perché sappiamo bene come viene manipolato il concetto di “omofobia”).

    Disgraziatamente non è stato l’unico vescovo a concedere l’autorizzazione. È successo in varie parti d’Italia, compreso Genova (anche se qui non si capisce niente: ne hanno parlato giornali, ma non ci sono annunci ufficiali). Io ho scritto alla mia diocesi, tra l’altro facendo presente che:

    Mi risulta che pochi anni fa la diocesi bloccò un’analoga iniziativa, in particolare citando una lettera del 1986 pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, a firma dell’allora cardinale Ratzinger. In concordanza con il Catechismo, quella lettera richiamava la necessaria delicatezza da adoperare nei confronti dei fratelli in difficoltà, unita però all’esigenza di non deformare la Verità, ovvero spacciare per “bene” ciò che è intrinsecamente male. Da quell’anno non è cambiato il Magistero, né credo che la Congregazione per la Dottrina della Fede abbia pubblicato rettifiche.

    Ora, come vedi, prima di tutto siamo noi fedeli che dovremmo “veder chiaro” a riguardo di iniziative assurde che vengono tirate fuori dal cappello all’ultimo momento, senza che nessuno ne sapesse niente. Però in molti abbiamo scritto senza ricevere nessuna risposta, né diretta né indiretta. D’altro canto, le intenzioni di preghiera dell’inziativa di Reggio Emilia sono pubblicate sul manifesto: mons. Camisasca dovrebbe spiegare quali problemi rileva in quell’iniziativa. Questo è il succo:

    La processione di preghiera si terra nello stesso giorno del “gay pride”, ovvero Sabato 3 Giugno. Il ritrovo è previsto alle 10.30 sul sagrato del Duomo della città. Alle 10.45 si partirà in processione recitando il Santo Rosario, a cui farà seguito il canto delle litanie al Sacro Cuore di Gesù. La marcia proseguirà fino al Santuario della Beata Vergine Maria della Ghiara, di fronte al quale si reciterà l’Atto di riparazione al Sacro Cuore composto da Papa Pio XI.

    A conclusione della processione verrà solennemente cantato il “Noi vogliam Dio”.

    Questo senza pretendere a priori – lo dico in modo del tutto generico – che il comitato abbia fatto tutto in modo perfetto (d’altronde è stato forzato ad agire in fretta dalla mancanza di trasparenza della diocesi). Ma le uniche perplessità che mi vengono in mente sono di ordine pubblico – assicurarsi che due gruppi di persone con idee contrastanti che intendono scendere in strada lo stesso giorno siano opportunamente separate -, il che non è competenza della diocesi.

    Sarebbero questi i vescovi “con l’odore delle pecore”? Sento semmai puzza di capri…

    1. ola

      “Qualcuno non diceva che non dobbiamo pendere dalle labbra dei “vescovi pilota”?”

      Questa non l’ho capita, quindi immagino di non essere quel qualcuno. ;P

      “Come vedi il “divieto” non è un’invenzione giornalistica.”

      Ma in realta’io leggo “non e’stato chiesta l’autorizzazione”, non “e’fatto divieto”. Al che ripongo la domanda sopra: puo’la diocesi vietare l’utilizzo di un sagrato che e’parte della piazza?
      E poi in ogni modo la si voglia interpretare, permettimi che da un “non e’stata chiesta l’autorizzazione” a un “Niente marcia anti-gay” ( ovviamente virgolettato ) in prima pagina … :/

      “D’altro canto, le intenzioni di preghiera dell’inziativa di Reggio Emilia sono pubblicate sul manifesto: mons. Camisasca dovrebbe spiegare quali problemi rileva in quell’iniziativa.”

      Sono d’accordo, come sono d’accordo – per quel che vale – che non sia stato saggio autorizzare le veglie, e specialmente a poche settimane di distanza dal Gay Pride. Sulla blasfemia oggettiva delle stesse non mi esprimo perche’non ne conosco il contenuto.

      “(d’altronde è stato forzato ad agire in fretta dalla mancanza di trasparenza della diocesi)”

      In che senso? Intendi che la diocesi non avrebbe concesso l’autorizzazione? Pero’a me risulta che per altre preghiere di riparazione sia stata concessa la chiesa di S. Pietro.

  23. Andrea da Prato

    Grazie Costanza, hai scritto quello che anche noi pensiamo ma non avremmo saputo esprimere in modo così limpido.
    Maria vuole condurci a Gesù.
    Questa è l’esperienza dei miei viaggi, nell’ultimo anche fatta immagine, dopo una gioiosa salita tendendo la mano sinistra per far appoggiare il palmo (incrociando gli avambracci) di una sorella che ha bisogno di un poco di aiuto per camminare ed appoggiando la destra al petto per bilanciare il nostro caracollare: la stessa posa in cui è raffigurata sul colle, come a dire a me, il vero bisognoso di sostegno spirituale “aggrappati a me che ti porto su”.
    Altri lo avevano già capito… e per tutti i frutti sono quelli di una conversione del cuore nella conversione della mente.. sino a che occorrerà per rendere la fede in Cristo presenza costante e visibile nella nostra vita.

  24. Navigare necesse est

    Mi sembra che in quest’occasione il papa abbia detto parole di assoluto buonsenso. Lasciamo che chi deve acclarare i fatti li acclari e chi deve compiere pronunciamenti definitivi li compia. Nell’attesa, ognuno rimane con le proprie personali impressioni, fra le quali ci può essere anche la perplessità per la frequenza e il tenore dei presunti messaggi.

    P.S. Non nascondo che, personalmente, sono molto scettico sul fenomeno (o meglio sulla natura del fenomeno) di Medjugorie. Ma ho il massimo rispetto di chi ha l’opinione opposta.

  25. Sabino

    Non sono mai stato a Medjugorie, anche se ho conosciuto persone che ve ne sono tornate profondamente e duratamente cambiate. Sui frutti nessuno, nemmeno il papa, dubita, per cui si spiega il giudizio della commissione Ruini secondo cui le apparizioni iniziali, quelle che hanno esposto i veggenti a persecuzioni di non poco conto, siano autentiche. Giudici e altri sostengono che le seduzioni del demonio possono mettere in pericolo anche chi ha ricevuto la grazia di visioni mistiche, il che in linea di principio e’ esatto. Non diceva S.Filippo Neri che se il Signore non gli avesse tenuto la mano sul capo sarebbe potuto divenire musulmano? Ora, a parte il problema, certo non irrilevante del tenore di vita mantenuto dai protagonisti (sul quale desidererei avere notizie precise e documentate), a me pare che una difficoltà c’e’: quella di ammettere che in un momento così’ grave per la Chiesa, tale cioe’ da richiedere che il Signore mandi Sua Madre a sostenere e illuminare i cristiani smarriti, abbia scelto come messaggeri persone che si sarebbero sviate e che avrebbero dato adito a piu’ grande ancora disorientamento. Certo i disegni di Dio sono imperscrutabili, ma qualche osservazione da poveri mortali possiamo anche farla. Senza avere certezze granitiche, propenderei per l’alternativa o tutto vero o tutto falso.

