di Costanza Miriano
“Tiziano Ferro risponde al ministro contro le famiglie arcobaleno” – dice Vanity Fair – e chiede “solo di non essere invisibile”.
Allora. Innanzitutto il ministro Fontana non è contro le famiglie con due persone dello stesso sesso, solo, a una domanda fattagli al volo al telefono da una collega, ha semplicemente chiarito un dato di fatto: le famiglie “arcobaleno” (in realtà monocolore) non esistono perché neppure la legge Cirinnà osa definire famiglie due uomini e due donne che non possono generare la vita – li chiama “specifica formazione sociale ” – e non esistono neanche nella nostra legislazione perché le persone possono fare tutto quello che vogliono in privato ma non possono legalmente comprare bambini, affittare uteri e dichiararsi padri o madri di figli che non sono i loro (come non lo può fare nessuna persona anche eterosessuale che non sia unita stabilmente a una dell’altro sesso, e che non abbia superato un lungo iter grazie al quale un magistrato lo abbia valutato idoneo, e uno dei criteri di buon senso è che un bambino sia affidato a un padre e a una madre).
E’ un dato di fatto. Una notazione di cronaca. (E no, è una bufala che ci siano tanti bambini negli orfanotrofi e tanti generosi omosessuali pronti ad accoglierli, a cui vengono negati a causa di noi cattivoni: sono molte più le famiglie che attendono bambini, che i bambini in cerca di famiglia).
Comunque, Tiziano Ferro che chiede di non essere considerato invisibile è davvero esilarante. Il cantante che brilla dal palco di Sanremo e che dalle pagine di Vanity Fair dichiara la sua intenzione di avere un figlio “da solo”, il che vuol dire portarlo via a una madre, quindi che annuncia il suo desiderio di fare una cosa che è contro la ragionevolezza umana, l’amore per l’umanità e al momento anche contro la legge, e ha anche il coraggio di dire che si sente invisibile, è bellissimo.
I cosiddetti diritti delle persone che provano attrazione verso lo stesso sesso hanno negli ultimi anni occupato direi militarmente l’agenda politica dei governi di tutta Europa, pur essendo innanzitutto richieste ideologiche che avevano il solo intento (come per esempio Lo Giudice ha ammesso, e come tutti sanno) di cambiare – per legge – il modo comune di percepire l’omosessualità. I diritti infatti – convivere, intestarsi le eredità, andarsi a trovare reciprocamente all’ospedale e in carcere e moltissimi altri – già c’erano, sono per tutte le persone conviventi indipendentemente dal sesso. Inoltre sono richieste che pur interessando meno dell’1% della popolazione – visto il flop delle unioni civili successivo alla legge Cirinnà – hanno dettato l’agenda politica per mesi e mesi, occupando il Parlamento e inducendo il governo a mettere la fiducia. Il problema è che le elezioni successive a queste operazioni ideologiche, servite ad ammantare di una tonalità progressista i governi di tutta Europa, hanno tutte bocciato i governi autori di dette riforme, come sanno bene Hollande, Cameron, Zapatero, Renzi. Quindi i diritti sono solo un vezzo delle sedicenti elites progressiste, e l’ultimo problema che hanno avuto in Europa le persone omosessuali è esattamente quello di essere invisibili.
E’ così poco virile lamentarsi e fare le vittime. Siate uomini, indipendentemente dalla vostra preferenza sessuale, e abbiate il coraggio di chiamare le cose col loro nome. Ditelo: “desidero tanto un figlio anche se non lo posso fare perché non ho rapporti con le donne. Lo desidero così tanto che sono pronto a pagare una donna perché produca degli ovuli e venga operata e me li venda. E poi sono pronto a pagarne un’altra perché faccia crescere un bambino dentro di sé, lo partorisca e me lo ceda senza poterlo allattare, baciare, accudire come pure è indispensabile al bambino”. Se questo scempio vi viene negato, non siete vittime, non è crudeltà, è legittima difesa.
