L’ultima festa di Filippo sulla terra

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di Costanza Miriano

Venerdì scorso abbiamo ricevuto un grande regalo. Noi eravamo in tanti, ma il regalo era grossissimo, e bastava per tutti, così ci è sembrato, a tutti credo, di arrivare a casa con i forzieri carichi di tesori. Eppure era il funerale di un bambino di otto anni, Filippo, di cui più volte abbiamo parlato qui, e di cui moltissime altre volte abbiamo parlato privatamente tra noi, anche nella rete che è nata da questo blog e che si è diramata in tante amicizie vere, di carne e telefono e vicinanza concreta. Continua a leggere “L’ultima festa di Filippo sulla terra”

Al bambino serve un padre e una madre

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di Silvia Vegetti Finzi   (Corriere della Sera, 02.1.2013)

Da tempo la psicoanalisi ha perso la capacità di sollecitare la riflessione collettiva sulle strutture profonde che reggono l’identità individuale e sociale e ciò proprio nel momento in cui si delineano radicali trasformazioni. A rompere questo silenzio giunge quanto mai opportuno l’invito che Ernesto Galli della Loggia rivolge agli psicoanalisti perché non temano di far sentire la loro opinione, anche quando non è conforme al «mainstream delle idee dominanti». Continua a leggere “Al bambino serve un padre e una madre”

Non supereroi ma genitori che si amano

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di Costanza Miriano

«Mamma, il pericolo è il tuo mestiere. «Oddio, non direi. Anche se alla fine lo scivolone kamikaze in piscina l’ho fatto». «No, dicevo che è la mamma il mestiere più pericoloso. Fai un figlio, e non sai quello che ti capita. Poi te lo devi tenere tutta la vita. Con me ti è andata bene». Non l’avevo mai pensata così, in effetti, e a vederla da questa angolatura fa un po’ paura, più del kamikaze (l’addetto alla piscina mi ha assicurato che non era mai morto nessuno lanciandosi dal tubo giallo, comunque, e non ha fatto nessuna osservazione spiritosa sul fatto che sembravo seduta su un bidet quando sono scesa). Essere una famiglia significa consegnarsi per sempre a delle persone a cui sarai legato per tutta la vita (e con un figlio non sai mai chi ti metti in casa, come diceva Achille Campanile). La cosa può dare una certa vertigine. Per sempre, soprattutto in quest’epoca dello spontaneismo in cui viviamo, è un bel po’ di tempo. Continua a leggere “Non supereroi ma genitori che si amano”

I papà sono insostituibili

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di Giuliana Zimucci

Una ragazzina di 11 anni piange perché non ha un papà. Non piange a casa davanti alle sue due mamme, no. Non ce la farebbe a spiegar loro, da cui pure si sente voluta bene, cosa le manca, forse perché anche lei non sa bene cosa significhi questa mancanza. Solo la avverte quando sta insieme alle sue amiche che raccontano cos’hanno fatto nel fine settimana coi loro genitori.

Continua a leggere “I papà sono insostituibili”

Tre tre, giù giù

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di admin

L’ultima frontiera è sparita, l’ultimo muro finalmente abbattuto: la giostra di ovuli venduti, uteri affittati e spermatozoi in comodato d’uso ha sancito la fine del romano principio per cui Mater semper certa est, e ora le donne si ritrovano a condividere l’amletico destino del pater autem incertus. La perfetta parità tra uomo e donna è raggiunta, segno X dunque, non vince nessuno, perde solo il buonsenso, ma tanto era già moribondo. E quasi per un gioco del destino è proprio un caso romano, quello dell’ospedale Pertini, ad aver sbattuto in prima pagina e in faccia agli italiani questa nuova fantastica realtà.

Ma l’ingegneria genetica è già pronta ad offrirci nuovi piccoli passi che diventeranno balzi da gigante per l’inumanità; Continua a leggere “Tre tre, giù giù”

Il martirio dell’equilibrio (replay)

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di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio (replay)”

Il vero bersaglio del matrimonio omosessuale

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di Andrea Piccolo

Sembra quasi un fatto di costume, una moda, una normale evoluzione delle abitudini e dei comportamenti della popolazione, effetto della costante trasformazione dell’idioma e dei segni utilizzati per comunicare. D’altra parte abbiamo sperimentato tutti l’estrema fluidità del linguaggio e ne è esempio lampante quello gergale giovanile, completamente stravolto e rinnovato nel giro di pochi anni. Continua a leggere “Il vero bersaglio del matrimonio omosessuale”

Le nuove frontiere del dolore e dell’inganno

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di Costanza Miriano

Caro bambino che per nove mesi hai ascoltato una voce che non sentirai mai più, che hai mischiato il tuo sangue con quello di una donna che non ti cambierà i pannolini né ti leggerà le storie né ti racconterà dei suoi nonni, di cui pure porterai memoria nelle tue cellule per tutta la vita; caro bambino che non hai succhiato il latte pronto nel seno per te, che hai dormito, scalciato, e vissuto per nove mesi sotto il cuore di una mamma che non ti accarezzerà mai, perché è stata pagata per sparire; caro bambino nato da un utero in affitto, ti chiedo perdono a nome dell’umanità. Continua a leggere “Le nuove frontiere del dolore e dell’inganno”

