I figli non ti tolgono niente

di Costanza Miriano

Ho letto il libro di Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), perché mi era capitata sotto gli occhi una recensione di Vanity Fair, che mi aveva fatta saltare sulla sedia. In soldoni diceva che il libro racconta la storia dell’autrice, che abortisce due volte, a 18 e 20 anni, perché vuole avere tempo per la sua carriera di scrittrice, e che poi avvicinandosi ai 40 decide che è il momento di provare ad avere figli; non riesce naturalmente, ed entra nel tunnel della fecondazione artificiale, al momento senza successo.

Soprattutto la cosa che mi aveva fatto saltare sulla sedia, come dicevo, era che la morale che ne traeva il settimanale è la seguente perla di saggezza: la colpa è di chi non le ha detto di congelare gli ovuli quando era il momento.

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Non è il soffitto di cristallo

di Costanza Miriano

Titola così Dagospia, concludendo però la notizia con una domanda sbagliata, o almeno con una illazione del tutto arbitraria. Perché una donna che lascia il lavoro all’apice della carriera dovrebbe farlo perché “non regge la pressione”? Come spiega la Wojcicki, che è stata ai vertici di Google ed è dal 2014 a Youtube, quindi all’apice che più apice non si può al mondo, semplicemente vuole “iniziare un nuovo capitolo incentrato sulla mia famiglia, sulla salute e sui progetti personali che mi appassionano”. Cioè non sta rinunciando, dimessa e stremata, non si sta arrendendo con la coda fra le gambe. Si sta andando a prendere la parte migliore della vita.

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Donne, figli e lavoro

di Costanza Miriano

Qualche giorno fa è uscita una ricerca dell’Unione europea cooperative, che diceva che il 36% dei genitori che si licenziano lo fanno perché non possono seguire i figli. L’analisi proseguiva dicendo che “oltre 49mila papà e mamme nel 2018 hanno deciso di dare le dimissioni per l’assenza di parenti di supporto (27%), per i costi di assistenza al neonato fra asilo nido e baby sitter (7%) o per il mancato accoglimento dei figli al nido (2%)”.

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Il lavoro femminile e la conciliazione fra lavoro in casa e fuori casa

LETTERA APERTA a:  Imprenditori, Politici, Sindacalisti, Giornalisti  di buona volontà (maschi e femmine)

di Gianfranco Vanzini

Agosto 2002. Pochi giorni prima di lasciare il mio incarico di Direttore Generale presso una importante azienda di abbigliamento, oltre  1.000 dipendenti di cui due terzi donne, una giovane madre, al momento dei saluti, mi ha inviato una e-mail che fra le altre cose diceva:” ………la ringrazio enormemente per quello che ha fatto per noi donne e soprattutto noi mamme,  per averci dato la possibilità di continuare a sentirci realizzate come persone che lavorano e che operano all’interno della società  e che, allo stesso tempo, si prendono cura dei propri figli e della propria famiglia…………….” 

Era una mamma che lavorava con un contratto di lavoro “ part-time.”

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L’ignoranza di chi cita a sproposito “Sposati e sii sottomessa”

di Costanza Miriano

Siccome continuano a tirare in ballo la parola sottomissione, senza prendersi la briga non dico di leggere il mio libro, per carità (che? Vuoi leggere un libro prima di criticarlo?), ma neppure il passo biblico da cui è tratta la citazione, dimostrando ignoranza crassa e incapacità di ragionamento a livello da seconda media diciamo – è più o meno quando capisci l’importanza del contesto nell’approcciarti al testo – occorre fare qualche precisazione, che poi arrivano i primi Cirinnà e D’Urso di passaggio e mi citano a proposito della sottomissione completamente fuori luogo.

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La famiglia non è di destra

di Costanza Miriano

Venerdì sera tornando a casa da una festa con l’unico marito di cui dispongo attualmente (e di cui abbia mai disposto), abbiamo scoperto di essere fascisti. Su un muro nel quartiere del Pigneto infatti mi sono imbattuta nella scritta Monogamy is the new fascism.

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L’otto per la vita

di Costanza Miriano

Buona festa della donna alle mie ormai migliaia di amiche e conoscenti che se ne fregano della festa della donna, che non hanno rivendicazioni da fare, che sono felici di avere avuto la incredibile fortuna di poter essere al servizio della vita – sia che i figli non arrivino, sia che ne arrivino otto, nove, undici o dodici: quello che conta è la disponibilità – che amano farsi i fatti degli altri, prendersi cura, farsi carico, che vogliono essere alleate dei loro uomini, imparare a tradurre il loro linguaggio, stare dalla loro parte, aiutarli a essere migliori, mentre loro le proteggono.

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Le feste son finite?!

di Mario Barbieri

Già, pare proprio delle Feste a questo mondo interessi sempre meno… e non solo per le Festività religiose (leggasi Cristiane), alcune già sparite dai calendari, ma anche della “semplice” Domenica, tempo di riposo per tutti, credenti e non credenti.