Nel frattempo, mentre i governi di tutta Europa spendono la loro credibilità per obbedire ai diktat lgbt imposti dall’Europa – a Tirana campeggia una bandiera lgbt in piazza Skanderberg: ce lo chiede l’Europa come condizione per entrare, dicono gli albanesi – le famiglie sono penalizzate fiscalmente, tanto che sempre più coppie si separano per finta, per godere dei benefici fiscali, fanno sempre meno figli (non è principalmente un problema economico ma certo qualche aiuto gioverebbe) e quelli che ci sono non riescono a uscire fuori di casa per la disoccupazione e il costo degli immobili. Sono loro, le famiglie, le vere invisibili. E la cultura radical è nemica della famiglia per una complessa serie di motivi culturali ed economici, per cui si vuole a tutti i costi impedire che il nuovo governo se ne occupi. Qualunque cosa avesse detto Fontana, sarebbe partito il tiro al bersaglio.
Io volevo dire che ho percorso l’Italia in lungo e in largo negli ultimi anni, sono andata in provincia e nelle grandi città, al nord, al centro e al sud. Anche se io parlo solo di famiglia e della mia esperienza e di vita spirituale, quando partono le domande la gente mi chiede spessissimo spiegazioni sul gender ed è lì che partono gli applausi più vigorosi. La gente, le famiglie che portano carichi seri sulle loro spalle, a volte anche carichi enormi, non ne può più di questo birignao sui diritti e si sente lasciata sola. Invito i colleghi dei giornaloni a farsi un giro con me, qualche volta, a impolverarsi le scarpe e a fare l’una di notte ad ascoltare storie. Magari scoprono una cosa incredibile: la realtà.
Non fa una grinza…
… applausi!!!!
L’ha ribloggato su l'ovvio e l'evidente.
Il min. Fontana finalmente dice le cose come stanno!!
Tanti di noi stanno aspettando un cambio di rotta da parte del governo nei confronti della famiglia, spero solo che continui così, dicendo la verità e operando di conseguenza.
Grazie Costanza per il tuo articolo!
Anna Ceschi Berrini
Conosco Fontana e non ci deluderà.
Petizione di sostegno per il ministro Fontana:
http://www.sosragazzi.net/petizione-sostegno-fontana/
Sulla base dell’esperienza politica che ho avuto in tanti anni e delle stesse dichiarazioni del Fontana, non credo assolutamente che si farà marcia indietro su aborto e unioni civili, perché i 5 stelle non sarebbero d’accordo e non conviene politicamente alla lega aprire un fronte polemico con i loro alleati.
Si cercherà di fare una politica natalista, non si faranno passare il decr. Scalfarotto e le adozioni gay, ma aborto e unioni civili, rimarranno dove stanno, come solitamente succede in Italia, quando si tratta dei cosidetti “diritti acquisiti”, perciò, non facciamoci illusioni.
@exdc
forse. se non finisce come in spagna.
Grande Costanza! (“il birignao”…). Si è ora di rispedire al mittente ogni soffio di disinformatia ( ivi compresi quelli sulla 194 che nessuno ha letto veramente…)
Dicono i Padri del deserto: Verra’ un tempo in cui gli uomini impazziranno. E quando vedranno e sentiranno un uomo normale gli diranno “Tu sei pazzo”.
Perche’ non somiglia a loro.
Non meravigliamoci. Chesterton nel 1905 profetizzava: “Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”. E allora sguainiamole!
Grazie Costanza,
oggi avrò visitato il blog almeno una decina di volte perchè attendevo (ero certo) un tuo articolo sulle dichiarazioni del ministro Fontana.
Grazie per aver ribadito come stanno le cose e parlato con verità. Continua così, noi ti supporteremo!
Dio ti benedica!
Fantastica come sempre!
Grandissima
L’ha ribloggato su Felicemente Stanchi.
Su Wikipedia, a proposito di Tiziano Ferro, leggo:
Ha venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo
Su Twitter vedo che ha 1,3 milioni di follower.
INVISIBILE?
Se devono spararle grosse, almeno scelgano testimonial più credibili.
La Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa sul caso di Jack Phillips, il pasticcere del Colorado di idee conservatrici, che nel 2012, quando i matrimoni gay non erano ancora legali nello stato, si rifiutò di preparare e decorare una torta nuziale per una coppia omosessuale, facendo riferimento a questioni religiose e applicando alle torte una specie di “obiezione di coscienza”: il più alto tribunale americano gli ha dato ragione.
https://www.ilpost.it/2018/06/04/corte-suprema-stati-uniti-pasticcere-phillips-coppia-gay/
“idee conservatrici”…
è un cristiano protestante con le idee chiare
Sul tema segnalo anche questo.
http://www.ncregister.com/daily-news/supreme-court-rules-in-favor-of-baker-who-declined-to-make-same-sex-wedding
Evidentemente “c’è un giudice a Washington”. Meglio così.
Questo poveraccio è stato nel tritacarne per sei anni, ha visto i propri guadagni crollare del 40%, ha dovuto rinunciare a metà dei suoi dipendenti, ha ricevuto minacce di morte via telefono… Per il suo gesto è stato paragonato agli schiavisti ed ai nazisti; ma è l’Alliance Defending Freedom, l’organizzazione che l’ha rappresentato legalmente, ad essere elencata dai progressisti come “fomentatrice d’odio”.
E comunque mi pare ci sia in ballo ancora il caso di una fiorista.
Certo, a leggere i giornali in questi giorni sembra che ci siano un botto, ma proprio una marea di persone che da una parte se lo vogliono prendere, dall’altra te lo vogliono mettere……per sicurezza, non si sa mai, mi toccherà proprio camminare con il deretano attaccato al muro, e al bar rigorosamente con le spalle al banco.
:O……..:/…….:D
E con questa battuta di dubbio gusto mi faccio un’idea di quello che è l’immaginario comune… Peccato che le cose non stiano proprio così, ma pazienza: gli omosessuali sono esclusivamente “coloro cui piace prenderselo e metterlo” e che per stare sicuri “ti costringono a camminare con le spalle attaccate al muro”.
Ovviamente, pensarla così, preclude anche solo l’idea che come tutte le persone abbiano un’affettività e tutto quanto in una persona non si riduce alla sola genitalità. Va bene, grazie.
Ora che torno in strada mi metterò a chiedere ai maschi che incontro se vogliano mettermelo o vogliano prenderselo. Così, se non l’ho fatto in 40 anni, è ora che cominci ad adeguarmi, così che la mia realtà personale si adegui a quello che lei pensa…
Buona giornata
@Luigi igiul,
forse (dico forse) il commento – certo non forbito – di Pierpaolo, si riferiva più alla situazione generale odierna post-finalmentevaratogoverno e dove l’immagine di “prendersela in quel posto” è sempre stata metafora di un “fregatura” data o presa (è metafora assodata – che piaccia o non piaccia e cha le sue ragioni).
Se così non fosse si potrebbe invece dire – tanto per restare in tema – che è commento fatto con il c#lo, non sufficiente però, credo e spero, a farti cambiare le tue abitudini in luogo pubblico.
Tranquillo Bariom, non cambio atteggiamento per un commento del genere. Per il resto, credo che il commento non facesse riferimento alla fregatura, quanto al fatto che dopo le dichiarazioni del ministro, si è ottenuto l’effetto – prevedibilissimo – di vedere molta gente sostenere la “causa” lgbt (con tanto di donazioni da 10 € all’Arcigay tutte a nome del ministro).
@Luigi igiuL
Il tuo ultimo commento mi è incomprensibile. Partiamo dalla questione secondaria: i 10€ donati all’Arcigay. Io conosco persone che, dopo aver sentito Fontana, hanno fatto donazioni alle organizzazioni che combattono per gli stessi valori (da SOS Ragazzi a CitizenGo). Che magari sono un po’ meno esibizioniste dell’Arcigay e non sentono la necessità di comunicare la cosa ai quattro venti. Come vedi, questo è un non-argomento. Ma è la cosa meno importante.