Se la madre che dà la vita per i figli è vista come una minaccia

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di Costanza Miriano

Pur avendo una capacità quasi soprannaturale di impedire il funzionamento di qualsiasi oggetto tecnologico entri nel mio raggio di azione – credo di avere anche una parte del corpo in zinco che blocca la wi-fi – ho aperto un blog. Non so cosa mi abbia indotta a commettere una simile imprudenza, comunque ormai è fatta, e il blog, grazie a un valoroso “amministratore” (admin per gli intimi) veleggia ora verso i tre milioni di contatti. Abbiamo pubblicato tante cose, anche molto belle, scritte da amici, da Papi, santi, dottori della Chiesa (tra noi cattolici si fa come col frigo di casa, si prende senza chiedere).

C’è però un post che quanto a lettori ha sbaragliato tutti gli altri, e di parecchio, ed è quello in cui raccontavo il funerale di Chiara Corbella Petrillo. Continua a leggere “Se la madre che dà la vita per i figli è vista come una minaccia”

Domande intorno all’omosessualità ed all’omofobia

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di Giovanni Amico*

Un omosessuale mi domanda: «Sono omofobo se dopo una lunga terapia psicoanalitica sono arrivato a capire di avere tendenze omosessuali perché mio padre era come assente in casa e mia madre occupava uno spazio sproporzionato nella mia vita di bambino? Sono omofobo se, pur avendoli perdonati, ce l’ho ogni tanto con loro nel mio cuore sapendo che non sarei come sono se loro si fossero comportati diversamente?».

Un amico mi racconta di un’amica lesbica che si è resa conto di quanto hanno pesato in lei le aspettative della madre che aveva perso un bambino maschio prima del suo concepimento e l’aveva così caricata inconsapevolmente del compito di rappresentare, pur essendo una bambina, quel figlio che aveva perso. Mi racconta il difficile cammino di questa ragazza per riconciliarsi con la madre alla quale è debitrice di tante cose, ma che insieme sente responsabile di qualcosa che pesa ancora oggi nella sua psiche. Continua a leggere “Domande intorno all’omosessualità ed all’omofobia”

Rahamìm: il grande utero

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di Gerardo Ferrara

In ebraico e in altre lingue semitiche, come l’arabo e l’aramaico, la misericordia di Dio si esprime con la radice r-h-m, da cui il termine ebraico rahamim, plurale o accrescitivo di rehem, utero, seno materno. Sempre in questa lingua, quindi, misericordia ha il significato di “uteri”, al plurale, o meglio ancora di “grande utero”, un’unione infinita di tanti seni materni.

Continua a leggere “Rahamìm: il grande utero”

Il martirio dell’equilibrio

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di  Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore). Continua a leggere “Il martirio dell’equilibrio”

Padri, madri e lavoro

Trascrizione di parte dell’intervento di Costanza Miriano alla Consulta Nazionale della CEI, Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, del 16 novembre 2012 

Consulta Nazionale della CEI novembre 2012
Consulta Nazionale della CEI novembre 2012

di Costanza Miriano

[…] Penso che le donne stiano sbagliando completamente l’obiettivo della loro battaglia sul piano lavorativo, sul tema della conciliazione. Ogni volta che si parla di conciliazione tra lavoro e famiglia si parla di asili nido, quote rosa, soffitto di cristallo da sfondare. Continua a leggere “Padri, madri e lavoro”

Salviamo una mamma, salviamo Asia

Contributo alla campagna  per liberazione di  Asia Bibi del quotidiano AVVENIRE

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di Costanza Miriano

Anche quelli che tengono reclusa Asia Bibi devono essere stati bambini, cresciuti nove mesi sotto al cuore della loro mamma, poi allevati dalle sue mani. Come possono non pensare allo strazio che stanno infliggendo ai cinque bambini di Asia?

Quanto a lei, qualunque cosa dovesse – secondo i suoi accusatori – pagare, l’ha di certo già pagata, poiché è stata sottratta al suo stesso respiro per quasi quattro anni.

Continua a leggere “Salviamo una mamma, salviamo Asia”

Chi ha paura di Chiara?

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di Costanza Miriano

Ieri davanti alla scuola pubblica dei miei quattro figli, nel quartiere san Giovanni di Roma, c’era un banchetto per raccogliere firme contro la proposta  di intitolare l’istituto a Chiara Corbella Petrillo, giovane mamma morta nel giugno scorso. La cosa per me ha dell’incredibile, e vorrei provare a capirci qualcosa, ragionando a voce alta. Continua a leggere “Chi ha paura di Chiara?”

Altro che fiori

di Costanza Miriano

Ci sono due cose su cui una donna non riesce a essere obiettiva: la tonicità del suo interno coscia, e i suoi figli. Sul primo tema sono rassegnata: ci sono giorni in cui sono magra, giorni in cui sono grassa. Nel mio armadio convivono vestiti da esile musa di Andy Warhol e pantaloni informi da puerpera, che alterno a seconda dell’umore, in modo del tutto erratico. Ingrasso di venti, venticinque chili in una giornata, ma non importa, perché a tornare in forma mi basta una telefonata. Continua a leggere “Altro che fiori”