Chiarastella, un’amica a cui avrei voluto essere più vicina

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di Costanza Miriano

Qualche tempo fa, più o meno un anno, il corriere mi ha suonato alla porta. C’era un pacco per me. Dentro il pacco una bella scatola di carta con dei fiori applicati, e dentro ancora uno dei più bei regali che abbia mai ricevuto. Un’icona di Maria con Gesù bambino dipinta a mano da una monaca, una preghiera speciale per farla benedire, e un bel biglietto. Non era Natale, non era il mio compleanno. Un regalo così, proprio un regalo, gratuito, inaspettato, immeritato, di grande valore. Me lo mandava un’amica che avevo conosciuto prima per facebook, poi di persona, a due presentazioni dei miei libri, a Bergamo e a Brescia, Chiarastella Assolari.

Ieri, solo ieri, purtroppo, ho saputo che Chiarastella è morta, dieci giorni fa, durante un’immersione subacquea, dentro una caverna sotto le acque di un fiume vicino a Vicenza. Il marito sta avvertendo le persone che erano nella sua rubrica, e così tramite padre Emidio, che le avevo fatto incontrare, la notizia è arrivata anche a me. Non riesco a capacitarmi. Anche a Natale avevo ricevuto un suo biglietto di auguri. Di gran classe, un biglietto di carta col francobollo come non si usa più. Sta ancora lì, appoggiato tra le carte da smaltire, e non posso perdonarmi per non averla neanche chiamata per ringraziarla.

Chiarastella aveva 45 anni, adorava i suoi tre figli, grandi – si era sposata molto giovane – ed era innamoratissima del marito. Quando ci siamo conosciute abbiamo parlato a lungo, soprattutto a Brescia: siamo rimaste in macchina fino alle due di notte, e abbiamo condiviso tanto, tanto delle nostre vite, accomunate dalla fede. Chiarastella era femminile e virile insieme, delicata e sensibile, ma capace di fare sport che richiedevano coraggio, di viaggiare per lavoro anche a lungo, anche in Africa, dove dirigeva cantieri edili. Nonostante il fisico da sportiva e il lavoro da donna coraggiosa andava a messa con le vecchiette, faceva le novene, amava le devozioni popolari (scherzavamo sul nostro essere sempre un po’ fuori posto).IMG_0352

Adesso vede quello che ha a lungo desiderato, ne sono sicura. Quando l’ho chiamata per ringraziarla della bellissima icona (che padre Maurizio ha benedetto e che ora sta nel mio angolino di preghiera, o meglio di appisolamento) mi ha detto che fare regali era per lei il modo migliore di spendere i suoi soldi. Fare contenti gli altri era il suo divertimento. Non l’ho conosciuta abbastanza bene da conoscere anche i suoi difetti, e rimane lo struggimento per un’amica a cui avrei voluto essere più vicina.

Piccola parentesi personale, che forse non interessa nessuno tranne me, ma la voglio aprire lo stesso: dopo che ho scritto i due libri ho conosciuto tante, tantissime persone una meglio dell’altra, persone con cui ho condiviso poco o tantissimo, purtroppo sempre in poco tempo, persone di cui solo intuisco la bellezza, amiche a cui vorrei essere davvero vicina in modo concreto, fattivo, o almeno a parole, con una telefonata, una mail, qualcosa per dire grazie di esistere. Purtroppo con la famiglia e il lavoro non mi è possibile, e finisco per trascurare tanti nuovi amici, per non parlare dei vecchi. Mi dispiace.

Quanto a Chiarastella, sono certa che nella comunione dei santi potrò continuare a essere sua amica, farmi perdonare per il biglietto non inviato (una messa è circa un miliardo di volte di più). E così andandosene ci ha fatto un altro regalo, cosa che amava tanto fare: la sua vita troncata in un soffio è un richiamo alla serietà. È tempo di conversione.

11 pensieri su “Chiarastella, un’amica a cui avrei voluto essere più vicina

  1. Marina

    carissima Costanza grazie perchè ogni volta che ti leggo colgo nelle tue parole passione per ogni aspetto della vita, non butti via nulla ( che bello l’angolino di preghiera o meglio di appisolamento, per il quale anche Chiarastella avrà sorriso da lassù).
    A volte penso che mi piacerebbe parlarti di persona o passare più tempo con alcuni amici che la fretta o il troppo daffare non mi danno la possibilità di vedere e nei momenti di “grazia” mi accorgo che sarebbe un po’ “possedere” qs. rapporti, come se il fatto di esserci potesse migliorarli, cambiarli.
    In quello che tu dici di Chiarastella mi pare invece di cogliere una profondità e serietà (come dici tu) che spesso il vedersi non è capace di realizzare.
    con molta stima (anche per la sana fatica che a volte i tuoi scritti mi fanno fare) e molto affetto in Cristo.
    Marina

  2. Questa è la vera Comunione dei Santi, antico nome con cui si chiamavano reciprocamente i Cristiani: che né la nostra vita indaffarata (“Marta, Marta: tu ti affanni tanto ma una sola è la cosa che vale”) né la morte non ci può dividere dagli altri Santi, perché siamo uniti in Cristo.
    Chiarastella (che bel nome) entra ora nelle mie preghiere.

  3. Invio un abbraccio e una preghiera al Marito e ai Figli di Chiarastella, che non conosco di persona ma di cui ben comprendo il dolore di questo momento.