    1. Cristina

      @Sabino
      Sono d’accordo. Non riesco nemmeno ad immaginare una persona che abbia avuto una visione mistica e che poi possa diventare un impostore. Sa bene cosa gli aspetta dopo…

  26. dario

    Se si afferma che le prime apparizioni sono vere mentre le successive no (senza peraltro spiegare per quale ragione) bisogna avere il coraggio di arrivare all’unica conclusione logica di questa premessa e cioè che i veggenti sono degli impostori, non vedo alternative.

    Tuttavia, a breve lo sapremo.

    La veridicità delle apparizioni sarà infatti comprovata dall’avverarsi dei 10 segreti, alcuni dei quali preannunciano segni oggettivamente soprannaturali e che a breve conosceremo considerata l’età dei veggenti e degli altri soggetti coinvolti.

    Alla obiezione, che immagino pronta, per cui appunto non è sicuro che i segreti si avvereranno, rispondo ricordando che Fatima si concluse con il “miracolo del sole”, cui nessuno credeva ma che fu osservato anche da atei presenti quel giorno sul posto e lì convocati dalla “postina” (non dalla madre di Gesù, ovviamente) attraverso i pastorelli.

    Ricordo infine che la “postina” a Medjugorje ci ha messo il carico promettendo a Ivo Juric (cui da giovane è stata amputata una gamba) che alla fine del fenomeno la gamba gli ricrescerà.

    Come ha detto uno dei veggenti, nessuno potrà dire di non essere stato avvertito ma evidentemente anche nelle supreme sfere si presume di saperne di più (e forse per questo non ci si inginocchia mai….).

    1. Fabrizio Giudici

      @Dario

      C’è un’alternativa all’essere scientemente un impostore, che è l’essere ingannati. In quella situazione questo richiede una colpa personale, ma non così forte dalla volontarietà di ingannare il prossimo.

      Ti faccio una domanda su una cosa che non so: nel tuo commento si intuisce che c’è una specie di “scadenza” per l’avverarsi dei dieci segreti. Quale sarebbe?

  27. Fabrizio Giudici

    quella di ammettere che in un momento così’ grave per la Chiesa, tale cioe’ da richiedere che il Signore mandi Sua Madre a sostenere e illuminare i cristiani smarriti, abbia scelto come messaggeri persone che si sarebbero sviate e che avrebbero dato adito a piu’ grande ancora disorientamento

    Sta tradendo gran parte della gerarchia, quindi non mi stupisco certo di un manipolo di laici. D’altronde mica tutto dipende da Medjugorje: la “Postina” negli ultimi centocinquant’anni ha mandato un sacco di raccomandate.

    Il senso poi di questi tempi difficili è che ognuno è interpellato personalmente, sulla base dell’insegnamento di Cristo e della sua Chiesa di sempre. Tutti quelli che si affidano a cose umane, che devono sempre guardare a quello che dice Tizio o Caio per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, si troveranno a mettere fondamenta sulla sabbia.

  28. Fabrizio Giudici

    @ola Questa non l’ho capita, quindi immagino di non essere quel qualcuno. ;P

    No, infatti mi riferivo a Papa Francesco, il quale più volte ha raccomandato ai fedeli di organizzarsi ed agire senza che l’iniziativa parta dall’alto. Ben lo sappiamo, visto che ai Family Day c’era un vescovo solo, e pochi ci appoggiarono verbalmente. In ogni caso, l’iniziativa partì dai laici.

    Ovviamente questo non vuol dire la totale anarchia: un vescovo deve fermare un’iniziativa inopportuna, ma in tal caso deve spiegare dov’è l’inopportunità.

    la diocesi vietare l’utilizzo di un sagrato che e’parte della piazza?

    Non lo so. Il sagrato presumo ricada nelle pertinenze della chiesa e mi pare logico, quindi, sia sotto l’autorità del vescovo. Ma non mi sembra così rilevante: il punto è che le parole del portavoce suonano oggettivamente ostili. I giornali possono avere calcato la mano, ma l’ostilità è evidente alla fonte.

    Sulla blasfemia oggettiva delle stesse non mi esprimo perche’non ne conosco il contenuto.

    https://www.radiospada.org/2017/05/con-chi-si-fanno-le-veglie-nella-diocesi-di-reggio-emilia-che-a-breve-ospitera-il-gay-pride/

    Tornando al comitato:

    Comunicato Stampa
    del Comitato per la Riparazione del ‘gay-pride’ a Reggio Emilia

    Alla Cortese Attenzione delle Redazioni interessate,
    Dato il susseguirsi di indiscrezioni, alcuni chiarimenti si rendono necessari:
    Il Comitato «Beata Giovanna Scopelli» è un comitato cattolico (senza ulteriori aggettivi) e conferma in modo chiaro che il 3 giugno darà luogo alla Processione di riparazione al gay pride. Nel fare questo è animato non dalle opinioni o dall’emotività dei suoi membri ma dalla inequivocabile Dottrina della Chiesa.
    Il Comitato è supportato da diverse realtà cattoliche (tra cui: Radio Spada, Riscossa Cristiana, Notizie Pro Vita, Chiesa e post-concilio, ecc); non ha una gerarchia formale e i suoi oltre 1100 membri (in crescita) sono raccolti nell’omonimo gruppo Facebook.
    Questo è il suo primo comunicato stampa ufficiale: la pressione mediatica verificatasi nei giorni scorsi non è derivata da nostri comunicati alla stampa ma dalla semplice presentazione della Processione, proposta su siti cattolici (si veda elenco precedente). Le comunicazioni del Comitato con la stampa, anche per un semplice principio di sobrietà, avverranno principalmente attraverso testi simili a questo.
    I passi necessari alla realizzazione della Processione sono stati svolti presso le autorità competenti: semplicemente ci sarà una piccola modifica del percorso, che indicheremo nella nuova locandina.
    L’iniziativa che si svolgerà il 3 giugno è senza “cappelli” politici e senza “sigle” di riferimento. Invitiamo sin da ora tutti ad evitare bandiere, striscioni e tutto ciò che può stonare con il raccoglimento e la preghiera.
    Ringraziando per l’Attenzione, porgiamo Cordiali Saluti.
    Il Comitato «Beata Giovanna Scopelli»

    1. ola

      @Fabrizio: OK grazie, cerco ulteriori informazioni.

