Il Comitato

Costanza ha ricevuto questa mail dal Comitato delle Mantidi Religiose. Teme che per lei non ci siano più possibilità di recuperare i gravi deficit. L’unica speranza per lei è riposta nel fondato sospetto che l’autrice dello scritto possa essere la sua amica Giuliana Zimucci.

Gentile Signora,
il Comitato delle Mantidi Religiose ha l’onore di invitarLa a partecipare al
nuovo corso di formazione dal tema “Come rimanere sullo schermo senza
farsi togliere la parola”. Il corso è a titolo completamente gratuito. Ma
solo per Lei, cara Signora Miriano! è stata scelta come vincitrice dal nostro
Comitato dopo una selezione a cui hanno partecipato migliaia di donne.
Capito? una incredibile fortuna? no.
 Semplicemente il Comitato ha ritenuto che Lei fosse ampiamente bisognosa di questo ambito premio! Fortunate e beate, le vincitrici, perchè loro sarà il regno televisivo! Ora si chiederà certamente
quali siano stati i criteri di valutazione che ci hanno portate a raggiungere
in modo unanime il verdetto. Piccola parentesi: ovviamente il Comitato è
composto da sole donne, tutte rigorosamente indignate (da tutto, si badi bene!). Per prima cosa abbiamo esaminato il Suo aspetto: si rende conto che Lei ancora va in giro per gli studi televisivi vestita da donna-con-la-gonna? La prima lezione quindi verterà sicuramente sull’abbigliamento. Il look giusto prevede un tailleur giacca-pantalone, possibilmente gessato, da indossare con scarpe basse, niente tacchi oltre i 4 cm, perchè richiederebbero un esercizio di stile nella camminata che la donna dinamica, sempre in competizione con l’odiato maschio-macho, non potrebbe sostenere (e poi vederLa sullo sgabello di RaiUno in tailleur sarebbe decisamente più destabilizzante per il conduttore di turno e più solidale con l’intervistatrice). Secundis, le scollature con vista spalla. Basta con questa vanità della clavicola! Da oggi, solo camicie, grazie.
E poi il nero…. suvvia, Costanza cara! Il nero sarà un must dell’eleganza ma
oggi la donna vuole i colori pastello, che non urtino troppo i vicini di schermo. In terzo luogo: la pettinatura.
 Abbiamo notato con disgusto, noi del Comitato, il suo caschetto mechato. Ma come non lo sa? la donna veramente emancipata e indignata oggi rispetta la natura, è ecocompatibile anche dal parrucchiere. Quindi, niente colpi di sole, capelli almeno sulle spalle (mica si può andare tutti i mesi dal coiffeur!) e per chi ha i capelli bianchi, niente tinta! Molto più apprezzabile un bel sale-pepe tipo Barbara Alberti (se poi i capelli sono raccolti in una crocchia, ancora meglio! beate le portatrici di crocchia perchè di esse è il primato letterario di genere femminile).
Passiamo ora al linguaggio. Non ci siamo. Proprio non ci siamo, cara signora.
Lei va in un programma di massimo ascolto tra le superstiticasalinghe (povere
donne! relegate in casa da uomini oscurantisti e retrogradi), e ci parla di
sottomissione. Ma andiamo! e lo fa anche con tono sicuro ed educato, senza
sgomitare, lasciando la parola agli altri ospiti e al pubblico sugli spalti
(beati quelli perchè di essi è il sacro microfono!). Insomma, ci può stare
che Lei abbia scritto senza troppo scherzare un libro che come sottotitolo (con Lei c’è sempre qualche -sotto, che diamine!) ha una parola ormai relegata
nelle tenebre. Ma che lo presenti con tutta questa modestia…. Non ci sta bene! E qui entra in scena la seconda parte del nostro corso. Troverà molto utile le
nostre 30 ore di lezione su come far valere le proprie idee. Non è solo una
questione di toni, è una questione di termini!
Scelga bene le parole, mia cara.
Se vuole essere ascoltata, la smetta di parlare di ruoli definiti. Oggi tutti
possono fare tutto. E bene anche! Lo dica con decisione, mi raccomando. Non sorrida però. Chi vuole essere preso in considerazione non deve mai sorridere. Anzi, un velo di tristezza è condizione essenziale per far passare come vere e
credibili le proprie idee. Attenzione però…. il vero è vero solo se anche gli interventi altrui hanno all’apparenza  un fondo di verità. Su questo il nostro corso è preciso e puntuale. Una delle lezioni cardine prevede che non si portino mai le proprie idee come vere in modo assoluto. Ci basta poter esprimere un’opinione. La legge garantisce la sacralità dell’opinione (momento di silenzio, grazie).
“La  mia opinione finisce dove inizia la tua” : è il comandamento del Comitato (come siamo garantiste, noi!). L’ultima parte del corso che ci pregiamo di offrirLe (rigorosamente gratis, badi bene!) è intitolata “Argomenti scorretti”. Qui viene la parte più dura.  Almeno per lei. La nostra indignata insegnante La aiuterà a liberarsi di quel fastidioso argomento che sempre ricorre tra le pagine del Suo irritante libretto (mi perdoni, ma mi è uscito spontaneo, cavolo mi sono trattenuta fino adesso). DIO. Basta parlare sempre di questo non ben identificato creatore, e basta parlare di quel suo figlio! gli storici vi hanno dato ragione, ok! Gesù è esistito davvero. Non vi basta? a Lei e a tutta la sua combriccola di seguaci di quel suo blog squinternato…. Parlatene pure, scannatevi pure su morale, comportamento, amore. Ma non parliamo di preghiera, miracoli, rosari, sacrificio, martirio, RESURREZIONE!  a noi del Comitato si gonfiano le vene sul collo! Nessuno di voi può dimostrare che un morto possa essere ancora in vita, è contro ogni legge della sacra scienza moderna (altro momento di silenzio).
Per non parlare del vecchietto fuori di testa, da Lei tanto difeso, che siede
in quell’angolo oscuro che è lo Stato Pontificio…..
Noi Mantidi Religiose siamo fiere di poter avere, dopo secoli di dominio
maschile, uomini da mandare a buttare la spazzatura o da disturbare mentre guardano la partita, e non siamo disposte a tollerare da una del nostro genere (krumira! ndr) consigli su come far funzionare un matrimonio, istituzione che ci è stata imposta da un antico retaggio culturale.
Quindi, La prego, signora Miriano, di partecipare con fervore e la giusta
carica di indignazione al nostro prezioso corso di formazione.
Se non ora, quando? Il Comitato

