di Paolo Pugni
Non so se avrò la forza di spedirti questa lettera Ismaele perché non è che ci siamo lasciati proprio bene bene. E confesso –lo faccio tutte le volte- il rancore non s’è mai quietato e ogni tanto, come tentazione morde. Perché un po’ di quella malattia che t’ha rovinato ce l’ho pure io, ed è solo per grazia che in me è sotto controllo, sempre pronta ad esplodere sì, ma tenuta alla catena se prendo i farmaci giusti.
Che nella circostanza sono grandi dosi di umiltà. L’orgoglio t’ha corroso e mi prende spesso -anche a me- alla gola per salire su e impiantare nella mente, che pensa ad altro, che guarda come sono bravo e come sono migliore e come sono sottovalutato e come dovrei avere più successo, rilievo, fama, soldi e poi arriva la preghiera a Maria a scacciarla e solo sotto il Suo mantello trovo rifugio, come un bambino nell’abbraccio della mamma da un cane che ringhia e mostra i denti.
Che questo è forse il peccato peggiore, e non a caso è uno dei tre che stanno alla radice di tutti, quella superbia vitae che è stato probabilmente il rifiuto di Lucifero. Ci dorme dentro, sorniona, pronta ad intrufolarsi ad ogni minimo spiraglio che le offriamo o a tentarci con frasi delicate e morbide, mai rudi, mai ingiuste, anzi rivestite di quella giustizia che ci assilla, quasi una urgenza, una scorciatoia. È difficile da domare la presunzione, e mai da soli ci si riesce perché s’attacca proprio là dove dovresti fare leva per sconfiggerla, nella volontà, e non la dissolve, anzi, semplicemente ne sposta la mira -di poco non di tanto- ma quel che basta per mancare l’approdo e perderti nel mare di fuoco. La sento sempre che mi alita sul collo, anche ora, ed è un formidabile gioco di specchi e di rimandi, di preghiere e di sussurri che l’ottimo Tolkien magistralmente descrisse con la malattia di Theoden provocata da Vermilinguo.
Tu invece, Ismaele, non so come, te ne sei fatto dominare e alla fine non è rimasto che quello: orgoglio, vanità, presunzione chiamalo come vuoi, necessità di performance a manovrare quello che dal di fuori sembrava il tuo corpo ma in realtà non lo era più, tuo intendo, ma di quel demonio che ti strappa Dio dai pensieri per lasciarci solo un io nudo e banalmente fragile.
I segnali di questa lotta si vedevano già, quando mescolavi menzogne alla verità, pur di apparire sempre il migliore, non però quello che sgomita, ma quello che fingendo di sedersi in fondo viene chiamato ai primi posti. Che così ti piaceva essere: riverito e onorato, che così potevi schernirti e quindi conquistare ancora più onori e stima in un crescendo che ti portava ad essere sempre più alto e ammirato.
Poi l’inganno ha preso il sopravvento e ti ha trascinato in un mondo falso che ingannava te stesso per primo (o forse te solo), e hai cominciato a vivere inseguendo l’ultima bugia, sommando violenza a violenza: che tutto diventa violenza quando si fugge lontano dalla verità. Fu allora che me ne andai, finendo per ritagliarmi addosso il ruolo di Giuda, di quello che scappa, tradisce, abbandona. In realtà eri tu che stavi scappando, che ci avevi già abbandonato da tempo, un po’ come quell’anima che –racconta Dante- sta già all’inferno mentre il corpo su è marionetta. Non così si intende, perché tempo per sgaiattolare via da quella prigione del cuore ne hai ancora e so già che sei su quella strada.
Ma allora era l’insania a guidarti e a vedere le tue gesta da lontano mi faceva male e bene: feriva il peccatore, e lo induceva ad almeno tre dei peccati capitali, e bene al penitente che combattendoli si rafforzava. Non perché io sia migliore di te: solo a pensarlo lo negherei, venendo travolto e deriso dalla vanità stessa che evoco.
Ma per qualche speciale dono del cielo, forse l’aiuto e le preghiere di mia moglie, dei miei figli, dei miei amici. Già perché in questo eravamo diversi: tu avevi ammiratori, ma non amici. Li fuggivi, perché avrebbero visto dietro alla facciata e questo tu non lo volevi.
È stata una lezione salutare, perché la lontananza mi ha costretto a smettere i panni del numero due: comodi se non hai troppi trilli per la testa. E sei un codardo come io in fondo un po’ sono. Così, tolto il coperchio, ho dovuto combattere in prima fila tutte le battaglie, e questo mi ha fatto crescere e lo devo al tuo sacrificio.
