Da ragazzina ho letto il libro di Segal e l’ho trovato inutilmente melenso: per cui concordo totalmente con don Fabio.
Non esiste alcuna relazione umana che non richieda la disponibilità a chiedere e a concedere il perdono.
Piuttosto dovremmo domandarci quante volte quel perdono lo chiediamo pro forma, già certi di ottenerlo e quindi approfittando in modo disonesto dell’ amore dell’altro.
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Via, non la facciamo tanto lunga, non si parlava né del libro né del film, ma della frase, che va presa al volo, per quello che é, e presa al volo si capisce subito cosa vuol dire, e va benissimo così…
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forse dà più fastidio quel “significa” messo lì come un assunto
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Degna di un bacio perugina.
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…però se ti fa schifo la frase almeno ti mangi il cioccolatino
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Lettera ai Milanesi:
“Unioni civili, Curia: Milano a rischio poligamia”
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“AMARE” c’è scritto, non: peccato originale, colpa, inginocchiarsi, perdono, eccetra eccetra…
Da ragazzina ho letto il libro di Segal e l’ho trovato inutilmente melenso: per cui concordo totalmente con don Fabio.
Non esiste alcuna relazione umana che non richieda la disponibilità a chiedere e a concedere il perdono.
Piuttosto dovremmo domandarci quante volte quel perdono lo chiediamo pro forma, già certi di ottenerlo e quindi approfittando in modo disonesto dell’ amore dell’altro.
Via, non la facciamo tanto lunga, non si parlava né del libro né del film, ma della frase, che va presa al volo, per quello che é, e presa al volo si capisce subito cosa vuol dire, e va benissimo così…
forse dà più fastidio quel “significa” messo lì come un assunto
Degna di un bacio perugina.
…però se ti fa schifo la frase almeno ti mangi il cioccolatino
Lettera ai Milanesi:
“Unioni civili, Curia: Milano a rischio poligamia”