Mogli e mamme per vocazione

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di Rossana Barbirato   con Eleonora Lancerotto e Sara Martini

Il matrimonio cristiano è una vocazione? La chiamata a vivere questo stato di vita si può paragonare alla vocazione alla vita consacrata o al sacerdozio?

San Giovanni Paolo II, nell’udienza del 18 agosto 1982, afferma che “il matrimonio corrisponde alla vocazione dei cristiani solo quando rispecchia l’amore che Cristo Sposo dona alla Chiesa sua Sposa, e che la Chiesa cerca di ricambiare in Cristo”. Il matrimonio cristiano, quindi, ha in sé un’esigenza radicale: chiede che gli sposi siano disposti e capaci di donarsi l’uno all’altro, di sacrificarsi, se necessario, a modello di Colui che non ha smesso di amare neanche quando era inchiodato alla croce.

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8 – Diario dalla Terra Santa. Portare un pezzo di Gerusalemme a casa

 

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di Costanza Miriano    foto di  Leonora Giovanazzi

La sera del quinto giorno di viaggio avrei tanto voluto andare al Santo Sepolcro per trascorrere la notte lì, finalmente in silenzio, finalmente senza ressa e rumore e confusione: chiude alle 9 e riapre alle 4 di notte, ed è possibile chiedere di stare lì, a porte chiuse. Io mi ero prenotata. Ma, lo confesso, sono una donna di poca fede, e non ce la faccio. Senza contare che, stanchezza a parte, attraversare la città vecchia alle quattro di notte a piedi – le macchine non passano, impossibile prendere un taxi – per tornare in albergo ci mette un po’ pensiero. A mia discolpa vorrei dire che siamo al sesto giorno di un viaggio pienissimo e senza soste, con una media di tre o quattro ore dormite per notte, e i bagagli da fare. Mi arrendo, lo confesso. Continua a leggere “8 – Diario dalla Terra Santa. Portare un pezzo di Gerusalemme a casa”

Rosso Flammae

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di Maria Eleba Rosati      trentamenouno

La verità è che io questo post avevo iniziato a scriverlo giorni e giorni fa, ed aveva un titolo ed un’immagine diversa.

La verità è che scrivo, ma dovrei dormire già da un pezzo, e infatti la palpebra non stenta a ricordarmelo, ora che, ripresi i turni di lavoro sulle 8 ore, ho accantonato la pratica abituale di scrivere il blog a notte fonda, relegandola a sabati sera particolarmente ispirati, prima di cadere schiantata dal sonno su una qualsiasi superficie.

La verità è che non so da che parte cominciare a scrivere, per raccontare questa storia di amore, di amicizia, di fedeltà. Continua a leggere “Rosso Flammae”

Maschi e femmine

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di Costanza Miriano

Ho due figli maschi e due figlie femmine. I maschi sono venuti prima, tappezzando la mia casa, appena sono stati dotati della facoltà di parola (in particolare di articolare la locuzione “mamma mi compri…?”) di poster di supereroi, armi letali, raggi laser, vestiti da jedi, che sono andati a rimpiazzare il corredo di giochi educativi con cui avevo cercato di stimolarli finché ho detenuto la golden share in casa (diciamo fino ai loro due anni al massimo).

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L’unica cosa che conta: saper voler bene

 

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di Pippo Corigliano

Ci sono momenti della vita in cui un’indisposizione – tipo influenza– consente di sottrarsi al flusso dei doveri impellenti e di riflettere e pregare senza fretta. Sono momenti in cui ritornano i volti delle persone care e ti accorgi che tutte le persone sono care. La vita sembra uno scorrere di acque attraverso cui si vede qualcosa di fermo, un fondo pietroso, e quel fondo è il Vangelo, le cose dette e fatte da Gesù. “Vi ho chiamati amici…” chi è che ha costruito la Storia come Gesù?

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Chiarastella, un’amica a cui avrei voluto essere più vicina

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di Costanza Miriano

Qualche tempo fa, più o meno un anno, il corriere mi ha suonato alla porta. C’era un pacco per me. Dentro il pacco una bella scatola di carta con dei fiori applicati, e dentro ancora uno dei più bei regali che abbia mai ricevuto. Un’icona di Maria con Gesù bambino dipinta a mano da una monaca, una preghiera speciale per farla benedire, e un bel biglietto. Non era Natale, non era il mio compleanno. Un regalo così, proprio un regalo, gratuito, inaspettato, immeritato, di grande valore. Me lo mandava un’amica che avevo conosciuto prima per facebook, poi di persona, a due presentazioni dei miei libri, a Bergamo e a Brescia, Chiarastella Assolari. Continua a leggere “Chiarastella, un’amica a cui avrei voluto essere più vicina”

l telegrafo a grani

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di Maria Elena Rosati  trentamenouno

Stavo pensando al telegrafo. Voi direte giustamente: perché? Non lo so , solo mi è venuto in mente questa forma di comunicazione superata ormai dalle nuove tecnologie, ma che alla fine del 1800 aveva rivoluzionato il modo di comunicare.

Antenato del telefono, di internet e di tutta la comunicazione moderna, il telegrafo funzionava secondo un sistema semplice, e quindi abbastanza difficile da spiegare (per me che non ci capisco nulla):  un trasmettitore, un impulso trasmesso via cavo, o via onde radio, e un ricevitore che spacchetta il codice del messaggio.

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L’estate sta finendo

di Paolo Pugni

Chissà perché l’estate parla di amicizie. Sarà che c’è più tempo per lasciarsi andare alla nostalgia dei ricordi, mentre il tempo –libero- batte con più insistenza il dito su quella parte della clessidra che va vuotandosi e sollecita a rincorrere gli amici come appigli sicuri, quando non approdi, in un mare tempestoso. Continua a leggere “L’estate sta finendo”