Certo non avrei immaginato che questa tua possessione ti conducesse fin dove sei ora, a scontare una condanna per omicidio. C’era bisogno di sangue per svegliarti? Per aiutarti? Non lo so. Non oso nemmeno chiedere, e ho paura di intuire la risposta.
Non so se verrò mai a trovarti, né se avrò la forza di spedirti questa mia, perché non so se ne sono pronto, se riesco a guardarmi dentro con quel coraggio che mi permette di vedere fino in fondo quello che sono, e sono diventato, che ogni volta che provo a farlo è il terrore che mi coglie e tu sei una luce che rivelerebbe anche gli angoli più nascosti.
Non so mai se ti recapiterò questa lettera Ismaele perché, e il nome lo dice, non so neppure se esisti o se sei un prodotto letterario, la somma di immagini crudeli che voglio dimenticare e per questo scrivo e metto agli atti. Che quello che qui è riassunto su carta è un po’ di me e un po’ di tanti, molta immaginazione e tanta coscienza.
Ma sappi che, se ci sei e sei qualcuno in carne ed ossa, adesso finalmente ce la faccio a pregare per te.
Superbia che non ti lascia neppure quando credi (speri) di “occuparti delle cose di Dio” e se te ne avvedi ancora più dura é la lotta e la sofferenza, perché meglio sarebbe desistere dall’opera che rubare la Gloria a Dio!
Paolo: te lo sgraffigno, ne vale proprio la pena. Poi me lo rileggo con calma… Mi dispiace ma in questi giorni sono impegnatissima e gironzolo solo al volo nei blog. 😉
Lancio un appello: preghiere per una ragazza che ha deciso di abortire (la prossima settimana, credo martedì). Grazie.
…conta la data?
Così uno inizia per tempo (a pregare)… mi pare ovvio.
Le nostre azioni anche spirituali si innestano in un tempo storico, redento, con una prospettiva eterna, ma pur sempre un tempo storico.
La ragazza – se deciderà di abortire – lo farà QUEL giorno non un altro… e quel giorno una vita troverà il suo termine terreno e per l’una e per l’altra vita (madre e figlio/a) l’azione avrà una conseguenza proprio rispetto la Vita Eterna.
La tua domanda cmq mi pare peregrina….
scusa Bariom (e anche altri), una domanda: ma veramente ritenete necessario rispondere ad ogni str*****ta di Filosofiazzero?
No, non è necessario ma magari fargli notare le cretinate che dice può essergli utile. In fondo mi sta simpatico e poi prego per lui, ormai me lo sono caricato…..
…invece di usare questa brutta parola cretino, considerate la vostra scemenza! Nome, cognome, data, indirizzo, eccetra verso cui dovrebbe dirigere il lancio la potenza divina.! Come dare i dati all’artiglieria per centrare il bersaglio!!!
E questa la chiamate preghiera? Ma credete che Dio è scemo?
Ho detto che dici cretinate non che sei cretino e tante volte le dici apposta per cui non fare il finto indignato!
“sia scemo”
….credete che Dio sia scemo?
E poi che cavolo dici? Forse che il Signore non ha fulminato San Paolo sulla via di Damasco? Proprio oggi si fa memoria della sua Conversione! O vorresti insegnargli le modalità dei suoi interventi?
…appunto dicevo!!!
Scusa Joe, non lo ritengo “necessario” (sarebbero veramente poche le cose necessarie nella vita), ritengo di farlo quando mi va di farlo. Non mi pare sia un problema. 🙂
E poi qui l’argomento è che non bisogna essere superbi 🙂
vorrà dire che riproporrò il quesito quando il buon Paolo scriverà un post sul non farsi prendere per il…naso.
contento tu…
Contento io (se quel “tu” sono io).. scontento tu, pare…
Come sempre non si può far contenti tutti 🙂
😆 🙄
Oh, ma chi le ha inventate queste faccine in movimento?
Belle vero? Eh ma Joe ne sa una più del….
😆
..una più del 👿
http://codex.wordpress.org/Using_Smilies
Alvise Maria: conta sì! Mica ha deciso di abortire tra un mese. Le preghiere servono ora e non dopo l’aborto avvenuto, anzi mi correggo serviranno anche dopo ma con uno scopo diverso da quello odierno.
Offro il diguino di oggi.
digiuno
Paolo Pugni:
…stai parlando di te, ovviamente (il classico mea culpa post-tridentino)?
Non mi risulta di essere in carcere né di aver commesso reati gravi. Ergo non sono io Ismaele. Ma poi conta qualcosa?
Ciao a tutti,
Mi chiamo Costanza, 27 anni, sono sposata e ho due bambine, Francesca di due anni e Eleonora di tre mesi..nei rari momenti che ho disposizione leggo sempre questo blog, veramente utile e interessante. Grazie mille.