      Sul tuo link a RS faccio solo notare che il titolo e’fuorviante: “Con chi si fanno le veglie”, ma il Nicolini NON e’andato alle veglie, o almeno non risulta dall’articolo. E se anche fosse, per un giudizio di blasfemia oggettiva direi che e’altrettanto importante sapere COSA si e’detto che CHI ci e’andato.

      Sull’ostilita’percepita o reale: faccio solo notare anche in questo caso che in uno dei primi post di presentazione del Comitato e lancio della processione ( http://bit.ly/2pSMU8D ) si parla anche di “neo-chiesa” – lasciamo qui da parte questioni di merito se no non ne usciamo più – non mi sembra che un (politico finche vuoi) “prendiamo le distanze” possa essere percepito come una reazione di ostilita’esagerata.

      A scanso di equivoci: benissimo l’iniziativa, solo l’alzo zero verso la diocesi non mi sembra ( ancora ) sufficientemente motivato. Come detto, continuo a seguire la vicenda.

  29. Sabino

    Si, ognuno e’ interpellato personalmente. Ma proprio perché’ anche i pastori tradiscono che il Signore ha pieta’ di noi e manda sua Madre. Se la manda, penso che la mandi per illuminarci e non per confonderci. Oppure non e’ vero che l’ha mandata e si tratta di un inganno del maligno.

    1. exdemocristianononpentito

      Certamente, sapessimo qualcosa di più sui 10 segreti, potremmo (Papa compreso) dare una risposta più esaustiva al quesito che molti si pongono (Medjugorje, vero o falso?).
      Ma così non è stato, e la domanda relativa al “perché” di tanta reticenza (almeno fino a 3 gg. dall’avveramento dei segreti medesimi) è questione in cui, io, non intendo avventurarmi.

  30. claudio

    a Bariom : -16 maggio 2017 alle 11:27 – Prove inconfutabili? Il cristiano non ha l’obbligo di credere alle apparizioni (così, mi sembra che sia), ma non si possono ignorare simili manifestazioni demoniache (e cosa altro sennò?) ignorare conversioni, grazie ricevute, questi segni, che a Medjugorje si ripetono frequentemente, significa che in questo posto vicino al Paradiso Qualcuno vuole dare dei Messaggi molto importanti ai Cattolici e anche a tutta l’umanità. Personalmente ho visto una scena simile nella Chiesa di San Giacomo qualche tempo fa e pure a Pasqua sul Podbrdo il mese scorso. Potrebbero anche essere dei figuranti pagati per fare “audience”? Non credo!

  31. Mario

    San Luigi Maria Grignion de Montfort
    “Se dunque, come è certo, la conoscenza e il regno di Gesù Cristo devono venire nel mondo, ciò sarà necessaria conseguenza della conoscenza e del regno della santissima Vergine Maria, che l’ha messo al mondo la prima volta e lo farà risplendere la seconda”.

  32. dario

    @Fabrizio Giudici

    Scusa ingannati da chi? Sono loro personalmente che hanno ancora oggi le apparizioni, non ne parlano de relato.

    La “scadenza” sta nel fatto che i segreti, a iniziare dal primo, saranno svelati dai veggenti stessi alcuni giorni prima del loro verificarsi e su indicazione della Madonna.

    Quindi la scadenza è la vita terrena dei veggenti o comunque delle persone cui dovranno svelarli affinché li comunichino al mondo.

    Per questo ribadisco che: o i veggenti dicono la verità o sono dei truffatori.

    Che lo si dica con chiarezza, tutto il resto confonde e basta!

    E ribadisco anche che trovo assurdo (e spero non ci sia malafede) entrare oggi nel merito della questione, quando è noto da decenni cosa è stato preannunciato e quindi non capisco tutta questa fretta (e “cattiveria”) nello stroncare il fenomeno prima del tempo.

    Quando tra l’altro uno dei segreti prevede che verrà lasciato un segno “non umano” sulla collina e visibile da tutti, esattamente come anche a Fatima dove la Madonna aveva preannunciato un prodigio visibile a tutti (quello del sole).

    Perché allora – mi chiedo – entrare così a gamba tesa (con così tanta malcelata ironia) su un fenomeno che avvicina così tanti uomini alla fede in un momento in cui, come ha scritto Costanza, le “cose ultime” non sono esattamente in cima ai pensieri degli uomini?

    Quali certezze ha chi dice che “quella non è la mamma di Gesù”?

    Come fa a dirlo con tanta sicurezza e a dispetto di milioni di persone che invece pensano esattamente il contrario e non stanno lì a discettare se sono vere le prime quattro, sette o mille apparizioni?

    Perché trattare questi uomini come un manipolo di creduloni?

    Se chi ha indagato il fenomeno ha scoperto qualcosa che fedeli ancora non sanno dovrebbero dirlo anziché lasciare tutti all’oscuro di una macchinazione che a questo punto sarebbe però epocale con milioni di persone in preda ad una sorta di allucinazione di massa!

    Non capisco quale sia l’utilità di approcciare fatti così delicati in modo così “rude” (lascerei certi modi agli Odifreddi di turno che peraltro sono anche più bravi a farlo).

    1. Fabrizio Giudici

      @dario

      L’utilità c’è, se la propria narrazione è in contrasto con la comunicazione mariana…

      Per la “scadenza”: mi pare che parliamo di cinquantenni, quindi se dovessimo adottare il criterio dell’età non sarebbe proprio imminente.

        1. Paul Candiago

          Signori Alessandro, Fabrizio,

          non corriamo dietro ad allodole o a curiosita’, media e telecomunicazioni.

          Sono tutti questi “passatempi” veramente necessari per la nostra salvazza o solo “distrazioni” per creare dissenzioni che ben poco hanno a che fare con la Fede.

          Razionalmente che vi sia una apparizione in piu’ o meno della Madre Celeste fra le tante che sono state approvate dalla Chiesa non cambia un’ aiota al Deposito della Fede Apostolica e come da Credo diciamo:…credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica…

          Lasciamo all’Autorita’ ecclesiastica procedere nel loro lavoro di Discerimento e preghiamo lo Spirito Santo doni loro le necessarie grazie per pronunciarsi, a loro discrezione di tempo, su quanto si dice e’ avvenuto, avviene ,avvverra’, in quel di Medjugorje.

          Cordiali saluti, Paul

  33. Alma

    Anche per me i messaggi di Medjugorje sono stati una fenomenale catechesi. La Madonna mi ha insegnato a pregare con il cuore. Mi ha insegnato ad accogliere, a non giudicare, a perdonare,sembrano cose scontate per un cristiano, ma non è così. Ho letto praticamente tutti i suoi messaggi. Giovanni Paolo II aveva detto “se non fossi Papa andrei a confessare a Medjugorje” Aveva anche ricevuto Mirjana in Vaticano.

