L’unica cosa che conta: saper voler bene

 

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di Pippo Corigliano

Ci sono momenti della vita in cui un’indisposizione – tipo influenza– consente di sottrarsi al flusso dei doveri impellenti e di riflettere e pregare senza fretta. Sono momenti in cui ritornano i volti delle persone care e ti accorgi che tutte le persone sono care. La vita sembra uno scorrere di acque attraverso cui si vede qualcosa di fermo, un fondo pietroso, e quel fondo è il Vangelo, le cose dette e fatte da Gesù. “Vi ho chiamati amici…” chi è che ha costruito la Storia come Gesù?

Cicerone e altri autori hanno scritto sull’amicizia, ma Gesù ne parla con una forza nuova perché nessuno ama come colui che dà la vita per i suoi amici (Gv 15,13). Solo l’amore incondizionato fa crescere.

Ho appena letto Ogni angelo è tremendo, l’ultimo libro di Susanna Tamaro che descrive la maturazione della sua personalità fin da bambina: il gelo dei rapporti umani senza amore la paralizza, mentre l’incontro con una maestra comprensiva o di una tata amorosa fa fiorire nel suo animo temporanee primavere.

Una prova in più che è l’amore il vero nutrimento dell’animo umano. I demòni sono ferrati in teologia ma aborriscono il volersi bene. Saper voler bene è la scienza suprema, di cui il maestro è Gesù e chi segue le sue orme: perciò i santi sono attraenti.images-2

Pietro dice a Gesù “Tu solo hai parole di vita eterna”. Lo dice non perché lo considera un filosofo (in quel momento Pietro non ha capito quanto Gesù ha appena detto) ma perché ha capito che Gesù parla d’amore vero, che è la verità eterna.

 

16 pensieri su “L’unica cosa che conta: saper voler bene

  1. Giusi

    Quante volte raccogliendo le confidenze di persone ferite ci si rende conto che tutto deriva da lì: la mancanza d’amore e la cosa più terribile è che questo tante volte avviene all’interno della famiglia che è l’organismo che più dovrebbe proteggere. Basterebbe vivere sempre con Dio che è Amore, ricordarsi sempre delle parole di Gesù: “Non c’è comandamento più grande di questo…..”. Sembrerebbe semplice ma evidentemente non lo è visto che continuiamo a creare dolore…

  2. Mario G.

    Amore, amicizia (quella vera), sono l’anticipo su questa terra di ciò che ci attende in cielo…

  3. Carlo

    Se amare fosse stato così semplice, ci sarebbe stato bisogno di tutta la passione di Gesù? Un passeggero e sentimentale affetto lo provano, penso, tutti. Persino Hitler si commuoveva per la sua cagnolina! Poi soprattutto, la gran parte della gente, vuole essere amata; siccome non si sente mai amata abbastanza, si blocca nel donarsi agli altri. Penso proprio che amare davvero sia molto difficile per l’uomo comune; è una capacità che possiamo recuperare solo da Dio.

  4. Franca 35

    Grazie per avercelo ricordato. E’ difficile, ma non impossibile, perfino per noi umani, (Gesù ci ha definito “cattivi”: “Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, tanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito a chi glielo chiede”). Quando arrivi ad accorgerti “che tutte le persone sono care” credo che sei un bel pezzo avanti.

  5. 61Angeloextralarge

    Grazie per questo post! Smack! 😀
    Trovo azzeccato l’associarci l’immagine di Giovanni con la testa appoggiata al cuore di Gesù. Quante volte l’ho invidiato e ancora l’invidio! Sentire i battiti di “quel” cuore… sentire il respiro di Gesù… il ritmo di “quel” respiro! Ah! 😉
    E’ vero, è difficile amare ed è forse per questo che saremo giudicati sull’amore e non sulle opere (che spesso si compiamo tanto per).
    L’unica cosa che non approvo, (purtroppo per me?) è la Tamaro: ho ancora sullo stomaco l’unico suo libro che ho letto. Non tiratemi le pietre ma non la reggo. E difficilmente leggerò altri suoi scritti, anche se in tanti me li consigliano.

  6. …vengo ora fresco fresco dall’Ospedale di Ponte a Niccheri (dal Chianti profondo rosso, a parte le eventuali precisazioni
    di webmistress, ma è così per dire). Non ho visto che amore, gioia, felicità, entusiasmo, sorriso, cura, partecipazione.
    Nessuno, giuro, nessuno, ha mai pronunciato il nome di Dio o che altro, ha tirato fuori rosari, coroncine, talismani eccetra.
    C’era (c’erano?) genti da ogni dove, europa, Asia, Africa, Sud-America, cristiani, musulmani, Tamil, Boro-Boro, Bunga-Bunga, tutti tranquilli che andavano a vedere i nbambini gli uni degli altri e (sembravan) contenti.
    Quello che poi c’era dentro nei loro cervelli non l’ho potuto vedere, ma almeno non ho sentito discorsi esegetici di nessun genere….l’amore da sé!!!

    1. Alvise, EVVIVA!! Bellissima cosa…

      L’uomo è creato da dio per Amare! Per dare e ricevere Amore. L’Uomo, TUTTI gli Uomini.
      Quindi Rosari o non Rosari, coroncine o altro, hai visto la manifestazione dell’Amore di Dio negli Uomini. Perché DIO E’ AMORE! E senza il Suo Amore per noi, neppure esisteremmo.

      Quello che poi c’era nei loro – preferisco cuori – come dici, non lo vedevi, ma di certo non maledicevano Dio (altrimenti non avresti visto gente contenta) neppure il “dio ignoto”, e forse invece in molti, il loro dio stavano pregando, ringraziando, benedicendo.

      Buona giornata (nel tuo inconsapevole vivere nell’Amore di Dio).

  7. giuly

    Leggo spesso il blog di Pippo Corigliano e la cosa che mi piace di più di lui è la sua carica umana, la dolcezza ferma e virile. Che si conferma in questo breve e bellissimo scritto.
    E’ vero: la cosa che ci affascina di più in Cristo è la sua capacità di amare, di essere vicino all’umanità ferita, di saper abbracciare gli amici, di commuoversi per i malati e i sofferenti. E sono quei suoi gesti ultra-umani, quel suo sguardo di amore a conquistarci, più delle sue parole. O meglio, le parole non sarebbero durate a lungo se non fossero state accompagnate dall’amore, dal saper voler bene come ne voleva Lui. In Lui tutto è carità e verità. Penso ad esempio a quando ha incontrato il giovane ricco, che non voleva lasciare tuttti i suoi beni: “Allora Gesù, fissatolo, lo amò”. No, dico…. ma ‘sta roba qui è grandissima! quello non ci pensava manco lontanamente di seguire Gesù fisicamente, a lasciare le sue cose, ma Lui lo ama lo stesso, lo ama nella sua libertà anche di dire no. Chi di noi è capace di amare così? come si fa ad amare così se prima non ci si sa amati in questo modo illimitato, incondizionato?

  8. andrea

    L’amore, sì, ma l’unica cosa che conta è volersi bene. Precisazione non da poco. Sembra scontato, ma molti se ne dimenticano. Che senso ha amare se poi non si “vuole” e non si fa il bene dell’altro?

  9. mimma

    Poichè voler bene a qualcuno vuol dire “volere il suo bene”, siamo vicini a Papa Benedetto in questa sua scelta coraggiosa e consapevole, nella convinzione che lui stesso, attraverso la preghiera, aiuterà i cristiani ad avere un suo degno successore.

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