Le nuove frontiere del dolore e dell’inganno

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di Costanza Miriano

Caro bambino che per nove mesi hai ascoltato una voce che non sentirai mai più, che hai mischiato il tuo sangue con quello di una donna che non ti cambierà i pannolini né ti leggerà le storie né ti racconterà dei suoi nonni, di cui pure porterai memoria nelle tue cellule per tutta la vita; caro bambino che non hai succhiato il latte pronto nel seno per te, che hai dormito, scalciato, e vissuto per nove mesi sotto il cuore di una mamma che non ti accarezzerà mai, perché è stata pagata per sparire; caro bambino nato da un utero in affitto, ti chiedo perdono a nome dell’umanità.

Cara madre surrogata che per nove mesi hai sentito un bambino diventare grande tra le tue viscere, nutrirsi di te, del tuo sangue e del tuo liquido amniotico, del tuo respiro e della tua carne; cara madre che in un minuto sei stata separata da un bambino forse tuo anche geneticamente, di certo tuo per il sangue e per il cuore, chiedo anche a te perdono a nome dell’umanità, perché certo hai accettato di fare una cosa più grande di te per necessità, prendendo pochi spicci di quelli che tu e il tuo bambino avete messo in movimento. Se sei ancora in tempo, ti chiedo se davvero non puoi vivere senza quei soldi, se non c’è un altro modo per evitare tanto dolore.

Cari genitori che certo avete tanto sofferto per il fatto di non poter avere figli naturalmente, perché sterili o perché omosessuali, credo di poter solo immaginare il vostro dolore per il vuoto della mancanza di un figlio, la gioia più immensa che si possa avere. Ma proprio per il dolore che avete vissuto dovreste soccorrere il dolore altrui, e non moltiplicarlo. Vi prego, fermatevi: i figli non sono un diritto, e anche se il vostro dolore è grande, un vuoto accolto può diventare apertura ai bisogni degli altri in molti altri modi, per esempio l’affido e l’adozione.

Cari medici che vi rendete complici di questa barbarie, che trattate le donne come scatole incubatrici e i bambini come grumi di cellule, pronti a scegliere gli embrioni come se sfogliaste un campionario di stoffe, che maneggiate la vita e la morte come se vi appartenessero, vi auguro di capire un giorno tutto il male che state facendo, tutta la morte che avete seminato, tutto il dolore, la tristezza, l’errore, la confusione. Vi auguro di capirlo in tempo prima che la morte che portate dentro e che vi ha avvelenati abbia su di voi l’ultima parola, per sempre.

Care femministe che vi battete giustamente contro ogni forma di violenza e sfruttamento delle donne, vi chiedo di prendervi a cuore anche questa battaglia, perché non esistono una violenza e uno sfruttamento più grandi da infliggere a una donna, che quello di portarle via dal grembo il suo bambino. La nostra natura, la nostra grandezza di donne sta nell’essere a custodia e difesa della vita quando è più debole, e nessuna donna che abbia generato un figlio può non saperlo. Anche se dovesse averlo abortito, magari perché sola, in difficoltà, ingannata, non potrà un giorno evitarsi il terribile dolore di capire che ha ucciso quanto di più prezioso le era stato donato. Ogni donna sa, anche quando è troppo doloroso ammetterlo, che uccidendo suo figlio uccide se stessa.

Caro Occidente che dovevi essere un faro per l’umanità tutta, e portare progresso e benessere a tutti gli uomini, ti prego, fermati, smetti di sfruttare i poveri per i tuoi desideri. Un figlio non è solo un irresistibile fagottino che sorride e ciuccia il latte e riempie di gioia la casa (almeno fino a che i genitori riescono a proiettarsi su di lui). Un figlio è una persona, che ha il diritto di avere un padre, maschio, e una madre, femmina, possibilmente stabili, e conoscibili. O, se adottato, ha il diritto comunque di sapere la sua storia, e di farci i conti. Non vediamo quanta infelicità e tristezza continuiamo a spargere dicendo di difendere i nostri diritti? Non capiamo che quando vogliamo essere noi a dettare le regole – la vita, la morte, la paternità e la maternità tanto per cominciare – finiamo solo per soffrire noi e far soffrire gli altri?