Non so se sia stata solo la notizia che riguarda il centro commerciale Oriocenter (uno dei più grandi d’Italia) che intende restare aperto nei giorni di Natale e Santo Stefano a innescare la polemica e le proposte di impedire per legge queste aperture o questa sia solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso ormai colmo per alcuni, decisamente neppure mezzo pieno per altri, ma di fatto, se ne parla in questi giorni e persino il Santo padre ha sentito la necessità di intervenire su un argomento che non riguarda solo il Natale – che diventa la punta dell’iceberg – ma più in generale, la Domenica.

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Venerdì Santo a Fatima: un regalo dal cielo.

di Costanza Miriano

Ho ricevuto un enorme regalo dal cielo, del tutto inaspettato: quest’anno la Via Crucis del venerdì santo la percorrerò a Fatima, dove da tanto tempo desideravo andare. Avevo proposto al mio capo uno speciale sul centenario, ma non pensavo che mi dicesse di sì (propongo sempre cose sbagliate), né che mi chiedesse di seguire un gruppo di pellegrini. Tanto meno pensavo che il primo pellegrinaggio utile sarebbe stato questo, in partenza venerdì prossimo. E non importa che sabato sarò di nuovo a casa, a cucinare per il pranzo di domenica, dopo avere appena intravisto, per qualche minuto, un letto in un albergo di Lisbona (credo che alla veglia pasquale mi porteranno in barella). Non importa che dovendo lavorare non sarà esattamente una giornata di sola preghiera, io lo considero un regalo del cielo. Continua a leggere “Venerdì Santo a Fatima: un regalo dal cielo.”

Quando ti fidi del Signore succedono cose grosse

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di Costanza Miriano

A Staggia Senese c’è un’epidemia di felicità. Non si riesce ad arginarla. E aumenta, pure. Perché continuano a nascere bambini da genitori infetti, è difficile pensare che possano guarire.
A Staggia Senese, poi, c’è anche un prete che fa il prete. Davvero. Come diciamo tra amici, un prete che ci crede, uno cattolico.
Ecco, io non so quanto mettere in connessione queste due informazioni. Penso parecchio, sinceramente. Perché ho sperimentato che quando c’è qualcuno che comincia a dare la sua vita seriamente, il bene si irraggia. È diffusivo. Il Signore parte da un sì detto seriamente, con tutto il cuore – magari un cuore sgangherato, fragile, incostante, pieno di domande, ma che ha detto sì con tutto se stesso – e non si lascia certo battere in generosità. Parte da un sì totale, e fa nascere opere miracolose, gigantesche, ciclopiche. Pensiamo ai sì di Benedetto da Norcia, a quello di Teresa d’Avila, Caterina da Siena. Gente che ha cambiato il corso della storia.

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Una mamma non è una fallita

Qualche giorno fa ha fatto molto discutere la lettera che “una mamma lavoratrice che non ce l’ha fatta” ha scritto a Beppe Severgnini (si può leggere QUI). Una  lettrice del blog ha provato a risponderle.

Mary Cassat - A Kiss For Baby Anne: ca 1897
Mary Cassat – A Kiss For Baby Anne: ca 1897

Cara mamma,

mi chiamo M., ho due figlie, faccio l’ostetrica ed abito a Londra in quanto ho sposato un inglese. Ho letto la tua lettera e vorrei risponderti da mamma a mamma, esprimendo cosa ho imparato come donna, mamma e figlia, per cui parlo a titolo personale e non mi faccio portavoce delle donne italiane. Premetto che io non volevo fare la giornalista per cui non scrivo bene come te e soprattutto mi scuso in anticipo perché la tua lettera tocca molti punti ed è difficile rispondere a tutti.  Continua a leggere “Una mamma non è una fallita”

Una grande sfida per la famiglia, come Davide contro Golia

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PAPA FRANCESCO  – UDIENZA GENERALE, Aula Paolo VI – Mercoledì, 19 agosto 2015

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo aver riflettuto sul valore della festa nella vita della famiglia, oggi ci soffermiamo sull’elemento complementare, che è quello del lavoro. Entrambi fanno parte del disegno creatore di Dio, la festa e il lavoro.

Il lavoro, si dice comunemente, è necessario per mantenere la famiglia, per crescere i figli, per assicurare ai propri cari una vita dignitosa. Di una persona seria, onesta, la cosa più bella che si possa dire è: “E’ un lavoratore”, è proprio uno che lavora, è uno che nella comunità non vive alle spalle degli altri. Ci sono tanti argentini oggi, ho visto, e dirò come diciamo noi: «No vive de arriba». Continua a leggere “Una grande sfida per la famiglia, come Davide contro Golia”