Tu sopra ti sei lamentato per il pregiudizio che circonderebbe gli omosessuali, che non comprenderebbe il discorso “affettivo” ma verrebbe dai più ridotto a quello erotico. Vorrei seguirti, ma se mi citi l’Arcigay (e tutta l’allegra compagnia) rimango basito. Perché se lasciamo perdere i discorsi da talk-show, in cui ognuno può dire tutto quello che vuole scollegandosi dalla realtà, incluso che mi ridurrà le tasse,
e guardiamo invece cosa _fanno_ queste associazioni quando sono lasciate libere di agire, io vedo: i gay pride, i locali allegri (sulle cui attività abbiamo avuto ampia documentazione p.es. ma non solo da Le Iene) e i tentativi di educazione dei bambini nelle scuole, con tanto di riferimenti anatomici e (dis)educazione sessuale. Io vedo erotismo ovunque nei fatti, e affettività solo a parole.
Tanto per fare un solo esempio visuale tra mille, quella che riporto sotto è una foto scattata al recente gay pride di Bergamo (*): è ritratto Papa Francesco sovrapposto con il rossetto sovrapposto ad un corpo in bikini, vicino ad un tizio vestito in cuoio e borchie come un cane. Sarebbe un esempio di filiale affetto verso i Santo Padre?
Dunque, come vedi lo stereotipo eroticista sugli omosessuali di cui ti lamenti è diffuso in primis proprio dall’Arcigay e gaia compagnia, che citi come l’esempio di reazione alle dichiarazioni di Fontana. Una bella contraddizione, no? Luigi, che famo, stiamo a prenderci per il culo (in senso figurato)?
https://i2.wp.com/www.marcotosatti.com/wp-content/uploads/2018/05/Schermata-2018-05-21-alle-14.44.39.png
(*) Non posso esimermi dal commentare che a Bergamo varie associazioni avevano proposto un Rosario di riparazione, che è stato contestato da tutti e fermato dallo stesso vescovo: con la scusa che si incrinava il rapporto di “rispettoso dialogo” tra il mondo cattolico e l’associazionismo omosessuale. L’immagine è un esempio di quel rispetto e di quanto saggio sia il vescovo di Bergamo. I dettagli sul sito di Tosatti: https://www.marcotosatti.com/2018/05/21/papa-francesco-al-bergamo-pride-mi-raccomando-niente-preghiere-di-riparazione-lo-vuole-la-curia/
@Fabrizio,
Il mio secondo commento era per Bariom e la sua interpretazione tirata coi denti del commento di Pierpaolo. E che sia tirata coi denti lo dimostra il fatto che non credo si potesse leggere nelle parole di Pierpaolo un riferimento alle fregature legate alla politica. A meno che non si pensi che c’è gente cui piace essere fregata (il pigliarlo, appunto). Dopo che Fontana ha parlato, c’è stata una insurrezione di tanti che, provocatoriamente, han donato 10 € ad Arcigay, facendolo a nome di Fontana. Proprio perché era una provocazione è stata sbandierata ai 4 venti. E così, se ne è tratta la conclusione che quelli cui piace “prenderselo e metterlo” fossero tantissimi, quasi la maggioranza.
Quanto al messaggio veicolato da Arcigay, stendiamo un pietosissimo velo. Fanno più danno che bene certe modalità di presentazione al grande pubblico e molti dei miei amici e conoscenti omoaffettivi, come me, non le condivide.
“Tirata coi denti…”
Guarda io non avevo alcun interesse a tirare un bel nulla.
La prossima volta vedrò di tirarmene fuori (anzi non entrarci per nulla).
Non solo, caro Fabrizio. Va anche e sempre sottolineato che quand’anche l’affettività fosse un aspetto essenziale e addirittura dominante sull’aspetto erotico, comunque una relazione omoerotica resta una relazione gravemente sbagliata, sia sul piano biologico, perché insensata e fallimentare, sia sul piano morale, perché diametralmente opposta al piano di Dio. Quindi anche volendo ammettere la possibilità di una componente affettiva molto forte nelle relazioni omoerotiche, ebbene l’affetto non può santificare la perversione.
Non c’è e non può esserci niente di buono in una relazione omosessuale. E’ solo un’autostrada per l’inferno. Prima se ne esce e meglio è.
@Giancarlo, nessun affetto può “santificare” alcuna perversione…
Anzi anche sul tema dell’affetto (o affettività per meglio dire) c’è sempre da fare un discernimento.
A cosa porta o può portare una determinata affettiviatà non controllata e dominata?
A cosa porta l’affettività non controllata e dominata, di un uomo sposato verso una donna che non è la propria moglie – o viceversa?