Se qualcuno conosce questa ragazza che vuole abortire vi prego in un qualche modo di andarla a fermare, in modo da non portare a termine la sua decisione. Una ragazza che io e dei miei amici avevamo conosciuto voleva prendere anche lei questa strada..siamo riusciti a fermarla, parlandole, standole vicino (coi fatti, non con le parole)
Se ha problemi economici qualcuno la porti al centro d’aiuto per la vita, le parli del progetto Gemma, (che non è niente male). Se i motivi sono altri comunque niente può reggere al fatto che sta compiendo l’azione più brutale, anti umana della sua vita e anche se adesso non se ne rende conto, arriverà il tempo che dovrà fare i conti con questo dolore.
Vi prego, trovate il modo di andarla a fermare. Così la preghiera diventa carne.
Costanza85. le parole non servono, anzi non sono servite, soprattutto perché la famiglia la pensa come lei. Credo che solo il Signore possa intervenire. Per questo ho chiesto di pregare a mezza Italia. Qualche settimana fa, un’altra ragazza aveva già l’appuntamento (sempre il martedì): abbiamo messo in moto un movimento incredibile di preghere. Beh, la domenica sera prima del giorno fatidico, mi hanno informata che l’appuntamento era stato disdetto. Adesso la ragazza è seguita da un centro di aiuto alla vita. Grazie, Signore!
E speriamo che succeda anche questa volta!
N.B.: la ragazza in questione non ha problemi economici… vuole solo essere libera di vivere la sua vita. Dare alla luce il figlio e poi ricorrere ad un’adozione è per lei inconcepibile: perché sprecare mesi e soffrire per “!qualcosa” che non si desidera? Gli adulti accanto a lei le danno ragione.
Purtroppo ce ne sono molti di casi simili che derivano da una concezione malsana della parola libertà.
Derivano da una concezione sempre più individualistica dell’esistenza.
E in un’ottica di Fede, dalla scristianizzazione e dalla desacralizzazione (lo so suonano male…) della stessa e di tutto quello che potremmo, un po’ grossolanamente definire, “tessuto sociale”.
Complimenti all’autore di questo post: mi ha conquistato il suo stile e mi ha fatto venire i brividi perchè, come dice l’autore stesso “è un po’ di me e un po’ di tanti, molta immaginazione e tanta coscienza”. Ed io mi ci son ritrovato in molti passaggi. Grazie per la riflessione.
grazie a te che hai trovato il tempo per leggerla…
“tenuta alla catena se prendo i farmaci giusti”: bella sta frase! Molto efficace. Senza i farmaci sci liberiamo della catena ma in realtà diventiamo ancora più legati e prigionieri.
“mescolavi menzogne alla verità”: grande campanello d’allarme. Mi torna in mente un versetto che dice: “Nessuna verità nasce dalla menzogna” (citazione? Boh!). Se poi di verità non ce n’è nemmeno un po’, figurati che roba!
OT
devo dire che in quasi due anni di admin di questo blog ho maturato una piccola soddisfazione: arrivano commenti (ancora da approvare e che quindi non ha letto nessuno) pieni di insulti, spesso molto lunghi che devono aver occupato l’estensore almeno 15-20 minuti se non di più e l’occhio ormai allenato impiega 5, 10 secondi le prime due al massimo tre righe per capire di cosa si tratta e…zac cancellato, nessuno l’ha letto per intero se non chi l’ha scritto; è come, alla fine, condannare energumeno/a ad un atto di inconsapevole onanismo.
PS – ora che ci penso non è neanche troppo OT.
un mago…. apprezzatissimo: viva admin!
scusa l’ignoranza, che significa OT? Sarebbe divertente leggerne qualcuno, però è meglio (direi perchè più “sadico”) gestirli come fate
OT = off-topic (“fuori tema”) non inerente all’argomento della discussione
grazie…si, allora quanto hai scritto prima non è per niente OT! Pensavo significasse OT(tuso), come qualcuno che continua a scrivere in questo blog….condivido Joe Turner, non serve perdere tempo con chi fa finta di non capire ed è contrario per partito preso.
Paolo Pugni.
….scusami, avevo travisato completamente quello che hai scritto, hai ragione, non c’entra nulla.
