Nessuna sanatoria per i bambini nati dall’utero in affitto

di Costanza Miriano

Allora, partiamo dal fatto che il solo fatto che si parli di utero in affitto come reato universale, e che le forze politiche al governo si impegnino in questo senso è una cosa grandissima, impensabile se al governo fossero saliti partiti i cui responsabili dei cosiddetti diritti civili hanno fatto ricorso a quella pratica per avere dei bambini. Quindi sono grata di questo, mi sembra un segno grandissimo, anche se ricordo che la pratica (mi rifiuto di chiamarla GPA, come non chiamerò mai l’aborto IvG) è reato nella maggior parte dei paesi del mondo.

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Vero diritto dell’uomo è la vittoria su se stesso

DA GANDHI A HITLER, DA OBAMA A BERGOGLIO, LE SCELTE DI TIME

GIOVANNI PAOLO II – ANGELUS – Domenica, 20 febbraio 1994

1. Siamo entrati nella Quaresima dell’anno 1994, Anno della Famiglia, voluto dall’ONU e dalla Chiesa. Tra i compiti che, durante questo Anno, occorre mettere in evidenza in campo sia ecclesiale che civile vi è il consolidamento del legame familiare e della vera identità della famiglia. Per questa ragione la Lettera alle Famiglie, che verrà pubblicata martedì prossimo, 22 febbraio, è prima di tutto un invito alla preghiera per le famiglie e con le famiglie.

Gli insidiosi attacchi contro la famiglia nella moderna civiltà edonistica, che, malgrado tutte le dichiarazioni sui diritti dell’uomo, è nella sostanza contraria al suo vero bene, non possono essere respinti se non con la preghiera, il digiuno e l’amore vicendevole. Non mancano, certo, le famiglie che pregano per se stesse e per gli altri. In questo nostro mondo, esposto a così numerose minacce di ordine morale, si sta provvidenzialmente sviluppando l’apostolato delle famiglie. Continua a leggere “Vero diritto dell’uomo è la vittoria su se stesso”

Due o tre cosette da ricordare a Gramellini sulla 194

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di Costanza Miriano

Capisco che, se sei una grande firma del Corrierone, non è che ti puoi mettere lì a perder tempo con gli articoli delle leggi, a cincischiare con queste puntigliosità, ma dopo aver letto il suo articolo, mi corre l’obbligo di ricordare due o tre cosette a Gramellini, visto che è lui a menarla con questa storia della legge, che poverina adesso quella donna, “costretta” a chiedere l’aborto in 23 ospedali, adesso alla legge non ci crede più.

Vediamo come stanno le cose. Continua a leggere “Due o tre cosette da ricordare a Gramellini sulla 194”

Farsi chiamare “padre” per legge per negare la realtà

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di Costanza Miriano

Vorrei tanto capire cosa ha spinto i giudici di Trento che hanno deciso di sentenziare, ignorando un estenuante dibattito parlamentare, ignorando le due più grandi manifestazioni di piazza degli ultimi anni in Italia, ignorando, quello che è più grave, il fatto che non esiste una legge in Italia che autorizzi la stepchild adoption. Si sono infilati, immagino – non sono una giurista – in un silenzio della legge, un vuoto legislativo, come si dice, con un meccanismo – la modifica delle leggi per via giurisprudenziale – che noi popolo del family day avevamo previsto. Abbiamo provato a denunciarlo prima che succedesse, e ci siamo presi gli insulti, siamo stati derisi dai media mainstreaming, ignorati da tutti, compresa gran parte della gerarchia della Chiesa italiana, con alcuni sacerdoti e vescovi e leader di movimenti che dicevano che sì, una regolamentazione ci vuole, “alla fine anche loro hanno diritto a volersi bene”. Continua a leggere “Farsi chiamare “padre” per legge per negare la realtà”

Il vero diritto negato: l’assistenza al più debole

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Cara Costanza,

ti racconto un po’ di Giovanni.