A cosa porta l’affettività non controllata e dominata, tra due giovani che iniziano poi i loro rapporti prematrimoniali per arrivare a convivenze più o meno protratte nel tempo (perché convivenza è anche una lunga vacanza…).
A cosa porta l’affettività non controllata e dominata, di un consacrato/a verso un’altra persona diversa da Dio?
A cosa porta l’affettività non controllata e dominata, di chiunque verso una persona dello stesso sesso?
E via di seguito.
@Bariom
Perfetto.
Non ho nulla contro gli omosessuali ! Se mi credi, bene, sennò, ‘stamattina ti sei alzato un pò storto e vedi tutto storto….pazienza.
Guarda, non scrivo altro, tanto la natura è quella che è, bellissima e intransigente: ma chi vuole devastarla e pervertirla mi troverà sempre contrario, STOP.
@Fabrizio, si chiamano persecuzioni che non sono mai un letto di rose…
Chi ha il coraggio di testimoniare la propria Fede e non cedere il passo sa a cosa va incontro.
Ma da tutto lo libera il Signore e tutto gli sarà accreditato secondo giustizia.
Oggi ho letto questa notizia e le dichiarazioni del ministro Fontana… Quanta speranza che tutto ciò non venga spazzato via in fretta!!
Brava Costanza
e il discernimento?
http://www.iltempo.it/politica/2018/06/04/news/governo-gay-lorenzo-fontana-ministro-famiglia-omosessuali-insulti-social-1070304/
Grazie Costanza—-
Tant’è, che si inizia dalla frutta,… il pasto!
Siamo giunti nella condizione, di essere ” fuori luogo” e “fuori posto”!
Armiamoci di coraggio, e… tanta pazienza! Siamo solo alla frutta.
Gentile Costanza, estenda l’invito finale anche a qualche vescovo/cardinale in fregola discernente/includente, chissà mai che ne abbia qualche beneficio in termini di comprensione della realtà e anche di autentico “odore di pecore”!
Dalla Svizzera con profonda ammirazione. Quando lo mandate da noi un ministro che ha il coraggio di richiamare la verità tutta intera?
Semplicemente…GRAZIE!!
Sei sempre grande! Ultimamente sento dire un sacco di fregnacceu su aborto, LGBT etc da Vittorio Zucconi e quel mezzo giornalista di Buffoni su radio capital. Avrebbero bisogno di una bella pettinata e solo tu sai fare delle belle acconciature…
Non fa una piega! 👏👏👏
Magistrale! Ma i colleghi non verranno a sporcarsi le scarpe perché la realtà è testarda, diceva qualcuno, e solo chi ha gli occhi spalancati e il cuore aperto ne può sostenere lo sguardo.
Grazie, chiara, chiarissima come sempre
È palese che l’invisibilità di cui parla Tiziano Ferro è riferita a tutti quei cittadini di cui viene negata l’esistenza. Il fatto che tu non lo abbia capito e parli della sua visibilità personale come cantante citando il palco di Sanremo la dice lunga..direi che non c’è bisogno di aggiungere altro.
@Giovanni
È palese che il tuo ragionamento la dice lunga su quanto la gente ormai abbocchi a esche, peraltro pure molto rozze. Tu “non dici altro”, ma io invece dico altro, perché posso dimostrare quello che sostengo.
Dove sono questi “invisibili a cui viene negata l’esistenza”? O mi si dimostra che esistono con argomenti solidi o non esistono. Un argomento – solido fino ad un certo punto, perché si tratterebbe di un caso singolo, ma è meglio di niente, un punto di partenza – può essere un esempio eclatante: per l’appunto il “testimonial” di cui parlavo sopra. Ora, dalla definizione di “testimonial” leggo:
Con esso si definisce un procedimento che associa l’immagine e la testimonianza di una persona considerata rappresentativa (un esperto, una celebrità, un opinionista, un consumatore-tipo) ad una causa o ad un prodotto per rafforzarne la credibilità.
Come vedi, nel caso di Ferro la questione cade proprio per quello che ho scritto sopra: non può essere considerato rappresentativo degli invisibili. Lui approfitta della propria visibilità per dare una testimonianza che però è di per sé fasulla per contraddizione intrinseca.