…abbiate pazienz,a ma io non riesco a spiegarmi che senso ha pregare ad personam. Pregare ad personam, secondo me, va contro il significato stesso (VERO)della religione e della fede. Non per nulla il Pater Noster dice: “sia fatta la tua volontà etc….ma liberaci dal male” che vuole dire, primaq cosa, sia fatta la tua volontà, e noi non lo sappiamo quale è questa volontà, e poi liberaci dal male, tutti, sempre, e questo può bastare. Non ha insegnato altre preghiere, Gesù!!!
ma perché tu credi che pregare serva a “far cambiare idea a Dio”? Come se in funzione di quanti pregano o come pregano decida se dare o no la grazia? Non capisci che pregare migliora chi lo fa? E siccome siamo uomini a volte abbiamo bisogno di indirizzare le nostre preghiere, di capire come anche quello sia un gesto di amore verso qualcuno concreto e non solo verso Dio?
Non capisci che pregare cambia noi… me, che decido di dedicare del tempo ad un altro per pregare per lui? Questa è la vera forza della preghiera.
Paolo Pugni:
…sì, in questo senso che dici te, capisco bene quale può essere il senso del “traccogliersi in preghiera” lo chiamerei,da soli o insieme (è un carattere comune a tutte le religioni).
Devi allargare un po’ più i tuoi orizzonti Alvise… prendere in mano la Bibbia e leggerti tutto quello che viene detto sulla preghiera, che non è mai in contraddizione con quanto insegnato da Gesù.
Tanto per fare un esempio:
“Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito” (Ef 6,18);
OGNI SORTA di preghiere e suppliche… ergo
Non è niente vero quello che dici. Il Dio cristiano è un Dio soggetto pertanto per Lui ognuno di noi è importante. Noi siamo come le parole di un discorso (il logos). Se togli anche una sola parola in un discorso il significato cambia o addirittura non si capisce più niente. Ognuno di noi ha un valore inestimabile agli occhi di Dio. Nell’Islam invece o nelle religioni orientali in genere, Dio è oggetto nel quale l’individuo si deve annullare (esasperando questo concetto si arriva ai Kamikaze e alle stragi). Che poi la preghiera più alta sia quella di abbandono è verissimo ma Dio ha pietà della nostra fragilità pertanto se preghiamo per noi stessi o per qualcuno Lui è contento. D’altro canto nel Vangelo la gente che a frotte gli si accostava o toccava un lembo della sua veste cosa faceva? Non pregava per sè? O per il figlio? O per il servo? E cosa diceva: sia fatta la tuà volontà? No diceva: fammi guarire, fa che io veda, fa che mia figlia viva. Persino Gesù prima di dire sia fatta la tua volontà disse: se è possibile allontana da me questo calice e vuoi che noi siamo più forti di Gesù? Perciò rassegnati: io prego per la tua conversione e non mi scocciare! Se vuoi dico pure: sia fatta la tua volontà ma quale vuoi che sia la volontà del Signore, che continui a sparare c….?
…appunto, lo Spirito Santo, noi le cose, anche se siamo cattivi, Lui lo spirito, è lo Spirito importante, quanto alle cazzate di cui Giusy….è una bella gara!!!
Boh che hai detto? Ogni tanto accrocchi quattro parole in croce senza capo nè coda….
Lo spirito soffia dove e quando vuole!!!
Ma se la vuole dire, la dica tutta. Mica finisce lì. Dopo aver insegnato la preghiera da dire, Gesù «aggiunse: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono”» (Lc 11,1-13)
Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. La vostra preghiera sia forte come pietra viva affinché con le vostre vite diventiate i testimoni. Testimoniate la bellezza della vostra fede. Io sono con voi e intercedo presso il mio Figlio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Medjugorje, 25 gennaio 2013, messaggio dato alla veggente Marija)
Se un “credente” prega per avere una grazia e questa grazia non viene:
1) o è perché non ha pregato con fede.
2) o per ragioni imperscrutabili.
3) impossibile sapere se 1 o 2(uno potrebbe anche credere, in buona fede, di aver pregato con fede, e invece non era)
O la grazia chiesta non era cosa buona per lui, lei, l’altro…. o è rimandata ad altro tempo.
Tu citi spesso Gesù, qual’è stata la sua preghiera al Padre nel Getsemani?
Non mi pare che la Sua prima petizione sia stata esaudita… Forse che Gesù non aveva Fede?
… per per ragioni imperscrutabili. Che però a volte Dio ti rivela a mostrarti che ciò che chiedevi non era in realtà un bene. Perché cos’è un bene? Che io sia guarito, che scampi alla morte… che vinca la lotteria?
Visioni troppo limitate nelle tue domande/risposte Alvise… troppo limitate. 😉
…quanto al fatto che tu citi i Getsemani e Cristo che chiede misericordia al Padre, io questo lo trovo una cosa grottesca, da una parte il Padre e il Figlio sono una sola persona, e dunque loro hanno deciso la via del martirio (che potevano anche non scegliere, potevano anche fare senza, ma il sangue fa sempre più effetto)dall’altra, il Figlio prega il Padre, che è Lui /Se stesso, di allontanare il calice amaro. Sembra Pirandello!!!