  34. Signor Bariom e amici dello scrivere poemi,

    ma per voi, che penso confratelli cristiani cattolici romani, esiste ancora la Parola Tradizione Magisterio nella Chiesa Cattolica Romana, o non avete altro da fare?

    Secondo voi l’ Ufficio Propagazione della Fede non esiste piu’ o l’Ordine Ecclesiastico ha bisogno delle nostre opinioni per mantenerci nel Deposito della Fede perche’ l’attuale Catechismo e Catechesi sono scaduti e abbiamo bisogno di direzione spirituale con gl’ultimi aggiornamenti: siamo messi bene, molto bene?

    Caro San Paolo era questo il dilagare della Grande Apostasia di cui ci hai avvisato 2000 anni fa?

    Cordiali saluti, Paul

    1. Sig. Paul, no, non ho altro da fare …contento? Se per poema si riferisce qui ad un lunghissimo commento, legga bene, vedrà che non è roba mia.

  35. Fabrizio Giudici

    @Sabino Ma proprio perché’ anche i pastori tradiscono che il Signore ha pieta’ di noi e manda sua Madre. Se la manda, penso che la mandi per illuminarci e non per confonderci. Oppure non e’ vero che l’ha mandata e si tratta di un inganno del maligno.

    La manda per illuminarci. Ma come per tutto quanto riguarda l’operato dello Spirito Santo, c’è bisogno della collaborazione dell’uomo, che può liberamente esserci o no. Poi, può essere che se la collaborazione non la trova più in un posto, va a cercarla in un altro. Per esempio, nel 1995 a Civitavecchia?

  36. Fabrizio Giudici

    @Ola

    Nicolini non ci sarà andato, ma i “suoi associati” sì. Inoltre guardati il programma del Progetto Gionata, grande co-organizzatore dell’iniziativa: usa bellamente linguaggio e simboli LGBT, perché non vede nessun problema morale negli atti omosessuali. E poi così si è espresso uno dei vescovi ausilari di Roma:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-e-roma-chiude-le-chiese-alle-veglie-anti-omofobia-19868.htm

    «Non amo la parola omofobia perché è ideologicamente strumentalizzata per chiudere la bocca a chi si oppone alla propaganda che propone un unico modo di vivere le tendenze omosessuali». È quanto afferma monsignor Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma […] Nella stessa intervista il vescovo ausiliare di Roma afferma anche quanto sia «deludente constatare come l’ideologia gay sia penetrata dentro la Chiesa attraverso gruppi di pressione al fine di mutare la sua posizione nei confronti di disegni legislativi e di costumi, conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, di alcuni pastori. Dovrà essere ritirato ogni appoggio a qualunque organizzazione che cerchi di sovvertire l’insegnamento della Chiesa, che sia ambigua nei suoi confronti, o che lo trascuri completamente. Un tale appoggio, o anche l’apparenza di esso, può dare origine a gravi fraintendimenti. Speciale attenzione dovrebbe essere rivolta alla pratica della programmazione di celebrazioni religiose e all’uso di edifici appartenenti alla Chiesa da parte di questi gruppi, compresa la possibilità di disporre delle scuole e degli istituti cattolici di studi superiori. A qualcuno tale permesso di far uso di una proprietà della Chiesa può sembrare solo un gesto di giustizia e di carità, ma in realtà esso è in contraddizione con gli scopi stessi per i quali queste istituzioni sono state fondate, e può essere fonte di malintesi e di scandalo».

    Dunque, che problema c’è a parlare di neo-chiesa?

    1. ola

      “Gionata, grande co-organizzatore dell’iniziativa”

      Le veglie in parrocchia sono state co-organizzate da associazioni Gay? OK non lo sapevo e in questo caso ovviamente ancora peggio che sia andato il Vicario. Per la blasfemia oggettiva devo comunque insistere sui contenuti, perche’un peccatore anche impenitente che entra in chiesa per pregare – se solo di preghiera si e’trattato – non e’automaticamente oggettivamente blasfemo ( prego correggere se sbagliato ), occorre vedere appunto per cosa si e’pregato ( e in secondo luogo le intenzioni, ma li’ovviamente bisogna lasciar fare al Padreterno ).

      “Dunque, che problema c’è a parlare di neo-chiesa?”

      Parlar di neo-chiesa con un vescovo e aspettarsi anche che ti faccia la festa non e’un po’ingenuo?

  37. minushabens

    Se è vero che l’albero deve essere giudicato dai suoi frutti… non si può negare che Medjugorje abbia prodotto tante e tante conversioni. Però è dall’11 settembre 2001 che mi pongo un dubbio sui segreti. Mi chiedo come sia possibile che un evento di tanta e tale portata per il mondo occidentale e non solo, non ne facesse parte. E’ stato l’evento che ha cambiato il corso della nostra storia, nulla è più come prima. Perchè la Madonna non ne ha parlato? In questi ultimi anni altri avvenimenti straordinari hanno caratterizzato la storia del mondo – che non è più quello dei primi anni ottanta: perché non fanno parte dei segreti? Che altro dobbiamo aspettarci?

  38. Giusi

    Torno oggi da Fatima. Sono frastornata. Mi sento come ubriaca. Non so se per l’ultima messa alle due e un quarto di stanotte con partenza alle tre col pullman per Lisbona, tutte le emozioni vissute o il ritorno nella “normalità” dopo sette giorni di preghiera intensa e intimità con Maria in quel posto di Paradiso. Vorrei essere ancora là. Forse vorrei stare là per sempre abbracciata a Lei, protetta da tutte le cose che non vorrei più vedere e sentire. Tienimi qua le direi fino al Trionfo del Tuo Cuore Immacolato. Sii postina, mamma, quello che vuoi, parlami ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo, proteggimi, non farmi più vedere tutte le profanazioni, tutti gli oltraggi, sacrilegi e indifferenze nei confronti di Tuo Figlio per le quali il Tuo Angelo, o Regina degli Angeli, invitava i pastorelli a prostrarsi con la faccia a terra per riparare. Non farmi più soffrire. Ho sofferto, ho pianto, ho pregato di fronte all’inginocchiatoio vuoto. Ero là, pure davanti al maxischermo, quando il Papa è rimasto in piedi di fronte alla Presenza. E’ stato il momento più terribile, lunghissimo, interminabile. Signore, pregavo, Madre mia fa’ che si inginocchi, siamo a Fatima. Ha santificato i pastorelli, Giacinta e Francesco, due bambini, due eroi che hanno scelto di soffrire per riparare le offese a Gesù, per salvare le anime dall’inferno. Nessuno mi racconti, per cortesia, che non si può inginocchiare, non è vero, di fronte a Martinez si è inginocchiato, ho visto gente con problemi gravi percorrere in ginocchio tutto il sagrato intorno alla cappellina. Non si è voluto inginocchiare! Ci ha umiliati ancora una volta! Ho ricordato San Giovanni Paolo II, nel 2004, durante la processione del Corpus Domini. Non poteva più camminare ma disse, quasi urlò: fatemi inginocchiare, c’è Gesù lì! E si inginocchiò sostenuto da due cerimonieri. Anche il ritorno in pullman da Venezia a Padova mi ha insegnato qualcosa. Un ragazzo marocchino mi ha preso la valigia e me l’ha caricata nel bagagliaio. Durante il tragitto si è seduto vicino a me e gli ho raccontato di Fatima. Non aveva nessuna intenzione negativa. Poteva essere mio figlio, lo ha pure chiamato sua moglie in videochiamata, una donna marocchina bellissima. Ha ascoltato tutto con molta attenzione interloquendo con osservazioni molto profonde. Lavora nel turismo e mi ha parlato di un percorso che non conoscevo sul Marocco cristiano, mi ha dato pure il sito internet. A un certo punto mi ha detto: mi sembra di sentire il Corano. Poi quando siamo scesi dopo avermi scaricato la valigia ed essersi accertato che mi fossero venuti a prendere mi ha salutata così: grazie per la compagna e la conversazione, se il Signore mi fa incontrare persone buone vuol dire che sto facendo bene, che sono sulla retta via. Sono rimasta molto colpita. Ho preso diversi libretti per bambini sui pastorelli di Fatima tutti illustrati. Ne ho dati due ai figli della mia vicina, insegnante di religione. Conoscete vero i pastorelli di Fatima? No. C’è decisamente qualcosa che non va se un ragazzo musulmano mi ha ascoltata per un’ora e mi ha detto che gli sembrava di sentire il Corano (vi assicuro che gli ho parlato solo di cose cattoliche) e i figli di un’insegnante di religione non hanno mai sentito parlare di Fatima………