Croce e martello. Il primo dei Cinque Passi

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Questo venerdì alle ore 21, presso la Chiesa Nuova, a Roma, si terrà il primo incontro dei “Cinque Passi” di questo nuovo anno, il primo per l’appunto di “cinque passi”, guidati e animati da padre Maurizio Botta. Raggiungiamo telefonicamente don Maurizio che – seppure leggermente indisposto – non si è lasciato sfuggire l’occasione per parlare con orgogliosa felicità di un traguardo: “Questo è il settimo anno di fila che questo tipo di incontri che pure si svolgono di venerdì sera, in una città dormiente come Roma, funzionano, chi segue è sempre di più, ascolta, partecipa. E’ una cosa che fa riflettere”. Padre Maurizio venerdì 14 novembre farà una catechesi dal titolo (come sempre) provocatorio e intrigante “ Continua a leggere “Croce e martello. Il primo dei Cinque Passi”

La vita in ghiaccio

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di Costanza Miriano

Amiche ultratrentacinquenni senza figli, mi raccomando, congelate i vostri ovuli se sperate di concepire nel futuro. Ve lo consiglia l’esperto britannico di fecondazione in vitro, Paul Serhal, uno che sulla manipolazione della vita umana ha costruito la sua carriera, valutate voi se c’è da fidarsi. Certo non siete fortunate come le dipendenti delle aziende della Silicon Valley, a cui l’operazione viene finanziata dal datore di lavoro: ventimila dollari, un po’ di stimolazione ormonale, un po’ di devastazione fisica e psicologica, ma la carriera è salva.

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Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no

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di Marta Rovagna  per donnaeuropa

Costanza Miriano, perugina e giornalista Rai da 20 anni, prima al Tg3 oggi a Rai Vaticano, è madre di 4 figli e autrice di tre libri che sono diventati un caso editoriale per il loro successo: Sposati e sii sottomessa, Sposala e muori per lei e Obbedire è meglio, quest’ultimo uscito nel 2014. Laureata in lettere classiche, è approdata alla scuola di giornalismo di Perugia e ha iniziato una carriera di giornalista.

Ci parla della sua vita, delle sue scelte, del successo dei suoi libri, di chiara ispirazione cattolica (i tre titoli sono tutti citazioni bibliche) del suo modo di vedere il mondo maschile e femminile e di un certo tipo di femminismo, che lei proprio non riesce a sopportare.

 Quale messaggio vuoi fare passare con i tuoi libri?

O mamma mia, che domanda! Ci ho messo tre anni a scriverli, adesso in quattro righe mi viene un po’ difficile spiegarlo… diciamo che in sostanza avevo voglia di dire alle mie amiche – e in tutta sincerità ti dico, puoi crederci o no, che quando ho scritto il primo ero certa che lo avrebbero letto solo loro, e mia mamma, e mia sorella, e le cugine, che con le zie avrebbero potuto sfiorare quota cento copie – quello che aveva funzionato per me, per la mia esperienza, che mi aveva resa più felice. Continua a leggere “Le donne hanno ormai tutti diritti, le madri no”

Obbedire è meglio. La mia strada è chiara come il sole

IMG_0037A poco più di due settimane dalla pubblicazione Obbedire è meglio ha già dato grandi soddisfazioni: la testa della classifica di Amazon nei primissimi giorni di uscita, ma anche l’attuale sedicesimo posto nella categoria “varia” della classifica generale italiana, la ristampa di altre 5000 copie dopo la prima tiratura di 8000; le recensioni dell’amico Camillo Langone su Il Giornale, quella graditissima e inaspettata del “mito” Annalena Benini su Il Foglio e quelle ancora più inaspettate da testate come Grazia e Vanity Fair e , prossimamente, di D di Repubblica. Ci hanno fatto particolarmente piacere le bellissime parole di Luisella Saro  e quelle di Paolo Pugni, ma quella che ci piacerebbe eleggere testimonial del mese è Ila che nei giorni scorsi ha commentato sul blog.

Menzione speciale per l’amico sempre più caro e prezioso, Stefano Testa von Bappenheim, che ha mandato a Costanza questo agnello subito adottato dalle bambine e costretto a dormire sul letto di Lavinia. Povero Obby (abbreviazione di Obbedire), mi sa che non c’entrano, tutti e due…

 

da un commento di Ila

Cara Costanza, seguo il tuo blog da parecchio.
Non ho mai scritto, ma vorrei raccontarti e ringraziarti per oggi pomeriggio. Continua a leggere “Obbedire è meglio. La mia strada è chiara come il sole”

La relazione uomo-donna piegata ai voleri del potere

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di Feliciana Merino
Mi chiamo Feliciana Merino, dirigo il centro di studi per la donna Maryam e sono membro del consiglio direttivo della casa editrice Nuevo Inicio, di cui hanno parlato tutti i quotidiani e le televisioni per la recente pubblicazione del libro di Costanza Miriano “Sposati e sii sottomessa. Pratica estrema per donne senza paura”. Non scrivo queste righe per difendere il libro della Miriano. Come ogni libro, buono o cattivo che sia, conterrà cose giuste ed errori, parti migliori e altre con le quali i lettori o altre persone dissentiranno. In ogni caso, la nostra casa editrice lo ha pubblicato proprio perché propone una visione diversa, nuova e originale, che apre al dialogo e alla discussione e si allontana dalla ripetizione incessante delle parole d’ordine per la questione, peraltro del tutto inutili.

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