fonte: Avvenire del 6 agosto 2013

66 pensieri su “Le nuove frontiere del dolore e dell’inganno

  1. Pensavo: “Strano, ancora nessun commento… saranno tutti al mare? Non credo… Dormendo? E’ pur sempre un giorno feriale eppoi di nottambuli e mattinieri commentatori ce ne sono…” Né posso pensare non tocchi la sensibilità di molti e ancor più di “molte” 😉

    Così “rompendo il giaccio”, io che difficilmente mi sto zitto, direi: “In effetti che si potrebbe aggiungere?”
    Cosa si aggiunge ad una accorata lettera, fosse anche un “messaggio in bottiglia” affidato ad acque talora tem pestose, talora calme o financo ferme, stagnanti a rischio di imputridire? Che si aggiunge dunque? Nulla!

    1. Molti han già letto la lettera su Avvenire. Forse per questo nessuno ha ancora commentato.

      Persino Lorella Cuccarini la sta pubblicizzando su twitter 🙂

      1. Giusi

        Peccato che poi nelle sue trasmissioni inviti gay a gogò (non per i gay ma per quello che dicono). Insomma non inviterà mai Eliseo del Deserto o Luca Di Tolve: quelli sempre nelle catacombe!

  2. Carlo

    Costanza, io condivido molto le cose che dici ma tutto prosegue dritto su queste brutte strade. Anche il nostro parlamento sta licenziando (con urgenza), la legge sull’omofobia; sai però spiegarmi perchè, con tutta l’esposizione mediatica che ha avuto il Papa nella sua missione in Brasile, non ha “tuonato” su questo? Non dirmi che la posizione della Chiesa è nota perchè ciò è vero anche per altre questioni sulle quali il Papa sta, appunto, “tuonando”. Se ne deve dedurre che la Chiesa ci indica altre priorità. Che ne pensi sinceramente (al di là delle opinioni più o meno tradizionaliste o progressiste) ?

    1. Restiamo fiduciosi in un intervento del Santo Padre.

      Per il resto credo che avanzare ipotesi sugli intenti e le scelte del Papa ci distolga solo dal nostro dovere di proclamare la Verità.

      Tutti noi ovviamente speriamo che il Papa dica qualcosa. Ma pensa a Pio XII: preferí i fatti (le richieste ai suoi messi perché si aiutassero in ogni modo gli Ebrei nelle strutture ecclesiastiche ad es.) alle parole e cosí salvò molte piú vite che se avesse condannato pubblicamente lo sterminio nazista…

      1. Ubi Deus ibi pax:
        …questo discorso sulla maggiore utilità del silenzio da parte di PioXII non è nuovo, ma è tutto da dimostrare. D’altra parte non è possibile dimostrare i “se” e i “ma” né tantomeno i “ma se”…..
        Prendiamo atto comunque del del fatto che tenne il becco chiuso!

        1. Alessandro

          1) Abbi rispetto di Pio XII, evitando di dire che “tenne il becco chiuso”!

          2) Mirabile l’inconsistenza del tuo discorso. Prima dici che è tutto da dimostrare che Pio XII avrebbe ulteriormente aggravato la condizione degli ebrei SE avesse parlato, poi dici che “non è possibile dimostrare dimostrare i “se” e i “ma”. Cioè: dici che per “scagionare” il Papa dalle note accuse andrebbe dimostrato qualcosa che al contempo sostieni non essere dimostrabile. Seguendo questo bellissimo sragionamento, per Pio XII vale la presunzione di colpevolezza: Pio XII è colpevole perché forse non lo fu, ma non lo si può dimostrare.

          3) fa cadere le braccia che nel 2013 qualcuno che abbia un po’ di informazione storiografica stia ancora a stigmatizzare il silenzio di Pio XII.