66 pensieri su “Il Comitato

  1. Giuseppe

    “e non siamo disposte a tollerare da una del nostro genere (krumira! ndr) consigli su come far funzionare un matrimonio,.”
    Beh si potrebbe far qualcosa per far fallire i fidanzamenti? Rimuovendo questi, si risolve anche il problema matrimoniio o no?

  2. Gabriele Amadei

    In effetti Sgarbi ‘buca’ molto lo schermo… 😉 … ma la Terra ha bisogno di sale, non di pepe, che ce n’è abbastanza in giro!

  3. Un famoso generale, di servizio in Russia, andando a Parigi per farsi curare le ferite, portò con sé un giovane prigioniero turco. Alcuni dottori della Sorbona (dogmatici come i dervisci di Costantinopoli) addolorati dal fatto che il povero turco dovesse esser condannato in eterno per mancanza di istruzione religiosa, solecitarono assiduamente Mustafà a farsi cristiano, e gli promisero – per incoraggiarlo – molto buon vino in qusto mondo e il paradiso nell’altro. Questi adescamenti vinsero la sua resistenza, e dopo essere stato ben istruito e catechizzato, il turco si apprestò a ricevere i sacramenti del battesimo e della eucarestia. Il prete, tuttavia, per far bene le cose, continuò a catechizzarlo, e il giorno dopo la comunione gli chiese di nuovo; “Quanti dèi ci sono?”.
    “Nessuno” , risponde Benedetto, questo era il suo nuovo nome.” “Come nessuno?” grida il prete. “Sicuro – dice il buon proselite – mi avete sempre insegnato che che c’è un solo Dio ;: e ieri me lo sono mangiato.” Ecco le dottrine dei nostri fratelli cattolici. Ma noi vi siamo così avvezzi che non ce ne meravigliamo punto, anche se in futuro potrà risultare difficile persuadere la gente che qualche BIPEDE IIMPLUME abbia abbracciato principi simili. E c’è da scommettere mille contro uno che i popoli futuri avranno nel loro credo articoli altrettanto assurdi, cui daranno un devoto e implicito assenso.
    MPLUME abbia abbraccoato principi simili. E c’è da credere che i popoli futuri avranno

    1. Daniela Yeshua

      Io non ti ho mai fatto mancare la carta igienica a casa nostra,  Alvisù.

      Ora non vedo perchè continuare a comprare questi giornaletti delle giovani Marmotte UAAR.

      (- Mmhhh…sentite qua che dolcezza…niente di meglio mentre si studia lo stress patologico)

    2. giuliana z.

      Alvise. una persona della tua intelligenza non dovrebbe abbassarsi a riciclare le porcherie degli Uaarrini. Posso accettare che consideri Leopardi e Dante dei cattivi scrittori, ma non mi dire che quella lì è invece buona lettura.

    1. Fabio Bartoli

      Posso sbagliare, perché i miei studi filosofici risalgono al secolo scorso, però ricordo che Kurt Goedel era un matematico, il padre della Cibernetica in effetti e il suo terzo postulato (più che teorema) asserisce suppergiù che non si può verificare un elemento di un sistema senza riferirsi ad un altro elemento esterno al sistema stesso.
      Ricordo che quando studiavo filosofia e ascoltai la prof. enunciarlo pensai che come prova dell’esistenza di Dio funzionava assai meglio delle cinque vie tomiste… il che non mi impedì allora di andare subito dopo a fumarmi uno spinello con la ragazza del mio migliore amico (e tutto ciò che ne seguì), ma questo naturalmente è un’altra cosa, sapere che Dio c’è e fare la sua volontà son due bestie assai diverse

      1. Giuseppe

        Non ti sbagli affatto:
        1) teorema dell’incomletezza di Goedel: dimostra che nessun sistema è coerente, ossia che qualunque siano le basi di un sistema logico formale queste non spiegano lo sviluppo dell’intero sistema . In pratica prese i Principia Mathematica di Russel e Whitehead, li formalizzo per ridurli ad un insieme logico e didostro che neanche il sistema logico per eccellenza (cioè la matematica) è incoerente.
        2) la prova di Dio è assolutamente assurda: cioè è realistica (probabilmente è un omaggio alla sua moglie cattolica, benchè divorziata) ma per me è assolutamente incomprensibile, anche perchè ….incomprensibilmente Antiseri Reale non lo spiegano!

