Voglio solo affermare la Verità che la Chiesa propone al cuore dell’uomo

di Costanza Miriano

Scopro dalla come sempre informatissima Repubblica di essere “ultra cattolica, anti Lgbtq, e nella destra più a destra della Meloni” che scrive in questi termini dei partecipanti al Convegno di Assisi (sabato e domenica prossimi). Ora, io capisco che “la lingua parla dalla pienezza del cuore”, e che quindi chi vede il mondo solo sotto la lente delle baruffe partitiche non possa vedere altro di diverso nelle Tavole di Assisi, ma ci tengo a precisare una cosa. A me interessa aiutare ad affermare la Verità che la Chiesa propone al cuore dell’uomo, perché so che lì è la unica possibilità di felicità piena per gli uomini, tutti, credenti e non. E cerco di farlo in tutti i modi che le circostanze mi propongono.

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Filosofia cristiana e politica in Augusto Del Noce

di Emiliano Fumaneri

C’è una ricorrenza che rischia di passare inosservata ai più. E sarebbe un peccato perché parliamo di un maestro del pensiero cattolico – e non solo – tra i più grandi del Novecento. Lui è Augusto Del Noce, filosofo («attraverso la politica», come amava definire la propria riflessione) scomparso proprio trent’anni fa, il 30 dicembre 1989.

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Ragionare di emigrazioni oltre l’emotività

di Costanza Miriano

Qualche tempo fa una persona, che peraltro stimo davvero e che mi è molto, molto simpatica, mi ha espresso il suo rammarico perché ho dato alla Chiesa (“istituzionale” ha detto lui) dei soldi – una bella cifra – che avevo raccolto (e c’era anche la sua donazione).

“Non è che verranno usati per i migranti?” – mi ha chiesto. “Lo sai che siamo circondati da famiglie del posto che sono quasi alla fame, e nella Milano da bere, non chissà dove? Una ne abbiamo accolta in casa, ma siamo esasperati da questa situazione, e non sappiamo più da che parte girarci”.

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L’«opzione Benedetto»

Stati Uniti: l’«opzione Benedetto». Cristiani conservatori s’interrogano sulle forme di resistenza e sull’attivismo politico in una società secolarizzata

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di Jean-François Mayer

Traendo un bilancio degli sforzi politici condotti da ambienti della “destra cristiana” americana degli anni 1990, alcuni intellettuali cristiani conservatori concludono che i tentativi di riconquista delle istituzioni per via elettorale non hanno sortito i risultati auspicati e constatano di trovarsi oggi in minoranza nella società americana, la cui cultura si allontana sempre più dai loro princìpi. L’accettazione crescente delle unioni omosessuali sembra confermare questa situazione. Tali autori propongono quindi una ridefinizione delle priorità e l’istituzione di solidi poli di controcultura cristiana per assicurare la sopravvivenza e la trasmissione dei valori che essi difendono a fronte del rullo compressore secolare. È ciò che uno di loro ha definito la Benedict Option: tale “opzione Benedetto” fa riferimento a san Benedetto da Norcia, morto a metà del secolo VI, che ha esercitato una profonda influenza sul monachesimo occidentale. Continua a leggere “L’«opzione Benedetto»”

Il capolinea della libertà e l’inizio della reazione. E non è solo antipolitica

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di Costanza Miriano

Hanno una strana idea di libertà, in Francia, dunque. Fare vignette in cui le tre Persone della Trinità hanno rapporti sodomitici è libertà espressiva, anzi è creatività e umorismo, e nessuno deve sentirsi offeso. Dire a una donna che si è pronti ad aiutarla affinché, se se la sente, faccia nascere suo figlio è un reato, punibile col carcere fino a due anni.

L’altro ieri è dunque passato anche al Senato francese, seppur modificato, il testo della legge che metterà il bavaglio a tutti i mezzi di comunicazione, compresi i siti internet, che cercano di salvare qualche donna e qualche bambino dalla carneficina quotidiana. Contro il genocidio censurato e finanziato dallo stato un manipolo di volenterosi oppone, si badi bene, non una azione o una resistenza attiva, ma semplicemente, mitemente, parole, consigli, offerta di aiuto pratico, informazioni. Tutte le donne che conosco, se sono passate attraverso il dolore dell’aborto, dicono di non essersi rese conto di quello che stavano facendo, tutte, dopo, dicono con strazio “magari qualcuno mi avesse fermata”. Ecco, da oggi i prolife francesi non potranno più provarci, a fermarle.