Qui invece di grottesca c’è la tua visone della cosa…
Ma rientra nei famosi limiti di cui sopra e ora non mi metterò certo a farti una lezione di teologia (per quel poco che so anch’io nei miei limiti) 😉
Comincio a pensare che tu non solo dica cose cretine ma che sia proprio cretino! Tu non puoi, non ti devi permettere di banalizzare e di denigrare la figura di Gesù Cristo descrivendolo come fosse il protagonista di un film horror. Tu hai il diritto di essere ateo ma non quello di vilipendere la nostra religione. Sei anche falso perchè mentre dici che la religione è una cosa seria di fatto ti permetti di ridurre il Vangelo e la Trinità ad una barzelletta. Comincio ad essere d’accordo con chi dice che non valga la pena risponderti anzi queste bestemmie non vale nemmeno la pena di pubblicarle!
Alvise sei proprio un incoerente banderuola…
Altrove esalti il Vangelo e lo sbatti in faccia a chi secondo te non è coerente, poi qui ne definisci un passo grottesco…
Ma perché cianci tanto di quello che non conosci? (!) E’ come se io andassi su un blog di astrofisici e volessi spiegare loro che la terra è piatta perché io la vedo così (che non c’è poi bisogno dess’ere astrofisici per sapere che è tonda…)
Meglio sarebbe che ti dedicassi a raddrizzar banane… o almeno iscriviti a un corso di “Lectio Divina”
…ovviamente, certo che sono limitato, ci mancherebbe (quindi, essendo io/noi limitati, è sempre così che doveva essere in ogni caso)
(allora era così anche senza pregare) (o si potrebbe avere ottenuta una attenuazione di male che ci aspettava, senza saperlo) (qualsiasi cosa è bene così) (everything goes)(che è la parola d’ordine del relativismo)
Non per nulla per che e credente e non relativista il concetto è: “ogni cosa concorre al bene di coloro che amano Dio”. 🙂
“per chi è” ecc
Ma tu, scusa, esattamente cosa vai cercando in questo blog? Hai almeno qualche dubbio che ti vuoi chiarire? Perchè non sembra. Ti lamenti quando gli altri ti criticano e a volte a tuo parere ti insultano, però nei tuoi interventi è tutto un voler dimostrare che la maggior parte delle persone che frequentano il blog e intervengono ragionano storto. Qual’è esattamente l’utilità che pensi di avere in queste discussioni? Te lo chiedo sinceramente, perché davvero non capisco. A me a parte irritarmi e farmi pensare “arieccolo…” altre reazioni non ne nascono, sinceramente, e mi sembra un’impressione diffusa.
Lui è la nostra “pietra d’inciampo”…
Lui è la nostra “spina nel fianco”…
Lui è la nostra “cattiva coscienza”…
Lui è simpatico (a volte) come “un gatto attaccato ai… 😳 ” (come diceva quel tale) 😆
…proprio così, non solo pensate storto, ma non siete seri, non riuscite a essere seri, mentre invece, quando si discute
seriamente bisogna stare seri, non tirare fuori veggenti e miracoli e cianfrusaglie, la religione o è una cosa seria, o sennò non se ne parla. Nemmeno l’aborto c’entra nulla con la religione, però voi insistete con l’aborto, con gli omosessuali, le procreazioni artificiali…..
Ok, adesso mi è più chiaro. Sei uno che ha capito tutto (o perlomeno parecchio) e vuole illustrarcelo. Da cui nasce la mia domanda seguente. Se sei religioso, con che autorità parli? Cioè, se, come mi sembra chiaro, non riconosci il magistero della Chiesa (che, con i nostri dubbi e incertezze, noi invece riconosciamo), su cosa si basa il tuo personale magistero che vieni qui ad illustrarci (in maniera, lo ripeto, non molto atta a creare proselitismo). In parole povere, perchè dovremmo scegliere di seguire te invece della Chiesa che Gesù ha fondato?
…non voglio essere seguito da nessuno, ma, ripeto, secondo me, il cristianesimo (anche se io non credo in Dio)è parte profonda della nostra cultura. Non è né un libretto delle istruzioni né un arredo da chiesa, né un balocco.
Ma quindi se non vuoi essere seguito da nessuno, che intervieni a fare? Cioè, mi puoi dire una buona volta cosa ti proponi di fare con questi tuoi interventi? E le tue critiche, se sei ateo, che basi hanno? Perchè se Dio non c’è, come può un qualsiasi uomo esprimere giudizi su alcunchè?