  4. Erika

    Simpatica la mail ! 🙂
    Però devo fare una confessione.
    Io sono tra le terribili virago-mantidi religiose-arrabbiate e indignate.
    Non ho la crocchia sale e pepe, però ammetto che mi piacerebbe avere un look alla Barbara Alberti quando avrò la sua età.
    Non sono arrabbiata coi maschi. Non mi sembra che mio marito e i miei amici si sentano minacciati da me (anche se forse dovrebbero…sono pur sempre cintura nera di karate…)
    Mi lavo regolarmente, mi trucco un po’ e faccio persino la ceretta.
    A questo punto sarebbe legittimo che vi chiedeste: allora che vuoi?
    Vorrei solo spiegare i motivi della mia indignazione(che comunque va e viene, non è mica una condizione costante:-) )
    Mi indigno quando gli essere umani, uomini o donne che siano, vengono trattati senza il rispetto che meritano, che siano esuli politici o ragazzine sgallettate che vogliono lavorare in tv. Tutto qua. E vi assicuro che ci sono anche tanti maschietti indignati per gli stessi motivi.
    Per il resto che dire…è vero che a volte nella foga di difendere le proprie convinzioni alcune donne diventano aggressive e assai sgradevoli, mentre ho sempre apprezzato la grazia di Costanza Miriano quando mi è capitato di vederla in tv e mi è dispiaciuto vedere che questa grazia non veniva riconosciuta dai suoin interlocutori, che anzi ne approfittavano per prevaricarla.
    Ma secondo me questo non è femminismo, è la vecchia semplice maleducazione.

    1. vale

      beh, non è altro che la prefigurazione,come riporta Introvigne nel suo di oggi su bussolaquotidiana, e d’orlando su asianews, del mondo orwelliano che ci attende.(articolo su crisi economica)
      in Cina li mandano nei campi di rieducazione,in occidente ci manderanno”o “inviteranno”alle sedute-obbligatorie-dei vari “comitati” del politicamente corretto.
      naturalmente,tutti costoro, lo faranno per il nostro bene….
      gli è che non ci riusciranno a sradicare la fede.ne restasse anche soltanto uno(non praevalebunt)
      un bentornato al bombarololacorsianumerosei

      vale

  5. Alberto Conti

    Un dubbio: ma perchè invitano gli ospiti a Unomattina se poi fanno parlare solo il pubblico?

    Seconda osservazione: ma un conduttore televisivo, quando invita un ospite che ha scritto un libro, non dovrebbe almeno leggere la seconda di copertina per sapere di cosa, lontanamente, si parla?

    Cmq. quella trasmissione è stata un’occasione sprecata (dai conduttori) per fare un qlc. di bello, ci sarebbero stati spunti per argomenti interessantissimi (condizione del lavoro femminile, flessibilità nel lavoro per le mamme con un’imprenditrice che cerca di attuarlo, ecc.) e invece a ridurre il tutto a banalissine, ed in parte falsate, contrapposizioni.

    1. vale

      perchè siamo nell’epoca dove regna l’opinione, anche e soprattutto di persone che ignorano i punti della questione.
      il conduttore crea un ambiente “rappresentativo” della pubblica opinione -meglio di quello che lui ritiene che la pubblica opinione debba dire-( tutte le trasmissioni “trappola” in tv sono costruite così, con al massimo un interlocutore o due a far da foglia di fico per poter dire che c’era un contraddittorio).sono in realtà operazioni mirate a far apparire il sostenitore di una tesi non politic.corr. come una persona:se va bene in minoranza.pertanto essendo la sua una “opinione” di minoranza,va tenuta in poco conto. inoltresi cerca di farla apparire come una fuori dal mondo”normale”( ed i modi sono i più disparati) al fine non di controbattere con argomentazioni pertinenti, ma con uno “sputtanamento” dell’immagine.
      vale

    2. giuliana z.

