Senza due corpi e due pensieri differenti non c’è futuro

dalia-gaber3295

di Giorgio Gaber

“Secondo me,
la donna e l’uomo
sono destinati
a rimanere assolutamente differenti.
E, contrariamente a molti,
io credo
che sia necessario mantenerle,
se non addirittura esaltarle,
queste differenze.
Perché è proprio da questo scontro/incontro
tra un uomo e una donna
che si muove l’universo intero.
All’universo non importa niente
dei popoli e delle nazioni.

L’universo sa soltanto
che senza
due corpi differenti
e due pensieri differenti
non c’è futuro.”

6 pensieri su “Senza due corpi e due pensieri differenti non c’è futuro

  1. Giusi

    Mi è sempre piaciuto Gaber. Non so se avesse la fede ma era un uomo intelligente, mai banale, mai omologato. Anche in quella splendida canzone: il dilemma c’è una grande serietà di fondo. I due coniugi si danno la morte “per una cosa vera come la famiglia”. Ho sempre pensato che se avessero avuto la fede sarebbero sì morti ma nel senso che dice San Paolo…..

    1. Sara

      A me, invece, Gaber non piace, ma queste splendide parole me lo fanno rivalutare. La Verità è cristallina e perciò la si può esprimere con parole così intensamente semplici.

  2. tachimio

    Giorgio Gaber era una persona molto intelligente e lo ha dimostrato in ogni sua canzone.Non si può non condividere appieno un concetto cosi chiaro come quello sopra espresso. Oggi, purtroppo, si vive in una società dove sembra debba passare per forza l’idea di unioni che non possono essere considerate tali laddove non può esserci concepimento e nuova vita. Mi auguro, che anche qui da noi, ci siano reazioni come in Francia, a dimostrazione che l’amore tra uomo e donna è l’unico a poter dare futuro al mondo come dice giustamente Giorgio Gaber.

  3. Ivana Marzocchi

    Certo che un bambino può sopravvivere anche con un genitore solo, come del resto tanti sopravvivono ad eventi che non fanno parte della normalità e riescono anche a dare senso e valore alla loro vita, ma chi augurerebbe a qualcuno e si augurerebbe o si procurerebbe un evento che sarebbe certamente doloroso e lo metterebbe pesantemente alla prova?
    Le centinaia di bambini che incontro nel mio lavoro di pedagogista mi confermano ogni giorno con i loro disegni e le loro storie che la loro massima aspirazione è avere un padre e una madre, perché questo è inscritto nella loro natura fisica e psicologica, con buona pace di tutte le ideologie e di tutti gli ideologi. Il problema oggi è che si vuole negare la legge naturale e Benedetto XVI ce lo ha ricordato con fermezza. Ho l’impressione che dietro tante prese di posizione di cosiddetti intellettuali e pseudoscienziati stia lavorando alacremente Satana (e Giovanni Paolo II ha ribadito più volte che la presenza del demonio è reale e diffusa), penso quindi che sia ora che noi cattolici ci ricordiamo che il primo vero psicologo è stato Gesù Cristo, perché è Lui il vero conoscitore dell’umano, e che impariamo a lottare con più coraggio per difendere l’umano, superando le paure di essere anacronistici e non allineati col pensiero dominante.

    1. “… penso quindi che sia ora che noi cattolici ci ricordiamo che il primo vero psicologo è stato Gesù Cristo, perché è Lui il vero conoscitore dell’umano …”

      Come si usa dire: parole sante! 😉

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