Qui, per esempio, si trova un elenco di testimonianze non farlocche:
https://www.lifesitenews.com/news/chaste-same-sex-attracted-christians-counter-pope-francis-god-did-not-make
Daniel Mattson, Thomas Berryman, Anita Angelo, Joseph Sciambra, Paul Darrow, Kimberly Zember, George Carneal, Adonis Bemish, Ron e Fetima McCray: omosessuali convertiti che testimoniano il malessere della propria precedente condizione, prima della conversione. E testimoniano cose reali, che hanno vissuto sulla propria pelle, non farlocche come una star della canzone nota in tutto il mondo che si mette in testa di parlare per quelli che hanno esperienze di vita completamente diverse dalla sua. E non sono un caso isolato, ma una decina di persone provenienti da contesti diversi (e ovviamente non sono gli unici al mondo).
Quello che salta agli occhi è che Mattson e tutti gli altri non sono personaggi famosi come Ferro, non sono ricchi come Ferro, non hanno l’industria dell’entertainment, il business più ricco e potente del mondo, che fa loro da megafono. E qualcuno tenta pure di silenziarli.
@ Fabrizio
Qui siamo nel classico caso di “indico la luna ma tu guardi il dito”. Mi sento quasi stupido a replicare.
gli “invisibili a cui viene negata l’esistenza” sono appunto “Le famiglie arcobaleno non esistono” cit. Lorenzo Fontana.
Qui non c’è un problema di pensarla in un modo od in un altro, qui c’è proprio un problema di comprensione di significati all’interno del significante. Un dialogo che non può proseguire in quanto non esiste.
Tu sopra hai scritto:
È palese che l’invisibilità di cui parla Tiziano Ferro è riferita a tutti quei cittadini di cui viene negata l’esistenza.
È palese che “i cittadini” sono individui e non sono famiglie né altre aggregazioni sociali. Come dice Bariom, nessuno nega l’esistenza di nessun individuo: sono persone che pagano le tasse, ricevono servizi, bene o male come tutti i cittadini italiani, lavorano, passano il tempo libero come loro aggrada, votano, eccetera. Non si vede come si possa sostenere che in quanto individui siano invisibili e non abbiano gli stessi diritti degli altri.
Certamente non sono famiglie. Certamente non può esserlo Tiziano Ferro che “da solo” pretende di avere un figlio. Da solo può al massimo spararsi una manovella e non mi risulta che da quegli atti solitari nascano bambini (se così fosse, la terra sarebbe veramente sovrappopolata). Né possono riuscirci due donne o due uomini, in questo caso anche in coppia. Se poi pensano di comprarsi i bambini, allora siamo alla compravendita di esseri umani e gli individui invisibili, come è stato spiegato, sarebbero altre persone. È proprio nei titoli di giornali compiacenti, che leggo in questi giorni, “registrato figlio di due mamme” che c’è l’invisibile: il padre (così come al contrario, la madre per i “figli di due padri”). E qui lo scandalo dell’invisibilità è addirittura sancito da linguaggio truffaldino.
Peraltro è piuttosto evidente che nessuno nega l’esitenza di nessuno in quanto persona (che sia cantante o netturbino).
Se poi Ferro ha questa preoccupazione di supposta imposta invisibilità della sua persona è problema suo.
Molto puntuale invece la sottolineatura dell’invisibilità (anzi dell’annullamento totale) solitamente imposta da contratto, della madre del figlio che Ferro vorrebbe “anche da solo”.
Invisibilità imposta da tutti coloro che lo hanno preceduto in questa follia.
Invisibilità di cui si dovrà dare ragione anche ai figli cresciuti, che delle loro madri o padri chiederanno ragione…
Ma forse @Giovanni di questi “invisibili” (padri e madri) non è molto preoccupato… quindi direi che “non c’è da aggiungere altro”.
Grazie Costanza, riesci sempre e con semplicità a dare consistenza ai miei pensieri.
Mi infondi il coraggio e le risposte per testimoniare/difendere/sostenere quello che dovrebbe essere ovvio.
Brava Costanza! Grande Costanza!