      hai centrato il punto, Alberto!
      perchè contrapporre la manager a Costanza? secondo me dicevano cose assai vicine: si è prima di tutto in un rapporto, madre-figli, moglie-marito, imprenditrice-lavoratrici, …. Ma le nostre Mantidi sono le vestali della Donna-pensiero-di-se stess, e basta. La donna è in guerra col resto del mondo, come se tutto complottasse contro di lei e la sua dignità.
      Quando capiremo che la dignità ce la dà Cristo?
      oggi siamo letteralmente bombardate da un unico messaggio: sgomita, fatti valere, fai vedere cosa sai fare, quantifica, misura. E questo metro misura tutto: una contrapposizione su tutti i fronti, dal lavoro, all’uomo che si ha accanto, al sesso, ai bambini…
      A me questa aggressività ha fatto male, malissimo.
      Non ditemi che non vi siete mai ritrovate, parlo con le femmine, a misurare quello che avete fatto voi in paragone a quello che fa o non fa vostro marito. Diciamo la verità: chi non lo pensa? ok, lo facciamo: ma mordiamoci la lingua prima di sputare veleno. Poi ci può stare una frecciatina al marito che nota la macchia sul pavimento anche se voi avete lustrato la casa. Ma se sapremo accogliere invece di recriminare, se sapremo fare una preghiera invece di sparare un giudizio…. le cose si trasfigureranno.
      Per quanto riguarda l’indignazione: io delle sgallettanti ragazze in tv non mi scandalizzo per nulla: se la sono cercata, avranno ciò che seminano. Sono del parere che tanto chiedi, tanto otterrai. Se ti accontenti di sculettare, ti prenderanno per quella che sei. Infatti , io di televisione ne vedo molto poca.
      La penso come Groucho “Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza a leggere un libro”.
      La tv se fa schifo è perchè ci siamo abituati ad avere spazzatura e ce ne accontentiamo.
      Quando persone come Costanza dicono cose interessanti, tolgono loro la parola, forse perchè potrebbero suscitare una riflessione. Attenzione: qualcuno si può accorgere che ci potrebbe essere un punto di vista diverso, più interessante, meno scontato…. Togliamogli la parola, così si nota meno.
      Molto meglio parlare di pari opportunità, di asili nido, di divisione dei compiti, di bilanci. Continuiamo pure a sgrufolare in questa pastura, ma non lamentiamoci che le coppie scoppiano, che la scuola va a rotoli, che le donne sculettano, che gli uomini sbavano…..

  6. Angela

    Comodo sparare consigli a nome del “comitato” e non giocarsi la propria faccia! Comodo consigliare agli altri i propri schemi, anzi, consigliare di diventare una “caricatura di sè stasse”. Viva Costanza che è senza maschere, anzi è una Costanza AUTENTICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA. Tornando al giocarsi la propria faccia: forse è più corretto dire “giocarsi la propria maschera”.

    1. giuliana z.

      io una faccia ce l’ho (e anche Costanza la conosce bene!), ma siccome ho perso la mia password, non riesco a cancellare la capretta….
      volevo essere ironica, ma si vede che ormai l’ironia è un linguaggio morto, come il greco o il latino.

  7. FRATE LEONE

    Io credo che ci siano due punti da sottolineare in relazione al filmato di Unomattina e la donna manager :
    1) di che tipo di matrimonio stiamo parlando, cioè che relazione c’è fra i due sposi ?
    2) I rapporti con i figli si pagano più avanti. Il problema principe di questa società è che i figli sono abbandonati a se stessi, checchè se ne dica. Mi piacerebbe riparlarne con tutte ste donne manager quando i figli comnciano ad esigere, a scappare, a drogarsi, a bere…
    ma possibile che non se ne rende conto nessuno ? Se domani la donna manager si separa nessuno ce lo verrà a dire perchè è normale e possibile e accettato che ciò accada.
    E i figli ? che si arrangino….anche questo accade normalmente….Viviamo in una società veramente ipocrita…Per questo vera discriminante è non vivere per se stessi, al di la delle balle che ci raccontano in televisione ,ma questo si può farlo solo sul campo….

    1. giuliana z.

      vedi che anche tu, Frate Leone, punti su qualcosa di cui in tv, come su tutti i media, non si può e non si vuole parlare? del matrimonio e della famiglia.
      Io non ce l’ho assolutamente con le manager, anzi la signora che era ospite mi piaceva molto. Ma il punto è che il discorso lo fanno girare sempre sul solito chiodo: quanto vale la donna e cosa può fare per esserci, per essere notata.
      E io credo che finchè ci propinano la stessa domanda, non finiremo mai per porci quelle davvero importanti.

  8. Erika

    @Giuliana: l’indignazione non è sempre e solo un sentimento negativo.
    Certamente diventa sterile quando non offre alternative, quando è solo distruttiva.
    Però se nessuno si fosse mai “indignato” per le brutture e le ingiustizie che aveva di fronte, forse avremmo ancora simpatiche consuetudini come la schiavitù o il delitto d’onore…
    Quello che dici a proposito delle ragazzine sculettanti secondo me non è del tutto esatto: lo sarebbe se fosse una scelta del tutto consapevole, ma non credo che le suddette ragazze, che in genere si credono furbissime, abbiano gli strumenti adeguati per comprendere davvero i meccanismi commerciali che pretendono di dominare.
    E’ una lotta impari e questo non è giusto.
    I privati naturallmente possono fare quello che vogliono, ma da un servizio pubblico, che contribuiamo tutti a pagare, personalmente esigo un po’ di più che continue inquadrature dal basso in alto sotto le gonne (gonne?!) delle soubrette…

    1. giuliana z.

      in parte sono d’accordo con te, cara Erika. Ma quelle ragazze se non hanno gli strumenti, lo devono ai loro genitori. Sono le madri ad accompagnare le figlie ai provini e ai vari concorsi di bellezza. E di solito lo fanno come una sorta di rivincita per quello che loro non hanno fatto. Questo perchè la menntalità comune vuole che le donne che non hanno “sfondato” si sentano messe da parte, e quindi se le loro figlie possono farcela, anche le mamme ce l’avranno fatta.
      Forse quelle madri non hanno stimato abbastanza il loro lavoro educativo precedente, come se educare non fosse un lavoro, ma un peso da assumersi obtorto collo. E sono certa che di questo siamo debitori del ’68.