    Condivido la frase finale di Costanza: “…la sua vita troncata in un soffio è un richiamo alla serietà. È tempo di conversione.”
    E’ anche il richiamo a vivere al meglio e in comunione, ogni istante che ci è concesso con chi amiamo.

  4. Il Signore non fa niente a caso, è proprio vero… oggi c’è un articolo che parla di amicizia e di comunione dei santi, e proprio attraverso questo blog ho conosciuto una cara amica che, esattamente un anno fa, ha perso l’unico figlio, Simone, improvvisamente e in tenerissima età… chiedo a tutti gli amici del blog di unirsi in preghiera affinché lei e il marito possano riavere la gioia di un altro bimbo… grazie.

  5. Franca 35

    Grazie Costanza di condividere il tuo cuore con noi! Farò celebrare una s.messa per Chiarastella, e aggiungo la sua Famiglia al rosario quotidiano, Sono così consapevole della tanta bellezza di anime che esiste nel nostro mondo da alleggerire la normale angoscia per questi tempi e genti tra le quali viviamo. Da qualche parte il Signore dice “a quel tempo non mi farete più domande”: io aspetto “quel Tempo”, in cui entrerò e saprò ogni cosa, senza condizione, senza rammarichi e rimpianti, con la pienezza con la quale siamo amati dal Signore. Il Quale ha concesso ad entrambe, tu e Chiarastella, di conoscervi ed amarvi per quel tanto di bello che era necessario per voi. Lei ti ha arricchita di bene e di bello, e sono certa che anche tu l’hai arricchita con il tuo bene, e ora arricchite anche noi. Stai serena, e felice!

  6. Chiara Rossi

    Grazie Costanza per questo articolo. Non conoscevo Chiarastella, ma da come ne parli, e da quello che ho saputo da altre fonti, colgo che si tratta di una persona che veramente vale la pena ricordare. Dedico una preghiera a lei e alla sua famiglia.

  7. “E così andandosene ci ha fatto un altro regalo, cosa che amava tanto fare: la sua vita troncata in un soffio è un richiamo alla serietà. È tempo di conversione.” Tra tutte le cose belle che hai scritto in questo post, forse questa è la più bella. Ancora una volta, grazie Costanza! (E grazia Chiarastella, ora, nella comunione dei santi, ci conosciamo)

  8. 61Angeloextralarge

    Grazie Costanza, per aver condiviso questa storia e soprattutto grazie per come l’hai condivisa.
    Chiarastella sta guardandoci sorridendo, ne sono sicura. Pregherò per lei e per i suoi cari, anche se sono certa che lei è accanto a loro e li protegge.

  9. Francesca

    Il nome la dice lunga sulla luminosità di questa donna e che traspare dal tuo post. Anche io pregherò per lei e per i suoi cari nella certezza che il Signore li colmerà della sua Consolazione!

  10. twentyrex

    Carissima Costanza comprendo perfettamente il vuoto che ti ha colto nel momento in cui hai saputo della scomparsa della tua amica. Avendo qualche annetto più di te è un’esperienza che conosco bene e che si ripete sempre con eguale intensità. Negli ultimi tempi, a causa del mio cuore matto, mi capita spesso di pensare che doveva toccare a me e mi chiedo perchè il Buon Dio mi abbia risparmiato. Poi la vita mi prende e torno al quotidiano tran tran che ogni tanto sfido con qualche intemperanza che poi consiste in una passeggiata di qualche centinaio di metri od in qualche ora di guida. Sono perfettamente cosciente che l’avvenire accrescerà i tempi di immobilità e mi obbligherà sempre a nuove privazioni, ma non intendo arrendermi. Così come non mi sono piegato al timore che dietro l’angolo mi aspetta la morte. L’unica cosa che mi preme è solo quella di arrivarci con dignità perchè vorrei trovarmi subito nella valle dell’altra vita per abbracciare tutti i mie cari che mi hanno preceduto. Purtroppo mi tocca fare tutto da me ed approfittare delle tue consolazioni e collaborazioni. Contrariamente a quanto dici, qualche giorno fa hai trovato il tempo di rispondermi e darmi un prezioso suggerimento. Certo quando qualcuno va via si soffre, ma il Buon Dio ti ha donato il privilegio di condividere il tuo dolore e quello, più grande, di vedere oltre.

  11. eleonora

    ciao Costanza, le tue parole mi hanno fatto commuovere. Chiara era ed è e sarà sempre una mia amica, un’amica di famiglia… un rapporto vero e sincero.Mi ricordo l’ultima giornata passata con lei e la figlia più piccola, siamo state a Livigno. Lei e la mia mamma parlavano di tutto e di più….
    Lei era semplicente LEI;CHIARASTELLA. Fatalità l’avevo salutata poco prima della sua partenza .
    Ti posso dire, anche se conoscevi Chiara da poco avevi capito la sua essenza.
    Ora mi piace pensarla là in cielo, felice e serena, con la sua mamma (come ci disse la sua piccolo bimba) dopo tanto tempo, e da li guiderà suo marito e i suoi figli e veglierà anche sui suoi parenti e amici, senza fare differenze… perchè lei donava il cuore senza mezzi termini a tutti.
    Scusate se ho scritto male.. ma i pensieri viaggiano e a volte è difficile scriverli in modo corretto.

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