IL LIBRO CHE CI LEGGE. La Bibbia come mappa del tesoro

di Costanza Miriano

È uscito ieri un libro che stavo scrivendo da più di due anni, e infatti inizia con me chiusa nello sgabuzzino delle scarpe, positiva al tampone ed esiliata da una figlia che ha fretta di tornare a scuola, reclusa in uno spazio di mezzo metro quadrato in compagnia di uno sgabello fatto da un cinese sadico e daltonico. In realtà ci sarebbero voluti più di due anni, e ho consegnato solo perché erano ampiamente scaduti i termini. Il fatto è che si tratta di un libro che parla della Bibbia, quindi sarebbe un libro interminabile; in più io sono un’ignorante (ogni copia che verrà venduta, un vero biblista morirà) e quindi ho cercato di mettercela tutta, ma due anni non sono abbastanza. Diciamo allora che più che un libro che spiega la Bibbia (come se la Parola di Dio si potesse spiegare) è qualcosa che spero ci faccia venire voglia di prenderla in mano, e di prendere sul serio quello che c’è scritto. Perché, come diceva Padre Emidio, che è morto mentre lo stavo scrivendo (tutte le intuizioni illuminanti sono sue, la scazzafrulloneria è mia), la Parola di Dio se la prendi sul serio “te cambia la capoccia”.

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Il libretto d’istruzioni del genere umano

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di Costanza Miriano

Ci sono dei brani del Vangelo che ti scomodano, il ricco Epulone che sta all’inferno, le beatitudini, andate via da me o maledetti e molti altri . Per quanto mi riguarda io ho una mia playlist di pagine evangeliche, ascolto con gioia quelle che mi danno meno fastidio. Le altre le ignoro con elegante noncuranza. Faccio la gnorri.

Ad esempio quando nel Vangelo si dice “finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno della legge senza che tutto sia compiuto”, non mi sembrava una così pericolosa. Poi però mi viene in mente che se neanche uno iota verrà cambiato, non è che si possono tanto ignorare le pagine antipatiche. Uno iota è un segnetto minuscolo, che fra l’altro ai tempi di Gesù neanche si scriveva, perché il testo in ebraico era senza vocali. E se neanche una cosa che non è scritta si potrà cambiare, stiamo freschi. Se uno sta nella logica della legge, stiamo freschi davvero. Ma una chiave ce la dà la prima lettura, il Deuteronomio, che dice “questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Continua a leggere “Il libretto d’istruzioni del genere umano”

Amanti perché amati

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di Costanza Miriano

Lavorando a Rai Vaticano e facendo ogni mese uno speciale sul tema della misericordia è da agosto che raccolgo opinioni sul tema. Ne ho sentite davvero parecchie (ascolta, riascolta, scaletta, taglia l’intervista, monta, smonta: quando dico ascoltate lo dico proprio sul serio). Tutte – va be’, siamo onesti, non proprio tutte: molte – mi fanno riflettere, guardare la cosa da un punto di vista particolare, ma nessuna mi ha fatto l’effetto di questo sorprendente libro, Amanti perché amati, di Fra Roberto Pasolini (che è mio prezioso amico e confessore, metto subito le carte in tavola), tau editrice.

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Con la famiglia a vedere Exodus

 

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di Costanza Miriano  per La Croce-quotidiano

Intanto uscire di casa per andare al cinema ripassando i dieci comandamenti è già un cosa. Ho fatto i pop corn, quinto non uccidere, tu prendi l’acqua, gli atti impuri che sono?, dunque, aspetta te lo spiego in macchina, no la cioccolata no abbiamo esagerato ultimamente, ma se io desidero la roba della mia compagna di banco come faccio a non desiderare?, comunque ragazzi, ricordatevelo, i comandamenti sono le cose che ci fanno vivere meglio, non sono ordini ma il nostro libretto di istruzioni se vogliamo funzionare bene senza romperci, adesso però sbrighiamoci che è tardi. Continua a leggere “Con la famiglia a vedere Exodus”

I deserve

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di fr. Roberto Pasolini

 Dopo che l’essere umano è stato traviato dal morso del serpente (Gen 3), questa fraseologia è diventata velenosa: “Me lo merito!”, “Oh, me lo sono davvero meritato!”, “Ecco, se l’è proprio meritato!”. Eppure non possiamo non parlare così. Frasi simili ce le troviamo in bocca ogni giorno. Quando ci riesce qualcosa, o dopo i peggiori fallimenti. Continua a leggere “I deserve”

Ventre Paterno

papa Francesco

di fr. Roberto Pasolini

L’uomo non è grembo. All’umanità maschile è negata la maternità. La possibilità di accogliere dentro di sé la vita e di farla crescere è stata affidata alla donna. Le Scritture sacre dispongono di una ricca terminologia per indicare questo femminile incavo, dove scaturisce il fiotto della vita, dove carne e sangue entrano in perfetta alleanza: rehem, beten, me‘eh, piccolo arsenale linguistico per indicare la complessità degli organi interni che nella nostra lingua traduciamo con: grembo, seno, utero, ventre.