          1. …il sillogismo non è la mia specialità (la mia specialità è la panzanella). Mi sembra, a ogni modo, di aver scritto, in sostanza, che non è dimostrabile cosa sarebbe successo se non fosse stato zitto. Nessuno lo può sapere. Fatto sta che stette zitto.

    2. Alessandro

      Un intervento diretto del Papa è oggi improbabile.

      Due dati di cronaca per giustificare questa mia affermazione:

      1) durante la lunga intervista di ritorno dalla GMG di Rio, il Papa è stata letteralmente incalzato sul tema dalla giornalista brasiliana Patricia Zorzan, ed è stato abbastanza chiaro, mi sembra:

      “Patricia Zorzan:

      Parlando a nome dei brasiliani. La società è cambiata, i giovani sono cambiati e si vedono in Brasile tanti giovani… Lei non ha parlato sull’aborto, sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. In Brasile è stata approvata una legge che amplia il diritto all’aborto e ha permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Perché non ha parlato su questo?

      Papa Francesco:

      La Chiesa si è già espressa perfettamente su questo. Non era necessario tornarci, come non ho parlato neppure della frode, della menzogna o di altre cose sulle quali la Chiesa ha una dottrina chiara!

      Patricia Zorzan:

      Ma è un argomento che interessa ai giovani…

      Papa Francesco:

      Sì, ma non era necessario parlare di questo, bensì delle cose positive che aprono il cammino ai ragazzi. Non è vero? Inoltre, i giovani sanno perfettamente qual è la posizione della Chiesa!

      Patricia Zorzan:

      Qual è la posizione di Vostra Santità, ce ne può parlare?

      Papa Francesco:

      Quella della Chiesa. Sono figlio della Chiesa!”

      2) come scrive Sandro Magister, “è convinzione del papa che tali interventi competano ai vescovi di ciascuna nazione. Agli italiani l’ha detto con parole inequivocabili: “Il dialogo con le istituzioni politiche è cosa vostra”. Come a dire: se si mettono in cantiere in questo o in quello Stato leggi stridenti con i principi non negoziabili, è compito delle Conferenze episcopali nazionali occuparsene.

      1. Giusi

        Grazie Alessandro! Prezioso come sempre! Non sono sicura che i giovani sappiano quale sia la posizione della Chiesa: qua ogniuno si fa la religione a modo suo! Inoltre forse mi sono persa qualcosa: ha parlato la conferenza episcopale italiana?

        1. Alessandro

          Il Presidente della CEI non parlerà prima di settembre. E’ ragionevole prevedere che nel Consiglio Permanente in programma a partire dal 23/9 dica qualcosa sul ddl sull’omofobia. Che cosa dirà, dipenderà anche dallo stato di avanzamento dell’iter del ddl…

          1. “…i clericali continuano a chiedere che nella prposta di legge contro l’omofobia sia inserita la “modica quantità di omofobia” consentita al clero, agli psicologi di orientamento bacchettone e agli pseudoscenziati di area”

            [il corriere della sera]

            1. Giusi

              Grazie per questa citazione: dimostra tutta l’intolleranza dei gay friendly e soprattutto come non abbiano capito niente! Io non voglio nessuna modica quantità: voglio tutta la quantità di libertà di pensiero, di parola e di religone e se non me la danno me la prendo lo stesso!

            2. La fonte della citazione è una dichiarazione di Franco Grillini, presidente di Gaynet: «i clericali continuano a chiedere che nella proposta di legge contro l’omofobia sia inserita la “modica quantità di omofobia” consentita al clero, agli psicologi di orientamento bacchettone e agli pseudoscienziati di area».

              Il commento/dichiarazione appare sul sito http://www.cinemagay.it. Non mi pare ce ne sia traccia sul Corriere…

              1. Giusi

                Ah beh ora che so che lo ha detto Grillini mi è ancora più chiaro….. E’ proprio la lobby che parla!