  9. FRATE LEONE

    Il nostro (dei cristiani che al di là delle parole hanno sperimentato cos’è l’amore e la misericordia) è un lavoro di trincea, di corpo a corpo, di sudore e di fallimenti, del ricominciare senza arrendersi come ha fatto e fa il Signore con noi, ricomincia tutti i giorni senza arrendersi.
    C’è bisogno costantemente di confrontarsi, di mettere in comune, di verificare e laddove c’è del positivo attingere a piene mani.
    Credo che un blog del genere possa essere molto utile alla causa se diventa scambio di esperienze su problemi di vita vissuta, sulle incapacità di tutti i giorni, sui problemi concreti ,e se qualcuno ha scoperto strade percorribili le racconti agli altri, che magari si stanno sbattendo con un figlio o con il matrimonio che non funziona….
    Altrimenti si rischia veramente di creare l’ennesimo luogo (ne conosco diversi, ahimè) in cui si fa cristianesimo culturale, bello e molto alto, ma non ci si confronta mai con i problemi veri e dunque alla fine non si para a niente.

  10. Erika

    Questo è dolorosamente vero.
    La mia mamma, che adoro e con cui ora ho uno splendido rapporto, è purtroppo caduta nella trappola del pensiero sessantottino e questo ha portato solo infelicità nella sua vita e, all’epoca, anche nella mia.
    Per questo credo profondamente che il compito di educare, consolare, accompagnare con dolcezza sia il più importante e delicato che esista, non c’è consiglio d’amministrazione che tenga, anche se nei consigli d’amministrazione le donne (e cito umilmente anche la sottoscritta) le donne non se la cavano poi malaccio…
    🙂

  11. Daniela Yeshua

    Il consiglio di amministrazione di casa Yeshua sta per elegantemente inghirlandare la tavola (parecchiata per 2, sob: il colonnello ed io che è ancora in tribunale e mi sa che pure mi tocca mangia’ soletta/soletta/ecchèsòla) un superbo risotto in zuppa di lenticchie, siori e siore.
    E datosi che mi appiatolo fino a quando non la spunto…

    SCRITERIAAAAAAAAATOOOOOOOOOOOOO,
    TORNA A SURRIENTOOOOOOOO, ‘STA CASA ASPETTA A TEEEE…

    (Segue versione omologata per Scri del succitato pezzo )

    (( Eddaaai, Scri! A quanto ho capito io potrei anagraficamente essere tua figlia e…mio papino m’ha sempre chiamata Principessa Hepburn…NON PUOI GETTARE VIA COSI’ IL “POTERE D’ACQUISTO” DEL MIO SORRISO hepburniano su di te, eddiamine, l’ha detto papà mio, mica Berlusconi, eccacchiola))

    ((( Ti prego, Scri…torna… )))

  12. Erika

    @daniela yeshua: anch’io oggi sono soletta…marito via per lavoro, bimbi purtroppo ancora niente.
    E pensavo di aprirmi una tristissima scatoletta di tonno.
    Buono il risotto con le lenticchie! 🙂

    1. Daniela Yeshua

      Noooooooo Erikuuuzzaa! La scatoletta di tonno noooooo!
      Non posso paventarti l’immagine di me in grembiulino floreale da cucina (anche io cintura nera di karate 🙂 ma pare che il mio maestro da quando s’è separato non mi preferisca + in kimono – … 😉 …. leit motiv dell’essere corteggiata sempre da chi NON si PUOTE, uff…) ciònonostante per convincerti a lasciarti servire alla mia solitaria tavola non posso che proporti un katà a due poco prima del pisolino pomeridiano obbligatorio per me più del formaggio sulle lenticchie (zitti, è perfetto, che ne sapete voi, mmhh? )

      -Vieni, si, vero che metto su adesso anche un coperto per te? Babè, a te niente formaggio su tonno o lenticchie…Tutte uguali ‘ste donne colonnello..
      (comunque è sicuro: io anche oggi mangio tutta solitaria……Non c’è nemmeno Anguria, oggi…)

      1. vale

        p.s.non corro rischio,ma se qlcno m’invita a pranzo o cena: non mangio pesce.sono un retrogrado risolutamente carnivoro….
        vale

        1. Daniela Yeshua

          I “retrogradi” mi sono sempre garbati. Retrogradi che ti aprono la portiera della macchina, che ti porgono la manina in prossimità di una pozzanghera…(ho una lista lunghissima…)
          Un retrogrado così è forse foooorse foooorse ….invitato a cena eccome 🙂

            1. Daniela Yeshua

              …ma le farfalline d’autunno le fai scivolare, è vero, traverso la capote? e le lucciole d’inverno?….
              ( – No, i gechi, no, voi a casetta vostra e bbasta)

  13. GIULIANA: non ho riciclato proprio nulla, è tratto da uno dei miei autori preferiti, quella sigla che hai citato non so e non voglio sapere chisono, io sono io e basta.
    FABIO BARTOLI: Quanto al fatto che la materia pensante allora non è più materia non c’entra nulla con i teoremi la cibernetica o che altro.