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La versione di Noè

(OVVERO DELLA FEDE E DEL MATRIMONIO DOPO IL DILUVIO UNIVERSALE)

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«Salvare chi sta annegando è quindi un dovere per cui vale la pena morire,

ma non per cui vale la pena vivere».

(C. S. Lewis, L’Onere della Gloria)

di Matteo Donandoni 

La versione non ufficiale della storia narra che un giorno Noè, mentre lei  lo avvertiva che avevano l’acqua in casa, disse alla moglie: «Moglie, non mi importa dove va l’acqua, l’importante è che non vada a finire nel vino».

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Dall’argilla di Dio

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di Gilles Bernheim  – Gran Rabbino di Francia

La complementarietà uomo-donna è un principio strutturante nell’ebraismo, in altre religioni, nelle correnti di pensiero non religiose, nell’organizzazione della società, come pure nell’opinione di una vastissima maggioranza della popolazione. Questo principio, per me, trova il proprio fondamento nella Bibbia. Per altri, può trovare il proprio fondamento altrove.

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Il ricatto evoluzionista

Pubblichiamo  il commento di Roberto al post Dal peccato (originale) alla libertà   sia perché merita davvero di essere messo in evidenza, sia perché pensiamo ci sia ancora da dibattere. In precedenza Roberto aveva anche inviato un commento con delle necessarie premesse tratte dal Catecismo Universale e dall’Enciclica Humani Generis di Pio XII ; chi volesse leggerle le trova QUI

da un commento di Roberto Brega

Sulla questione dell’evoluzionismo ci giochiamo qualcosa di troppo importante per poter commettere il benché minimo errore.
Dico davvero: il successone della teoria dell’evoluzionismo ha ragioni NON scientifiche ma ideologiche. Lo straordinario successo dell’evoluzionismo ha origine in primis “massmediatiche” – viene capillarmente insegnato e spacciato come una realtà dimostrata, mentre sempre più scienziati tendono a riconoscere che è una bufala, vergognandosi però di dirlo ad alta voce. Continua a leggere “Il ricatto evoluzionista”

Il libretto di istruzioni dell’essere umano (replay)

di Costanza Miriano

Io  le letture della Messa le capisco a rate, come le battute del mio amico Paolo, che ci rido più tardi. E per fortuna che ho il messale, perché la mattina o arrivo in ritardo o dormo; poi ripasso.

Il Vangelo di ieri all’inizio non mi era sembrato così pericoloso. Ci sono dei brani che ti scomodano – Lazzaro che sta all’inferno, le beatitudini, andate via da me o maledetti e molti altri – ma questo sembrava tutto sommato inoffensivo. Per quanto mi riguarda io ho una mia playlist di pagine evangeliche, ascolto con gioia quelle che mi danno meno fastidio. Le altre le ignoro con elegante noncuranza. Faccio la gnorri. Continua a leggere “Il libretto di istruzioni dell’essere umano (replay)”

Ansia da perfezione

di Maria Elena Rosati   trentamenouno

Mi piace scoprire le massime della strada: frasi epiche, pillole di filosofia del semaforo o della striscia pedonale, che ti vengono donate  senza che tu le chieda, e che arricchiscono ogni percorso.  Le ascolti dalla gente che cammina intorno a te, o le leggi sulle insegne dei negozi, o sui cartelloni pubblicitari; ti capitano addosso senza che tu faccia nulla, perché a volte basta solo restare fermi, per captare involontariamente queste massime di vita eccezionali. Come quella che ho sentito qualche giorno fa. Continua a leggere “Ansia da perfezione”

L’umorismo di Dio

Cari tutti, la figlia di Isabella è fuori pericolo!!!! Anche grazie alle vostre preghiere! Sia lodato il Signore, il miracolo è arrivato a pochi giorni dal Natale…

Raffaella

di Paolo Pugni

E in un certo qual senso c’hanno ragione. Che un Dio così l’hanno inventato gli uomini. Perché se fosse toccato a me l’avrei fatto così. Umoristico. E poi.

Beh poi forse l’avrei fatto un po’ più deciso, sicuro. Vendicativo. Insomma: i buoni da una parte e i cattivi dall’altra.

Ma mica come adesso, solo nell’la di là. Ennò! Qui. Subito. E che mi stesse a sentire. Che io so bene chi sono i buoni e chi i cattivi. continua a leggere

Il libretto di istruzioni dell’essere umano

E’ sera tardi. Squilla il telefono. Tutti i bambini dormono, e quindi visto che non può essere il pronto soccorso che mi avvisa che mio figlio giace riverso su una barella con il ginocchio frantumato, sfogo la mia ansia su altre amene ipotesi: dobbiamo evacuare il palazzo per una fuga di gas, ho parcheggiato sotto un albero che sta per cadere e devo uscire in camicia da notte a spostare la macchina (è successo davvero), qualcuno dei miei a Perugia non sta bene.

Invece è la mia amica che mi avverte della fine di una lunga e angosciosa ricerca.

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