      2. Il “memorandum” (come sempre) puntuale di Alessandro, mi pare evidenziare una cosa molto chiara: Papa Francesco è molto attento anche alla “psicologia” dei giovani (o se vogliamo dell’età giovanile), che in fondo desidera modelli e obbiettivi di segno positivo che stimolino ad andare avanti e “oltre”, più che gli indirizzi di segno negativo (solo in senso di – negazione -): questo no, questo non si può, questo non si deve (che come dice bene – i giovani già conoscono),con buona pace di chi vorrebbe sentir “tuonare” su questo o quello (perdonami Carlo…). Insomma mostra la “vetta”, che non esclude o dimentica che esiste una “base” da cui partire.

        Ovviamente non mi picco di stabilire le intenzioni del Santo Padre, propongo un personale chiave di lettura 😉

  3. Agata

    Speciale. Come sempre, delicata ma forte.
    In cosa si differenzia questa pratica di vendere la propria carne dalla prostituzione. In niente, credo, se non che in questo caso ci va di mezzo un bimbo… Che un domani potrebbe chiedere “come sono nato?” E sentire come risposta “da qualche parte dovrei avere la fattura…”
    Scusate la volontaria esagerata brutalità ma pur non essendo madre lavoro con i bambini e non posso immaginare che un esserino venga comprato.

  4. francesca

    io che ho dovuto rinunciare alla mia bambina non perchè l’ho scelto io ma perchè ha smesso di vivere, nn posso pensare come una donna possa uscire dall’ospedale senza il suo bambino, so che alcune sono costrette a darlo in adozione per necessità, ma l’utero in affitto nn lo capisco proprio.

    1. Alessandro

      nel link si dice che Costanza è “autrice di “Sposati e si sottomessa” e “Sposati e vivi per lui” (sic!!)” 😀

  5. Elisa

    Quando studiavo zootecnia,alla facoltà di agraria ben 13 anni fa, mi facevano inorridire queste pratiche di fecondazione che già si applicavano alle bovine da latte…ora siamo arrivati a farlo alle donne..

  6. Simona

    Sono mamma di una bimba di 5 mesi e leggere questo articolo mi ha fatto venire la pelle d’oca e le lacrime agli occhi. Non posso pensare la mia vita senza mia figlia, non posso lontamente immaginare cosa si prova a non avere accanto il figlio che hai sentito muovere e crescere 9 mesi dentro di te. Preghiamo per chi decide di fare questa compravendita di bambini affinche’ si rendano conto che la vita non e’ una mercanzia da comprare quando non e’ hai piu’. I bambini non decidono di nascere, non chiedono loro di essere messi al mondo. Gli adulti devono proteggerli.

  7. flora

    …ebbene, cara Costanza, stamani mi sono svegliata proprio pensando alla maternità surrogata!e al piccolo nascituro, che una volta nato, non potrà più sentirsi sicuro tra le braccia della donna che porta in sè lo stesso profumo impresso nella placenta da cui si è nutrito!non potrà ricevere pieno soddisfacimento a tutti i suoi bisogni…

  8. Fiorella

    Cara Costanza, con grandissima gioia ho visto stamattina il tuo articolo pubblicato sul Giornale del Popolo della Svizzera Italina e come articolo di fondo!.
    E’ un quotidiano letto dai cattolici, ma come insegna Nicola Porro, le idee si possono propagare come virus…………
    Grazie Costanza

  9. 61Angeloextralarge

    Grazie, Costanza. Lucida ed efficace come sempre, senza sbavature e con classe. Smack! 😀

  10. vale

    quel che ci aspetta: la “omocrazia”.
    lettera su avvenire di oggi….ultima pagina.

    1. Alessandro

      A chi interessasse, un rapido aggiornamento sulla vicenda ddl-omofobia.

      In vista dell’esame del ddl a settembre, tra i parlamentari cattolici si stanno profilando due linee di condotta marcatamente diverse.