  14. Maxwell

    Il vecchio eremita Sebastiano pregava di solito in un piccolo
    santuario isolato su una collina.
    In esso si venerava un crocifisso che aveva ricevuto
    il significativo titolo di “Cristo delle grazie”.
    Arrivava gente da tutto il paese per impetrare grazie e aiuto.
    Il vecchio Sebastiano decise un giorno di chiedere anche lui una grazia e,
    inginocchiato davanti all’immagine, pregò:
    “Signore, voglio soffrire con te.
    Lasciami prendere il tuo posto.
    Voglio stare io sulla croce”.
    Rimase silenzioso con gli occhi fissi alla croce,
    aspettando una risposta.
    Improvvisamente il Crocifisso mosse le labbra e gli disse:
    “Amico mio, accetto il tuo desiderio,
    ma ad una condizione:qualunque cosa succeda,
    qualunque cosa tu veda,
    devi stare sempre in silenzio”.
    “Te lo prometto, Signore”.
    Avvenne lo scambio.
    Nessuno dei fedeli si rese conto che
    ora c’era Sebastiano inchiodato alla croce,
    mentre il Signore aveva preso il posto dell’eremita.
    I devoti continuavano a sfilare, invocando grazie,
    e Sebastiano, fedele alla promessa, taceva.
    Finché un giorno…
    Arrivò un riccone e, dopo aver pregato,
    dimenticò sul gradino la sua borsa piena di monete d’oro.
    Sebastiano vide, ma conservò il silenzio.
    Non parlò neppure un’ora dopo,
    quando arrivò un povero che incredulo per tanta fortuna,
    prese la borsa e se ne andò.
    Né aprì bocca quando davanti a lui si inginocchiò un giovane che chiedeva
    la sua protezione prima di intraprendere un lungo viaggio per mare.
    Ma non riuscì a resistere quando vide tornare di corsa l’uomo ricco che,
    credendo che fosse stato il giovane a derubarlo della borsa di monete d’oro,
    gridava a gran voce per chiamare le guardie e farlo arrestare.
    Si udì allora un grido:
    “Fermi!”.
    Stupiti, tutti guardarono in alto e videro che era stato il crocifisso a gridare.
    Sebastiano spiegò come erano andate le cose.
    Il ricco corse allora a cercare il povero.
    Il giovane se ne andò in gran fretta per non perdere il suo viaggio.
    Quando nel santuario non rimase più nessuno,
    Cristo si rivolse a Sebastiano e lo rimproverò.
    “Scendi dalla croce.
    Non sei degno di occupare il mio posto.
    Non hai saputo stare zitto!”.
    “Ma, Signore” protestò, confuso, Sebastiano.
    “Dovevo permettere quell’ingiustizia?”.
    “Tu non sai” rispose il Signore,
    “che al ricco conveniva perdere la borsa,
    perché con quel denaro stava per commettere un’ingiustizia.
    Il povero, al contrario aveva un gran bisogno di quel denaro.
    Quanto al ragazzo, se fosse stato trattenuto dalle guardie
    avrebbe perso l’imbarco e si sarebbe salvato la vita,
    perché in questo momento la sua nave sta colando a picco in alto mare”.

    E’ la preghiera più bella che possiamo rivolgere a Dio:
    “Signore, qualunque cosa accada…io mi fido di te!”

    SIGNORE SCUSAMI….OGGI NON CE LA FACCIO!!!
    Non ce la faccio proprio…..capisci?
    La carità è per sempre…la fede e la speranza sono solo su questa terra.
    Ma se mi togli la speranza a cosa serve la fede?
    “Signore, sia fatta la tua volontà….non la mia” , quante volte,quante volte, quante volte?
    Gesù….anche tu hai perso la speranza……”Padre, perchè mi hai abbandonato?”
    Ma tu almeno sapevi di essere Figlio…io sono solo un servo inutile…..

    1. Daniela Yeshua

      Oh, come conosco bene il sapore di questa PERCEZIONE di non aver speranza, di non SENTIRE di star sperando.

      Occhei. Occhei, Anguria.

      Tu non puoi vedermi ma il musino sta annuendo su e giù fissando il dolore che stai provando.

      Facciamo così.

      UNO: ti ricordi bene bene il messaggio di QUESTO MESE di Mamma.

      DUE: ci spariamo un rosario on line io e te, stasera, al tel o come ti pare?

      (TRE: sono fatti miei, e stasera, e poi vediamo chi la spunta. Se la brutta tentazione che hai oggi oppure Colei al cui sopracciglio appena appena sollevato si dilegua ogni nero puntino di matita manco ben smussato -Cornuto che non è altro.)

      Ti voglio bene, Anguria ( quel cornuto ti sta anche smemorando che il Figlio non aveva nessun “almeno”. Ma il Figlio non sottilizza affatto con te adesso : non ti è dato di sentirlo, ma Egli ti sta abbracciando, prima e durante e dopo ‘sta battaglia di oggi).