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Un saluto pieno di allegria per Ettore Bernabei

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di Costanza Miriano

Mi piacerebbe tanto che il mio funerale assomigliasse, almeno vagamente, a quello di Ettore Bernabei, al quale ho appena partecipato. No, certo, non sarà possibile per la quantità delle personalità presenti, non per i frutti abbondanti  prodotti per la vita del paese, ma per questo: perché ne sono uscita con il desiderio di fare della mia vita un capolavoro, come diceva San Giovanni Paolo II.

Incontrai Ettore Bernabei, l’ho già raccontato, quando frequentavo la scuola di giornalismo della Rai, e mi aveva subito affascinata, tanto che è stata una delle poche lezioni di grandi personaggi del giornalismo durante le quali non mi sono addormentata (generalmente queste testimonianze venivano fatte dopo la pausa pranzo, tempo che io utilizzavo per andare a correre una dozzina di chilometri, e appena, al ritorno in classe, mi sedevo, fronteggiavo qualche piccolo problema con il mantenimento delle palpebre), ma anzi sono rimasta ad ascoltare questo uomo già grande di età, ma con il fuoco dei giovani negli occhi, pieno di passione e di intelligenza. Continua a leggere “Un saluto pieno di allegria per Ettore Bernabei”

Il bonus fiducia

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di Costanza Miriano

Ieri ho scritto su facebook un post su Pierluigi Bartolomei, che è nostro amico ormai da qualche tempo, e ultimamente, per motivi scolastici, lo sono anche i nostri figli. Lo avevo intervistato dovendo parlare di giovani e periferie: chi meglio di lui, un preside di una scuola professionale in una zona difficile di Roma, che accoglie tra i cinquecento studenti anche diversi ragazzi abbandonati, violenti, violentati, disagiati in diverso modo? Durante l’intervista si era commosso, i ragazzi lo avevano spontaneamente applaudito e abbracciato, e andandocene anche l’operatore Rai aveva sentito il desiderio di abbracciarlo. Poi in privato mi aveva detto: “vorrei fare qualcosa per lui, qualcosa che gli possa essere utile” (chi conosce gli operatori tv, abituati a vedere di tutto, sa che non è cosa comunissima). Questo piccolo episodio mi aveva molto colpita, perché Pierluigi è uno che fa venire voglia di fare il bene, per quanto si lascia compromettere dalle persone che gli chiedono aiuto. Ho scritto questa cosa semplicemente col desiderio di condividerla, come faccio spesso quando mi succede qualcosa di bello. Continua a leggere “Il bonus fiducia”

L’«opzione Benedetto»

Stati Uniti: l’«opzione Benedetto». Cristiani conservatori s’interrogano sulle forme di resistenza e sull’attivismo politico in una società secolarizzata

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di Jean-François Mayer

Traendo un bilancio degli sforzi politici condotti da ambienti della “destra cristiana” americana degli anni 1990, alcuni intellettuali cristiani conservatori concludono che i tentativi di riconquista delle istituzioni per via elettorale non hanno sortito i risultati auspicati e constatano di trovarsi oggi in minoranza nella società americana, la cui cultura si allontana sempre più dai loro princìpi. L’accettazione crescente delle unioni omosessuali sembra confermare questa situazione. Tali autori propongono quindi una ridefinizione delle priorità e l’istituzione di solidi poli di controcultura cristiana per assicurare la sopravvivenza e la trasmissione dei valori che essi difendono a fronte del rullo compressore secolare. È ciò che uno di loro ha definito la Benedict Option: tale “opzione Benedetto” fa riferimento a san Benedetto da Norcia, morto a metà del secolo VI, che ha esercitato una profonda influenza sul monachesimo occidentale. Continua a leggere “L’«opzione Benedetto»”

Papa Francesco: “un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata”

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Papa Francesco sull’aereo di ritorno dal Messico oggi ha parlato come di consueto con i giornalisti, dal colloquio non poteva mancare il tema delle unioni civili.