      1) la prima è quella annunciata dai 26 parlamentari cattolici (Bindi, Binetti, Fioroni, Buttiglione, Bobba, Marazziti ecc.) appartenenti a Pd e Sc, di cui oggi sul tema compare una lettera ad Avvenire:

      “Sono infatti cadute molte definizioni che rendevano inaccettabile il testo, non solo, ma grazie a questo lavoro fatto di dialogo attento e operoso, i relatori – cui va riconosciuta una notevole disponibilità – stanno lavorando su ulteriori emendamenti che, se accolti in aula, consentiranno la netta distinzione tra il reato di omofobia e la libera espressione di opinioni, evitando così proprio quei rischi inerenti i reati di opinione giustamente paventati da molti. Condizione essenziale per poter esprimere una valutazione positiva sulla versione definitiva del testo.”

      http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/letteraparlamentariomofobia.aspx

      Costoro ritengono dunque che si possa fare una buona legge modificando la Mancino, ma emendando ulteriormente il testo Scalfarotto.

      2) la seconda è quella dei cattolici del Pdl (Roccella, Sacconi, Pagano) che ritengono NON si possa fare una buona legge modificando la Mancino, nemmeno emendando il testo Scalfarotto.

      “Aver scelto la legge Mancino come strumento per introdurre un nuovo reato costituisce un rischio per la libertà di pensiero e anche di associazione, piuttosto che una tutela di omosessuali e transessuali da violenze e discriminazioni.
      Nell’ansia di correggere gli evidenti limiti di questo testo, si può fare però perfino peggio: introdurre una “clausola di salvaguardia” rispetto al reato di opinione in cambio di un’ulteriore aggravante, renderebbe infatti questa legge ancora più illiberale. L’unica soluzione è abbandonare la legge Mancino”

      Roccella, in particolare, pensa di accantonare la Mancino e di “tornare all’impostazione della proposta Brunetta-Carfagna”, cioè intervenire sull’art. 61 del codice penale che enumera le circostanze aggravanti dei delitti contro la persona.

      http://www.eugeniaroccella.it/sito/component/content/article/43-comunicati-stampa/594-omofobia-legge-e-rischio-per-liberta-pensiero-8082013

      1. Alessandro

        Che a proposito del ddl Scalfarotto esista questa divergenza tra i parlamentari cattolici conferma Roccella in questa intervista:

        “anche oggi in una lettera pubblicata da Avvenire alcuni parlamentari insistono che bisogna “migliorare la legge” con un emendamento che introduca la clausola di salvaguardia. E ieri sul Corriere della Sera è toccato a Giuseppe Fioroni difendere questa linea… I cattolici, con l’ansia di voler correggere le evidenti storture di questa proposta, devono stare attenti a non peggiorare le cose in Parlamento. L’errore sta proprio nell’impostazione della legge…
        Si può applicare un criterio come la discriminazione razziale, che ha una storia e dei contorni chiari, anche a nuovi reati non ancora definiti come l’omofobia e la transfobia? E lo si può fare, per di più, nel contesto di una legge esplicitamente limitativa della libertà di pensiero?

        Nessuno in Parlamento tollera le violenze contro gli omosessuali (a proposito, io stessa durante una discussione in aula sono stata tacciata di omofobia da un collega di Sel, e solo perché sono contraria al testo: ecco un fatto che la dice lunga sul valore della legge). Bisogna coinvolgere il paese, aprire il dibattito. Invece hanno tentato di fare l’esatto contrario. Votato in fretta il testo in commissione Giustizia, volevano chiudere tutto senza che la gente se ne accorgesse.