    1. Bentornata Giusi…

      Leggendoti mi viene in mente «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». 😉

        1. Ci credo, ma sai che dobbiamo scendere da quel monte a riportare ciò che abbiamo visto.
          E mi pare tu abbia iniziato subito a farlo…

          Il più sarà conservare quello spirito, mantenere la lucerna accesa.
          Il pieno di olio lo hai fatto 😉

    2. Luigi

      Giusi,

      davvero bello il tuo racconto di Fatima.
      E grazie per la preghiera “cumulativa” pro blogo!

      Ciao.
      Luigi

      1. Luigi

        Beh, diciamo che è sempre interessante leggerla… ecco, così suona più realistico 😀

        Ciao.
        Luigi

  39. Luigi igiul

    Vedo che questo articolo ha scatenato tanti commentatori in meno di 24 ore. Segno che si tratta di un tema davvero sensibile e che, a mio parere, va a toccare il nervo scoperto di molti che nutrono antipatia o scetticismo nei confronti del papa, velata o manifesta che sia.
    Non ho potuto leggere tutti i commenti, ma ho saltato qui e là. C’è però un aspetto che mi sembra tornare a più riprese in vari interventi.
    Cerco di fare una sintesi di quanto mi viene in mente:
    1) Dopo un evento sovrannaturale forte quale quello di un’apparizione, potrebbe accadere che ci si allontani da Dio al punto da esserne ingannati e prendere per manifestazione divina ciò che potrebbe essere il suo opposto?
    LA RISPOSTA SENZA OMBRA DI DUBBIO È SÌ!
    Ho già citato qui oggi l’esempio biblico del Re Salomone cui Dio fece dono della saggezza quale nessun altro mai. Eppure, il grande Salomone, finì la sua vita a edificare altari ad altre divinità per compiacere le sue mogli pagane.
    Già questo dovrebbe bastare a fugare ogni dubbio e ad accettare la prudenza della Chiesa nel vagliare certi fenomeni.
    2) Basta osservare i frutti per dire che una cosa viene da Dio? In linea di massima sì, in realtà bisogna distinguere almeno due livelli: quello della santità “personale” del soggetto che fa esperienza di Dio e quello del carisma, vale a dire del dono ricevuto da Dio per il bene della Chiesa. L’esempio più celebre è quello del fondatore dei Legionari di Cristo, un istituto religioso clericale con annesso un ramo laicale, entrambi “ricchi di vocazioni” (almeno fino a qualche anno fa, ora non so). Dopo la morte di detto fondatore, però si è scoperto che ben nascosti da qualche parte, quest’uomo aveva almeno un’amante e diversi figli e, se non erro, sono stati confermati anche gli abusi sessuali. Eppure il frutto sembrerebbe davvero buono.
    3) Torno sulla possibilità di inganno: qualcuno ha qui scritto che se le apparizioni non fossero vere, si tratterebbe di impostori. Se non erro, Fabrizio ha già risposto che potrebbe trattarsi di ingannati e non necessariamente impostori. Per capire il senso di questa affermazione basta leggere il Cammino di Perfezione scritto da Santa Teresa d’Avila per le sue monache. Si può dire che quasi in ogni pagina (sto esagerando volutamente) ha messo in guardia in tutti i modi possibili le sue monache dagli inganni del demonio, che sa travestirsi molto facilmente da angelo di luce e che quando poi si rende manifesta la sua azione è ormai troppo tardi. Non per niente, al termine del libro, quando termina il commento al Padre Nostro, ricorda che anche sulle vette più alte bisogna procedere con amore e timore.

    Di conseguenza, in modo del tutto spassionato, consiglio di lasciar perdere certe prese di posizioni e certe convinzioni e assumere un atteggiamento di prudente dubbio. La manifestazione del divino nella vita dell’uomo è cosa talmente delicata che non basta un giudizio superficiale in base alla propria esperienza.

    1. @Luigi igiul, condivido in toto…

      Anzi piccola inezia direi “assumere un atteggiamento prudente”, non necessariamente dubbioso, ma di santa prudenza sempre, certamente.

      Perché c’è sempre un rischio non piccolo… ammettiamo per un attimo che la parola definitiva della Chiesa su Medjugorje fosse del tutto negativo (io penso assolutamente di no, ma ipotizziamo), cosa accadrebbe di tutti (o di tanti) i ferventi assertori della natura divina?
      Lascerebbero “questa” Chiesa?
      Forse che Lucifero (portatore di luce) non avrebbe messo a segno un bel colpo?

      Quindi prudenza, prudenza e prudenza e chi riporta buoni frutti da simili esperienze, li consideri (per il momento) come grazie del tutto particolari e personali che Dio dispensa come, quando e dove vuole.

      1. exdemocristianononpentito

        Per adoperare un antico e inusitato detto militare quanto dice Luigi Igiul è “ottimo e abbondante”.
        Ma non soltanto è ottimo e abbondante ma è anche equilibrato, assennato e tiene cconto della bilateralità delle riflessioni che si possono fare sull’argomento.