      Vieni qua dentro, e riprendi ricordando il totale abbandono, così come stai messo adesso; ecco, a chi ti stai rimettendo :

      (Per te, PER ME, per tutti, carissimi –>)

    2. Alessandro

      MAXWELL,

      no, ascolta Daniela, no che tu non la perdi la speranza, Dio è morto e risorto PER TE, sei ELETTO, SCELTO, PREZIOSO ai suoi occhi quindi E’ IMPOSSIBILE che tu perda la speranza, il Cornuto (menzognero fin dal principio) ti vuol far credere che tu la puoi perdere la speranza, ma per parte mia il Cornuto lo sto pigliando a sberle in questo preciso momento, e, col tuo permesso, caro Maxwell, lo meno fino a stasera… così impara a voler far perdere la speranza alla gente…

      Un abbraccio, fratello! (adesso torno a lavorarmi il Cornutazzo… ha solo da riprovarci, a fare il gallo contro i miei fratelli e le mie sorelle…)

    3. Laura C.

      Mawell, se non preghi tu, lo farò io per te!!!… La tua vita è troppo preziosa, non solo per Dio, ma per tutti noi tuoi fratelli… E la preghiera ha un potere immenso, che nemmeno ci immaginiamo!
      E’ solo per le suppliche di chi mi ha voluto bene che Dio, in un momento preciso della mia vita, ha cambiato il mio cuore e la mia mente, mi ha donato la sua pace e l’amore per chi ormai disperavo di poter amare ancora…
      Che la tua croce sia veramente gloriosa!
      Ti abbraccio forte

    4. giuliana z.

      Max: sei andato a Caravaggio a portare le tue e le nostre suppliche. Ci sono momenti in cui Dio sembra nascondersi e noi ci giriamo disperatamente intorno a noi stessi, ma affidati senza rete chè Lui non ti molla!
      un abbraccio

  15. giuliana z.
    22 settembre 2011 a 12:22 #
    io una faccia ce l’ho (e anche Costanza la conosce bene!), ma siccome ho perso la mia password, non riesco a cancellare la capretta….
    ——–
    Se ti colleghi via http://it.wordpress.com/, c’è la funzione ‘Password dimenticata’
    ——–
    volevo essere ironica, ma si vede che ormai l’ironia è un linguaggio morto, come il greco o il latino.

    ORRORE ORRIPILANTE ORRIDO ORRENDO .
    LATINO E GRECO LINGUAGGIO MORTO??
    NONONONONONONONONONONONONONO
    NO

    1. giuliana z.

      Scriteriato, se ci sei batti un colpo!
      lo volevate? eccolo! basta vituperare il latino e lui torna, pronto a difendere il suo unico amore.
      Ti ammiro, Scriterià!

    1. “le donne , i cavvalier, l’arme , gli amori…”
      A proposito di ieri, non necessariamente un materialista è un porco mangiaghiande come non sempre un cattolico è un bigotto.
      Per quanto riguarda il Papa e i politici, non è la politica l’ambito del Papa, al politica è terrena, il Papa ultraterreno, come voi del resto, questa vita, dicevo, è solo una fastidiosa parentesi in attesa del dopo, paradiso, inferno, purgatorio, non so se esiste ancora il limbo nella dottrina, esiste?

      1. vale

        veramente il Papa è anche un capo di stato,che poi gli tocchi lavorare sulla terra per un fine ultraterreno- e fino ad un certo punto- visto che il paradiso in terra sarà sotto un cielo e sopra una terra rinnovata(non nuova). un po’ come le ferite consolate….
        nel limbo ci finirai anke te,se non sei battezzato( se sei stato un bravo fjoeu(non trovo la dieresi,ach so)….la misericordia di Dio arriverà ancke dalle parti della corsianumerosei(Ratzinger,nel 2007, non lo ha abolito come si pensa,diciamo che il catechismo non ne parla più).
        vale

        1. Daniela Yeshua

          Esattissimo, Vale: super commissione internazionale limbacea in atto, e ordita dal Vecchietto nostro.

          AD OGGI:
          no battesimo no party.

      2. Certo, Alvise, ma mi rifacevo all’autorità di un “non artista, solo piccolo baccelliere”: «E voi, materialisti, col vostro chiodo fisso / che Dio è morto e l’uomo / è solo in questo abisso, / le verità cercate per terra, da maiali, / tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali».
        Non si tratta di essere “porci” dal punto di vista morale: Epicuro fu senz’altro più ascetico di tanti preti e vescovi.
        Il fatto è quello che ti diceva Daniela: materialisti felici (ma felici guardandoli negli occhi, mica a chiacchiere) non ne ho ancora trovati, perché «sua disianza vuol volar sanz’ali».
        «La gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo è la visione di Dio».
        Punto.

  16. giuliana z.

    Ansa news:
    Pare che la Regina delle Mantidi, causa premi letterari assegnati al nemico e conoscenza dell’esistenza del Limbo, non goda di ottima salute.

    1. Potrebbe, il limbo, essere abolito per decreto papale?
      Io ad ogni modo penso che essendo anche il Papa come giustamente osservato un capo di Stato sia scorretto ingerirsi nelle questioni di altri Stati, tantopiù
      essendo un bubbone anacronistico non essendo opportuno di farlo per non essere non dico criticato anche lui, ma magari abolito, con i suoi privilegi eccetra, cane non mangia cane (anacronistico non solo storicamente, ma anche per definizione stessa della essenza della Chiesa che si pone fuori del tempo)( ma pretende anche nel nel tempo e nel contempo, ovviamente)

      1. Daniela Yeshua

        (come ogni sacerdote) il papa può “sciogliere e legare” ma disintegrare decisamente no. Si tratta semplicemente di VERIFICARE se tale stato (il limbo) esista o meno, data la conditio certa sine qua non di essere battezzati per godere della visione di Dio dopo la morte – tutto questo è possibile unicamente tramite il Cristo (alias battesimo).