…non è mia intenzione giudicare alcunché e nessuno,ma, abbiate pazienza, basta Fatima, Lourdes, le veggenti, i rosari, le coroncine, la legge naturale, gli aborti, gli embrioni, gli spermatozoi eccetra. . E in quanto agli aborti, non è già un dramma abortire senza che voi ci mettiate il becco? Lasciateli ai preti questi discorsi.
O questo è un posto esclusivo di preti? Una cosa è la religione, un’altra i preti. O sennò che la direzione lo dica, chi non è prete, o pretesco, non è gradito.
In soldoni, per farla felice o magari anche solo un po’ meno spleenetico questo blog dovrebbe chiudere? O trasformarsi nel blog dell’UAAR?
St****ata 🙁
Riferito a “lasciate a i preti ecc.”
Non giudichi nessuno, però chi va a Fatima o a Lourdes, le veggenti, chi dice il rosario, chi esprime un’opinione che non ti piace sui temi etici: tutte queste categorie fanno il male del mondo a sentire te (e ancora non mi hai spiegato con quale autorità puoi affermarlo; nè poui, perchè sei ateo). Beh Alvise, può essere, ma tu manchi della dote fondamentale per una discussione riuscita: la sincerità. Magari in buona fede, forse ti racconti che vuoi che tutti siano liberi, ma uno che dice “non giudico nessuno” e poi snocciola una riga di dissensi come la tua è chiaramente un po’ confuso o in mala fede. Allora dai, fai lo sforzo, almeno questo. Smetti di raccontarti(/ci) che sei per la libertà contro noi oscurantisti che vogliamo imporre la nostra verità al mondo, e cominciamo a scontrarci sinceramente sulle posizioni reali. Io contro l’aborto, tu pro aborto: io contro (che ne so…) il matrimonio omosessuale, tu a favore. E da lì ci si confronta. Altrimenti non scocciare con i tuoi contromoralismi laicisti, che se davvero noi siamo i moralisti che dici, comunque tu sei solo il nostro speculare. Fino ad allora, fino a quando non imparerai a proporti con un po’ più di sincerità io non ti considero più, che ho di meglio da fare, e consiglio a tutti di fare lo stesso. Au revoir
non fa una piega!
… ah non centrano nulla…
Conoscerai l’etimologia della parola “religione” (ma il dubbio sorge spontaneo).
…etimologia incerta.
Balle!!
Per Alvise Maria:
Dato che si parla di superbia distruttrice, questo articolo che vi segnalo non è troppo fuori tema. E in ogni caso mi corre l’obbligo di dargli più visibilità possibile (le preghiere servono anche alle città, oltre che alle persone).
http://www.antoniosocci.com/2013/01/la-mia-bellissima-siena-alla-ricerca-della-sua-anima/
L’avevo già letto: è bellissimo! 🙂
.”..Comunque, nel sec. XVIII e nei primi decennî del XIX il grande moto riformatore e liberale investiva questa sopravvivenza dell’antica servitù e l’aboliva dovunque in Europa; nei paesi tedeschi il servaggio era gradatamente soppresso con provvedimenti legislativi che durarono sino alla rivoluzione liberale del 1848, mentre in Francia spariva, insieme con le istituzioni feudali, nella tormenta della grande rivoluzione. In Russia invece (dove, a differenza degli altri paesi europei, la vera servitù, con forme analoghe a quelle della servitù medievale, si costituì nell’età moderna) l’abolizione si ebbe soltanto nel 1861 con la grande riforma dello zar Alessandro II.”
….citato da Enciclopedia Treccani come modesta risposta all’articolo di Socci in cui dice che fu la Chiesa abolire la schiavitù. Ma se intendiamo il termine schiavitù non in senso formale, ma sostanziale, allora forse voi, che siete giovani, non siete mai stati nelle campagne per esempio, toscane, nei primi anni cinquanta e non avete visto come e dove vivevano i contadini e i villici di quei tempi, che fossero sotto la Chiesa o sotto padrone laico:letteralmente nella merda vivevano!
Perché la Treccani sarebbe Vangelo?
E di grazia negli anno ’50 quanti sarebbero stati i contadini “al soldo della Chiesa”?
Io ho letto resoconti di vita contadina Toscana, povera ma molto dignitosa. Non credo in quegli anni nessuno potesse obbligare altri a viver nella merda, a meno che la cosa a taluni così piacesse.
Come a talaltri piace tenere spazzatura nel cervello. 😉
Tra l’altro Socci non parla proprio di abolizione della schiavitù. Ha le travvegole.