        C’è stato un risveglio del mondo laico-cattolico. Credo che il nostro compito sia proprio coltivare questo. Siamo in una fase in cui devono muoversi i laici: si parla della società civile e non si dice mai che i cattolici ne fanno parte, infatti fa scalpore quando poi questi fanno una manifestazione. Perciò bisogna farsi sentire. In questo senso, bisogna guardare al tentativo concreto di trasferire anche in Italia la Manif Pour Tous, che tanto si è data e si dà da fare in Francia contro la legge sul matrimonio gay e non solo.”

        http://www.tempi.it/legge-omofobia-eugenia-roccella-intervista-nessun-emendamento-potra-migliorarla-testo-liberticida-mancino#.UgT8-5JQbu0

  11. Giovanni Paolo Sapia

    Purtroppo l’informazione, anche se data in maniera corretta, non viene recepita da coloro che non vogliono recepirla. Ovviamente l’utero in affitto, l’adozione per i gay e la fecondaIne eterologa sono abomini, ma se la medicina (e io sono un medico) continuerà a guardare il paziente come un’automobile uscita dalla catena di montaggio o giunta in ospedale per effettuare una “riparazione”, e non come un essere senziente e dotato di dignità in quanto esiste, beh, c’è poco da fare. Grillin, Vendola, parlamentari, medici e quanti vogliono solo acquisire consensi dalla gente per secondi fini continueranno ad avere successo e consenso proprio per questo. Mi consola che anche Gesú, pur essendo innocente, fu accusato ingiustamente, morì crocifisso come un malfattore e fu sepolto. La fine della storia però è nota a tutti…

  12. Un figlio è una persona, che ha il diritto di avere un padre, maschio, e una madre, femmina, possibilmente stabili, e conoscibili………..
    sono d’accordo su tutto, Costanza non avresti potuto scrivere meglio il problema delicato della “PRATICA schiavista” dell’utero in affitto e dello disfacimento della famiglia

  13. Forse ho capito male, quindi, lungi dal voler far polemiche, chiedo a Costanza se intendeva “aprire” un po’ uno spiraglio al concetto di adozioni e affidi a coppie omosessuali.

    1. Alessandro

      “Un babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini per crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono sempre bravi, infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono, per un bambino è impossibile crescere in modo sano, equilibrato, felice.”:

      http://costanzamiriano.com/2013/04/26/le-nozze-omosessuali-spiegate-ai-miei-figli-eta-media-9-anni/

      “Non vorrei che questa legge fosse propedeutica a una proposta sui matrimoni omosessuali, e soprattutto sulle adozioni.

      Questo no, non puoi chiedermelo. Puoi anzi devi pretendere rispetto, tutela, astensione dal giudizio. Ma non puoi pretendere che neghiamo la realtà, e cioè che non difendiamo i bambini da questo rischio: essere cresciuti da due genitori dello stesso sesso, essere privati del confronto con uno dei due sessi, che non sono orientamenti culturali, né caratteristiche accessorie, ma i due cardini profondissimi della struttura dell’essere umano. Tutti noi ci siamo formati in parte somigliando in parte negando la somiglianza al genitore del nostro sesso, e confrontandoci con quello dell’altro sesso, pietra di paragone. Tutti noi abbiamo ricevuto accudimento materno ed educazione paterna. Tutti noi, infine, veniamo da un padre e una madre, e questo nessuna legge potrà mai cancellarlo.

      Io non giudico neanche il tuo desiderio di diventare padre, ma purtroppo i figli non sono un diritto, sono loro ad avere diritto a un padre e una madre, e una legge di un paese civile deve necessariamente tutelare loro per primi, la parte debole.

      Se tu vorrai un figlio dovrai aggirare l’ostacolo, chiedendo la collaborazione di una donna […] Oppure potrai adottarlo, e come dici tu, sarà sempre meglio di niente, per il bambino, ma io non credo affatto, come Obama, che love is love, e credo che un bambino a cui venga tolto il confronto con la madre e il padre non potrà crescere bene.”:

      http://costanzamiriano.com/2013/07/23/lettera-ad-un-amico-omosessuale/

  14. Quanti “siedono ” in Parlamento deputati e senatori cattolici?
    Deputati e senatori cattoci vuole dire che si impegnano a farsi guidare nelle loro decisioni dalla dottrina cattolica?
    Avrebbe senso e che senso politico avrebbe che alcuni deputati e senatori dichiarassero di essere materialisti?
    Se un deputato o senatore materialista votasse, per esempio, contro la legge, cosiddetta, Scalfarotto, smetterebbe di essere materialista, allo stesso modo che se un deputato cattolico votasse per quella legge smetterebbe di essere cattolico (se smetterebbe)?