        Approvo poi particolarmente quello che dice Bariom: non dico che ne deriverebbero degli scismi se (e ribadisco “se”) la Chiesa dovesse disconoscere Mediugorie, ma il rischio di lacerazioni e contrasti ancor più forti di quelli che abbiamo modo di vedere in questa, e in molte altre sedi, saebbe veramente incombente.

        Dunque non saltiamo alle conclusioni ed attendiamo con pazienza, pregando e meditando (se ci riesce).

    2. Paul Candiago

      Signor Luigi Igiul,

      riporto l’ultimo pensiero del suo scrivere: ”Di conseguenza, in modo del tutto spassionato, consiglio di lasciar perdere certe prese di posizioni e certe convinzioni e assumere un atteggiamento di prudente dubbio. La manifestazione del divino nella vita dell’uomo è cosa talmente delicata che non basta un giudizio superficiale in base alla propria esperienza.”

      Aggiungo che se solo questo pensiero entrasse nella testa dei doncamilli di Radio Maria di Erba Como Italia si avverebbero due grazie della Madonna:

      a) ubbidienza al Magistero della Chiiesa Cattolica Romana da parte di ecclesiastici infedeli alla loro consacrazione sacerdotale,

      b) terminerebbe il cattivo esempio di preti del fai da te catechesi dalla quale si diffondono errori ed apostasia nella Chiesa :

      La Grande Apostasia di cui ci avvisa San Paolo da 2000 anni fa.

      Cordiali saluti,

      Paul.

  40. Fabio

    Sono daccordo con Costanza. Comunque la Chiesa e’ sempre stata tradizionalmente restia con tutte le apparizioni. Il nostro Papa tuttavia ha dato un giudizio anche positivo e di apertura. Certo Papa Woytila era un visionario e un innamorato della Madonna; lui avrebbe usato un gergo diverso, forse anche profetico. Ma dobbiamo considerare l’umanita’ del nostro Papa. Sua madre Regina Sivori era originaria di Santa Giulia, piccola frazione collinare nel comune dove sono nato in provincia di Genova. Noi di quelle parti siamo rustici, molto diffidenti, facili a commenti sarcastici, la Liguria piu’ ligure che ci sia. Sono comunque ottimista. La Madonna e’ sempre dalla nostra parte, e con il Papa. Saluti

  41. Ciao Costanza! Da sempre sei la persona che mi toglie le parole dalla bocca, anzi no…dal cuore perché non ho la grazia di concretizzare molto quello che provo e che intuiscono. Grazie! Volevo renderti cosciente della tua opera in me. Anche per quanto riguarda questo del Papa su Medjugorje, non mi ha toccato o sconvolto più di tanto e la penso esattamente come hai detto tu! Non sono mai stata in nessuno di quei luoghi Santi ma sento la vicinanza di Maria come mamma dolce e determinata per il bene dei suoi figli come lo è stata la mia mamma: Rosina…. Un abbraccio, in comunione di preghiera! Mamma Maura!

    1. ola

      “il bravo, il vescovo di Reggio che ha fatto sapere di non aver concesso né la cattedrale né il sagrato per questa celebrazione “contro” quindi, implicitamente acconsente alla kermesse arcobaleno dove il sesso promiscuo la farà da padrone, e tanti auguri per la salute pubblica.”

      Bo a me questa causalita’lascia un po’perplesso.. sarebbe la prima volta che si prende le distanze dal merito e non dal metodo?

      1. ola

        “Ma Camisasca è nel mirino delle gaie combriccole anche perché aveva dato ospitalità a Courage, osando dare spazio a chi dice che l’omosessualità è una tendenza moralmente erronea e che va affrontata con castità e preghiera, per non cadere nell’omoerotismo praticato. Tutto perfettamente in linea con il Magistero, anche quello più aggiornato, della Chiesa. Ma inaccettabile adesso che, anche nella Chiesa, ci si deve piegare al diktat totalitario che gay è soltanto una variante naturale della sessualità.”

        1. ola

          “Alcune considerazioni. Anzitutto sugli organizzatori della processione riparatrice: d’accordo, c’è un problema di metodo. D’altra parte annunciare una veglia di preghiera senza mai farsi vedere in volto e spendendo il nome della Cattedrale senza averne mai parlato col vescovo appare un po’ truffaldino. Che è un po’ come il benzinaio che per cuccare si presentava come il Mario del ramo petroli. Così come è vero che la ribattezzata “marcia antigay” a molti è parsa come una provocazione nei confronti del vescovo, almeno nella tempistica. Di quelle della serie: visto che tu non ti muovi a parlare noi siamo più Chiesa di te e ci facciamo giustizia da soli. Comprensibile forse nei tempi che viviamo, drammatici, ma per certi versi un po’ comodo e di sicuro non rispettoso del cosiddetto sentire cum ecclesia.

          Detto questo resta un fatto incontestabile: la contro veglia di riparazione è una sveglia suonata in faccia alle 4 di notte ad un clero che non fa mistero di essersi addormentato sui basilari. Il gong al politicamente corretto ecclesiale che ha svenduto l’anima per il consenso relativista. Se c’è una cosa che si può rimproverare agli organizzatori sono i toni, non certo il cuore dell’iniziativa che invece, comunque la si cerchi di analizzare, è indispensabile e verrà replicata in altre forme nei giorni seguenti il gay pride da altri gruppi di fedeli. Anzi: doveva essere capitanata dalla Chiesa locale, non da un gruppo minoritario che così ha buon gioco nel dire o con noi o contro di noi.”

          Perfetto. Il mio pensiero al 100%.

      2. “quindi, implicitamente acconsente alla kermesse arcobaleno…” mah… questo implicitamente è solo una forzatura.

        Sottolinea lo NON concessione perché qulcun altro (che male ha fatto) se ne è pubblicamente arrogato il diritto d’uso.

  42. Fabrizio Giudici

    Parlar di neo-chiesa con un vescovo e aspettarsi anche che ti faccia la festa non e’un po’ingenuo?

    Di neo-chiesa parlarono GPII e Benedetto XVI (ma anche, se vogliamo, Paolo VI quando si riferiva ad un “pensiero non cattolico” che si faceva strada ed avrebbe potuto diventare dominante). Questo è un passaggio di GPII del 1976 (ancora cardinale):

    “Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l’umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l’abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l’anti-Chiesa, tra il Vangelo e gli anti-Vangelo”.

    Anti-chiesa, neo-chiesa… che ci sia un termine diverso oggi è del tutto insignificante: il concetto è lo stesso. Quindi: no, non penso che un vescovo abbia motivo per scandalizzarsene.

    1. ola

      @Fabrizio CePC e RS riferiscono il termine neo-chiesa all’intera gerarchia ecclesiastica postconciliare, sei sicuro che questo fosse anche il significato del concetto che esprime GPII? In ogni modo, dacche’hai gentilmente postato il link alla Bussola e io sono d’accordo al 100%, non rubo altro spazio e tempo. Chi e’interessato andrà a legger li’.