Socci? 😆
Si riferisce all’articolo di Socci postato da senm
Si, l’avevo ben chiaro… il mio “Socci?” era riferito alla tua frase:
“Tra l’altro Socci non parla proprio di abolizione della schiavitù. Ha le travvegole.”
Perché scritta così, pare sia Socci ad avere le traveggole… 😉
No, no, mi riferivo al convitato di pietra.
Mi riferivo all’articolo di Socci precedente. No, la Enciclopedia Treccani non è il Vangelo, come il Vangelo non è la Enciclopedia Treccani, come Socci non è né questa né quello.
Sì, c’erano TANTI contadini che lavoravano per la Chiesa (visti bene da me, non come S. Paolo)che vivevano da cani.
Avete letto la novella “Rosso Malpelo” di Verga ( a proposito di abolizione della schiavitù?)
Ma l’articolo di Socci non verte su quest’argomento!
E cosa c’entra San Paolo? Tu stai male. L’ideologia ti ottenebra il cervello
Concordo S. Paolo non ha visto i contadini che hai visto tu…
Sto discorso non ha né capo né coda… il Verga dovrebbe in qualche modo mettere in dubbio la mia Fede?
Alvì, per stanotte buonanotte… dormi sereno 🙂 (gli anni ’50 ormai sono passati e tra molto saremo passati anche noi…)
Tra NON molto…
…ancora negli anni ’50.
Perchè negli anni ’50 in Toscana c’era lo Stato Pontificio?
…santa pazienza, direbbe un prete!!! Allora: Socci dice che l’abolizione della schiavitù in Europa fu dovuta al Cristianesimo.io metto l’articolo della Treccani se non a smentita (ci vorrebbe studi su studi su studi per sviscerare e dare una risposta VERA a un’affermazione come quella di Socci relativa alla storia di 1800 anni)almeno a messa in dubbio
Io non dico che in Toscana c’era lo Stato Pontificio, dico che in Toscana nonostante l’abilizione della schiavitù dovuta al cristianesimo (secondo Socci), a distanza di 2000 anni da Cristo c’era ancora condizioni di vita da servi della gleba. (delle condizioni di vita nello Stato Pontificio tralasciamo, basta leggere i sonetti del Belli, un cattolico)
“Rosso Malpelo” Sicilia, fine ‘800.
Io dico che S.Paolo dice di aver visto, (mentre invece negli atti non si dice che lui ha visto.)
Anche io dico che ho visto: o sono sincero come S. Paolo (ammesso che fosse sincero) o non sono sincero uguale a lui.
Perché mai Verga dovrebbe mettere in dubbio la Vs, fede? Verga è solo un testimone (o non lo è?)delle condizioni di vita in Sicilia (Italia) alla fine dell”800, nonostante l’abolizione cosiddetta da Socci eccetra…
Un detto toscano: ” per i bischeri non c’è paradiso”!
Allora, santa pazienza!! Direbbe chiunque…
Articola un po’ di più i tuoi interventi, che tu “butti lì delle cose” che non si capisce mai bene dove vuoi andare a parare o quanto meno mi (non voglio parlare al plurale) attribuisci molta più intelligenza o capacità intuitiva di quanto non abbia… poi ci infili S. Paolo, il Verga e che altro per dire cosa? Che le condizioni da servi della gleba c’erano ancora negli anni ’50 (e che tu le hai viste – ok le hai viste…). Beh, ti do una notizia: gli schiavi (non i servi della gleba) ci sono ancora oggi in tante parti del mondo – e forse anche in qualche scantinato della mia città… e allora? (!)
Il Paradiso c’è… anche per i bischeri!
Senta signor (o dottor) Scopel. Avrei molto da dire sui rimasticaticci con cui lei si contenta di coltivare le sue certezze storiche (“gleba” = “terra”. Servo della gleba = coltivatore legato per diritto ereditario a un dato appezzamento di terreno; chi comprava la terra, si prendeva anche il contadino – cioè non poteva sfrattarlo, né lui né i discendenti; niente ” http://it.wikipedia.org/wiki/Enclosures ” per il SdG). Ma il punto dell’articolo è un altro e non voglio insultare la sua intelligenza supponendo che non lo abbia capito.
…professor, potrebbe andare bene!
Professore buongiorno.
Già davanti al computer stamattina? (domanda retorica ovviamente…)
Bariom:
…ovviamente!
Giusy:
….In quanto ai braccianti della Sicilia sotto i Borboni….lasciamo perdere.