  15. Giusi

    Vado a fare un Ferragosto mistico: una settimana nei luoghi di Don Bosco. Quella è terra di santi (e quindi imperversano anche i diavoli). Mi aggirerò tra Colle Don Bosco, Valdocco, la Consolata. E poi i luoghi di San Domenico Savio, di Santa Maria Mazzarello. Andrò nel Duomo di Torino sulla tomba del Beato Pier Giorgio Frassati. Ho poi scoperto due chicche che saranno santi: Maria Tartaglino e il piccolo Silvio Dissegna. Andrò sulle loro tracce. Dell’Assunta andrò a sentire messa nell’Abbazia di Casanova. Pregherò secondo le intenzioni di tutti i partecipanti al blog in particolare secondo le intenzioni di Bariom, di Sara e per il papà di Roberto, ovviamente per Alvise, per la nostra Italia e per l’impazzimento generale. Buon Ferragosto a tutti!

  16. giuseppe

    mi pare che sia sfuggito un complimento.
    Lo riporto.
    “L’articolo di Costanza Miriano in particolare è la peggiore cosa che mi sia stata data da leggere, un tessuto di luoghi comuni zuccherini e assurdi che non tiene conto di una cosa fondamentale: la libertà delle donne di fare quel che pare loro del loro corpo, anche lo scegliere, consapevolmente e liberamente, di portare in grembo i figli di altri.”
    http://www.huffingtonpost.it/giuseppina-la-delfa/avvenire-parla-di-coppie-gay-e-maternita-per-altri–bugie-falsi-miti-e-omofobia_b_3718803.html

    1. admin

      Non ci era sfuggito anzi Costanza l’ha segnalato su Facebook commentando cosí

      “Ho appena saputo di essere stata definita omofoba e “la peggior cosa che mi sia stata data da leggere” sull’Huffington Post da una signora che sostiene e diffonde la maternità surrogata, cosa che peraltro in Italia è fuori legge. Eppure avevo scritto quell’articolo con il cuore in mano, cercando di non offendere né ferire nessuno. Avevo anche riposto la spada, per un momento…”

      1. giuseppe

        ADMIN scusami ma non ho facebook mi spaiceva solo che si dicessero cavolate alle spalle di qualcun altro. Meglio così.

    1. giuseppe

      Avise non arrampicarti sugli specchi: chiunque è contro la GPA (=gravidanza per altri) è contro il diritto dei gay ad esser padri e, pertanto, de iure omofobo.

    1. giuseppe

      Qualche tempo fa quelli come te, caro Alvise, eran chiamati, in pubblico, compagni di strada.
      In privato, in un modo molto più pittoresco ma assolutamente icastico: asini di Troia

  17. vale

    e siccome,c’è da giurarci, poi chiederanno anche un figlio tramite utero in affitto, ecco la risposta a chi si faceva illusioni su una clausola di salvaguardia ( e varrà-scommetto- anche per la legge sull’omofobia) per motivi religiosi di non fare quanto è contro la propria morale religiosa:
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nozze-gay-in-chiesa-a-londra-si-dovra-fare-7077.htm
    un’assaggio: “…In un’intervista rilasciata il 2 agosto al settimanale Essex Chronicle, Barrie Drewitt-Barlow è stato assolutamente chiaro:
    «L’unico modo che abbiamo per far riconoscere il nostro diritto a sposarci con rito religioso è quello di portare in tribunale la Chiesa d’Inghilterra, ed è veramente una vergogna che dei cristiani praticanti come noi debbano ricorrere a questo mezzo».
    figurarsi cosa accadrà con quella cattolica…..

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