Giovanni ha 4 anni ed è il secondo dei figli di mio fratello, insieme al fratello più grande, Domenico che di anni ne ha 7, sono i doni più belli che il buon Dio ci ha dato. Alla loro nascita, nel condividere la notizia con alcuni amici, l’unica espressione possibile per descrivere quel momento è stata “ questo è un vero miracolo d’amore”. Questo è per me la vita!

E la vita di Giovanni – affetto da una rara quanto invalidante malattia genetica la SMA (atrofia muscolare spinale) che non gli consente di camminare né di svolgere autonomamente le più elementari funzioni vitali – un miracolo lo è davvero.

Si, perché Giovanni è il bambino più allegro e pieno di vita che io abbia mai visto, nonostante tutti i limiti e le difficoltà con cui si deve scontrare. Guardandolo mi trovo a pensare che è come se il sapere di dipendere da un altro in tutto e per tutto gli consentisse di affidarsi totalmente a lui e quindi di non aver paura di nulla. Continua a leggere “Il vero diritto negato: l’assistenza al più debole”

Ho diritto al marito

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di Maria Rachele Ruiu

Se c’è un diritto ad avere per forza figli, in funzione di un assenza di amore ingiusta, c’è anche un #diritto ad essere per forza #‎mogli‬, in funzione di un assenza ingiusta. Quindi: vediamo di obbligare qualcuno a sposarmi, anche velocemente visto che “sono in scadenza”.

Ehm, lo pretendo innanzittutto maschio, poi bello ed aitante, senza ammaccature fisiche o psichiche. Pagherò, innanzitutto perchè ci sia, poi pagherò perchè possa essere strappato dalle sue origini, dalle sue radici, ma soprattutto pagherò perchè sia assolutamente come dico io. Se non rispecchierà questi canoni, lo reinvio al mittente. Continua a leggere “Ho diritto al marito”

Unioni civili, ma quali diritti mancano?

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Ecco i diritti di cui godono in Italia i conviventi (senza distinzione di sesso). Luciano Moia, su Avvenire, ne ha fornito il preciso inventario:

ANAGRAFE – Il regolamento anagrafico in vigore dal 30 maggio 1989 stabilisce che “l’anagrafe è costituita di schede individuali, di famiglia e di convivenza”, senza bisogno in quest’ultimo caso di ulteriori registri.

ASSISTENZA SANITARIA – La legge n. 91 del 1 aprile 1999 prescrive che i medici devono fornire informazioni sulle cure tanto “al coniuge non separato” quanto “al convivente more uxorio“(nel 2012 la Corte d’Appello di Milano ha sancito che nella nozione legale di ‘conviventi more uxorio‘ rientrano anche le coppie omosessuali, per le quali vale “il diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”).

PERMESSI RETRIBUITI – La legge n. 8 del 2000 riconosce il permesso retribuito di tre giorni all’anno al lavoratore e alla lavoratrice anche in caso di documentata grave infermità del convivente. Continua a leggere “Unioni civili, ma quali diritti mancano?”

A che cosa servono i social

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di Paolo Pugni

Noto sempre più spesso che sui social media si discuta, con toni appassionati che talvolta diventano accessi fino all’esagerazione, di vicende d’attualità. Ad esempio in questi giorni si dibatte sul neonato delle “mamma dell’acido” sottrattole appena nato, senza neanche permettere un abbraccio materno. E noto che ci si accapiglia sulla vicenda. Continua a leggere “A che cosa servono i social”

Se questo per voi è il matrimonio, tenetevelo!

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di Costanza Miriano

Faccio una proposta: separiamoci tutti. Se lo Stato dovesse dare una valenza pubblica alle unioni di persone dello stesso sesso, se addirittura dovesse passare il ddl Cirinnà, che non solo dà un riconoscimento alle convivenze di persone indipendentemente dal sesso, ma le equipara in tutto tranne che nel nome al matrimonio, ritengo che noi che investiamo nella famiglia ci dovremmo separare civilmente. Tanto, adesso, col divorzio breve è un attimo, si fa prima a rompere un matrimonio che a cambiare gestore telefonico. Continua a leggere “Se questo per voi è il matrimonio, tenetevelo!”