Appunto. E inoltre Verga nei suoi romanzi parlava delle condizioni dei poveri in Sicilia dopo l’Unità d’Italia che affamò le regioni del sud e fu fatta contro la Chiesa ma lasciamo perdere, sto cominciando a stufarmi di rispondergli anche perchè nutro ormai il fondato sospetto che lui intervenga in questo blog per divertirsi. Fargli da spalla mi sembra troppo.
Anche perchè io il senso dell’umorismo ce l’ho e ogni tanto mi sono divertita anch’io ma di fronte a commenti blasfemi come quello del 26 gennaio ore 15:22 non mi diverto più e comincio a nutrire sentimenti non propriamente cristiani.
….quando affermo che non giudico intendo solo dire che non mi sentirei mai di condannarvi per quello che siete, (per condannare ci vuole i giudici, che giudicano)però penso, ritengo, io ritengo, che il cristianesimo sia BEN altra cosa che quello che professate voi, che testimoniate voi, ovviamente ritenendo anche che sia giusto che voi la pensiate a cotesto modo che la pensate, come io, nel mio piccolo, nel mio modo.
Hai capito Giusi? E’ giusto pensarla come noi, ma anche come lui, cioè al contrario!!! Chiaro no? E in tutto ciò ha ragione lui che sostiene questo ossimoro, ma poi accusa noi perchè sosteniamo che bisogna scegliere! Ma siii, il senso è nella discussione in sè, non in quello che si dice… Oh, guardaaa, un asino che volaaa!!! Ma davvero vogliamo andare avanti?!?!
Resta il problema che il Cristianesimo NON E’ UNA RELIGIONE.
E’ un avvenimento nella tua (mia nostra vostra) vita. E’ fondamentalmente l’incontro con CRISTO e Cristo Risorto.
Che esperienza hai di questo incontro per dire a chiunque sia, (forse) deve essere questo o quello?
E anche tu la ritenessi una mera religione, che conoscenza e prassi hai di questa religione (sempre il Cristianesimo) per dire a chi ha un comune sentire e una comune prassi, guidata da un comune Pastore: “no guardate non è questo, non è quello?”
Bariom:”che conoscenza e prassi hai?” mi chiedi
E te? Te ce l’hai la conoscenza e la prassi giuste? Sei sicuro? Perché segui il Pastore e sei sicuro di seguirlo? Te applichi il Vangelo nel modo giusto?Fai il digiuno il venerdì?Ti è apparso il Signore? Parli con Lui? Lui ti risponde?Senti una musica celeste? Ti viene i brividini quando entri nelle chiese? Dici il rosario?Su che si imperniano le tue certezze? Le vostre certezze?
La risposta non si da con un’altra domanda…
Potrei risponderti di si tranquillamente a tutte le domande e posso farlo perché non sono io il metro di giudizio della mia prassi e della mia Fede (e a titolo informativo “prassi” non significa esercizio delle pie pratiche).
Ma quello che conta è che SI, ho visto il Signore, con Lui parlo e da Lui ottengo risposta (solitamente senza musica), ma dato il modo ironico di porre la domanda (non dirmi che non c’è ironia: musica celeste, brividini e compagnia bella) altro non ti dico.. è già troppo. Né ti dico come e quando, perché la tua domanda così posta, nega il desiderio di aprirsi ad una qualunque altrui esperienza, per cui ben si adatta la parola: “non date perle ai porci”.
Con tutto il rispetto dovuto ai porci.
….ma cosa vuole dire “ironia”?
Se hai visto Dio e ci parli e lui ti risponde allora che posso dire? Come può uno parlare con un altro che afferma che la sua certezza si basa sul fatto che lui vede e sente e parla con Dio e quindi le cose stanno così come stanno che Dio o i suoi eletti hanno detto?
vabbè Alvise capisci pure quel ti va di capire e raccontatela come te la vuoi raccontare…
Esattamente il mio punto di qualche riga fa… Si discute se ci sono gli estremi per fare un po’ di strada insieme. Se uno straparla e basta, non si va da nessuna parte. Tanto più che su internet la discussione è sempre a rischio di allungarsi come il brodo, e se la brodaglia è pure annacquata da ingredienti di scarsa qualità, davvero preferisco il digiuno. Lui va avanti finchè trova qualcuno che lo prende sul serio.
…proprio così, hai ragione, “brodaglia con ingredienti di scarsa qualità”-
…ecco, così va meglio!!!
🙂 Mamma che fatica…
Chissà se ste scaramucce con te mi contano qualche “punto paradiso” (o almeno uno “sconto purgatorio”) 😀
…lo spero per te!!!
Per intendersi.
Una volta è stato citato il libro di Benedetto Croce “Perché non possiamo non dirci cristiani”.
Ecco, qull’idea di Croce (che non era un credente) mi sembra giusta.