          1. Daniela Yeshua

            Chiunque abbia vissuto veramente rettamente (virtuosamente, amando, etc etc) ma NON battezzato; qualsiasi bambino (dunque innocente) sia morto prima di ricevere il battesimo; qualsiasi adulto di altra religione (NON battezzato dunque) che sia stato fedele all’AMORE del prossimo anche se di altra religione:
            il Limbo
            ( che NON prevede la visione beatifica di Dio, ma non certo per sempre, come il Purgatorio)

            Per tutti coloro che Cristo lo hanno conosciuto e che hanno fruito degli SPECIALI doni (di diventare FIGLI e non solo creature di Dio) dati dal Battesimo in primis e che non hanno terminato i loro giorni nella grazia piena del Signore: Purgatorio (“momentaneo” anch’esso come sai)

            (Ma sappi Alvi’ che ci stiamo avventurando in un argomento titanico – interessantissimo, ma granchè oscuro (= non ben conosciuto nemmeno dalla maggior parte dei cattolici – magari Don Roberto mi dà ‘na manina, volendo…Scappo al mio ‘puntamentino Galante…)

            1. Roberto

              Direi che sei stata precisa e molto più sintetica di quanto sarei mai stato capace io, Daniela-sulla-Torre!
              Secondo una nota rivelazione privata della Beata Caterina Emmerich, il Limbo sarebbe di fatto parte del Purgatorio, e proprio in conseguenza di questo necessariamente uno stato temporaneo.
              Mi pare che il Catechismo non escluda neppure la possibilità del battesimo di desiderio per coloro che ignorano il Vangelo:

              1260 “Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell’uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col Mistero pasquale” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22; cf Id. , Lumen gentium, 16; Id., Ad gentes, 7]. Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. E’ lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

              il che lascerebbe aperta la possibilità anche ai non-cattolici di evitare la condizione del Limbo (non a tutti, purtroppo).

              Questa memoria liturgica sviluppa diverse ipotesi teologiche (ipotesi, eh!) e mi pare piuttosto ben fatta

              http://www.lavocecattolica.it/memoria%20liturgica.htm

  17. Infine il Premio Letterario “Oscar Elias Biscet”, con il quale s’intende riconoscere il valore dei testi in grado di rivelare, mostrando con l’evidenza dei fatti, che il “diritto” a morire è una creazione ideologica e non si accorda con ciò che è pienamente umano, è stato assegnato a Fabio Cavallari con “Vivi. Storie di uomini e donne più forti della malattia”, con la seguente motivazione: “Fabio Cavallari attraverso la narrazione di numerose storie di malattia e sofferenza, affrontante con coraggio e amore dai pazienti e le loro famiglie, ha evidenziato che la soluzione a queste situazioni di dolore non è certo quella di agevolare la fine del paziente, ma sempre e solo di sostenere ciò che anche loro vogliono: vivere!”.
    Sempre e solo? Forse nei casi presentati del libro (che io non ho letto, di voi chi l’ha letto?)non assoluto. Per esempio io e Francesca Miriano non si sarebbe d’accordo su l’essere tenuti in vita per forza.

  18. Scienza & Vita ritiene che sia necessario interrogarsi sul significato dell’essere donna e anche madre a fronte di un contesto sociale e culturale nel quale la fecondazione artificiale ha concorso a stravolgere il senso del generare umano e della maternità.

    Questo richiede, innanzitutto, il superamento di quelle teorie femministe che guardano all’emancipazione della donna esclusivamente attraverso il superamento del suo ruolo biologico, ovvero attraverso la negazione della maternità.

    Scienza & Vita si fa interprete di un nuovo femminismo che rimetta al centro la pienezza e l’orgoglio dell’essere donna, che porti di nuovo all’evidenza le differenze sessuali, in quanto manifestazione della naturale complementarietà uomo – donna, e che si adoperi, infine, a sostegno dell’uguaglianza dei diritti.

  19. Daniela Yeshua

    In special modo per le mamme del nostro blog, ma anche per tutti noi che abbiamo a cuore tutti i bambini del mondo…(con buona pace di Admin che spero tantissimissimo mi perdonerà se linko dal mio blog personale ma non saprei dove altro linkarvelo…perdonate..) vi chiedo con tutto il cuore di “adottare” questi bambini secondo queste Parole del Signore che molto mi hanno toccata, circa IL BATTESIMO DEI NON NATI…

  20. Daniela Yeshua

    “Direi che sei stata precisa e molto più sintetica di quanto sarei mai stato capace io, Daniela-sulla-Torre!” (don Roberto)

    “precisa” e “sintetica”…. io???
    Me ne stavo andando a letto tutta serena,
    e invece adesso sono tutta confusa.

    Troppa grazia, Don Robe’ e… e troppo vino, Don Robe’ 🙂 (Vi abbraccio forte, e beneditemi, nun v’ scurdate 🙂

    POST SCRIPTUM:
    FEDERICUCCIA NON FARE LA FURBETTA (hai rimandato tutto a domani, è ve’? Io sto alle calcagna, piccere’) E VEDI DI FARTI SENTIRE E MANDAMI LA TUA E-MAIL PUEEERFAVOOR.
    Soavissima notte a tutti! Pure a Scriteriatuccio che non m’ha filato di striscio, tiè.

    🙂

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