I cattolici lo fanno meglio

di Costanza Miriano per Il Timone

Come sappiamo bene noi che leggiamo queste pagine, la Chiesa è stata guardata dall’esterno con le lenti sfocate del pregiudizio in molti ambiti, ma quello in cui la vulgata è tanto lontana dalla realtà da diventarne quasi il contrario è quello che vuole i cattolici sessualmente insoddisfatti , repressi, infelici.

La verità è esattamente quella opposta. A essere infelici – almeno a quanto mi risulta dai racconti, dalle confidenze, da tanti dettagli che vedo, e certo a quanto risulta dall’instabilità delle coppie – sono i figli della liberazione sessuale, quelli che hanno ereditato da una generazione sciagurata di padri e di madri una visione della sessualità triste e sterile.

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L’erba del vicino

Le 8 precauzioni per  difendere il tuo matrimonio dall’infedeltà

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Precauzione 1: Compi scelte sagge.
Evita di trascorrere del tempo superfluo con qualcuno del sesso opposto. Ad esempio, se cerchi un allenatore personale in palestra, scegli una persona del tuo stesso sesso.

Precauzione 2: Condividi saggiamente.
Se un giorno ti rendi conto che stai condividendo con qualcuno segreti e intimità su di te e sul tuo matrimonio che non hai condiviso con il/la tuo/a sposo/a, è un segnale di allarme. Anche un legame emotivo con qualcuno, pur non arrivando a diventare sessuale, può danneggiare molto la relazione.

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Permesso, scusa, grazie

thank-youdi Costanza Miriano

Fondamentalmente è colpa di Cenerentola. Ci ha fregati un po’ tutti il finale delle fiabe. Non che lo si dica apertamente, ma in qualche modo i finaloni romantici lasciano intendere che si viva automaticamente felici e contenti, dopo il bacio, dopo le nozze, come per un diritto misteriosamente acquisito tagliando la torta nuziale, e da lì in poi fermamente inalienabile. Il matrimonio invece è un lavoro certosino e quotidiano, un’opera d’arte eroica e maestosa, ben più di una cattedrale, perché quella, magari anche dopo mille anni, va in rovina, e si sbriciola e si perde nella polvere, mentre le vite che nascono da una famiglia sono chiamate all’eternità, e allora quello scolpire, quel cesellare, quel rifinire che tanta fatica può costare non sarà perso mai, mai si sbriciolerà in polvere. Continua a leggere “Permesso, scusa, grazie”

Ricordo di Elisa Lardani

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di Patrizia De Luca

“Zi, zi, zi! Vive, vive, vive!” Vive è il grido della folla davanti alla bara di un uomo ritenuto un eroe. E’ così che esordisce nel suo libro Un uomo la scrittrice Oriana Fallaci.

Perché gli eroi conosciuti, i grandi che fanno la storia sono soprattutto gli uomini che irrompono nell’umanità con forza e coraggio, molte volte a spesa di vite umane.

Zi, zi, zi! Vive, vive, vive, mi viene da gridare per le donne che fanno la storia nel silenzio e nell’umiltà della vita. Continua a leggere “Ricordo di Elisa Lardani”

Gudbrando il montanaro

Pur essendo stata citata decine e decine di volte da Costanza  ci siamo accorti di non aver mai pubblicato la storia di Gudbrando il montanaro. Eccola.

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C’era una volta un uomo di nome Gudbrando che aveva una fattoria lontano lontano, là, sulla montagna: perciò tutti lo chiamavano Gudbrando il montanaro. Dovete ora sapere che egli aveva una mogliettina e che essi si amavano e si comprendevano l’un l’altro, tanto che la moglie trovava che tutto ciò che faceva il marito era fatto nella maniera migliore ed era sempre contenta qualunque cosa egli facesse. La fattoria era tutta loro e così pure la terra; avevano poi qualche soldo nascosto sotto il materasso e due mucche legate nella stalla. Un giorno la moglie disse a Gudbrando: Continua a leggere “Gudbrando il montanaro”

Che post del caos

Caos

 di Andrea Torquato Giovanoli

Dal nulla non si fa nulla e il caso non esiste. Queste due granitiche certezze nella mia vita.

Poi, va da sé, ho conosciuto mia moglie ed il dubbio s’è fatto spazio dentro di me.

Già, perché mia moglie è l’incontrastata Regina del Caos; “Caos a bordo” è il suo motto e se esiste una legge fondamentale nel suo casuale moto d’agire è: “Datemi una superficie d’appoggio e ve la ingombrerò con il mondo”. Continua a leggere “Che post del caos”

Sto uscendo con qualcuno anche se sono sposato

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di Jarrid Wilson

Ho una confessione da fare: Mi sto incontrando con una persona anche se sono sposato. Lei è una ragazza incredibile. E’ bella, intelligente, astuta, forte e ha un’immensa fede in Dio . Mi piace portarla fuori a cena, andare al cinema, a teatro, e dirle sempre quanto è bella. Non riesco a ricordare l’ultima volta in cui sono rimasto arrabbiato con lei per più di cinque minuti, e il suo sorriso sembra sempre illuminare la mia giornata indipendentemente dalle circostanze.