Io se fossi gay mi sentirei abusato e non certo invisibile!
Grazie Costanza! Sei di una chiarezza disarmante!! la Verità non si può nascondere!
Finalmente qualcuno normale che dice le cose normali Basta con le menzogne! Progressisti il peggio del peggio!
Sto ascoltando l’intervento della Senatrice di liberi e uguali … pronti via, subito si è scagliata contro il ministro Fontana … minaccia chi per caso volesse abolire la 194 … ma chi ha mai detto che una legge non può essere modificata o abolita?
Smentiamoli e distruggiamo questa “dittatura” del pensiero unico. Forza Fontana!
OTTIMA!!!
Complimenti Costanza.
Articolo formidabile.
Marina
La profezia di Suor Lucia: «Lo scontro finale tra Dio e Satana è su famiglia e vita»
La veggente di Fatima lo ha scritto al cardinale Carlo Caffarra. «La Madonna gli ha già schiacciato la testa»
Dio contro Satana: l’ultima battaglia, «lo scontro finale», sarà sulla famiglia e sulla vita. La profezia è di suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima di cui il 13 febbraio scorso è cominciato il processo di beatificazione.
LA RISPOSTA DELLA SUORA
In quella lettera di Suor Lucia è scritto che lo scontro finale tra il Signore e il regno di Satana sarà sulla famiglia e sul matrimonio. «Non abbia paura, aggiungeva, perché chiunque lavora per la santità del matrimonio e della famiglia sarà sempre combattuto e avversato in tutti modi, perché questo è il punto decisivo».
LA COLONNA PORTANTE DELLA CREAZIONE
La suora di Fatima sosteneva che la Madonna ha già «schiacciato» la testa a Satana. «Si avvertiva – prosegue il porporato – anche parlando con Giovanni Paolo II, che questo era il nodo, perché si toccava la colonna portante della creazione, la verità del rapporto fra l’uomo e la donna e fra le generazioni. Se si tocca la colonna portante crolla tutto l’edificio, e questo adesso noi lo vediamo, perché siamo a questo punto, e sappiamo “
Se poi qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che questi vogliono far diventare invisibili le famiglie normali, legga un po’ qui:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-5801847/Fury-family-court-judge-said-applaud-end-nuclear-family.html
Un altro bell’esempio di giudice inglese (naturalmente presiede proprio alle questioni di famiglia: è noto per aver forzato ad abortire una minorenne che non voleva, “nel suo migliore interesse”): dobbiamo essere lieti che lo stesso concetto di nucleo familiare stia per essere distrutto.
@Fabrizio
Ricordo da altri commenti che non hai grande per il tuo concittadino de Andrè, però tutti questi giudici inglesi ricordano un po’ il famoso giudice della canzone. Quello studiava e faceva carriera animato dal desiderio di vendetta per essere stato giudicato per tutta la vita in base alla statura. Questi sembrano essere arrivati alla loro posizione con il sogno di vendicare altre ingiustizie subite (magari in famiglie problematiche?). L’atteggiamento interiore deve essere un po’ quello gentilmente espresso nella canzone:
“Fu nelle notti insonni, vegliate al lume del rancore,
Che preparai gli esami, diventai procuratore,
[…]
Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male,
[…]
Ed affidarli al boia, fu un piacere del tutto mio…
Se anche il prorpio vissuto, il proprio passato, non è redento da Cristo, nessuno è esente da essere “figlio della propria storia”, con tutto ciò che ne consegue.
non hai grande per il tuo concittadino de Andrè
No, ma riconosco a chiunque il giusto quando dice qualcosa di giusto (in quel caso, al netto di alcune espressioni inaccettabili rivolte ad intere categorie di persone).
Stranamente quella canzone non la sento mai cantare dai fan di de André: così come “Il gorilla”, il cui finale descrive una certa “disavventura”, su cui non vado in dettagli, per un giudice iniquo:
piangeva il giudice come un vitello
[…] come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po’ originale
aveva fatto tagliare il collo.
Va detto che in entrambe c’è un inaccettabile fondamento di anarchismo ed un’ostilità a priori per l’autorità. Però strano che i suoi fan non le cantino più, perché se la tirano tutti un po’ da anarchici, che fa sempre cool.