Carlo Marroni de “Il Sole 24 Ore”chiede:

Santo Padre, la mia domanda è sulla famiglia, tema che Lei ha affrontato in questo viaggio. Nel Parlamento italiano è in discussione la legge sulle unioni civili, tema che sta portando a forti scontri in politica, ma anche a un forte dibattito nella società e fra i cattolici. In particolare, volevo sapere il Suo pensiero sul tema delle adozioni da parte delle unioni civili, e quindi sui diritti dei bambini e dei figli in generale. Grazie.

Papa Francesco risponde:

Prima di tutto, io non so come stanno le cose nel Parlamento italiano. Il Papa non si immischia nella politica italiana. Nella prima riunione che ho avuto con i Vescovi [italiani], nel maggio2013, una delle tre cose che ho detto: “Con il governo italiano, arrangiatevi voi”. Perché il Papa è per tutti, e non può mettersi nella politica concreta, interna di un Paese: questo non è il ruolo del Papa. E quello che penso io è quello che pensa la Chiesa, e che ha detto in tante occasioni. Perché questo non è il primo Paese che fa questa esperienza: sono tanti. Io penso quello che la Chiesa sempre ha detto.

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Pastori che siano padri, non politici

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di Costanza Miriano   per IL FOGLIO

“Che vuol dire che la Chiesa deve assumere un atteggiamento di “umiltà, disinteresse, beatitudine” – le tre parole d’ordine consegnate da Papa Bergoglio all’ultimo convegno ecclesiale di Firenze -? Che cosa significa questo nel caso specifico della battaglia sulle unioni civili: niente battaglie politiche, niente posizioni pubbliche, niente piazze, nessuna approvazione esplicita a chi giudica sbagliato un determinato disegno di legge?

La vulgata, cara ai politici che vogliono salvare la faccia davanti ai cattolici, e accolta a braccia aperte dalla massa di non credenti e ipocredenti (copyright Camillo Langone), vuole che questo atteggiamento disinteressato si traduca in una chiesa che dice di non avere nulla contro il riconoscimento dei diritti individuali delle persone omosessuali, a patto che si investa anche sulla famiglia. Questa in soldoni la posizione. Io credo che, al contrario, questa sia una posizione eminentemente politica (parola alla quale non do affatto un’accezione negativa: magari ci fosse un partito di veri cattolici, io per esempio sono piena di amici che non sanno più chi votare). Non condivido la posizione, ma credo appunto che sia una posizione politica, cioè di una Chiesa che vuole dire la sua sulle leggi dello stato. Continua a leggere “Pastori che siano padri, non politici”

Il “male minore” porta Male

 

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di Mario Palmaro   da La Nuova Bussola Quotidiana

“Sta per essere girata una nuova puntata della telenovela cattolica dedicata al cosiddetto male minore. Da una decina d’anni, la dottrina del male minore si è impossessata come un demone di importanti fette del mondo cattolico. In base a questa strategia, i cattolici in politica – e gli organi di informazione e formazione che li spalleggiano – non devono più ‘limitarsi’ (sic) ad affermare i principi non negoziabili opponendosi alle iniziative legislative che li negano, ma devono assumere l’iniziativa legislativa promuovendo leggi che affermano quei principi solo in parte, ma che impediscono l’approvazione di leggi peggiori.[…] Continua a leggere “Il “male minore” porta Male”

Gli indifferenti

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Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.

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Cogito interruptus

Roma, la Fontana della Barcaccia devastata dai  tifosi del Fayenoord

di Paolo Pugni

Mi stupisce sempre quel darsi e non darsi, quel mezzo passo, quella finta della ragione che sembra un passo di danza, ma è solo un inciampo. Mi stupisce perché non riesco mai a decidermi se si tratta di fragilità o codardia, di manipolazione o effettiva incapacità di arrivare in fondo, per assenza di categorie e lucidità, di profondità e lungimiranza.

