di Andea Torquato Giovanoli
Complice una nottata di sonno più volte interrotto dalle colichine del nostro ultimogenito (ed un bagaglio di stress arretrato da smaltire), mia moglie ed io stamattina eravamo piuttosto intesiti.
Puntualmente al maligno è bastato poco per indurci alla diatriba, e come tante volte capita, per motivi futili e pretestuosi.
La mia sposa è sanguigna e quindi a me tocca fare il “muro di gomma” per evitare che si trascenda, ma ciò non significa che io non senta la rabbia per le offese gratuite.
Sta di fatto che il dibattito, dopo poche accese battute, è presto finito in un silenzio imbronciato: mia moglie sembrava essersi “sfogata e soddisfatta”, ma da parte mia mi sentivo ingiustamente aggredito, e covavo in cuore un astio acuto, tanto da chiudermi in un mutismo cocciuto e mal tollerante persino della sola presenza della consorte in casa.
Come uscire da questo impasse così pericolosamente inclinato verso un ben conosciuto circolo vizioso di discordia e rancore?
Ancora una volta la chiave di lettura di ogni realtà e relazione è Cristo: e, nella vita coniugale più che mai, il passaggio necessario è Maria.
Allora ho messo in atto una strategia che ho esperito come la sola che funziona tutte le volte, in tutti i rapporti, specialmente in quello di coppia: ho adottato la logica della croce.
Quando sono arrabbiato con mia moglie mi metto subito a fare qualche lavoro domestico (che tanto in casa c’é sempre qualche mestiere da fare): così ho iniziato ritirando e piegando i panni asciutti, poi ho preparato il pranzo, quindi ho lavato i piatti ed infine ho dato una pulita profonda a tutti i sanitari.
Non che normalmente non aiuti mia moglie in tali mansioni, ma in queste occasioni mi ci metto di particolare impegno, cercando di espletare i compiti che più mi costano fatica e soprattutto cerco di stare attento all’atteggiamento del cuore: faccio ogni cosa “per” lei, non solo perché se lo faccio io lei non ha da farlo, ma custodendo in ogni cosa il principio di donazione all’altro.
Nell’imitazione di Cristo che muore crocifisso per la Chiesa sua sposa, ma precipuamente, visto che si tratta di faccende domestiche, così come credo facesse anche Maria, durante quei trent’anni trascorsi a vivere semplicemente come sposa e madre, nel nascondimento nazaretano.
E come sempre ha funzionato: il cuore, per poter creare posto all’altro è costretto a svuotarsi ed i liquami dell’orgoglio ferito vengono presto risciacquati via dalla grazia misericordiosa dello Spirito, il quale sempre accorre in aiuto a chi cerca di farsi modello della Sua Immacolata sposa.
Sul finir del meriggio la pace era tornata nella nostra casa e la giornata si è conclusa con il reciproco perdono ed una rinnovata gioia d’essere famiglia.
Perché la via della croce, vissuta in Cristo, conduce SEMPRE alla risurrezione…
Grazie. Lezione mirabile.
Bello!
La fede si vive anche nelle piccole cose quotidiane, è da lì che si costruisce una vita cristiana!
Grazie.
Grazie, Andrea, di aver ricordato la logica della croce e la sua forza: preghiamo il Signore che, soprattutto in prossimità della festa della Esaltazione della Croce, ci insegni sempre più e sempre meglio a metterla in pratica! E’ in essa che troviamo la via per la gioia vera.
L’ha ribloggato su Il Guerriero della Luce.
Andrea: ottima lezione di vta. Tra l’altro oggi la devo proprio mettere in pratica con una che non è mia “moglie”. Spero di riuscirci… perché stavolta la goccia ha fatto traboccare il vaso…
Un grande! Grazie del suggerimento! Dalle prime righe mi sembrava “scene di vita vissuta”, ma poi il finale è sorprendente! Ci proverò! Grazie del consigliio! 🙂
Una bella lezione.
Stefano
bella testimonianza, se posso aggiungere un consiglio,
pregare insieme a voce alta, all’unisono e mani nella mani Padre Nostro e Ave Maria è un toccasana, o anche invocare insieme lo spirito Santo.
Provatelo se già non lo fate.
grazie Andrea. invidio il tuo credo che ti da tanta pace. grazie x ciò che ci trasmetti.
Ecco perchè chi si professa cristiano (ossia colui che perlomeno tenta di seguire l’esempio di Cristo) non può assolutamente concepire il divorzio.
“Quando sono arrabbiato con mia moglie mi metto subito a fare qualche lavoro domestico…”
Veramente una strana reazione: io di solito mi chiudo in taverna con qualche disco a palla in cuffia, oppure suonando la chitarra… E la pace tarda a tornare.
Proverò a farlo anche io, al diavolo il r’n’r 🙂
Insomma…Spic&Span VS Rock&Roll! 😀
Io quando sono incarognita con mio marito leggo una paginetta a caso di Sposati e sii sottomessa… funziona benissimo ihihih
Quando sono arrabbiato con mia moglie mi metto subito a fare qualche lavoro domestico: così ho iniziato ritirando e piegando i panni asciutti, poi ho preparato il pranzo, quindi ho lavato i piatti ed infine ho dato una pulita profonda a tutti i sanitari.
Ammazza, Andrea… 6 proprio un uomo da sposare!
“Quando sono arrabbiato con mia moglie mi metto subito a fare qualche lavoro domestico: così ho iniziato ritirando e piegando i panni asciutti, poi ho preparato il pranzo, quindi ho lavato i piatti ed infine ho dato una pulita profonda a tutti i sanitari.”
Andrea, non è che tua moglie ti fa arrabbiare apposta? 😉
Ero molto, molto arrabbiato… 😉
Quando sono arrabbiata anch’io mi metto a fare lavoretti domestici o leggere un libro, meglio se di Costanza M.
Ma se non si è attenti “all’atteggiamento del cuore” ci si ritrova pieni di rancore. La differenza la fa “il principio di donazione all’altro” e quanto segue
mentre facevi tutto ciò ,la moglie dov’era?
Alberto
Grazie della condivisione. L’ultima volta che abbiamo litigato invece mi sono rifugiato in chiesa. Ero la ad osservare la Croce per un’oretta circa. Lui mi ha guarito e svitato l’orgoglio di dosso… Ero io che ero tutto sbagliato. C’è un motivo vero per cui valga la pena litigare?
bello condividere e scoprire che caschiamo tutti negli stessi errori….
Ecco cosa vuol dire “amate le vostre mogli”. Allora qualche uomo lo mette in pratica! fino ad oggi da quel che ho visto mi sembrava una frase di facciata giusto per controbilanciare il più chiaro e forte “la moglie sia sottomessa” .
Bellissimo…..grazie…ma grazie infinite…………
Piccoli grandi miracoli quotidiani!
grazie davvero