Women of the world

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di Federico Cenci per Zenit

La dignità delle donne non passa attraverso l’indifferenziazione sessuale. È questo il messaggio che oltre 130 Ong provenienti da 40 Paesi del mondo hanno rivolto alle istituzioni europee e alle Nazioni Unite nei giorni scorsi. Lo hanno fatto attraverso una dichiarazione denominata “Women of the world”, promossa dalle associazioni Profesionales por la Ética, Femina Europa e Woman Attitude e sostenuta da circa 17mila firmatarie.

Il documento non consiste nella solita enumerazione di diritti da rivendicare per raggiungere la meta chimerica di un’omologazione tra i sessi né soltanto in una denuncia del ruolo marginale della donna nella società. “Women of the world”, piuttosto, è un manifesto – unico nel suo genere – in cui si dà risalto al ruolo della donna all’interno della famiglia, come mamma, casalinga ed insostituibile educatrice della prole. Continua a leggere “Women of the world”

Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no

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di Marta Rovagna  per donnaeuropa

Costanza Miriano, perugina e giornalista Rai da 20 anni, prima al Tg3 oggi a Rai Vaticano, è madre di 4 figli e autrice di tre libri che sono diventati un caso editoriale per il loro successo: Sposati e sii sottomessa, Sposala e muori per lei e Obbedire è meglio, quest’ultimo uscito nel 2014. Laureata in lettere classiche, è approdata alla scuola di giornalismo di Perugia e ha iniziato una carriera di giornalista.

Ci parla della sua vita, delle sue scelte, del successo dei suoi libri, di chiara ispirazione cattolica (i tre titoli sono tutti citazioni bibliche) del suo modo di vedere il mondo maschile e femminile e di un certo tipo di femminismo, che lei proprio non riesce a sopportare.

 Quale messaggio vuoi fare passare con i tuoi libri?

O mamma mia, che domanda! Ci ho messo tre anni a scriverli, adesso in quattro righe mi viene un po’ difficile spiegarlo… diciamo che in sostanza avevo voglia di dire alle mie amiche – e in tutta sincerità ti dico, puoi crederci o no, che quando ho scritto il primo ero certa che lo avrebbero letto solo loro, e mia mamma, e mia sorella, e le cugine, che con le zie avrebbero potuto sfiorare quota cento copie – quello che aveva funzionato per me, per la mia esperienza, che mi aveva resa più felice. Continua a leggere “Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no”

Le ragioni di un’atea pro-life

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di Kristine Kruszelnicki*

“Esiste davvero un ateo pro-life?”, ha chiesto Marco Rosaire Rossi nell’edizione di settembre/ottobre di The Humanist. “Cosa verrà dopo, gli agnostici del disegno intelligente? O i laici per la sharia?”.

Gli atei possono non avere un papa, ma agli occhi di molti c’è ancora un dogma a cui tutti loro devono aderire. Essere un ateo vuol dire sostenere l’aborto. Non fatelo e verrete denunciati come “segretamente religiosi”. Quando mi sono unita a un agnostico e a un ateo di Secular Pro-Life per un panel informativo alla Convenzione Atea Americana del 2012, un popolare blogger ateo ci ha accusati di aver “mentito sul fatto di essere atei”. Continua a leggere “Le ragioni di un’atea pro-life”

La dittatura dei doveri

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di Paolo Pugni

Anche il sorriso. Troneggia dai cartelloni per pubblicizzare non so più se un dentifricio o uno studio odontoiatrico. Tutti hanno diritto al sorriso. Diritto? Ormai è una dittatura.  Sì dico, tutto è un diritto. Anche quello al lusso. Lo dice una nota casa automobilistica. È tedesca, vorrà dire che glielo ha concesso la Merkel!