  43. Fabrizio Giudici

    CePC e RS riferiscono il termine neo-chiesa all’intera gerarchia ecclesiastica postconciliare

    Intanto il Comitato non coincide con CePC e RS… Ci sono anche altri sostenitori. Dopodiché non mi pare che membri della gerarchia come Burke o Schneider vengano ritenuti neo-chiesa. E ne cito solo due, non intendendo che vengono esclusi solo loro. Per dirla con Forrest Gump… è nella neo-chiesa chi si comporta da neo-chiesa.

  44. Il nocciolo del problema rimane è non è di poco conto.

    Iniziative come queste delle veglie o altro “contro l’omofobia”, sono facilmente strumentalizzabili e “cavalcabili” a destra e menaca SOPRATTUTTO nell’odierno conteso… non tenerne conto è piuttosto imprudente o è dabbenaggine.

    Se poi entrimao nel merito delle singole iniziative bisognerebbe conoscerle, ma se ci accontentiamo dei soliti vigolettatti su quella di “Benedite e non maledite” (frase che per la verità nella Scrittura sta in tutt’altro contesto – Romani 12,14), alcune considerazioni si potrebbero fare…

    «L’idea è nata dalla richiesta dei genitori di ragazzi omosessuali dai 20 ai 30 anni che abitano nel quartiere – spiega il sacerdote –. Già da tempo facciamo incontri con loro, una volta al mese, dove mangiamo la pizza insieme, dialoghiamo e infine leggiamo il Vangelo. ‘Benedite e non maledite’ è la frase spunto che abbiamo preso dalla parola di San Paolo. Quello che vogliamo fare in modo molto semplice è lottare contro l’omofobia che è ancora molto presente nella nostra società, attraverso la preghiera e l’amore. Vogliamo interrompere la catena dell’odio contro i cristiani omosessuali. Ma anche denunciare e sensibilizzare sul tema del bullismo che sono costretti a subire gli adolescenti omosessuali».

    «Abbiamo pubblicizzato l’incontro con volantini distribuiti nella nostra parrocchia – denuncia don Paolo – ma anche in tutta la città. E abbiamo registrato scritte e parolacce sopra questi manifesti, contrari all’iniziativa. E questo fa capire quanto ci sia ancora da lavorare».

    Nonostante questo, le adesioni si preannunciano già massicce. Non solo persone del quartiere, ma arriveranno anche gruppi Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) da Parma e Carpi, perché in zona Emilia non si verificano spesso veglie di preghiera di questo tipo. In Italia però sono nati diversi gruppi di cristiani omosessuali che lottano per avere pari diritti all’interno della Chiesa.

    http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/gay-veglia-preghiera-regina-pacis-1.3099545

    Da tutto questo si evince che il problema principale NON è la chiamata a conversione di questi Fratelli e Sorelle perché trovino in Dio, in sé e anche nella Comunità (che certo probabilmentedeve fare ancora dei passi avanti nella arcinota distinzione tra peccato e peccatore), la forza di abbandonare il loro peccato se praticato e/o di vivere la loro tendenza nel combattimento e nella Fede, ma lo scopo è lottare contro la “omofobia” dei fedeli… (!)

    Si parla di “odio contro i crisitiani omosessuali”. Ora visto che l’odio contro i Cristiani è cosa acclarata da parte del Mondo, senza che si distingia da quale genere di peccato essi siano afflitti, risulta chiaro che si sottintende all’odio TRA Cristiani, che se dall’odio sono affliti già non si potrebbero dire tali.
    Mi domando, è questa la vera emergenza? O è ingigantita dal contesto odierno? Forse che gli insulti e le parolacce trovate scritte vengono certamente ed esclusivamente da “altri” cristiani?

    Poi, perché non indire incontri contro l’ “odio per i cristiani mafiosi”? I “cristiani pedofili”? I “cristiani ladri”? Quelli che vanno a prostitute… la lista sarebbew ben lunga (ma forse il problema è che nessuno questi li “odia”).

    Come dicevo sopra, naturalmente su simili iniziative si buttano a pesce le organizzazioni Lgtb (“Non solo persone del quartiere, ma arriveranno anche gruppi Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) da Parma e Carpi…”).

    Forse che costoro arrivano per sentire un Parola di Verità? Per iniziare un cammino di conversione? Per accedere al Sacramento della Riconciliazione?
    Per carità, tutto è possibile a Dio e magari qualcuno può restare folgorato sulla via per Damasco, ma qui stiamo parlando dell’ordinario e non dello straordinario.

    Magari invece così i ragazzi “omosessuali” della parrocchioa, scopriranno quallche forma di aggragazione dove sono meglio accetti e dove meglio far valere i loro “diritti” (sic).

    Già, i diritti… “In Italia però sono nati diversi gruppi di cristiani omosessuali che lottano per avere pari diritti all’interno della Chiesa”.
    Ammesso che nella Chiesa vi siano “diritti” da accamapre, quali sono di diritti da cui QUALUNQUE peccatore all’interno della Chiesa è escluso? (Salvo quando del suo peccato non voglia fare ammenda ma ne faccia bandiera).

    Insomma la cosa rischia di diventare un gran pasticcio, una occasione di maggior confusione piuttosto che di chiarezza e sorattutto di NON fare un servizio alla Verità …ma pare che la Verità su certi temi sia ormai questione opinabile.