Che qui si gioca una partita importante della nostra società, il dovere di esaurire la verità tutta intera. Infatti come suggerisce Tolkien “la menzogna è la verità meno uno”, è quel darsi fin dove si vuole, è la citazione aspirata, tagliata al punto giusto, è “chi sono io per giudicare?” senza la premessa. È l’accadimento senza la causa. Continua a leggere “Cogito interruptus”

Consigliere comunale e cameriere per far quadrare i conti in famiglia

Sono orgogliosa di essere amica di Gigi De Palo, davvero orgogliosa e davvero amica!      Costanza

assessore

di Tommaso Labate  per Il Corriere della Sera

«Ti direi cacio e pepe. Ma oggi è giovedì, ci sono le pappardelle al ragù di cinghiale…». Nascosta in una delle vie comprese tra l’Ostiense e la Cristoforo Colombo, c’è una di quelle trattorie in cui puoi capitare solo per caso. Un onesto ristorante di periferia, frequentato solo da chi abita nei dintorni di una Roma che guarda a sud, quasi all’Eur, dove ci sono palazzoni e non palazzine, terrazzi e non attici. Tra sala e cucina lavorano tre bengalesi, un albanese, un italo-marocchino più Gigi, che insieme a un’altra cameriera e al titolare Christian è l’unico italiano.
Fuori dai confini della Capitale il cameriere «Gigi», il ragazzo trentaseienne che decanta una «cacio e pepe» ma consiglia «il ragù di cinghiale», è uno sconosciuto. Non a Roma. Perché la faccia di «Gigi» la trovavi al tg regionale e sulle cronache locali. Perché Gianluigi De Palo detto «Gigi», cameriere part-time, fino all’anno scorso era assessore alla Famiglia del Comune di Roma. Uno degli uomini della giunta Alemanno.

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Il lupo e il suo gregge

WOLF IN SHEEPS CLOTHING

di Giovanni Guareschi

Don Camillo raccontò questa favoletta: «Un feroce lupo pieno di fame girava per la campagna e arrivò a un gran prato recinto da una altissima rete metallica. Dentro pascolavano tranquille le pecorelle. Il lupo girò tutt’attorno per vedere se qualche maglia si fosse allentata nella rete, ma non trovò buchi. Continua a leggere “Il lupo e il suo gregge”

Omofobia irrazionale

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di Andrea Piccolo

Su blog e social network si è parlato molto della proposta di legge detta anti omofobia che, salvo imprevisti, sarà discussa alla camera venerdì. Per i quotidiani e la stampa ufficiale, invece, pare che la proposta di legge non esista nemmeno. Uno degli aspetti più dibattuti è che sembra trattarsi del primo passo verso l’approvazione dei matrimoni omosessuali, poiché condannando anche la semplice diffusione di idee ritenute discriminanti, manifestare contro una eventuale legge sui matrimoni o le adozioni gay potrebbe comportare l’arresto fino a 18 mesi. Continua a leggere “Omofobia irrazionale”

Dopo aver scoperto Dante, l’unica cosa che mi manca è rivedere le stelle

PURGATORIO-2-540x320Nei giorni in cui a Firenze, al festival del quotidiano Repubblica, arrivava Dan Brown, il quotidiano Italia Oggi proponeva  un dialogo con un professore di lettere e preside di una scuola bergamasca, Franco Nembrini. Nembrini, certamente non 
potrà vantare le vendite in libreria dell’autore americano, né sarà forse mai salutato dal sindaco Matteo Renzi con un tweet, né Tom Hanks farà forse mai un film a partire dai suoi scritti, tuttavia quel che ha da dire e raccontare su Dante Alighieri è mille volte più interessante delle scombiccherate ricostruzioni infernali dell’autore statunitense. E quando va a parlare in una scuola o in un qualche teatro, ad ascoltarlo ci sono sempre giovani che ne escono entusiasti e «con una proposta e un itinerario». Che non si esaurisce con una lettura estiva sotto l’ombrellone.

Ecco di seguito l’intervista. Continua a leggere “Dopo aver scoperto Dante, l’unica cosa che mi manca è rivedere le stelle”

L’ora della Politica

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di Andrea Piccolo

Nella confusione attuale, in cui destra e sinistra si differenziano nel sostegno a iniziative a medio o breve termine, e si accomunano per la piccineria degli ideali che riescono a indicare, la democrazia è a rischio. La democrazia autentica intendo, quella partecipata, non i suoi fantocci che in guisa di simulacro soddisfano l’esteriorità della forma, per fornire una ingannevole giustificazione dell’abuso compiuto. Continua a leggere “L’ora della Politica”