Eppure ci si dimentica in fretta, fa comodo, che il diritto ha un rovescio, che è il dovere. Già, che bella banalità! Così banale che l’abbiamo rimossa.  A nostro vantaggio.

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La grafia degli embrioni

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 di Emanuele Fant

“Esco”.

“Ma sei matto?”

“La questione è importante”.

“Metti almeno il body di caldocotone”.

Ieri sera noi embrioni ci siamo dati appuntamento al teatro parrocchiale. C’era l’embrione del parroco, l’embrione del ginecologo, l’embrione del politico cattolico. Ma ancora non era così chiara la differenziazione. Continua a leggere “La grafia degli embrioni”

La legge dell’Amore

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di Sara T.

Mi chiamo Sara e questo è un pezzo della mia storia.

Sebbene abbia superato i trent’anni, non sono ancora andata in moglie a nessuno, perché il demonio Asmodeo ha ucciso tutti i sette uomini a cui ero promessa sposa. Mi sono così rivolta al mio Signore, so che la mia preghiera è stata accolta dal mio Dio e ora sono in attesa di una Sua risposta. Continua a leggere “La legge dell’Amore”

La celebre intervista a Norberto Bobbio sull’aborto

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Giulio Nascimbeni a colloquio con Norberto Bobbio; intervista dell’8 maggio 1981 pubblicata sul Corriere della Sera alla vigilia del referendum sull’aborto

Sono con Norberto Bobbio nel suo studio di Torino, fra scaffali gremiti e tavoli coperti da giornali e riviste. «Non parlo volentieri di questo problema dell’aborto» mi dice. Gli chiedo perché. «È un problema molto difficile, è il classico problema nel quale ci si trova di fronte a un conflitto di diritti e di doveri».

Quali diritti e quali doveri sono in conflitto? Continua a leggere “La celebre intervista a Norberto Bobbio sull’aborto”

Il medico salva, non uccide

Non può esistere un diritto a morire, perché la morte non è un valore. La vita, invece, è un valore che tutti non possono che riconoscere come primario e indisponibile. Perché il valore della vita è condizione necessaria per tutti gli altri valori.
Ho proposto a Costanza di pubblicare questo articolo di Marco Travaglio su una delle questioni di dibattito di questi giorni: il suicidio, e, in particolare, quello medicalmente assistito, scelto da Lucio Magri per porre fine alla sua vita. Putroppo, l’enfasi del dibattito mediatico, l’accavallarsi delle tante opinioni espresse in merito alla drammatica notizia, ha creato, come spesso succede, una gran confusione e un contorsionismo di argomentazioni. Ciò ha portato alla solita distinzione e contrapposizione tra laici e cattolici, tra chi è per la vita e chi per la libertà, come se le due cose fossero in contrapposizione tra loro. Ebbene, questo articolo di Travaglio, a mio parere, si discosta dalla confusione. E’ limpido, chiaro, razionale, argomentato e onesto. 

Laura Gotti Tedeschi

 

di Marco Travaglio      Il Fatto Quotidiano

Io non voglio parlare di Lucio Magri, che non ho conosciuto e non mi sognerei mai di giudicare: non so come mi comporterei se cadessi nella cupa depressione in cui l’avevano precipitato la vecchiaia, il fallimento politico e la morte della moglie. continua a leggere

La stupidità è un diritto

di Raffaella Frullone

Cause e vertenze al passo coi tempi. Tutelare i propri diritti è ormai un imperativo, anche quando il diritto in questione può non sembrare così inviolabile.

Nel 2004 l’astrologa russa Marina Bai ha citato in giudizio la Nasa, chiedendo un risarcimento milionario per aver “scombussolato l’ordine dell’universo”: nel mirino il progetto “Deep Impact” e la sonda spaziale progettata per studiare l’interno di una cometa e portare alla luce i detriti provenienti dall’interno del nucleo. Secondo l’astrologa il progetto era “un atto terroristico”. continua a leggere