Oggi uno che che scrivesse canzoni con quei testi finirebbe subito in galera, con PD e M5S sul banco degli accusatori.
Tornando a noi, questi deliri dei giudici inglesi erano inevitabili: togli la regalità di Cristo, e le corti supreme – visto che i re oggi sono solo pro forma – inevitabilmente diventano dio.
Stranamente quella canzone non la sento mai cantare dai fan di de André: così come “Il gorilla”
forse perché non sono esattamente canzoni di De Andrè o lo sono solo in parte, infatti Il Giudice è l’adattamento di una poesia di Edgar Lee Masters dall’Antologia di Spoon River, e Il Gorilla è la traduzione di una canzone di George Brassens.
Beh, ma che abbia preso a pieni mani da Spoon River i suoi fan lo sanno; un po’ meno forse sanno che ha preso a piene mani anche da Brassens (non mi pare molto noto in Italia, ma forse mi sbaglio); e comunque non solo per quelle due canzoni…
È che i “rivoluzionari” degli anni ’60 detestavano l’autorità, incluso quella giudiziaria, che all’epoca si opponeva loro: qualche decennio dopo il potere l’hanno conquistato, specialmente quello giudiziario, e per questo non lo criticano più, anzi… È sempre il solito giochetto dei rivoluzionari.
@ Fabrizio
È vero, in quegli anni era forte la contestazione dell’autorità. e la critica alla pensa di morte, impersonata dal giudice, era un’arma forte in questo senso. Tanto più forte in quanto si trattava di un’ingiustizia portata avanti fin dall’inizio dei tempi, accettata da ogni autorità, Chiesa compresa, al massimo considerata un male necessario per la sopravvivenza della società (seppur con qualche isolata voce contraria, come qualla di Thomas Moore). Poi si è visto, almeno qui in Euripa, che la criminalità resta più o meno la stessa, pena di morte o meno.
Ma ciò rende ancora più contraddittorio il fatto che la stesso progressismo che toglie allo stato il diritto di eliinare i suoi cittadini colpevoli, vuole dargli oggi il diritto di eliminarne di innocenti.
Poi si è visto, almeno qui in Euripa, che la criminalità resta più o meno la stessa, pena di morte o meno.
Questo lo dici tu.
E’ quanto meno, indimostrabile…
Grande Costanza, finale da urlo!
beh,adesso do “famiglie” ce ne saranno,obbligatoriamente,un po’ di più.
siccome gli euroburosauri non ne venivano a capo,troppi popoli da quell’orecchio non ci vogliono sentire, ha bypassato la faccenda con una sentenza della corte europea di giustizia. i giudici hanno esteso la nozione di coniuge alle persone dello stesso sesso. e gli stati membri non possono opporsi: le nozze omosessuali valgono anche nei paesi che non prevedono tale unione.
così sarà perfettamente inutile fare o meno una legge del genere. basterà andare a sposarsi in un paese che prevede tali “nozze” che il coniuge rimarrà tale dappertutto.
alla faccia del bicarbonato di sodio.
Questa “unione europea” è stata ed è un gran bel grimaldello in mano al principe di questo mondo!
Non per nulla le sue (dell’europa) radici Cristiane, sono state rinnegate sin dalla sua fondazione.
sono state rinnegate sin dalla sua fondazione.
Almeno sono stati coerenti. Comunque ora dobbiamo far saltare il grimaldello.
p.s.
scommettiamo che la prossima sentenza verterà sul fatto che il figlio comprato o “fabbricato” per tali coppie sarà “figlio” a tutti gli effetti in qualinque stato dell’unione? con tanti saluti ai comuni che registrano o meno tale fatto.
Buongiorno Costanza, nel Suo articolo cita una coppia costituita da due uomini: vorrei sapere cosa pensa del caso analogo ma con coppie costituite da due donne.
GlieLo chiedo perché ho notato che si tende a fare una distinzione tra i due casi: per esempio, il sindaco di Milano ha recentemente registrato gli atti di nascita dei figli di quattro coppie di donne, mentre per il caso analogo ma con coppie di uomini ha deciso di prendere tempo chiedendo indicazioni al governo. Grazie.