  45. MenteLIbera65

    Leggo molti commenti un po scandalizzati sulle parole del Papa.
    Il Santo Padre, pur con linguaggio discorsivo e magari un po troppo leggero, non ha fatto altro che ricordare quello che pochi ricordano , e cioè :
    – che le apparizioni come quelle di Medjugorie appartengono alla sfera privata , e non c’è nessun obbligo per il cristiano di credervi.
    – che le apparizioni pubbliche , che terminano con la la rivelazione pubblica che si è conclusa con l’ultimo apostolo, sono sufficenti alla nostra fede, perchè costituiscono la base del magistero autentico.
    – che qualsiasi mezzo si usi per avvicinarsi alla fede autentica è lecito e buono e quindi anche le apparizioni private sono buone per la parte che avvicina le persone all’incontro con la Trinità o con la Madonna, perchè tante sono le strade che portano a Dio, l’importante è arrivarci. A patto però che il mezzo non diventi più importante dell’obiettivo sicchè sparito il mezzo sparisce anche l’obiettivo stesso. Il che significa che chi crede solo perchè confida nelle apparizioni di Fatima o Medjugorie , in realtà non crede veramente.
    – che la Chiesa è chiamata , oltre che a proclamare la Verità , anche ad agire nella Verità e pertanto non può lasciare che eventi come le apparizioni private di Medjugorie , di cosi grande impatto sui fedeli, restino per anni senza una seria indagine della Chiesa stessa, costi quel che costi.
    – che laddove dovesse emergere che non vi sono elementi tangibili di sopprannaturalità , la Chiesa non può invece attestare che tale soprannaturalità sussiste per il solo fatto che è molto creduta da molti sinceri fedeli. Nulla di buono infatti può venire da una bugia, seppur detta apparentemente a fin di bene.
    – che le conversioni e la grande spiritualità che emerge da Medjugorie sono fuor di dubbio vere.
    – che , nel caso di Medjugorie, il comportamento della Madonna nelle apparizioni odierne sembra quantomeno bizzarro (per la durata lunghissima, per la periodicità così particolare e per la natura generica e quindi ripetitiva dei messaggi) , ed è attestabile soltanto dai veggenti stessi, il che sposta l’oggetto della fede dalla Madonna ai veggenti stessi (credo perchè credo nei veggenti)
    Detto questo , io personalmente, come ho avuto già occasione di dire ben prima di queste parole del Papa , confido nella Madre che è in cielo, e non nutro particolare passione per le parole che veggenti di tutti i tipi sostengoo aver udito dalla Madonna stessa, la cui presenza sulla terra pare essere diventata molto più frequente ora di quanto non fosse quando era viva vicino a Gesù. Purtroppo è più forte di me, ma certe volte l’ascolto di certe profezie mi ricorda molto gli oroscopi annuali degli astrologi televisivi, e per non rischiare di banalizzarli preferisco far finta di non averle lette.

    1. Antonio Spinola

      No MenteLibera,
      anche se personalmente apprezzo la prudenza della Chiesa riguardo tutte le apparizioni, il linguaggio del Papa è stato tutt’altro che “leggero”, è stato derisorio e sprezzante. E mi pongo la stessa domanda di Aldo Maria Valli: perché?

      “C’è una parola che papa Bergoglio usa spesso, ed è tenerezza.
      Ecco: non mi sembra che in questo caso abbia dimostrato tenerezza verso i fedeli che credono nella Madonna di Medjugorje.
      È chiaro che lui non ci crede, ma forse, per rispetto verso la spiritualità di tante persone, avrebbe potuto dirlo diversamente. Invece è stato duro, quasi sarcastico. Perché?
      Il papa è ovviamente liberissimo di pensarla come vuole, e nessuno mette in dubbio che le sue convinzioni siano il frutto di serie riflessioni.
      Tuttavia mi chiedo: un padre, tenero e sollecito verso i figli, non dovrebbe porsi il problema delle conseguenze delle sue parole, e anche del tono delle sue parole, sull’anima dei figli?
      Ripeto: perché quel tono sarcastico, che non ammette repliche? Perché quella durezza?”

      1. Paul Candiago

        No MenteLibera, anche se personalmente apprezzo la prudenza della Chiesa riguardo tutte le apparizioni, il linguaggio del Papa è stato tutt’altro che “leggero”, è stato derisorio e sprezzante. E mi pongo la stessa domanda di Aldo Maria Valli: perché?

        “C’è una parola che papa Bergoglio usa spesso, ed è tenerezza. Ecco: non mi sembra che in questo caso abbia dimostrato tenerezza verso i fedeli che credono nella Madonna di Medjugorje.

        Signori e Signore, siamo messi molto bene come cristiani amorosamente fedeli a: Parola Tradizione Magisterio della Chisesa Cattolica Romana. Nuova cateschesi : fai da te religione. Come si avvera la profezia di San Paolo: …ma prima la Grande Apostasia. A solo titolo di informazione per Medjugorje a Maggio 2017 l’aggiunto ci informa chiaramente e totalmente della posizione ufficiale del Magisterio della Chiesa Romana a riguardo del luogo di Medjugorje.

        E’ vero che se qualche Cristiano segue i doncamilli di Radio Maria di Erba Como Italia che commerciano quel luogo di Medjugorje come dato di fatto di non ancor approvate apparizioni Mariane si puo’ capire come sia che la gente crede alla Madonna di Medjugorje.

        La corretta catechetica attitudine di ogni Cristiano Cattolico Romano dovrebbe essere di pregare lo Spirito Santo che faccia discendere il Suo Santo Discernimento anche per questo luogo di “apparizioni”.

        Non e’ la prima volta nella secolare storia della Chiesa che la Chiesa approva o non approva apparizioni in giro per il Mondo.

        Come sia che il razionale, aggiornato su tutto del Cristiano moderno non gli venga in mente la virtu’ della Pazienza?

        Questo non l’ho ancora compreso?

        (Penso faccia ancora buon aiuto alla nostra catechesi leggere Giobbe: lui di pazienza ce ne dimostra molta anche in mezzo a grandi sofferenze)

        Cordiali saluti,

        Paul

        La Verita’ della Chiesa Cattolica Romana a riguardo di Medjugorie per il tempo di oggi: 02/05/2017

        ”Mons. Hoser ha, infine, invitato tutti a salire sulla collina del Pod Brdo, il luogo dove è stata collocata una figura della Madonna e dove avverrebbero le apparizioni.”

        Doncamilli di Radio Maria di Erba Como Italia come vedete la Santa Sede Romana non ha detto ufficialmente, per TUTTA la Una Santa Cattolica Apostolica Chiesa Romana, piu’ di tanto a riguardo di Medjugorie.

        Ora, voi doncamilli di Radio Maria di Erba Como Italia, come sempre disubbidientemente fate da decine di anni, a questa comunicazione Ufficiale della Chiesa datevi da fare e strumentalizzate la Verita’.

        Siete professionisti di errori ed apostasia religiosa e vi sara’ faclile trovare sufficiente ipocrisia che esalti il vostro ego a far credere che il luogo di Medjugorje appaia come luogo di confermate apparizioni mariane.

        Da astuti commercianti di religione continuate a manipolare gl’ignari clienti al mensile obolo delle vostre Mariatone a favore della vostra Organizzazione Privata.

        Organizzazione priva di qualsiasi approvazione ufficiale del Vescovo di Como o da parte della Chiesa e cosi’ vi riempite anche le tasche.

        Cordiali saltuti, Paul Candiago. ( candiago.p@bmts.com)

  46. Brunella

    come sono contenta di aver letto quello che nel profondo del mio cuore sento da sempre, grazie Costanza!

  47. Tomas

    Perché Papa Francesco non ha risposto su Medjugorje come aveva risposto tempo fa ad una domanda sui gay: “E chi sono io per giudicare”?

    1. Vanni

      @Filosofiazzero

      O che se’ sempre vivo?!

      Lo dico con simpatia; ho pregato spesso per te e per le tue giunture (o sinapsi, non ricordo bene).

I commenti sono chiusi.