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Iper-dono

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 di Andea Torquato Giovanoli
Complice una nottata di sonno più volte interrotto dalle colichine del nostro ultimogenito (ed un bagaglio di stress arretrato da smaltire), mia moglie ed io stamattina eravamo piuttosto intesiti.
Puntualmente al maligno è bastato poco per indurci alla diatriba, e come tante volte capita, per motivi futili e pretestuosi.
La mia sposa è sanguigna e quindi a me tocca fare il “muro di gomma” per evitare che si trascenda, ma ciò non significa che io non senta la rabbia per le offese gratuite.
Sta di fatto che il dibattito, dopo poche accese battute, è presto finito in un silenzio imbronciato: mia moglie sembrava essersi “sfogata e soddisfatta”, ma da parte mia mi sentivo ingiustamente aggredito, e covavo in cuore un astio acuto, tanto da chiudermi in un mutismo cocciuto e mal tollerante persino della sola presenza della consorte in casa.
Come uscire da questo impasse così pericolosamente inclinato verso un ben conosciuto circolo vizioso di discordia e rancore? Continua a leggere “Iper-dono”

L’orso bruto

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di Andrea Torquato Giovanoli 

Due giorni che non vado a Messa e già mi vedo ruggire dentro la bestia, nel silenzioso tentativo di emergere da quell’apertura che incide così profondamente la mia natura ferita dal peccato originale!

Mi comprenderà chi, come me, patisce un temperamento incline alla brutalità dell’urside, magari non esplicitamente violenta, ma comunque triviale nella sua superba malizia: come una specie di mister Hyde, che nascostamente alberga nei recessi della mia natura, instancabilmente teso a scovare spiragli nel muro della vigilanza che con perseverante fatica applico a me stesso, per sbucar fuori e prendere il controllo della mia umanità, imbecerendola. Continua a leggere “L’orso bruto”

La teoria del buco

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di Marta e Mario G.

Introduzione

Avete mai provato a lasciare per terra una matita, resistendo all’impulso di raccoglierla? Non è caduta a voi… il proprietario, certamente la rimetterà a posto.

Era lunedì, dopo un pomeriggio di compiti “selvaggi”, la matitina rossa spuntava di sotto il tavolo. Dopo cena era ancora lì, ma in compagnia di tante briciole di pane… Volutamente ho aspirato le briciole lasciando l’oggetto al…”suo posto”! Continua a leggere “La teoria del buco”

Gioco di coppia

di Andrea Torquato Giovanoli

A chi ha praticato uno o più sport di squadra nella vita, sarà capitato qualche volta di sperimentare quel particolare stato di grazia nel quale, durante un tempo più o meno breve di gioco, si riesce a cogliere un senso  pieno e spontaneo di comunione con i propri compagni, per cui l’azione ed il  pensiero di ogni singolo componente è in perfetta armonia con quello degli  altri e dell’intero gruppo, tanto che tale situazione si avvicina fortemente  a poter essere descritta con le note parole dell’Apostolo: “erano un cuore  solo ed un’anima sola” (Cfr. Atti 4,32). Continua a leggere “Gioco di coppia”

Darsi una mano

di Marta e Mario G.

Quante volte vostro marito si è offerto di darvi una mano e voi, in una frazione di secondo, come in un film avete già visualizzato almeno cinque possibili catastrofi ambientali? Con il sorriso più bello avete celato questo terrore dicendogli: “No grazie, tesoro, vai pure a riposare, faccio da sola….”.

E lui sollevato da ogni incombenza, orgoglioso di aver offerto la sua assistenza all’adorata mogliettina, con la convinzione di essere stato anche questa volta un bravo marito disponibile, si dirige soddisfatto alla sua postazione informatica: “E’ fatta, ho il pomeriggio libero! E poi a me dà molto fastidio sudare…”.

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La busta del latte

Oggi ho imparato ad aprire la busta del latte. E’ stata una delle cose più difficili che ho dovuto imparare da quando sono sposato, assieme al fatto che il rotolo di carta igienica ha un verso preciso e si tira solo da sopra, mai da sotto (chissà poi perché); che il pane si mette a tavola sempre con la gobba in alto, il dentifricio non si spreme dalla metà ma dal fondo, l’asciugamano delle mani è sempre dello stesso colore di quello del bidet, per tagliare le fragole, le zucchine, i cetrioli, i finocchi, le patate ed i pomodori non basta avere un coltello affilato. Ogni pietanza deve avere la sua misura precisa, seguire indicazioni geometriche ben determinate, che non posso capire, odiando la geometria e le inutili perdite di tempo. Continua a leggere “La busta del latte”